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Università di Napoli Federico II

Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche


Anno Accademico 2021-2022

Tullio Jappelli – Tommaso Oliviero


Saverio Simonelli

Corso di Macroeconomia
Lezione 15

1
La teoria del consumo e il ruolo delle aspettative

• Le teorie del consumo che studieremo sono la “teoria del


reddito permanente” di Friedman e la “teoria del ciclo
vitale” di Modigliani

• Entrambe le teorie si basano sul fatto che le aspettative sui


redditi futuri influenzano le scelte di consumo di oggi.

• Entrambe le teorie spiegano anche perché parte del


reddito è risparmiata.

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Il consumatore lungimirante

L’ipotesi che faremo è che un consumatore lungimirante


decide di consumare ogni anno una quota della sua
ricchezza totale.

𝐶𝐶𝑡𝑡 = 𝐶𝐶 (𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟𝑟 𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡𝑡)𝑡𝑡

La ricchezza totale è costituita dalla ricchezza finanziaria e


reale, e dalla ricchezza in capitale umano, cioè il valore
attuale scontato dei redditi da lavoro futuri.

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Perché il consumo è sensibile al reddito corrente?

In realtà il consumo non dipende soltanto dalla ricchezza totale, ma anche


dal reddito corrente, per varie ragioni tra cui:

• alcuni consumatori non desiderano un livello di consumo costante nel


corso della vita, ma rimandano al futuro livelli di consumo relativamente alti;

• il consumatore potrebbe verificare che le sue previsioni sul futuro erano


troppo ottimiste (miopia);

• il reddito futuro è incerto; per questo motivo è probabile che il consumatore


sia prudente (risparmio precauzionale);

• le banche potrebbero non prestare soldi a chi desidera indebitarsi (vincoli


finanziari: non sempre si può consumare oggi il reddito di domani).

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Perché il consumo è sensibile al reddito corrente?

Il consumo quindi è una funzione crescente sia della ricchezza totale,


sia del reddito corrente da lavoro al netto delle imposte.

La ricchezza totale è la somma della ricchezza (finanziaria e reale) e


ricchezza in capitale umano (valore attuale scontato dei redditi netti
attesi da lavoro):

𝐶𝐶𝑡𝑡 = 𝐶𝐶(Ricchezza totale𝑡𝑡 , 𝑌𝑌𝐿𝐿𝐿𝐿 − 𝑇𝑇𝑡𝑡 )


+

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Uno sguardo d’insieme: reddito corrente, ricchezza
totale, aspettative e consumo

In che modo le aspettative sul futuro influenzano il consumo?


 In via diretta, tramite la ricchezza in capitale umano.
 In via indiretta, attraverso la ricchezza finanziaria e reale (azioni,
obbligazioni e immobili).

La relazione tra consumo e aspettative ha due conseguenze sulla


relazione tra consumo e reddito:
• il consumo reagisce a variazioni del reddito corrente in modo meno che
proporzionale;
• il consumo può variare anche se non cambia il reddito corrente.

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Il consumo e la curva IS: reddito corrente,
ricchezza totale e aspettative
• Variazioni dei prezzi delle attività finanziarie (ad esempio, un boom o una
crisi della borsa) influenzano il consumo.

• Variazioni permanenti delle imposte hanno un forte impatto sul consumo.


Variazioni transitorie hanno un impatto modesto.

• Riforme del sistema previdenziale (ad es. l’elevamento dell'età pensionabile o


una variazione delle aliquote contributive) possono influenzare il consumo.

• Un buon funzionamento dei mercati finanziari permette ai consumatori di


dare e prendere a prestito: è essenziale per mantenere un profilo del consumo
stabile.

• Un esempio: Dopo la crisi finanziaria del 2007, la fiducia dei consumatori è


crollata, e la crisi finanziaria è degenerata in una vera e propria crisi
economica.
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Il consumo e la curva IS: reddito corrente,
ricchezza totale e aspettative
Indicatore di «consumer sentiment» negli USA, 2000-21

Consumers expressed less optimism in the November 2021 survey than any other time in the past
decade about prospects for their own finances as well as for the overall economy.
The decline was due to a combination of rapidly escalating inflation combined with the absence of
federal policies that would effectively redress the inflationary damage to household budgets.

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L’investimento

Finora abbiamo supposto che l’investimento dipende


soltanto dal tasso di interesse corrente (r+x) e dal livello
corrente delle vendite (Y).

Ora studieremo perché l’investimento dipende anche dalle


aspettative sui profitti futuri.

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Investimento e profitti attesi

Per decidere se acquistare un nuovo macchinario, l’impresa


tiene conto di:

- ammortamenti: l’impresa deve stimare la durata del


macchinario che dipende dal tasso di deprezzamento;

- valore attuale dei profitti: l’impresa deve calcolare il valore


attuale dei profitti attesi.

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Investimento e profitti attesi

Calcolo del valore attuale dei profitti attesi.

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Investimento e profitti attesi

Il valore attuale dei profitti è uguale al valore scontato dei profitti attesi fra un
anno più il valore scontato dei profitti attesi fra due anni, tenendo conto del
tasso di ammortamento del macchinario e così via.

