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Orwell “1984” romanzo distopico:racconta un futuro terrificante → collegamento inglese → libro "prigioniera di stalin e hitler”
Pag:702(paragrafo sulla vita) p.704-705(scienza e filomia dello spirito, enciclopedia delle scienze filosofiche)+ capitolo 1
paragrafo 2 p.710( no scritti giovanili)
paragrafo 2 le tesi ok ma il sottoparagrafo “l'infinito ecc..” si studia alla fine
→ nella verifica ci sarà anche una domanda/definizione della filosofia del diritto di hegel
BIOGRAFIA:
- Uomo monotono
- Nasce nel 1770 in Prussia (tedesco) e muore nel 1831
- Come lavoro faceva il professore universitario
- ≠ Diversamente da Kant la fama di Hegel si sviluppa già durante la sua vita (primi anni
dell’’800) → professore di filosofia più reputato in Germania(anche a Berlino,importante facoltà
di filosofia) → successo Non postumo
- Da giovane fece il precettore = nelle famiglie agiate c’era l'usanza di sostenere l’educazione
dei figli con un insegnante privato, e i laureati, (che all’epoca erano pochi) esercitavano il
mestiere di precettori privati
- = Come Kant è un uomo giovane quando scoppiò la Rivoluzione Francese (1770). Come Kant
è entusiasta della Rivoluzione Francese ; egli non concepisce la propria opera filosofica al di
fuori degli avvenimenti della contemporaneità → per lui l’uomo si deve interrogare su che
cos’è la rivoluzione francese in ambito filosofico
Hegel è un uomo maturo(29-45 anni) quando Napoleone prende in mano il potere ed è un suo
ammiratore fanatico
→ Per Hegel Napoleone è il coronamento della rivoluzione francese : la rivoluzione fatta
istituzione.
Per commentare la guerra di Iena usa un’espressione “quel giorno la storia era incarnata da
Napoleone sul suo cavallo bianco” ciò significa che per Hegel napoleone porta in mano la
fiaccola della progressione umana (per lui napoleone è ragione filosofica che diventa
storia/carne).
Hegel non ritiene fondamentale che Napoleone abbia preso la Francia tramite un colpo di stato
e che abbia esteso il regno attraverso mezzi militari
- Appassionato di STORIA per rintracciare all’interno della storia umana quei momenti di storia
e rottura che segnalano un avanzata di progresso:il fatto che la ragione plasma ancora di più la
realtà/l’essere:
(cristianesimo,stoicismo,illuminismo,rivoluzione francese sono sia correnti filosofiche che fatti
storici ma l’insieme di questi avvenimenti costituiscono una specie di romanzo storico che
descrivono il progressivo cambiamento nel mondo → la ragione non si afferma dall’inizio dei
tempi ma si afferma attraverso una serie di tappe e non nell’astratto ma incarnandosi nel
contesto storico)
TEMI:
1)RAPPORTO TRA RAGIONE E REALTÀ : idee molto opposte a Kant ≠
“la realtà è qualcosa che aderisce a delle leggi di ragione quindi la realtà è razionale o non c’è veramente un
modo per spiegare la realtà come un qualcosa di razionale (un tutto) → realtà razionale o irrazionale (spiegabile
con la ragione o no)?”
Per Kant il concetto di realtà (del mondo fisico /natura noumeno ) è precluso nell’uomo (sensazione
soggettive)
≠
Hegel ha una posizione che si potrebbe definire pienamente razionalista=per lui sussiste una
coincidenza/identità sostanziale tra ragione e realtà
→QUINDI per Hegel la ragione è:
● Una facoltà propria dell’uomo
● Che ci può permettere di conoscere il mondo quindi il reale
● MA la ragione al termine di un lungo successo ci porta alla conclusione che la realtà è
interamente razionale quindi interamente un prodotto della ragione ;
● Configura un punto di vista idealista in campo filosofico perché
↪è La suprema facoltà che l’uomo può raggiungere
↪è giustificata la convinzione che razionale e reale coincidono
MA
● Anche se che c’è una coincidenza tra ragione e realtà, ciò non vuol dire che esista da sempre :
la razionalità del mondo si sviluppa nella storia → la ragione astratta che è destinata a
plasmare l’universo è una ragione che si afferma storicamente quindi che progredisce
storicamente ;
≠
ci troviamo fuori dall’approccio Kantiano che non teme lo sviluppo storico (e che esclude il
tempo storico dal suo ragionamento per lui non è rilevante la storia )
⤿La ragione non si afferma dall’inizio dei tempi ma neanche in un momento solo, si afferma attraverso
diverse tappe e incarnandosi in un processo storico.
