VENERDÌ 6 MAGGIO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT R

PRIMA DIVISIONE IL PERSONAGGIO

NICOLA BINDA
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dO in Toscana (9 squadre), o
al Sud. Una stagione di B a Fro-
sinone e uno spezzone a Ca-
«Scommesse? LA SITUAZIONE
Girone B: playoff
già decisi, caccia
tanzaro. Piero Braglia, la sua è
una carriera normale?
«Potevo fare di più. Ho dimo-
strato di poter stare in B, ho
vinto campionati e fatto
Qui c’è solo al piazzamento
Ultimi 180’ in Prima divisione e
due certezze, entrambe nel

playoff; vedo in A e B gente
che non ha vinto nulla e mi
vien da ridere. Io raramente
ho fallito, forse a Carrara
(1997-98, ndr) quando facevo
il 3-4-3: era un po’ presto...».
E’ difficile fare calcio al Sud?
«No, da più soddisfazione. Qui
calcio vero»
girone B: la Nocerina promossa,
quattro squadre già sicure dei
playoff e ora a caccia del miglior
piazzamento, visti i vantaggi
previsti dal regolamento. Tutto
aperto invece nel girone A, che
Braglia, la Juve Stabia, il Sud domenica vivrà una giornata
clamorosa: il Gubbio cerca la
serie B e dietro si incrociano gli 8
«Vincono i valori, non i trucchi» Piero Braglia, 56 anni, in trionfo per la vittoria in Coppa Italia IANUALE
inseguitori. Ecco la situazione:

GIRONE A Gubbio (-1) p. 62;

ti senti importante, e le perso-
ne ti fregano di meno. Però un
giorno mi piacerebbe allenare
anche sopra la Toscana».
Sorrento 58; Alessandria (-2) 49;
mo male, ho detto all’arbitro «Bisogna spendere i soldi che «Quando sono arrivato crede- Salernitana (-6) 47; Verona 46;
"si ma fischia qualcosa anche si hanno. Stipendi da 200 o LA SCHEDA vo di essere a Beirut, invece Reggiana 45; Spezia (-2), Spal (-1)
per noi". Testuale». 300mila euro sono assurdi, posso assicurare che qui si sta e Lumezzane (-1) 43; Como (-1) e

Oggi è alla Juve Stabia, ha vin-

to la Coppa Italia e s’è qualifi-
cato ai playoff. Soddisfatto?
«Per ora sì. Siamo partiti male,
ma ho sempre avuto la stima e
il sostegno della società».
Il campo in sintetico vi aiuta?
«All’inizio è stato un dramma:
abbiamo fatto la preparazione
sull’erba naturale e abbiamo
pagato. Poi ci siamo abituati,
ci alleniamo qui tutti i giorni,
giochiamo in velocità e gli av-
versari soffrono, come noi fac-
ciamo più fatica fuori casa».
Aveva smesso di litigare con
gli arbitri, poi domenica è sta-
to espulso: due giornate di
squalifica, campionato finito.
«Ho solo fatto una battuta: la
partita era persa, ero arrabbia-
to con i miei perché giocava-
Ha vinto la C1 a Catanzaro e Pi-
sa. Ci spiega come si fa?
«Sono un rompiballe e devo
avere giocatori che mi seguo-
no. Poi servono organizzazio-
ne e sostegno della società».
Dove è cambiata questa cate-
goria in questi anni?
«Ci sono meno qualità nei gio-
catori e più corsa e organizza-
zione nelle squadre».
Paga la politica avviata dalla
Lega Pro sui giovani?
«E’ giusta. Ma è anche giusto
che un ragazzo pronto non re-
sti in Primavera, ma venga a
crescere in questi campionati:
qui si matura di più».
Troppe società sono state pe-
nalizzate perché non pagano
gli stipendi. Come evitarlo?
non si prenderanno mai. I pre-
sidenti devono resistere alle
pressioni dei tifosi: si vince
con le idee, non con i soldi».
Ma quali sono oggi i veri pro-
blemi della categoria?
«C’è la crisi, una famiglia fati-
ca a permettersi la partita, in-
fatti gli stadi sono vuoti. Al-
l’estero l’hanno capito prima».
Si dice che Castellammare di
Stabia sia un centro di scom-
messe gestite dalla camorra.
Lei avverte un clima strano?
«No. Io all’inizio l’ho detto: "se
è vero quello che dicono, non
vengo; se qualcuno fa trucchi,
lo denuncio". Posso assicurare
che non è mai successo nulla».
Castellammare di Stabia, cal-
cisticamente parlando, non
gode di una bella fama.
O
PIERO BRAGLIA
55 anni
Allenatore della Juve Stabia
Due promozioni
dalla serie C1
La B a Frosinone
Piero Braglia ha iniziato ad
allenare nel 1989 e in
Toscana ha guidato
Bibbienese, Colligiana,
Rondinella, Sangiovanne-
se, Montevarchi, Pontede-
ra, Carrarese, Pisa
(promosso in B) e Lucche-
se. Ha anche guidato
Foggia, Chieti, Catanzaro
(promosso in B),
Frosinone (in B) e Taranto
bene. La città ha problemi, le
aziende sono in crisi, ma la
gente ha grande dignità. E gli
spogliatoi sono pieni di poli-
ziotti, non succede mai nulla:
da altre parti è peggio».
Dopo la Nocerina, potrebbero
salire in serie B altre due squa-
dre della Campania. E’ l’effet-
to Napoli, è per i valori tecnici,
oppure c’è qualcos’altro?
«Qui ci sono qualità e fantasia.
Ci sono società forti, come il
Sorrento nel girone A, e c’è
gente che sa di calcio. E tutti
tifano Napoli: per tutti è un
punto di riferimento».
Braglia da Grosseto come
Mazzarri da San Vincenzo:
due toscani eroi del Golfo.
«Abbiamo fatto il corso insie-
me. Qui non ci siamo mai visti,
gli voglio fare i complimenti».
Bassano 41; Cremonese e
Ravenna 38; Pavia 36; Pergocre-
ma (-1) 34; Alto Adige e Paganese
29; Monza 28. Così domenica
(ore 15): Alessandria-Spal (1-1);
Alto Ad.-Pavia (1-2); Cremonese-
Bassano (0-0); Como-Monza
(1-0); Gubbio-Paganese (2-0);
Ravenna-Pergocrema (2-1);
Reggiana-Salernitana (1-1);
Spezia-Sorrento (0-2);
Verona-Lumezzane (1-1).
GIRONE B Nocerina p. 71;
Benevento 59; A. Roma 53; Juve
Stabia e Taranto 51; Foggia (-2)
44; Siracusa 43; Lanciano 42;
Lucchese 41; Pisa 39; Barletta
38; Gela 37; Ternana (-2) e
Cosenza (-6) 35; Andria 33;
Viareggio 30; Foligno (-4) 29;
Cavese (-6) 28. Domenica (15):
Andria-Cavese (0-3); Atl. Roma-
Cosenza (0-1); Foggia-Taranto
(1-2); Foligno-Benevento (0-2);
Gela-Nocerina (0-1); Juve Stabia-
Lucchese (0-0); Lanciano-
Barletta (2-0); Siracusa-Ternana
(1-2); Viareggio-Pisa (0-1).

