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STORIA DELL’ARCHITETTURA
CONTEMPORANEA
A cura di:
Davide Fossati
Giulia Morazzo
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A cura di Fossati e Morazzo
SOMMARIO
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A cura di Fossati e Morazzo
ORIGINI MOVIMENTO MODERNO
ESOTISMO
Esempi
Ingres, le bain turc
Paul Gauguin, Contes Barbares (1902), Haiti puntano a rappresentare il più lontano possibile.
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A cura di Fossati e Morazzo
Per la prima volta nel 17º secolo in architettura nelle residenze aristocratiche e in Europa,
troviamo degli affreschi con paesaggi animali esotici, completamente diversi da quelli europei.
Giardini all'inglese, che si rifanno ai giardini cinesi e giapponesi con l'assenza totale di
simmetria (prima assolutamente simmetrici)
Rousseau (filosofo) porta l'attenzione sul rapporto dell'individuo con la natura, teorizza il mito
del buon selvaggio:
uomo che vive nelle società meno sviluppate e che non è ancora contaminato dalle
distorsioni della civiltà europea.
Animo più puro.
Questo porta all'attenzione sul vivere naturale ,quindi la natura diventa un modello di
riferimento in tutti i campi culturali.
JOHN NASH
ROMANTICISMO
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A cura di Fossati e Morazzo
A livello culturale 2 tendenze contrapposte
-ROMANTICISMO, cerca di superare la razionalità
-CLASSICISMO, si basa totalmente sulla razionalità
WILLIAM CHAMBERS
GRANDE PAGODA, 1762
ECLETTISMO
Termine che indica l'atteggiamento di chi sceglie in diverse dottrine ciò che gli è affine e lo
armonizza in una nuova sintesi.
In architettura l'eclettismo definisce quelle architetture legate ad una concezione storicistica.
La storia è il modello di riferimento in termini di contenuto e di linguaggio architettonico.
Dall’ 800 mescolanza di elementi presi da diversi movimenti storici.
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A cura di Fossati e Morazzo
K.F. SCHINKEL
KONZERTHAUS, Berlino
-Profilo tempio classico greco (colonne con metopa)
primo approccio moderno : straniamento , mettere oggetto in un contesto diverso da quello
originario
il tempio diventa l'ingresso alla sala del concerto
-scale come Pantheon
-Nella facciata aperture di un edificio modern, rettangolari, che prevalgono sulla superficie
piena
Per armonizzare la parte moderna e edificio greco riprende il profilo del tempio.
Nelle manifestazione di eclettismo del primo 800 vengono riprese le forme classiche
PORTA DI BRANDEBURGO
BERLINO
-Profilo tempio greco, reinterpretato da arco di trionfo romano (porta d'ingresso romano)
Esempio Neogotico -->1750 in poi tema centrale in Inghilterra e Scozia
Importante perché uso ferro, metallo, vetro -> segno modernismo
E consentono di riprodurre temi legati all'architettura neoegizia, noemoresca, cinese e
indiana.
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A cura di Fossati e Morazzo
PEGLI VILLA PALLAVICINI
Esempio importante che sintetizza
Esotismo- orientalismo-classicismo-neoclassico-neogotico
Architettura di Michele Canzio, scenografo, schizzi per teatro Carlo Felice
Teatro Orientale
Villa e parco con diversi riferimenti architettonici, guarda a due culture diverse, orientale e
occidentale.
ANTICO ORIENTE ( es architettura egiziana) /ANTICO OCCIDENTE
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A cura di Fossati e Morazzo
ESPOSIZIONI UNIVERSALI
Caratterizzate da:
Grande industrializzazione. Materiali nuovi come Ferro acciaio e vetro. Vetrina per superiorità
tecnologica. Espressione dello sviluppo commerciale industriale. Interazione di diverse
culture. Iniziate in Inghilterra perché la prima rivoluzione industriale è appunto in inghilterra.
La prima volta che si hanno diverse strutture non stessi insieme è proprio all’expo di londra.
Molte Nazioni nascono proprio nell’800. L’uso di ferro e vetro permette di arrivare ad altezze
elevate. Expo contribuivano alla formazione di nuovi valori sociali e politici, mentre si stavano
sviluppando ed entità statali di ogni paese europeo.
Expo di Londra 1851
questa fu la prima Expo dopodiché ci furono tutte le altre. Dopo le guerre mondiali riprendono
senza l’aspetto socio-economico del secolo prima.
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A cura di Fossati e Morazzo
Modelli seguiti sono quello gotico per il verticalismo, l’aspetto funzionalistico che risponde a
spirito è vita umana punto gli elementi strutturali facciata, transetto e navata come chiesa
gotica.
Caratterizzato da una grande luminosità data dalle molte aperture come le chiese gotiche.
Assenza totale di ornamenti e prevalenza dei vuoti sui pieni.
Owen Jones decorava con colori primari questo per la prima volta nella storia perché il colore
deve mettere in evidenza la struttura architettonica e non ornamentare.
ECLETTISMO STORICISTICO
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A cura di Fossati e Morazzo
SCUOLA DI CHICAGO
gli ultimi 30 anni del 1800, dopo il 1871 l’anno in cui ci fu l’incendio di chicago, bisogna
ricostruire quindi e la scuola contribuisce molto.
Incendio copre 6 km2 le strutture in legno e ghisa ovviamente erano molto vulnerabili,
l’incendio dura 3 giorni dal 8 ottobre al 10 ottobre 1871, distrugge tutte le architetture quindi
per ricostruire un gruppo di architetti danno via alla prima scuola di Chicago che proporrà
struttura antincendio che cambieranno totalmente il volto della città, le architetture prima si
schieravano all’accademia delle belle Arti di Parigi quindi neoclassiche, fondamentale è che
brucerà il loop cioè il centro storico. Chicago è suddiviso in moduli e così gli architetti
volevano mantenere la struttura della città. Nei 10 anni dopo l’incendio di Chicago ha un
milione di abitanti. Gli obiettivi delle architetture erano rapidità di ricostruzione, sicurezza,
sfruttare al massimo la parte del loop già esistente. In questo periodo nascono i grattacieli
che sono edifici più alti quindi soluzioni come l’ascensore erano fondamentali. i personaggi
più famosi di questo scuola di Chicago erano William le Baron jenney, dankmar Adler, Louis
Sullivan. La scuola di Chicago ha due aspetti che coesistono uno architettonico cioè
l’architettura formalmente diversa da prima e quello tecnologico cioè nuovi sistemi di
fondamenta e altezza in acciaio.
Genny è quello che ha conoscenza delle strutture migliori, soluzione semplice architettonica
per velocità e antincendio sarà il solaio in mattoni e travi verticali in acciaio rivestiti in Malta
ignifuga e pilastri in acciaio rivestiti in cemento, travetti del solaio in mattoni cavi e ricoperti in
cemento.
Inizia il tema del curtain Wall cioè facciata continua grazie a nuove tecnologie. Sia
un’apertura verso l’esterno, questa rivoluzione gli spazi interni che hanno meno pareti
possibili nascono le Chicago Windows che sono importante risoluzione del problema della
forma ottimale del grattacielo, diviso in tre parti un largo centrale e due strette ai lati, cambia
totalmente il lessico architettonico delle finestre che sarà da lì in poi quello. Bisognava
inserire nei grattacieli ascensori quindi ora i piani di prestigio non sono più il primo e il
secondo ma i più alti, più comodi e lontani da rumori e la vista è più bella.
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A cura di Fossati e Morazzo
ART NOUVEAU
Compare in Belgio è in Francia dal 1870 al 1880 poi diffuso in Europa in Italia arriva tardi. La
caratteristica principale è l’utilizzo della linea come entità libera e dinamica che dal prodotto
una forte qualità espressiva quindi la linea è la protagonista, partendo da intenzione
decorativa della superficie poi arriva il 3D e quindi alle architetture. Vuole superare e rifiuta il
passato anche se poi la storia è sempre presente quindi aspetto di un prodotto del passato è
rifiutato. La nuovo in Francia e Belgio secessione viennese in Austria scuola di Glasgow in
Scozia modernismo in Catalogna liberty, stir floreale, modernismo in italia.
Si ha un rifiuto dei modelli eclettici sia un ispirazione naturale e dal Mediterraneo e dal
Oriente perché non riguardano i classicismi e guardano ad altri mondi. Un rifiuto delle
simmetrie tipiche del classicismo. Abbandono della gerarchia di facciata che prevedevano un
basamento un intermedio è un cornicione, propone una mediazione fra l’esterno e l’interno
quindi senza disegno preimpostato della facciata. Il disegno della linea accentuata prevale sul
resto. L’uso del ferro era importante perché poteva essere facilmente il modellato e quindi
arrivare a di forme molto particolari punto fondamentale quindi sarà la figura femminile per
ispirazione alla natura e alle linee sinuose.
Mucha nel manifesto pubblicitario delle sigarette job nel 1807 dirà “sinuose linee si avvolgono
e si distendono a creare una deliziosa immagine femminile”
Importante sarà il bacio di Klimt del 1907 08
Ho l’estrema decorazione femminile di Giuditta sempre di Klimt
L’uso dell’oro è importante anche in architettura nell’art nouveau punto luce del ferro e
muratura e nello stesso edificio è spesso presente. L’uso di materiali e nello stesso edificio
con conseguente varietà di colori in tutti i campi. All’interno degli edifici sia una rigorosa unità
stilistica all’esterno se viene fusa la natura casa insieme a complessi edilizi nella scena
urbana.
VICTOR HORTA:
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A cura di Fossati e Morazzo
Si ispira alla natura al mediterraneo e all’oriente in quanto non guardano ai modelli classici
ma ad altri mondi.
Rifiuta le simmetrie(classiche).
Abbandona le gerarchie di facciata (classicismo: basamento, intermedio e cornicione) ma
propone mediazione tra esterno e interno quindi senza disegno preimpostato della facciata.
Il disegno della linea è accentuato e prevale sul resto.
Uso del ferro che poteva essere facilmente modellato.
La facciata è collegata alle facciate di altri palazzi (lotto è lungo) che quindi hanno solo una
facciata principale.
La facciata è divisa in 3 parti Basamento intermedio e cornicione.
Il bovindo è accentuato e spezza con il passato che pur essendo simmetrico rende dinamico
il tutto, anche grazie alla disposizione delle finestre.
I materiali della superficie rendono l’edificio armonico con gli altri.
All’interno si ha un uso di colori diversi (ghisa pietra vetro mattone e piastrelle) che creano un
insieme fluido.
La luce è importante, entra da grandi vetrate e da un lucernaio.
Il disegno delle pareti è ripreso dal pavimento.
I disegni sono lineari curvilnei che dal basso vanno verso l’alto.
Lo spazio interno non è minimantete simmetrico anche a livello di struttura (ad esempio la
strada).
PAUL HANKAR:
HECTOR GUIMARD:
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A cura di Fossati e Morazzo
Hector Guimard, francese
è incaricato di realizzare le entrate della metro 1898/1904 lungo il percorso della metro ci
sono tutte queste entrate.
soprattutto 3 stazioni saranno importanti da ricordare cioè quelle in corrispondenza con
incroci di più linee.
per la stazione d’ingresso del (1900) usa una forma circolare (a omega ), sopra l’ingresso
invece si ha una copertura a ventaglio di vetro e metallo .
le creazioni floreali erano tipizzate cioè la base era la stessa delle strutture che poi veniva
adattato per ogni esigenza.
il tutto è standardizzato perché veloce da montare.
queste stazioni sono lì e ancora oggi.
Alcuni esempi di cui tener conto sono la maison Jassedè di guimard del 1898 a Parigi (con
balconi semicircolari), lo studio di guimard a Parigi (qui l’architettura diventa scultura)
PERRET:
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A cura di Fossati e Morazzo
SECESSIONE VIENNESE
Joseph Maria Olbrich e Joseph Hoffmann sono assistenti di Wagner( non appartenente al
movimento dell’art nouveau) che guarda alla storia di Vienna e all’Art nouveau.
