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Laboratorio di Telecomunicazioni prof.

Vito Spinelli
I.T.I.S. " Luigi Dell'Erba " Castellana Grotte (BA)
spinvito@libero.it

STUDIO DELL’ AMPLIFICATORE OPERAZIONALE 741

UN PO’ DI STORIA
Nel lontano 1963 la Fairchild Semiconductor progettò il primo circuito integrato operazionale della
storia, l’introvabile uA702. Nel 1968 venne seguito dal modello migliorato il “uA709” ma, nello
stesso anno sempre la Fairchild progettò e collocò sul mercato il famoso amplificatore operazionale
uA741 che divenne presto molto diffuso.
Anche la National Semiconductor altra importante società situata in Santa Clara in California fin dal
1959 e specializzata nella progettazione e nella produzione di semiconduttori, realizzò nel 1967 il suo
primo circuito integrato operazionale l’LM101 più tardi migliorato con la versione LM101A. Questa
importante società della Silicon Valley acquisì successivamente la stessa Fairchild nel 1987 e questa
unione durò 10 anni. La Fairchild dopo il 1997 continuò indipendentemente le sue attività. Anche la
Texas nel 1964 progettò il suo amplificatore operazionale integrato, il famoso TL082 che risultò
essere il primo circuito funzionante a JFET
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CHE COSA È UN AMPLIFICATORE OPERAZIONALE ?


Un amplificatore operazionale, è un circuito integrato a stato solido, tipicamente un amplificatore
differenziale, che utilizza un feedback esterno per controllare le sue funzioni. La sua importanza dipende dal
fatto che questo circuito rappresenta il nucleo principale di alcuni progetti elettronici con finalità ed impieghi
specifici.

Le caratteristiche degli amplificatori operazionali reali si discostano in parte da quelle degli


amplificatori operazionali ideali, in generale la resistenza d’ingresso, pur se grandissima non è mai
infinita, la resistenza d’uscita pur se piccolissima non può essere nulla, il guadagno di tensione Ad
non è infinito, come pure la banda passante degli amplificatori operazionali reali è limitata.

IDEALE REALE
OP- AMP µA741C CA3140 LF351 OP07 OPA27
GUADAGNO A ∞ 200.000 100.000 100.000 500.000 106
RESISTENZA INGRESSO Ω ∞ 2M 1.5x1012 1012 60M 3⋅1012
RESISTENZA USCITA Ω 0 75 60 75 60 70
LARGHEZZA BANDA MHz ∞ 1 36
MAX ELONGAZIONE V U V +V CC ;-V EE ±14 +13;-14.4 ±13 ±14
CAMPO TENSIONE V I V +V CC ;-V EE ±13 +12.5;-15.5 ±13 ±14
SLEW-RATE V/µS ∞ 0.5 7 13 0.3
CMRR dB ∞ 90 90 100 123
CORRENTE C.C. mV 25 25 40
POTENZA DISSIPATA mW 500
ALIMENTAZIONE V ±18
TEMPERATURA °C –65 +150
LEAD TEMPERATURE °C +300 60 SEC
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COLLEGAMENTO ALIMENTATORE DUALE AMPLIFICATORE OPERAZIONALE

-Vcc GND +Vcc -Vcc GND +Vcc

-12 0 +12 -12 0 +12


A A
V V
- + - +

+Vcc +Vcc
Vi
2 7 2 7
- -
741 6 -Vo 6 +Vo
741
+ GND +
3
1 4 5 Vi 3
1 4 5

GND
- Vcc -Vcc
Consigli pratici:
Queste osservazioni saranno utili soprattutto le prime volte che userete gli operazionali.
Poiché l'operazionale contiene al suo interno componenti attivi, è necessario fornirgli una tensione
di alimentazione continua. L'operazionale richiede per il suo funzionamento due tensioni di
alimentazione identiche, una positiva +Vcc, l'altra negativa -Vee. Queste due tensioni sono misurate,
ovviamente,rispetto al punto di riferimento (massa) del circuito cui è collegato anche un capo di
ciascun alimentatore. In questo caso, l'alimentazione massima consentita per l'OP-AMP µA 741 è di
±15 V. Nel progetto sarà utilizzata una Vcc di ±12 V da collegare come in figura.
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CORREZIONE TENSIONE OFF-SET IN USCITA E MISURA MASSA VIRTUALE


- ±12V+ - ±12V+
0÷30V 0÷30V
- + by prof Vito Spinelli - +

Rf =10K Ri =1K Rf =10K

Vmv
Ri =1K 1 8 1 8
2 7 2 7
µ741 µ741
3 6 3 6
4 5 4 5
Vo

Pot =10K

+Vcc
GND

Ri Rf

1
GND
741
1 8
2 7
3 6
4 5 Vo
GND - Vcc

Pot
GND

Componenti: 1× µ A741 Trim 1x10KΩ 1x1KΩ 1x4K7Ω 1x10KΩ 1x15KΩ 1x39KΩ


Strumentazione: Alimentatore stabilizzato da laboratorio,multimetri digitali
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CALCOLO DEL GUADAGNO AD ANELLO CHIUSO (AO)


Scopo: Misura del guadagno ad anello chiuso dell’operazionale µA741 in configurazione invertente
Metodologia: alimentazione con segnale in corrente continua.

Rf +Vcc

+Vcc GND
Ri 2 - 7
M
741 6 Vo -Vcc
Vi
+
+ 4
Ri Rf
3
Vi
-Vcc
GND GND
VDC
741
2 8
7 +Vcc
1
2 7
3 3 6 6
4 5

4 Vo
-Vcc

R2 Vu VDC
Vi R1 R2 Vu
R1 Vi
V KΩ KΩ V

1 4.7
GND

R2 Vu
Vi R1 R2 Vu
R1 Vi
V KΩ KΩ V

0.5 4.7

R2 Vu
Vi R1 R2 Vu
R1 Vi
V KΩ KΩ V

1 1

Componenti: 1× µ A741 1x1KΩ 1x4K7Ω 1x10KΩ 1x15KΩ 1x39KΩ


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RISPOSTA IN FREQUENZA OP AMP µA741


IN CONFIGURAZIONE NON INVERTENTE
Scopo: Risposta in frequenza dell’operazionale µA741 in configurazione non invertente
Metodologia: alimentazione con segnale in corrente alternata sinusoidale periodica.

