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)
INDICATORS (19-03-18) (23-05-18)
(10-09-18) (22-10-18 NAP.)
(20-11-18)
“WOM” È L’ACRONIMO DI WORD-OF-MOUTH (31-1-18 RAG.) (26-2-18 BA.)
(23-05-18) (25-06-18)
(04-10-18) 27-11-18)
15/07/2006 DATA DI NASCITA DI TWITTER (31-01-18 RAG.) (7-02-18)
(26-2-18 BA.) (19-03-18)
(25-06-18) (03-10-18)
(04-10-18)(20-11-18)
ALCUNI STUDIOSI HANNO DEFINITO CARATTERIZZATI DA UNA (26-2-18 BA.) (25-06-18)
HALO CONSTRUCT EFFETTO ALONE CONNOTAZIONE TERRITORIALE (10-09-18) (03-10-18)
(22-10-18 NAP.)
QUELLO CHE INDUCE I CONSUMA-
TORI A PREFERIRE I PRODOTTI:
1
È’ DIMOSTRATO CHE IN MEDIA TRE MARCHE PER CATEGORIA (31-1-18 RAG)(31-1-18PAD.A)
OCCUPANO LA MENTE DEL (03-10-18) (04-10-18)
(20-11-18) 27-11-18)
CONSUMATORE NON PIU’ DI
ELEMENTI STRATEGICI CHE CONTINUITA’ E MODERNITA’ (31-01-18 PAD.A.) (7-02-18)
DETERMINANO IL SUCCESSO DEL (25-06-18) (04-10-18)
BRAND AIA:
ELEMENTI CHIAVE CHE IDENTIFICA PIUMAGGIO DEL BRAND (26-2-18 AV.) (19-03-18)
UNA MARCA: (25-06-18) (10-09-18)
(03-10-18)
ESEMPI DI PIUMAGGIO DEL BRAND: IL BLU DI PASTA BARILLA (31-1-18 PAD.A.)(26-2-18 AV.)
(25-06-18) (10-09-18)
27-11-18)
FRICTIONIESS VIRAL MARKETING: L’UTENTE DIFFONDE INFORMAZIONI (22-10-18 NAP.)
IN MODO INCONSAPEVOLE
IL 2002 E IL 2003 SONO GLI ANNI IN GRAZIE GIOVANNI RANA” (31-1-18 PAD.A)(26-2-18 BA.)
CUI VA IN ONDA LA CAMPAGNA (23-05-18) (25-06-18)
(10-09-18)
PUBBLICITARIA DEL PASTIFICIO
RANA:
IL BRAND NAME “EMMENTALER” EMMENTAL (25-06-18)
COSTITUISCE UN’EVOLUZIONE DEL (04-10-18)
PRECEDENTE:
2
IL CARTONE E’ DEFINITO ANCHE: PACKAGE TERZIARIO (22-10-18 NAP.)
BANDIERA
3
IL PRIMO LANCIO PUBBLICITARIO 1989 (7-02-18)
DELLO YOUGURT “FATTORIA (10-09-18)
(03-10-18)
SCALDASOLE” AVVENNE NEL
IL RETRO/VINTAGE MARKETING E’ SIA INDIVIDUALIZZANTE CHE (7-02-18) (23-05-18)
UN FENOMENO: GENERALIZZANTE (25-06-18) (10-09-18)
(04-10-18)
4
LA “CARTA DEI PRINCIPI” DI “INTEL” DIVULGAZIONE, PROTEZIONE, (31-01-18 RAG.) (7-02-18)
PRESCRIVE AI SUOI DIPENDENTI BUONSENSO (26-2-18 AV.) (26-2-18 BA.)
(19-03-18)(25-06-18)
TRE REGOLE DI PARTECIPAZIONI AI (10-09-18(20-11-18)
SOCIAL MEDIA
LA MAGGIOR PARTE DELLA NOSTRA L’80% DEL RICORDO è (31-01-18 RAG.) (7-02-18)
(19-02-18) (26-2-18 AV.)
MEMORIA È VISIVA, IN EFFETTI: INFLUENZATO DA Ciò CHE (10-09-18)(20-11-18)
ABBIAMO VISTO 27-11-18)
NEL PRIMO SPOT DEL POMODORINO PORTA AL COLLO UNA (26-2-18 BA.) (19-03-18)
D’O PIENNOLO VALGRÌ, LA COLLANA COMPOSTA (23-05-18) (25-06-18)
(04-10-18) (20-11-18)
PROTAGONISTA È UNA DONNA CHE DI POMODORINI 27-11-18)
NEL PRIMO SPOT PER IL LANCIO DELLA LA BONTA’ È UN’ARTE SOTTILE”
LINEA “SFOGLIAVELO” DI GIOVANNI
RANA, CELEBRE È IL CLAIM:
6
NELLA COMUNICAZIONE, DEL CAROSELLO (31-01-18 PAD.A.)
IL FENOMENO DELL’IMPRENDITORE (19-02-18) (26-2-18 AV.)
(26-2-18 BA.) (23-05-18)
TESTIMONIAL E’ IN LINEA CON LA (25-06-18)(10-09-18)
TRADIZIONE: (20-11-18)
SONO DEFINITI “BABY BOOMERS” I TRA IL 1946 E IL 1964 (19-02-18) (26-2-18 BA.)
NATI (19-03-18) (10-09-18)
(03-10-18) (22-10-18 NAP.)
27-11-18)
7
UN MARCHIO RAFFIGURATIVO ADIDAS (26-2-18 AV.) (19-03-18)
L’ARCHETIPO GUERRIERO È: (10-09-18) 27-11-18)
8
TIPO DOMANDA X
L’impresa è un sistema:
1
b Aperto
X
a Chiuso
c Circolare
d Anonimo
d Gli azionisti
X
b Le comunità locali
c I gruppi di rappresentanza
d Gruppi di pressione
X
b Dipendenti
c Fornitori
a Marche globali
X
c Marche territoriali
d Marche regionali
La mission è un’enunciazione:
21
b Degli obiettivi di breve periodo
c Della logistica
d Della distribuzione
La mission definisce:
23
b Le politiche e le agevolazioni finanziarie
d Le politiche e l’indebitamento
a Le politiche e i valori
X
La mission può essere misurata n termini:
24
b Attitudine del prodotto a soddisfare esigenze trascurabili per i clienti
c Determinano incertezza
X
b Determinano condivisione di obiettivi
c Responsabilità istituzionale
a Responsabilità sociale
X
d Responsabilità governativa
Con la customerizzazione:
37
b Il cliente si allontana dal produttore
La comunicazione di marketing:
41
b È rivolta prevalentemente agli azionisti
La comunicazione economico-finanziaria:
43
a Non è destinata ai fornitori
c Unicamente ai clienti
b Nuovi segmenti
d Innovazione di prodotto
c Consonanza
X
Nella comunicazione di marketing, a livello meta si collocano:
46
a Le attività di condivisione dei valori
La meta-comunicazione:
48
a Ha finalità operativa
c Ha finalità strategica
X
b Ha finalità proattiva
d Ha finalità reattiva
La risonanza è il risultato della:
49
b Comunicazione corrente
c Comunicazione operativa
a Meta-comunicazione
X
d Comunicazione non strategica
b Comunicazione operativa
c Comunicazione strategica
X
La comunicazione d’impresa assume un ruolo fondamentale in quanto:
51
b Collante delle organizzazioni a mutualità prevalente
c La dinamicità dell’impresa
d La stanzialità dell’impresa
a La reputazione dell’impresa
X
La reputazione:
56
b Se alta determina sfiducia
I public affairs:
57
b Sono i rapporti che l’impresa instaura unicamente con i propri
dipendenti
c Sono i rapporti che l’impresa instaura unicamente con i propri fornitori
c Favoriscono le fusioni
d Favoriscono i contratti di licenza
b Strategico e relativo
d Strategico e assoluto
c Strategico e operativo
X
La comunicazione economico-finanziaria si basa sulla produzione di dati di natura:
63
a Unicamente contabile
b Unicamente extracontabile
d Contabile ed extracontabile
X
c Giuridica
c Risorse umane
a Risorse finanziarie
X
d Competenze intelelttuali
a Il bilancio sociale
d Il rendiconto finanziario
X
c Il mansionario dei dipendenti
b Autorealizzazione
d Appartenenza
c Natura esterna
X
I mezzi attraverso cui le imprese soddisfano i bisogni informativi di natura legislativa
69 sono i bilanci:
a Sociali
d D'esercizio annuali
X
b Di stato
c Extra contabili
b Del management
c Del personale
a Del finanziamento
X
d Della governance
c Gestionale
a Economico-finanziaria
X
d Di marketing
a "Azionisti" e "Banche"
b "Fornitori" e "Clienti"
d "Stato" e "Privati"
c Delle merci
d Delle rimanenze
b Del valore
X
La comunicazione economico-finanziaria può essere distinta in:
76
a Tangibile e Intangibile
b Materiale e Immateriale
d Volontaria e Di base
X
c Assoluta e Relativa
c Psicologica
d Sociale
a Legislativa
X
Nei mercati efficienti il sistema dei prezzi:
78
a È superiore al valore reale dei titoli
Il marchio:
81
a È il segno distintivo dell’imprenditore
Il marchio di commercio:
82
a È quello applicato dal produttore
Il marchio costituisce:
86
b Un tangible asset
c Una rimanenza
a Un intangibile asset
X
d Un componente del capitale circolante
Il metodo Interbrand:
87
b Non considera la forza del marchio
c È un metodo che utilizza unicamente dati finanziari
a Che viene pagato per l’utilizzo dei diritti del bene immateriale
X
d Che viene pagato per l’utilizzo dei diritti di marchi privi di valore
c È un asset materiale
a È un asset immateriale
X
I marchi al momento della registrazione:
92
b Hanno valore strategico
c La domanda è stabile
Obiettivi di cash-flow:
108
b Implicano l’adozione di prezzi in linea con quelli di mercato
a Multivariata
X
c Di bilancio
Il prezzo contribuisce:
122
b A posizionare il packaging
a A posizionare la marca
X
c A posizionare la comunicazione
d A posizionare la distribuzione
d Il cliente è indifferente
d >1
X
c 0
Una diminuzione del 10% nel prezzo di un prodotto determina un aumento delle vendite
128 del 5%:
a La domanda è elastica
c La domanda è flessibile
d La domanda è ipersensibile
b La domanda è anelastica
X
In presenza di beni succedanei, la domanda è:
129
c Elastica rispetto al prezzo
X
a Rigida rispetto al prezzo
c Analisi disgiunta
b Obiettivi liberali
d Obiettivi di profitto
X
c Obiettivi incentrati sulla governance
Il prezzo soglia:
133
a Corrisponde al costo indiretto
Il prezzo tecnico:
134
a Corrisponde al costo indiretto
La strategia di scrematura:
136
a Consiste nel praticare prezzi bassi
c L’inesistenza di willingness-to-pay
c Scoraggiare i monopoli
c Barriere normativa
b Barriere all’entrata
X
d Barriere istituzionali
c Il management
a È un obiettivo comunicazionale
X
d Non richiede l’attivazione della percezione
c Basso coinvolgimento
d Spiccata logica
a Elevata emotività
X
Le risposte valutative di tipo Learn – Fell – Do, sono guidate da:
152
b Elevata razionalità
X
a Elevata emotività
c Basso coinvolgimento
b Elevata affettività
d Elevato coinvolgimento
c Base settimanale
d Base giornaliera
a Base annua
X
Con il criterio tradizionale di determinazione del budget, il livello ottimale di
169 investimenti in comunicazione si ha in presenza del:
a Massimo profitto
X
c Massimo ascolto
d Massimo share
c Sessanta
d Settanta
b Cinquanta
X
L’Olimpiade di Tokio del 1964 è il primo evento televisivo trasmesso:
172
c Via satellite
X
a Via etere
b Via cavo
c Pubblicità Regresso
d Pubblicità Ingresso
a Pubblicità Progresso
X
La prima televisione privata italiana si chiamava:
174
b Telenorba
c Telemare
a Telebiella
X
d Telemax
d 1954
X
b 1934
c 1944
c Inserzioni radio
a Campioni omaggio
X
d Eventi sportivi
c Camay
d Marsiglia
b Palmolive
X
L’approccio creativo di “Bill Bernbach” si fondò sul concetto:
178
b Grande è bello
c Piccolo è peggio
a Piccolo è meglio
X
d Grande è meglio
c Carmencita
a Marlboro Man
X
d Ippopotamo Pippo
c Uomo impegnato
a Uomo incinto
X
d Uomo disinibito
c Prevalentemente simbolici
a Prevalentemente informativi
X
d Prevalentemente di fantasia
a Prevalentemente suggestivi
X
d Prevalentemente pragmatici
La “pubblicità critica”:
184
b Non implica il valore pratico
La “pubblicità ludica”:
185
c Nega il valore pratico
X
a Implica il valore informativo
Il “corporate advertising”:
187
c Si concentra sull’impresa
X
a Si concentra su singoli prodotti
La “pubblicità d’immagine”:
188
c Fa leva sulla sfera delle emozioni
X
a Offre informazioni
La “pubblicità commerciale”:
189
c Valorizza il consumo
X
a Veicola tematiche di interesse sociale
b 1980
c 1990
Effetto di depressione:
195
a Calo delle vendite subito prima della promozione
Il sampling consiste:
197
b Nell’offrire al consumatore un prodotto con prezzo scontato
c I saldi
d I buoni sconto
b Le vendite a premio
X
L’offerta Multipack, praticata da un’azienda, consiste:
199
b In un buono sconto a favore del consumatore
c I concorsi
a Le offerte speciali
X
d Il sampling
a Prodotto
X
c Prezzo
d Ambiente
c Lineari e comunicative
b Strutturali e comunicative
X
d Marginali e comunicative
Il packaging primario:
207
a È l’imballaggio
c Avvolge la confezione primaria
b Package secondario
c Verbali e diacronici
d Verbali e laconici
a Verbali ed iconici
X
Il punto vendita si distingue per:
211
b Ampiezza e profondità dello spazio fisico
c Monoservizio e pluriservizio
Il flagship store:
213
a È chiamato anche negozio periferico
c Shop at shop
b Shop in shop
X
d Shop for shop
Il factory outlet:
216
b Notoriamente si estende su superficie inferiore a 50 mq
c “Temporary” o “Village”
c Pop-retail store
d Pop-shop store
d Piattaforme relazionali
X
b Piattaforme logistiche
c Piattaforme transazionali
c Assortimento
b Efficacia
X
d Durata
b La brand ricognition
c La brand mediation
d La brand station
a La brand reputation
X
Il Bilancio Sociale è un documento di valutazione:
225
b Del risvolto economico dell’attività aziendale
c Solo Comunicazione
a Comunicazione e rendicontazione
X
d Solo controllo esterno
b Cinque fasi
c Sei fasi
Lo Stickering consiste:
236
b Nell’utilizzo pubblicitario di siti internet
Fake site:
237
b Consiste nella realizzazione di installazioni imprevedibili
Street art:
239
d Modifica gli spazi urbani per suscitare l’interesse delle persone
X
a Modifica il prodotto per suscitare l’interesse delle persone
Flash mob:
240
a Aggregazione spontanea di commercianti
c Ibrida
d Di nicchia
b Non convenzionale
X
Il viral marketing è una strategia di comunicazione attuata prevalentemente:
242
c Via web
X
a Via radio
b Via tv
d Via stampa
c Convenzionale
a Virus
X
d Scontata
c Google
a Hotmail
X
d Yahoo
d Assenza di spam
a Bassi costi
X
Svantaggi del marketing virale:
247
b Grado di diffusione tra gli utenti
c Alti costi
c Experience Tools
a Experience Provider
X
d Experience Driver
a La pubblicità
X
c Il sito web
d Lo spazio espositivo
b Manifatturiero
d Tecnologico
In-game advertising:
268
a Consiste nell’inserimento di pubblicità dinamiche nei film
a Plot placement
X
c Act placement
d Script placement
c Museo artistico
b Museo aziendale
X
d Officina del marchio
b Estetico
c Sinelastico
«Gli studi condotti sulla comunicazione polisensoriale dimostrano che la musica possa
278 influenzare e modificare lo stato emotivo dell’uomo»:
c Sound Business
X
a Communication Business
b Eye Business
d Sense Business
b Lo sfioramento
c La panoramica
a L’immersione
X
d Lo sguardo analitico
b Udito e Olfatto
d Gusto e Olfatto
a Farsi ricordare
X
d Ottimizzare il layout espositivo dei negozi
Un profumo può svolgere un ruolo determinante nella scelta del consumatore quando
287 questo:
Nella prassi si assiste a tre livelli di rapporto fra stadio di sviluppo e crescita fisica della
292 marca:
Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca,
293 l'appropriazione vede la marca:
Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca, il
294 riconoscimento vede la marca:
La marca che viene citata per prima parlando di una determinata categoria di prodotto è
296 definita:
b Top of test
a Top of mind
X
c Top of brand
a La riconoscenza e la stima
c L'attesa e la stima
d L'ordine e la stima
b La diversità e la stima
X
Nell'ambito dell'analisi della forza della marca (x) per il consumatore, la stima indica:
298
a Cosa rende «x» una marca per il consumatore
L'analisi della personalità descrive il profilo di una marca in analogia con i tratti
301 caratteriali:
b Dell'azienda
c Dell'imprenditore
a Di un uomo
X
d Di una marca concorrente
Il concetto di personalità della marca può essere considerato come un’evoluzione del
302 concetto:
a Di commerciabilità di marca
c Di valore di marca
d Di grandezza di marca
b Di immagine di marca
X
La personalità di una marca può essere interpretata e classificata con l’ausilio:
303
b Delle tecniche di estrapolazione
a Degli archetipi
X
c Delle ricorrenze
b Dieci archetipi
c Undici archetipi
Con riferimento all'analisi della personalità di una marca, gli archetipi sono
306 rappresentati all’interno di una mappa definita da:
a Tre polarità
c Cinque polarità
d Sei polarità
b Quattro polarità
X
Gli archetipi della personaltà di marca sono rappresentati all’interno di una mappa
307 definita, tra le altre, dalle seguenti polarità:
c Pensiero ed energia
X
a Emozione e tensione
b Sostanza e forma
d Rumore ed energia
c Fratello e angelo
a Madre e saggio
X
d Guerriero e innocente
b EVA e PIMS
c FGV e TAV
a EVA e FGV
X
d EVP e VAN
c Copertina
d Transito
a Soglia
X
Tra le differenti zone attenzionali di un negozio, la "seconda zona" è quella:
315
b Adiacente ai camerini
a Adiacente all'entrata
X
d Adiacente all'area di parcheggio
b Tre A
d Cinque A
Generalmente nel category management è prassi operare una suddivisione dei prodotti
319 in:
a Un ampio assortimento
X
d Un assortimento modesto
a Format visivo
X
b Start visivo
d Centro visivo
a Di prodotti farmaceutici
X
b Di prodotti agricoli
c Di prodotti standard
b Format Reader
c Format Leader
a Format assoluto
b Format istantaneo
X
c Format lungo
Bodycopy:
326
d È il testo che argomenta la promessa del pay-out
Arousal:
329
d Corrisponde ai “servizi” erogati sul punto vendita
Il pack: :
333
d E' il quarto elemento che si tocca quando si incontra il prodotto
a Olfattive
b Duttili
c Tattili
X
La scelta dei materiali è un tema importante che coinvolge: :
339
d Insegne, merchandising e franchising
L'apprendimento tattile è: :
340
d Illusorio e pragmatico
a Sequenziale e progressivo
X
b Sequenziale e altalenante
c Progressivo e concentrico
a Suonato o strumentalizzato
b Cantato o strumentale
X
c Cantato o raccontato
a TV e Radio
X
b TV e Stampa
c Radio e Stampa
Spot song:
344
d Si avvale di un rumore, come colonna sonora dello spot
Hit song:
345
d Spot che stanno per essere lanciati e che hanno un basso potenziale
a Brani musicali che stanno per essere lanciati e che hanno un ottimo
potenziale X
b Brani musicali che stanno per essere lanciati e che hanno un basso
potenziale
c Jingle che stanno per essere lanciati e che hanno un basso
potenziale
Brand radio:
346
d Canale musicale di una determinata catena di negozi o di una marca
X
a Canale musicale sottoposto al controllo dell'Autority
b Canale musicale sottoposto a controlli ministeriali
Borotalco:
347
d Tipico esempio di "logo gustativo"
a Marketing olfattivo
X
b Logo olfattivo
c Canale olfattivo
a DOP e IGP
X
b DOPT e IGP
c IGTT e IGP
b Del Trecento
c Del Seicento
a Lo sviluppo industriale
X
b Lo sviluppo dei distretti
c Lo sviluppo agricolo
La "Collezione d'impresa":
353
a E' sempre aperta al pubblico dei dipendenti e dei visitatori
L'Archvio d'impresa:
354
b È generalmente aperto ad un pubblico di massa
a In Cooperativa o Onlus
b In SRL o Onlus
c In Fondazione o Onlus
X
Il museo d'impresa può definirsi strumento di comunicazione:
356
d Verbale
a Istituzionale
X
b Legale
c Di massa
c Dal visitatore
b Dall'impresa
c Dall'audience diretta
a Dal visitatore
X
d Dall'audience interna all'azienda
b Canale-Rigido
d Canale-Aroma
Il percorso storico del museo aziendale "Collezione Branca" è noto per la particolare
360 rilevanza:
Il museo, per sua natura, non agisce direttamente sui comportamenti d'acquisto, ma
363 funge inevitabilmente:
a Da magazzino
b Da shop
c Da filtro
X
d Da discount
b Sette categorie
c Otto categorie
d Nove categorie
X
Museo-studio dell'orafo Mario Buccellati:
366
a Esempio di Museo archivio
d Esempio di distretto
a Grandi dimensioni
Tra i potenziali effetti che le etichette DOP e IGP possono determinare sui mercati, da
373 evidenziare:
c Di nicchia
Lato mercato, le etichette DOP e IGP possono essere utilizzate dalle imprese come
378 strumenti di:
d Differenziazione quantitativa
a Differenziazione pura
b Differenziazione relativa
c Differenziazione qualitativa
X
Punti di forza del sistema DOP e IGP:
379
d Strumento di tutela del fornitore; Strumento di diversificazione
I valori e le norme indotte dal marchio di certificazione possano rivelarsi ulteriore leva:
381
d Nell'accrescimento dell'identità del management
Nella costruzione del sistema della brand identity, oltre al corporate brand:
387
d Si avverte il ruolo strategico del marchio ombrello
In sede di studio dei marchi di tutela DOP e IGP, l'indagine condotta dal Prof. Andrea
388 Quintiliani ha evidenziato:
a Della comunicazione
X
b Del prodotto
c Del prezzo
a Agnostica e operativa
b Moderna e operativa
c Strategica e operativa
X
I prezzi dei prodotti green possono essere:
394
d Più alti rispetto alle alternative convenzionali
X
a Di scrematura di un mercato
b Anticoncorrenziali
Snowman in Africa:
395
d Campagna di raccolta fondi realizzata da MSC Crocere in favore
dell'UNICEF
a Campagna di raccolta fondi realizzata da Gucci in favore dell'UNICEF
X
b Campagna di raccolta fondi realizzata da Prada in favore di
Legambiente
c Campagna di raccolta fondi realizzata da MSC Crocere in favore di
Legambiente
Vantaggi per le aziende del Co-Marketing filantropico:
396
d Incrementare la brand recognition
b Al management
c Ai dipendenti
c Spontanea
Ecolabel è un marchio:
400
d Ombrello
a Generico
b Di prodotto
X
c Di processo
a Green e Whitewashing
X
b Green e Washing
c Green e White
a Jay Curter
b Jay Westervelt
X
c Jay Byron
a Capitale pubblicitario
b Capitale finanziario
c Capitale reputazionale
X
Associazione inglese che propone un decalogo antigreenwashing:
404
d GreenBay
a Futerra
X
b Greenwashingindex
c Green Wiki
d GreenEconomy
c GreenBay
a Tested Green
X
b Eco Label
c EMAS
a Sessanta
b Settanta
c Ottanta
X
L'Ambush Marketing può essere interpretato letteralmente come:
412
d Marketing da imboscata
X
a Marketing da ritirata
b Marketing sospeso
c Marketing da rifugio
a Guerrilla Marketing
X
b Tribal Marketing
c Visual Marketing
a Caratterizzate da un effetto-sorpresa
X
b Caratterizzate da un effetto-deterrente
c Caratterizzate da un effetto-sonnolenza
L'ambusher:
416
d E' lo sponsor finanziario di un evento
b C.T.O
c M.I.O
a Illecito di comunicazione
X
b Illecito finanziario
c Illecito strumentale
Il giocatore danese Nicklas in una partita degli Europei di calcio 2012 celebra un goal:
420
d Mettendo in evidenza degli slip a marchio "Lovable"
Tra le aree dei social media, il "Social community" vede gli utenti:
422
d Ascoltare, Giocare e Conversare
a Museali
b Convenzionali
c Coupon
X
Tra le aree dei social media, il "Social entertainement" si caratterizza per:
425
d Il gioco, l'ascolto e il vino
Meme:
427
d Un'idea che si propaga attraverso la rete d'impresa
d Appendere e Interesse
X
b Chiudere e Interesse
c Appendere e Ascolto
a La Stampa
b Il Web
X
c La Radio
L'utilizzo dei Social Media nelle imprese costituisce un mezzo per comunicare in
432 maniera:
a Mono/Multi Case
b Mono/Multi Brand
c Mono/Multi Piattaforma
X
La campagna "SHARE A COKE" ha visto, in particolare, l'utilizzo dei seguenti Social
434 Media:
a Facebook e Twitter
X
b Facebook e Google+
c YouTube e Google+
d Google+
a Twitter
b Facebook
X
c Pinterest
IKEA ha registrato un aumento delle vendite del 15% a seguto della pubblicazione del
436 suo catalogo su:
d Google+
a Twitter
b Pinterest
c Facebook
X
La campagna pubblicitaria No sugar No bull***t" testimonia la capacità dell'impresa di:
437
d Viralizzarsi
X
a Regalare contenuti premium
I "rich media" sono dei messaggi pubblicitari con i quali gli utenti possono interagire
438 all'interno:
Una riduzione dei costi del 16% per aver spostato una parte delle richieste al Customer
440 Service su Twitter:
a Il disegno
b Il cinema
c La musica
X
La Mini Cooper di Bmw e il New Beetle di Volkswagen sono una manifestazione di:
444
d Virtual Marketing
a Marketing nostalgico
X
b Marketing noia
c Marketing rosa
c Neoclassicismo mediatico
d Multi prodotto
a Multi generativo
b Multi generazionale
X
c Multi service
Si considera pubblicità nostalgica quella ideata da "Algida" che ha presentato sulla sua
450 fanpage:
L'azienda che aspira ad essere riconosciuta all'esterno come social brand deve mettere
451 in atto un'organizzazione interna che coinvolge:
E' incaricato della gestione dei profili dell'azienda sui vari social media:
453
d Community Manager
X
a Social Media Manager
b Retail Manager
a Twitter
X
b Facebook
c Google+
La "Carta dei principi" di "Intel" prescrive ai suoi dipendenti tre regole di partecipazione
457 ai Social Media:
L'impresa attiva sui Social Media profila una serie di rischi, tra questi:
460
d Danno alla brand reputation; Furto di identità
X
a Danno alla social reputation; Furto di Like
Il Social Media Plan è un piano che l'azienda mette in campo per la comunicazione
461 verso:
d Il management
a L'interno
b L'esterno
X
c Gli azionisti
c SocialMentore; MediaReputation
a Gratuito
X
b A pagamento
c Molto avanzato
b SMAR
c SMAT
c Logistica
a Advertising OFF-Line
X
b Advertising ON-Line
c Advertising Extra-Line
a I prodotti maturi
b I prodotti in declino
c I nuovi prodotti
X
Generalmente si riscontra una forte coerenza tra l'approccio innovativo e la
475 considerazione del budget pubblicitario come:
d Investimento
X
a Costo operativo
b Costo gestionale
c Spesa
a Costo fisso
b Costo straordinario
c Spesa
X
Il budget pubblicitario come investimento, tenderà ad essere identificato come un
477 costo:
d Fisso
X
a Accessorio
b Diretto
c Variabile
d Nuovi spot
a Dispositivo socio-economico
b Dispositivo socio-professionale
X
c Dispositivo socio-etico
La Coca Cola company nel 1997 iniziò ad utilizzare un metodo innovativo di storytelling,
488 ossia il:
d Digital storytelling
X
a Multi storytelling
b Retro storytelling
c Format storytelling
b Word-Of-Mouth
X
c Wind-Of-Mouth
d Wilde-Of-Mouth
Nei Social Media vi è il rischio concreto di vedere violato il diritto principe della privacy:
492
d Diritto di negazione
a Diritto all'oblio
X
b Diritto all'abbandono
c Diritto d'autore
"ENISA" è l'agenzia:
493
d Di sicurezza sul lavoro dell'Unione Europea
b #nice
c #love
d Cani e Gatti
a Bambini e Mamme
c Coppie omossessuali
X
Il brand "Whole Foods" è stato oggetto di una campagna di boicottaggio tramite
497 Facebook in seguito alla seguente dichiarazione del CEO:
a YouTube
X
b Pinterest
c Twitter
Pinkwashing:
499
d Forma di comunicazione "Pink friendly"
a I tweet negativi
X
b I tweet positivi
c I tweet neutri
a Advertising e Subvert
X
b Washing e Subvert
c Marketing e Subvert
Il Subvertising, inteso come pratica, si colloca all'interno del più vasto movimento
502 ideologico:
d Cultural Jamming
X
a Social Jamming
b Nice Jamming
c Cultural Art
Esempio di "Subvertising":
504
d "Obsession for Men" modificato in "Recession for Men"
X
a "Obsession for Men" modificato in "Obsession for Dog"
a Olio d'oliva
b Olio di palma
X
c Olio esausto