Wagner vuole esaltare la funzionalità che diventa anche ornamentale.
Wagner ha adesioni e trasgressioni verso l’art nouveau.
OTTO WAGNER:
SINAGOGA DI BUDAPEST
E’ costituita da 4 piani, l’ambiente priciplae è la sal ottagonale.
L’interno e l’esteno sono in rapporto di contrasto.
La faccaita è in bicromia (storia), le finestre sono romaniche e gotiche (storia), la facciata è
contornata da numerose torri (minareti islamici), la facciata è di mattoni colorati (storia),
l’interno è composto da tre navate, struttura è in metallo (art nouveau), alcune finestre sono
circolari (gotico), c’è il matroneo (paleocristiano).
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A cura di Fossati e Morazzo
STEINHOFKIRCHE, «CHIESA DI S. STEFANO» 1902/07
concepì come una moderna casa del signore, diversa da tutte le chiese costruite fino a quel
momento e in sintonia con lo stile della Secessione viennese.
Per enfatizzarne l’aspetto, Wagner concepì una cupola in rame sproporzionata in grandezza,
e dorata.
La facciata è ricoperta con lastre di marmo di 2 cm di spessore, integrati con “chiodi di rame”
nella muratura.
Le torri ai lati dell’ingresso principale sono sormontate da due statue in rame con i due santi
patroni della Bassa Austria: san Leopoldo e san Severino.
L’interno, a pianta centrale, vede la fusione dei bisogni funzionali come cappella di ospedale
(pulizia, igiene e separazione dei degenti dal celebrante) e la decorazione visiva. Prezioso è
l’arredo interno.
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A cura di Fossati e Morazzo
ERNST LUDWIG HOUSE 1900 Olbrich
è un atelier per molti artisti, un luogo di incontro di questi artisti è anche un luogo di lavoro, e
la fusione tra temi dell’architettura tra il passato e il nuovo punto ha una forte intenzionalità
rappresentativa classica per entrata principale e sull’asse centrale e per la tripartizione della
facciata.
ci sono alcuni temi nuovi come la parte media che ha una finestra a nastro che dona
orizzontalità. La scala monumentale e verso l’ingresso semicircolare è tipica dell’illuminismo
francese ma è nuova in Austria. La monumentalità della facciata è data da grandi statue.
L’uso di decorazioni sopra la porta principale è tipico dell’art nouveau punto di lato ho una
sporgenza del tetto che non copre tutto il volume ma lascia spazio a due torrette. Anche il
basamento è sporgente. Critica dice che l’edificio è puramente moderno per svillirlo anche se
in realtà ha riferimenti alla storia reinterpretata.
Prende spunto dal padiglione espositivo come Poi farà in altri progetti seguenti punto il tema
compositivo principale è la frontalità e la netta separazione tra i volumi funzionali.
JOSEF HOFFMANN:
PALAZZO STOCLET
Uso asimmetrico della simmetria, si vede un volume asimmetrico molto articolato, a elementi
in contrapposizione tra loro, come a destra la copertura è a piani mentre a sinistra la
copertura un volume a quattro falde punto l’uso asimmetrico dell’asimmetria ad esempio nel
volume pieno davanti a un pergolato e poi diventa uno spazio verde. Tutto il complesso è
simmetrico ma sulla facciata non è simmetrico. Se hanno tre sale importanti punto sulla
facciata non ho la percezione simmetrica ma strutturalmente lo è punto 3 funzioni principali di
carattere pubblico punto le piante in se sono simmetriche ma insieme con i volumi esterni non
sono più simmetrici. Fuori il marmo norvegese liscio racchiude nastri di bronzo come se
usasse la matita per disegnare quel prospetto punto in una parte rompe la linea di gronda con
delle finestre il che valorizza l’immaterialità delle superfici cristalline in contrasto col marmo
pieno.
In posizione non simmetrica ho una torre cupola, per contrapposizione alla monumentalità ho
aperture a serra cioè pareti vetrate che danno un senso trasparente togliendo il classicismo.
L’interno in continuità con l’esterno.
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A cura di Fossati e Morazzo
GLASGOW SCHOOL OF ART, SCOZIA
WINDY HILL
ritroviamo l’influsso dell’architettura medievale; quello che si vede dalla pianta è l’attenzione
all’ambiente in cui viene inserito il corpo di fabbrica, viene quindi anche disegnato il giardino,
con la stessa geometria che viene in tutto i progetto. La pianta risulta mossa, piuttosto chiusa
all’esterno, sempre in intonaco bianco, l’elemento curvilineo si ritrova in alcuni settori della
casa e viene riproposto anche nel giardino; ritroviamo il tetto a falda e gli abbaini, però il tutto
assemblato in maniera personale.
La casa WindyHill è entrata da un portico con pavimento a mosaico che si apre sull’estremità
nord della sala ai piedi delle scale. La lunga e ampia sala con finestre ad est dà accesso al
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A cura di Fossati e Morazzo
salotto con la sua baia inclinata rivolta a ovest, offrendo una vista panoramica dell’alta
brughiera; la sala giochi con la baia inclinata a nord; e la sala da pranzo a sud. Dietro una
porta a sud, un corridoio di servizio conduce verso est lungo diverse scale che conducono
alla cucina e alle stanze ausiliarie. Al primo piano, la stretta sala dà su una camera da letto
matrimoniale con un letto adiacente e altre tre camere da letto esposte a ovest.
Il lato est del corridoio contiene un’alcova che si affaccia sul giardino antistante e si allinea
con il tuffo curvo nel muro di cinta, permettendo a curiosi passanti di essere osservati,
inosservati, dalla casa. Le stanze dei domestici rivolte verso sud e le scale posteriori sono
disposte sopra la cucina e le stanze ausiliarie.
Le colonne affusolate e l’architrave attorno al camino della sala Windyhill richiamano la forma
di un cancello da giardino, che collega l’interno con l’esterno. Mackintosh non ha progettato
tutti gli accessori interni e i mobili per la nuova casa; i Davidson portarono mobili esistenti
inclusi in precedenza.
HILL HOUSE
in questo caso si nota una netta influenza medievale (come la piccola torricina scalare che
porta ai piani superiori, chiusa da un tetto conico), la pianta è mossa ed il tetto a falde;
troviamo però anche una libertà nella disposizione delle bucature (ritagliate nella muratura
senza cornici esterne), il serramento è a quadrato all’inglese.
Negli interni troviamo le pareti bianche e l’arredo di colori chiari, sempre progettati da lui;
anche in questo caso il giardino è progettato in funzione della casa.
Il trattamento uniforme sulla tinta grigia degli esterni dell’edificio pare mescolarsi con il cielo
nuvoloso della Scozia. La costruzione, completamente asimmetrica, forma così differenti
forme e livelli di soglia delle coperture, La decorazione minimale, i muri pesanti, le finestre
quadrate e rettangolari esprimono forza e sobrietà nella costruzione. Le caratteristiche
esterne sono quasi all’opposto degli interni, caldi, esotici e attentamente decorati.
Nuovamente Mackintosh si rifà a Pugin minimizzando la decorazione esterna per enfatizzare
il disegno degli interni: la transizione dal mondo esterno ad uno spazio interno fantastico e
sicuro.
La magione combina la tradizionale ‘femminilità’ ed in intimità del periodo Edoardiano degli
interni con la ‘mascolinità’ dell’esteriorità pubblica, utilizzandoli però entrambi in maniera
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A cura di Fossati e Morazzo
inconsueta all’interno dell’edificio. Per Mackintosh, il portare elementi mascolini all’interno
significava spazzar via i convenzionali interni ultradecorati dell’interno: ciò gli permise di
raggiungere sensazioni ed esperienze diverse a seconda della destinazione di ciascuno
spazio interno. Utilizzò materiali differenti, così come tipologie di luci e colori, per creare
transizioni sperimentali tra un ambiente e l’altro.
TORRE DI GLASGOW
È in uno spazio extraurbano che gli impone di legarlo bene al tessuto urbano punto Lu usa la
torre di raccordo creando una nuova architettura. che una forte tensione in che è nuovo. La
copertura è autonoma e in metallo l’edificio invece in mattone e marmo. La torre è famosa per
la scala a spirale autoportante che è una novità fatta in acciaio e legno. Uso tutti i materiali sia
nuovi che vecchi
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A cura di Fossati e Morazzo
MODERNISMO CATALANO
ANTONI GAUDI
è detto l’architettto di Barcellona, lavora solo a barcellona.
La pianta della città è a scacchiara, gaudì contrario all’uso di forme regolari
“la lnea retta è degli uomini, la linea curva di dio” cioè l’architettura deve utilizzare la linea
curva ( art nouveau e natura)
L’approccio è ideologico e filosofico legge gli spazi “architettura dello spirito”
Non avanguardista perchè i modelli sono già esistenti, essere originale significa tener conto
della natura tornando quindi alle origini.
Legato all’art nouveau per lo stile floreale, luce, linea curc
Linea curva, uso curva.
Rapporto con la città è di contrasto.gaudì aveva la capacità di intendere e plasmare lo spazio
e la capacità di usare perfettamete la luce sia nell’interno che nell’esterno.
Ha una pragmatica visione dei temi infatti spesso cambiava in corso d’opera la struttura.
Usa spesso la assimetria planimetrica
Grande articolazione in terrra cioè il disegno interno e d esterno sono in comunicazione non
in contrapposizione
Materiali precedenti all’XIX sec. con acciao si facevano solo le strutture portanti come la
sagrada familia poi con l’0avvento dell’eclettismo si useranno anche mattoni e pietra, poi
arriva alla prefabbricazione di elementi di medie dimensioni con mattoni, pietr e piastrelle
artificiali.
Ilmateriale di rivestimento è la pietra calcarea.
Un solo materiale esterno esalta la plasticità e senso strutturale della forma che viene subito
letta in un tuttuno (ad es. casa milar).
Uso di trecandis cioè un mosaico di frammenti di ceramica , vetro e marmo i quali non sono
ovviamente uniformi, a volte gaudì stesso rompeva in cantiere, tutto questo per avvicinarsi
alla natura, usato sopratutto negli esterni.
parco guel è stato realizzato con un trecandis.
Negli interni usa il legno e il ferro battuto per balconi cancelli e oggetti di design perchè simile
alla natura come forme.
La luce è uno strumento di linguaggio architettonico, con le strutture concave e convesse ho
luci e ombre.
Ad esempio casa Milar si ha la maggiore superficie possibile al sole.
La luce da dinamismo anche alle scale.
Per i mobili il tema centrale è la scelta del materiale e le decorazioni devono essere in
sintonia con il linguaggio architettonico.
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A cura di Fossati e Morazzo
CASA MILÀ
forme concave convesse che nascono dallo studio dell’illuminazione in diverse ore del giorno
e della notte, non ho entrate principali. La complessità esterna è riportata all’interno.
Modelli di riferimento sono la natura il l’arte gotica per senza regole per lo spirito religioso e
immateriale e l’architettura del Mediterraneo. Siano riferimenti espliciti a figure naturali
esomorfe.
la facciata ha un parallelismo con la natura perché è ondulata, a Chiari scuri, ha elementi
concavi e convessi come le Dune del deserto Ho le montagne. In alto il cornicione sporgente
sembra l’onda del mare. Le strutture sopra hanno forme zoomorfe e antropomorfe. I due
ingressi hanno un disegno simile al dorso di una tartaruga. I balconi in alto sembra una
maschera umana. L’interno ed esterno hanno colori diversi che smaterializza nel volume
pieno al quale lui era contro.