0÷30V ±12V
- + - +

Rf =1K
Ri =1K

Ri =1K +Vcc
2 - 7 CH1
Ri =1K 1 8
M 6

µ741
741 Vo HI LO 2 7 +Vcc
GND CH1 + 4 3 6 Vo
3
- Vcc 4 5
C=2. 2µF Vi =1V - Vcc
HI
Rf =100K C=2. 2µF

GdF by prof Vito Spinelli Rf =100K


LO
CH1 CH2

OSC CH1 OSC CH2

Vipp f Vop G GdB


volt Hz mV
100 400 2 6
200 400 2 6
300 400 2 6
500 400 2 6
1K 400 2 6
2K 400 2 6
3K 400 2 6
5K 400 2 6
200mV

10K 400 2 6
20K 400 2 6
30K 380 1.9 5.6
50K 380 1.9 5.6
100K 370 1.85 5.3
200K 230 1.15 1.2
300K 200 1.0 0.0
500K 140 0.70 -3.1
1M 80 0.40 .8.0

Componenti: 1× µ A741 2x1KΩ 1x 2.2µ F 1x100KΩ


Strumentazione: Alimentatore stabilizzato da laboratorio,oscilloscopio c.a, generatore di funzione.
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MISURA DELLO SLEW RATE ( OPZIONALE )


Scopo: Misura dello Slew Rate dell’operazionale µA741 in configurazione invertente
Metodologia: alimentazione con segnale in corrente alternata sinusoidale periodica.

CH1 CH2

1 8
2 7
3 6
4 5

HI LO

Componenti: 1× µ A741 2x10KΩ


Strumentazione: Alimentatore stabilizzato da laboratorio,generatore di funzione,oscilloscopio.

Predisporre l’oscilloscopio come segue:


CANALE 1 VOLT/DIV CANALE 2 VOLT/DIV BASE DEI TEMPI TIME/DIV
5V/DIV 2V/DIV 10 µ sec/div

Lo slew rate indica la velocità con cui l’amplificatore riesce a cambiare il valore della sua tensione d’uscita
nell’unità di tempo. Tale grandezza viene espressa dalla seguente relazione :

 dV (t )  ∆V0
SR =  0  =
 dt  MAX ∆t

Per la misura dello SR far riferimento al circuito in figura. inserire in ingresso un’onda quadra con ampiezza
5Vpp, frequenza 10KHz, in modo da produrre in uscita un segnale distorto. Misurare il tempo dt necessario la
segnale di uscita per portarsi da uno stato all’altro, calibrando adeguatamente il selettore time/div
dell’oscilloscopio; misurare l’escursione di tensione dVo
Per ottenerne una stima di esempio abbiamo realizzato il seguente circuito :
Vin =quadra di ampiezza 5Vpp con frequenza di 10kHz

5 V V
=SR = 0,416 Per il 741, il valore tipico e di 0,5
12 ⋅ 10 −6
µs µs
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COMPORTAMENTO DEL 741 VARIARE DEL CARICO RL


Scopo: analisi dell’OP-AMP µA741 in configurazione invertente al variare del carico
Metodologia: alimentazione con segnale in corrente continua.

Questa prova di laboratorio serve per verificare la risposta di guadagno in tensione dell’amplificatore alle variazioni del
carico. Per fare ciò porremo Ri e Rf resistori fissi in modo che il guadagno sia –10 e Rl un resistore variabile in modo da
poter fare le rilevazioni necessarie per il disegno del grafico di Vo al variare di Il (corrente assorbita dal carico). Vedremo
che l’ amplificatore operazionale, diminuendo la resistenza del carico,riesce a mantenere invariato il guadagno fino ad
una certa soglia, dove interviene un meccanismo interno di protezione che fa scendere il guadagno a causa della troppa
elevata richiesta di corrente da parte del carico stesso.

Rf=10K A
- 12 0 +12

V
0- 30V
+12V - +
GND
Ri=1k 2 - 7 Rf=10K
6 Vo
741
3
+ 4
+ A
- 12V
Vi=1V V Vi Ri=1k 1 8
2 7
µ741 Vo
1M÷50R RL 3 6
4 5
GND GND GND RL
by prof Vito Spinelli
1M÷10R
Vi (Volt ) R L ( KΩ ) Vu (Volt ) I L (mA)
∝ c.a. max 0 GND
1MΩ
470KΩ
220KΩ 1 8
2 7
100KΩ 3 6 6
4 5
39KΩ
10KΩ RL
1 Volt 4K7Ω
Ri =1 KΩ 1K0Ω
Rf =10 KΩ 470Ω
A V
220Ω
100Ω
47Ω
10Ω
5Ω ( 10Ω // 10Ω )
1Ω
0Ω c.c. Typ=25mA

Componenti: 1× µ A741 ; Serie di Resistori da 1MΩ a 5Ω ; 1x1KΩ 1x10KΩ ;


Strumentazione: Alimentatore stabilizzato da laboratorio,multimetri digitali
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MISURA DELLO CMRR ( OPZIONALE )

E’ definito come il rapporto tra la variazione della tensione d’uscita e la variazione della tensione d’ingresso di modo
∆V0
comune. CMRR =
∆VCM
Dall’equazione dell’amplificatore operazionale reale: V0 = A d Vd + A CM VCM
Con V0 = 0 si ha: A d Vd = − A CM VCM ⇒ A d VOS = − A CM VCM

dVCM ∆VCM Ad
≅ =
dVOS ∆VOS A CM

E’ quindi possibile ricavare il CMRR variando la tensione di modo comune e misurando la corrispondente variazione della
tensione di offset.

ABSOLUTE MAXIMUM RATINGS AD741, J, K, L, S AD741C


ALIMENTAZIONE ±22 V ±18 V
POTENZA DISSIPATA 500 mW 500 mW
DIFFERENZIALE TENSIONE IN INGRESSO ±30 V ±30 V
CAMPO DI TENSIONE D’INGRESSO ±15 V ±13 V
TEMPERATURA –65°C to +150°C –65°C to +150°C
LEAD TEMPERATURE (SOLDERING, 60 SEC) +300°C +300°C