a Il dito di un orango
X
b Il dito di un uomo di colore
c La zampa di un gatto
Gli autoscatti realizzati con la fotocamera dello smartphone dicono molto a proposito
511 del:
a Social
b Picture
c Selfie
X
Selfie e comunicazione d'impresa. Cipster ha creato il concorso:
514
d Cipsterizzati
X
a Cipmood
b Cipselfie
c Cipstar
d Brand recognition
a Brand experience
b Brand engagement
c Brand ambassador
X
Analizzando i selfie, l'azienda Adidas ha scoperto che il 13% dei suoi clienti è anche
517 amante:
d Di "Beyoncé"
a Di "Madonna"
b Di "Justin Bieber"
X
c Dei "Metallica"
New York Public Library, per cercare di svecchiare la propria immagine, ha installato
520 nele aree interne:
d Selfie Package
a Selfie stick
Nelle imprese il numero delle persone che operano nella comunicazione interna non è
527 elevato; mediamente, vi operano:
a Le bacheche aziendali
X
b Le newsletter
c I video istituzionali
a Caldo
X
b Glaciale
c Freddo
L'analisi dei metalinguaggi che l'azienda "AIA" invia al consumatore parte dall'elemento
531 del vantaggio di un percepito:
a Differenziazione e Diversificazione
b Profitto e Modernità
c Continuità e Modernità
X
Dal punto di vista cromatico il logo "AIA" esplicita valori di:
533
d Italianità, Qualità e Pulizia
X
a Italianità, Modernità e Staticità
Le confezioni dei prodotti "AIA" riflettono una cura verso il concetto di:
534
d Ruralità
a Universalità
b Timeless
X
c Staticità
a Transitività
X
b Relatività
c Staticità
a Relazione madre-figlio
X
b Relazione marito-moglie
c Relazione venditore-cliente
c Della privazione
X
Il brand name "Emmentaller" costituisce un'evoluzione del precedente:
538
d Asiago
a Le Gruyère Switzerland
b Emmental
X
c Leerdammer
b DLA BBCT
c DLA BB
b 1966
c 1976
b 1969
c 1979
d De La Nazione
a De La Repubblica
X
b De Il Manifesto
d DLA CCDO
a DLA AAAA
b DLA CCSS
c DLV BBDO
X
Il rilancio pubblicitario dello yogurt "Fattoria Scaldasole" è affidato, nel 2005,
546 all'Agenzia:
d Spot Comunicazione
a TV! Comunicazione
b Advertising Comunicazione
c Hi! Comunicazione
X
Nella campagna di rilancio di "Fattoria Scaldasole" il management dell'azienda propone
547 all'Agenzia il seguente concept:
a BBDO Group
X
b DLV BBDO
c Pomilio Group
"Claim" del brand "Mars" nel periodo 1973-1979:
553
d Lavoro o gioco che fai, Mars ti aiuta lo sai
b Mars ti dà
c Energia mentale
Risale al 1989 il primo presidio dell'area emozionale del brand Mars, con il claim:
555
d Mars ti aspetta
a Mars ti dà
X
b Mars ti cerca
c Mars ti vuole
I due spot Indian e Retreat del brand Mars, hanno in comune il claim:
556
d Mars e vinci
a Mars e vai
X
b Mars e di nuovo in forma
c Mars e gioca
Nei primi anni del "Duemila", il media mix del brand "Mars" è stato calibrato sul focus
557 target:
Nei primi anni del "Duemila", nasce il noto claim del brand Mars:
558
d Momento di vero benessere
Il periodo 2006-2007 vede il brand "Mars" protagonista di uno spot di successo dal
559 titolo:
d Bookwarm
a Chewy
b Bright Night
X
c Bright Day
Nel 2005 il brand "Mars" è oggetto di una Campagna di affissioni dedicata alla città di:
560
d Napoli
X
a Bologna
b Firenze
c Venezia
L'attività di giovanni Giovanni Rana nasce dalla geniale intuizione di un bisogno latente
562 del consumatore, che desidera:
d Alberghiero
a Del Benessere
b Della Ristorazione
X
c Della Viticoltura
Consorzio che raggruppa gran parte dei più importanti brand dell'alimentare italiano:
564
d Italia del gusto
X
a Italia dell'arte culinaria
c Localismo e Prezzo
Il "codice QR" è stato utilizzato dal Pastificio Giovanni Rana sulle confezioni:
568
d Dei Tortelli con carne di manzo
b 1957
c 1967
d Dell'Ambush Marketing
a Del Carosello
X
b Del Viral Marketing
Il signor Giovanni Rana fa la sua prima comparsa in uno spot pubblicitario nell'anno:
572
d 1990
X
a 1960
b 1970
c 1980
Nella storia del Pastificio Rana, il 1997 è ricordato per l'ingresso sul mercato della linea:
573
d "Gioiaverde"
a "Sfogliavelo"
X
b "Sfogliagrezza"
c "Colpo di Fiamma"
Nel primo spot per il lancio della linea "Sfogliavelo" di Giovanni Rana, celebre è il
574 "claim":
d Hollywood
X
a Celebrità
b USA
c Cinecittà
Il 2002 e il 2003 sono gli anni in cui va in onda la campagna del Pastificio Rana:
576
d "Indovina chi viene a cena"
b "Hollywood"
d "Colpo d'occhio"
a "Colpo di Fiamma"
X
b "Colpo di Fulmine"
c "Colpo di Genio"
a Due Restyling
X
b Quattro Restyling
c Sei Restyling
d Il "3x2"
a Il "Multipack"
b Lo "Stickering"
c La "Promocard"
X
Il pomodorino del Piennolo DOP è una varietà di pomodoro coltivata esclusivamente:
581
d Nell'oasi del Parco Nazionale del Gran Sasso
b Serre
c Grate
a Diagramma advertising
b Diaframma advertising
X
c Panorama advertising
d Alla famiglia
a Ricette di cucina
X
b Processi di lavorazione
c Processi di stoccaggio
a Brunello - Montalcino
X
b Bresaola - Valtellina
a Valtellina - Bresaola
X
b Val Taleggio - Taleggio
Anno in cui appare in TV il primo spot del pomodorino d'ò piennolo Valgrì:
589
d 2014
a 1984
b 1994
c 2004
X
Nel primo spot del pomodorino d'ò piennolo Valgrì, la protagonista è una donna che:
590
a Porta al collo una collana composta da pomodorini
X
b Porta al polso un bracciale composto da pomodorini
Aree che possono avvalersi della tecnica "Storytelling": Product Design e Comunicazione interna
Nel punto vendita, rappresenta l’eccitamento provato dal
Arousal:
cliente nel trovare ciò che cercava
Associazione americana che ha creato una community on
Enviro Media Social Marketing
line per fronteggiare il Greenwashing:
Associazione inglese che propone un decalogo
Futerra
antigreenwashing:
Attraverso il ricordo le esperienze passate si rivelano più
Tale ricordo è definto "Roseo"
piacevoli rispetto al momento in cui furono vissute:
Attraverso la comunicazione il Pastificio Rana ha
Che si sostanzia nel binomio Tradizione-Innovazione
sviluppato sul mercato un posizionamento forte:
"Numero di interazioni" diviso il "numero di fan", moltiplicato
Average Page Engagement Rate:
per 100
Barattolo che diventa salvadanaio: Tipico esempio di confezione con funzioni aggiuntive
Barilla si caratterizza per la strategia di: Marca globale e pubblicità locale
Bodycopy: È il testo che argomenta la promessa del titolo
Borotalco: Tipico esempio di "logo olfattivo"
Canale musicale di una determinata catena di negozi o di
Brand radio:
una marca
Canali di "Storytelling": Cartacei, Relazionali e Digitali
Caso di "Subvertising": "MasterCard" modificato in "Disaster"
Caso in cui è il particolare prodotto a trainare la
Brunello - Montalcino
valorizzazione di un territorio:
Caso in cui è il territorio a trainare la valorizzazione di un
Valtellina - Bresaola
prodotto:
Claim del brand "Mars" nel periodo 1973-1979: Mars e di nuovo in forma
Coca Cola Company si caratterizza per la strategia di: Marca globale e pubblicità globale
Coca-Cola individua una serie di Online Social Media
Leadership, Collaborazione e Passione
Principles:
Coccolino si caratterizza per la strategia di: Marca locale e pubblicità globale
Con il criterio tradizionale di determinazione del budget, il
livello ottimale di investimenti in comunicazione si ha in Massimo profitto
presenza del:
Con il metodo dell’importo disponibile, gli investimenti in
Delle disponibilità finanziarie dell’impresa
comunicazione sono determinati in funzione:
Con il termine "eVigilantism" si fa riferimento all'utilizzo
Per punire atteggiamenti non etici delle aziende
della rete:
Con l’Excess Earning matrix: La forza del marchio è proporzionale alla sua anzianità
Con la customerizzazione: Il cliente interagisce con il produttore
Con riferimento all'analisi della personalità di una marca,
gli archetipi sono rappresentati all’interno di una mappa Quattro polarità
definita da:
Considerando la curva di domanda come funzione inversa
del prezzo, l’investimento in comunicazione di marketing Uno spostamento della curva di domanda verso destra
determina:
Consorzio che raggruppa gran parte dei più importanti
Italia del gusto
brand dell'alimentare italiano:
Coppia di criteri per la definizione del Budget pubblicitario: Budget disponibile; Budget necessario
Dal punto di vista comunicativo il museo aziendale si
Canale-Atmosfera
presenta come:
Dal punto di vista cromatico il logo "AIA" esplicita valori
Italianità, Qualità e Pulizia
di:
Dal punto di vista dell’impresa market-driven, la
Persegue posizioni di vantaggio competitivo
comunicazione di marketing:
Dal punto di vista organizzativo, la funzione di
In staff all'Alta Direzione
comunicazione interna può operare:
Documenti necessari all'atto della creazione di un
Social Media Policy
programma di gestione dei social media in azienda:
Due capacità importantissime della comunicazione interna: Creare e diffondere valore d'azienda
Due sono essenzialmente i vantaggi che derivano Esemplificazione del processo di sviluppo di nuovi prodotti;
all'impresa, attingendo al proprio patrimonio museale: Differenziazione competitiva
È dimostrato che in media occupano la mente del
Tre marche per categoria
consumatore non più di:
E' incaricato della gestione dei profili dell'azienda sui vari
Community Manager
social media:
Ecolabel è un marchio: Di prodotto
Effetto di depressione: Calo delle vendite subito dopo la promozione
Effetto di permanenza: La marca rimane nella mente del consumatore
Clienti abituali comprano lo stesso prodotto, che avrebbero
Effetto trasferimento interno:
comprato comunque, ad un prezzo inferiore
Elementi chiave che identificano una marca: Piumaggio del brand
Elementi strategici che determinano il successo del
Continuità e Modernità
brand"AIA":
Entrando nel singolo negozio possiamo distinguere: Quattro diverse “zone attenzionali”
Esempi di piumaggio del brand: Il Blu di Pasta Barilla
Esempi tipici di "Engagement" nei Social Media: Fan Page taggata
Esempio di "Subvertising": "Obsession for Men" modificato in "Recession for Men"
Esempio di brand positioning basato su una caratteristica
Birra Peroni: “Italianità”
distintiva:
Esempio di brand positioning basato sull’occasione di
Sughi pronti Buitoni: “Per i momenti di convivialità”
utilizzo:
Esempio di brand positioning rispetto alla concorrenza: Avis e Hertz: “Duello pubblicitario”
Fake site: Consiste nel creare un sito web di un prodotto che non esiste
Fattori che determinano il clima positivo in un punto
Olfattivi, Relazionali e Uditivi
vendita:
Flash mob: Aggregazione spontanea di persone
Forma di marketing ispirata: Alla guerriglia militare
Forma di promozione pubblicitaria: Non convenzionale ed a basso costo
Format pubblicitario adatto al lancio di nuovi prodotti: Format Teaser
Frictionless viral marketing: L’utente diffonde informazioni in modo inconsapevole
Generalmente nel category management è prassi operare
Quattro categorie di base
una suddivisione dei prodotti in:
Generalmente si riscontra una forte coerenza tra
l'approccio competitivo e la valutazione del budget Spesa
pubblicitario come:
Generalmente si riscontra una forte coerenza tra
l'approccio innovativo e la considerazione del budget Investimento
pubblicitario come:
Gli archetipi della personaltà di marca sono rappresentati
all’interno di una mappa definita, tra le altre, dalle Pensiero ed energia
seguenti polarità:
Gli autoscatti realizzati con la fotocamera dello Carattere delle persone, dei suoi gusti e dei suoi
smartphone dicono molto a proposito del: comportamenti
Gli espositori vengono progettati in base ai seguenti Posizione nel punto vendita; Dimensione del punto vendita;
criteri: Immagine del prodotto
Gli Experience Provider sono strumentali all’attivazione
Sense, Feel e Think
delle seguenti esperienze:
Gli ExPro relativi alla “presenza del prodotto” includono: Design del prodotto, Packaging, Personaggi di marca
Gli strumenti della comunicazione interna si distinguono
"Caldi"; "Freddo-Tiepidi"; "Freddi"
in:
Gli studi condotti sulla comunicazione polisensoriale La musica classica induca il consumatore a preferire i piatti
applicata ai ristoranti dimostrano come: più costosi
Gli studi condotti sulla comunicazione polisensoriale
dimostrano che la musica possa influenzare e modificare Questo fenomeno viene ormai denominato “effetto Mozart”
lo stato emotivo dell’uomo:
Grazie al palato possiamo cogliere diverse sensazioni: Tattili
Greenpeace è nota per la realizzazione di un video shock
Il dito di un orango
che vedeva un uomo mangiare:
Greenwashing (Esempio di autoglorificazione): Campagna pubblicitaria "SAAB Grrrrrreen"
Greenwashing (Esempio di falsa certificazione): Tested Green
Greenwashing nasce dalla combinazione di due parole: Green e Whitewashing
Ha elaborato la Piramide della Brand Awareness: Aaker
Brani musicali che stanno per essere lanciati e che hanno
Hit song:
un ottimo potenziale
I "creditori finanziari" dell'impresa necessitano di
Svolgere attività di rating
informazioni finanziarie per:
I "destinatari" della comunicazione economico.finanziaria
"Stakeholder finanziari" e "Stakeholder non finanziari"
possono essere distinti in due categorie:
I "rich media" sono dei messaggi pubblicitari con i quali
Di un formato di pagina Web
gli utenti possono interagire all'interno:
I canali della comunicazione interna sono le vie di
Il collegamento tra persone e funzioni
comunicazione che consentono:
I contenuti della “pubblicità ideale” sono: Prevalentemente suggestivi
I contenuti della “pubblicità pratica” sono: Prevalentemente informativi
I costi relativi alla predisposizione e all'uso di una
Denominazione geografica si possono suddividere nelle Costi preliminari; Costi diretti; Costi indiretti
seguenti categorie:
Tutti gli stakeholders direttamente o indirettamente coinvolti
I destinatari del bilancio sociale sono:
nell’attività d’impresa
I due spot Indian e Retreat del brand Mars, hanno in
Mars e vai
comune il claim:
I fratelli “Saatchi” idearono la campagna pubblicitaria: Uomo incinto
I marchi al momento della registrazione: Hanno valore nullo
I mezzi attraverso cui le imprese soddisfano i bisogni
D'esercizio annuali
informativi di natura legislativa sono i bilanci:
I packaging semi-chiusi hanno lo scopo di attirare
Su una parte o su una funzione specifica del prodotto
l'attenzione del consumatore:
I pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP presentano, in Elevata consistenza della buccia; Piccole dimensioni del
sintesi, le seguenti caratteristiche: frutto
Beni e servizi offerti gratuitamente alle persone che hanno
I premi consistono in:
acquistato un prodotto
I prezzi dei prodotti green possono essere: Più alti rispetto alle alternative convenzionali
Per l’azienda sono parametri fondamentali nella stima del
I prezzi della concorrenza:
miglior prezzo
I primi annunci pubblicitari dello yogurt "Fattoria
Dell'operaia con le corna
Scaldasole" si focalizzarono sulla metafora:
I principali cambiamenti del contesto competitivo sono
Alla globalizzazione dell’economia
dovuti:
Sono i rapporti che l’impresa instaura con le istituzioni
I public affairs:
pubbliche
I public affairs: Favoriscono le partnership con il settore pubblico
I redditi residuali disponibili per la remunerazione del
Sono calcolati per mezzo di analisi benchmark
marchio Pomod’oro:
Quando la comunicazione ambientale è legata alla sfera
I segni del Greenwashing (Concetto vago):
emotiva
Vengono omessi precisi riferimenti all'attività sviluppata in
I segni del Greenwashing (Prova mancante):
ottica verde
I valori d’impresa sono esprimibili in termini di: Responsabilità sociale
I valori e le norme indotte dal marchio di certificazione
Nell'accrescimento dell'identità d'impresa
possano rivelarsi ulteriore leva:
IKEA ha registrato un aumento delle vendite del 15% a
Facebook
seguto della pubblicazione del suo catalogo su:
Il "category management" è una funzione gestionale che
Di massimizzare il profitto per il retailer
si pone l'obiettivo:
Il "codice QR" è stato utilizzato dal Pastificio Giovanni
Dei Tortelli con cioccolato
Rana sulle confezioni:
Il "format dimostrazione" è generalmente utilizzato nella
Di prodotti farmaceutici
pubblicità:
Il "Metodo del moltiplicatore dell'inflazione" prevede che
al budget pubblicitario dell'anno precedente vengano Gli aumenti delle tariffe
aggiunti:
Il “corporate advertising”: Si concentra sull’impresa
Un valore del marchio per l’azienda correlato con il valore
Il “power grid economico” consente di individuare:
del marchio per il pubblico
Il “Relief from Royalty”: Considera le transazioni comparabili
Il 1997 è ricordato dal Pastificio Giovanni Rana per il
Hollywood
lancio della campagna pubblicitaria:
Il 2002 e il 2003 sono gli anni in cui va in onda la
"Grazie Giovanni Rana"
campagna del Pastificio Rana:
Il Bilancio Sociale è un documento con cui l’impresa: Si relaziona alle diverse categorie di interlocutori
Il Bilancio Sociale è un documento di valutazione: Del risvolto sociale dell’attività aziendale
Il Bilancio Sociale per l’impresa è uno strumento di: Comunicazione e rendicontazione
Il Bilancio Sociale rappresenta per l’impresa uno
La brand reputation
strumento di comunicazione capace di accrescere:
Il brand "AIA" si caratterizza per la: Transitività
Il brand "Whole Foods" è stato oggetto di una campagna
di boicottaggio tramite Facebook in seguito alla seguente Il diritto alla salute non è per tutti
dichiarazione del CEO:
Il brand “Absolut Vodka” si muove all’interno di una
completa strategia comunicativa polisensoriale, nel quale Gusto e Tatto
gli elementi centrali sono:
Il brand name "Emmentaller" costituisce un'evoluzione del
Emmental
precedente:
Il budget pubblicitario come investimento, tenderà ad
Fisso
essere identificato come un costo:
Il budget pubblicitario è determinato generalmente su: Base annua
Il Budget pubblicitario è il programma di spesa relativo al
Comunicazione
settore:
Il calcolo della curva di domanda: Deve includere gli effetti dei prezzi dei concorrenti
Il campo di esistenza di una Marca locale: Può essere limitato a una nazione
Il cartone è definito anche: Package terziario
Il Caso «Panini contro Topps Europe» identifica un: Illecito di comunicazione
Il cioccolato Lindt porta la seduzione della sua
Degustare con i 5 sensi
“Irresistibile scioglievolezza” attraverso il:
Il Codice Etico è un mezzo efficace per: Prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti
Il Codice Etico può definirsi come: Carta costituzionale dell’impresa
Il Codice Etico rappresenta: Una carta dei diritti e dei doveri morali
Il comparto della pasta fresca ripiena ha il suo canale
Nella grande distribuzione organizzata
preferenziale:
Il compito attribuito alla comunicazione economico-
Risorse finanziarie
finanziaria è quello di attrarre:
Il concept store è un punto vendita: Caratterizzato dalla scelta di un tema
Il concetto di personalità della marca può essere
Di immagine di marca
considerato come un’evoluzione del concetto:
Il corner se superiore ai 30 mq, si definisce: Shop in shop
Il crisis management rappresenta: La modalità di risposta alle crisi di prodotto
Il crisis management: Non termina con la fine dell’emergenza
Il diciassette marzo 2010 Greenpeace accusa ufficialmente
Olio di palma
e pubblicamente Nestlé di utilizzare:
Consiste nel contenitore utilizzato per l’esposizione del
Il display:
prodotto nel punto di vendita
Il factory outlet può assumere la duplice veste di: “Stand alone” o “Village”
Il factory outlet: È la versione innovativa dello spaccio aziendale
Il Feel ha l’obiettivo di creare o rievocare esperienze: Affettive collegate alla marca
Il fenomeno del crowdsourcing è favorito dagli strumenti
Il Web
che mette a disposizione:
Assumere un ruolo attivo nel processo di creazione del
Il fenomeno del prosumerismo vede il cliente:
prodotto
Il flagship store: È chiamato anche negozio bandiera
Il giocatore danese Nicklas in una partita degli Europei di
Mettendo in evidenza degli slip a marchio "Paddy Power"
calcio 2012 celebra un goal:
Il Green Marketing è un approccio del marketing volto a
Prodotti e servizi eco-sostenibili
sviluppare e promuovere:
Il Green Marketing può essere letto ed interpretato in
Strategica e operativa
chiave:
Il jingle è un motivetto creato ad hoc per il prodotto, che
Cantato o strumentale
può essere:
Il marchio costituisce: Un intangibile asset
Il marchio di certificazione può rivelarsi, lato Di amplificare la riconoscibilità dell'impresa e della sua
consumatore, strumento capace: offerta
"Intangible" d'impresa dotato di valore autonomo e
Il marchio di certificazione si può considerare:
suscettibile di stima
Il marchio di commercio: È quello applicato dal rivenditore
Il marchio di garanzia (DOP e IGP per i prodotti
Per abbattere le asimmetrie informative
agroalimentari) rappresenta lo strumento col quale agire:
Il marchio di garanzia si pone a tutela del consumatore in A una predeterminata disciplina di produzione e a certi
quanto certifica la conformità del prodotto: standard qualitativi
Il marchio di servizio: È sviluppato dalle aziende di trasporto
Il marchio di tutela può considerarsi strumento Creare valore, attraverso l'apprezzamento del patrimonio
comunicazionale capace di: intangibile (Immagine e legame con il territorio)
Il marchio: È il segno distintivo dei prodotti
È un insieme strutturato e poliedrico di strumenti di
Il Marketing Communication Mix (MCM):
comunicazione
Il marketing estetico fa riferimento a un insieme di attività
Esperienze di tipo polisensoriale
che infondono:
Il marketing virale rappresenta un’evoluzione: Del passaparola
Il marketing virale si basa sulla creazione e sulla
Virus
propagazione di un’idea:
Il metodo del “Relief from Royalty”: Evita sovrapposizioni con altri beni immateriali
Il metodo del costo: Stima il valore del marchio in base al costo di riproduzione
Il metodo Interbrand: È un metodo di analisi empirica
Il mezzo che più di ogni altro amplifica l'effetto della
La musica
nostalgia è:
Il modello del Relief from Royalty prevede: L’applicazione di un tasso di Royalty
Il modello di indagine della personalità di una marca si
Dodici archetipi
basa sull'impiego di:
Il movimento dei Codici Etici si è sviluppato negli Stati
Dagli anni Cinquanta
Uniti a partire:
Il museo aziendale si è diffuso in Italia a partire dagli anni
Del Novecento
Ottanta: :
Il museo d'impresa può definirsi strumento di
Istituzionale
comunicazione:
Il museo d'impresa può influenzare i comportamenti: Di lungo periodo dei fruitori
Il museo d'impresa talvolta viene trasformato: In Fondazione o Onlus
Il museo d'impresa, al pari di altri strumenti di
comunicazione, consente all'azienda di intervenire ed Eficacia comunicativa; Efficacia comportamentale
influenzare vari livelli dell'efficacia:
Il museo, per sua natura, non agisce direttamente sui
Da filtro
comportamenti d'acquisto, ma funge inevitabilmente:
Il nostro Paese regola l'attività dei professionisti della
comunicazione al fine di evitare pratiche commerciali La norma di riferimento è il D.lgs. 2 agosto 2007, n. 146
sleali:
E' il primo elemento che si tocca quando si incontra il
Il pack: :
prodotto
Il packaging crea valore per il consumatore secondo 4
Pratico, ideale, referenziale, ludico
dimensioni:
Il packaging è parte integrante del sistema: Prodotto
Il packaging primario: È l’involucro a diretto contatto con il prodotto
Il packaging svolge funzioni: Strutturali e comunicative
Il paese di origine ha un impatto maggiore sulla
Sono meno motivati ad elaborare le informazioni disponibili
valutazione di un prodotto quando i consumatori:
Il paese d'origine influenza, in generale, le percezioni dei
Sugli attributi del prodotto
consumatori:
Il Pastificio Rana ricopre la posizione di leader
Della pasta fresca
incontrastato nel mercato europeo:
Il percorso storico del museo aziendale "Collezione
Attribuita ai profumi delle materie prime usate per i liquori
Branca" è noto per la particolare rilevanza:
Il periodo 2006-2007 vede il brand "Mars" protagonista di
Bright Night
uno spot di successo dal titolo:
Il pomodorino del Piennolo DOP è una varietà di
Nell'oasi del Parco Nazionale del Vesuvio
pomodoro coltivata esclusivamente:
Il prezzo calcolato con il metodo del cost based: Si basa prevalentemente sui costi diretti
Il prezzo calcolato con il metodo del cost plus: Si basa su stime oggettive e, in parte, soggettive
Il prezzo contribuisce: A posizionare la marca
Il prezzo è definito: In funzione della mission aziendale
Il prezzo è fortemente elastico: In presenza sul mercato di prodotti sostitutivi
Il prezzo è generalmente: Indice di coerenza con l’offerta di prodotto
Il prezzo è una componente fondamentale: Della Value proposition commerciale
Il prezzo influenza in modo diretto: La generazione del profitto complessivo d’impresa
Il prezzo soglia: Corrisponde al costo diretto
Il prezzo tecnico: Corrisponde al punto di pareggio
Il prezzo: Ha un impatto diretto sui profitti
Il primo lancio pubblicitario dello yogurt "Fattoria
1989
Scaldasole" avvenne nel:
Il primo lancio pubblicitario dello yogurt "Fattoria