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A cura di Fossati e Morazzo
STILE LIBERTY o STILE FLOREALE in Italia
La prima definizione, cioè stile liberty, fa riferimento al nome del proprietario di un’azienda di
arredamento chiamata
“liberty&Co” è Arthur Liberty.
Questo stretto rapporto tra commercio e diffusione stilistica rappresenta un altro
aspetto moderno di questa Arte Nuova nella sua ultima manifestazione in Europa.
L’Art Nouveau giunge in Italia con un ritardo di circa vent’anni ed è l’ultimo paese in cui si
manifestano i riferimenti al resto d’Europa perché in Italia dal punto di vista politico e culturale
era un paese conservatorio, causato dal forte legame con lo stile classico e degli stili
precedenti.
La seconda definizione, ovvero stile floreale si deve all’impiego architettonico e artistico di
forme biologiche e floreali.
1. Ambivalenza tra goticità e classicismo: in Italia sono presenti entrambi gli stili
2. La Polifonia: non esiste un linguaggio ben preciso
3. Il senso del transuente: senso di instabilità, in opposizione all’eterno e all’assoluto che
caratterizzano l’architettura classica del passato
4. Il dinamismo
5. Lo strutturalismo poetico: nel progettare strutture non viene considerato solo l’aspetto
statico e costruttivo ma anche l’aspetto poetico e formale
6. Il decoratissimo funzionale: le decorazioni e gli ornamenti hanno una funzione all’interno
del sistema compositivo del complesso
7. Il valore ambientale: c’è un rapporto con l’ambiente circostante ma anche con l’ambiente
storico
I più grandi esempi di questo stile e quindi gli epicentri artistici e architettino dello stile liberty
sono i centri e i dintorni delle città italiane più importanti dell’epoca sono: Torino, Milano,
Genova, Roma e Palermo.
A Torino grazie all’esposizione interazione di arte decorativa moderna del 1902 lo stile si
affermò definitivamente
dominante.
RAIMONDO D’ARONCO
È un architetto eclettico nel senso che ha un linguaggio polifonico. Diventa famoso per i
disegni dei padiglioni dell’Esposizione universale di Torino del 1902, nei quali si accomunano
elementi che si rifacevano alla Secessione
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A cura di Fossati e Morazzo
Viennese e ai motivi di origine orientale.
Tra i padiglioni realizzati in Italia si ricordano:
- i padiglioni dell’Esposizione universale dell’arte decorativa moderna di Torino del 1902 (è
uno tra i primi edifici dell’art Nouveau in Italia)
- I padiglioni dell’Esposizione nazionale di Udine del 1903
GIUSEPPE SOMMARUGA
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A cura di Fossati e Morazzo
- L’edificio punta anche sulla funzionalità e presenta una struttura piena che rievoca un senso
di pesantezza/ pienezza grazie all’uso della pietra tipica del contesto soprattutto nel
basamento grezzo che mette in risalto la struttura orizzontale
- Grande ingresso principale che si distingue per la sua altezza diversa dalle altre, che
assume una forma rettangolare allungata
- Le finestre hanno la stessa forma ma più allungate e di dimensioni minori
- Dopo l’ingresso principale c’è una scala monumentale che rimanda all’architettura
rinascimentale, forte rapporto con l’architettura storica
- Sul basamento ci sono rappresentate decorazioni simbolo di elementi naturali e figure
femminile, ovvero la pietrificazione di temi ornamentali tipici dell’Art Nouveau
PIETRO FENOGLIO
- La particolarità delle linee curve che abbracciano volumi e superfici, sia che si tratti di
superfici opache che trasparenti
- Lavorare molto sul tema dell’angolo dell’edificio
ERNESTO BASILE
Palermo, Sicilia
Nel 1902 fece il progetto per l’esposizione di Palermo. È un architetto dalla personalità
raffinata e sensibile del liberty italiano, molto attento al rapporto tra architettura e
decorazione. Nelle sue opere non si riesce a distinguere quale parte è decorazione e quale è
architettura per sono strettamente collegati tra di loro.
GIOVANNI MICHELAZZI
GINO COPPEDÉ
CASTELLO MACKENZIE
- Il castello è formato da 3 piani ed una torre, strettamente collegati tra di loro ma è difficile
individuare, se non per l’altezza della torre che si presenta come una struttura autonoma,
dove inizia la parte più caratteristica del complesso (torre) e altre parti del contesto
- Il perimetro è circondato da un recinto in muratura e ferro battuto, una materiale che vieni
utilizzato in moltissime parti del castello
- Disegno di stampo medievale
- Il linguaggio della torre ci fa ricordare palazzo comunale di Firenze
Il castello di Mackenzie è, esemplificato di quel cosiddetto “stile umbertino”, quello che andrà
a conformarsi come “stile Coppedè”: una rivisitazione originale di quei caratteri a volte gotici e
manieristi che sono parte importante della cultura e del gusto italiano del tempo, con i quali
tende ad ingigantire ed esagerare ogni particolare.
Si può definire il castello come una cittadella perché è un gigantesco complesso circondato
da muratura che ricorda molto lo stile medievale.
Il castello è formato da 50 ambienti dispiegati in un continuo alternarsi di saloni, stanze, vani
di disimpiego e scale ed è provvisto di una cappella completamente arredata con elementi in
legno e di un prezioso organo.
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A cura di Fossati e Morazzo
I collegamenti verticali interni più significativi sono 4, ma esistono anche un ascensore
d’epoca che collega i piani fondi al 2° piano e le scale esterne, tutte realizzate in pietra.
La scala a chiocciola conduce alla parte più elevata della torre che arriva a 180 metri di
altezza sul livello del mare.
Un altro elemento che lui prende in prestito dall’Art Nouveau e dalla Secessione è l’uso del
lucernario che in questo
caso è realizzato con ferro battuto e assume la forma di una cupola mentre dal punto di vista
ornamentale usa delle piccole statuette che caratterizzano la base del cilindro della cupola.
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A cura di Fossati e Morazzo
QUARTIERE COPPEDÈ, 1915-1916 Roma
- È un complesso di edifici nel quartiere Trieste a Roma, che diventa famoso nel 1916 come
quartiere coppedè
- È composto da 18 palazzi e 27 tra palazzine ed edifici disposte intorno al nucleo centrale di
Piazza Mincio
- Di fronte alla piazza crea una sorta di ponte d’ingresso con due torri, di forme diverse, ai due
lati
- Al centro della piazza realizza una fontana che riprende le forme caratteristiche di questo
tipo scultura realizzata in altre città
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A cura di Fossati e Morazzo
LE AVANGUARDIE
Tecnici e artisti si presentano anche come intellettuali, questo incide sulle proposte teoriche e
pratiche delle avanguardie.
Attenzione rivolta:
-all'estetica del mondo delle macchine, del mondo della produzione e dell'industria.
-alla geometria astratta, non euclidea.
-ritorno alle origini preistoriche ed ancestrali degli archetipi spaziali. Alla base già dell' art
nouveau c'è un rifiuto della storia, le Avanguardie portano questo concetto all'estremo.
-alla ricerca delle arti figurative, prima di tutto la pittura, opera un'innovazione figurativa senza
precedenti.
In alcuni movimenti diretto riferimento ad alcuni punti e in altri riferimento indiretti ad altri
punti.
FUTURISMO ITALIANO
IL FASCINO DELLA MACCHINA
Il manifesto del futurismo pubblicato su Le figaro, da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909
(manifesto dei pittori futuristi nasce nel 1910, un anno dopo)
Marinetti propone: La battaglia futurista: una violenta polemica contro il tradizionalismo
culturale e il "passatismo" benpensante e borghese (presa di posizione socio-politica), non
estranea ai temi dell'anarchismo.
Autorità uguale borghesia.
Nel 1914
Compaiono due architetti importanti
-Antonio Sant'elia
-Mario Chiattone
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A cura di Fossati e Morazzo
Presentano un'immagine rivoluzionaria della "città nuova", ovvero la città futura, in una serie
di disegni e progetti nel catalogo della mostra era pubblicato un testo: (considerata proposta
utopica, non realizzabile)
Concetto di base
Sull'esigenza storica e umana di un rinnovamento radicale dell'architettura italiana, che
secondo loro, scaduta a un eclettismo accademico, priva di ogni contenuto innovativo, quindi
deve essere completamente rinnovata.
Nel Futurismo Italiano non ci sono architetture realizzate, solo a livello teorico.
Il futurismo è importante perché tentava di inserire l'Italia nel processo europeo di
elaborazione della nuova architettura, proponendo temi centrali che verranno poi presi in
prestito da altri movimenti successivi.
A livello architettonico e ideologico, tutte le architetture di Sant'Elia tendono a distruggere
ogni residuo della classica intelaiatura prospettica di importanza della facciata, l'importanza
della gerarchia volumetria al fine di valorizzare effetti dinamici e di continuità spaziali, cioè
non esiste più un volume unico.
Queste proposte si percepiscono anche nel campo urbanistico.
Tutte le novità tecnologiche che concorrono a portare dinamismo al progetto, dai nuovi
materiali alle rinnovate tipologie edilizie, dall'effetto dinamico delle metropolitane e quello
degli ascensori (nuove tipologie architettoniche), con un effetto dinamico.
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A cura di Fossati e Morazzo
PROGETTO PER CASA A GRADINATA CON ASCENSORI ESTERNI, Sant'elia 1914
-invenzione tipologica, dove l ascensore diventa il tema centrale dell'architettura.
TRUCCO
Rampa di accesso per auto alla fabbrica del lingotto a Torino fu indicata come "Prima
proposta costruttiva futurista"
Movimento di macchine sul tetto, prima le soluzioni erano di carattere statico, l'unica
architettura realizzata del futurismo anche se lui dice di non aver fatto nessun riferimento ai
principi del futurismo italiano.
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A cura di Fossati e Morazzo
COSTRUTTIVISMO RUSSO
Il movimento nasce nel 1923, nell'ambiente dei pittori di sinistra e degli ideologi dell'azione di
massa.
Guarda ad un altro movimento importante SUPREMATISMO, creato nel 1913 da Kazimir
Malevic, teorizzato nel manifesto nel 1915, poi scrive un saggio nel 1920, e diventa modello
di riferimento e scuola. Possiamo definire il suprematismo, simile all'impressionismo contro le
tendenze storiche del passato.
Autore del costruttivismo russo:
ALEKSEJ GAN, partendo dal suprematismo inventa la parola "konstruktivizm-costruttivismo",
edito nel 1922.
Caratteristiche dell'architettura
I PRESUPPOSTI FIGURATIVI DEL COSTRUTTIVISMO (modelli di riferimento)
-cubismo;
-dadaismo;
-in particolare dal futurismo.
Come il futurismo, infatti:
-rifiuta arte borghese rifiutare il passato e i modelli architettonici borghesi dall'occidente,
Europa e stati uniti
-progetto di un vero e proprio linguaggio architettonico, nelle proposte della tecnologia e della
meccanica industriale (linguaggio che compare nel futurismo italiano).
-E a differenza del futurismo italiano, tutte le proposte del costruttivismo vengono realizzate.
Si sviluppò un'iconografia che fondeva i piani fluttuanti dell'arte astratta(cubismo
impressionismo) con dirette citazioni tratte dagli ambiti della fabbrica e dalla linea di
produzione. Fabbrica diventa modello assoluto di riferimento per realizzare nuove
architetture, proprio nelle prospettive aperte della rivoluzione d'ottobre, gli architetti del
movimento hanno la possibilità di costruire un'arte nuova per la nuova società.
Modelli di riferimento apparsi prima nel mondo borghese occidentale, per esempio,
movimento alla terza internazionale 1919-1920, diventa quasi l'icona della rivoluzione, in
realtà guarda al modello della Tour Eiffel Francese.