Componenti: 1× µ A741 Trim 1x10KΩ 1x1KΩ 1x4K7Ω 1x10KΩ 1x15KΩ 1x39KΩ


Strumentazione: Alimentatore stabilizzato da laboratorio,multimetri digitali
L’amplificatore
sezione 6C operazionale

amplificatore
tensione
operazionale
invertente
non
configurazione
inseguitore

PAROLE CHIAVE

1. L’amplificatore operazionale ideale


Gli amplificatori operazionali (OP-AMP: operational amplifier) sono compo-
nenti integrati molto versatili, originariamente previsti per la realizzazione di cal-
colatori analogici, da cui il loro nome.
A partire dagli anni ’60 la diffusione della componentistica integrata ha notevol-
I primi OP-AMP, realizzati a mente contribuito al successo di questo componente, ma già in precedenza, inizial-
tubi termoionici, risalgono mente con tubi elettronici e poi a transistor, ne era stato introdotto l’uso.
agli anni ’40, furono poi co-
struiti con BJT, ma il loro Le circuitazioni interne agli OP-AMP fanno uso in massima parte di BJT, ma an-
successo si deve all’avvento che, nei più attuali, di FET e MOSFET, specialmente nello stadio di ingresso.
dei circuiti integrati. Il primo
OP-AMP integrato fu svilup- Con questo componente è possibile realizzare una notevole varietà di funzioni, sia
pato nei primi anni ’60 da lineari sia non lineari.
Robert J. Widlar presso la
Fairchild. Nel 1968 la Fair- È possibile considerare l’OP-AMP come un blocco base dal quale partire per rea-
child stessa produsse il
µA741, che divenne uno lizzare quanto desiderato: la sua connessione con altri elementi esterni determina
standard industriale e che il comportamento del sistema finale. Per questa ragione l’operazionale può essere
tuttora è molto diffuso.
considerato come un componente universale.

non solo teoria 1


L’evoluzione dell’operazionale
Partendo da sinistra: un vecchio amplificatore operazionale a tubi termoionici (le cosiddette “valvole”); un ope-
razionale 741 in contenitore metallico (inizialmente il più usato); una raccolta di operazionali in contenitore Dual-
in Line.

© 2012 RCS Libri S.p.A. - Tramontana - Ambrosini - Maini - Perlasca, Telecomunicazioni


L’amplificatore operazionale sezione 6C

La figura 1 riporta il simbolo degli OP-AMP. Il terminale + indica 1’ingresso non in-
vertente (non inverting input), il terminale − 1’ingresso invertente (inverting input).

v+ –
vo

v–

Figura 1
Simbolo circuitale dell’amplificatore operazionale.

Per comprendere il significato di questa terminologia si supponga di applicare la so-


vrapposizione degli effetti (l’operazionale è un componente idealmente lineare) e si
consideri un ingresso alla volta come in figura 2.
v+
+ +
vo' ''
vo

– v– –

a) b)
Figura 2
Ingresso non invertente (a) e ingresso invertente (b).

Se si considera solo l’ingresso + (fig. 2a) risulta:


v o' = v + A v+ con A v+ > 0 1

se si considera solo l’ingresso − (fig. 2b) si ottiene:


v o'' = v – A v– con A v– < 0 2

dove sono stati indicati con Av+ e Av– rispettivamente il guadagno di tensione rispetto
all’ingresso non invertente e all’ingresso invertente.
Nel caso particolare di segnale sinusoidale, il fatto che Av+ sia positivo e Av– sia ne-
gativo equivale a dire che il segnale applicato all’ingresso + viene amplificato e tra-
sferito in uscita in fase; quello applicato all’ingresso – viene amplificato e trasferito
in uscita in opposizione di fase. Più in generale, in un caso il segnale in uscita man-
tiene in ogni istante la stessa polarità di quello di ingresso, nell’altro ha sempre po-
larità opposta.
Idealmente il guadagno di tensione rispetto all’ingresso non invertente coincide, in
modulo, con quello dell’ingresso invertente:

A v+ = A v– = A v 3

Applicando quindi la sovrapposizione degli effetti risulta:


vo = v+ Av – v– Av = ( v+ – v– ) Av 4

ovvero l’amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, in quanto in


uscita è presente la differenza degli ingressi amplificata.
Sempre idealmente, l’operazionale deve presentare un guadagno in tensione infinito:
Av = ∞ 5

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L’amplificatore operazionale sezione 6C

Caratteristiche Se si tiene presente che questo dispositivo è concepito come amplificatore di ten-
idealizzate sione, è facile sintetizzare le caratteristiche di un OP-AMP ideale:
1) guadagno di tensione infinito;
2) perfetto bilanciamento (ovvero Av+=Av–);
3) resistenza di ingresso infinita;
4) resistenza di uscita nulla;
5) banda passante infinita.

L’utilità di un guadagno di tensione infinito deriva dal fatto che in questo modo, inse-
Il guadagno
rendo l’operazionale in circuiti a retroazione negativa, sarà facile ottenere la condizio-
di tensione, idealmente ne ottimale per il guadagno d’anello GH>>1. Il perfetto bilanciamento è necessario
infinito, permette per ottenere un effettivo amplificatore differenziale. La resistenza di ingresso infinita
di sfruttare al meglio e quella di uscita nulla sono proprietà ideali di un qualsiasi amplificatore di tensione.
la retroazione
negativa. Anche la banda passante infinita è tipica di un qualsiasi amplificatore ideale (stesso
guadagno a tutte le frequenze).
Un circuito equivalente dell’operazionale ideale è riportato in figura 3a, mentre in
figura 3b è riportato un circuito equivalente più vicino a quello reale, che eviden-
zia le resistenze di ingresso e di uscita: si noti che la Ri va intesa come misurata tra
i due ingressi.
Ro
+ +

v+ v+

v+ – v– = vi Av vi vo v+ – v– = vi Ri vo

v– v– Av vi

– –

a) b)
In campo lineare
si usano due Figura 3
configurazioni Circuito equivalente dell’operazionale ideale (a) e circuito equivalente che tiene conto di Ri e Ro (b).
fondamentali: quella
invertente e quella
non invertente. Per l’uso dell’operazionale in campo lineare esistono due configurazioni circuitali
di base: quella invertente e quella non invertente.
Si tratta di due circuiti a retroazione negativa ottenuti collegando all’OP-AMP al-
cuni componenti passivi.
Lo studio sarà limitato all’uso degli operazionali come amplificatori di tensione.

2. La configurazione invertente
Si noti innanzitutto che un operazionale non può essere praticamente usato come
amplificatore senza l’aggiunta di componenti esterni, a causa del guadagno ideal-
mente infinito.
Rf

if
is Rs ie
vs A
– vo
vi
Figura 4 +
Configurazione invertente.

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unità di apprendimento 6 Sistemi analogici per telecomunicazioni

Retroazione È necessario ridurre il guadagno a un valore finito tramite una retroazione negati-
negativa va, come indicato in figura 4 (come noto, la retroazione negativa riduce il guada-
gno). Si parla di retroazione perché Rf collega l’uscita con l’ingresso; il fatto che
questo collegamento sia con l’ingresso − fa sì che questa retroazione sia negativa.