GIUSTIZIA SPORTIVA I DUE CASI CALDI

Gioia Carpi: levata

la penalizzazione
(rinvio al 17) e Villacidrese,
Ravenna: contatti mentre quelli di Cosenza e Sa-
con un giocatore lernitana saranno discussi la
settimana prossima. Accolto an-
del Lumezzane, che che il ricorso del Noto (serie D,
girone I): la penalizzazione di 7
ha sporto denuncia punti scende a 5.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA Caso Ravenna Il 17 aprile scor-

d(ni.bin.) Ogni giorno, una
novità dalla giustizia sportiva.
Stavolta il colpo di scena riguar-
da il Carpi, che si vede restitui-
re dal Tnas il punto di penaliz-
zazione a pochi giorni dall’ulti-
ma, decisiva giornata di cam-
pionato. L’altro caso rovente ri-
guarda il presunto illecito per
Lumezzane-Ravenna, che ha vi-
sto deferire il club romagnolo e
il suo d.s. Giorgio Buffone.
Tnas Il Carpi, difeso dall’avvoca-
to Mattia Grassani, era stato pu-
nito per aver pagato con 4 gior-
ni di ritardo i contributi di un
tesserato: l’Arbitrato ha dato ra-
gione alla capolista del girone
B di Seconda divisione, che così
a 90’ dalla fine ha 3 punti sulla
Carrarese (che però è in vantag-
gio nello scontro diretto). Do-
menica, tra l’altro, le due gran-
di vanno sui campi di squadre
in corsa per i playoff: il Carpi a
Prato, la Carrarese e San Mari-
no. Ma ora alla capolista basta
un pareggio per la promozione.
Ecco la nuova classifica (prime
posizioni): Carpi p. 65; Carrare-
se 62; L'Aquila 48; San Marino
e Prato 46; Chieti 45. Slittano
(a oggi?) le altre sentenze dello
stesso Tnas sui ricorsi di Gub-
bio, Spezia, Foggia, Savona
so Lumezzane-Ravenna è finita
0-0. Qualche giorno prima del-
la partita Buffone avrebbe con-
tattato il difensore Fabio Pisaca-
ne, ex del Ravenna e ora al Lu-
mezzane, il quale ha segnalato
il fatto ai suoi dirigenti, che su-
bito hanno allertato la Procura
Figc. Le indagini hanno prodot-
to elementi tali da portare al de-
ferimento, che la Disciplinare
dovrebbe discutere a breve: vi-
sto che mancano due giornate e
visto che, in caso di colpevolez-
za, il Ravenna rischia la retro-
cessione, non è escluso che si ar-
rivi al rinvio dei playout nel gi-
rone A di Prima divisione. Buf-
fone cade dalle nuvole: «La set-
timana scorsa sono stato inter-
rogato da un ispettore della Pro-
cura federale, ma nulla lascia-
va presagire un deferimento.
Ho la coscienza talmente pulita
che non ero neppure andato a
consultare un legale». Solo ieri
pomeriggio Buffone si è recato
a Roma nello studio dell’avvo-
cato Eduardo Chiacchio. «In
vent’anni di attività da d.s. —
aggiunge — è la prima volta
che mi capita una cosa simile.
Non posso accettare una con-
danna, è un’accusa ingiusta, da-
remo battaglia per discolparci.
Quel giorno sono arrivato a Lu-
mezzane 20 minuti prima della
partita e non ho visto nessuno».