Supponiamo che un investimento nel periodo t dia luogo ad un profitto a


partire dal periodo t+1. Avremo:

1 𝑒𝑒
1 𝑒𝑒
𝑉𝑉(Π𝑡𝑡𝑒𝑒 ) = Π𝑡𝑡+1 + 𝑒𝑒 (1 − 𝛿𝛿)Π𝑡𝑡+2 +. . .
1 + 𝑟𝑟𝑡𝑡 (1 + 𝑟𝑟𝑡𝑡 )(1 + 𝑟𝑟𝑡𝑡+1 )

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Investimento e profitti attesi

La decisione di investire: l’impresa deve poi decidere se acquistare il


macchinario oppure no. Questa decisione dipende dalla relazione tra il
valore attuale dei profitti attesi e il prezzo del macchinario.
La funzione dell’investimento sarà quindi:

𝐼𝐼𝑡𝑡 = 𝐼𝐼 𝑉𝑉 Π𝑡𝑡𝑒𝑒

L’equazione indica che l’investimento dipende positivamente dal valore


presente scontato dei profitti futuri per unità di capitale.

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Investimento e profitti attesi

James Tobin, premio Nobel per l’economia, ha proposta una teoria secondo cui vi è una
relazione tra mercato azionario e investimento, tramite la variabile q di Tobin.
Conviene investire quando il valore di mercato di un'impresa è maggiore del costo di
rimpiazzo del suo stock di capitale.
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Un caso speciale

Supponiamo che le imprese si aspettino che sia i profitti futuri sia i tassi di
interesse futuri rimangano costanti allo stesso livello di oggi, per cui:

𝑒𝑒 𝑒𝑒
Π𝑡𝑡+1 = Π𝑡𝑡+2 = ⋯ = Π𝑡𝑡

𝑒𝑒 𝑒𝑒
𝑟𝑟𝑡𝑡+1 = 𝑟𝑟𝑡𝑡+2 = ⋯ = 𝑟𝑟𝑡𝑡

Si dimostra che l’equazione precedente per 𝑉𝑉(Π𝑡𝑡𝑒𝑒 ) può essere riscritta:

Π𝑡𝑡
𝑉𝑉(Π𝑡𝑡𝑒𝑒 ) =
𝑟𝑟 + 𝛿𝛿

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Un caso speciale

La funzione dell’investimento diventa a sua volta:

Π𝑡𝑡
𝐼𝐼𝑡𝑡 = 𝐼𝐼
𝑟𝑟 + 𝛿𝛿

Il denominatore è la somma del tasso di interesse reale e del tasso di


deprezzamento, ed è chiamato costo d’uso o costo di affitto del
capitale.

La domanda di investimento dipende quindi positivamente dai profitti


attesi, e negativamente dal costo d’uso del capitale.

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Profitti attesi e profitti correnti

Se i profitti correnti sono bassi, un’impresa che voglia acquistare un nuovo


macchinario può ottenere i fondi necessari solo ricorrendo a un prestito.

Anche se un’impresa volesse investire, potrebbe trovare difficoltà nel reperire


credito.

L’investimento dipende sia dal valore presente atteso dei profitti, sia dal livello
corrente dei profitti:

𝐼𝐼𝑡𝑡 = 𝐼𝐼 𝑉𝑉(Π𝑡𝑡𝑒𝑒 ), Π𝑡𝑡


( + , +)

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Profitti attesi e profitti correnti

Investimento e profitti correnti sono fortemente correlati


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Profitti e vendite
I profitti, correnti e attesi, dipendono dal livello delle vendite Y e dallo stock
esistente di capitale K:
𝑌𝑌𝑡𝑡
Π𝑡𝑡 = Π
𝐾𝐾𝑡𝑡

• Il profitto per unità di capitale è una funzione crescente del rapporto tra
vendite e stock di capitale.

• Dato lo stock di capitale, quanto maggiori sono le vendite, tanto più alto
sarà il profitto.

• Date le vendite, quanto maggiore è lo stock di capitale, tanto minore sarà


il profitto.

• Nel breve periodo K non varia molto, e la relazione dipende soprattutto


da variazioni di Y
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Profitti e vendite

La variazione dei profitti per unità di capitale è fortemente


correlata alla variazione del rapporto Y/K
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La volatilità del consumo e dell’investimento negli USA

La volatilità dell’investimento è molto maggiore di quella del consumo

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La volatilità dell’investimento e del consumo in Italia

Anche in Italia la volatilità dell’investimento è molto maggiore di quella


del consumo
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La volatilità del consumo e dell’investimento

• Il fatto che i consumatori percepiscano le fluttuazioni


correnti del reddito come transitorie piuttosto che come
permanenti influenza le loro decisioni di consumo.

• Allo stesso modo, il fatto che le imprese percepiscano le


fluttuazioni delle vendite correnti come transitorie piuttosto
che come permanenti influenza le loro decisioni di
investimento.

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La volatilità del consumo e dell’investimento

Ci sono tuttavia delle differenze:

• dalla teoria del consumo sappiamo che, a fronte di un


incremento di reddito percepito come permanente, i
consumatori rispondono al massimo con un aumento del
consumo di pari ammontare;

• al contrario del consumo, non c’è ragione per cui l’aumento


dell’investimento non sia maggiore dell’incremento atteso
delle vendite.

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La volatilità del consumo e dell’investimento

• Il consumo e l’investimento di solito si muovono insieme.

• L’investimento è molto più variabile del consumo


consumo (per esempio in USA dal 1960 l’investimento
varia in un range -29%, +24%; il consumo nel range -5%,
+3%).

• Però l’investimento è molto più piccolo del consumo (per


esempio in USA 15% vs 70%).

• Quindi, le variazioni annuali in valore assoluto


dell’investimento sono simili alle variazioni del consumo.

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