Guadagno Un circuito di questo tipo corrisponde alla configurazione invertente e presenta


di tensione un guadagno di tensione che può essere ricavato facilmente, come di seguito in-
dicato. Per il primo principio di Kirchhoff:
is = ie + i f 6

ma, posta la resistenza di ingresso dell’OP-AMP infinita, risulta:


ie = 0 7

e quindi:
is = i f 8

Posto poi il guadagno dell’operazionale infinito e finita l’ampiezza della tensione


in uscita vo (la retroazione riduce il guadagno del sistema a un valore finito) risulta:
v
v i = -----o = 0 9
Av
Per il secondo principio di Kirchhoff risulta poi:
vs = Rs is – vi vo = – vi – R f i f 10

ma per la 9 vi = 0 e quindi:
La massa virtuale
è conseguenza vs = Rs is vo = – R f i f 11
del guadagno
idealmente infinito Ricordando, infine, la 8 si ottiene:
dell’operazionale.

v Rfif R
- = – ------f
A vf = ----o = – --------- 12
vs Rs is Rs

Il nodo A è un punto di massa virtuale in quanto, pur se non posto a massa, è al


potenziale di massa, essendo la vi = 0. La 12 evidenzia che:
Caratteristiche 1) il guadagno di tensione dell’amplificatore retroazionato Avf (f come feedback), det-
del guadagno to anche guadagno ad anello chiuso, non dipende dal valore Av del guadagno di
di tensione
tensione dell’operazionale, detto anche guadagno ad anello aperto (e indicato
con AVOL), ma solo dalle resistenze Rs e Rf;
2) la tensione di uscita è, istante per istante, di polarità opposta a quella di ingresso.
Resistenza La resistenza di ingresso di questo amplificatore risulta, per la 11 :
di ingresso
e di uscita v
R if = ----s = R s 13
is

Per quanto riguarda la resistenza di uscita si potrebbe dimostrare che la retroa-


zione riduce ulteriormente la resistenza di uscita dell’operazionale, già idealmente
nulla, e quindi, a maggior ragione, si ha:

R of = 0 14

Per la 14 il guadagno di tensione di questa configurazione, calcolato con l’uscita


a vuoto, non subisce apprezzabili variazioni in presenza di carico.

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L’amplificatore operazionale sezione 6C

Esempio 1
Progettare un amplificatore invertente che presenti un guadagno di tensione di 24 dB, con
resistenza di ingresso di 10 kΩ.

Si ricorre al circuito di figura 4b. Per la 13 si pone:


R if = R s = 10 k Ω

e quindi poiché (ricordare la relazione 21 della sezione 6A):

10 24/20 ≈ 16

per la 12 si pone:

R f = A vf R s = 160 k Ω

3. La configurazione non invertente


La figura 5 riporta il circuito base di un operazionale in configurazione non invertente.

vs +
vi vo

– i2
is

i1
R2

v1 R1

Figura 5
La configurazione non invertente.

Anche in questo caso, essendoci un collegamento tra l’uscita e l’ingresso −, siamo


in presenza di un amplificatore a retroazione negativa.

Guadagno di I1 guadagno di tensione, in particolare, può essere facilmente calcolato con le se-
tensione guenti considerazioni.
Supponendo, al solito, la resistenza di ingresso dell’operazionale infinita, risulta:

is = 0 15

e quindi (se is = 0 si ha i1 = i2):


vo
v 1 = -----------------
-R 16
R1 + R2 1
ma, supposto il guadagno Av dell’operazionale infinito e vo finita, si ottiene:
v
v i = -----o = 0 17
Av
e quindi:
vs = vi + v1 = v1 18

Tenuto conto della 18 , dalla 16 si ricava, infine:

v R1 + R2 R
A vf = ----o = -----------------
- = 1 + -----2 19
vs R1 R1

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unità di apprendimento 6 Sistemi analogici per telecomunicazioni

Da un primo confronto tra la 19 e la 12 si osserva che:


◗ il guadagno in questo caso non è invertente;
◗ mentre con la configurazione invertente era possibile anche introdurre una atte-
nuazione ponendo Rf < Rs, in questo caso il valore minimo del guadagno è pari a 1.
Resistenza Per quanto riguarda la resistenza di ingresso si potrebbe dimostrare che la retroa-
di ingresso zione negativa aumenta ulteriormente la già elevata resistenza di ingresso dell’ope-
razionale e quindi si può porre:
R if = ∞ 20

La configurazione La resistenza di uscita, anche in questo caso, viene ridotta dalla retroazione e quindi
non invertente esprime
al meglio l’idealità si pone:
dell’amplificatore
di tensione. R of = 0 21

In conclusione si può dire che la configurazione non invertente è quella che più si
avvicina, in linea di principio, al caso dell’amplificatore di tensione ideale, che in-
fatti deve presentare resistenza di ingresso infinita e resistenza di uscita nulla.

Esempio 2
Progettare un amplificatore non invertente che presenti un guadagno di tensione pari a 16
e una resistenza di ingresso di 100 kΩ.
Il valore idealizzato della resistenza di ingresso, nella configurazione non invertente, è infi-
nito, pertanto lo si può riportare al valore richiesto ponendo in parallelo alI’ingresso una re-
sistenza da 100 kΩ (fig. 6).
Figura 6
vs +
vo
100 kΩ –

R2
R1

Per il dimensionamento di R1 e R2 si tenga presente che, per problemi legati al circuito interno
degli operazionali, I’unica limitazione nella scelta dei valori consiste nell’evitare quelli troppo
grandi o troppo piccoli.
Indicativamente i valori nell’intervallo 1 kΩ ÷ 300 kΩ sono tutti validi.
Dovendosi ottenere un guadagno pari a 16 si può, per esempio, porre:
R 1 = 10 k Ω R 2 = 150 k Ω
infatti:
R2
A vf = 1 + ------- = 16
R1

L’inseguitore di tensione
Se nella 19 si pone R2 = 0 e/o R1 = ∞ si ottiene un guadagno di tensione unitario.
La figura 7 riporta il circuito ottenuto con R1 = ∞ e R2 = 0, che va quindi conside-
rato come caso particolare della configurazione non invertente.
Questo circuito, detto inseguitore di tensione (voltage follower), presenta pertanto la
particolarità di possedere una resistenza di ingresso teoricamente infinita, una di usci-
ta teoricamente nulla e un guadagno di tensione unitario.
© 2012 RCS Libri S.p.A. - Tramontana - Ambrosini - Maini - Perlasca, Telecomunicazioni
L’amplificatore operazionale sezione 6C

Si tratta di un tipico circuito adattatore di carico: questo circuito è capace di trasferire


la tensione di ingresso in uscita senza variarla, ma con la possibilità di lavorare con
una corrente superiore a quella possibile in ingresso. In altri termini si può dire che è
un circuito buffer.

vs +
vo

Figura 7
Inseguitore di tensione.

