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7.426 casi di razzismo. È un numero alto. Eppure, sappiamo che è approssimato per difetto. La xenofobia, il
razzismo, l’islamofobia, l’antisemitismo, la ziganofobia sono difficili da quantificare, perché la gran parte
delle ingiustizie, delle discriminazioni e delle violenze razziste resta confinata nell’invisibilità del silenzio di
coloro che le subiscono e nell’omertà dei molti che ne sono testimoni passivi e, dunque, anche complici”,
spiega Grazia Naletto di Lunaria.
I crimini di odio motivati da ragioni etniche, religiose e razziali sono in aumento da anni, anche se le cause
di questo incremento sono difficili da stabilire. Il problema principale è che in Italia non esiste una banca
dati ufficiale che raccolga e pubblichi ciclicamente le statistiche su questo tipo di aggressioni, come avviene
invece in altri paesi europei.
In Italia nell’ottobre del 2019 è stata istituita una commissione parlamentare contro l’odio voluta dalla
senatrice Liliana Segre, che dovrebbe avere proprio l’obiettivo di monitorare il razzismo e l’antisemitismo
nel paese, ma la commissione formata da 25 senatori non si è ancora riunita.
Anche in Piemonte gli atti di razzismo sono molti che variano dalle aggressioni fisiche, verbali o atti di
vandalismo, insululti razzisti nei confronti di atleti straniei