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A cura di Fossati e Morazzo
TEMI COMPOSITIVI PRINCIPALI
-linea dinamica diagonale, come si vede nell'icona della rivoluzione, stabilità rifiutata, come
tema del passato;
-leggerezza visiva, mobilità dinamismo, le forme volumetriche assumono altri significati;
-sospensione spaziale-volumetrica nel vuoto;
Linea diagonale simboleggia l'umanità liberata, cosi come una piattaforma sospesa su
altissimi sostegni, teso a far notare l'esistenza di un nuovo diritto del suolo. Con la rivoluzione
d'ottobre, abolita proprietà privata, tutto diventa di proprietà pubblica, passaggio da tema
socio politico.
A livello simbolico rimandano alle forme politiche e ideologiche.
-Fabbrica, far rifermento a livello simbolico, così architettura si presenta come una scultura
FRATELLI VESNIN
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A cura di Fossati e Morazzo
PROGETTO PER IL TEATRO DI CHARKOV 1931
-dal titolo di "due anelli che si incrociano", dall'incontro di due spazi circolari uniti lungo un
asse trasversale, questo porta anche a un’innovazione tecnologica, infatti il palcoscenico ha
quasi una posizione centrale
SPAZIO INTERNO
-caratterizzato dalla presenza delle finestre, perchè non esiste vetrata unica;
-scala a chiocciola porta ad un'altra scala di legno;
-ingresso principale vetrata.
IVAN LEONIDOV
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A cura di Fossati e Morazzo
TEMI COMPOSITIVI DOMINANTI dell'istituto
-linea diagonale ottenuta attraverso i tralicci;
-leggerezza visiva, trasparenza;
-sospensione spaziale volumetrica sul vuoto (abolita proprietà privata, vuole evocare tema
nuovo).
EL LISITZIJ
I.GOLOSOV
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A cura di Fossati e Morazzo
ESPRESSIONISMO TEDESCO
Tema centrale di questo movimento, forte ricerca delle emozioni, scelta di forme
architettoniche espressive.
Ha avuto contatti con altre avanguardie e a sua volta influenza diversi movimenti in tutti i
paesi europei.
Fine 800 nascono pitture legate all'impressionismo, temi pittura ripresi espressionismo
tedesco.
Poeta Paul Scheerbart con libro 1914, "architettura di vetro" dove cerca di proporre una serie
di elementi per prefigurare una nuova era per l'architettura:
Esaltando l'uso del vetro come frontiera di conquista tecnologica, ma anche come nuova
sfida simbolica e politica per la costruzione di edifici emblematici di un'umanità liberata dalla
schiavitù del lavoro (lega materiali a temi sociali), in cui la trasparenza diurna e l'illuminazione
notturna degli edifici diventano espressione tangibile di una reale democrazia, propria di una
società rinnovata.
Queste teorie proposte teoriche da un poeta stanno che alla base di una serie di realizzazioni
che formano le architetture dell'espressionismo tedesco.
CARATTERISTICHE MOVIMENTO
-abbandono criteri di proporzionalità;
-incongruenza provocatoria nell'accostamento dei materiali dei colori e delle forme
architettoniche;
-Architettura antiaccademica che annullasse nella progettazione e nell'oggetto finito, la
tradizionale composizione di elementi, con la creazione di immagini unitarie plasticamente
inscindibili, legate alla rielaborazione stilistica nelle forme presenti in natura:
-forme curve, spirali, asimmetrie, cristallizzazioni complesse, polidimensionalità, alla base di
tutte le architetture.
Alla rappresentazione delle forme naturali, si seguiva il ricorso ad accentuazioni o
deformazioni di diverso carattere, cercano di riutilizzare le forme naturali all'interno
dell'architettura:
-dissonanza, rapporto volutamente disarmonico tra gli elementi costitutivi di un'opera;
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A cura di Fossati e Morazzo
-difformità, rapporto antagonistico tra il lavoro dell'artista e la realtà visibile, eccezione nel
contesto urbano.
Due approcci e metodi compositivi.
CUPOLA
-divisa in due parti, base cemento e cilindro, cupola.
-cupola alta poco più della base
-le scale poste in corrispondenza dell'asse e sono piramidali, molto larghe alla base andando
via a via stringendosi verso l'alto
-cupola, sezione arco acuto
-L'intera struttura rimanda all'idea della piramide (struttura storica, primordiale), vista
frontalmente la base larga e la cima a punta aiutano a ricondurre questa idea. E sembra più
alta.
-lateralmente l'edificio ha un andamento lineare, e sembra in proporzione.
-di fronte la cupola sembra più alta, di lato più basso
SPAZIO INTERNO
1. CIRCOLARE
2. SCALINATA D'INGRESSO, che prosegue a spirale, perché l'architetto vuole che i
visitatori, raggiungendo la parte più alta, percepiscano tutto il movimento dello spazio
sottostante.
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A cura di Fossati e Morazzo
ERICH MENDELSOHN
TEMI
-forme concave e convesse, come in una scultura, le aperture e le bucature sono profonde e
movimentate;
-l'edificio doveva essere fatto da un'unica colata ma alla fine fatto con tecnica mista, corpo
centrale muratura, sopra cemento e poi parte alta in rame.
L'armonia della composizione è ottenuta dall'intonacatura uniforme.
Ogni elemento di questa architettura è stato progettato per conferire alla totalità un’idea di
movimento e fluidità:
-la scalinata d'ingresso,
-le finestre scavate all'interno della massa muraria,
-torre dell'osservatorio
L'inserimento di questi elementi possiamo definire questa architettura ORGANICA.
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A cura di Fossati e Morazzo
NEOPLASTICISMO E ARCHITETTURA DE STIJL OLANDESE
Dalla pittura all'architettura
Passaggio forte e importante senza nessuna mediazione, tra le fonti fondamentali del
movimento si colloca il cubismo.
Anche se il cubismo, non corrisponde ad un "architettura cubista", ma con il neoplasticismo
arrivano temi fondamentali del cubismo all'architettura.
-tema fondamentale, nascita della quarta dimensione, il tempo entra nelle concezioni
artistiche dell'inizio del 900. nell'architettura bisogna camminare intorno all'edificio
-> questo arriva con neoplasticismo
Movimento artistico sorto in Olanda nel secondo decennio del 900. Il suo atto di nascita si fa
coincidere con la fondazione della rivista "de stijl" del 1917.
Le sue linee fondamentali furono ulteriormente definite attraverso il manifesto del 1918,
firmato da due pittori: Theo van Doesburg (olandese), Piet Mondrian e altri.
THEO VAN DOESBURG ->Uno degli architetti più importanti (infatti non viene riconosciuto
come pittore)
Ruolo centrale Piet Mondrian.
CARATTERISTICHE
-Astrattismo,
-nasce dal cubismo,
-profetizza l'uso esclusivo dell'angolo retto, e dei tre colori primari
"nella astrazione di tutte le forme e di tutti i colori cioè nelle linee rette e nei colori primari
nettamente definiti consiste la sostanza del neoplasticismo, la consistenza teorica ma anche
operativa, due temi centrali: angolo retto, colori primari, si propone di trovare una forma
espressione plastica, non soggettiva ma valida per tutti" mondrian.
-forma di espressione plastica codificata da un manifesto con 16 punti, che devono essere
seguiti dall'architetto, e di conseguenza l'opera non è soggettiva.
-passaggio da figure chiuse geometriche alla scomposizione neoplastica, in uno schema di
Theo van Doesburg.
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A cura di Fossati e Morazzo
-primo effetto forte flessibilità
- crea forme astratte, disegno può essere usato per disegno facciata o pianta dell'edificio.
Questo concetto arriva dall'
ASTRATTISMO DI MONDRIAN (sta alla base del neoplasticismo)
-Il termine coniato da Mondrian per definire la dottrina che fu alla base della sua pittura,
-Ricerca di una razionalità (rifiuto soggettivismo), rigore della regola e della geometria
(esclusa forma circolare)
-l'astrattismo propone di separare l'artista dagli impulsi personali,
per cercare un'interpretazione oggettiva della realtà.
-guarda alla società con altro occhio (rispetto art nouveau, design e arch. Come fatti
Puramente artistici)
-linee ridotte a rette perpendicolari
-le superfici, quadrati e rettangoli.
-protagonisti colori primari
-in architettura e meno nella pittura, uso delle loro sintesi estreme, bianco, nero e grigio
(colori neutri).
-La pittura si svincola dal secolare compito di rappresentare la realtà e contribuisce alla
ricerca di una nuova razionalità.
Nei suoi quadri serie di rettangoli di diverse dimensioni e forme, in realtà la disposizione
segue una regola ben precisa, in proporzione tra di loro, e le diagonali sono perpendicolari tra
di loro.
-successivamente viene introdotto tema della rotazione del quadrato di 45°, una forma, una
superficie diagonale.
ARCHITETTURA
I 16 punti del manifesto enunciati da Doesburg in un articolo del 1925, e poi in una
conferenza di Madrid:
1. L'architettura neoplastica deve derivare dal superamento di ogni preconcetto di forma,
rifiuto del formalismo, a tutti i costi, devo rifiutare forme preconcette.
2. L'architettura deve essere, elementare, economica, funzionale, anti-monumentale, e
deve eliminare la contraddizione tra chiusura e apertura dei tamponamenti ->rifiuto
muri portanti.
3. Pareti non più portanti, creano un'architettura flessibile e aperta dove gli spazi aperti,
cambiano a seconda delle necessità, attraverso schemi mobili, in una concezione, che
alle tre dimensioni euclidee, aggiunge la quarta: il tempo.
4. Architettura, anti-cubica, non è un cubo pieno ben definito, grazie a superfici sporgenti,
e aggetti di volumi, rifiuta la simmetria, la monotonia e la gerarchia delle parti (tutti temi
legati all'architettura classica).
5. Colore strumento espressione progettuale, anti-decorativo, per mettere in evidenza ed
esaltare alcune parti dell'edificio, invece che altre
6. Anche l'architettura del neoplasticismo, è vista come somma di tutte le arti (concezione
comune a molte Avanguardie), nell'ambito di una più generale aspirazione a una
società senza separazione tra arte e società.
RIETVELD
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A cura di Fossati e Morazzo
Entra in forte contrasto con il contesto, non solo a livello del linguaggio, ma anche
separazione fisica.
Secondo i principi del movimento De Stijl, progetta la casa, rispettando i 16 punti, diventa
architettura manifesto
del movimento.
-si ispirò all'idea di Mondrian, nel campo della pittura, e la applica alla tridimensionalità
dell'architettura.
-Lavora sullo sfalsamento geometrico asimmetrico e sulla ricerca del dialogo formale tra
volumi e colori primari.
-Scompone l'edificio in piani e setti accostati tra loro perpendicolarmente, e c'è assenza di
muri portanti.
-Le proiezioni ortogonali, riproducono le forme dei quadri astratti di Mondrian.
-Struttura portante: setti di cemento armato e pilastrini di acciaio, permette di articolare
liberamente pianta e prospetti, e inserisce parti appese.
Assemblaggio di diversi elementi che hanno funzioni e caratteristiche diverse.
-elementi primari, setti di colore bianco che formano la struttura spaziale della casa.
-elementi secondari, elementi piani più piccoli di muratura, hanno colore grigio o bianco, e
definiscono il rapporto tra interno e esterno negli spazi vuoti tra gli elementi primari,
-gli infissi sono apribili in fuori (economia dello spazio interno) neri,
-elementi verticali, metallici, di colori primari
-Tema compositivo dominante, i vari piani, vengono tra loro aggregati senza essere fusi tra
loro, usa i vari piani come elementi e strutture indipendenti, facendoli avanzare uno rispetto
all'altro, in un perfetto equilibrio tra elementi piani e lineari.
-flessibilità, con effetto sullo spazio interno, continuità.
-uso colore anti-decorativo, no muri divisori, continuità tra vari spazi, l'individualità di ogni
spazio è definito dall'uso di colori diversi (primari).