Esempio 3
Collegando due amplificatori in cascata, come in figura 8a, si ottiene una amplificazione
complessiva che non è pari al prodotto dei due guadagni V v 1 e V v 2 , a causa dell’influenza
reciproca tra la resistenza di uscita, non nulla, del primo amplificatore e la resistenza di in-
gresso, non infinita, del secondo amplificatore.
Figura 8

vi A v1 A v1 vo a)

+
vi A v1
– A v1 vo b)

Se si interpone tra i due amplificatori un inseguitore di tensione, come in figura 8b, si risol-
ve il problema grazie alla resistenza di ingresso infinita e alla resistenza in uscita nulla
dell’inseguitore stesso.

Naturalmente l’elevata resistenza di ingresso e la bassa resistenza di uscita si possono


ottenere anche con l’amplificatore operazionale in configurazione non invertente e
guadagno maggiore di uno.
L’uso dell’inseguitore di tensione è tipico di tutte quelle situazioni dove l’amplifica-
zione del segnale non è richiesta.

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unità di apprendimento 6 Sistemi analogici per telecomunicazioni

F acciamo il punto OP-AMP usato come amplificatore lineare


Amplificatore operazionale


simbolo

+ circuito equivalente amplificatore senza retroazione amplificazione


è un differenziale di negativa
+ eccessiva
tensioni
v+

Ri A v vi vo
con retroazione
vi
negativa
v–


amplificatori a
proprietà Av+ = Av– = Av = ∞ guadagno limitato
ideali Ri = ∞; Ro = 0 banda passante = ∞

Configurazione invertente Configurazione non invertente


Rf
vs +
if vi vo
is Rs ie
A – i2
vs
– vo is

vi
i1
+ R2
Ri = ∞
⇐ ⇐
Ie = 0 Is = I f R1
v1
Ri = ∞
⇐ ⇐
Av = ∞ con vo finita
⇐ vi = 0

v+ = v– is = 0 i1= i 2
v+ = 0 e v+ = v– ⇐ v – = 0 (massa virtuale) Av = ∞ con vo finita ⇐

⇐ vi = 0 v + = v – = vs = v1

vs = v1
}

v– = 0 vs = Rsis e vo = –R f i f
}


Avf = –R f / R s i1 = i2 v1 = [vo /(R1 + R 2 )]R1
⇐ Avf = (R 1 + R 2 )/R1
is = i f

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unità di apprendimento 6 Circuiti multivibratori per applicazioni digitali
Problemi da svolgere Verifica

Test
Par. 1 1 In un amplificatore operazionale ideale:
a  la resistenza di ingresso e quella di uscita sono entrambe infinite;
b  la resistenza di ingresso è infinita e quella di uscita è nulla;
c  la resistenza di ingresso è nulla e quella di uscita infinita;
d  la resistenza di ingresso e quella di uscita sono entrambe nulle.

Par. 1 2 Disegnare il circuito equivalente di un operazionale ideale.

Par. 2 3 Disegnare il circuito di un amplificatore operazionale in configurazione invertente.

Par. 2 4 In un amplificatore in configurazione invertente la resistenza di ingresso risulta idealmente:


a  infinita;
b  nulla;

c  pari alla resistenza inserita tra l’ingresso del circuito e l’ingresso – dell’operazionale;
Problemi svolti

d  dipendente dal guadagno dell’amplificatore retroazionato.

Par. 2 5 Nella configurazione invertente si dice che l’ingresso – dell’OP-AMP si trova a massa virtuale:
a  perché, essendo infinita la resistenza di ingresso dell’operazionale, la tensione tra gli
ingressi + e – è trascurabile;
b  perché, essendo idealmente infinito il guadagno ad anello aperto e finita la tensione
in uscita, la tensione tra gli ingressi + e – è trascurabile;

c  perché, essendo idealmente infinito il guadagno ad anello aperto, la tensione tra gli
Test

ingressi + e – è trascurabile;
d  perché il guadagno dell’amplificatore retroazionato è abbastanza grande da rendere
trascurabile la tensione tra gli ingressi + e –.

Par. 2 6 Facendo riferimento alla figura 4, la resistenza d’ingresso della configurazione invertente è
praticamente uguale a R S :
a  perché R S << R f ;
b  perché R S si pone in parallelo alla resistenza di ingresso infinita dell’operazionale;
c  perché la corrente entrante nell’operazionale è nulla;
d  perché la tensione tra gli ingressi + e – è trascurabile.

Par. 3 7 Facendo riferimento alla figura 5, la tensione ai capi di R1:


a  è uguale a quella ai capi di R 2 ;
b  è sicuramente nulla;
c  è praticamente uguale a v s ;
d  è doppia di quella ai capi di R 2 .

Problemi svolti
Il numero dei pallini  indica il grado di difficoltà.

Parr. 2 e 3 1 Valutare la tensione V O .


 
Figura P1
+
V1
100 mV vo

R1

10 kΩ

R2
10 kΩ

V2
100 mV

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L’amplificatore operazionale sezione 6A

Problemi da svolgere Verifica


Soluzione
Si può applicare il principio di sovrapposizione degli effetti.
Considerando solo V 1 siamo in presenza di un amplificatore in configurazione non inverten-
te e l’effetto in uscita risulta:
R1 + R2
V O' = V 1 -------------------- = 200 mV
R2

Considerando solo V 2 la configurazione è invertente e risulta:


R1
V O'' = – V 2 ------- = – 100 mV
R2

In conclusione, sommando gli effetti si ha: V O = V O' + V O'' = 100 mV.

Parr. 2 e 3 2 Sapendo che v s è un segnale alternato sinusoidale di 200 mV efficaci, che valore deve


avere la tensione continua V DC affinché v o assuma un valore minimo pari a 0 V?