Scaldasole" si concentrò su alcuni annunci pubblicati De La Repubblica
sull'inserto settimanale:
Il prodotto è accompagnato da un elemento visivo molto
Format pubblicitario "Mnemonic device"
semplice e di forte impatto emotivo:
Il prodotto tipico acquistato nel canale despecializzato
Di qualità inferiore
viene giudicato a priori:
Il Product placement è una forma di comunicazione del
In contesti narrativi quali film o programmi televisivi
prodotto posizionato:
Il product placement nasce nel settore: Cinematografico
Il product placement quale tecnica comunicazionale nasce
Hollywood insieme con lo star system
a:
Il punto vendita si distingue per: Ampiezza e profondità degli assortimenti
Il Relate coniuga gli aspetti: Degli altri quattro moduli del marketing esperienziale
Il retro/vintage marketingè un fenomeno: Sia individualizzante che generalizzante
Il rilancio pubblicitario dello yogurt "Fattoria Scaldasole"
Hi! Comunicazione
è affidato, nel 2005, all'Agenzia:
Il ruolo del marchio: È centrale nelle strategie di marketing
Il sampling consiste: Nell’offrire gratuitamente al consumatore un prodotto
Il signor Giovanni Rana fa la sua prima comparsa in uno
1990
spot pubblicitario nell'anno:
Il Social "Twitter" si caratterizza per i messaggi: Brevi (140 caratteri a tweet)
Il Social Media Plan è lo strumento fondamentale per la
Sui media sociali
gestione delle attività:
Il Social Media Plan è un piano che l'azienda mette in
L'esterno
campo per la comunicazione verso:
Il Social Media Policy presenta, tra gli altri, i seguenti
La carta dei principi; Policy specifiche per piattaforma
documenti:
Il Sub-Brand "Aequilibrium AIA" è la negazione in chiave
Della privazione
di benessere:
Il Sub-Brand "Spinacine AIA" si fa carico del gioco: Relazione madre-figlio
Il Subvertising, inteso come pratica, si colloca all'interno
Cultural Jamming
del più vasto movimento ideologico:
Il successo di una fiera è decretabile in termini di: Efficacia
Il tasso di Royalty è l’ammontare in percentuale: Che viene pagato per l’utilizzo dei diritti del bene immateriale
Il temporary shop è chiamato anche: Pop-up store
Il termine "Pinterest" deriva da: Appendere e Interesse
Il termine Greenwashing viene coniato dall'ambientalista
Jay Westervelt
newyorkese:
Il termine Guerrilla Marketing fu coniato dal pubblicitario
Negli anni Ottanta
statunitense Jay Conrad Levinson:
Il Think crea esperienze cognitive tramite la stimolazione
Attività creative di riflessione e problem solving
del pensiero orientandolo verso:
Il Time ha pubblicato una mappa interattiva e una
Milano si posiziona all'ottavo posto
classifica delle 100 città al mondo più selfie; tra queste:
Il Tour “Capo horn” di Jovanotti è noto, in particolare,
Marketing olfattivo di successo
quale caso di:
Il valore del marchio (brand image): È un asset immateriale
Il valore ludico del packaging: Si riferisce al valore emozionale della confezione
Il valore pratico del packaging: Si riferisce alla funzionalità fisico-tecnica della confezione
Il valore referenziale del packaging stimola il consumatore: A valutare costi e benefici del prodotto
Il viral marketing è una forma di comunicazione: Non convenzionale
Il viral marketing è una strategia di comunicazione attuata
Via web
prevalentemente:
Il virtual sending attuato da un’azienda si basa: Sull’invio di cartoline virtuali
In condizioni di concorrenza perfetta l’impresa: Ha notevoli rigidità di decisioni sul prezzo
In dottrina distinguiamo tre tipologie di comunicazione
Strategica, Operativa e Informativa
interna:
In linea generale il Budget pubblicitario di una marca è
Lo stadio del ciclo di vita e la quota di mercato
condizionato da una serie di fattori, tra i principali:
In media, si prestano ad essere maggiormente retweettati: I tweet negativi
In presenza di beni succedanei, la domanda è: Elastica rispetto al prezzo
In quanto sistema aperto e contestualizzato, l’impresa
In ambiente generale, competitivo e transazionale
opera:
In sede di "eVigilantism" é facile riscontrare su Twitter
#boycott
hashtag quali:
In sede di studio dei marchi di tutela DOP e IGP, l'analisi
Il ruolo del marchio di certificazione nell'attivare condizioni di
empirica condotta dal Prof. Andrea Quintiliani ha
creazione di valore per l'impresa
confermato:
In sede di studio dei marchi di tutela DOP e IGP, l'indagine Differenziali di valore positivi tra imprese con e senza
condotta dal Prof. Andrea Quintiliani ha evidenziato: marchio di certificazione
In seguito all'intervista su un programma radiofonico
Guido Barilla fa sapere che non può firmare spot con Coppie omossessuali
protagonisti:
In un mercato oligopolistico l’impresa può adottare
Attraverso la differenziazione dell’offerta
politiche di prezzo diverse da quelle dei concorrenti:
In un mercato sovraffollato l'autenticità e la qualità di un
Vengono riconosciute nella tradizione"
brand:
In un negozio di abbigliamento il vero e proprio processo
L’immersione
tattile del consumatore si avvia con:
Consiste nell’inserimento di pubblicità dinamiche nei
In-game advertising:
videogiochi
Inizialmente la comunicazione del "Piennolo Valgrì"tende
Alla donna in cucina
ad essere divulgativa e si rivolge:
Jean-Marie Floch definisce i significati di fondo della
Attraverso un “quadrato semiotico”
pubblicità:
Key factor del mercato della pasta fresca ripiena: Investimenti in comunicazione e leva promozionale
Kraft. Cose buone dal mondo: Tipico pay-off pubblicitario
L’Analisi del potere: Individua interessi ed attese degli stakeholders
L’analisi PEST esplora: L’ambiente generale dell’impresa
L’annuncio pubblicitario è collegato all’attualità: Format istantaneo
L’approccio creativo di “Bill Bernbach” si fondò sul
Piccolo è meglio
concetto:
L’attitudine dell’impresa alla creazione di valore dipende: Dalle capacità relazionali
L’attività di vendita personale può essere definita come: Flusso comunicativo a due direzioni
L’auxologia di una marca può essere analizzata con
l’ausilio di un piano cartesiano che riposta sull’asse delle La conoscenza spontanea
ascisse:
L’azione pubblicitaria è indirizzata al raggiungimento di
Di tipo “comportamentale” e “valutativa”
obiettivi di risposta da parte del target:
L’elasticità del prezzo: Per i prodotti farmaceutici è generalmente poco alta
L’elasticità della domanda rispetto al prezzo si calcola in Variazione percentuale della quantità domandata/variazione
termini di rapporto tra: percentuale del prezzo
L’esperienza è un evento memorabile e personale, quindi
A livello fisico, emotivo, intellettuale e spirituale
unico, che coinvolge il consumatore:
L’esperienza sensoriale: Fa riferimento ai 5 sensi e al loro stimolo
L’Excess Earning matrix: Misura la forza del marchio Pomod’oro
L’Experience Provider relativo alla “comunicazione”
La pubblicità
include:
L’Eye tracking è una tecnica di monitoraggio: Dei movimenti oculari
L’Eye tracking usato nelle applicazioni Web: Registra con esattezza il punto in cui si concentra lo sguardo
L’immagine intra-sistemica dell’impresa: Viene percepita dall’impresa stessa
L’impresa è dinamica: Se caratterizzata da uno sviluppo evolutivo
L’impresa è un sistema economico a finalità plurime in
Ha il fine di generare profitto per la collettività
quanto:
L’impresa è un sistema socio-tecnico in quanto: Costituito da risorse umane organizzate
L’impresa è un sistema: Aperto
L’impresa utilizza la comunicazione per: Interpretare e influenzare l’ambiente interno ed esterno
L’instaurarsi di una comunicazione qualificata delle
imprese con i soggetti conferenti capitale di credito
Del finanziamento
consentirebbe a questi ultimi di ponderare il grado di
rischio:
L’obiettivo del Bilancio Sociale varia in funzione: Degli stakeholder coinvolti
Il coinvolgimento emozionale del consumatore attraverso
L’obiettivo della comunicazione polisensoriale è:
l’uso dei sensi
L’obiettivo più alto di una buona strategia di brand
La salienza
awareness è:
L’offerta Multipack, praticata da un’azienda, consiste: Nel regalare al consumatore un prodotto in più
L’Olimpiade di Tokio del 1964 è il primo evento televisivo
Via satellite
trasmesso:
L’output sistemico può essere definito come: Il risultato complessivo dell’agire d’impresa
La "Carta dei principi" di "Intel" prescrive ai suoi
Divulgazione; Protezione; Buonsenso
dipendenti tre regole di partecipazione ai Social Media:
Normalmente non è fruibile al pubblico dei visitatori, se non
La "Collezione d'impresa":
su specifica richiesta
La "Convention" è uno strumento di comunicazione
Caldo
interna:
La “pubblicità commerciale”: Valorizza il consumo
La “pubblicità comparativa” è consentita in Italia dal: 2000
La “pubblicità critica”: Nega il valore ideale
La “pubblicità d’immagine”: Fa leva sulla sfera delle emozioni
La “pubblicità ludica”: Nega il valore pratico
La “pubblicità strategica” può essere finalizzata a: Modificare il posizionamento della marca
La campagna "SHARE A COKE" ha visto, in particolare,
Facebook e Twitter
l'utilizzo dei seguenti Social Media:
La campagna "VOTA IL GUSTO ACTIVIA" ha visto, in
Facebook
particolare, l'utilizzo del seguente Social Media:
La campagna di Greenpeace contro Nestlé ha visto il logo
"KitKat" modificarsi in "Killer"
di:
La campagna di Greenpeace contro Nestlé ha visto la
realizzazione di numerose azioni di "Subvertising"; tra Varie riedizioni del logo di KitKat
queste:
La campagna pubblicitaria 2007 di "Emmentaller" fu
DLV BBDO
curata, in Italia, dall'agenzia:
La campagna pubblicitaria No sugar No bull***t"
Viralizzarsi
testimonia la capacità dell'impresa di:
La carica virale è la capacità del messaggio pubblicitario
Auto-generarsi grazie all’utente
di:
La Carta di Copenaghen nasce nel: Novembre del 1999
La catena del valore si compone di: Nove categorie di attività
La Coca Cola company nel 1997 iniziò ad utilizzare un
Digital storytelling
metodo innovativo di storytelling, ossia il:
La comunicazione cerca di influenzare atteggiamenti e
Degli interlocutori sociali e di mercato
comportamenti:
La comunicazione consiste in un: Trasferimento biunivoco delle informazioni
La comunicazione d’impresa assume un ruolo
Collante delle organizzazioni sociali
fondamentale in quanto:
La comunicazione di marketing è, in primis, lo strumento
Clienti intermedi e finali
di governo delle relazioni con:
La comunicazione di marketing si prefigge: Anche obiettivi economici
La comunicazione di marketing: È rivolta prevalentemente ai clienti
La comunicazione economico-finanziaria è effettuata: Su base volontaria e per obblighi di legge
La comunicazione economico-finanziaria è finalizzata a
Legislativa
soddisfare bisogni di natura:
La comunicazione economico-finanziaria favorisce la
Del valore
diffusione:
La comunicazione economico-finanziaria ha carattere: Strategico e operativo
La comunicazione economico-finanziaria può essere
Volontaria e Di base
distinta in:
La comunicazione economico-finanziaria si basa sulla
Contabile ed extracontabile
produzione di dati di natura:
La comunicazione economico-finanziaria: È destinata alle società (banche) che fanno rating
La comunicazione esterna: Favorisce la co-evoluzione dell’impresa
La comunicazione interna si diffonde attraverso una serie
Canale informatico e Canale cartaceo
di canali; tra questi:
La comunicazione interna: Contribuisce a ridurre il disordine interno
La comunicazione istituzionale dell’impresa: Ha come obiettivo di crearsi l’immagine pubblica
La comunicazione istituzionale è rivolta: A tutti i pubblici dell’impresa
La comunicazione istituzionale favorisce: La reputazione dell’impresa
La comunicazione olfattiva si presta ad essere impiegata
Farsi ricordare
dalle imprese per numerosi scopi; tra questi:
La comunicazione organizzativa (gestionale): Comprende la comunicazione verso il personale
La comunicazione polisensoriale può avvalersi di
Sinestetico
linguaggi di tipo:
La conjoint analysis è una tecnica di analisi: Multivariata
La conjoint analysis è uno strumento: Utile nella gestione della strategia di prezzo
La conjoint analysis: Misura il valore che i clienti attribuiscono al prodotto
La conservazione tipica del Piennolo DOP avviene in: Piennoli
La consonanza è il risultato della: Comunicazione strategica
La Copenhagen Charter, scompone il processo di
Otto fasi
rendicontazione sociale in:
La costruzione di una marca di successo passa attraverso
una successione di percezioni del consumatore; tra La diversità e la stima
queste:
La diagnosi auxologica è finalizzata all'osservazione: Della crescita fisica di una marca
La diffusione di odori nel punto vendita è una tecnica
Marketing olfattivo
sempre più diffusa di:
La discriminazione basata sul prezzo indica: Prezzi differenti per lo stesso prodotto
La discriminazione basata sul prodotto indica: Prodotti differenti con lo stesso prezzo
La discriminazione dei prezzi può essere realizzata: In via diretta adottando listini prezzi differenziati
La distribuzione dei musei aziendali sul territorio italiano
Lo sviluppo industriale
rispecchia:
La diversità combinata con la rilevanza configura: La vitalità di una marca
La domanda è elastica rispetto al prezzo quando: >1
La familiarità combinata con la stima configura: La statura di una marca
La Fan Reach corrisponde al numero di fan della pagina
Che hanno visto un determinato post
Facebook:
La lead agency si occupa di sviluppare le strategie di
Del suo posizionamento internazionale
comunicazione del brand alla luce:
La mappa di posizionamento dei brand del comparto
Sull'asse delle ascisse Salute e Piacere
yogurt pone:
La marca che viene citata per prima parlando di una
Top of mind
determinata categoria di prodotto è definita:
La marca è la memoria di un prodotto; ad esempio,
Il Cotton Fioc e non il bastoncino di ovatta
compro:
La meta-comunicazione è finalizzata a creare: Consonanza
La meta-comunicazione: Ha finalità strategica
La Mini Cooper di Bmw e il New Beetle di Volkswagen
Marketing nostalgico
sono una manifestazione di:
La mission definisce: Le politiche e i valori
La mission è un’enunciazione: Degli scopi che l’azienda persegue
La mission individua grandi aree di attività nel campo: Economico sociale
La mission può essere misurata in termini: Attitudine del prodotto a soddisfare i bisogni dei clienti
La moda degli autoscatti con il cellulare ha
Brand ambassador
inconsapevolmente trasformato il consumatore in:
La notorietà del brand Valgrì fu affidata inizialmente
Diaframma advertising
all'Agenzia:
La personalità di una marca può essere interpretata e
Degli archetipi
classificata con l’ausilio:
La prima azione di marketing virale è stata attuata nel 1997
Hotmail
da:
La prima campagna pubblicitaria del Pastificio Rana risale
1987
al:
La prima televisione privata italiana si chiamava: Telebiella
La promozione si prefigge di: Indurre il target all’acquisto di un prodotto
La reputazione: Se alta determina vantaggi competitivi
La responsabilità sociale dell’impresa: Contribuisce ad accrescere la reputazione dell’impresa
La ricerca della sequenza di risposta Feel – Learn – Do: È tipica della comunicazione pubblicitaria di auto di lusso
La risonanza è il risultato della: Meta-comunicazione
La risposta non comportamentale: È un obiettivo comunicazionale
La scelta dei materiali è un tema importante che
Packaging, espositori, e layout del punto vendita
coinvolge: :
La sensibilità della domanda al prezzo: Varia da mercato a mercato
La serie cinematografica di “Herbie, il maggiolino tutto
Plot placement
matto” rappresenta un caso di:
La stesura del Social Mecia Plan richiede una preventiva
Del posizionamento dell'azienda nel web
analisi:
La storia dello yogurt "Fattoria Scaldasole" nasce nel: 1986
La strategia di comunicazione di marketing può essere Trait d’union tra strategia di marketing e scelte di
interpretata come: communication mix
La strategia di penetrazione: Consiste nel praticare prezzi bassi
La strategia di scrematura, in un primo momento sfrutta: Le willingness-to-pay più forti
La strategia di scrematura: Consiste nel praticare prezzi alti
La superficie comunicante del packaging può presentare
Verbali ed iconici
elementi:
La tutela giuridica del marchio: Dipende dal suo grado di novità
La tv pubblica italiana nasce ufficialmente nel: 1954
La Web Reputation è un'attività di raccolta e monitoraggio: Di tutto quanto viene detto on-line
L'Ambush Marketing è una branca del: Guerrilla Marketing
L'Ambush Marketing può essere interpretato letteralmente
Marketing da imboscata
come:
L'ambusher: Non è lo sponsor di un evento
L'analisi dei metalinguaggi che l'azienda "AIA" invia al
consumatore parte dall'elemento del vantaggio di un Che ha le sue origini nel nome stesso
percepito:
L'analisi della personalità descrive il profilo di una marca
Di un uomo
in analogia con i tratti caratteriali:
L'apprendimento tattile è: : Sequenziale e progressivo
L'approccio del marketing della nostalgia è estremamente
Multi generazionale
flessibile, orientato a una logica di offerta:
L'Archivio d'impresa: È generalmente aperto ad un pubblico selezionato
Lato mercato, le etichette DOP e IGP possono essere
Differenziazione qualitativa
utilizzate dalle imprese come strumenti di:
L'attività di giovanni Giovanni Rana nasce dalla geniale
Prodotti alimentari facili da preparare e di elevato livello
intuizione di un bisogno latente del consumatore, che
qualitativo
desidera:
L'azienda che aspira ad essere riconosciuta all'esterno
come social brand deve mettere in atto un'organizzazione Persone, Processi e Tecnologia
interna che coinvolge:
Le "Policy per i fornitori sono richieste quando l'azienda si
Società fornitrici di servizi di gestione dei social media
avvale di:
Riducono la percezione del tempo trascorso nel punto
Le attività e i servizi nel retaltainment:
vendita e generano umori positivi negli individui
Le attività generatrici di valore nella catena del valore
In attività primarie e di supporto
sono raggruppabili:
Le confezioni dei prodotti "AIA" riflettono una cura verso il
Timeless
concetto di:
Le considerazioni sull'efficacia dello strumento museo
d'impresa ribadiscono la tesi di base secondo cui i ritorni Secondari rispetto ai ritorni qualitativi
economici in senso stretto sono:
Le esperienze possono essere attivate attraverso
Experience Provider
l’impiego dei cosiddetti:
Le etichette dei pomodorini d'ò piennolo Valgrì
Ricette di cucina
presentano, in linea generale:
Le imprese che producono prodotti tipici sono
Piccole e medie dimensioni
prevalentemente di:
Le imprese ricorrono al pricing di penetrazione per: Scoraggiare nuovi entranti
Le manifestazioni fieristiche sono: Piattaforme relazionali
Le marche con stima superiore alla familiarità sono di
Le più nuove
solito:
Le Marche insegna sono: Marche private che recano il nome della catena commerciale
Le pratiche di "Subvertising" possono concretizzarsi in
Sniping, Collage e Fake
vari tipi di intervento:
Le pratiche di Greenwashing mirano a creare per le
Capitale reputazionale
imprese:
Le promozioni al consumatore possono essere orientate: Alla convenienza di prezzo (below the line)
Le risposte valutative di tipo Do – Learn – Fell, sono
Dei prodotti banali
frequenti nella scelta:
Le risposte valutative di tipo Do – Learn – Fell, sono
Basso coinvolgimento
guidate da:
Le risposte valutative di tipo Feel – Learn – Do, sono
Elevata emotività
guidate da:
Le risposte valutative di tipo Learn – Fell – Do, sono
Elevata razionalità
guidate da:
Le strategie di comunicazione, via social, delle imprese
Mono/Multi Piattaforma
possono essere classificate:
Le tecniche di comunicazione polisensoriale fanno leva
Coinvolgendo i 5 sensi del consumatore
sull’apparato sensoriale:
Le tecniche di monitoraggio “Eye tracking”, condotte su
applicazioni web, hanno consentito di individuare quello Il triangolo d’oro di Google
che oggi viene definito:
Lead agency che ha curato la comunicazione del brand
BBDO Group
"Mars":
Attirare l'attenzione del consumatore e per proteggere il
L'espositore si rivela strumento utile per:
prodotto
L'espressione Ambush Marketing viene attualmente
Caratterizzate da un effetto-sorpresa
estesa anche ad attività:
L'identità del brand è l'insieme degli elementi espressivi
Veicolare le credenziali della marca
utilizzati dall'impresa per:
L'impresa attiva sui Social Media profila una serie di
Danno alla brand reputation; Furto di identità
rischi, tra questi:
L'indice di conoscenza delle marche è rappresentabile in
Rapporto tra “conoscenza spontanea” e “conoscenza totale”
termini di:
L'investor relator è di solito strutturato nell'area: Finanza di una struttura organizzativa
L'investor relator è il responsabile della comunicazione: Economico-finanziaria
Lo "Storytelling" è considerato da molti un: Dispositivo socio-professionale
Lo "Storytelling" è pianificato in relazione a due pubblici
Interni (dipendenti) ed esterni (clienti)
di riferimento:
Lo "Storytelling" è uno dei dispositivi contemporanei
Posizionare meglio i prodotti
adoperati dalla comunicazione d'impresa per:
Lo "Storytelling" si sviluppa negli Stati Uniti dalla metà: Degli anni Novanta
Lo Stickering consiste: Nell’utilizzo pubblicitario degli adesivi
Lo strumento del marchio di certificazione può coniderarsi
Nel rafforzare/influenzare la "mission" e la "vision" d'impresa
strategico:
L'utilizzo dei Social Media nelle imprese costituisce un
Diretta con i clienti/utenti
mezzo per comunicare in maniera:
Meme: Un'idea che si propaga attraverso la rete Internet
Mezzi di comunicazione del jingle: TV e Radio
Museo dell'associazione dei farmacisti: Esempio di Museo di categoria
Museo-studio dell'orafo Mario Buccellati: Esempio di Museo dell'imprenditore
Nei mercati efficienti il sistema dei prezzi: Coincide con il valore reale dei titoli
Nei modelli di risposta del consumatore del tipo Do -
Il messaggio pubblicitario deve indurre alla prova
Learn - Feel:
Nei primi anni del "Duemila", il media mix del brand
Giovani adulti (18-24 anni)
"Mars" è stato calibrato sul focus target:
Nei primi anni del "Duemila", nasce il noto claim del brand
Momento di vero godimento
Mars:
Nei Social Media vi è il rischio concreto di vedere violato il
Diritto all'oblio
diritto principe della privacy:
Nel 1971 in Italia nasce: Pubblicità Progresso
Nel 1992 la campagna comunicazionale in Italia dello
DLV BBDO
yogurt "Fattoria Scaldasole", fu realizzata dall'Agenzia:
Nel 2004 il Pastificio Rana sperimenta il suo ingresso nel
"Colpo di Fiamma"
comparto dei piatti freschi pronti con la linea:
Nel 2005 il brand "Mars" è oggetto di una Campagna di
Napoli
affissioni dedicata alla città di:
Nel 2009 "Domino's Pizza" è stata messa in ginocchio dal
YouTube
Social Media:
Nel 2013 la parola dell'anno degli Oxford Dictionaries è
Selfie
stata:
Nel caso aziendale, il WACC: Esprime un tasso di attualizzazione
Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione deve
Efficace e corretta
essere:
Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione è
Agli stakeholders
destinata:
Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione è
Valorizzare le caratteristiche ecologiche del prodotto
finalizzata a:
Nel contesto delle Olimpiadi, le norme anti-ambush sono
C.I.O
emanate dal:
Nel contesto dell'ecologia, la leva operativa del marketing
Della comunicazione
più efficace è quella:
Nel contesto di crescente globalizzazione, le grandi
Marche globali
imprese, generalmente, sviluppano:
Nel marketing esperienziale, le esperienze si realizzano
Sensoriale, emotivo, intellettuale
attraverso stimolazioni indotte a livello:
Nel marketing orientato all’esperienza, le esperienze
Offerta economica a sé stante
possono produrre valore quale:
Nel primo spot del pomodorino d'ò piennolo Valgrì, la
Porta al collo una collana composta da pomodorini
protagonista è una donna che:
Nel primo spot per il lancio della linea "Sfogliavelo" di
"La bontà è un arte sottile"
Giovanni Rana, celebre è il "claim":
Nel processo di comunicazione del museo aziendale, la
Sia dall'impresa sia dallo staff museale
funzione di "emittente" è svolta:
Nel processo di comunicazione del museo aziendale, la
Dal visitatore
funzione di "ricevente" è prevalentemente svolta:
Nel punto vendita tre fattori influenzano la spesa del
Pleasur; Arousal; Dominance
consumatore:
Nel sistema socio-tecnico l’attività organizzativa coinvolge: Sia le risorse umane che i mezzi tecnici
Nel tempo, il logo del pastificio Rana ha subito: Due Restyling
Nell’ambito della comunicazione polisensoriale,
Tattile ad un oggetto percepibile attraverso il gusto
l’espressione “Vino vellutato” assegna una qualità:
Nell’applicazione del Relief from Royalty,l’orizzonte
È funzione della forza del marchio
temporale da prendere in considerazione:
Nella campagna di rilancio di "Fattoria Scaldasole" il
management dell'azienda propone all'Agenzia il seguente Lo yogurt Fattoria Scaldasole è il "Rolex" degli yogurt
concept:
Nella campagna pubblicitaria «Indovina chi viene a cena!»