JJP OUD
CROMOPLASTICA
ARCHITETTURA NEOPLASTICA: THEO VAN DOESBURG, CON VAN EESTEREN:
PROGETTO DI CASA PRIVATA
COLOR COSTRUCTION
Progetto teorico
Colori rosso blu e giallo applicati a diverse parti dell'edificio
J.J. OUD
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A cura di Fossati e Morazzo
Chi sono i maestri del movimento moderno? Sono 3
MIES VAN DER ROHE
WALTER GROPIUS
LE CORBUSIER
Elabora una sua teoria: "LESS IS MORE", diventa un concetto di base, e "dio è nei dettagli",
cerca di creare spazi contemplativi, neutrali, attraverso un'architettura basata su onestà
materiale e integrità strutturale, con uno studio esemplare del particolare architetto.
Conosce perfettamente le qualità cromatiche e architettoniche dei suoi materiali, e ne usa
pochissimi, acciaio cemento armato e mattone, mai più di tre insieme. Di conseguenza le sue
architetture sono pulite, chiare e leggibili. Ricche di conseguenza sul piano spaziale
"pelle e ossa " architettura monumentale
L'idea di un'architettura universale semplificata ed essenziale.
Le sue opere ci sembrano moderne e con forme estremamente ricche, non "less is more", ma
questo dipende dal rifiuto del formalismo: " la forma non è lo scopo del nostro lavoro, ma solo
il risultato. La forma in se stessa non esiste. La forma è il fine del formalismo e noi lo
rifiutiamo."
Secondo lui, la buona architettura è il risultato di un equilibrato rapporto tra 5 temi:
-STRUTTURA
-MATERIALI Nella prima fase della sua carriera, i materiali utilizzati sono: acciaio, vetro e
mattone;
prima dell'esperienza degli USA, quando era ancora in Germania prima della guerra, la
struttura in acciaio è esibita anche all'esterno, non viene usata solo come statica.
Solo nei casi in cui le norme antincendio lo costringono ad annegare le putrelle di acciaio in
getti di calcestruzzo.
-PROPORZIONI, uso del modulo, che viene applicato all'infinito, sia in pianta sia nelle
facciate, e per questo è stato influenzato da un suo viaggio in olanda, dove il mattone è il più
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A cura di Fossati e Morazzo
importante della progettazione e bisogna tener conto delle sue dimensioni. Progetta anche
diversi tipi di mattone e diversi moduli, per ogni edificio.
-FUNZIONI
-FORMA
Primo monumento in cui manifesta la sua adesione al linguaggio delle avanguardie
WEISSENHOFSIEDLUNG 1927
Complesso abitativo
Elementi presenti più avanti nell'opera di Le Corbusier
-matrice costruttiva, formata dall'accostamento dell'acciaio e vetro e della muratura in laterizio
Dal punto di vista architettonico, 3 elementi
-portico, strutture snelle di acciaio blu(neoplasticismo),
-finestra a nastro al primo piano,
-tetto piano, di colore blu, e si crea sul tetto, un 'apertura che capta una porzione del
paesaggio.
USA
SEAGRAM BUILDING, NEW YORK, MANHATTAN
Progettato in collaborazione con Philip Johnson
E completato nel 1958
Alto 156.9 m
Vuole dare una visibilità forte della struttura a scheletro, in contrapposizione con edifici in
cemento circostanti
Regolamento americano edilizio, vietava il solo utilizzo di acciaio, quindi dovevano usare
anche il calcestruzzo (antincendio), per ricoprire i pilastri.
Tecnica costruttiva estremamente costosa, più costoso grattacielo del mondo.
Parte da struttura trasparente usando vetro e acciaio, usa travi non strutturali in bronzo, che
correndo verticalmente sulla facciata dell'edificio, rivestissero e delineassero esternamente la
struttura in acciaio, fungendo da divisori delle larghe finestre in vetro fumè.
Guscio interno di calcestruzzo, rinforzato a supporto della parte non strutturale dell'edificio,
divenne comune nella costruzione dei grattacieli.
1mln di kg di bronzo
Gli edifici progettati da Mies Van der Rohe a completamento del master plan del campus dell'
illinois institute of Technology di Chicago, elaborato dallo stesso Mies van Der Rohe del
1939-1941, sono caratterizzati da una identica matrice costituita dall'accostamento
dell'acciaio e del vetro e della muratura in laterizio
Rapporto dell'architettura di Mies con la città, complesso e avviene in due modi diversi
-rapporto con architetture più significative nella città dove viene inserito il progetto,
-rapporto funzionale e percettivo, creano forte dialogo tra alcune porzioni della città
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A cura di Fossati e Morazzo
Si tratta di un museo importante, che ospita collezioni reali della città, che hanno funzione
culturale e come luogo pubblico della città.
-18 colonne ioniche che caratterizzano il prospetto principale della città
-collocate su un basamento orizzontale, sopra parte intermedia e infine cornicione sporgente.
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A cura di Fossati e Morazzo
-il piano terra ha un forte rapporto percettivo e visivo con la città, mentre lo spazio espositivo
si trova nel sottosuolo, spazio flessibile, solo lastre che vengono utilizzate come pareti.
-caratteristiche di una piazza coperta
POLTRONA BARCELONA
Mobili inadatti alla produzione di serie, l'artigianalità che sta alla base di tutte le scelte del
design
-struttura in barra d'acciaio lucido
-imbottitura rivestita in pelle
Icona modernism
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A cura di Fossati e Morazzo
WALTER GROPIUS
Ingresso principale: volume in mattoni dove troviamo scale elicoidali ai lati, all'interno di due
cilindri vetrati.
Sala delle macchine concepito come un capannone industriale che all'inizio del novecento è
collegato e usato alla ferrovia
Forte articolazione volumetrica, mentre in pianta simmetrica.
Ingresso sull'altro lato caratterizzato da alti e bassi, mentre in basso facciata simmetrica.
SCUOLA DI BAUHAUS
Scuola che rappresenta un punto di riferimento per l'innovazione, insegnanti di diverse
nazionalità contribuiscono all'innovazione.
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A cura di Fossati e Morazzo
Una scuola di Architettura e Design della Germania che operò a Weimar 1919-1925, Dessau
1925 1932, Berlino 1932-1933. Scuola chiusa dai nazisti che vedevano la scuola, come
centro intellettuale contro di loro.
Il termine “Bauhaus”, era stato ideato da Walter Gropius e richiamava il termine medievale
bauhutte che indicava la loggia dei muratori. Lui intendeva questa scuola come una scuola di
sperimentazione.
Lo scopo principale era quello di distinguere chiaramente tutti i volumi, pero senza isolarli,
lega in maniera organica diversi edifici e volumi.
Questa architettura è l'espressione dell'architettura funzionale perché la forma deriva dalle
varie funzioni a cui l'edificio è destinato.
-Atelier area didattica
-aule
-auditorium
-corpo alloggio per gli studenti
Aule e area didattica collegati da edifici amministrativi, corpo a ponte, sospeso.
L'edificio si sviluppa con il tema di doppia L e si apre verso la città e il paesaggio circostante,
attraverso enormi vetrate, necessarie per dare luce ai locali di lavoro e metaforicamente,
"per non celare ciò che avviene entro un complesso scolastico in una società nuova in cui
tutto deve essere trasparente"
La pianta fa vedere amministrazione di edifici apparentemente separati tra di loro.
-trasparenza
-In antitesi con il passato, senso forte di movimento che esprime l'edificio.
"il tipico edificio rinascimentale e barocco presenta la facciata simmetrica ed e verso il suo
asse centrale che conduce la strada di accesso. Un edificio che riflette lo spirito
contemporaneo prende le distanze dalla forma rappresentativa della facciata simmetrica.
Bisogna camminare intorno a questo edificio, per coglierne il carattere tridimensionale e per
ben capire la funzione degli elementi di cui è composto"
Tutto si basa sul concetto di movimento e mobilità. L'architettura è legata al cubismo.
La fusione tra diverse funzioni (fusione anche tra paesaggio urbano e ponte, in quanto la
strada passa sotto), è una innovazione in assoluto nella storia dell'architettura.
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A cura di Fossati e Morazzo
ADOLF LOOS
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A cura di Fossati e Morazzo
-riferimento alla storia evidente, tripartizione dell'edificio, basamento, colore bianco per la
parte intermedia, e infine cornicione.
-architettura nuda, simmetrica, ingresso sull'angolo
-determinatamente tradizionale, però senza ornamenti, senza decorazioni.
-all'ingresso inserisce 4 colonne doriche.
-i primi 4 piani sono lisci, intonacati di bianco, mentre piano terra e mezzanino, sono rivestiti
in marmo cipollino greco.
Applica raumplan
Sale da lavoro articolate da diverse altezze di piano tra loro.
Vano per cucitori (2.70m), altezza spazio minore perché lavorano seduti, per chi lavora in
piedi 3 metri, per stireria 5 metri, per inserire impianti. Spazio a misura d'uomo.
Interni completamente diversi dallo spazio esterno.
Sembra l'interno di un edificio di art nouveau: lucernai, luce dall'alto, colori accesi, materiali
preziosi.
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A cura di Fossati e Morazzo
FRANK LLOYD WRIGHT (1869-1959)
Architettura organica: un metodo di progettazione che segue le leggi degli organismi naturali,
contrapposto a ogni metodologia astratta.
Antitetica a quella razionalista, l'architettura organica viene così a designare una sorta di
funzionalismo psicologico contrapposto al preteso schematismo delle formule razionaliste
Caratteristiche Wright
-flessibilità, siccome non legato a razionalismo, troviamo flessibilità che sta alla base delle
sue opere, questo porta
-complessità geometrica,
-perfetta aderenza al sito naturale
-aderenza alla specificità ai temi del luogo,
Questi temi portano a fare l'edificio plasmato sulle necessità psicologiche dell'uomo.
-la semplicità (obiettivo principale non a livello linguistico) può essere raggiunta solo con
l'eliminazione degli elementi superflui compreso le pareti divisorie interne, e la concezione
delle stanze come luogo chiuso -> open space
-Assenza di uno stile unico, lui riteneva che ci siano tanti stili di case, quanti sono gli stili degli
uomini, questo si basa sull'architettura e la democrazia americana.
-Rapporto armonico tra l'edificio e l'ambiente " un edificio dovrebbe apparire, come se
sorgesse spontaneamente dal terreno dove è situato", e con questo concetto accentua
l'aggetto delle superfici orizzontali della casa
-il rapporto armonico tra l'edificio e l'ambiente: ritiene che l'arredamento debba essere parte
organica dell'edificio, lui stesso i disegna, e li incassa nelle pareti
Sia nello spazio interno che esterno, gli elementi di arredo sono fissi, perché riteneva che chi
diventa il proprietario non può portare elementi di arredo di stili diverso.
-La necessità di scegliere colori in armonia con il paesaggio, sia per l'interno che per
l'esterno.
-la necessità di valorizzare i materiali nel loro aspetto naturale, ed evidenziare il sistema
costruttivo degli edifici, rendendo evidenti gli elementi portanti e quelli portati.
-esigenza di integrità spirituale dell'architettura, l'edificio deve possedere qualità analoghe a
quelle umane, sincerità, verità e grazia, che ne avrebbe garantito la durevolezza oltre le mode
passeggere.
"all'architettura non occorre monumentalità, se non quella che è insita nella bellezza della
natura"
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A cura di Fossati e Morazzo
Con Frank Lloyd Wright la storia dell'architettura moderna, inizia un altro percorso,
nasce nel 1867 e muore nel 1959, età 92 anni.
Carriera lunghissima durante la quale ha costruito oltre 300 edifici, e ha influenzato almeno 3
generazioni di architetti. Lui ha scritto una serie di testi teorici, teorizzando l'architettura
organica partendo da un punto importante: la natura come fonte principale, il
monumentalismo non è il punto di partenza.