Problemi svolti
 

Figura P2
vs +

vo


Test
R2

120 kΩ
R1
10 kΩ
VDC

Soluzione
L’amplificatore, rispetto a v s , presenta un guadagno pari a 13 (configurazione non inverten-
te) e quindi la componente alternata in uscita presenta un valore di picco:

' =
V oP 2 ⋅ 200 ⋅ 10 –3 ⋅ 13 ≈ 3 ,68 V

Quindi, per ottenere un valore minimo pari a 0 V bisogna sovrapporre in uscita una compo-
nente continua di 3,68 V; siccome rispetto a VDC il guadagno è di tipo invertente e pari a –12,
è necessario applicare una VDC = –3,68/12 ≈ –0,307 V.

Parr. 2 e 3 3 Calcolare vo in funzione di vs e vR.


 
Figura P3
vR vo
R1 R2

+
vs

Soluzione
Se si applica la sovrapposizione degli effetti, si trova subito:

R2 R
v o =  1 + ------- ⋅ v s – ------2- ⋅ v R
 R 1 R1

In alternativa si provi a seguire la seguente traccia: calcolare v– (tensione sull’ingresso inver-


tente) in funzione di vo e vR, per esempio, ma non necessariamente, con Millman (si ricordi che
l’ingresso – non assorbe corrente), poi imporre che v– sia uguale a v+, cioè a vs. Infine risolvere
la risultante equazione in vo.

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unità di apprendimento 6 Circuiti multivibratori per applicazioni digitali
Problemi da svolgere Verifica

Parr. 2, 3 4 Valutare i valori massimi e minimi del segnale in uscita sapendo che v2 è una sinusoi-
 de di valore di picco 0,2 V.
Soluzione
Applicando la sovrapposizione degli effetti e considerando solo V1 si trova:
V O' = – 0,1 ⋅ 2 = – 0,2 V
Figura P4
R2

20 kΩ
R1

10 kΩ vo
0,1 V V1 R3 +

22 kΩ R4
Problemi svolti

+ 22 kΩ
˜– v
2

Considerando solo v2 in uscita si avrebbe una sinusoide di ampiezza:

R4 R1 + R2

- ⋅ -------------------- = 0,2 ⋅ 0,5 ⋅ 3 = 0,3 V


'' = V 2P -------------------
V oP
R3 + R4 R1
Test

Sommando gli effetti si avrà in uscita un segnale periodico con valore massimo pari a
V O' + V oP
'' = + 0,1 V e con valore minimo pari a V O' – V oP '' = – 0,2 – 0,3 = – 0,5 V . In altri
termini si può dire che, in uscita, la sinusoide viene traslata verso il basso del valore pari alla
componente continua.

Problemi da svolgere
Par. 2 5 Progettare un amplificatore con un operazionale con guadagno di tensione di 20 dB (a centro
  banda) e che sfasi il segnale di 180°. La resistenza di ingresso deve essere di 10 kΩ.

Par. 3 6 Con un voltmetro DC da 10 Vfs


  si vuole misurare una tensione da 0 a 100 mV. Progettare un opportuno amplificatore utiliz-
zando un operazionale.

Parr. 2 e 3 7 Sapendo che vs è una sinusoide di valore di picco 0,1 V, valutare il valore massimo della
 tensione in uscita.

Figura P5 +5 V
Rs = 50 Ω
+


+ –5 V
vs

R2 = 100 kΩ vo
R1 = 10 kΩ
+
0,1 V –

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

D Short-Circuit Protection µA741M . . . J PACKAGE

D Offset-Voltage Null Capability


(TOP VIEW)

D Large Common-Mode and Differential


NC NC
Voltage Ranges 1 14
NC NC
D No Frequency Compensation Required OFFSET N1
2
3
13
12 NC
D Low Power Consumption IN – 4 11 VCC +
D No Latch-Up IN + 5 10 OUT
D Designed to Be Interchangeable With VCC – 6 9 OFFSET N2
Fairchild µA741 NC 7 8 NC

description µA741M . . . JG PACKAGE


µA741C, µA741I . . . D, P, OR PW PACKAGE
The µA741 is a general-purpose operational (TOP VIEW)
amplifier featuring offset-voltage null capability.
OFFSET N1 1 8 NC
The high common-mode input voltage range and
the absence of latch-up make the amplifier ideal IN – 2 7 VCC+
for voltage-follower applications. The device is IN + 3 6 OUT
short-circuit protected and the internal frequency VCC – 4 5 OFFSET N2
compensation ensures stability without external
components. A low value potentiometer may be µA741M . . . U PACKAGE
connected between the offset null inputs to null (TOP VIEW)
out the offset voltage as shown in Figure 2.
The µA741C is characterized for operation from NC 1 10 NC
0°C to 70°C. The µA741I is characterized for OFFSET N1 2 9 NC
operation from – 40°C to 85°C.The µA741M is IN – 3 8 VCC +
characterized for operation over the full military IN + 4 7 OUT
temperature range of – 55°C to 125°C. VCC – 5 6 OFFSET N2

symbol
µA741M . . . FK PACKAGE
OFFSET N1 (TOP VIEW)
OFFSET N1

IN + +
OUT
IN – –
NC

NC
NC
NC

OFFSET N2
3 2 1 20 19
NC 4 18 NC
IN – 5 17 VCC +
NC 6 16 NC
IN + 7 15 OUT
NC 8 14 NC
9 10 11 12 13
VCC–

OFFSET N2
NC

NC

NC

NC – No internal connection

PRODUCTION DATA information is current as of publication date. Copyright  1992, Texas Instruments Incorporated
Products conform to specifications per the terms of Texas Instruments
standard warranty. Production processing does not necessarily include
testing of all parameters.

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

AVAILABLE OPTIONS
PACKAGED DEVICES
CHIP
TA SMALL CHIP CERAMIC CERAMIC PLASTIC FLAT FORM
TSSOP
OUTLINE CARRIER DIP DIP DIP PACK (Y)
(PW)
(D) (FK) (J) (JG) (P) (U)
0°C to 70°C uA741CD uA741CP uA741CPW uA741Y
– 40°C to 85°C uA741ID uA741IP
– 55°C to 125°C uA741MFK uA741MJ uA741MJG uA741MU
The D package is available taped and reeled. Add the suffix R (e.g., uA741CDR).

schematic
VCC+

IN –

OUT
IN+

OFFSET N1
OFFSET N2

VCC –

Component Count
Transistors 22
Resistors 11
Diode 1
Capacitor 1

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

µA741Y chip information


This chip, when properly assembled, displays characteristics similar to the µA741C. Thermal compression or
ultrasonic bonding may be used on the doped-aluminum bonding pads. Chips may be mounted with conductive
epoxy or a gold-silicon preform.