"Sfogliavelo di Giovanni Rana. Un giorno sì e un giorno sì"
del Pastificio Giovanni Rana, si ricorda il "claim":
Nella comunicazione di marketing, a livello meta si
Le attività di costruzione dell’immagine di marca
collocano:
Nella comunicazione gestionale, a livello meta si
Le attività di condivisione dei valori e delle strategie
collocano:
Nella comunicazione, il fenomeno dell'imprenditire
Del Carosello
testimonial è in linea con la tradizione:
Nella costruzione del sistema della brand identity, oltre al
Si avverte il ruolo strategico del marchio di tutela
corporate brand:
Nella mappa di posizionamento dei brand del comparto
Si posiziona nel quadrante Salute e Innovazione
yogurt, "Danone":
Nella mappa di posizionamento dei brand del comparto
Si colloca nel quadrante Salute e Tradizione
yogurt, "Fattoria Scaldasole":
Nella prassi si assiste a tre livelli di rapporto fra stadio di
Riconoscimento, appropriazione e adesione
sviluppo e crescita fisica della marca:
Nella sostanza, lo "Storytelling" è una tecnica di
Un messaggio raccontando una storia
comunicazione che consiste nel trasmettere:
Nella storia del Pastificio Rana, il 1997 è ricordato per
"Sfogliavelo"
l'ingresso sul mercato della linea:
Nell'agroalimentare, tra le certificazioni di qualità troviamo: DOP e IGP
Nell'ambito del category management, la categoria dei
Un ampio assortimento
"prodotti specialist" richiede:
Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e
crescita fisica della marca, il riconoscimento vede la Acquisire legittimazione e notorietà nell’occupare un territorio
marca:
Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e
Sempre più prossima al consumatore
crescita fisica della marca, l'appropriazione vede la marca:
Nell'ambito dell'analisi della forza della marca (x) per il La considerazione in cui è tenuta «x» da parte del
consumatore, la stima indica: consumatore
Nell'ambito dell'analisi della personalità di marca, gli
Gli istinti delle marche
archetipi raccontano:
Nelle imprese il numero delle persone che operano nella
comunicazione interna non è elevato; mediamente, vi Da due a quattro persone
operano:
Nell'era dell'economia digitale si sta affermando una
Neoclassicismo industriale
nuova corrente, definita:
Nell'etichetta delle bottiglie di vino, tra le principali
"Storia del vino" e "Abbinamenti"
"menzioni facoltative" figurano:
Nello spot pubblicitario di Turkish Airlines, i selfie vedono
Il cestista Kobe Bryant e il calciatore Lionel Messi
protagonisti:
New York Public Library, per cercare di svecchiare la
Cabine per selfie
propria immagine, ha installato nele aree interne:
Nostalgia, origina dal greco: «Nostos» che significa ritorno e «Algos», cioè «dolore»
Obiettivi di cash-flow: Implicano l’adozione di prezzi elevati
Obiettivi qualitativi dell'impresa: Immagine; Sociale; Differenziazione
Tecnica pubblicitaria basata nel far rinvenire oggetti
Out of place artifact:
particolari in luoghi inaspettati
Palcoscenico narrativo in cui si mette in scena la storia
Museo aziendale
dell’azienda:
Parte della dottrina articola i musei aziendali in: Nove categorie
Per i beni di prima necessità la domanda è: Non elastica rispetto al reddito
Per l'azienda, la prova del prodotto consente di: : Verificare la soddisfazione del consumatore
Per promuovere i Tortelli al cioccolato, Giovanni Rana ha
pianificato una serie di strumenti di comunicazione; tra La "Promocard"
questi si ricorda:
Per superare l’affollamento di messaggi visivi, le aziende
Format visivo
hanno inventato il cosiddetto:
Per teoria degli stakeholders si intende: Il dovere per le imprese di soddisfare più interessi
Per un’esposizione vincente del prodotto sul punto
Quattro A
vendita, vige la regola delle:
Pinkwashing: Forma di comunicazione "Gay friendly"
Posizionamento del brand "Mars" nel periodo 1973-1979: Energia fisica
Vendere un prodotto a basso prezzo per un periodo di
Praticare un prezzo di prova significa:
tempo limitato
Prezzo = Valore percepito: Il cliente è disponibile all’acquisto
Primo spot del Pastificio Rana: A casa come in campagna
Principi su cui si instaura un legame emozionale con il
Rispetto; Mistero; Sensualità; Intimità
consumatore:
Strumento di tutela da imitazione; Strumento di
Punti di forza del sistema DOP e IGP:
differenziazione
Relativamente al sistema di prodotto, il museo aziendale Il "Processo di sviluppo di nuovi prodotti" e la
influenza: "Comunicazione commerciale"
Richiedono elevati Budget pubblicitari: I nuovi prodotti
Riguardo al processo di consumo, l’intrattenimento Relazioni; Divertimento; Gratificazione personale;
soddisfa contemporaneamente una serie di bisogni, quali: Socializzazione
Risale al 1989 il primo presidio dell'area emozionale del
Mars ti dà
brand Mars, con il claim:
Se orientato al mercato, il marketing: Gioca un ruolo strategico e attivo
Se orientato alla produzione, il marketing: Gioca un ruolo limitato e passivo
Se orientato alle vendite, il marketing: Gioca un ruolo tattico
Secondo il Customer Experience Management Model, le
Cinque diverse modalità
esperienze possono essere realizzate secondo:
Secondo la teoria economica, al crescere del prezzo: La domanda tende a diminuire
Selfie e comunicazione d'impresa. Chiquita ha lanciato il
Fotografa i negozi CHIQ.
concorso:
Selfie e comunicazione d'impresa. Cipster ha creato il
Cipsterizzati
concorso:
Shareholder value: Identifica l’interesse dell’azionista
Può essere quantificato in termini di grandezze economico-
Shareholder value:
finanziarie
Si considera pubblicità nostalgica quella ideata da
L'applicazione Cartelli storici
"Algida" che ha presentato sulla sua fanpage:
Si parla di "Social Commerce" quando una decisione di
Attraverso interazioni sociali
acquisto è mediata:
Campagna di raccolta fondi realizzata da Gucci in favore
Snowman in Africa:
dell'UNICEF
Solitamente gli obiettivi di una strategia di social
SMART
marketing sono definiti:
Ispirano, nel consumatore, fiducia al di là di ogni
Sono classificati “Lovemarks” quei prodotti i cui marchi:
ragionevolezza
Sono definiti "Baby Boomers" i nati: Tra il 1946 e il 1964
Si avvale di un vero e proprio brano musicale, come colonna
Spot song:
sonora dello spot
Modifica gli spazi urbani per suscitare l’interesse delle
Street art:
persone
Strumenti online di analisi della Web Reputation: Google Alert; Trackur
Svantaggi del marketing virale: Assenza di standard etici
T.A.B. è l’acronimo di: Tax Amortization Benefit
Tra gli stakeholders primari dell’impresa troviamo: Gli azionisti
Tra gli stakeholders secondari dell’impresa troviamo: Gruppi di pressione
Tra gli strumenti comunicazionali che maggiormente
Jingle; Spot song; Tribal song
attivano fenomeni di marketing uditivo, da ricordare:
Tra i "Metodi base o minimi" di stima del Budget
Il metodo possibile; Il metodo della riserva del 10%
pubblicitari, figurano:
Tra i "Social entertainement" figurano: MySpace e Second Life
Tra i format classici del punto vendita figurano: Monomarca e multimarca
Tra i potenziali effetti che le etichette DOP e IGP possono
L'effetto pulizia di mercato
determinare sui mercati, da evidenziare:
Tra i principali archetipi, rappresentativi la personalità del
Madre e saggio
brand, figurano i seguenti:
Tra i principali Experience Provider figurano: Product placement e Spazi espositivi
Tra i principali indicatori, utili nella diagnosi dello stato di
EVA e FGV
salute di un brand, figurano i seguenti:
Tra i principali obiettivi della comunicazione interna, Comunicare le strategie aziendali; Sviluppare il senso di
figurano i seguenti: appartenenza; Migliorare il clima organizzativo
Tra i principali strumenti di comunicazione, si ricordano i
Le bacheche aziendali
"bulletin board", ossia:
Tra i principali studi sulla comunicazione polisensoriale,
Sound Business
non marginale il lavoro di Julian Treasure, autore del libro:
Tra le aree dei social media, il "Social community" vede gli
Condividere, Socializzare e Conversare
utenti:
Tra le aree dei social media, il "Social entertainement" si
Il gioco, la musica e l'arte
caratterizza per:
Tra le attività di Greenwashing più frequenti si ricordano
"Falsa certificazione"; "Minore dei mali"
le seguenti tipologie:
Tra le differenti zone attenzionali di un negozio, la "prima
Soglia
zona" è chiamata:
Tra le differenti zone attenzionali di un negozio, la
Adiacente all'entrata
"seconda zona" è quella:
Tra le differenti zone attenzionali di un negozio, la "terza
Nel cuore del punto vendita
zona" si trova:
Tra le politiche strategiche di diversificazione del
Della Ristorazione
Pastificio Rana, si ricorda l'ingresso nel settore:
Tra le principali azioni Belowe-the-line, attuate da
Il Tour di 5 biciclette personalizzate
"Emmentaller" nel 2007, si ricorda:
Tra le principali funzioni di un brand figurano le seguenti: Personalizzazione e Orientamento
Tra le principali promozioni di prezzo figurano: Le offerte speciali
Tra le principali promozioni di servizio figurano: Le vendite a premio
Tra le principali tecniche di guerrilla marketing, figurano: “Oop Art” e “Body rental”
Tra le principali tecniche promozionali al consumatore
La riduzione del prezzo e la vendita con premi
finale figurano:
Tra le valutazioni tattili di un prodotto, figurano: Comfort, Temperatura, Ergonomia
Tra le varie forme di comunicazione che lasciano spazio al
Della tecnologia “touch screen” alle vetrine dei negozi
“Tatto”, va annoverata certamente l’applicazione:
Un caso tipo di esperienza tattile del consumatore è
Nell’Ice Bar dell’Absolut Vodka
riscontrabile:
Un esempio di "Storytelling" è riscontrabile nel discorso
Ai laureandi dell'Università di Stanford
di Steve Jobs:
Un pricing di penetrazione può determinare: Barriere all’entrata
Un prodotto premium-price è generalmente venduto: In punti vendita esclusivi
Un profumo può svolgere un ruolo determinante nella
Non percepisce alcuna differenza tra un prodotto e l’altro
scelta del consumatore quando questo:
Un sistema è aperto quando: È capace di interagire con l’esterno
Un’effcace informativa societaria soddisfa bisogni di: Natura esterna
Una comunicazione economico-finanziaria trasparente: Impedisce fenomeni di adverse selection
Una diminuzione del 10% nel prezzo di un prodotto
La domanda è anelastica
determina un aumento delle vendite del 5%:
Una riduzione dei costi del 16% per aver spostato una
Impatta positivamente sul ROI
parte delle richieste al Customer Service su Twitter:
Unaided recall: L’insieme delle citazioni riguardo una marca
Allineamento tra valore intrinseco del titolo e valore di
Un'informativa finanziaria ottimale determina:
mercato
Un'informativa finanziaria ottimale nel creare condizioni di
Creazione del valore d'impresa
simmetria informativa determina:
Uno degli obiettivi della comunicazione economico-
Farsi accettare dalla comunità finanziaria
finanziaria è quello di:
Uno degli strumenti considerati critici e rilevanti della
Il rendiconto finanziario
comunicazione economico-finanziaria è:
Uno dei principali metodi di stima dell’elasticità rispetto al
Giudizio degli esperti
prezzo:
Uno dei principali obiettivi delle strategie di prezzo: Obiettivi di profitto
Valori e norme deboli o non chiare: Determinano incertezza
Vantaggi del marketing virale: Bassi costi
Vantaggi per le aziende del Co-Marketing filantropico: Migliorare la credibilità dell'azienda
L’utilità per l’utente è legata al numero di attivazioni
Viral marketing classico:
promosse
1. 15/07/2006: Data di nascita di Twitter
2. 17/03/2010 Greenpeace accusa ufficialmente e pubblicamente Nestlé di utilizzare: Olio di palma
3. Abosolut Ice Bar (Milano). Per il consumatore è un caso tipo di: Esperienza tattile
4. Adottare congiuntamente una strategia che non è un ottimo paretiano significa: ridurre l’utilita’ di qualcuno senza
aumentare l’utilita’ di nessuno
5. Adscape Media acquisita da Google” e “Massive inc. acquisita dalla società Microsoft”; tali acquisizioni aziendali
testimoniano l’interesse delle grandi aziende ad investire in: Advertising
6. Advertising classico legato ai mass media tradizionali: Advertising OFF-LINE
7. Affinchè una strategia di marketing si riveli si successo per l’impresa occorre prestare la massima attenzione a queste
attività: segmentazione, tarting e posizionamento
8. Ai fini del posizionamento, la “brand map” individua : I fattori riconosciuti come “più importanti” dal consumatore
9. Alcuni studiosi hanno definito “halo construc – effetto alone” quello che induce i consumatori a preferire i prodotti:
caratterizzati da una connotazione territoriale
10. Alcuni studiosi hanno dei: Caratterizzati da una connotazione territoriale
11. All’interno di ogni area funzionale viene effettuata un’ulteriore suddivisione che può essere realizzata adottando: una
struttura organizzata multifunzione, una struttura organizzata divisionale, una struttura organizzativa a matrice, una
struttura organizzativa a rete
12. All’interno di un’impresa, la funzione marketing può configurarsi quale: Centro di ricavo
13. Alla base del vantaggio competitivo di un’impresa c’è la sua capacità di risultare “diversa” rispetto ai concorrenti:
relativamente all’efficienza operativa
14. Alla base di ogni progetto di “Business Storytelling” deve collocarsi: Un piano strategico definito
15. Alle Olimpiadi di Atlanta (1996) il centometrista Linford Christie si presenta in conferenza stampa indossando: Lenti a
contatto raffiguranti il logo della “Puma”
16. Alzando le spese in comunicazione, l’impresa può: Erigere barriere all’ingresso verso nuovi competitors
17. Ambush è l’espressione comunemente utilizzata nel mondo anglosassone per descrivere: Un’associazione non autorizzata
di un brand ad un evento mediatico
18. Ambush Marketing è un termine coniato agli inizi degli anni: Ottanta
19. Analizzando i selfie, l’azienda Adidas ha scoperto che il 13% dei suoi clienti è anche amante: Di “Justin Bieber”
20. Analizzando i selfie, l’azienda Heineken ha scoperto che i fan: Dei “Metallica” preferiscono la sua birra
21. Anno in cui appare in TV il primo spot del pomodorino d’ò piennolo Valgri: 2004
22. Annunci contro-pubblicitari diretti a sabotare le pubblicità che reclamizzano il marchio “Absolut Vodka”: “Absolute End” e
“Absolute A.A.”
23. Archetipi del Brand. La “Madre” è l’archetipo cardine: Della sostanza
24. Aree che possono avvalersi della tecnica “Storytelling”: Product Design e Comunicazione Interna
25. Arousal: uno stimolo significativo e di intensità variabile, caratterizzato da un maggiore stato attentivo-cognitivo di
vigilanza e di pronta reazione agli stimoli esterni
26. Arousal:Nel punto vendita, rappresenta l’eccitamento provato dal cliente nel trovare ciò che cercava
27. Associazione americana che ha creato una community on line per fronteggiare il Greenwashing: Enviro Media Social
Marketing
28. Associazione inglese che propone un decalogo “antigreenwashing”: Futerra
29. Attraverso il ricordo le esperienze passate si rivelano più piacevoli rispetto al momento in cui furono vissute: Tale ricordo
è definito “Roseo”
30. Attraverso l’integrazione verticale a monte l’impresa può meglio controllare: la qualità dei fattori di produzione
31. Attraverso la comunicazione il Pastificio Rana ha sviluppato sul mercato un posizionamento forte: Che si sostanzia nel
binomio “Tradizione-Innovazione”
32. Audi si è avvalsa di direct marketing per invitare i clienti ad un test drive. L’apertura della busta sottopone il cliente: Alla
misurazione della temperatura corporea
33. Auxologia di una marca. Le marche “sfidanti” sono collocabili nell’area: Di prossimità
34. Average Page Engagement Rate: “Numero di interazioni” diviso il “numero di fan”, moltiplicato per 100
35. Barattolo che diventa salvadanaio: Tipico esempio di confezione con funzioni aggiuntive
36. Barilla si caratterizza per la strategia di: Marca globale e pubblicità locale
37. Benefici della leadership di costo: prezzi piu’ bassi rispetto ai concorrenti
38. Bodycopy: È il testo che argomenta la promessa del titolo
39. Borotalco: Tipico esempio di “logo olfattivo”
40. Brand radio: Canale musicale di una determinata catena di negozio di una marca
41. Brandyourself è uno strumento di analisi della Web Reputation: Gratuito
42. Canali di “Storytelling”: Cartacei, Relazionali e Digitali
43. Caratteristiche distintive di Ryanair: omologazione della flotta e collegamento di scali secondari
44. Carosello nasce in Italia negli anni: Cinquanta
45. Caso di “Subvertising”: “mastercard” modificato in “Disaster”
46. Caso in cui è il particolare prodotto a trainare la valorizzazione di un territorio: Brunello – Montalcino
47. Caso in cui è il territorio a trainare la valorizzazione di un prodotto: Valtellina – Bresaola
1
48. Claim del brand “Mars” nel periodo 1973-1979: Mars…e di nuovo in forma
49. Claude Hopkins convinse milioni di donne a comprare il sapone: Palmolive
50. Claude Hopkins è l’inventore della tecnica di vendita mediante: Campioni omaggio
51. Clienti abituali comprano lo stesso prodotto, che avrebbero comprato comunque: ad un prezzo inferiore
52. Coca Cola company dal punto di vista comunicativo attua una strategia di: marca globale e pubblicità globale
53. Coca Cola Company si caratterizza per la strategia di: Marca globale e pubblicità globale
54. Coca-Cola individua una serie di “Online Social Media Principles”: Leadership, Collaborazione e Passione
55. Coccolino si caratterizza per la strategia di: Marca locale e pubblicità globale
56. Con il contratto di licensing: il license cede diritti al licensee
57. Con il criterio tradizionale di determinazione del budget, il livello ottimale di investimenti in comunicazione si ha in
presenza del: Massimo profitto
58. Con il metodo dell’importo disponibile, gli investimenti in comunicazione sono determinati in funzione: delle disponibilità
finanziarie dell’impresa
59. Con il metodo empirico INTERBRAND il valore del marchio è calcolato in termini di prodotto tra “Flussi di reddito attribuiti
al marchio” e “Forza del marchio” per stimare la “Forza del marchio” si analizzano: Sette variabili
60. Con il metodo empirico INTERBRAND il valore del marchio è calcolato in termini di prodotto “Flussi di reddito attribuiti al
marchio” e “Forza del marchio”; per stimare la “Forza del marchio” si analizzano, tra le altre, le seguenti variabili: C)
Trend; Leadership; Protezione
61. Con il termine “evigilantism” si fa riferimento all’utilizzo della rete: Per punire atteggiamenti non etici delle aziende
62. Con l’Excess Earning matrix: La forza del marchio è proporzionale alla sua anzianità
63. Con l’integrazione orizzontale: l’impresa resta nel settore secondario
64. Con la customerizzazione: Il cliente interagisce con il produttore
65. Con la diversificazione conglomerale, l’impresa si sviluppa: in settori differenti rispetto a quello di partenza
66. Con riferimento alla personalità di una marca, la madre è l’archetipo cardine: della sostanza
67. Con riferimento all’analisi della personalità di una marca, gli archetipi sono rappresentati all’interno di una mappa definita
da: Quattro polarità
68. Con riferimento alla tecnica PEST: il prodotto interno lordo e’ una variabile importante nell’analisi dell’economia
69. Con riferimento alla tecnica PEST: la demografia e’ una variabile importante per l’analisi della società
70. Con una strategia focus l’impresa concentra le proprie risorse: su una particolare nicchia di mercato
71. Considerando la curva di domanda come funzione inversa del prezzo, l’investimento in comunicazione di marketing
determina: Uno spostamento della curva di domanda verso destra
72. Consorzio che raggruppa gran parte dei più importanti brand dell’alimentare italiano: Italia del gusto
73. Contenitore utilizzato per l’esposizione del prodotto nel punto vendita: Imballaggio display
74. Coppia di criteri per la definizione del Budget pubblicitario: Budget disponibile; Budget necessario
75. Dal punto di vista comunicativo Coccolino si caratterizza per la strategia di: marca locale e pubblicità locale
76. Dal punto di vista comunicativo il museo aziendale si presenta come: Canale-Atmosfera
77. Dal punto di vista comunicativo la tecnica di inserimento di pubblicità dinamiche nei videogiochi è definita: in-game
advertising (o advergame).
78. Dal punto di vista cromatico il logo "AIA" esplicita valori di: Italianità, Qualità e Pulizia
79. Dal punto di vista dell’impresa market-driven, la comunicazione di marketing: Persegue posizioni di vantaggio
competitivo / domandata/variazione percentuale del prezzo
80. Dal punto di vista organizzativo, la funzione di comunicazione interna può operare: In staff all’alta Direzione
81. Data di nascita di Twitter: 15/07/2006
82. David Ogilvy, figura rivoluzionaria dell’advertising, prima di dedicarsi all’attività pubblicitaria era: Cuoco
83. Differenziare significa: creare in modo unico valore per l’acquirente
84. Disponendo del Beta (β) di una società quotata (2) e sapendo che (rm-r1) = 4% con il Tasso privo di rischio (R1) = 2%,
calcolare il “Costo del capitale a pieno rischio” (K0): 10 %
85. Diversi segmenti di mercato sono riconoscibili in base ai differenziali: nei prezzi
86. Diversificazione: si intende l’entrata di un’impresa o di una business unit in una nuova linea di attività, attraverso lo
sviluppo interno, oppure attraverso acquisizioni e alleanze
87. Documenti necessari all’atto della creazione di un programma di gestione dei social media in azienda: Social Media Policy
88. Dopo l’acquisizione esiste soltanto un’impresa: quella che ha acquistato
89. Dove c’è Barilla c’è casa: tipico payoff pubblicitario
90. Due capacità importantissime della comunicazione interna: Creare e diffondere valore d’azienda
91. Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è: positivo
92. Due sono essenzialmente i vantaggi che derivano all’impresa, attingendo al proprio patrimonio museale: esemplificazione
del processo di sviluppo di nuovi prodotti, differenziazione competitiva
93. Durante il processo di sviluppo di nuovi prodotti si rivelano indispensabili e critiche le seguenti azioni: pre–test sul
prototipo e pre-test sul marketing mix
94. È dimostrato che in media occupano la mente del consumatore non più di: 3 marche per categoria
95. E’ incaricato della gestione dei profili dell’azienda sui vari social media: Community Manager
96. E’ possibile la garanzia pubblica: si solo dopo un istruttoria
97. EBITDA è l’acronimo di: earning before interest, taxes, depreciation and amortization
2
98. Eccezione. Questa è la visione : neoclassica del cambiamento
99. Ecolabel è un marchio: di prodotto
100. Effetto di depressione: Calo delle vendite subito dopo la promozione
101. Effetto di permanenza: La marca rimane nella mente del consumatore
102. Effetto trasferimento interno: Clienti abituali comprano lo stesso prodotto, che avrebbero comprato comunque, ad un
prezzo inferiore
103. Elemento chiave che identifica una marca: piumaggio del brand
104. Elementi strategici che determinano il successo del brand “AIA”: Continuità e Modernità
105. ENISA è l’agenzia: Di sicurezza cibernetica dell’Unione Europea
106. Entrando nel singolo negozio possiamo distinguere: 4 diverse “zone attenzionali”
107. Equitalia è presente con un proprio profilo sul Social Media: Twitter
108. Esempi tipici di “Engagement” nei Social Media: Fan Page taggata
109. Esempio concreto che ha saputo puntare sull’elemento olfatto per promuovere: Jovanotti “Capo Horn”
110. Esempio di “brand positioning” basato su una caratteristica distintiva: Birra Peroni: “Italianità”
111. Esempio di “brand positioning” basato sull’occasione di utilizzo: Sughi pronti Buitoni: “Per i momenti di convivialità”
112. Esempio di “brand positioning” rispetto alla concorrenza: Avis e Hertz: “Duello pubblicitario”
113. Esempio di “Subvertising”: “Obsession for Men” modificato in “Recession fo Men”
114. Esempio di caso aziendale che ha adottato strategie di marketing emozionale finalizzate a perseguire il coinvolgimento
profondo del consumatore: dormire all’ikea
115. Esempio di piumaggio del brand: il blu di pasta Barilla
116. Esemplificazione del processo di sviluppo di nuovi prodotti: Differenziazione competitiva
117. Esistono due interpretazioni principali attraverso cui esaminare il concetto di prodotto: componenti fisiche e componenti
emozionali
118. Esistono due tipi fondamentali di vantaggio competitivo: costi bassi e differenziazioni
119. Eye tracking: È una tecnica di monitoraggio dei movimenti oculari con ben 100 anni di storia.
120. Fake site: Consiste nel creare un sito web di un prodotto, di una marca che non esiste
121. Fattori che determinano il clima positivo in un punto vendita: Olfattivi, Relazionali e Uditivi
122. Fenomeni di plot placement (inserimento integrato), si trovano nei film: Arma letale – alka selzer
123. Finanziari d’impresa La segmentazione comportamentale del mercato si focalizza: sui benefici cge i consumatori
desiderano ottenere da un prodotto
124. Flash mob: Aggregazione spontanea di persone
125. Focusing the product line: l’impresa concentra le risorse su una parte della linea di prodotti
126. Forma di marketing ispirata: Alla guerriglia militare
127. Forma di promozione pubblicitaria: Non convenzionale ed a basso costo
128. Formalmente l’elasticità della domanda si definisce come la variazione percentuale della domanda conseguente: Ad una
variazione del prezzo dell’ 1%
129. Format pubblicitario adatto al lancio di nuovi prodotti: Format Teaser
130. Format pubblicitario: “Mnemonic device”
131. Frictionless viral marketing: l’utente diffonde informazioni in modo inconsapevole
132. Gareth Morgan nel suo testo “Images, le metafore dell’organizzazione” intende l’organizzazione come: Macchina,
Organismo e Cervello
133. Generalmente nel category management è prassi operare una suddivisione dei prodotti in: Quattro categorie di base
134. Generalmente si riscontra una forte coerenza tra l’approccio competitivo e la valutazione del budget pubblicitario come:
Spesa
135. Generalmente si riscontra una forte coerenza tra l’approccio innovativo e la considerazione del budget pubblicitario
come: Investimento
136. Generalmente, nel dilemma del prigioniero: le ragioni individuali prevalgono sulla razionalità collettiva individuale
137. Ghemawat individua tre fonti poco imitabili che rendono la posizione di vantaggio dell’impresa molto duratura; tra
queste, non trascurabile: LA DIMENSIONE
138. Gli archetipi della personalità di marca sono rappresentati all’interno di una mappa definita, tra le altre, dalle seguenti
polarità: Pensiero ed energia
139. Gli archetipi, rappresentativi la personalità del brand sono rappresentati all’interno di una mappa definita da: 4 polarità
140. Gli assi della matrice mckinsey sono ripartiti in tre aree: alta media e nobile
141. Gli autoscatti realizzati con la fotocamera dello smartphone dicono molto a proposito del: Carattere delle persone, dei
suoi gusti e dei suoi comportamenti
142. Gli elementi essenziali dell’azienda sono: l’organizzazione stabile, le persone, i beni, i beni/servizi economici, le operazioni
e lo scopo
143. Gli elementi principali del piano di marketing riguardano: la percentuale di risorse dedicate alle spese di mark e il mark
mix
144. Gli espositori vengono progettati in base ai seguenti criteri: Posizionare nel punto vendita, dimensione del punto vendita,
immagine del prodotto
145. Gli Experience Provider sono strumentali all’attivazione delle seguenti esperienze: Sense, Feel e Think
3
146. Gli ExPro relativi alla “presenza del prodotto” includono: Placement del prodotto (Design del prodotto, Packaging,
Personaggi di marca / Placement del prodotto, packing, personaggi di marca)
147. Gli ideatori del PIMS, per valutare il potenziale strategico di un’impresa, individuano le seguenti dimensioni d’indagine:
forza competitivita’ produzione snella
148. Gli obiettivi strategici d’azienda devono essere: specifici, quantificabili e coinvolgenti oppure facilitare il controllo
149. Gli strumenti della comunicazione interna si distinguono in: “Caldi”; “Freddo-Tiepidi”; “Freddi”
150. Gli studi condotti sulla comunicazione polisensoriale applicata ai ristoranti dimostrano come: La musica classica induca il
consumatore a preferire i piatti più costosi
151. Gli studi condotti sulla comunicazione polisensoriale dimostrano che la musica possa influenzare e modificare lo stato
emotivo dell’uomo: Questo fenomeno viene ormai denominato “effetto Mozart”
152. Grazie al palato possiamo cogliere diverse sensazioni: Tattili
153. Greenpeace è nota per la realizzazione di un video shock che vedeva un uomo mangiare: Il dito di un orango
154. Greenwashing (Esempio di autoglorificazione): Campagna pubblicitaria “SAAB Grrrrrreen”
155. Greenwashing (Esempio di falsa certificazione): Tested Green
156. Greenwashing nasce dalla combinazione di due parole: Green e Whitewashing
157. Groupon e Livingsocial sono Siti: Coupon
158. Gruppi più numerosi rappresentano: Maggiore ricchezza e secializzazione dei contributi
159. Ha elaborato la Piramide della brand Awareness: aaker
160. Halo construct induce il consumatore a: … I consumatori impiegano l’immagine del paese di produzione nella valutazione
degli attributi del prodotto perché non sono in grado, prima dell’acquisto, di valutarne l’effettiva qualità. In quest’ottica, il
ruolo del paese di provenienza, ai fini della valutazione del prodotto, è analogo a quello svolto dal prezzo. Come molte
ricerche hanno in effetti da tempo dimostrato, in talune situazioni (quanto la qualità del prodotto non è chiaramente
percepibile a priori, quando il rischio connesso alla decisione d’acquisto è elevato, ecc…), i consumatori tendono ad
utilizzare il prezzo come indicatore della qualità del prodotto.
