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CENT’ANNI DI GIOVANNI VAILATI

Autore : Ivan Pozzoni (cura)


Collana : ESPRIT
Periodo storico : CULTURA MODERNA
Tema : FILOSOFIA
Formato : 15x21
Pagine : 462
Prezzo : € 23,00
ISBN : 978-88-95881-10-2

DESCRIZIONE
Giovanni Vailati nasce a Crema nel 1863. Di nobili natali, studia con i Padri Barnabiti inizialmente a Monza e successivamente a Lodi; sostiene l’esame di licenza liceale a Lodi e si
iscrive alla facoltà di matematica dell’università di Torino. Laureatosi in matematica, collabora nel 1891 alla Rivista di matematica diretta da Peano e l’anno successivo diviene
assistente di Calcolo infinitesimale all’Università di Torino; tra il 1896 ed il 1899 tiene tre corsi di storia della meccanica. Nel 1899, volendo dedicarsi con massima libertà ai suoi vasti
interessi culturali, abbandona la carriera universitaria e chiede di entrare nella scuola secondaria; è docente nel liceo di Pinerolo (1899), a Siracusa (1899), a Bari (1900), a Como
(1901-1904) e a Firenze. In Toscana inizia a collaborare assiduamente al Leonardo e nel novembre del 1905 è nominato, su richiesta di Salvemini, membro di una Commissione
reale destinata alla riforma delle scuole secondarie. Nel 1908, mentre è a Firenze, si ammala; trasferitosi a Roma, vi muore la sera del 14 Maggio 1909. La letteratura del secolo
scorso su Giovanni Vailati ha il demerito di ridurre i vasti interessi dello studioso cremasco a ruolo di meri servitori della sua teoria della scienza, sacrificando una corretta
ricostruzione di settori non meno rilevanti (semiotica, etica, arte, diritto) della narrazione vailatiana alla contestualizzazione di costui all’interno dell’orizzonte scientifico ottocentesco;
le ricerche moderne hanno il merito di aver esaminato i riferimenti culturali di Vailati nella loro interezza, immolando l’esaltazione del ruolo di mero scienziato costruito ad arte dalla
coeva critica neo-idealista (Croce e Gentile) all’affermazione di un accostamento vario e versatile al mondo; caratteristica comune a tutti i recenti volumi collettivi sul nostro autore è
un’autentica tendenza a sottolineare la multi-culturalità del discorso vailatiano. Questa linea ricostruttiva è sostenuta nel nostro volume dalla coerente divisione in due macro-sezioni
tematiche (scienze matematiche e naturali / scienze umane e sociali), associate a ulteriori due sezioni illustrative (metodo / orizzonte) e instradate da una breve nota introduttiva di
Mauro De Zan (Presidente del Centro Studi Giovanni Vailati di Crema). La sezione I. Sul metodo consta di tre contributi: una breve sintesi su metodi e tematiche vailatiane (A. Di
Giovanni); un esame minuzioso in merito alla rilevanza di storia delle scienze e semiotica nella narrazione universitaria italiana (G. Giordano); un’analisi sul metodo delle scienze
storiche in Vailati (M. Marassi). La sezione II. Sulle scienze matematiche e naturali incomincia con un contributo sulla natura dei concetti scientifici in Vailati (C. Stancati), e continua
con contributi sui tratti caratteristici del Vailati matematico (F. Vercillo), sull’accostamento vailatiano alla dinamica moderna tra Giordano Nemorario e Benedetti (M. Murzi),
sull’orientamento del cremasco in materia di assiomatizzazione delle teorie (R. Del Buffa); nella sezione III. Orizzonti si delineano ricostruzioni storiografiche delle relazioni culturali tra
Vailati e Brentano (A. Marocco), tra Vailati e Poincarè (G. Gembillo), tra Vailati e Peano (M. Quaranta), tra Vailati e kantismo (G. Maddalena). La sezione IV. Sulle scienze umane e
sociali consta di contributi in merito a educazione e didattica della matematica (F. Baresi), ricostruzione della teoria aristotelica della dimostrazione (P. Togni), socialismo moderato
vailatiano (I. Pozzoni) ed etica dei termini filosofici tra Vailati e Peirce (M. Annoni). Questo volume collettivo - sulla scia della recente letteratura su Vailati- ha molte caratteristiche
meritevoli di nota: assicurare un accostamento multi-culturale alla multi-culturalità vailatiana; evidenziare l’indubbia analiticità moderata di tale narrazione, vicina a tematiche di
analitica e new epistemology novecentesche, con conferma della validità teoretica dell’esistenza d’un innovativo connubio tra analiticità e pragmatismo nella weltanschauung
vailatiana; rimarcare i tratti definitivi e incontestabili della fortuna novecentesca dell’autore cremasco, con riferimenti di continuità a svariate tradizioni di ricerca antecedenti, coeve e
successive. Vailati, insieme a Calderoni o Juvalta, e sulla scia della tradizione sassone-scozzese, non rinunzia all’analisi semantica – a differenza dell’esistenzialismo- o alla storicità
della verità – a differenza dell’esordiente analitica-, e a realizzare sul binomio analisi / verificazione, in nome d’un ideale di concretezza, l’edificio del suo pragmatismo analitico,
innovativo in Italia; nel suo rifiuto a distinguere analisi e verificazione extra-discorsiva orientato al concetto di contesto, la narrazione di Vailati si riconnette alla seconda “stagione”
americana dell’analitica novecentesca, che culminerà, in tardo novecento e attraverso autori come Quine e Davidson, nei récits culturali di Goodman, Putnam e Rorty. Nel centenario
della morte di Giovanni Vailati, è Liminamentis Editore a sostenere economicamente tale iniziativa culturale. Liminamentis editore, nata in Brianza nel 2007, è casa editrice culturale
auto-finanziata, e sottostante all’ideologia editoriale dell’equo-solidarietà. Più che il ricavo, alla Liminamentis editore interessa che l’iniziativa editoriale e culturale continui a
sussistere nel tempo; dall’idea del commercio equo solidale, l’”editoria equo solidale” di Liminamentis editore vorrebbe stampare solo ciò che vende, eventualmente ristampando,
senza buttar via niente, senza sprecare cultura, con attenzione massima ai costi, lontano dall’etica dei ricavi, nel rispetto d’una stretta alleanza economico / creativa tra editore,
curatori, e autori orientata a sfornar tesoretti da conservare nelle università, nelle librerie, nelle case, senza i fatui destini di maceri, magazzini e sottoscala librari. Liminamentis
editore rifiuta logiche di marketing “a base ricavo”, realizzando volumi sottocosto in modo da assicurare massima accessibilità economica e massima visibilità culturale (e
concorsuale) a ricercatori, artisti, studiosi, coadiuvati, a volte, da ottimi docenti; secondo Liminamentis editore è l’unione solidale tra editore, curatori ed autori a fare mercato, non il
mercato a realizzare editore, curatori ed autori. Nell’auspicio di una sorta di dialettica collaborativa tra autori ed editore, fondata su un accordo di mutuo soccorso, Liminamentis
editore si impegna, con un minimo aiuto economico dell’autore, a non ricavare, mettendo, senza lucrare e senza fallire, ciascun autore nelle condizioni di accedere a servizi tipografici
e distributivi altrimenti irraggiungibili.

Monza, 01 Gennaio 2009 Ivan Pozzoni

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