BONDING PAD ASSIGNMENTS


VCC+
(7)
(7) (6) IN +
(3)
+ (6)
(2) OUT
IN – –
OFFSET N1 (1) (4)
(8)
OFFSET N2 (5) VCC –

45
(5)

(1) CHIP THICKNESS: 15 TYPICAL


(4)
BONDING PADS: 4 × 4 MINIMUM
TJmax = 150°C.
(2) (3) TOLERANCES ARE ± 10%.
ALL DIMENSIONS ARE IN MILS.
36

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

absolute maximum ratings over operating free-air temperature range (unless otherwise noted)†
µA741C µA741I µA741M UNIT
Supply voltage, VCC+ (see Note 1) 18 22 22 V
Supply voltage, VCC – (see Note 1) –18 – 22 – 22 V
Differential input voltage, VID (see Note 2) ±15 ±30 ±30 V
Input voltage, VI any input (see Notes 1 and 3) ±15 ±15 ±15 V
Voltage between offset null (either OFFSET N1 or OFFSET N2) and VCC – ±15 ±0.5 ±0.5 V
Duration of output short circuit (see Note 4) unlimited unlimited unlimited
Continuous total power dissipation See Dissipation Rating Table
Operating free-air temperature range, TA 0 to 70 – 40 to 85 – 55 to 125 °C
Storage temperature range – 65 to 150 – 65 to 150 – 65 to 150 °C
Case temperature for 60 seconds FK package 260 °C
Lead temperature 1,6 mm (1/16 inch) from case for 60 seconds J, JG, or U package 300 °C
Lead temperature 1,6 mm (1/16 inch) from case for 10 seconds D, P, or PW package 260 260 °C
† Stresses beyond those listed under “absolute maximum ratings” may cause permanent damage to the device. These are stress ratings only, and
functional operation of the device at these or any other conditions beyond those indicated under “recommended operating conditions” is not
implied. Exposure to absolute-maximum-rated conditions for extended periods may affect device reliability.
NOTES: 1. All voltage values, unless otherwise noted, are with respect to the midpoint between VCC+ and VCC – .
2. Differential voltages are at IN+ with respect to IN –.
3. The magnitude of the input voltage must never exceed the magnitude of the supply voltage or 15 V, whichever is less.
4. The output may be shorted to ground or either power supply. For the µA741M only, the unlimited duration of the short circuit applies
at (or below) 125°C case temperature or 75°C free-air temperature.

DISSIPATION RATING TABLE


TA ≤ 25°C DERATING DERATE TA = 70°C TA = 85°C TA = 125°C
PACKAGE
POWER RATING FACTOR ABOVE TA POWER RATING POWER RATING POWER RATING
D 500 mW 5.8 mW/°C 64°C 464 mW 377 mW N/A
FK 500 mW 11.0 mW/°C 105°C 500 mW 500 mW 275 mW
J 500 mW 11.0 mW/°C 105°C 500 mW 500 mW 275 mW
JG 500 mW 8.4 mW/°C 90°C 500 mW 500 mW 210 mW
P 500 mW N/A N/A 500 mW 500 mW N/A
PW 525 mW 4.2 mW/°C 25°C 336 mW N/A N/A
U 500 mW 5.4 mW/°C 57°C 432 mW 351 mW 135 mW

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

electrical characteristics at specified free-air temperature, VCC± = ±15 V (unless otherwise noted)
TEST µA741C µA741I, µA741M
PARAMETER TA† UNIT
CONDITIONS MIN TYP MAX MIN TYP MAX
25°C 1 6 1 5
VIO Input offset voltage VO = 0 mV
Full range 7.5 6
∆VIO(adj) Offset voltage adjust range VO = 0 25°C ± 15 ± 15 mV
25°C 20 200 20 200
IIO Input offset current VO = 0 nA
Full range 300 500
25°C 80 500 80 500
IIB Input bias current VO = 0 nA
Full range 800 1500
Common-mode input 25°C ± 12 ± 13 ± 12 ± 13
VICR V
voltage range Full range ± 12 ± 12
RL = 10 kΩ 25°C ± 12 ± 14 ± 12 ± 14
Maximum peak output RL ≥ 10 kΩ Full range ± 12 ± 12
VOM V
voltage swing RL = 2 kΩ 25°C ± 10 ± 13 ± 10 ± 13
RL ≥ 2 kΩ Full range ± 10 ± 10
Large-signal
g g differential RL ≥ 2 kΩ 25°C 20 200 50 200
AVD V/mV
voltage amplification VO = ±10 V Full range 15 25
ri Input resistance 25°C 0.3 2 0.3 2 MΩ
ro Output resistance VO = 0, See Note 5 25°C 75 75 Ω
Ci Input capacitance 25°C 1.4 1.4 pF
Common-mode rejection
j 25°C 70 90 70 90
CMRR VIC = VICRmin dB
ratio Full range 70 70
Supply
y voltage
g sensitivity
y 25°C 30 150 30 150
kSVS VCC = ± 9 V to ± 15 V µV/V
(∆VIO /∆VCC) Full range 150 150
IOS Short-circuit output current 25°C ± 25 ± 40 ± 25 ± 40 mA
25°C 1.7 2.8 1.7 2.8
ICC Supply current VO = 0
0, No load mA
Full range 3.3 3.3
25°C 50 85 50 85
PD Total power dissipation VO = 0
0, No load mW
Full range 100 100
† All characteristics are measured under open-loop conditions with zero common-mode input voltage unless otherwise specified. Full range for
the µA741C is 0°C to 70°C, the µA741I is – 40°C to 85°C, and the µA741M is – 55°C to 125°C.
NOTE 5: This typical value applies only at frequencies above a few hundred hertz because of the effects of drift and thermal feedback.

operating characteristics, VCC± = ±15 V, TA = 25°C


µA741C µA741I, µA741M
PARAMETER TEST CONDITIONS UNIT
MIN TYP MAX MIN TYP MAX
tr Rise time VI = 20 mV,, RL = 2 kΩ,, 0.3 0.3 µs
Overshoot factor CL = 100 pF, See Figure 1 5% 5%
VI = 10 V, RL = 2 kΩ,
SR Slew rate at unity gain 0.5 0.5 V/µs
CL = 100 pF, See Figure 1