Il suo approccio è completamente diverso però, da quello di Gaudì, che guardava la natura e
traduceva elementi naturali in architettonici. Per Wright la natura è un'entità organica, e il
progetto architettonico deve instaurare un rapporto reciproco con la natura circostante.
I modelli di riferimenti oltre la natura come in ogni personaggio complesso, non c'è un unico
modello di riferimento, ma una serie di modelli di riferimento.
-Innanzitutto la scuola di Chicago,
che ha come protagonista Sullivan e Adler. Frank lloyd wright inizia la sua attività proprio nel
loro studio. Ben presto però prende le distanze dalla scuola di Chicago ed elabora un suo
stile ben preciso "Praire House Stile". Trae però da Sullivan un atteggiamento ideologico al
quale da una interpretazione diversa, cioè rifarsi alla filosofia dei padri fondatori degli stati
uniti, quindi mettere al centro il naturalismo di Jefferson e l'individualismo di Thoreau. Di
conseguenza lui definisce l'architettura organica che si riferisce a una società organica.
-Rapporto con l'art Nouveau,
a livello di alcuni dettagli architettonici, per esempio nella Robie House, le vetrate sono in
pieno stile Art Nouveau.
Quando Wright prende un tema o un motivo compositivo o formale, non prende
semplicemente in prestito questi elementi come dati formali, ma sono sempre in funzione di
scelte compositive.
Per esempio, per lui è importante risolvere il tema della luce (tema importante in tutta la sua
opera)
-Cultura orientale, dell'estremo oriente, della cultura giapponese.
In questo suo rapporto con la cultura giapponese giocano i suoi interessi da collezionista. È
uno dei più abili e perspicaci collezionisti di stampe giapponesi tra cui la collezione di
Surimono (stampa Giapponese) caratterizzate da un'estrema semplificazione, che si basa
sulla dottrina della semplificazione, dell'eliminazione di tutto ciò che è insignificante e la
inserisce nelle sue opere.
In termini architettonici, reinterpreta il Tokonoma, piccola nicchia rialzata, nella tipica stanza
giapponese, che ha una sua valenza simbolica. In questo spazio vengono appese le
pergamene e diventa il luogo centrale dell'abitazione giapponese nonché il fulcro della
contemplazione e del cerimoniale domestico. Wright prende questo tema della centralità di un
luogo e lo trasforma in caminetto, che nell'opera delle case residenziali diventa il punto più
importante del suo edificio
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A cura di Fossati e Morazzo
-nell'esposizione di Chicago rimane impressionato dall'Ho-o-den, un piccolo tempio
giapponese ricostruito su un'isola artificiale. L'edificio in legno è appoggiato su un solido
basamento e coperto da un ampio tetto proteso verso l'esterno, secondo il tipico motivo a
Pagodà cinese (temi che ritroviamo nell'opera di Wright).
SPAZIO INTERNO
Non esistono pareti divisorie, la divisione è garantita solo da pannelli di carta di riso
ombreggiati da persiane, siamo di fronte a uno spazio fluido, grazie allo scorrere delle pareti.
Un edificio in legno appoggiato su un solido basamento.
Nasce idea di protezione, idea data:
-Camino cuore del complesso
-basamento continuo, pieno
-coperture sporgenti,
-nello spazio interno, l'eliminazione di tutte le pareti, come l'Ho-o-den
Approccio vedere e studiare elementi diversi in tutto il mondo per poi rivisitarli e proporli nei
suoi edifici
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A cura di Fossati e Morazzo
PRIMA FASE: CASE DELLA PRATERIA, realizzate in campagna nei grandi spazi aperti dell
America, realizzate (1900-1910)
SECONDA FASE: 1936, edificio più importante "fallingwater" modello di riferimento
architettura organica.
TERZA FASE: 1950-1959, edificio rappresentativo Guggenheim a New York 1956-1959
CARATTERISTICHE
-volumetria esterna, definita essenzialmente dal plastico intersecarsi dei tetti a 4 falde e dalla
mancanza di simmetria.
-l'espansione orizzontale della casa e il suo attacco al suolo come il forte rapporto col sito,
-tetto a larghe falde coprono come un ampio riparo.
-i muri orizzontali si fermano all'altezza dei davanzali delle finestre e le finestre stesse,
progettate come finestre a nastro in bande continue, a loro volta rafforzano l'orizzontalità del
tetto.
Prima le finestre erano a ghigliottina, lui introduce finestre a due battenti che si aprono verso
l'esterno, garantendo una maggiore continuità tra spazio interno e giardino.
SPAZIO INTERNO
-Tutto il piano terra diventa un unico vasto spazio, solo la cucina e i servizi restano separati
-ispirandosi alla tradizione dell'edilizia contadina-rurale, inserisce il grande caminetto
integrato è posto quasi sempre al centro (ispirazione giapponese), diventa un elemento
fondamentale della casa.
-Quindi ciò comporta una pianta cruciforme
Dal punto di vista decorativo, il solo elemento decorativo utilizzato, solo le cosiddette
incorniciature plastiche di legno, che delimitano certe superfici, compresi i soffitti, in modo da
creare un insieme plastico. Wright ha una straordinaria capacità di fondere materiali differenti,
74
A cura di Fossati e Morazzo
arricchendo lo spazio interno, qui inizia anche l'invenzione dei lucernai come elementi
caratteristici dello spazio interno.
Arredamento interno, (ed esterno) è lui stesso a progettarlo per i suoi edifici (atteggiamento
nuovo). Soprattutto disegnava pezzi fissi e irremovibili perché non potesse essere cambiato.
Trattamento appropriato dei materiali, molto sensibile nella scelta dei materiali da
costruzione, per rendere organica l'architettura di queste case. Per esempio nel Oak Park,
Illinois, spazio ricco creato con l'uso del legno in combinazione con elementi trasparenti,
come nel lucernaio in vetro con disegni Art Nouveau.
Anche nello spazio esterno, viene mantenuto questo approccio, assoluta volontà di creare
dialogo con elementi naturali, es legno, mentre nel caso di Gaudì erano le forme degli
elementi naturali.
Dove erano collocati?
Contesto rurale, ma ha anche realizzato edifici nel contesto urbano ma l'approccio era
completamente diverso.
EDIFICI PUBBLICI
Mentre nelle case della prateria era contrario ai conglomerati urbani, nel contesto urbano in
cui progetta ha un atteggiamento introverso.
-approccio introverso
-simmetria caratterizza le piante di questi due edifici.
-tema della luce, ovvero le finestre a nastro da un lato e dall'altro lato, lucernai.
LOS ANGELES
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A cura di Fossati e Morazzo
Clima diverso delle case della prateria, e qui si rivolge ai nativi maya
-case fortezza, diventa la tipologia prevalente nel contesto Californiano (clima secco e caldo)
architetture introverse
-tutto lo spazio ordinato interno ad uno spazio aperto centrale
SPAZIO INTERNO
-fulcro caminetto, che diventa il punto principale compositivo per tutti i piani della casa
Costruito nella pietra del luogo, il succedersi dei piani equivale ad un continuo incrociarsi di
un volume su un altro, senza un asse di riferimento.
-caminetto conferisce lo schema cruciforme, come case della prateria, con differenza
fondamentale:
Non c'è sviluppo orizzontale, ma incrocio spaziale
-incontrarsi a 90 gradi degli elementi avviene a diversi livelli, e con diversi temi: aggetti e
rientranze, riflettendo un movimento di contrazione e espansione.
Logica compositiva dell'opera: una progettazione che procede dall'interno verso l'esterno, è
quello dell'integrarsi dell'edificio con un contesto difficile, complesso e naturale.
-la dissimmetria dei corpi, lo slittamento dei volumi e dei piani riflettono ed esaltano l'organico
"disordine" proprio del luogo
-da questa forte dissimmetria esce una volumetria dinamica: terrazze sovrapposte ai vani
sottostanti, dei quali costituiscono la copertura.
-i tre piani si arretrano gradualmente verso il costone roccioso, come andamento del contesto
naturale, contesto detta principi compositivi.
-ampie vetrate, armonico rapporto tra pieno (terrazze) e vuoto (aperture e infissi)
-uso di 3 materiali diversi per diverse funzioni, a ogni materiale, corrisponde una funzione ben
precisa, la pietra per i sostegni verticali, il cemento armato per le terrazze a sbalzo, e vetro e
profili metallici, per le aperture
-a ogni materiale, colore diverso: rocce, cemento armato, color ocra, infissi in metallo, colore
rosso.
Natura e artificio si fondono in un'architettura organica perfetta, altro elemento naturale, gli
alberi.
TERZA FASE
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A cura di Fossati e Morazzo
In questa terza fase della carriera uso di una forma diversa, nuovi archetipi come quello del
cerchio e della spirale, ripresi in seguito nelle opere più celebri del dopoguerra
PIANTA
-laboratorio a destra, a sinistra, garage, laboratori, uffici, al centro del quale c'è la torre.
Edificio a destra
-grande spazio chiuso e illuminato dall'alto, si sviluppa orizzontalmente 70x70, in una sorta di
enorme piattaforma coperta, da una struttura di esili colonne cave, che si aprono in alto come
funghi, in forme arrotondate
Dagli spazi tra queste la luce penetra attraverso fasci di tubi di vetro.
Attraverso la sovrapposizione di tre colonne crea struttura portante suggestiva, questa
struttura la ritroviamo dappertutto con altezze diverse.
Mattone inteso come elemento armonico, tra parte vecchia a destra e parte nuova, infatti per
realizzare la torre riprende il mattone utilizzato per la parte vecchia.
Mattone rettangolari, ma edificio curvilineo, progetta tipi diversi di mattoni per realizzare
angoli curvi dell'edificio.
Tenendo conto della forma dell'edificio arriva a progettare forme ben precise di mattoni.
-colore rosso, dei mattoni, costituisce dinamismo particolare, rispetto al contesto circostante.
-la forma circolare viene utilizzata anche per gli elementi intermedi.
-semi-cupola, nell'area reception, crea un grande lucernaio, partendo da un modulo fisso di
forma circolare.
-ponte che porta al campo coperto di squash per i dipendenti, volta con struttura portante di
metallo, resto di vetro
-parcheggio, vastissima zona con forme particolari, coperture a botte o semi-cupola, la
colonna a fungo o ninfea, con piccole vasche d'acqua circolare.
Tutto ciò ci rimanda al tema del sottobosco
TORRE
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A cura di Fossati e Morazzo
7 piani
Deve tener conto del rapporto con l'edificio precedente, proprio per avere la struttura portante
interna e arretrata, lui guarda a due modelli diversi, albero di pino e Pagodà cinese.
CARATTERISTICHE
-tipologia innovativa per un museo
-museo è pensato come una passeggiata discendente, attraverso una rampa a spirale, da
percorrere iniziando dall'alto verso il basso
-due strutture importanti: galleria rampa, e ascensori e scale
-appoggiata a muri leggermente inclinati verso l'esterno, sui quali vengono presentati i quadri,
per la prospettiva in cui viene percepito il quadro, e per l'illuminazione migliore.
-chiuso verso l'esterno, la luce penetra dall'alto, e sui lati attraverso aperture a nastro in alto.
-pianta circolare, e questa forma viene ripresa dalla rampa elicoidale delle scale.
-parte centrale funge da struttura portante, formata da 11 setti radiali in cemento armato
-la spirale interna che poggia su una rotonda centrale si eleva per 6 piani
-una parte sporgente semicircolare, dove dietro ci sono ascensori, toglie la monotonia
-parte più significativa, cupola, che risolve il problema dell'illuminazione, crea uno spazio
suggestivo
-presenza di setti, che oltre a differenziare vari spazi per l'esposizione dei quadri, risolvono
anche il problema strutturale.