161. Hit song: Brani musicali che stanno per essere lanciati e che hanno un ottimo potenziale
162. I "creditori finanziari" dell'impresa necessitano di informazioni finanziarie per: Svolgere attività di rating
163. I "destinatari" della comunicazione economico-finanziaria possono essere distinti in due categorie: "Stakeholder
finanziari" e "Stakeholder non finanziari"
164. I "rich media" sono dei messaggi pubblicitari con i quali gli utenti possono interagire all'interno: Di un formato di pagina
Web
165. I “circoli di qualità” sono: gruppi
166. I benefici di un’impresa che punta alla qualità totale sono rivolti: oltre a se stessa agli altri stakeholders
167. I beni complementari sono: sono quei beni che vanno usati insieme per soddisfare lo stesso bisogno
168. I beni o servizi prodotti possiedono un valore di scambio: misurato dal prodotto quantità Q per il prezzo unitario di
mercato P, i quali dipendono dall’incontro della curva di domanda e di quella dell’offerta
169. I bisogni primari: attengono alla sopravvivenza dell’individuo e quindi sono legati ad esigenze insopprimibili
170. I bisogni sono: ILLIMITATI, SAZIABILI, RISORGENTI E VARIABILI
171. I canali della comunicazione interna sono le “vie di comunicazione” che consentono: Il collegamento tra persone e
funzioni
172. I contenuti della “pubblicità ideale” sono: Prevalentemente suggestivi
173. I contenuti della “pubblicità pratica” sono: Prevalentemente informativi
174. I convenience goods sono prodotti che il consumatore: ACQUISTA CON FREQUENZA
175. I costi relativi alla predisposizione ed all’uso di una Denominazione geografica si possono suddividere nelle seguenti
categorie: Costi preliminari, costi diretti, costi indiretti
176. I destinatari del bilancio sociale sono: Tutti gli stakeholders direttamente o indirettamente coinvolti nell’attività d’impresa
177. I due spot “Indian” e “Retreat” del brand Mars, hanno in comune il claim: Mars…e vai
178. I fattori produttivi si classificano in: LAVORO, CAPITALE, RISORSE NATURALI, ORGANIZZAZIONE E STATO
179. I fattori produttivi sono: le risorse che le unità produttive (IMPRESE) combinano e trasformano per l’ottenimento del
prodotto oggetto specifico della loro attività
180. I fratelli “Saatchi” idearono la campagna pubblicitaria: Uomo incinto
181. I gruppi aziendali: sono formati da diverse società legate tra loro da complessi rapporti economici, finanziari e produttivi
182. I gruppi piu’ numerosi presentano: aumenti di chiarezza e specializzazione dei contributi
183. I marchi al momento della registrazione: Hanno valore nullo
184. I mezzi attraverso cui le imprese soddisfano i bisogni informativi di natura legislativa sono: i bilanci d'esercizio annuali
185. I motivi che spingono un’azienda ad attuare strategie di diversificazione possono classificarsi come segue:
SFRUTTAMENTO ECONOMIE DI COPO; RIDUZIONE DEL RISCHIO
186. I packaging semi-chiusi hanno lo scopo di attirare l’attenzione del consumatore: Su una parte o su una funzione specifica
del prodotto
187. I pianificatori di strategia corporate si interessano di problematiche e questioni: DI VASTA PORTATA
188. I pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP presentano, in sintesi, le seguenti caratteristiche: Elevata consistenza della
buccia; Piccole dimensioni del frutto
189. I premi consistono in: Beni e servizi offerti gratuitamente alle persone che hanno acquistato un prodotto
190. I prezzi dei prodotti green possono essere: Più alti rispetto alle alternative convenzionali
4
191. I prezzi della concorrenza: Per l’azienda sono parametri fondamentali nella stima del miglior prezzo
192. I primi annunci pubblicitari dello yogurt “Fattoria Scaldasole” si focalizzarono sulla metafora: Dell’operaia con le corna
193. I principali cambiamenti del contesto competitivo sono dovuti: Alla globalizzazione dell’economia
194. I prodotti classificati in base alla complessità e frequenza del processo di acquisto, si distinguono in: CONVENIENCE
GOODS E SHOPPING GOODS
195. I prodotti classificati in base alla durata d’uso, si distinguono in: PRODOTTI DUREVOLI E NON DUREVOLI
196. I product placement quale tecnica di comunicazione nasce a: Hollywood insieme con lo Star System
197. I public affairs: Favoriscono le partnership con il settore pubblico
198. I public affairs: Sono i rapporti che l’impresa instaura con le istituzioni pubbliche
199. I punti di forza del sistema DOP e IGP: strumento di tutela da imitazione, strumenti di differenziazione
200. I redditi residuali disponibili per la remunerazione del marchio Pomod’oro: Sono calcolati per mezzo di analisi benchmark
201. I ritorni economici: primari rispetto ai ritorni quantitativi
202. I segni del Greenwashing (Concetto vago): Quando la comunicazione ambientale è legata alla sfera emotiva
203. I segni del Greenwashing (Prova mancante): Vengono omessi precisi riferimenti all’attività sviluppata in ottica “verde”
204. I servizi sono frills: QUANDO CONSIDERATI SUPERFLUI DAL CONSUMATORE
205. I settori dell’attività economica sono: SETTORE PRIMARIO, SECONDARIO, TERZIARIO E TERZIARIO AVANZATO
206. I settori dinamici per evoluzione tecnologica si caratterizzano: PER IL BREVE CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
207. I shopping goods sono prodotti ad acquisto: SALTUARIO E PONDERATO
208. I speciality goods sono prodotti che possietono caratteristiche: UNICHE PER IL CONSUMATORE
209. I valori d’impresa sono esprimibili in termini di: Responsabilità sociale
210. I valori e le norme indotte dal marchio di certificazione possono rivelarsi ulteriore leva: Nell’accrescimento dell’identità di
impresa
211. I vantaggi competitivi basati su risorsa tangibili: SONO PIU’ FACILI DA IMITARE RISPETTO ALLE RISORSE INTANGIBILI
212. I vantaggi del marketing virale : bassi costi
213. I visitatori del parco dei divertimenti degli Universal Studios possono utilizzare delle …. Fare foto ricordo del parco da
inviare via e-mail ai loro amici. In media ognuno manda ... Foto e il risultato è che più di sei milioni di foto del parco
vengono inviate a potenziali….. Gli universal studios utilizzano per promuovere il parco: Il Viral Marketing
214. IKEA ha registrato un aumento delle vendite del 15% a seguito della pubblicazione del suo catalogo su: Facebook
215. Il "category management" è una funzione gestionale che si pone l'obiettivo: massimizzare il profitto per il retailer
216. Il "codice QR" è stato utilizzato dal Pastificio Giovanni Rana sulle confezioni: Dei Tortelli con cioccolato
217. Il "format dimostrazione" è generalmente utilizzato nella pubblicità: di prodotti farmaceutici
218. Il "Metodo del moltiplicatore dell'inflazione" prevede che al budget pubblicitario dell'anno precedente vengano aggiunti:
Gli aumenti delle tariffe
219. Il “Break Even Point” è il punto del diagramma di redditività che individua il volume produttivo in corrispondenza del
quale i costi totali, ossia la somma dei costi fissi e variabili, sono uguali ai: A) Ricavi totali
220. Il “codice QR” è stato utilizzato dal Pastificio Giovanni Rana sulle confezioni: Dei Tortelli con cioccolato
221. Il “concept store” è un punto vendita: Caratterizzato dalla scelta di un tema
222. Il “corporate advertising”: si concentra sull’impresa
223. Il “Metodo del moltiplicatore dell’inflazione” prevede che al budget pubblicitario dell’anno precedente vengano aggiunti:
Gli aumenti delle tariffe
224. Il “power grid economico” consente di individuare: Un valore del marchio per l’azienda correlato con il valore del marchio
per il pubblico
225. Il “Relief from Royalty”: Considera le transazioni comparabili
226. Il 1997 è ricordato dal Pastificio Giovanni Rana per il lancio della campagna pubblicitaria: Hollywood
227. Il 2002 e il 2003 sono gli anni in cui va in onda la campagna del Pastificio Rana: “Grazie Giovanni Rana”
228. Il beneficio netto per il consumatore è determinato dal beneficio percepito: MENO I COSTI CHE IL CONSUMATORE DEVE
SOSTENERE PER UTILIZZARE IL PRODOTTO
229. Il Bilancio Sociale è un documento con cui l’impresa: Si relaziona alle diverse categorie di interlocutori
230. Il Bilancio Sociale è un documento di valutazione: Del risvolto sociale dell’attività aziendale
231. Il Bilancio Sociale per l’impresa è uno strumento di: Comunicazione e rendicontazione
232. Il Bilancio Sociale rappresenta per l’impresa uno strumento di comunicazione capace di accrescere: La brand reputation
233. Il brand “Absolut Vodka” si muove all’interno di una completa strategia comunicativa polisensoriale, nel quale gli
elementi centrali sono: Gusto e Tatto
234. Il brand “AIA” si caratterizza per la: Transitività
235. Il brand “Whole Foods” è stato oggetto di una campagna di boicottaggio tramite Facebook in seguito alla seguente
dichiarazione del CEO: Il diritto alla salute non è per tutti
236. Il brand name “Emmentaller” costituisce un’evoluzione del precedente: Emmental
237. Il Break Even Point è il punto del diagramma di redditività che individua il volume produttivo in corrispondenza del quale i
costi totali, ossia la somma dei costi fissi e variabili, sono uguali ai: Ricavi Totali
238. Il Break Even Point in quantità è calcolato come segue: CF+(P-CV)
239. Il budget pubblicitario come investimento, tenderà ad essere identificato come un costo: Fisso
240. Il budget pubblicitario è determinato generalmente su: Base annua
241. Il budget pubblicitario è il programma di spesa relativo al settore: Comunicazione
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242. Il Business Plan deve essere redatto secondo i principi di: CHIAREZZA, COMPLETEZZA E AFFIDABILITA’
243. Il Business Plan è uno strumento di pianificazione a livello di: BUSINESS UNIT
244. Il Business Plan nell’ambito della finanza agevolata è: OBBLIGATORIO
245. Il Business Plan può essere strumento di comunicazione: INTERNO ED ESTERNO ALL’IMPRESA
246. Il calcolo della curva di domanda: Deve includere gli effetti dei prezzi dei concorrenti
247. Il campo di esistenza di una Marca locale: Può essere limitato a una nazione
248. Il cartone è definito anche: Package terziario
249. Il Caso <<Panini contro Topps Europe>> identifica un: Illecito di comunicazione
250. Il Category Management p una funzione gestionale che si pone l’obiettivo: Di massimizzare il profitto per il retailer
251. Il Category Management è una funzione gestionale che si pone l’obiettivo: Di massimizzare gli sconti per il consumatore
252. Il celebre claim “Red Bull ti melle le ali” (lo stesso in tutto il mondo); la lattina allungata (la stessa in tutto il mondo); il logo
compost da due tori rossi che si fronteggiano con alle spalle un sole giallo (lo stesso in tutto il mondo). Tutti questi
elementi indicano una strategia comunicativa così articolata: Marca globale e pubblicità globale
253. Il centro commerciale carosiello di carugate è noto per aver adottato al suo interno un sistema di diffusione profumazione
chiamato: microfresh
254. Il ciclo di vita del settore segue un tipico andamento a: S
255. Il cioccolato Lindt porta la seduzione della sua “Irresistibile scioglievolezza” attraverso il: Degustare con i 5 sensi
256. Il cioccolato Lindt porta la seduzione della sua “Irresistibile scioglievolezza” attraverso il “degustare con i 5 sensi”. A
partire dal gusto, primo senso appagato dal cioccolato, Lidt estende l’esperienza del prodotto a tutti gli altri sensi : vista,
omogeneità del colore (nessuna bolla d’aria, nessuna patina biancastra)
257. Il Codice Etico è un mezzo efficace per: Prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti
258. Il Codice Etico può definirsi come: Carta costituzionale dell’impresa
259. Il Codice Etico rappresenta: Una carta dei diritti e dei doveri morali
260. Il coinvolgimento emozionale del consumatore attraverso l’uso dei sensi
261. Il Comitato Nuovi Prodotti è un esempio di comitato: PERMANENTE INTERFUNZIONALE
262. Il comparto della pasta fresca ripiena ha il suo canale preferenziale: Nella grande distribuzione organizzata
263. Il compito attribuito alla comunicazione economico-finanziaria è quello di attrarre: Risorse finanziarie
264. Il concept store è un punto vendita: Caratterizzato dalla scelta di un tema
265. Il concetto di “personalità della marca” può essere considerato come un’evoluzione del concetto: di immagine di marca
266. Il consumatore: livello fisico, emotivo, intellettuale e spirituale
267. Il contatto con cui il consumatore entra in rapporto con l’offerta aziendale può essere: DIRETTO E INDIRETTO
268. Il contesto ambientale in cui opera l’impresa si distingue in ambiente: esteso, competitivo, e competitivo specifico del
business
269. Il corner se superiore ai 30 mq, si definisce: Shop in shop
270. Il corporate advertising”: Si concentra sull’impresa
271. Il cost leader ha un elevato controllo: DEI PREZZI PRATICATI SUL MERCATO
272. Il crisis management non termina con la fine dell’emergenza; in effetti, l’azienda deve percorrere ulteriori due fasi per
trasformare la crisi in opportunità: Analisi e valutazione dell’efficacia della comunicazione durante l’emergenza;
identificazione, revisione e rimozione delle cause che l’hanno generata
273. Il crisis management rappresenta: La modalità di risposta alle crisi di prodotto
274. Il crisis management: Non termina con la fine dell’emergenza
275. Il CVP è un modello semplice, che si basa sull’analogia con: GLI ESSERI MITOLOGICI
276. Il debito di medio/lungo periodo dell’impresa: NON E’ NECESSARIO ESTINGUERLO ENTRO UN ANNO
277. Il diciassette marzo 2010 Greenpeace accusa ufficialmente e pubblicamente Nestlè di utilizzare: Olio di palma
278. Il display: Consiste nel contenitore utilizzato per l’esposizione del prodotto nel punto di vendita
279. Il factory outlet può assumere la duplice veste di: “Stand alone” o “Village”
280. Il factory outlet: È la versione innovativa dello spaccio aziendale
281. Il Feel ha l’obiettivo di creare o rievocare esperienze: Affettive collegate alla marca
282. Il fenomeno del crowdsourcing è favorito dagli strumenti che mette a disposizione: Web
283. Il fenomeno del prosumerismo vede il cliente: Assumere un ruolo attivo nel processo di creazione del prodotto
284. Il flagship store: È chiamato anche negozio bandiera
285. Il focus può essere cercato: NEL PRODOTTO, NEL SEGMENTO O NELL’AREA GEOGRAFICA
286. Il fondatore di Ryanair: TONY RYAN
287. Il format dimostrazione è utilizzato nella pubblicità: di prodotti farmaceutici
288. Il giocatore danese Nicklas in una partita degli Europei di calcio 2012 celebra un goal: Mettendo in evidenza degli slip a
marchio “Paddy Power”
289. Il format pubblicitario dimostrazione è tipico nelle campagne pubblicitarie finalizzate a promuovere il brand: Moment Act
290. Il format pubblicitario mnemonic device è tipico nella campagne pubblicitarie finalizzate a promuovere il brand: scelto
291. Il Green Marketing è un approccio del marketing volto a sviluppare e promuovere: Prodotti e servizi eco-sostenibili
292. Il Green Marketing può essere letto ed interpretato in chiave: Strategica ed Operativa
293. Il Gruppo Ventaglio copre l’intera catena del valore: DEI VIAGGI ORGANIZZATI
294. Il Jingle è un motivetto creato ad hoc per il prodotto, che può essere: Cantato o Strumentale
295. Il marchio “Parmigiano reggiano”, che fa capo al relativo consorzio e il marchio “Vero Cuoio Italiano”, che fa capo
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all’unione Nazionale Conciaria sono esempi di: D) Marchio collettivo
296. Il marchio costituisce: Un intangibile asset
297. Il marchio di certificazione può rilevarsi, lato consumatore, strumento capace: Di amplificare la riconoscibilità dell’impresa
e della sua offerta
298. Il marchio di certificazione si può considerare: “Intangibile” d’impresa dotato di valore autonomo e suscettibile di stima
299. Il marchio di commercio: È quello applicato dal rivenditore
300. Il marchio di garanzia (DOP e IGP per i prodotti agroalimentari) rappresenta lo strumento con quale agire: Per abbattere
le asimmetrie informative
301. Il marchio di garanzia si pone a tutela del consumatore in quanto certifica la conformità del prodotto: A una
predeterminata disciplina di produzione e a certi standard qualitativi
302. Il marchio di servizio: È sviluppato dalle aziende di trasporto
303. Il marchio di tutela può considerarsi strumento comunicazionale capace di: Creare valore, attraverso l’apprezzamento del
patrimonio tangibile (immagine e legame con il territorio)
304. Il marchio Parmigiano Reggiano che fa capo al relativo Consorzio e il marchio “Vero Cuoio Italiano”, che fa capo all’unione
Nazionale Industria Conciaria sono esempi di: Marchi collettivi
305. Il marchio: È il segno distintivo dei prodotti
306. Il marginalismo è una teoria economica: secondo la quale il valore di un bene e’ determinato dalla dua utilita’ marginale
307. Il Marketing Communication Mix (MCM): È un insieme strutturato e poliedrico di strumenti di comunicazione
308. Il marketing è definibile come processo mediante il quale: LE IMPRESE CREANO VALORE PER I CLIENTI
309. Il marketing è inteso come complesso di attività di un’impresa: che vanno dall’ ideazione di 1 prodotto al loro utilizzo da
parte del consumatore
310. Il marketing è l’arte di: CREARE E SODDISFARE I CLIENTI IN MODO PROFITTEVOLE
311. Il marketing è la funzione aziendale cruciale per far fronte: ad una domanda + attenta e selettiva da parte del
consumatore
312. Il marketing estetico fa riferimento a un insieme di attività che infondono: Esperienze di tipo polisensoriale
313. Il marketing manager è essenzialmente un manager: DELLA DOMANDA
314. Il marketing tribale fu teorizzato negli anni Ottanta: dai francesi Michel Maffesoli e Bernard Cova
315. Il marketing virale rappresenta un’evoluzione: Del passaparola
316. Il marketing virale si basa sulla creazione e sulla propagazione di un’idea: Virus
317. Il messaggio pubblicitario deve indurre alla prova
318. Il metodo “finanziario” stima il valore di un’azienda in funzione della prevedibile entità e distribuzione temporale: dei
flussi di cassa
319. Il metodo CVP pone in relazione: IL TEMPO (X) E IL VOLUME DELLE VENDITE (Y)
320. Il metodo del “Relief from Royalty”: Evita sovrapposizioni con altri beni immateriali
321. Il metodo del costo: Stima il valore del marchio in base al costo di riproduzione
322. Il metodo Interbrand: È un metodo di analisi empirica
323. Il metodo PIMS è ideato da: STRATEGIC PLANNING INSTITUTE (SPI)
324. Il mezzo che più di ogni altro amplifica l’effetto della nostalgia è: La musica
325. Il modello del Relief from Royalty prevede: l’applicazione di un tasso di Royalty
326. Il modello di indagine della personalità di una marca si basa sull'impiego di: Dodici architetipi
327. Il movimento dei Codici Etici si è sviluppato negli Stati Uniti a partire: Dagli anni Cinquanta
328. Il museo aziendale si è diffuso in Italia a partire dagli anni Ottanta: del ‘900
329. Il museo d’impresa può influenzare i comportamenti: Di lungo periodo dei fruitori
330. Il museo d’impresa, al pari di altri strumenti di comunicazione, consente all’azienda di intervenire ed influenzare vari livelli
dell’efficacia: Efficacia comunicativa; Efficacia comportamentale
331. Il museo d'impresa può definirsi strumento di comunicazione: Istituzionale
332. Il museo d'impresa può influenzare i comportamenti : di lungo periodo dei fruitori
333. Il museo d'impresa talvolta viene trasformato: In Fondazione o Onlus
334. Il museo d'impresa, al pari di altri strumenti di comunicazione, consente all'azienda di intervenire ed influenzare vari livelli
dell'efficacia comunicativa e comportamentale
335. Il museo per sua natura son agisce direttamente sui comportamenti d’acquisto ma finge inevitabilmente: Da filtro
336. Il nostro Paese regola l’attività dei professionisti della comunicazione al fine di evitare pratiche commerciali sleali: La