⇓
“Per Hegel quindi non esiste nulla di irrazionale “?(filosofia della storia)
Per lui la storia non è un processo lineare e graduale:il progresso non è in linea retta= la storia non
procede linearmente perché non in tutte le fasi c’è un progresso (linea ascendente di un processo non
lineare) → lo sviluppo del processo storico procede in maniera catastrofica attraverso svolte brusche
attraverso un conflitto tra il razionale e irrazionale
QUINDI seguendo questo esempio, il 1789 sarebbe il successivo sbalzo della ragione e della forza
con la quale la ragione plasma la realtà e l’essere → la ragione si afferma secondo il conflitto
ERACLITO :
-Riferimento metodologico per Hegel.
-Era il filosofo greco che diceva che “tutto scorre” =il mondo è pervaso da un conflitto tra opposti →
chiave che ci aiuta a comprendere la realtà
-Il mondo è un conflitto tra opposti. La realtà si afferma con qualcosa che non è irrazionale. Non c’è
sviluppo che non abbia il dolore del negativo=non c’è nulla che si acquisisca in maniera pacifica,senza
fatica,senza conflitto e passaggi all’indietro
↧
L’AVANZAMENTO PER HEGEL È IL FRUTTO TRA CONFLITTO TRA RAZIONALE E IRRAZIONALE
Tutto ciò che è reale è razionale; questo tema si collega al tema del rapporto tra finito ed infinito
DIALETTICA
= modalità attraverso cui funziona il nostro cervello ma anche la storia umana
⤓
Il modo di operare della realtà e della mente è un modo di operare in cui giungiamo a delle
conclusioni sulla base di conflitto tra opposti : ≠ la ragione hegeliana è molto diverso dall’intelletto
Kantiano(il quale assomiglia all’operazione di un computer )
→ termine RAGIONE: in Hegel c’è una riabilitazione della ragione nel senso che: in Kant la ragione
non ha significato positivo(=degenerazione dell’intelletto)
MENTRE
Per Hegel è la facoltà attraverso cui l’uomo può conoscere il mondo (facoltà suprema).
Lo è perché la ragione è :
-La facoltà dinamica per eccellenza = ci permette di creare connessione tra le cose (totalità fatta da
infinite connessioni),
↳L'uso della ragione è una sorta di occhiale attraverso il quale io vedo il modo come un tessuto tra le
cose = non posso conoscere una cosa se non la metto in relazione con tutte le altre
-La ragione è una facoltà suprema della scienza del mondo : mi fa vedere le cose da un punto di vista
della totalità
Mentre l'intelletto in Hegel è un termine che ha un significato inferiore rispetto ad una ragione
( ≠diverso da kant) perché l’intelletto contrariamente alla ragione
-è quella facoltà che non è capace di cogliere le connessioni ;
-Attraverso l’intelletto io definisco le singole cose e le isolo.
-È come una facoltà che conosce i singoli enti e li definisce però poi non è in grado di vedere le
relazioni che singolo ente ha con il resto della totalità. → NON è in grado di stabilire delle connessioni
dunque produce una conoscenza non dinamica
↡
RAGIONE FACOLTÀ CONOSCITIVA PER ECCELLENZA , L’INTELLETTO FACOLTÀ PIÙ POVERA IN TERMINI CONOSCITIVI (non
riesce a cogliere le relazioni tra le cose )
Per Hegel non c’è differenza tra il mondo per come ci appare e per come è.