-continuità dell'edificio a livello del primo piano con il contesto, invece la parte superiore
(spirale) si presenta in completa opposizione
RIFERIMENTI
-primo progetto, rosso, che rappresenta colore della creazione, e sta guardando alla torre di
babele, archetipo della storia, in Mesopotamia.
-ziggurat capovolta -> taruggiz (scritta sullo schizzo di wright), non vuole imitare la storia, ma
proporre nuovo edificio
-quando fa il viaggio in Iran, non ci sono ziggurat, ma vede minareti che imitano la ziggurat
dell'antica babilonia.
Per caricare di significato l'edificio, fa riferimento alla storia, che reinterpreta.
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A cura di Fossati e Morazzo
ALVAR AALTO
Architetto finlandese, che fa una sintesi tra tradizione, razionalismo e l'architettura organica
1. Natura, "la natura non la macchina è il più importante modello per l'architettura" in
contrapposizione alle avanguardie artistiche del 900.
2. Storia, "ciò che è passato non ritorna più. Ma nemmeno sparisce del tutto. Ciò che è
stato riappare sempre, ma in forme nuove" sguardo fisso verso la storia, reinterpretandola.
3. Interculturalità, "se pensiamo quanto le epoche passate hanno saputo essere
internazionali, prive di pregiudizi e fedeli a se stesse, possiamo accettare senza complessi le
influenze provenienti dall'Italia antica, dalla Spagna, dal nuovo mondo."
Questo gli consente di scegliere temi dell'architettura al di là dei confini geografici,
prima gli architetti erano orientati verso il solo mondo Finlandese, che si presenta come un
mondo a sé.
Lui non crede ai principi fissi, come i razionalisti e i personaggi importanti dell'architettura
organica.
Prima caratteristica, la differenza verso gli apodittici principi teorici, le formule metodologiche
e i manifesti dell'avanguardia; è aperto a sperimentazioni di varia natura.
Tuttavia aderisce al classicismo, un'adesione che non ne riconosce il valore normativo, ma
piuttosto ha un approccio pragmatico, cioè prende solo ciò che gli serve, soluzioni, formali e
spaziali.
Tema dell'organicità del lavoro di Alvar Aalto, ha una particolare attenzione al benessere
degli abitanti.
Grazie a un sapiente uso della luce dei materiali naturali dei colori, ed è anche molto sensibile
alla natura e al paesaggio nordico, caratterizzato da boschi e laghi.
(ha questo approccio quando interviene in contesti finlandesi, anche perché interviene anche
in altri paesi, come Germania Stati Uniti e Italia)
Instaura un forte rapporto con il paesaggio in cui interviene
CARATTERISTICHE
1. INTEGRAZIONE NELL'AMBIENTE: acqua, terra, ampi spazi del paesaggio
scandinavo, sono sempre presenti nelle sue opere
2. ATTENZIONE AL BENESSERE UMANO: umanizzazione dell'architettura, attenzione
ai fattori psicologici, uso della luce e dei fattori economici.
3. TECNOLOGIA DELLA FRUIZIONE, cura dei particolari d'uso, lui attribuisce un
valore architettonico attraverso alla cura dei particolari d'uso, importante della funzione, forma
deriva dalla funzione,
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A cura di Fossati e Morazzo
4. ADERENZA AI PROCESSI INDUSTRIALI, l'uso dei materiali e tecnologie
industrializzate,
5. USO ESPRESSIVO DEI MATERIALI,
6. NUOVA COSCIENZA DEGLI SPAZI INTERNI, protagonisti delle sue architetture,
7. MODESTIA SEMPLICITA' COMUNICATIVA, le scelte comunicano alcuni temi
particolari,
8. LIBERTA' DALLA SINTASSI CUBISTA, (avanguardia del novecento), lui rifiutando
tutte le teorie che stanno alla base dell'architetture moderne, supera la sintassi cubista.
SPAZIO INTERNO
La forma delimitante degli spazi interni pare non rispondere a un ordine logico, solo in alcuni
casi, risponde a una ideale comunicazione degli aspetti tipici della natura finlandese.
Forme curvilinee rimandano alle forme naturali.
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A cura di Fossati e Morazzo
Colonne sono inserite in maniera diagonale, che danno senso di instabilità e dinamismo.
Legati da corde.
INTERNO
-nel soggiorno, camino rustico tipico del contesto finlandese, piano in pietra sul muretto in
mattoni, collocazione angolare consente diffusione del calore all'interno dello spazio.
-nel soggiorno inserisce una serie di colonne, sempre diverse tra di loro, con particolari e
dettagli diversi, che con la loro varietà, vuole evocare l'immagine della foresta circostante. Es
corde.
-La scala principale vuole dare l'idea di foresta collocata all'interno dello spazio, con l'ordine
casuale.
SPAZIO INTERNO
-organico, e fluido, l'interno inizia con l'atrio inferiore, poi si estende a livello superiore e sale a
tutti i livelli
-disegno curvilineo dei balconi sporgenti, sono in armonia con la facciata ondulata rivolta
verso il paesaggio.
Continuamente l'architetto, mette a confronto tra forme curvilinee e rettilinee
-sala interna, teatro greco
-posti 1125, e seguono linee teatro greco
-colori diversi nello spazio interno, per renderlo ricco e dinamico.
Per soffitto, blu scuro, per richiamare la notte, sottile riferimento al teatro antico, cioè il
momento delle rappresentazioni antiche.
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A cura di Fossati e Morazzo
-reticolati metallici impermeabili, dove le onde sonore, sono nascoste alla vista, e risolve
problemi acustici
Muri sono ricoperti da un sistema di stecche piegate, originariamente in legno, poi in
alluminio, che hanno funzione estetica e acustica.
-poltrone blu.
-balconi avorio.
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A cura di Fossati e Morazzo
LE CORBUSIER
Inizia la sua carriera come pittore, studia incisione, non si è mai laureato in architettura,
autodidatta, da 1906 al 1914, viaggia per l'Europa e il medio oriente, e da vicino vuole
conoscere l'architettura del passato.
Frequenta tre studi importanti, J. Hoffman, Perret, e Behrens.
Da un lato autodidatta, e dall'altro conosce da vicino architettura moderna.
PERIODI
PURISTA
-scomposizione dell'edificio in elementi semplici, Le Corbusier razionalista
-codificazione di alcuni elementi tecnici, uso costante di materiali primari, vetro e ferro,
-tetto terrazza, frangisole, pilotis, al piano terra, e l'uso dei colori puri.
Secondo periodo
NUOVA ESPRESSIVITA'
-va oltre il razionalismo
-nel dopoguerra, comincia con unità d'abitazione a Marsiglia, il linguaggio di Le Corbusier
razionalista, si carica di una nuova espressività.
-forme plastiche prevalgono sulle forme geometriche
-Uso costante del calcestruzzo a vista e l'esaltazione delle sue caratteristiche materiche e
tonali.
Modelli di riferimento
Ruolo fondamentale nel suo viaggio a Istanbul, dove viene a contatto con architetture
bizantine e ottomane.
-rapporto paesaggio, balconi aggettanti, nei suoi schizzi, poi ripresi.
-Le Corbusier elaborò, nel 1914 (fine viaggio in oriente), progetto case Dom-Ino
Impostate su una struttura in cemento armato modulare, così da permettere la realizzazione
in serie, così porta alla prefabbricazione e all'industrializzazione del cantiere.
-struttura in cemento armato aperta a ogni tipo di suddivisione interna e di interpretazione
spaziale.
6 pilastri, 3 piastre, e scala angolare, struttura fondamentale per la teorizzazione dei 5 punti.
L'idea si basa sull'architettura tradizionale ottomana e sulla ripetitività delle case fiamminghe.
Pilotis, pilastri in cemento armato in una maglia ortogonale, e sono la struttura portante
dell'edificio sostituendo i setti murari. Punto fondamentale che porta a tutti gli altri.
Finestre a nastro (consentite dai pilotis), possibile realizzare la finestra a nastro e la facciata
rimane libera, permettono l'illuminazione dell'interno ed un contatto più diretto con l'esterno.
Facciata libera
Pianta libera, siccome è organizzata dai pilotis, crea uno spazio aerato, edificio rialzato dal
piano terra
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A cura di Fossati e Morazzo
Tetto giardino, zona abitabile, che ha uno stretto rapporto spaziale e visivo, non solo con lo
spazio sottostante ma anche con il paesaggio.
Se viene usata la sabbia con le piante, è utile per mantenere l'umidità costante nei solai.
-Due rampe portano dall'interno della casa al piano superiore.
-Grande aperture senza infissi. Rapporto con paesaggio circostante.
-Dal piano terra si arriva al piano intermedio con una scala a chiocciola, poi due rampe per
arrivare al tetto giardino.
Nel 1948, pubblicò il Modulor, uno studio del corpo umano nato come sintesi dei precedenti
lavori dell'uomo, vitruviano di Da Vinci, il sistema è basato sulle misure umane, la doppia
unità, la sequenza di Fibonacci e la sezione aurea.
Le modulor, mano alzata, e cerca attraverso lo studio dei movimenti di proporzionare lo
spazio architettonico, sia all'interno che all'esterno. Per le proporzioni, prende i numeri di
Fibonacci (ogni numero è la somma dei numeri precedenti 1+2 3 2+3 5 3+5 8…)
-cerca di definire la dimensione di tutti i movimenti di un uomo .
Seziona Aurea: è la sola vera proporzione consistente di due grandezze ed in essa il rapporto
dell'intero rispetto alla parte maggiore è sempre uguale a quello della parte maggiore rispetto
alla minore
LA MANO APERTA
-simbolo di pace in onore di Gandhi
Portale con finestra, e la forma è di una mano aperta, in sintesi con una colomba della pace
(Picasso).
-semplicità
Monumento unico, carico di significati simbolici,
Vicino al palazzo del governo tra
SEGRETARIATO e edificio lunghissimo con una vasca d'acqua
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A cura di Fossati e Morazzo
GIUSEPPE TERRAGNI
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A cura di Fossati e Morazzo
STUDIO BBPR, Milano
Gianluigi Banfi
Ludovico Belgiojoso
Enrico Peressuti
Ernesto Rogers
Milano, dopo la seconda guerra mondiale, i 4 progettisti seguono il razionalismo italiano degli
anni 30
Architetti, sensibili alla situazione politica e culturale del momento.
Antifascisti
Alcuni di loro deportati, Banfi ucciso, altri 3 continuano il lavoro.
La loro biografia incide sulla loro architettura.
Come dice Rogers, non realizziamo un deserto vuoto, interveniamo in un contesto urbano
dove sono presenti altre architetture. Movimento moderno aveva ignorato, adesso c'è un
ritorno della storia.
TORRE VELASCA
-sud piazza del duomo
-cemento armato
-dialogo tra vecchio e nuovo, questo edificio sorge al centro di un vasto spazio, che doveva
interessare un area di 9000 m2, distrutta dalla guerra.
-si affaccia su porta romana, area importante di Milano e doveva anche avere spazi per il
traffico, quindi parcheggio sotterraneo
-perimetro, occupato con negozi e vetrine
-al primo piano, pluralità di funzioni
-sia quella di un organismo a carattere commerciale, che occupi tutta la superficie
-unico salone che si affaccia sulla piazza antistante.
-Ambienti differenziati in dotazione ai negozi sottostanti
-modello di riferimento, castelli medievali di Milano.
-l'architettura della torre richiama torrioni medievali, riproponendo la struttura del palazzo
medievale, che vedeva allineati su un piano arretrato i piani inferiori mentre i piani superiori,
sono residenziali, e dal punto di vista architettonico, la parte superiore sporge, retta da
mensole in legno, o pietra negli edifici storici.
-corpo a fungo con basamento rettangolare che si alza uniformemente fino ad arrivare
all'espansione della pianta.