norma di riferimento è il D.lgs 2 agosto 2007, n.146
337. Il pack: E' il primo elemento che si tocca quando si incontra il prodotto
338. Il packaging crea valore per il consumatore secondo 4 dimensioni: Pratico, ideale, referenziale, ludico
339. Il packaging è parte integrante del sistema: Prodotto
340. Il packaging primario: È l’involucro a diretto contatto con il prodotto
341. Il packaging svolge funzioni: Strutturali e comunicative / organizzative e comunicative (?)
342. Il paese di origine ha un impatto maggiore sulla valutazione di un prodotto quando i consumatori: Sono meno motivati ad
elaborare le informazioni disponibili
343. Il paese di origine influenza, in generale, le percezioni dei consumatori: Sugli attributi del prodotto
344. Il paradigma SCP afferma che la strategia d’impresa sia influenzata prevalentemente: DALLA STRUTTURA INTERNA/DALLA
STRUTTURA DEL SETTORE
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345. Il Pastificio Rana ricopre la posizione di leader incontrastato nel mercato europeo: Della pasta fresca
346. Il Patto di stabilità prevede: CHE I PAESI EVITINO ECCESSIVI DISAVANZI PUBBLICI
347. Il percorso storico del museo aziendale "Collezione Branca" è noto per la particolare rilevanza: Attribuita ai profumi delle
materie prime usate per i liquori
348. Il periodo 2006-2007 vede il brand “Mars” protagonista di uno spot di successo dal titolo: Bright Night
349. Il piano di marketing è finalizzato a pianificare e controllare: L’ATTIVITA’ COMMERCIALE SVOLTA DALL’AZIENDA
350. Il piano di marketing rappresenta un documento: FORMALE
351. Il piano di marketing si articola in: PIANO STRATEGICO E PIANO TATTICO
352. Il piano muove dalla missione per sviluppare un set di: OBIETTIVI STRATEGICI
353. Il piano operativo di marketing formula obiettivi in termini di: 4P
354. Il pomodorino del Piennolo DOP è una varietà di pomodoro coltivata esclusivamente: Nell’oasi del Parco Nazionale del
Vesuvio
355. Il pomodoro Valgrì che certificazione presenta: DOP
356. Il potere contrattuale del fornitore è alto: IN ASSENZA DI PRODOTTI SOSTITUTIVI
357. Il power grid economico consente di individuare: Un valore del marchio per l’azienda correlato con il valore del marchio
per il pubblico
358. Il prezzo calcolato con il metodo del cost based: Si basa prevalentemente sui costi diretti
359. Il prezzo calcolato con il metodo del cost plus: Si basa su stime oggettive e, in parte, soggettive
360. Il prezzo contribuisce: A posizionare la marca
361. Il prezzo di equilibrio: e’ quel prezzo al quale i produtt riescono a vendere esattamente la Q’che sono disposti ad offrire a
tale prezzo e i consumatori riescono ad acquistare esattamente la Q che domandano a detto prezzo
362. Il prezzo è definito: In funzione della mission aziendale
363. Il prezzo è fortemente elastico: In presenza sul mercato di prodotti sostitutivi
364. Il prezzo è generalmente: Indice di coerenza con l’offerta di prodotto
365. Il prezzo è una componente fondamentale: Della Value proposition commerciale
366. Il prezzo influenza in modo diretto: La generazione del profitto complessivo d’impresa
367. Il prezzo soglia: Corrisponde al costo diretto
368. Il prezzo tecnico: Corrisponde al punto di pareggio
369. Il prezzo: Ha un impatto diretto sui profitti
370. Il primo lancio pubblicitario dello yogurt “Fattoria Scaldasole” avvenne nel: 1989
371. Il primo lancio pubblicitario dello yogurt “Fattoria Scaldasole” si concentrò su alcuni annunci pubblicati sull’inserto
settimanale: De “La Repubblica”
372. Il principale obbiettivo della comunicazione economico-finanziaria d’impresa: Farsi accettare dalla comunità finanziaria
373. Il processo di segmentazione consente all’impresa di definire il mercato di riferimento dal punto di vista del:
CONSUMATORE
374. Il processo di segmentazione scompone il mercato globale in: SOTTOINSIEMI OMOGENEI
375. Il Processo di sviluppo di nuovi prodotti è la: “Comunicazione commerciale”
376. Il prodotto è accompagnato da un elemento visivo molto semplice e di forte impatto emotivo: Format pubblicitario
"Mnemonic device"
377. Il Prodotto Interno Lordo: e’ la misurazione della della produzione aggregata avvenuta in un determinato intervallo di
tempo in un certo sistema economico
378. Il prodotto tipico acquistato nel canale despecializzato viene giudicato a priori: Di qualità inferiore
379. Il Product placement è una forma di comunicazione del prodotto posizionato: In contesti narrativi quali film o programmi
televisivi
380. Il product placement nasce nel settore: Cinematografico
381. Il product placement quale tecnica comunicazionale nasce a: Hollywood insieme con lo star system
382. Il pubblicitario Claude Hopkins convinse milioni di donne a comprare il sapone Palmolive sostenendo che nell’antichità
venisse usato nientemeno che da: Cleopatra
383. Il pubblicitario statunitense Claude C. Hopkins fu tra i primi a: a Rifiutare la pubblicità vaga e opaca
384. Il punto vendita si distingue per: Ampiezza e profondità degli assortimenti
385. Il Relate coniuga gli aspetti: Degli altri quattro moduli del marketing esperienziale
386. Il Relief from Royalty: Considera le transazioni comparabili
387. Il rendiconto dei flussi di cassa riporta le entrate e le uscite di cassa relative: a un perido amm.vo (t=x; t=x+1)
388. Il retro/vintage marketing è un fenomeno: Sia individualizzante che generalizzante
389. Il rilancio pubblicitario dello yogurt “Fattoria Scaldasole” è affidato, nel 2005, all’agenzia: “Hi! Comunicazione”
390. Il riposizionamento può essere attuato: MODIFICANDO IL PRODUCT CONCEPT
391. Il risparmio: e’ l’atto con il quale si decide di non consumare tutti i beni disponibili per soddisfare i bisogni immediati
conservandone una parte per far fronte ai bisogni futuri
392. Il risultato monetario complessivo della gestione operativa viene comunemente indicato come: free cash flow from
operations
393. Il ritmo di sviluppo del settore identifica: IL POTENZIALE DI LIQUIDITA’ E DI PROFITTI DEL SETTORE
394. Il ROE (Return on Equity) esprime: LA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA DEL CAPITALE DI RISCHIO
395. Il ruolo del marchio: È centrale nelle strategie di marketing
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396. Il sampling consiste: Nell’offrire gratuitamente al consumatore un prodotto
397. Il signor Giovanni Rana fa la sua prima comparsa in uno spot pubblicitario nell’anno: 1990
398. Il sistema di indagine di Audipress produce informazioni di particolare utilità come: Il numero di contatti per pagina
(periodici); il numero di contatti per copia (quotidiani); la comunicazione dell’audience; la probabilità di lettura
399. Il sistema impresa è complesso in quanto: SI SCOMPONE IN VARI SOTTOSISTEMI
400. Il sistema impresa evolve attraverso l’alternarsi di fasi di: STABILITA’ E DI CAMBIAMENTO
401. Il sistema reticolare pert si rivela strumento utile nella gestione: del progetto
402. Il social “Twitter” si caratterizza per i messaggi: Brevi (140 caratteri a tweet)
403. Il Social Media Plan è lo strumento fondamentale per la gestione delle attività: Sui media sociali
404. Il Social Media Plan è un piano che l’azienda mette in campo per la comunicazione verso: l’esterno
405. Il Social Media Policy presenta, tra gli altri, i seguenti documenti: La carta dei principi; Policy specifiche per piattaforma
406. Il soggetto economico: e’ l’insieme delle persone fisiche portatirici degli interessi istituzionali aziendali
407. Il Sub-Brand “Aequilibrium AIA” è la negazione in chiave di benessere: Della privazione
408. Il Sub-Brand “Spinacine AIA” si fa carico del gioco: Relazione madre-figlio
409. Il Subvertising, inteso come pratica, si colloca all’interno del più vasto movimento ideologico: Cultural Jamming
410. Il successo di una fiera è decretabile in termini di: Efficacia
411. Il tasso di crescita del mercato è una misura di: ATTRATTIVITA’ DEL SETTORE
412. Il tasso di Royalty è l’ammontare in percentuale: che viene pagato per l’utilizzo dei diritti del bene immateriale
413. Il temporary shop è chiamato anche: Pop-up store
414. Il termine “Pinterest” deriva da: Appendere e Interesse
415. Il termine Greenwashing viene coniato dall’ambientalista newyorkese: Jay Westervelt
416. Il termine Guerrilla Marketing fu coniato dal pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson: Negli anni Ottanta
417. Il Think crea esperienze cognitive tramite la stimolazione del pensiero orientandolo verso: Attività creative di riflessione e
problem solving
418. Il Time ha pubblicato una mappa interattiva e una classifica delle 100 città del mondo più selfie, tra queste: Milano si
posiziona all’ottavo posto
419. Il Total Quality Management: e’ un metodo dinamico di conduzione aziendale orientato al miglioramento al
rinnovamento e all’innovazione continua della propria attivita’ in risposta al variare dei bisogni del cliente e del
comportamento della concorrenza
420. Il Tour “Capo horn” di Jovanotti è noto, in particolare, quale caso di: Marketing olfattivo di successo
421. Il turnaround è indicato in presenza di: FORTE ATTRATTIVITA’ DEL SETTORE
422. Il valore del marchio (brand image): È un asset immateriale
423. Il valore dell’impresa può essere quantificato in base alla sua capitalizzazione di Borsa: prezzo di listino azione per numero
di azioni in circolazione
424. Il valore ludico del packaging: Si riferisce al valore emozionale della confezione
425. Il valore pratico del packaging: Si riferisce alla funzionalità fisico-tecnica della confezione
426. Il valore può essere distinto in: VALORE D’USO, VALORE DI SCAMBIO E VALORE SOCIALE
427. Il valore referenziale del packaging stimola il consumatore: A valutare costi e benefici del prodotto
428. Il valore sociale: esprime l’attitudine di un bene/servizio a soddisfare bisogni e valori collettivi e misura l’impatto + o – che
l’intera attivita’ esercitata dall’impresa esplica nella comunita’ in cui opera
429. Il viral marketing è una forma di comunicazione: Non convenzionale
430. Il viral marketing è una strategia di comunicazione attuata prevalentemente: Via web
431. Il virtual sending attuato da un’azienda di basa: Sull’invio di cartoline virtuali
432. In bilancio, le attività dell’impresa (impieghi): SI DISTINGUONO IN FISSE E CIRCOLANTI
433. In caso di “elasticità incrociata positiva”, due beni sono: SOSTITUTI
434. In condizioni di concorrenza perfetta l’impresa: Ha notevoli rigidità di decisioni sul prezzo
435. In dottrina distinguiamo tre tipologie di comunicazione interna: Strategica, Operativa e Informativa
436. In finanza i titoli con Beta > 1 sono indicati come: TITOLI SOVRAESPOSTI
437. In finanza il “free cash flow from operations” è definito anche: FLUSSO UNLEVERED
438. In finanza il “valore residuo” di una strategia è definito: TERMINAL VALUE (TV)
439. In finanza il “valore residuo” indica il valore della strategia: al termine del periodo a previsione esplicita
440. In finanza il rendimento atteso del capitale di rischio è ottenuto dalla somma di due addendi: il tasso “privo di rischio” +
il” premio per il rischio “
441. In finanza il valore “stand alone” è il valore che, in normali condizioni di mercato, può essere considerato: congruo per
l’azienda oggetto di analisi
442. In finanza, “CAPM” è l’acronimo di: CAPITAL ASSET PRICING MODEL
443. In finanza, “WACC” è l’acronimo di: WEIGHTED AVERAGE COST OF CAPITAL
444. In finanza, con la legge di attualizzazione si calcola quanto vale: oggi un certo capitale disponibile ad una data futura
445. In finanza, con la legge di capitalizzazione si calcola quanto varrà tra uno o più anni: un determinato capitale disponibile
oggi
446. In finanza, il Beta (β) misura come reagisce il rendimento del capitale della società oggetto di analisi ad eventi:
RIGUARDANTI IL MERCATO DEI TITOLI DI STATO
447. In finanza, il Beta dell’intero portafoglio di mercato è per definizione pari a: 1
9
448. In finanza, il CNN finanziario indica: ATTIVITA’ A BREVE – PASSIVITA’ A BREVE
449. In finanza, il costo del capitale proprio esposto nel WACC non è, in realtà, un costo monetario, piuttosto è definibile
come: COSTO OPPORTUNITA’
450. In finanza, il metodo più noto per il calcolo del Beta (β) è senz’altro quello che utilizza: l’analisi di regressione semplice
451. In finanza, il rischio sistematico rappresenta: IL RISCHIO “DURO”, NON ELIMINABILE
452. In finanza, l’analisi dei flussi di cassa viene sviluppata utilizzando lo strumento: del rendiconto finanziario
453. In finanza, l’arbitraggio consiste nella realizzazione: DI UN PROFITTO PRIVO DI RISCHIO
454. In finanza, la speculazione consiste nell’assumere posizioni aperte sui mercati: allo scopo di beneficiare di movimenti non
preventivati nei prezzi dei titoli
455. In genere il posizionamento di mercato può essere attuato: RISPETTO AL LEADER DI SETTORE
456. In genere, per arena competitiva si intende: IL CONTESTO IN CUI SI MANIFESTA LA COMPETIZIONE
457. In Italia, il Rendiconto Finanziario è: FACOLTATIVO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
458. In letteratura la personalità del brand è rappresentata attraverso: 12 archetipi
459. In linea generale il Budget pubblicitario di una marca è condizionato da una serie di fattori, tra i principali: Lo studio del
ciclo di vita e la quota di mercato
460. In linea generale, il rendiconto dei flussi di cassa distingue: la gestione reddituale d’impresa da quella extra reddituale
461. In linea generale, nel periodo 1950-1989: si e’ affermata la teoria STRUTTURA-CONDOTTA-PERFORMANCE
462. In media, si prestano ad essere maggiormente retweettati: I tweet negativi
463. In presenza di beni succedanei, la domanda è: Elastica rispetto al prezzo
464. In quanto sistema aperto e contestualizzato, l’impresa opera: In ambiente generale, competitivo e transazionale
465. In relazione alle caratteristiche dell’ideavirus e alla modalità di diffusione del messaggio, possiamo distinguere diverse
tipologie di viral marketing: Incited viral marketing; Active viral marketing.
466. In sede di “eVigilantism” è facile riscontrare su Twitter hashtag quali: #boycott
467. In sede di studio i marchi di tutela DOP e IGP, l’indagine condotta dal Prof. Andrea Quintiliani ha evidenziato: Differenziali
di valore positivi tra imprese con e senza marchio di certificazione
468. In sede di studio i marchi di tutela DOP e IGP, l’indagine empirica condotta dal Prof. Andrea Quintiliani ha confermato: Il
ruolo del marchio di certificazione nell’attivare condizioni di creazione di valore di impresa
469. In seguito alla seguente dichiarazione del CEO: Il diritto alla salute non è per tutti
470. In seguito all’intervista rilasciata in un programma radiofonico, Guido Barilla fa sapere che non può firmare spot con
protagonisti: Coppie omosessuali
471. In un ambiente dinamico individuare i concorrenti attuali e futuri è: DIFFICILE
472. In un esercizio commerciale, i prodotti più profittevoli a prezzi particolarmente convenienti sono posizionati dagli
esercenti più avveduti nella: seconda zona
473. In un mercato oligopolistico l’impresa può adottare politiche di prezzo diverse da quelle dei concorrenti: Attraverso la
differenziazione dell’offerta
474. In un mercato sovraffollato l’autenticità e la qualità di un brand: Vengono riconosciute nella “tradizione”
475. In un negozio di abbigliamento il secondo processo che viene attivato dal cliente è certamente: Quello dello sfioramento
476. In un negozio di abbigliamento il secondo processo che viene attivato dal cliente è caratterizzato: dallo sfioramento
477. In un negozio di abbigliamento il vero e proprio processo tattile del consumatore si avvia con: l’immersione
478. In un settore ipercompetitivo è facile trovare imprese: che innovano senza sosta anche a costo di distruggere i propri
vantaggi competitivi
479. In un settore, le barriere all’uscita: sono quelle che rendono difficile abbandonare l’attivita’ d’impresa
480. In-game advertising: Consiste nell’inserimento di pubblicità dinamiche nei videogiochi
481. Inizialmente la comunicazione del “Piennolo Valgri” tende ad essere divulgativa e si rivolge: Alla donna in cucina
482. Inizialmente Ryanair nasceva come compagnia: LOW FARE
483. Interpretazione del prodotto fondata esclusivamente su componenti fisiche: e’ possibile definire un prodotto
RICORRENDO AI 5 SENSI (VISTA, UDITO, OLFATTO, TATTO, GUSTO)
484. Jean-Marie Floch definisce i significati di fondo della pubblicità: Attraverso un “quadrato semiotico”
485. K.P.I è l’acronimo di: Key Performance Indicators
486. Key factor del mercato della pasta fresca ripiena: Investimenti in comunicazione e leva promozionale
487. Kraft. “Cose buone dal mondo”. Tipico pay-off pubblicitario
488. L produc tplacement quale tecnica comunicazionale nasce a: Hollywood insieme con lo star system
489. L’advertising dei supermercati Esselunga è prevalentemente di tipo: Emozionale fondata sul sorriso
490. L’advertising dei supermercati Esselunga è prevalentemente: Emozionale fondata sul sorriso
491. L’Ambush Marketing è una branca del: Guerrilla Marketing
492. L’Ambush Marketing può essere interpretato letteralmente come: Marketing da imboscata
493. L’ambusher: Non è lo sponsor di un evento
494. L’analisi dei metalinguaggi che l’azienda “AIA” invia al consumatore parte dall’elemento del vantaggio di un percepito:
Che ha le sue origini nel nome stesso
495. L’Analisi del potere: Individua interessi ed attese degli stakeholders
496. L’analisi della personalità descrive il profilo: Dell’azienda
497. L’analisi della personalità descrive il profilo di una marca in analogia con i tratti caratteriali: di un uomo
498. L’analisi organizzativa del sistema business deve tener conto della scomparsa dei confini tra: Nazioni settori e mercati
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499. L’analisi PEST esplora: l’ambiente generale dell’impresa
500. L’annuncio pubblicitario è collegato all’attualità: Format istantaneo
501. L’apprendimento tattile è: Sequenziale e progressivo
502. L’approccio creativo di “Bill Bernbach” si fondò sul concetto: Piccolo è meglio
503. L’approccio del marketing della nostalgia è estremamente flessibile, orientato ad una logica di offerta: Multi
generazionale
504. L’Archivio d’impresa: è generalmente aperto ad un pubblico selezionato
505. L’attitudine dell’impresa alla creazione di valore dipende: Dalle capacità relazionali
506. L’attività di Giovanni Rana nasce dalla gentiale intuizione di un bisogno latente del consumatore, che desidera: Prodotti
alimentari facili da preparare e di elevato livello qualitativo
507. L’attività di vendita personale può essere definita come: Flusso comunicativo a due direzioni
508. L’auxologia di una marca può essere analizzata con l’ausilio di un piano cartesiano che riposta sull’asse delle ascisse: la
conoscenza spontanea
509. L’azienda che aspira ad essere riconosciuta all’esterno come social brand deve mettere in atto un’organizzazione interna
che coinvolge: Persone, Processi e Tecnologia
510. L’azione pubblicitaria è indirizzata al raggiungimento di obiettivi di risposta da parte del target: Di tipo
“comportamentale” e “valutativa”
511. L’elasticità del prezzo: Per i prodotti farmaceutici è generalmente poco alta
512. L’elasticità della domanda rispetto al prezzo si calcola in termini di rapporto tra: Variazione percentuale della quantità
domandata/variazione percentuale del prezzo
513. L’esperienza è un evento memorabile e personale, quindi unico, che coinvolge il consumatore: A livello fisico, emotivo,
intellettuale e spirituale
514. L’esperienza sensoriale: Fa riferimento ai 5 sensi e al loro stimolo
515. L’espositore si rivela strumento utile per: Attirare l’attenzione del consumatore e per proteggere il prodotto
516. L’espressione “Ambush Marketing” viene attualmente estesa anche ad attività: Caratterizzate da un effetto-sorpresa
517. L’Excess Earning matrix: Misura la forza del marchio Pomod’oro
518. L’Experience Provider relativo alla “comunicazione” include: La pubblicità
519. L’Eye tracking è una tecnica di monitoraggio: Dei movimenti oculari
520. L’Eye tracking usato nelle applicazioni Web: Registra con esattezza il punto in cui si concentra lo sguardo
521. L’identità del brand è l’insieme degli elementi espressivi utilizzati dall’impresa per: Veicolare le credenziali della marca
522. L’immagine intra-sistemica dell’impresa: Viene percepita dall’impresa stessa
523. L’impresa attiva sui Social Media profila una serie di rischi, tra questi: Danno alla brand reputation; Furto di identità
524. L’impresa è dinamica: Se caratterizzata da uno sviluppo evolutivo
525. L’impresa è un sistema economico a “finalità plurime” in quanto: Ha il fine di generare profitto per la collettività
526. L’impresa è un sistema socio-tecnico in quanto: Costituito da risorse umane organizzate
527. L’impresa è un sistema: Aperto
528. L’impresa utilizza la comunicazione per: Interpretare e influenzare l’ambiente interno ed esterno
529. L’indice di conoscenza delle marche è rappresentabile in termini di: Rapporto tra “conoscenza spontanea” e “conoscenza
totale”
530. L’instaurarsi di una comunicazione qualificata delle imprese con i soggetti conferenti capitale di credito consentirebbe a
questi ultimi di ponderare il grado di rischio: del finanziamento
531. L’instaurarsi di una comunicazione qualificata delle imprese con i soggetti conferenti capitale di credito consentirebbe a
quest’ultimi di: Ponderare il grado di rischio del finanziamento
532. L’investimento in comunicazione di marketing determina: Uno spostamento della curva di domanda verso destra
533. L’investor relator è di solito strutturato nell’area: finanza di una struttura organizzativa
534. L’investor relator è il responsabile della comunicazione: economico-finanziaria
535. L’involucro a diretto contatto con il cioccolatino Perugina è chiamato: Imballaggio Primario
536. L’Italia vide la prima apertura di una concessionaria di pubblicità ad opera di: Attilio Manzoni
537. L’obiettivo del Bilancio Sociale varia in funzione: Degli stakeholder coinvolti
538. L’obiettivo della comunicazione polisensoriale è: Il coinvolgimento emozionale del consumatore attraverso l’uso dei sensi
539. L’obiettivo più alto di una buona strategia di brand awareness è: la salienza
540. L’offerta Multipack, praticata da un’azienda, consiste: Nel regalare al consumatore un prodotto in più
541. L’oligopolio e’ caraterizzato dalla presenza di pochi venditori ciascuno dei quali puo’ influenzare il prezzo e inoltre vi sono
barriere all’entrata
542. L’olimpiade di Tokio del 1964 è il primo evento televisivo tramesso: Via satellite
543. L’organizzazione tecnica: SI OCCUPA DELLA GESTIONE DELLE RISORSE MATERIALI DELL’IMPRESA
544. L’organizzazione umana: si occupa del complesso reticolo di rapporti che si realizzano tra gli individui che agiscono
nell’azienda ed il sistema di comunicazioni e di circolazione delle informazioni in essa stabiliti
545. L’orientamento alla produzione è valido: LADDOVE LA DOMANDA ECCEDE LA PRODUZIONE
546. L’orientamento alle vendite è tipico di un contesto: IN CUI L’OFFERTA E’ SUPERIORE ALLA DOMANDA
547. L’orientamento sociale impone ai marketing manager di tenere in considerazione, nelle loro politiche, 3 obiettivi: profitto;
desideri del consumatore; interesse pubblico
548. L’output sistemico può essere definito come: Il risultato complessivo dell’agire d’impresa
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549. L’outsourcing crea le condizioni per l’abbattimento dei costi: grazie all’effetto di sostituzione tra costi fissi e costi variabili
550. L’ultima puntata di Carosello andò in onda: d Nel giorno di Capodanno 1977
551. L’utilità economica è: L’ATTIDUDINE DI UN BENE O DI UN SERVIZIO A SODDISFARE UN BISOGNO
552. L’utilità marginale è: e’ l’utilità addizionale che il consumatore ottiene dall’uso di un’unita addizionale di quel bene,
quando il consumo di tutti glia latri beni del suo paniere rimane costante
553. L’utilizzo dei Social Media nelle imprese costituisce un mezzo per comunicare in maniera: Diretta con i clienti/utenti
554. La "Collezione d'impresa": Normalmente non è fruibile al pubblico dei visitatori, se non su specifica richiesta
555. La “Carta dei principi” di “Intel” prescrive ai suoi dipendenti tre regole di partecipazione ai Social Media: Divulgazione;
Protezione; Buonsenso
556. La “catena del valore” visualizza due elementi essenziali da cui qualsiasi azienda può partire per creare un prodotto
valido: Le attività generatrici di valore e il margine
557. La “Convention” è uno strumento di comunicazione interna: Caldo
558. La “Global Brand Awareness” è quantificabile come: Top of the mind + Aided recall
559. La “lead agency” si occupa di sviluppare le strategie di comunicazione del brand alla luce: Del suo posizionamento
internazionale
560. La “pubblicità commerciale”: Valorizza il consumo
561. La “pubblicità comparativa” è consentita in Italia dal: 2000
562. La “pubblicità critica”: Nega il valore ideale
563. La “pubblicità d’immagine”: Fa leva sulla sfera delle emozioni
564. La “pubblicità ludica”: Nega il valore pratico
565. La “pubblicità strategica” può essere finalizzata a: Modificare il posizionamento della marca
566. La benzina, le sigarette e i beni di prima necessità, si caratterizzano per la domanda: RIGIDA RISPETTO AL PREZZO
567. La campagna “SHARE A COKE” ha visto, in particolare, l’utilizzo dei seguenti Social Media: Facebook e Twitter
568. La campagna “VOTA IL GUSTO ACTIVIA” ha visto, in particolare, l’utilizzo del seguente Social Media: Facebook
569. La campagna di Greenpeace contro Nestlè ha visto il logo di: “kitkat” modificarsi in “Killer”
570. La campagna di Greenpeace contro Nestlè ha visto la realizzazione di numerose azioni di “Subvertising”; tra queste: Varie
riedizioni del logo di kitkat
571. La campagna pubblicitaria “No sugar No bull***t” testimonia la capacità dell’impresa di: Viralizzarsi
572. La campagna pubblicitaria 2007 di “Emmentaller” fu curata, in Italia, dall’agenzia: DLV BBDO
573. La capacità di una strategia di creare valore è essenzialmente determinata dalla sua capacità di essere verso una
posizione: DI VANTAGGIO COMPETITIVO
574. La carica virale è la capacità del messaggio pubblicitario di: Auto-generarsi grazie all’utente
575. La Carta dei principi" di "Intel" prescrive ai suoi dipendenti tre regole di partecipazione ai Social Media: Divulgazione;
Protezione; Buonsenso
576. La Carta di Copenaghen nasce nel: Novembre del 1999
577. La catena del valore si compone di: Nove categorie di attività
578. La catena del valore visualizza due elementi essenziali da cui qualsiasi azienda può partire per creare un prodotto valido:
le attività generatrici di valore e il margine
579. La Coca Cola company nel 1997 iniziò ad utilizzare un metodo innovativo di storytelling, ossia il: Digital storytelling
580. La Collezione d’impresa: Normalmente non è fruibile al pubblico dei visitatori, se non su specifica richiesta
581. La comunicazione cerca di influenzare atteggiamenti e comportamenti: Degli interlocutori sociali e di mercato
582. La comunicazione consiste in un: Trasferimento biunivoco delle informazioni
583. La comunicazione d’impresa assume un ruolo fondamentale in quanto: Collante delle organizzazioni sociali
584. La comunicazione di marketing è, in primis, lo strumento di governo delle relazioni con: Clienti intermedi e finali
585. La comunicazione di marketing si prefigge: Anche obiettivi economici
586. La comunicazione di marketing: È rivolta prevalentemente ai clienti
587. La comunicazione economico finanziaria è effettuata: Su base volontaria e per obblighi di legge
588. La comunicazione economico- finanziaria e’ destinata alle società(banche) che fanno rating
589. La comunicazione economico finanziaria ha carattere: Strategico e operativo
590. La comunicazione economico finanziaria può essere distinta in: Volontaria e di base
591. La comunicazione economico-finanziaria si basa sulla produzione di dati: Di natura giuridica
592. La comunicazione economico-finanziaria è finalizzata a soddisfare bisogni di natura: Legislativa
593. La comunicazione economico-finanziaria favorisce la diffusione: Del valore
594. La comunicazione economico-finanziaria ha carattere: Strategico e operativo
595. La comunicazione economico-finanziaria può essere distinta in: Volontaria e Di base
596. La comunicazione economico-finanziaria si basa sulla produzione di dati di natura: Contabile ed extracontabile
597. La comunicazione economico-finanziaria: È destinata alle società (banche) che fanno rating/Favorisce la diffusione di
valore
598. La comunicazione esterna: Favorisce la co-evoluzione dell’impresa
599. La comunicazione interna si diffonde attraverso una serie di canali; tra questi: Canale informatico e Canale cartaceo
600. La comunicazione interna: Contribuisce a ridurre il disordine interno
601. La comunicazione istituzionale dell’impresa: Ha come obiettivo di crearsi l’immagine pubblica
602. La comunicazione istituzionale è rivolta: A tutti i pubblici dell’impresa
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603. La comunicazione istituzionale favorisce: La reputazione dell’impresa
604. La comunicazione olfattiva si presta ad essere impiegata dalle imprese per numerosi scopi; tra questi: Farsi ricordare
605. La comunicazione organizzativa (gestionale): Comprende la comunicazione verso il personale
606. La comunicazione organizzativa: Non comprende quella di confine
607. La comunicazione polisensoriale può avvalersi di linguaggi di tipo: Sinestetico
608. La comunicazione: Cerca di influenzare atteggiamenti e comportamenti degli interlocutori sociali e di mercato
609. La concentrazione in un settore può essere realizzata dall’impresa attraverso: INTEGRAZIONE VERTICALE E INTEGRAZIONE
ORIZZONTALE
610. La concorrenza monopolistica: SI HA QUANDO LE IMPRESE OFFERENTI HANNO UN POTERE SUI PREZZI, ANCHE SE
LIMITATO; INFATTI SONO IN GRADO DI DECIDERE IL PREZZO DI MERCATO DEL
611. La conjoint analysis è una tecnica di analisi: Multivariata
612. La conjoint analysis è uno strumento: Utile nella gestione della strategia di prezzo
613. La conjoint analysis: Misura il valore che i clienti attribuiscono al prodotto
614. La conservazione tipica del Piennolo DOP avviene in: Piennoli
615. La considerazione sull’efficacia dello strumento museo d’impresa ribadiscono la tesi di base secondo cui i ritorni
economici in senso stretto sono: secondari rispetto ai ritorni qualitativi
616. La consonanza è il risultato della: Comunicazione strategica
617. La Convention è uno strumento di comunicazione interna: Caldo
618. La Copenhagen Charter, scompone il processo di rendicontazione sociale in:Otto fasi
619. La correlazione tra due settori diversificati può essere descritta attraverso tre criteri fondamentali: INTENSITA’,
DIREZIONE E FATTORI DI CORRELAZIONE
620. La costruzione di una marca di successo passa attraverso una successione di percezioni del consumatore; tra queste: La
diversità e la stima
621. La cultura nei suoi componenti di base si compone di: valori condivisi e idee guida, ideologie, assunti fondamentali
