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Lezione 17

L’interpretazione della Costituzione


La costituzione è costituita da 139 articoli, si individuano i diritti e i
doveri dei cittadini e l'organizzazione dello Stato.
I principi fondamentali sono enunciati nei primi 12 articoli che
stabiliscono i criteri generali a cui devono ispirarsi e attenersi le leggi e
delineano il tipo di Stato.

L’articolo 1
Esso enuncia il principio democratico e delinea la forma di Stato ossia lo
Stato democratico.
Il secondo comma specifica un'altra caratteristica fondamentale: la
sovranità popolare.

In base al principio democratico il popolo è l'unico soggetto in grado di


legittimare il potere dello Stato.
La sovranità popolare
Il popolo elegge i membri del Parlamento che hanno il potere legislativo. Il
Parlamento elegge il Presidente della Repubblica che dà la fiducia al
Governo (potere esecutivo).
Democrazia = possibilità dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti
politici (democrazia rappresentativa).
Uno Stato è democratico se garantisce la protezione delle minoranze.

Il lavoro come diritto


La nostra Repubblica è fondava sul lavoro infatti, il lavoro è un valore
primario che condiziona la nostra vita.
Il principio lavorista si trova nell’articolo 1 ma anche nell’articolo 4 dove
viene riconosciuto il diritto al lavoro.

Il lavoro come dovere


Il secondo comma dell’articolo 4 afferma che il cittadino ha il dovere di
svolgere un’attività lavorativa.
Si tratta di un dovere civico ma non sono previste sanzioni quindi non è
un obbligo.
Può anche non essere remunerato
Il lavoro non è solo quello remunerato ma anche il lavoro domestico o
un’attività non retribuita lo sono (volontariato).

La lettura dell’emblema
Il ramo d’ulivo: simbolo della volontà di pace.
Il ramo di quercia: simbolo della forza e della dignità del popolo italiano.
La ruota dentata: simbolo del lavoro.

Lezione 18

Libertà e pluralismo
Nella democrazia è presupposto che esista la libertà.
Dall’articolo 2 possiamo dedurre che:
• La Repubblica non crea i diritti ma li riconosce
e garantisce. Nascono prima dello Stato e sono
inviolabili.
• I diritti fondamentali spettano al singolo
individuo e alle formazioni sociali.

Quindi, lo Stato garantisce le libertà individuali e


collettive in base al principio pluralista. La Repubblica promuove e tutela le
libertà del singolo e i suoi interessi nei gruppi, nelle associazioni, nelle
confessioni religiose, nella famiglia, nella scuola, nei sindacati e nei partiti
politici.
Il significato sociale della libertà
L’articolo 2 dice anche che bisogna adempire ai dovere inderogabili di
solidarietà, politica, economica e sociale.
(Natura compromissoria della costituzione: socialista-cattolica)

Diversità non significa discriminazione


Il principio di uguaglianza viene affermato nell’articolo 3. Tutti gli
individui devono essere uguali (donna-uomini, religione…).

L’uguaglianza davanti alla legge


La Costituzione non afferma che le persone debbano essere omologate
negando le differenze ma che non vengano discriminate per:
-genere: un genere non è superiore dell’altro e non esistono leggi che
sanciscono questa posizione di supremazia.
-motivi razziali
-ragioni linguistiche
-motivi religiosi
-opinioni politiche
-orientamento sessuale
-condizioni sociali o personali (non si può attribuire il voto solo ad una
categoria ristretta di persone. es. stato liberale).

L’uguaglianza sostanziale
L’articolo 3 sancisce il principio di uguaglianza, che si distingue in formale
e sostanziale. L’uguaglianza formale impedisce qualunque forma di
discriminazione; l’uguaglianza sostanziale garantisce invece le pari
opportunità, cioè le stesse condizioni di partenza, a tutti i cittadini.

Lezione 19
Il diritto internazionale
Le relazioni fra i vari stati è disciplinata da norme giuridiche che
costituiscono il diritto internazionale.
L’articolo 10 afferma che l’Italia, in quanto membro della comunità
internazionale, si conforma alle norme del diritto internazionale: si applica
all’ordinamento giuridico italiano.
L’articolo 11 afferma che per garantire la pace e la giustizia tra le Nazioni
l’Italia può limitare la propria sovranità a favore dell’autorità di istituzioni
sovranazionali.

La cooperazione internazionale
Sulla base del principio internazionalista, l’Italia si impegna ad adeguare il
proprio ordinamento giuridico alle norme del diritto internazionale e, allo
scopo di mantenere la pace e la giustizia, può limitare la propria sovranità
a favore di organismi sovranazionali.
L’Italia partecipa all’ONU; organizzazione delle nazioni unite che garantisce la
pace e ha sede a New York e a Ginevra.
Partecipa anche alla NATO: organizzazione del trattato dell’Atlantico del Nord.
Prevede la mutua assistenziale di carattere militare tra i paesi aderenti,
soprattutto in caso di attacco da Paesi stranieri.

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