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Tra il 1 primo gennaio e il 31 marzo 2020 i casi di razzismo in Italia sono stati 7.426.

Lo afferma l’ultimo libro


bianco sul razzismo in Italia, l’indagine pubblicata dall’associazione Lunaria insieme al sito Cronache di
ordinario razzismo.

7.426 casi di razzismo. È un numero alto. Eppure, sappiamo che è approssimato per difetto. La xenofobia, il
razzismo, l’islamofobia, l’antisemitismo, la ziganofobia sono difficili da quantificare, perché la gran parte
delle ingiustizie, delle discriminazioni e delle violenze razziste resta confinata nell’invisibilità del silenzio di
coloro che le subiscono e nell’omertà dei molti che ne sono testimoni passivi e, dunque, anche complici”,
spiega Grazia Naletto di Lunaria.

 I crimini di odio motivati da ragioni etniche, religiose e razziali sono in aumento da anni, anche se le cause
di questo incremento sono difficili da stabilire. Il problema principale è che in Italia non esiste una banca
dati ufficiale che raccolga e pubblichi ciclicamente le statistiche su questo tipo di aggressioni, come avviene
invece in altri paesi europei.

In Italia nell’ottobre del 2019 è stata istituita una commissione parlamentare contro l’odio voluta dalla
senatrice Liliana Segre, che dovrebbe avere proprio l’obiettivo di monitorare il razzismo e l’antisemitismo
nel paese, ma la commissione formata da 25 senatori non si è ancora riunita.

Anche in Piemonte gli atti di razzismo sono molti che variano dalle aggressioni fisiche, verbali o atti di
vandalismo, insululti razzisti nei confronti di atleti straniei

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