622. La customer satisfaction: E’ RAGGIUNGIBILE QUANDO IL CLIENTE PUO’ DISPORRE DI UN PRODOTTO DELLA QUALITA’
DESIDERATA, A UN PREZZO EQUO, NEI TEMPI DI CONSEGNA RICHIESTI
623. La customerizzazione: Il cliente interagisce con il produttore
624. La diagnosi auxologica è finalizzata all’osservazione: Del grado di forza della marca/Della crescita della marca(?)
625. La differenziazione permette alle imprese di imporre: UN PREMIUM PRICE
626. La differenziazione può essere realizzata intervenendo: SULLE FUNZIONI D’USO DEL PRODOTTO
627. La diffusione di odori nel punto vendita è una tecnica sempre più diffusa di: Marketing olfattivo
628. La dimensione orizzontale della matrice di Hunger, Flynn e Wheelen indica: LA POSIZIONE COMPETITIVA DEL BUSINESS DI
UN’IMPRESA NEI CONFRONTI DEI RIVALI
629. La dimensione verticale della matrice di Hunger, Flynn e Wheelen indica: L’ATTRATTIVITA’ DI UN SETTORE
630. La discriminazione basata sul prezzo indica: Prezzi differenti per lo stesso prodotto
631. La discriminazione basata sul prodotto indica: Prodotti differenti con lo stesso prezzo
632. La discriminazione dei prezzi può essere realizzata: In via diretta adottando listini prezzi differenziati
633. La distribuzione dei musei aziendali sul territorio italiano rispecchia: Lo sviluppo industriale
634. La diversificazione conglomerale descrive l’espansione dell’impresa: IN SETTORI PRIVI DI ALCUN COLLEGAMENTO
INDUSTRIALE
635. La diversificazione conglomerata accresce il potere: DEL TOP MANAGEMENT
636. La diversificazione correlata può essere un veicolo: PER AUMENTARE IL POTERE DI MERCATO COMPLESSIVO
DELL’IMPRESA
637. La diversificazione può essere: CONCENTRICA O CONGLOMERATA
638. La diversità combinata con la rilevanza configura: La vitalità di una marca
639. La domanda è elastica rispetto al prezzo quando: > 1
640. La durata di un vantaggio competitivo dipende da: BARRIERE ALL’IMITAZIONE; CAPACITA’ DEI CONCORRENTI; DINAMICA
DEL SETTORE
641. La familiarità combinata con la stima configura: la statura di una marca / la grandezza futura
642. La Fan Reach corrisponde al numero di fan della pagina Facebook: Che hanno visto un determinato post
643. La Finanza Aziendale è una disciplina a supporto di coloro che devono prendere decisioni concernenti: IL GOVERNO
EQUILIBRATO DEI FLUSSI (FONTI) E DEI FLUSSI (IMPIEGHI)
644. La forza di una marca.“Haagen-Dazs” (produttore statunitense di gelato) è il tipico esempio di manca con: stima=vitalità
645. La Global Brand Awareness è quantificabile come: Top of the mind + Aided recall
646. La lattina allungata(la stessa in tutto il mondo); il logo composto da due torri che viene attivato dal cliente è certamente:
b Quello dello sfioramento
647. La lead agency si occupa di sviluppare le strategie di comunicazione del brand alla luce: Del suo posizionamento
internazionale
648. La legge di Jean-Baptiste Say afferma: CHE L’OFFERTA CREA LA DOMANDA
649. La logica quality assurance è rivolta: ALL’ASSICURAZIONE DELLA QUALITA’ DEL PRODOTTO
650. La maggior parte della nostra memoria è visiva, in effetti: l’80% del ricordo è influenzato da ciò che abbiamo visto
651. La mappa di posizionamento dei brand del comparto yogurt pone: Sull’asse delle ascisse “Salute e Piacere”
652. La marca che viene citata per prima parlando di una determinata categoria di prodotto è definita: Top of mind
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653. La marca è la memoria di un prodotto; ad esempio, compro: Il Cotton Fioc e non il bastoncino di ovatta
654. La matrice BCG classifica le business unit in: DOG E STAR
655. La matrice BCG è costruita in funzione: TASSO DI CRESCITA/QUOTA DI MERCATO
656. La matrice BCG è uno strumento di indagine a servizio del: PORTFOLIO MANAGEMENT
657. La matrice di Ansoff è chiamata anche matrice delle opportunità: PRODOTTO/MERCATO
658. La matrice di Hunger, Flynn e Wheelen individua tre opzioni strategiche: sviluppo stabilita’ contrazione
659. La matrice GE-mckinsey si compone di: NOVE CELLE
660. La meta-comunicazione è finalizzata a creare: Consonanza
661. La meta-comunicazione: Ha finalità strategica
662. La minaccia di nuovi entranti in un settore è proporzionale al livello di: BARRIERE ALL’ENTRATA
663. La Mini Cooper di Bmw e il New Beetle di Volkswagen sono una manifestazione di: Marketing nostalgico
664. La mission aziendale rappresenta: una manifestazione diretta della cultura
665. La mission definisce: Le politiche e i valori
666. La mission deve essere negoziata: Tra gli stakeholder
667. La mission deve: DIFFERENZIARE L’IMPRESA DAI CONCORRENTI
668. La mission è un’enunciazione: Degli scopi che l’azienda persegue
669. La mission individua grandi aree di attività nel campo: Economico sociale
670. La mission può essere misurata n termini: Attitudine del prodotto a soddisfare i bisogni dei clienti
671. La moda degli autoscatti con il cellulare ha inconsapevolmente trasformato il consumatore in: “Brand ambassador”
672. La notorietà del brand Valgri fu affidata inizialmente all’agenzia: Diaframma advertising
673. La pausa è una strategia di stabilità che vede l’impresa: ATTENDERE DA POSIZIONE COMPETITIVA BUONA
674. La personalità di marca può essere analizzata con l’ausilio: di archetipi
675. La pianificazione di una corporate può essere così articolata, in sequenza: pianificazione startegica; business plan; markt
plan
676. La pianificazione finanziaria si occupa dell’analisi della dinamica: dei flussi finanziari generati e assorbiti dall’impresa allo
scopo di stabilire in via anticipata il fabbisogno finanziario
677. La pianificazione strategica definisce obiettivi a livello: CORPORATE
678. La presenza di un Capitale Circolante Netto finanziario (CCN) negativo è sintomo per l’impresa di: squilibrio finanz
679. La prima azione di marketing virale è stata attuata nel 1997 da: Hotmail
680. La prima campagna pubblicitaria del Pastificio Rana risale al: 1987
681. La prima televisione privata italiana si chiamava: Telebiella
682. La principale forma di pagamento per un contratto di licensing è: LA ROYALITY
683. La principale funzione di marketing manager è quella di gestire: IL TIMING DELLA DOMANDA
684. La produzione: e’ l’attivita’ economica svolta al fine di mettere a disposizione dei consumatori i beni/servizi idonei al
soddisfacimento dei bisogni
685. La profit strategy è una strategia di stabilità che vede l’impresa: ATTENDERE DA POSIZIONE COMPETITIVA DEBOLE
686. La promozione si prefigge di: Indurre il target all’acquisto di un prodotto
687. La pubblicità commerciale: valorizza il consumo
688. La pubblicità comparativa è consentita in Italia dal: 2000
689. La pubblicità critica: Nega il valore ideale
690. La pubblicità d’immagine: Fa leva sulla sfera delle emozioni
691. La pubblicità ludica: Nega il valore pratico
692. La pubblicità strategica può essere finalizzata a: Modificare il posizionamento della marca
693. La qualità di una strategia dipende: DALLA SUA LOGICA
694. La redazione del piano di marketing prevede, in linea generale: l’analisi del mercato dal lato della domanda e dell’offerta
695. La reputazione: Se alta determina vantaggi competitivi
696. La responsabilità sociale dell’impresa: Contribuisce ad accrescere la reputazione dell’impresa
697. La retta di bilancio rappresenta: IL VINCOLO DI BILANCIO DEL CONSUMATORE
698. La ricerca della sequenza di risposta Feel – Learn – Do: È tipica della comunicazione pubblicitaria di auto di lusso
699. La ridondanza secondo Nonaka è: preziosa
700. La risonanza è il risultato della: Meta-comunicazione
701. La risposta non comportamentale: È un obiettivo comunicazionale
702. La rivista per golfisti Golf Digest è nota per aver praticato la seguente forma di pubblicità non convenzionale: Stickering
703. La S di S.W.O.T indica: STRENGHTS
704. La scelta dei materiali è un tema importante che coinvolge: Packaging, espositori, e layout del punto vendita
705. La scelta ottimale della struttura capitale deve tener conto: di come questa impatta sul rendimento e sugli squilibri
706. La segmentazione è l’identificazione nel mercato potenziale di: SEGMENTI CON ESIGENZE E ATTESE SIMILI
707. La segmentazione è l’insieme delle attività tese a determinare la suddivisione del mercato: in gruppi di consumatori simili
per alcune caratteristiche
708. La segmentazione è un processo che considera tre distinti fattori: CHI, COSA E COME
709. La segmentazione psicografica del mercato si focalizza: SULLE CARATTERISTICHE PERSONALI DEL CONSUMATORE
710. La sensibilità della domanda al prezzo: Varia da mercato a mercato
711. La sequenza degli stadi evolutivi del settore è così ordinabile: INTRODUZIONE-SVILUPPO-MATURITA’
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712. La serie cinematografica di “Herbie, il maggiolino tutto matto” rappresenta un caso di: Plot placement
713. La stabilità del vantaggio competitivo è direttamente legata alla: durata delle risorse E COMPETENZE DISTINTIVE
714. La Statura di una marca è la risultante di una combinazione tra: “Familiarità” e “Stima”
715. La stesura del Social Media Plan richiede una preventiva analisi: Del posizionamento dell’azienda nel web
716. La storia dello yogurt “Fattoria Scaldasole” nasce nel: 1986
717. La strategia basata sulla differenziazione è di tipo: MARKET-DRIVEN
718. La strategia corporate di un’impresa multibusiness consiste nel cercare il mix ottimale: di business unit presenti in +
settori
719. La strategia corporate è quella che il management: FORMULA PER L’INTERA ORGANIZZAZIONE
720. La strategia di comunicazione di marketing può essere interpretata come: Trait d’union tra strategia di marketing e scelte
di communication mix
721. La strategia di focus è attuata in ambiti competitivi: RISTRETTI
722. La strategia di imitazione: VEDE L’AZIENDA SVILUPPARE LO STESSO PRODOTTO IN Più MERCATI
723. La strategia di penetrazione: Consiste nel praticare prezzi bassi
724. La strategia di scrematura, in un primo momento sfrutta: Le willingness-to-pay più forti
725. La strategia di scrematura: Consiste nel praticare prezzi alti
726. La strategia di vantaggio di costo richiede l’analisi: DEI DRIVERS DI COSTO
727. La strategia è trade-off, ossia: DECIDERE COSA FARE E COSA NON FARE
728. La strategia è un concetto mutuato dal linguaggio: MILITARE
729. La strategia è una combinazione di fini da raggiungere: e di mezzi che consentono di realizzare detti fini
730. La strategia è una serie di regole: decisionali che guidano il comport dell’organizz
731. La strategia esprime lo scopo organizzativo dell’azienda in termini di: OBIETTIVI DI LUNGO TERMINE
732. La strategia low cost dà i migliori risultati quando: LA DOMANDA E’ SENSIBILE AL PREZZO
733. La stretegia di comunicazione di marketing può essere interpretata come: Trait d’union tra strategia di marketing e scelte
di communication mix
734. La superficie comunicante del packaging può presentare elementi: Verbali ed iconici
735. La tecnica del marketing virale è associabile alla tecnica del: a Passaparola
736. La Teoria RB sostiene che le differenze nelle prestazioni tra imprese originano dalle differenze: NELLE RISORSE
737. La tesi di base secondo cui i ritorni economici in senso stretto sono: secondari rispetto ai ritorni qualitativi
738. La tipologia di una marca (o auxologia di una marca) può essere analizzata con la rappresentazione di un piano cartesiano
che riporta sull’asse delle ascisse: la conoscenza spontanea
739. La tutela giuridica del marchio: Dipende dal suo grado di novità
740. La tv pubblica italiana nasce ufficialmente nel: 1954
741. La Value Chain si compone di: 9 categorie di attività
742. La Visione è l’idea di sviluppo futuro di una certa situazione: POLITA, ECONOMICA O SOCIALE
743. La W di S.W.O.T indica: DEBOLEZZA
744. La Web Reputation è un’attività di raccolta e monitoraggio: Di tutto quanto viene detto on-line
745. L'advertising dei supermercati Esselunga è prelavelemente: Emozionale fondata sul sorriso
746. L'Ambush Marketing è una branca del: Guerrilla Marketing
747. L'Ambush Marketing può essere interpretato letteralmente come: Marketing da imboscata
748. L'ambusher: Non è lo sponsor di un evento
749. L'analisi dei metalinguaggi che l'azienda "AIA" invia al consumatore parte dall'elemento del vantaggio di un percepito: Che
ha le sue origini nel nome stesso
750. L'analisi della personalità descrive il profilo di una marca in analogia con i tratti caratteriali: Di un uomo
751. L'analsi organiizativa del sistema bisness deve tener conto della sconparsa dei confini tra: Nazioni settori e mercati
752. L'apprendimento tattile è: Sequenziale e progressivo
753. L'approccio del marketing della nostalgia è estremamente flessibile, orientato a una logica di offerta: Multi generazionale
754. L'Archvio d'impresa: È generalmente aperto ad un pubblico selezionato
755. Lato mercato, le etichette DOP e IGP possono essere utilizzate dalle imprese quando i consumatori: Sono meno motivati
ad elaborare le informazioni disponibili
756. Lato mercato, le etichette DOP e IGP possono essere utilizzate dalle imprese come strumenti di: differenziazione
qualitativa
757. Lato offerta, l’arena competitiva comprende: i concorrenti che soddisfano le esigenze di un dato gruppo di clienti
758. L'attività di giovanni Giovanni Rana nasce dalla geniale intuizione di un bisogno latente del consumatore, che desidera:
Prodotti alimentari facili da preparare e di elevato livello qualitativo
759. L'azienda che aspira ad essere riconosciuta all'esterno come social brand deve mettere in atto un'organizzazione interna
che coinvolge: Persone, Processi e Tecnologia
760. Le “Policy per i fornitori” sono richieste quando l’azienda si avvale di: Società fornitrici di servizi di gestione dei social
media
761. Le alleanze basate su transazioni si caratterizzano per la: DURATA INFERIORE A CINQUE ANNI
762. Le alleanze strategiche si caratterizzano per essere accordi tra partner: UGUALI
763. Le alleanze strategiche si caratterizzano per la: DURATA SUPERIORE A DIECI ANNI
764. Le attività di costruzione dell’immagine di marca
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765. Le attività e i servizi nel retaltament: Riducono la percezione del tempo trascorso nel punto di vendita e generano umori
positivi negli individui
766. Le attività generatrici di valore nella catena del valore sono raggruppabili: In attività primarie e di supporto
767. Le aziende si possono classificare in: AZIENDE DI PRODUZIONE, DI EROGAZIONE E COMPOSTE
768. Le barriere all’imitazione possono interessare: LE RISORSE E LE CAPACITA’
769. Le business unit con elevate quote di mercato ed operative in settori in forte sviluppo sono: STAR
770. Le business unit con elevate quote di mercato ed operative in settori con basso ritmo di sviluppo sono: cash flow
771. Le cash cow: SI TROVANO NELLA FASCIA BASSA DELLE CURVE DI ESPERIENZA
772. Le competenze o capacità organizzative riguardano l’abilità dell’impresa di: impiegare e combinare risolrse
773. Le confezioni dei prodotti “AIA” riflettono una cura verso il concetto di: Timeless
774. Le considerazioni sull’efficacia dello strumento museo d impresa ribadiscono secondo cui i ritorni economici in senso
stretto sono: primari rispetto ai ritorni qualitativi / quantitativi (?)
775. Le considerazioni sull’efficacia dello strumento museo d’impresa ribadiscono la tesi di base secondo cui i ritorni economici
in senso stretto sono: Secondari rispetto ai ritorni qualitativi
776. Le esperienze possono essere attivate attraverso l’impiego dei cosiddetti: Experience Provider
777. Le etichette dei pomodorini D’ò Piennolo Valgri presentano, in linea generale: Ricette di cucina
778. Le fasi del modello del ciclo di vita del settore sono: 4
779. Le fasi storiche dell’ordinamento della produzione alla qualità sono: qualita’ artiginale, resp dei capisquadra, ispezione e
collaudo, controllo statistico della qualita’ e suistema della qualita’,
780. Le forze individuate da Porter: POSSONO INFLUENZARE IL COMPORTAMENTO STRATEGICO E OPERATIVO DELL’IMPRESA
781. Le imprese che producono prodotti tipici sono prevalentemente di: Piccole e medie dimensioni
782. Le imprese con ROI basso hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: BASSA EFFICIENZA OPERATIVA
783. Le imprese con ROI elevato hanno, tra le altre, la seguente caratteristica: BASSA INTENSITA’ DEGLI INVESTIMENTI
784. Le imprese giovani e dal punto di vista organizzativo snelle: SONO VELOCI NEL MODIFICARE LE PROPRIE STRATEGIE
785. Le imprese incubent possono affrontare la concorrenza dei produttori di beni sostituti: attraverso politiche di
differenziazione del prodotto
786. Le imprese ricorrono al pricing di penetrazione per: Scoraggiare nuovi entranti
787. Le imprese rule maker: DETTANO LE REGOLE DEL SUCCESSO DEL SETTORE
788. Le linee di condotta della presenza statale nell’economia sono: L’ESERCIZIO DELLE ATTIVITA’ DI CONTENUTO
ECONOMICO, LO SVOLGIMENTO DIRETTO DI ATTIVITA’ ECONOMICHE e l’intervento dello stato quale regolatore
789. Le manifestazioni fieristiche sono: Piattaforme relazionali
790. Le marche con stima superiore alla familiarità sono di solito: le più nuove
791. Le Marche insegna sono: Marche private che recano il nome della catena commerciale
792. Le opportunità individuano le caratteristiche: DELL’AMBIENTE ESTERNO ALL’IMPRESA
793. Le origini della gestione strategica possono farsi risalire ai primi anni: SESSANTA
794. Le pratiche di “Subvertising” possono concretizzarsi in vari tipi di intervento: Sniping, Collage e Fake
795. Le pratiche di Greenwashing mirano a creare per le imprese: Capitale reputazionale
796. Le principali strategie di contrazione sono: PAUSA, CAPTIVE E ABBANDONO
797. Le principali strategie di sviluppo sono: CONCENTRAZIONE E DIVERSIFICAZIONE
798. Le promozioni al consumatore possono essere orientate: Alla convenienza di prezzo (below the line)
799. Le promozioni orientate alla “convenienza di prezzo”: Below the line
800. Le recenti immagini circolate sul web di un dipendente Burger King con i piedi nella lattuga ha infastidito, non poco, i
clienti che abitualmente pranzano nei locali Burger King. In modo tempestivo, il management della famosa catena e fast
food ha individuato il ristorante, ha identificato e licenziato il dipendente, ha risposto ad ogni fan, prevalentemente via
social, condividendo le azioni svolte per garantire la sicurezza alimentare: l’esempio sopra riportato configura un caso di
gestione efficace del crisis management
801. Le recenti immagini circolate sul web di un dipendente Burger King con i piedi.. Infastidito, non poco i clienti che
abitualmente pranzano nei locali Burger King .. In modo tempestivo il management della famosa catena di fast food ha
individuato il .. Identificato e licenziato il dipendente, ha risposto ad ogni fan, prevalentemente.. Condividendo le azioni
svolte per garantire la sicurezza alimentare: risposta azione efficace del crisis management
802. Le rilevazioni relative alla diffusione della carta stampata sono svolte da: ASD e Audipress
803. Le risorse immateriali sono: IMPERFETTAMENTE MOBILI
804. Le risorse immateriali, in linea generale sono: DIFFICILMENTE TRASFERIBILI DA UN’IMPRESA AD UN’ALTRA
805. Le risposte valutative di tipo Do – Learn – Fell, sono frequenti nella scelta: Dei prodotti banali
806. Le risposte valutative di tipo Do – Learn – Fell, sono guidate da: Basso coinvolgimento
807. Le risposte valutative di tipo Feel – Learn – Do, sono guidate da: Elevata emotività
808. Le risposte valutative di tipo Learn – Fell – Do, sono guidate da: Elevata razionalità
809. Le SBU collocate in alto ed a sinistra della matrice mckinsey: devono essere sostenute dal corporate in quanto vincenti
810. Le sfere contenevano le nuove city car SMART “ForTwo”: Viral e Guerrilla marketing
811. Le società a responsabilità limitata sono: SOCIETA’ DI CAPITALI
812. Le società in accomandita semplice sono: SOCIETA’ DI PERSONE
813. Le società in nome colletivo sono: SOCIETA’ DI PERSONE
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814. Le società: nascono dal contratto di societa’ con il quale 2 o + persone conferiscono beni o servizi per l’esercizio in
comune di un attivita’ economica allo scopo di dividere gli utili
815. Le strategie di comunicazione, via social, delle imprese possono essere classificate: Mono/Multi Piattaforma
816. Le strategie di contrazione attuate da un’impresa: RIDUCONO IL SUO CAMPO D’AZIONE
817. Le strategie di sviluppo comprendono: CONCENTRAZIONE E DIVERSIFICAZIONE
818. Le tecniche di comunicazione polisensiorale fanno leva sull’apparato sensoriale: Coinvolgendo i 5 sensi del consumatore
819. Le tecniche di monitoraggio “Eye tracking”, condotte su applicazioni web, hanno consentito di individuare quello che oggi
viene definito: Il triangolo d’oro di Google
820. Le valutazioni tattili di un consumatore invitato alla prova di un prodotto, si fondano su: 9 variabili (dalla consistenza alla
vischiosità del prodotto)
821. Lead agency che ha curato la comunicazione del brand "Mars": BBDO Group
822. Leo Burnett inventò il personaggio: Marlboro Man
823. L'espositore si rivela strumento utile per: Attirare l'attenzione del consumatore e per proteggere il prodotto
824. L'espressione “Ambush Marketing” viene attualmente estesa anche ad attività: Caratterizzate da un effetto-sorpresa
825. L'identità del brand è l'insieme degli elementi espressivi utilizzati dall'impresa per: Veicolare le credenziali della marca
826. L'impresa attiva sui Social Media profila una serie di rischi, tra questi: Danno alla brand reputation; Furto di identità
827. L'investor relator è di solito strutturato nell'area: Finanza di una struttura organizzativa
828. L'investor relator è il responsabile della comunicazione: Economico-finanziaria
829. Lo “Storytelling” è considerato da molti un: Dispositivo socio-professionale
830. Lo “Storytelling” è uno dei dispositivi contemporanei adoperati dalla comunicazione d’impresa per: Posizionare meglio i
prodotti
831. Lo “Storytelling” si sviluppa negli Stati Uniti dalla metà: Degli anni Novanta
832. Lo scopo dell’analisi delle fonti di vantaggio competitivo dei concorrenti: E’ INDIVIDUARE QUALI ATTIVITA’ FORNISCONO
VALORE AL CLIENTE
833. Lo Stickering consiste: Nell’utilizzo pubblicitario degli adesivi
834. Lo strumento del marchio di certificazione può considerarsi strategico: Nel rafforzare/influenzare la “mission” e la “vision”
d’impresa
835. Lo sviluppo può essere realizzato da un’impresa: PER LINEE ESTERNE E LINEE INTERNE
836. Lo”Storytelling” è pianificato in relazione a due pubblici di riferimento: Interni (dipendenti) ed esterni (clienti)
837. L'utilizzo dei Social Media nelle imprese costituisce un mezzo per comunicare in maniera: Diretta con i clienti/utenti
838. Make Or buy? E’ il dilemma fondamentale posto da Williamson nell’ambito della teoria…….: a costo di transazione
839. Mappa di posizionamento (Power Grid). Nel Quadrante Nord/Est si collocano le “marche…”: Leader
840. Mappa di posizionamento (Power Grid). Nel Quadrante Nord/Est si collocano le “marche…”: Barilla, Coca Cola, Google
841. Mappa di posizionamento (Power Grid). Nel Quadrante Sud/Ovest si collocano le “marche”: Sfuocate
842. Mappa di posizionamento (Power Grid). Nel Quadrante Sud/Ovest si posizionano le “marche…”: Lidl, Dacia, Haagas-Dazs
843. Meme: Un’idea che si propaga attraverso la rete Internet
844. Mezzi di comunicazione del jingle: TV e Radio
845. Mintzberg e Quinn affermarono che la formulazione di una strategia: NON SEGUE UN PERCORSO LINEARE
846. Mintzberg introduce il concetto di: STRATEGIA EMERGENTE
847. Museo dell’associazione dei Farmacisti: esempio di Museo di categoria
848. Museo-studio dell’orafo Mario Buccellati: Esempio di Museo dell’imprenditore
849. Negli anni 1950-1980, l’interesse delle imprese era focalizzato essenzialmente: SULL’ANALISI DELL’AMBIENTE ESTERNO
850. Nei confronti dell’ambiente esteso l’impresa generalmente: NON E’ IN GRADO DI INTERVENIRE
851. Nei mercati efficienti il sistema dei prezzi: Coincide con il valore reale dei titoli
852. Nei modelli di risposta del consumatore del tipo Do - Learn - Feel: Il messaggio pubblicitario deve indurre alla prova
853. Nei negozi Colmar gli espositori sono coerenti: con le caratteristiche del prodotto
854. Nei primi anni del “Duemila”, il media mix del brand “Mars” è stato calibrato sul focus target: Giovani adulti (18-24 anni)
855. Nei primi anni del “Duemila”, nasce il noto claim del brand Mars: Momento di vero godimento
856. Nei settori l’utilità marginale è rappresentata: DALL’OTTIMO PARETIANO
857. Nei Social Media vi è il rischio concreto di vedere violato il diritto principe della privacy: Diritto all’oblio
858. Nel 1863 l’Italia vide la prima apertura di una concessionaria di pubblicità ad opera di: Attilio Manzoni
859. Nel 1971 in Italia nasce: Pubblicità Progresso
860. Nel 1992 la campagna comunicazionale in Italia dallo yogurt “Fattoria Scaldasole”, fu realizzata dall’agenzia: DLV BBDO
861. Nel 2004 il Pastificio Rana sperimenta il suo ingresso nel comparto dei “piatti freschi pronti” con la linea: “Colpo di
Fiamma”
862. Nel 2005 il brand “Mars”, è oggetto di una Campagna di affissioni dedicata alla città di: Napoli
863. Nel 2009 “Domino’s Pizza” è stata messa in ginocchio dal Social Media: youtube
864. Nel 2013 la parola dell’anno degli Oxford Dictionaries è stata: “Selfie”
865. Nel cash flow statement, la grandezza “fondo”, di cui si vogliono indagare tutti i movimenti che ne hanno causato una
variazione: E’ LA LIQUIDITA’ IMMEDIATA
866. Nel caso aziendale, il WACC: esprime un tasso di attualizzazione
867. Nel comparto moda, le fasi di introduzione e di sviluppo del prodotto sono: RAPIDISSIME
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868. Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione deve essere: Efficace e corretta
869. Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione è destinata: Agli stakeholders
870. Nel contesto del Green Marketing, la comunicazione è finalizzata a: Valorizzare le caratteristiche ecologiche del prodotto
871. Nel contesto dell’ecologia, la leva operativa del marketing più efficace è quella: Della comunicazione
872. Nel contesto delle Olimpiadi, le norme anti-ambush sono emanate dal: C.I.O
873. Nel contesto di crescente globalizzazione, le grandi imprese, generalmente, sviluppano: Marche globali
874. Nel film “Cast Away” il protagonista “Tom Hanks” interpreta un dirigente fedex e , persino .. Smith, il fondatore e
proprietario della fedex appare in una piccola parte verso la fine del film. Tale film rappresenta una valida e riuscita
operazione di: Product Placement
875. Nel film premiato con l’Oscar “La Grande Bellezza”, lo spremiagrumi BRANDANI è parte integrante di una delle prime
scene del film, dove lo zoom della telecamere la ha messe in risalto nella su interezza: Un caso tipico di Product
Management
876. Nel marketing esperienziale, le esperienze si realizzano attraverso stimolazioni indotte a livello: Sensoriale, emotivo,
intellettuale
877. Nel Marketing Mix, “Place” indica: LA DISTRIBUZIONE
878. Nel Marketing Mix, “Promotion” indica: LA COMUNICAZIONE
879. Nel Marketing Mix, la comunicazione è il processo attraverso il quale: un sogg trasmette ad altrui un sms
880. Nel Marketing Mix, la distribuzione è intesa: come insieme di fasi finalizzate a mettere a disposizione dei fornitori
finalizzate a mettere a disposizione dei fornitori le risorse economiche generate dall’azienda
881. Nel Marketing Mix, la distribuzione selettiva vede il prodotto dell’azienda: presente solo presso alcuni rivenditori
882. Nel Marketing Mix, le funzioni principali della distribuzione sono: TRASPORTO; FRAZIONAMENTO; MAGAZZINAGGIO
883. Nel marketing orientato all’esperienza, le esperienze possono produrre valore quale: Offerta economica a sé stante
884. Nel modello di Booz, Allen e Hamilton il grado di novità del prodotto è classificato in: 6 CATEGORIE
885. Nel piano di marketing, l’analisi del mercato, dal lato dell’offerta, consiste nell’esame: del settore merceologico in cui
l’azienda opera o intende operare
886. Nel piano di marketing, l’analisi del mercato, dal lato della domanda, richiede l’individuazione del: MERCATO OBIETTIVO,
POTENZIALE ED EFFETTIVO
887. Nel primo spot del Pomodorino d’ò piennolo Valgri, la protagonista è una donna che: Porta al collo una collana composta
da pomodorini
888. Nel primo spot per il lancio della linea “Sfogliavelo” di Giovanni Rana, celebre è il “claim”: “La bontà è un arte sottile”
889. Nel processo di comunicazione del museo aziendale, la funzione di "emittente" è svolta: Sia dall'impresa sia dallo staff
museale
890. Nel processo di comunicazione del museo aziendale, la funzione di "ricevente" è prevalentemente svolta: Dal visitatore
891. Nel processo di comunicazione del museo aziendale, la funzione di "emittente" è svolta: Sia dall'impresa sia dallo staff
museale
892. Nel processo di sviluppo di nuovi prodotti, l’attività di testing del mercato può essere svolta attraverso: ESPERIMENTI SUL
CAMPO ED ESPERIMENTI IN AMBIENTI CONTROLLATI
893. Nel processo di sviluppo di nuovi, prodotti, la fase di analisi delle opportunita’ vede l’impresa impegnata nelle seguenti
attività: ANALISI DEI BISOGNI DEI CLIENTI; VALUTAZIONE DELL’IDEA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO-FINANZIARIO
894. Nel punto vendita tre fattori influenzano la spesa del consumatore: Pleasur; Arousal; Dominance
895. Nel sistema socio-tecnico l’attività organizzativa coinvolge: Sia le risorse umane che i mezzi tecnici
896. Nel tempo, il logo del pastificio Rana ha subito: Due Restyling
897. Nell’agroalimentare, tra le certificazioni di qualità troviamo: A) DOP e IGP denominazione d’origine protetta e indicazione
geografica protetta
898. Nell’ambito degli indici di bilancio: il Quick Ratio = attivita’ aziend (ESCLUSE LE SCORTE) / PASSIVO A BREVE
899. Nell’ambito degli indici di equilibrio finanziario di breve termine: il “ Tempo medio di incasso” = [CREDITI
COMMERCIALI/(FATTURATO/360)]
900. Nell’ambito degli indici finanziari di bilancio: il Margine di Tesoreria = LIQUIDITA’ + CREDITI A BREVE – DEBITI A BREVE
901. Nell’ambito del Category Management, la categoria dei “prodotti specialist” richiede: Un ampio assortimento
902. Nell’ambito del Marketing e della comunicazione polisensoriale, Takasago (multinazionale giapponese specializzata nella
profumazione industriale), asserisce che l’erogazione di profumo di limone: diminuisce gli errori al computer del 54%
903. Nell’ambito del marketing mix il “Prezzo tecnico” è così determinato: P = Cvu + Cfu
904. Nell’ambito del marketing mix il prezzo “skimming” è destinato a creare condizioni di: SCREMATURA DEL MERCATO
905. Nell’ambito del marketing mix, il prezzo del prodotto stimato secondo il criterio del “Target-return pricing” è pari: ALLA
SOMMA DEL COSTO UNITARIO PIU’ UTILE OPERATIVO UNITARIO
906. Nell’ambito del marketing mix, il prezzo destinato a “massimizzare le vendite” è definito: PREZZO DI PENETRAZIONE
907. Nell’ambito del Marketing mix, il prezzo psicologico è anche definito: START PRICING
908. Nell’ambito del marketing mix, l’Odd Pricing identifica il: PREZZO PSICOLOGICO
909. Nell’ambito del Marketing Mix, la Promozione delle vendite (sales promotion): CONSISTE NELL’OFFERTA DI UN INCENTIVO
ALL’ACQUISTO, PER UN TEMPO LIMITATO
910. Nell’ambito del Marketing Mix, la Pubblicità (advertising) è: UNA FORMA DI COMUNICAZIONE NON PERSONALE A
PAGAMENTO
911. Nell’ambito del modello FCB le risposte valutative “fell – learn – do” sono guidate nella scelta: dei prodotti di lusso
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912. Nell’ambito del modello FCB le risposte valutative “do - learn - fell” sono guidate da : elevata emotivita’
913. Nell’ambito del modello FCB le risposte valutative “learn - fell - do” sono guidate da : elevata razionalita’
914. Nell’ambito del modello FCB le risposte valutative di tipo “ Do – Learn - Fell” sono frequenti nella scelta: Dei prodotti
banali
915. Nell’ambito del retailtainment, per un’esposizione vincente del prodotto vale la regola delle: 4 A
916. Nell’ambito dell’analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca, l’appropriazione vede la marca: sempre più
prossima al consumatore
917. Nell’ambito dell’analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca, il riconoscimento vede la marca: acquisire
legitimizzazione e notorietà nell’occupare il territorio.
