fondata nel 648 ac da coloni calcidesi di Zancle e Miletidi di Siracusa, alla foce del fiume Himera che
costituiva una naturale via di penetrazione verso l’interno.
Nel V sec ac diventa tiranno Terillo, che viene scacciato da Terone di Agrigento. Terillo chiede aiuto ad
Anassilao di Reggio, alleato con i Cartaginesi. Si arriva allo scontro tra Terillo alleato con Anassilao e i
Cartaginesi e Terone alleato con Gelone, la BATTAGLIA DI HIMERA (23 settembre 480). Il blocco dorico
(Terone- Gelone) vince e Himera viene distrutta. In seguito nel 476 Terone la ricostruisce, la ripopola con
genti doriche e la affida a suo figlio Trasideo.
Nel 409 ac viene definitivamente distrutta dai Cartaginesi.
Situata alla foce del fiume Himera, all’epoca molto più ampia, in cui vi era il porto. Si divideva in città bassa
e città alta: la città bassa comprendeva la piana di Buonfornello e la città alta comprendeva Piano di Himera
e Piano del Tamburino.
La città alta costituì il primo insediamento: l’impianto urbano presenta un orientamento diverso da quello
della città bassa poiché si adatta all’andamento del terreno. Sono stati ritrovati 3 isolati divisi da 2 plateiai
est-ovest. Le abitazioni si sviluppavano intorno ad un cortile centrale su cui si aprivano le varie stanze (circa
9 ambienti). gli isolati erano molto stretti e lunghi solo 32m.
L’impianto urbano della città bassa si basava su 3 o 4 plateiai che si intersecavano con numerosi stenopoi
che formavano isolati lunghi 41m in cui si trovavano lotti divisi da ambitus.
Ignota è la posizione dell’agorà, da ricercare sicuramente nella città bassa per la vicinanza al porto.
I santuari più importanti erano: nella città alta il santuario di Atena e nella città bassa il tempio della
Vittoria.
Tempio della Vittoria costruito nel 480 ac in occasione della vittoria di Himera.
Presentava una peristasi di 6x14 colonne. L’interno era formato da pronao, naos e opistodomo distilo in
antis. Presenti le torri scalari. All’esterno presentava gronde scolpite a testa leonina.
Santuario di Atena metà VI sec ac. Delimitato da un muro di temenos, si accedeva all’area attraverso un
propileo. Comprende 4 edifici di culto, tutti ad oikos: nel VII sec ac fu costruito, al centro del temenos, il
tempio A a pianta bipartita. Nel VI sec ac venne distrutto e al suo posto venne costruito il tempio B, in
origine quadripartito con pedana di accesso sul lato est. Di fronte ad esso, a distanza di 32m, si trovava il
grande altare con gradinata di accesso. A nord vi era il tempio D, decorato con antefisse a maschera
gorgonica.
Nella città bassa, vicino il tempio della Vittoria, è stato ritrovato un quartiere artigianale.
Le necropoli si trovavano lungo i principali percorsi in uscita dalla città. Quella meglio conosciuta è quella ad
est, in prossimità della spiaggia oltre il fiume Himera. Quella sud è in contrada Scacciapidocchi, sulla strada
per l’entroterra. Ad ovest,infine, sono note 2 aree di necropoli: una alle pendici del piano del Tamburino e
l’altra sulla piana di Buonfornello. In età arcaica era diffusissima la sepoltura entro grandi contenitori di
terracotta.