≠
Per Aristotele: la logica si preoccupa di verificare se un ragionamento è valido e non se è
vero
Es:”tutti gli uomini sono mortali,socrate è un uomo”
↳ Per Aristotele questo ragionamento è formalmente valido perchè l’ho dedotto da ciò che ho
posto come premesse. Non si occupa dell’essere e della realtà la logica MA scienza del
ragionamento conseguente,che fila/giustificabile.(le categorie in aristotele non parte della
logica ma dell’ontologia )
QUINDI
In Hegel con logica non intendiamo una disciplina formale che sia formalmente valida MA
➢ La logica che è la scienza dell’idea in sé, un'idea pura che non entra in relazione con
altre idee,
➢ è una disciplina che mi introduce alla conoscenza dell’essere.
➢ Per Hegel le strutture della mente riflettono le strutture del reale → se studio il modo di
operare della mente sto studiando in modo sintetico il reale (l’essere è il prodotto
dell’azione della ragione; ragione e realtà coincidono quando la realtà è un effetto
processuale di un intervento della ragione)
Logica= via d’accesso del reale
Hegel studia separatamente la logica, la natura e lo spirito.
↡
2. FILOSOFIA DELLA NATURA: è l’idea che si allinea(=esce fuori di sé):
Nella filosofia della natura noi studiamo l’idea che si manifesta e concretizza nella natura
(3 discipline, che definisce come “minori”: meccanica,fisica e fisica organica).
- Per Hegel nelle discipline scientifiche noi studiamo il modo in cui l’idea si manifesta
nella natura. Per Hegel l’idea che esce dalla sua purezza è un’idea che si degrada→
discipline minori. L’idea si manifesta in maniera debole.
NATURA IDEA ANTI-ROMANTICA PER ECCELLENZA : Non c’è in Hegel alcuna idealizzazione della
natura anzi la natura in sé è un grado basso di manifestazione della ragione.
In Hegel c’è una persistente opposizione tra ragione e natura.
N.B:La fisica organica è la disciplina che è meno degradata, poiché è la fisica del vivente che studia
corpi che hanno un livello di consapevolezza maggiore rispetto ai corpi che fanno parte della fisica
non organica. Ovvero corpi che non hanno consapevolezza (es: sassi)
2. “Prevale la coscienza che non ha paura di morire”↪Tra questo scontro prevale la più violenta,
quella che è disposta fino in fondo a portare lo scontro
=Rapporto in cui le coscienze si dispongono in modo gerarchico = rapporto tra SERVO E SIGNORE :
riconoscimento in modo conflittuale (modo dialettico) *
Per Hegel questo rapporto è destinato a ribaltarsi(non materiale ma del pensiero): NULLA È
STATICO
INFATTI↡
Tramite il lavoro il servo si può emancipare:
Nella relazione servo-signore una figura resta attiva e una passiva:
- il signore ,figura che resta passiva. Egli semplicemente vive in una condizione completamente
parassitaria in quanto vede i suoi impulsi soddisfatti all’azione del servo/riceve beni necessari dal
servo (attività passiva e parassitaria) ~~> non è autonomo
- servo invece attraverso il lavoro sviluppa la sua capacità di essere attivo trasformatore della realtà
(attivita dinamica): modifica la realtà attraverso un piano. Se il servo deve provvedere ai bisogni del
signore, impara ad essere un soggetto attivo, protagonista ~~> apprende l’autonomia in quanto vede
se stesso nella natura (=risultato di una sua prassi e azione)
● Impara a tenere a freno il suo impulso (desiderio di avere dei bisogno soddisfatti)
● Vede se stesso come modellatore nella natura (grazie al lavoro)
SVILUPPA LE SUE CAPACITÀ IN MODO ATTIVO ≠ SIGNORE PASSIVO → Il signore diventa dipendente dal
servo perché non sviluppa da nessuna capacità e dipende da qualcuno quindi non è autonomo mentre
il servo apprende l'autonomia
DIFFERENZE
● il saggio stoico afferma che l’uomo virtuoso è felice a prescindere da ciò che gli accade nel
mondo
≠
● Il saggio scettico (=arriva ad essere indifferente e a negare l’esistenza del mondo esterno. La
libertà è puramente interiore, l’uomo cerca di affermare la libertá negando il mondo esterno)
~~> negazione mondo esterno
➔ SCETTICISMO
Scettico=deriva da quella che era un visione di alcuni filosofi greci che elevavano al dubbio l’intero
sistema.