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

electrical characteristics at specified free-air temperature, VCC ± = ±15 V, TA = 25°C (unless


otherwise noted)
µA741Y
PARAMETER TEST CONDITIONS UNIT
MIN TYP MAX
VIO Input offset voltage VO = 0 1 6 mV
∆VIO(adj) Offset voltage adjust range VO = 0 ± 15 mV
IIO Input offset current VO = 0 20 200 nA
IIB Input bias current VO = 0 80 500 nA
VICR Common-mode input voltage range ± 12 ± 13 V
RL = 10 kΩ ± 12 ± 14
VOM Maximum peak output voltage swing V
RL = 2 kΩ ± 10 ± 13
AVD Large-signal differential voltage amplification RL ≥ 2 kΩ 20 200 V/mV
ri Input resistance 0.3 2 MΩ
ro Output resistance VO = 0, See Note 5 75 Ω
Ci Input capacitance 1.4 pF
CMRR Common-mode rejection ratio VIC = VICRmin 70 90 dB
kSVS Supply voltage sensitivity (∆VIO /∆VCC) VCC = ± 9 V to ± 15 V 30 150 µV/V
IOS Short-circuit output current ± 25 ± 40 mA
ICC Supply current VO = 0, No load 1.7 2.8 mA
PD Total power dissipation VO = 0,
No load 50 85 mW
† All characteristics are measured under open-loop conditions with zero common-mode voltage unless otherwise specified.
NOTE 5: This typical value applies only at frequencies above a few hundred hertz because of the effects of drift and thermal feedback.

operating characteristics, VCC ± = ±15 V, TA = 25°C


µA741Y
PARAMETER TEST CONDITIONS UNIT
MIN TYP MAX
tr Rise time VI = 20 mV,, RL = 2 kΩ,, 0.3 µs
Overshoot factor CL = 100 pF, See Figure 1 5%
VI = 10 V, RL = 2 kΩ,
SR Slew rate at unity gain 0.5 V/µs
CL = 100 pF, See Figure 1

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
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PARAMETER MEASUREMENT INFORMATION

VI
– OUT
IN
+
0V

INPUT VOLTAGE
WAVEFDORM
CL = 100 pF RL = 2 kΩ

TEST CIRCUIT

Figure 1. Rise Time, Overshoot, and Slew Rate

APPLICATION INFORMATION

Figure 2 shows a diagram for an input offset voltage null circuit.

IN + +
OUT
IN – – OFFSET N2

OFFSET N1
10 kΩ

To VCC –

Figure 2. Input Offset Voltage Null Circuit

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

TYPICAL CHARACTERISTICS†

INPUT OFFSET CURRENT INPUT BIAS CURRENT


vs vs

ÏÏÏÏÏ
FREE-AIR TEMPERATURE FREE-AIR TEMPERATURE

ÏÏÏÏÏ ÏÏÏÏÏ
100 400
VCC+ = 15 V

ÏÏÏÏÏ ÏÏÏÏÏ
VCC+ = 15 V
90 VCC – = –15 V 350 VCC – = –15 V
I IO – Input Offset Current – nA

I IB – Input Bias Current – nA


80
300
70

60 250

50 200

40
150
30
100
20

10 50

0 0
– 60 – 40 – 20 0 20 40 60 80 100 120 140 – 60 – 40 – 20 0 20 40 60 80 100 120 140
TA – Free-Air Temperature – °C TA – Free-Air Temperature – °C

Figure 3 Figure 4

MAXIMUM PEAK OUTPUT VOLTAGE


vs
LOAD RESISTANCE
± 14
VCC+ = 15 V
± 13
VOM – Maximum Peak Output Voltage – V

VCC – = –15 V
TA = 25°C
± 12

± 11

± 10

±9

±8

±7

±6

±5

±4
0.1 0.2 0.4 0.7 1 2 4 7 10
RL – Load Resistance – kΩ

Figure 5

† Data at high and low temperatures are applicable only within the rated operating free-air temperature ranges of the various devices.

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µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
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TYPICAL CHARACTERISTICS

OPEN-LOOP SIGNAL DIFFERENTIAL


MAXIMUM PEAK OUTPUT VOLTAGE VOLTAGE AMPLIFICATION
vs vs
FREQUENCY SUPPLY VOLTAGE
± 20 400
VCC+ = 15 V VO = ±10 V
± 18 RL = 2 kΩ
VOM – Maximum Peak Output Voltage – V

VCC – = –15 V
TA = 25°C

AVD – Open-Loop Signal Differential


RL = 10 kΩ
± 16 200
TA = 25°C

Voltage Amplification – V/mV


± 14
100
± 12

± 10

±8 40

±6

±4 20

±2

0 10
1k 10 k 100 k 1M 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
f – Frequency – Hz VCC ± – Supply Voltage – V

Figure 6 Figure 7

OPEN-LOOP LARGE-SIGNAL DIFFERENTIAL


VOLTAGE AMPLIFICATION
vs
FREQUENCY
107
VCC+ = 15 V
106 VCC – = –15 V
AVD – Open-Loop Signal Differential

VO = ±10 V
105 RL = 2 kΩ
Voltage Amplification – dB

TA = 25°C

104

103

102

101

10 –1
1 100 10 k 1M 10 M
f – Frequency – Hz

Figure 8

POST OFFICE BOX 655303 • DALLAS, TEXAS 75265 9


µA741, µA741Y
GENERAL-PURPOSE OPERATIONAL AMPLIFIERS
SLOS094A – NOVEMBER 1970 – REVISED JANUARY 1992

TYPICAL CHARACTERISTICS

COMMON-MODE REJECTION RATIO OUTPUT VOLTAGE


vs vs
FREQUENCY ELAPSED TIME
100 28
CMRR – Common-Mode Rejection Ratio – dB

VCC+ = 15 V
90 VCC– = –15 V 24
BS = 10 kΩ
80

ÏÏ
TA = 25°C
20

VO – Output Voltage – mV
70
90%
60 16

50 12

40
8
30
VCC+ = 15 V
4
20 VCC– = –15 V
10% RL = 2 kΩ
0
10 CL = 100 pF
tr TA = 25°C
0 –4
1 100 10 k 1M 100 M 0 0.5 1 1.5 2 2.5
f – Frequency – Hz t – Time ± µs

Figure 9 Figure 10

VOLTAGE-FOLLOWER
LARGE-SIGNAL PULSE RESPONSE
8
VCC+ = 15 V
6 VCC– = –15 V
RL = 2 kΩ
CL = 100 pF
Input and Output Voltage – V

4
TA = 25°C
VO
2

0
VI
–2

–4

–6

–8
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

t – Time – µs

Figure 11

10 POST OFFICE BOX 655303 • DALLAS, TEXAS 75265


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