-parte alta retta da archetti pensili come nel castello sforzesco, nella torre Velasca, forti
contrafforti, che rimandano a quelli del duomo.
-copertura a 4 falde
-rapporto tra pieni e vuoti, con una disposizione asimmetrico, danno un aspetto dinamico alla
torre.
-storia tema centrale.
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A cura di Fossati e Morazzo
RITORNO ALLA STORIA
LOUIS KAHN
-forma fondamentale, in questa direzione, dell'importanza della centralità della storia, porta
l'attenzione alle forme dell'architetture del passato, lui non intende instaurare un rapporto
imitativo, ma cerca di riesaminare le architetture del passato del mediterraneo e dell'oriente,
antico Egitto, Roma, Grecia, che innesca un processo di ritorno alle forme pure,
Nei suoi viaggi fa schizzi, e cerca di cogliere il senso dello spazio delle architetture antiche.
Perché quello che conta è il proporzionamento degli spazi e la loro concatenazione vigorosa,
piuttosto che le attività che si svolgono in questi edifici.
-le architetture del passato cambiano la loro funzione nel tempo.
-con i viaggi nel Mediterraneo il suo stile cambia radicalmente, elabora una sintesi, tra
tradizione classica e architettura moderna.
-La ricerca dell'archetipo, forma originaria, cioè la semplificazione delle architetture del
passato.
-Fondamentale lo spazio, grandi volumi puri, contengono spazi da concepire nella loro
essenza.
-protagonista dell'architettura, la luce, che interviene come ogni materiale, e influisce nelle
scelte progettuali
-Geometrie e forme archetipiche diventano temi centrali della sua architettura, ovvero,
cerchio, triangolo, quadrato.
-le tre forme archetipiche sono 3 forme semplici, vengono composti secondo:
Assialità
Diagonalità
Linearità
Centralità
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A cura di Fossati e Morazzo
PROGETTO SINAGOGA, MONTGOMERY COUNTRY, 1954-55
-composizione formata dalla compresenza di tre forme semplici, rettangolo, cerchio e
triangolo
-l'uso del triangolo che diventa la forma centrale del complesso, è per la prima volta applicato
a un complesso architettonico.
Con il suo approccio di ritorno verso la storia introduce la centralità delle forme
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A cura di Fossati e Morazzo
POSTMODERNISMO
ROBERT VENTURI
L'architettura è fatta di elementi complessi come le architetture che derivano dal passato, in
particolare ha un'attenzione verso il periodo barocco, l'uso di forme curvilinee, e architettura
con contraddizioni interne
Parla di "less is a bore"
Così si contrappone nettamente alle teorie proposte da Mies van Der rohe (less is more)
Propone:
-il paradosso
-l'ironia, trasformare in maniera ironica, un tema architettonico classico.
-la frammentazione non ricomposta, frammenti lasciati come sono
-l'incoerenza intenzionale, metodo classico si basava sulla coerenza formale
-la compresenza di due possibili alternative entro lo stesso edificio.
-3 sale, terrazzi esterni con sculture, librerie, e in fondo un palazzo dell' amministrazione,
pluralità di funzioni
-ingresso a forma di fisarmonica, verde, dove troviamo biglietteria, circolare, illuminata
dall'alto. Tema dell'architettura di Alvar Aalto (storia anche recente)
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A cura di Fossati e Morazzo
-esterno strada allargata, rapporto con la città rafforzato da un muro di contenimento,
realizzato con un materiale riprodotto in tutte le parti.
-interno piazza circolare, sequenza di statue, che rendono lo spazio monumentale, presenza
di rampe che collegano diversi piani.
-assialità in assoluto, disposizione libera del resto in maniera informale
-per l'uso di materiali diversi, il complesso risulta, tra tradizionale e High tech, fonde classicità
museale con la modernità.
-materiali innovativi, con materiali tradizionali, travertino e arenaria e acciaio industriale
colorato in tutto il museo per indicare i percorsi museali.
-pensilina sospesa nell'aria, acciaio appoggiati su travertino
-rosa e blu per denotare le aree di circolazioni
-disposizione stratificata di rampe e sale, innovazione tipologica,
- rampa d'ingresso e aula della musica
ALDO ROSSI
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A cura di Fossati e Morazzo
-cerca sempre nei suoi progetti di portare squarci di città, attraverso un sapiente utilizzo dei
materiali, che diventano parte integrante della struttura, se non protagonisti, questo comporta
un continuo dialogo tra intero e esterno.
-questo non significa che la sua architettura si adatta dal punto di vista architettonico al
contesto dove viene inserito.
-Attraverso una lettura complessa, instaura un rapporto con la città
DESIGN
-continuità con la storia del contesto, anche nel design, Conica 1984, caffettiera come teatro
Carlo Felice.
-caffettiera, La Cupola, 1988, prodotta da Alessi, quasi un monumento in miniatura.
-orologio, Momento 1988, oggetto di estrema semplicità, e l'uso di forme archetipiche
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A cura di Fossati e Morazzo
MINIMALISMO
Corrente artistica, che nasce negli anni 60, nasce un articolo intitolato "Minimal Art" all'interno
della rivista "Arts Magazine" scritto nel 1965 dal filosofo dell'arte inglese Richard Wollheim.
Lui tratta di riduzione al minimo, che riguarda il contenuto artistico, oppure forme e immagini,
con valenze anonime e impersonali, approccio opposto al Postmodernismo.
Perché nasce Minimal Art?
Nasce come reazione a una società consumista, dove la materialità, l'eccesso, l'apparenza e
l'esteriorità, sono dei principi che hanno preso sempre più piede in una società consumista.
Questo tema, diventa importate di fronte all'eccesso del Postmodernismo, tendenza
dominante nel campo dell'architettura e del design.
Si tende a voler spogliare l'oggetto architettonico dal di più, non solo per estetica ma anche
per ricercare la vera essenza, ciò che è autentico e originario, diventa fondamentale per
ritrovare i valori del soggetto e dello spazio, L'ESSENZIALITA' E' QUALITA'
Modelli di riferimento
-LESS IS MORE, Mies Van der Rohe, primo modello di riferimento
-De Stijl, altro modello di riferimento, per quanto riguarda le soluzioni progettuali, per la
scomposizione della scatola edilizia e la divisione in piani liberi sia in facciata che in pianta,
tramite degli elementi geometrici di base come linee e piani, e grazie all'uso del colore,
bianco
-Le Corbusier, purismo della forma, uso del colore bianco
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A cura di Fossati e Morazzo
sono sempre la base e a questi si aggiungono parti di struttura trattata con i colori:
sono linee, piani e volumi.
TADAO ANDO
-semplicità, che sta alla base, poi semplice deroga, muro inclinato di 15 gradi suddivide e
articola maggiormente individuando due spazi diversi, vestibolo e percorsi di accesso
all'esterno.
Operazione semplice, però, questo atto compositivo crea enorme tensione nello spazio intero
-parete semplicemente incisa una croce, con questo atto si genera una fonte luminosa
cruciforme.
-la croce è un segno simbolico importate, l'unico riferimento a livello formale,
-cultura giapponese, coglie la dottrina della semplificazione, dell'eliminazione di tutto ciò che
è insignificante e la inserisce nelle sue opere
Spazio interno
-caratterizzato dalla croce illuminata, che si trova sulla parete orientata verso sud, per
raccogliere i raggi solari più diretti.
-sacerdote celebra in condizioni di controluce, spazio suggestivo e religioso.
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A cura di Fossati e Morazzo
ALVARO SIZA
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A cura di Fossati e Morazzo
HIGH TECH
ARCHIGRAM
Un gruppo di avanguardia architettonica formatosi negli anni 60, che aveva la sede nella
Architectural Association di Londra
-si possono definire futuristi antieroi traendo ispirazione dalla tecnologia al fine di creare una
nuova realtà che è stata espressa unicamente attraverso progetti.
Forza di spingere gli artisti verso le tecnologie più avanzate
-proposte di archigram negli ani 60 considerate puramente utopiche oggi applicate.
DUE STRUTTURALISTI:
Che lavorano sul tema dell'architettura leggera.
FREI OTTO e RICHARD BUCKMINISTER FULLER
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A cura di Fossati e Morazzo
FREI OTTO
Approccio non esclusivamente tecnologico, ma interesse verso il mondo naturale, e alle sue
leggi che ha cercato di applicare alle sue architetture
RENZO PIANO
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A cura di Fossati e Morazzo
-Questo dinamismo all'esterno si riflette anche all'interno, immenso spazio, concepito come
una piazza coperta. Questo comporta grandi spazi vuoti, gli ultimi 3 piani museo di arte
moderna
Temi fondamentali:
TECNOLOGIA, TRASPARENZA, COLORE
-Colore dettato anche dalle diverse funzioni di diverse strutture di impiantistica, ogni tubo è
dipinto in un colore differente, e ogni colore corrisponde a una diversa funzione
-blu, impianto di climatizzazione
-giallo, impianto elettrico
-rosso, circolazione
-verde, acqua
"Genova è una delle città più belle del mondo, prima del 92 il porto era separato dalla città,
ma da allora Genova ha potuto ritrovare il suo contatto con il mare e ristabilire un rapporto
con l'acqua"
Progetto si divide in due parti:
-recupero: i magazzini del Cotone e quelli doganali, Porta Siberia e il Millo
-nuove strutture: l'acquario, bigo, piazza delle feste, biosfera-Bolla
BIGO
-costituisce il centro del progetto
Albero di carico composto da 8 bracci di acciaio cavo, di sezione circolare e rastremati
all'estremità, che partono da base comune a livello del mare.
Il più lungo porta su il Bigo
-Gli altri 7 si protendono all'esterno, intorno a un palo centrale e si sostengono l'un l'altro,
-rimandano alle barche
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A cura di Fossati e Morazzo
PIAZZA DELLE FESTE
2 bracci sostengono la copertura della piazza delle Feste, sorta di tensostruttura, di 2000 mq
L'intelaiatura formata da 4 travi parallele ad arco che sostengono una copertura a membrana
elastica.
-illuminazione dello spazio esterno, dai lati ma anche dal soffitto
-larga 30m e lunga 60m
ACQUARIO
-ponte Spinola, per una lunghezza di 200m, l'edificio formato da due volumi principali sollevati
da terra e collegati da una spina centrale che ospita 4 funzioni principali.
-percorso di visita, servizi, scale di sicurezza, gli impianti.
Questo aspetto impiantistico è il risultato della riflessione sulle strutture legate al mare
-architettura funzionale, anche colore rimanda al contesto
BIOSFERA/BOLLA
-aggiunta successivamente
-trasparente, realizzata nel 2001, su una piattaforma galleggiante, di fronte all'acquario.
-costituita da 32 meridiani e 11 paralleli
-involucro esterno in lastre di vetro stratificato, a doppia curvatura, fissate con borchie a
doppia trattenuta.
RICHARD ROGERS
NORMAN FOSTER
SANTIAGO CALATRAVA
Realizzato diversi ponti, usa alta tecnologia, però sensibile alla forma della struttura.
Sensibile ai temi storici, fa riferimenti alle forme antropomorfiche e soprattutto dagli anni 2000
comincia a progettare grandi architetture
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A cura di Fossati e Morazzo
DECOSTRUTTIVISMO
CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE
-il movimento destabilizza la purezza della forma
-composizioni geometriche contorte
-assenti assi o gerarchie formali
-alcuni casi forme geometriche semplici
-scomposizione delle forme già costruite, in una nuova configurazione concettuale. Prima
della configurazione architettonica.
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A cura di Fossati e Morazzo
ZAHA HADID
DANIEL LIBESKIND
Aspetto prevalente simbolico
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A cura di Fossati e Morazzo
FRANK OVEN GEHRY
Aspetto prevalente quello scultoreo e scenografico
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A cura di Fossati e Morazzo
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A cura di Fossati e Morazzo