Lo Scettico in Hegel è colui che arriva ad essere indifferente e a negare ciò che è esterno →
prosegue ricerca di Verità/libertà puramente interiore
La coscienza infelice ha anche una sua base/origine nel vecchio testamento (Dio separato dall’uomo)
¿In che modo l’uomo medievale cerca di superare l’abisso tra lui e Dio¿
Per Hegel si cerca di arrivarci attraverso strade irrazionali,sentimentali* (= forme tipiche della
razionalità/religiosità medievale) tra cui la flagellazione * modo per essere più puri e avvicinarsi a Dio.
→ salto razionale dell’uomo
Da autoscienza a ragione
Dialettica: le cose si tramutano nel loro contrario(antitesi) :
La religiosità medievale arriva al suo punto più duro,mortificazione, che genera il contrario ovvero il
rinascimento e l’umanesimo.
“L’uomo artefice del proprio destino”
→ Passaggio dall’autocoscienza alla Ragione
*L’uomo, dopo essersi tormentato alla negazione davanti a Dio, afferma che la propria individualità è
tutto e che lui è artefice al proprio destino (come se l’uomo fosse Dio) . ➨ Dal nulla al tutto
● RAGIONE: è una forma di conoscenza della realtà superiore a quella espressa nella coscienza e
autocoscienza
=individuo che è consapevole del fatto che nessuna realtà esterna a lui gli è estranea.
↪L’uomo che comprende infine che lui è il plasmatore della realtà e non c’è una separazione tra sé e
il mondo esterno ~~> sì da un’articolazione più completa dell'autocoscienza
→QUINDI :La ragione è la ragione del singolo individuo=io come singolo individuo penso di essere
artefice del proprio destino
MA
c’è un limite :la ragione è individuale.
QUINDI
Al termine della ragione l’uomo dovrà fare un ultimo balzo ovvero passare allo SPIRITO → =l’uomo
capirà che la ragione si deve incarnare nella società,in leggi,nel mondo in generale..
-La ragione per manifestarsi pienamente deve diventare qualcosa di STORICO-CONCRETO (codice
civile di napoleone è lo spirito del tempo in quanto non è più l'individuo che ragiona come ragione
individuale, ma è l’idea che diventa concreta)
-Alla fine la ragione dovrà raggiungere l’universalitá (forma superiore di organizzazione della società
umana). → È solo dentro la società che l’individuo trova la sua essenza
(qualcosa di concreto che organizza la società umana)
e qua approfondisce la sua critica su KANT: in kant l'individuo può diventare buono in quanto membro
isolato, per hegel non è così, secondo lui kant è viziato di individualismo e astratto, la moralità che
posso darmi come individuo isolato è qualcosa di molto inferiore rispetto all’eticità che raggiungo
essendo parte dello stato, lo sforzo è quello di raggiungere un punto di vista universale, essere parte
di un tutto, di uno stato e non un individuo isolato, mi devo sentire parte di un tutto
→ La morale è quella che mi do come individuo che è superata in avanti dai comportamenti ai quali mi
attengo in quanto membro di uno stato o comunità, in quanto tale io divento etico e l’eticità sono le
leggi che valgono per tutti, l’eticità è superiore alla moralità perché supera il punto di vista
individualistico.
la morale diventa eticità nel caso in cui l'individuo si incarna in leggi e quando la moralità diventa
universale diventa etica ma non per un ragionamento mio, ma se diventa qualcosa di concreto, del
collettivo.
→ Lo stato è etico in hegel perché rappresenta il punto di vista generale che è superiore al
punto di vista dell'individuo che può solo raggiungere la moralità perché l’eticità che si incarna
nelle leggi e costituzioni è superiore
Per Hegel bisogna ambire alla totalità non ci si deve trincerare in se stessi, nel proprio singolo punto di
vista sul mondo. Hegel ha una visione positiva dello stato poiché lo stato sormonta la società civile e
dà le regole alle quali ispirarsi e incarna il bene, universale. Come se lo stato fosse un ente neutrale.
Per hegel c’è un’opposizione ma anche un fattore di progresso nella società civile perché è un
universo in cui siamo tutti in conflitto→ nella società civile quindi è positivo che l'uomo si renda conto
di essere parte di una totalità rispetto ai conflitti della famiglia
Della famiglia c’è da conservare il legame, l’idea del fatto che i membri sono legati da qualcosa di
comunitario, il fatto di essere comunità e mantiene dalla società civile la visione di insieme il fatto di
superare la ristrettezza della vita familiare, in questo senso per Hegel lo stato è una comunità etica
perché è legame tra individui e legame che attraverso le sue istituzioni, leggi che dissolve gli
antagonismi tra individui dunque è lo stato che fonda l’individuo, è ciò che viene prima dell’individuo .
IL POLITICO COMANDA SULL’ECONOMICO
15.12
Spiegazioni lunedì e mercoledì unità 8 paragrafo 5, 759 e arrivare fino a pg 766
Concetto di eticità in hegel è una moralità che fa un balzo in avanti perchè diventa istituzioni storico
sociali in carne e ossa
→ moralità è quella dell’individuo
→ eticità individuo che agisce facendo parte di un popolo
si dice che hegel sia idealista perché pensa che la storia sia la progressiva realizzazione dell’idea,
però ha anche un germe materialista perché l’idea si manifesta in modo concreto nella storia
La polizia è una sorta di appendice della classe universale perché ha la funzione del mantenimento
della sicurezza che è un compito che fa parte di quell’armonia sociale che si deve raggiungere quindi
la polizia nello schema dello stato hegeliano è un'articolazione della classe universale.
nel testo si parla anche di corporazioni= associazioni che nel medioevo raggruppavano lavoratori dello
stesso mestiere, confraternite molto coese al loro interno, si decideva il prezzo di una merce e si
decideva anche come spartirci il volume della produzione (in modo che a nessuno rimangano delle
merci invendute nel magazzino) come si deve produrre
l’espressione ‘fatto a regola d’arte’ viene dalle corporazioni più precisamente dai timbri che usavano le
corporazioni sui prodotti. erano così coese che se uno dei lavoratori si faceva male gli altri si facevano
carico che i suoi prodotti fossero finiti in tempo per mantenere la dignità della corporazione
la rivoluzione francese le aveva sciolte in nome di un libero mercato ma ad esempio nella prussia di
hegel esistevano ancora le corporazioni→ hegel le vedeva bene COSA POSITIVA perchè nella
corporazione l’individuo ricava la sua essenza dal fatto di essere membro di un qualcosa, è un
meccanismo che limita certe tendenze laceranti proprie della società civile è un esempio di
organizzazione della società di vista che ha un punto di vista generale
questa concezione dello stato è chiamata ORGANICISTICA = lo stato è un organo (=modo diverso di
dire quello che abbiamo detto con più parole, pensare che è l'esistenza dello stato che fonda me in
quanto individuo e io in quanto individuo non sono altro membro/articolazione dello stato che è ciò da
cui derivo, è un altro modo per criticare il diritto naturale (=prima c’erano gli individui che per loro
interessa fondavano lo stato) per lui gli individui discendono dallo stato → per questo punto guardare
la parte prima è più importante lo stato o l’individuo.
A questo punto possiamo capire perché è così importante per hegel che uno stato abbia una
costituzione (l’anno scorso abbiamo visto lo statuto albertino, costituzione degli stati uniti d’america)
per hegel questo sviluppo che in molti paesi iniziano ad esserci delle costituzioni scritte, questo è un
passaggio universale verso un sistema di leggi che incarni il bene necessario e supremo, la
costituzione fonda lo stato di diritto che deve basarsi sul rispetto delle leggi, devono essere le leggi a
governare poiché incarnano il bene universale, la classe universale è lo strumento delle leggi che
deve solo applicarle
La storia è la realizzazione dell’idea, tutti i condottieri ecc.. della storia, sono la manifestazione/lo
strumento per l’idea per la realizzazione progressiva dell’idea per la trasformazione razionale del
mondo in cui viviamo
La costituzione è quindi lo stato dello spirito raggiunto da un popolo, la concretizzazione temporanea
dell’idea