918. Nell’ambito dell’analisi della forza della marca (x) per il consumatore, la stima indica: La considerazione in cui è tenuta “x”
da parte del consumatore
919. Nell’ambito dell’analisi della personalità di marca, gli archetipi raccontano: Gli istinti delle marche
920. Nell’ambito della comunicazione d’impresa, la strategia di marketing pull (o di attrazione) è basata sul: valore della marca
e mira a controbilanciare IL POTERE DEI GRANDI DISTRIBUTORI/E’ RIVOLTA ALL’ACQUIRENTE FINALE
921. Nell’ambito della comunicazione polisensoriale, l’espressione “Vino vellutato” assegna una qualità: Tattile ad un oggetto
percepibile attraverso il gusto
922. Nell’ambito delle promozioni al consumatore finale, il sampling consiste: Nel regalare un prodotto
923. Nell’ambito delle promozioni, “l’effetto di permanenza”: La marca rimane nella mente del consumatore
924. Nell’ambito dello sviluppo di nuovi prodotti, il gruppo ad hoc o venture team è: un entita’ interfunzionale temporanea
925. Nell’analisi dell’arena competitiva l’impresa deve individuare anche: I POTENZIALI ENTRANTI CON PRODOTTI SOSTITUTIVI
O TECNICAMENTE SIMILI
926. Nell’applicazione del “Relief from Royalty”, l’orizzonte temporale da prendere in considerazione: È funzione della forza
del marchio
927. Nell’era dell’economia digitale si sta affermando una nuova corrente, definita: Neoclassicismo industriale
928. Nell’esempio del corteggiamento di Nash: l;ottimo paretiano si ha quando ogni giocatore corteggia una ragazza diversa
929. Nell’esempio del dilemma del prigioniero: L’OMERTA’ E’ UN OTTIMO PARETIANO
930. Nell’etichetta delle bottiglie di vino, tra le principali “menzioni” facoltative figurano: : "Storia del vino" e "Abbinamenti"
931. Nell’impresa, la “funzione finanza” svolge un compito di orchestrazione dell’intera problematica attinente: ALL’IMPIEGO E
ALL’ACQUISIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
932. Nell’impresa, la funzione logistica si configura quale: Quale unità di ricavo
933. Nella campagna di rilancio di “Fattoria Scaldasole” il management dell’azienda propone all’agenzia il seguente concept: Lo
yogurt Fattoria Scaldasole è il “Rolex” degli yogurt
934. Nella campagna pubblicitaria <<Indovina chi viene a cena!>> del Pastificio Giovanni Rana, si ricorda il “claim”: “Sfogliavelo
di Giovanni Rana. Un giorno si è un giorno si”
935. Nella catena dei valori visualizza due elementi essenziali da cui qualsiasi azienda può partire per creare un prodotto
valido: le attività generatrici di valore e il margine
936. Nella comunicazione di marketing, a livello meta si collocano: Le attività di costruzione dell’immagine di marca
937. Nella comunicazione gestionale, a livello meta si collocano: Le attività di condivisione dei valori e delle strategie
938. Nella comunicazione, il fenomeno dell’imprenditore testimonial è in linea con la tradizione: Del Carosello
939. Nella costruzione del sistema della brand identity, oltre al corporate brand: Si avverte il ruolo strategico del marchio di
tutela
940. Nella fase del sistema della qualità: si passa da una loica quality CONTROL AD UNA LOGICA QUALITY ASSURANCE
941. Nella fase di Controllo statistico della qualità: vengono introdotto nuovi metodi statistici di controllo campionario basati
sulla rilevazione il monitoraggio dell’andamento di parametri statistici rappresentati graficamente mediante i diagrammi
di controllo
942. Nella fase di declino di un settore: LE BARRIERE ALL’INGRESSO HANNO UN PESO RILEVANTE PER DECIDERE SE USCIRE
RAPIDAMENTE DAL MERCATO O RIMANERVI
943. Nella fase di declino i prezzi medi praticati nel settore: SCENDONO
944. Nella fase di introduzione del CVP, il livello di concorrenza è basso ed è quindi possibile caricare un alto: price premium
945. Nella fase di introduzione del CVP, le spese di distribuzione e di promozione del prodotto sono: ELEVATE
946. Nella fase di maturità il ritmo di sviluppo delle vendite in un settore è: MODERATO
947. Nella fase storica della responsabilità dei capisquadra: lo sviluppo delle grandi fabbriche comporta la formazione di
squadre nelle quali i lavoratori sono raggruppati per tipo di mansione e ciascun gruppo e’ guidato da un caposquadra,
lavoratore esperto per quel tipo di mansione
948. Nella fase storica di ispezione e collaudo: CON LA CRESCITA DIMENSIONALE DELLE FABBRICHE, IL CONTROLLO ISPETTIVO
DIVIENE UNA FUNZIONE A SE STANTE, ASSEGNATA A PERSONE ESPERTE IN QUESTO COMPITO
949. Nella fase storica di qualità artigianale: CIASCUN LAVORATORE E’ RESPONSABILE AL TEMPO STESSO DELLA REALIZZAZIONE
DI UN PRODOTTO E DELLA SUA QUALITA’
950. Nella joint venture spesso esistono: UN PARTNER “FORTE” E UNO “DEBOLE”
951. Nella mappa di posizionamento del brand del comparto yogurt, “Danone”: Si posiziona nel quadrante “Salute e
Innovazione”
952. Nella mappa di posizionamento del brand del comparto yogurt, “Fattoria Scaldasole”: Si colloca nel quadrante “Salute e
Tradizione”
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953. Nella matrice di Ansoff, le strategie di sviluppo meno impegnative sono considerate: DI PRIMO LIVELLO
954. Nella prassi si assiste a tre livelli di rapporto fra stadio di sviluppo e crescita fisica della marca: Riconoscimento,
Appropriazione e Adesione
955. Nella prospettiva di chi deve decidere in quali SBU investire, la logica suggerisce: DESTINARE LE RISORSE ALLE BUSINESS
UNIT CHE HANNO ELEVATA CAPACITA’ DI COMPETERE E CHE SONO NEI SETTORI CON MAGGIORE ATTRATTIVITA’
956. Nella prospettiva semiotica, i contenuti della “pubblicità ideale” sono: Prevalentemente suggestivi
957. Nella prospettiva semiotica, i contenuti della “pubblicità pratica” sono: Prevalentemente informativi
958. Nella prospettiva semiotica, la “Pubblicità ludica”: Nega il valore pratico
959. Nella semiottica la pubblicita’ ludica troviamo : dop igp
960. Nella sostanza, lo “Storytelling” è una tecnica di comunicazione che consiste nel trasmettere: Un messaggio raccontando
una storia
961. Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa levered sono attualizzati ad un tasso indicato con: Ke
962. Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa unlevered sono attualizzati ad un tasso indicato con: WACC
963. Nella storia del Pastificio Rana, il 1997 è ricordato per l’ingresso sul mercato della linea: “Sfogliavelo”
964. Nella valutazione d’impresa si distinguono due approcci: ASSET SIDE; EQUITY SIDE
965. Nell'agroalimentare, tra le certificazioni di qualità troviamo: DOP e IGP
966. Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca, “l'appropriazione” vede la marca: Sempre
più prossima al consumatore
967. Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca, “il riconoscimento” vede la marca:
Acquisire legittimazione e notorietà nell’occupare un territorio
968. Nell'ambito dell'analisi della forza della marca (x) per il consumatore, la stima indica: La considerazione in cui è tenuta «x»
da parte del consumatore
969. Nell'ambito dell'analisi della personalità di marca, gli archetipi raccontano: Gli istinti delle marche
970. Nell'analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca, l'appropriazione vede la marca: sempre più prossima al
consumatore
971. Nelle imprese il numero delle persone che operano nella comunicazione interna non è elevato; mediamente, vi operano:
Da due a quattro persone
972. Nell'era dell'economia digitale si sta affermando una nuova corrente, definita: Neoclassicismo industriale
973. Nell'etichetta delle bottiglie di vino, tra le principali "menzioni facoltative" figurano: "Storia del vino" e "Abbinamenti”
974. Nello spot pubblicitario di Turkish Airlines, i selfie vedono protagonisti: Il cestista Kobe Bryant e il calciatore Lionel Messi
975. New York Public Library, per cercare di svecchiare la propria immagine, ha installato nelle aree interne: Cabine per selfie
976. Nostalgia, origina dal greco: <<Nostos>> - che significa <<ritorno>> – e <<Algos>>, cioè <<dolore>>
977. Obiettivi di cash-flow: implicano l’adozione di prezzi elevati
978. Obiettivi qualitativi dell’impresa: Immagine; Sociale; Differenziazione
979. Oggi è raro che in un’azienda quotata in Borsa non sia presente una funzione interna di “Investor Relation”, la quale è di
solito strutturata: Nell’Area Finanza o in staff all’Alta Direzione
980. Oggi Ryanair è la più famosa compagnia aerea: LOW COST
981. Ogni processo di formulazione strategica parte dalla definizione: DELLA MISSION
982. Out of place artifact: Tecnica pubblicitaria basata nel far rinvenire oggetti particolari in luoghi inaspettati
983. Palcoscenico narrativo in cui si mette in scena la storia dell’azienda: Museo aziendale
984. Parte della dottrina articola i musei aziendali in: Nove categorie
985. Per alleanza strategica si intende: ACCORDO DI COOPERAZIONE DI LUNGO TERMINE
986. Per avere successo la segmentazione: deve dare vantaggi che giustificano le risorse impiegate nel mark mix
987. Per comprendere come origina il concetto di Guerrilla Marketing si potrebbe considerare il celebre episodio che nel 1938
vide coinvolti il giovane Orson Welles e il romanzo: La Guerra dei Mondi
988. Per corporate governance si intende: l’insieme delle procedure connesse al processo di formazioni: DELLE DECISIONI
989. Per fusion si intende: L’INTEGRAZIONE TRA DUE O PIU’ IMPRESE IN UNA SOLA
990. Per gestione strategica si intende il processo mediante il quale il management sceglie: LE STRATEGIE
991. Per gestione strategica si intende il processo mediante il quale il management fissa: gli nobbiett di lungo termine
992. Per i beni di prima necessità la domanda è: Non elastica rispetto al reddito
993. Per i sostenitori della teoria delle risorse, risorse e competenze sono le fondamenta di una strategia: di lungo terminare
994. Per l’azienda, la dimensione dell’efficacia di una fiera è misurabile con un set di indicatori, tra questi: Audience
dell’impresa : Audience dell’evento fieristico
995. Per l’azienda, la prova del prodotto consente di: Verificare la soddisfazione del consumatore
996. Per l’azienda, le dimensioni dell’efficacia di una fiera è misurabile con un……..: Audience attiva dell’impresa – Audience
totale dell’impresa
997. Per l’impresa il lancio di nuovi prodotti è notoriamente: RISCHIOSO, COSTOSO E DIFFICILE
998. Per l'azienda la dimensione dell'efficacia di una fiera è misurrabile con un set di indicatori tra questi: audience
dell'impresa/audiace dell'evento fieristico
999. Per l'azienda, la prova del prodotto consente di: Verificare la soddisfazione del consumatore
1000. Per promuovere i “Tortelli al cioccolato”, Giovanni Rana ha pianificato una serie di strumenti di comunicazione; tra questi
si ricorda: La “Promocard”
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1001. Per rafforzare la visibilità a scaffale e la riconoscibilità del prodotto il packaging degli elementi strategici quali: Simboli,
colori ed etichette
1002. Per Smith e Curnow (1966), la musica ad alto volume: Favorisce i piccoli acquisti
1003. Per superare l’affollamento di messaggi visivi, le aziende hanno inventato il cosiddetto: format visivo
1004. Per teoria degli stakeholders si intende: Il dovere per le imprese di soddisfare più interessi
1005. Per un’ esposizione vincente del prodotto nel punto vendita, vige la regola delle: Quattro A
1006. Per utilità iniziale si intende: quella ricevuta dalla prima dose del bene servizio A DISPOSIZIONE DEL CONSUMATORE
1007. PEST è l’acronimo di: POLITICA, ECONOMICA, SOCIETA’, TECNOLOGIA
1008. Pinkwashing: Forma di comunicazione “Gay friendly”
1009. Porter individua due varianti della “strategia focus”: COSTI E DIFFERENZIAZIONE
1010. Posizionamento del brand “Mars” nel periodo 1973-1979: Energia fisica
1011. Posizionare significa: CREARE UN’IDENTITA’ DEL PRODOTTO
1012. Praticare un “prezzo di prova” significa: Vendere un prodotto a basso prezzo per un periodo di tempo limitato
1013. Premessa per l’introduzione della cultura della mission in azienda risulta essere: Coinvolgimento di tutto il personale
1014. Prezzo = Valore percepito: Il cliente è disponibile all’acquisto
1015. Prezzo capace di garantire all’azienda un profitto soddisfacente: Prezzo target
1016. Prezzo praticato dall’azienda e corrispondente al punto di pareggio: Prezzo tecnico
1017. Primo spot del Pastificio Rana: A casa come in campagna
1018. Principale obiettivo della comunicazione economico – finanziaria d’impresa: Farsi accettare dalla comunità finanziaria
1019. Principali condizioni di applicazione delle strategie di prezzo di scrematura: prezzo iniziale elevato per un nuovo prodotto
allo scopo di ottenere massimi ricavi dai segmenti di mercato disposti a spendere di più per acquistarlo
1020. Principali flussi finanziari negativi di un’impresa: INVESTIMENTO; RIMBORSO DEBITI; EROGAZIIONE DIVIDENDI
1021. Principali requisiti per sostenere nel tempo un vantaggio competitivo: costante attenzione vincere l’inerzia minacci di
rappresaglie
1022. Principali stadi di una strategia di turnaround: RITIRATA E RECUPERO
1023. Principali strumenti di differenziazione del prodotto: CARATTERISTICHE, PRESTAZIONI E DURABILITA’
1024. Principi su cui si instaura un legame emozionale con il consumatore: Rispetto; Mistero; Sensualità; Intimità
1025. Professionisti del mondo della pubblicità; Armando Testa è noto per la creazione della campagna pubblicitaria: AVA –
Calimero
1026. Professionisti del mondo della pubblicità; Emanuele Pirella è noto per la creazione della campagna pubblicitaria:
CHIQUITA
1027. Promozione “3x2” e “2x1”: Below the line
1028. Promozione “3x2” o “2X3”: Below the line
1029. Promozione “NXM” o “Multipack”: Below the line
1030. Punti di forza del Sistema DOP e IGP: Strumento di tutela da imitazione; Strumento di differenziazione
1031. Pur affermandosi concretamente negli anni ’80 del Novecento, in Italia il primo “museo aziendale” è datato: 1906
1032. Pura Lana Vergine e Vetro Artistico di Murano” sono esempi di: Marchio collettivo
1033. Quando Luis Vuitton ricopre le impalcature dei suoi negozi con gigantesche installazioni ritraggono valigie: “Oop art”
1034. R.M. Grant è uno dei principali sostenitori della Teoria: RESOURCE-BASED
1035. Rapporti che l’impresa instaura con le istituzioni pubbliche: Public affairs
1036. Recente iniziativa della Società Reebook specializzata nella produzione di articoli ed accessori sportivi. Dal 30/08/2014 la
Società ha installato uno stand per tatuaggi in competizione sportiva che si svolge in Scandinavia. Ogni sportivo può
decidere di farsi tatuare il logo Reebook, “chi lo farà potrà ricevere un pacco contenente vari prodotti sportivi per un
valore pari a 545 euro”: in questo caso la Reebook compie azioni di comunicazione di tipo “Stickering”
1037. Recentemente, molte città (Roma Torino Milano Napoli) sono state prese d’assalto da misteriose sfere spaziali; erano
ovunque. Di chi è la campagna? Il segreto è stato svelato venerdì 7/11/2014. Le sfere contenevano le nuove city car
SMART “fortwo”: Viral e Guerrilla marketing
1038. Relativamente al sistema di prodotto, il museo aziendale influenza: Il “Processo di sviluppo di nuovi prodotti” e la
“Comunicazione Commerciale”
1039. Richiedono elevati Budget pubblicitari: I nuovi prodotti
1040. Riguardo al processo di consumo, l’intrattenimento soddisfa contemporaneamente una serie di bisogni, quali: Relazioni;
Divertimento; Gratificazione personale; Socializzazione
1041. Risale al 1989 il primo presidio dell’area emozionale del brand Mars, con il claim: Mars ti dà
1042. Rischi della leadership di costo: CONCORRENTI IN GRADO DI PRODURRE A COSTI PIU’ BASSI
1043. Rispetto alle altre variabili del Marketing mix, il prezzo presenta un carattere distintivo: FLESSIBILITA’
1044. Ryanair è un vettore di nazionalità: IRLANDESE
1045. Ryanair replica il modello di business della: SOUTHWEST
1046. Ryanair si caratterizza per: IL BASSO LIVELLO DEL SUO BREAK-EVEN LOAD FACTOR
1047. S.M.M. è l’acronimo di: Social Media Marketing
1048. Se Fiat compra le azioni di Peugeot si è in presenza di una: INTEGRAZIONE ORIZZONTALE
1049. Se il prezzo di un bene per il quale esistono molti sostituti aumenta, la quantità domandata del bene: Diminuisce di molto
1050. Se l’impresa si identifica in una sola business unit, la strategia corporate coincide: CON LA STRATEGIA DI BUSINESS
1051. Se orientato al mercato, il marketing: Gioca un ruolo strategico e attivo
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1052. Se orientato alla produzione, il marketing: Gioca un ruolo limitato e passivo
1053. Se orientato alle vendite, il marketing: Gioca un ruolo tattico
1054. Se Peugeot acquista Citroen si è in presenza di una: INTEGRAZIONE ORIZZONTALE
1055. Se una catena di supermercati decide di produrre i succhi di frutta che vende: sta attuando una integrazione vertic e a
monte
1056. Secondo i manager Booz, Allen e Hamilton, le imprese sviluppano nuovi prodotti: per difendere la quota di mercato e
consolidare la posizione su nuovi mercati
1057. Secondo il “Customer Experience Management Model” di Schmitt, le esperienze possono essere realizzate secondo:
Cinque diverse modalità
1058. Secondo il modello CVP, la fase di maturità è quella che vede la concorrenza avvicinarsi al modello di: CONCORRENZA
PERFETTA
1059. Secondo il modello CVP, la fase di sviluppo vede le imprese praticare: PREZZI DI PENETRAZIONE
1060. Secondo il modello CVP, nella fase di sviluppo del prodotto il rapporto spese di promozione/fatturato: SCENDE
1061. Secondo il modello CVP, se il prodotto supera con successo il test dell’introduzione, entra nella fase: DELLO SVILUPPO,
CARATTERIZZATA DA UNA RAPIDA CRESCITA DELLE VENDITE
1062. Secondo la teoria economica, al crescere del prezzo: La domanda tende a diminuire
1063. Secondo la teoria finanziaria il costo del capitale di rischio aumenta linearmente in funzione del grado di rischiosità
espresso dal coefficiente: BETA
1064. Secondo stime recenti, il settore automobilistico ottiene in media 2 minuti di visibilità nell’ambito di ogni puntata delle
fiction trasmesse in chiaro dalle tv italiane, come Ris, Carabinieri, Distretto di polizia, con tutti i loro inseguimenti su
macchine lanciate a tutta velocità; tale fenomeno è da ricollegarsi ad azioni di: Product Placement intenzionale
1065. Secondo una concezione strutturalista la cultura: a costituisce l’espressione, il risultato o la proiezione di costruzioni
psicologiche in…… universali
1066. Segmentare il mercato significa suddividere il mercato in gruppi di soggetti rispetto a: VARIABILI CHIAVE/VARIABILI
SCONOSCIUTE
1067. Selfie e comunicazione d’impresa. Chiquita ha lanciato il concorso: Fotografa i negozi “CHIQ”
1068. Selfie e comunicazione d’impresa. Cipster ha creato il concorso: “Cipsterizzati”
1069. Shareholder value: Identifica l’interesse dell’azionista
1070. Shareholder value: Può essere quantificato in termini di grandezze economico-finanziarie
1071. Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: IL COSTO TOTALE DELLA PRODUZIONE CONGIUNTA DI DUE O
PIU’ BENI E’ MINORE DELLA SOMMA DEI COSTI TOTALI SOSTENUTI PRODUCENDOLI SEPARATAMENTE
1072. Si considera pubblicità nostalgica quella ideata da “Algida” che ha presentato sulla sua fanpage: l’applicazione “Cartelli
storici”
1073. Si definisce domanda di un bene/servizio: LA QUANTITA’ DI ESSO CHE UN SOGGETTO E’ DISPOSTO AD ACQUISTARE AD UN
DETERMINATO PREZZO IN UN CERTO PERIODO DI TEMPO
1074. Si definisce servizio: LA PRODUZIONE DI UNA PRESTAZIONE IMMATERIALE UTILE A SODDISFARE UN BISOGNO
1075. Si definiscono beni: GLI OGGETTI DOTATI DI MATERIALITA’ IN GRADO DI SODDISFARE I BISOGNI
1076. Si ha concorrenza perfetta quando: I VENDITORI E GLI ACQUIRENTI DI UN BENE/SERVIZIO SONO COSI’ NUMEROSI CHE
NESSUNO DI LORO PUO’ INFLUENZARE IL PREZZO O LA QUANTITA’ OFFERTA O DOMANDATA
1077. Si ha monopolio quando: UN SOLO VENDITORE CONTROLLA L’OFFERTA DI UN BENE/SERVIZIO, PER CUI NE STABILISCE IL
PREZZO,QUANDO ESISTONO DELLE FORTI BARRIERE ALL’ENTRATA E IL PRODOTTO E’ UNICO
1078. Si parla di “Social Commerce” quando una decisione di acquisto è mediata: Attraverso interazioni sociali
1079. Si possono distinguere due livelli di “Comunicazione Economico-Finanziaria”: Di base e integrativa
1080. Snowman campagna tenuta da: Gucci
1081. Snowman in Africa: Campagna di raccolta fondi realizzata da Gucci in favore dell’unicef
1082. Solitamente gli obiettivi di una strategia di social marketing sono definiti: SMART
1083. Sono classificati “Lovemarks” quei prodotti i cui marchi: Ispirano, nel consumatore, fiducia al di là di ogni ragionevolezza
1084. Sono definiti “Baby Boomers” i nati: Tra il 1946 e 1964
1085. Sono elementi di corporate governance: INDIRIZZO E GOVERNO DEI VERTICI, PROCESSI DI CONTROLLO INTERNO, CODICI
DI CONDOTTA PERSONALE
1086. Sotto un profilo strettamente quantitativo la stampa (quotidiano e periodico) si può distinguere sulla base dei differenti
livelli di: Tiratura, Diffusione e readership
1087. Spot pubblicitario di Rana del 2004: Colpo di fiamma
1088. Spot Song: Si avvale di un vero e proprio brano musicale come colonna sonora dello spot
1089. Stampa. La tiratura è data dal numero di: Copie stampate (comprese anche quelle invendute e rese)
1090. State considerando di investire in una start-up. Il fondatore della società vi ha chiesto € 200.000 oggi e vi aspettate di
ottenere €1.000.000 tra nove anni. Data la rischiosità dell’investimento, il costo del capitale è del 20 %. Il VAN
dell’opportunità di investimento è pari a: - € 6.193,30
1091. Stato emotivo dell’uomo: Questo fenomeno viene ormai denominato “effetto Mozart”
1092. Strategie per acquisire vantaggi di costo: INNOVAZIONE DI PRODOTTO
1093. Strategie SO: STRATEGIE CHE USANO I PUNTI DI FORZA PER TRARRE VANTAGGIO DALLE OPPORTUNITA’
1094. Strategie ST: STRATEGIE CHE USANO I PUNTI DI FORZA PER EVITARE LE MINACCE
1095. Strategie WO: STRATEGIE CHE TRAGGONO VANTAGGIO DALLE OPPORTUNITA’ SUPERANDO LE DEBOLEZZE
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1096. Street art: Modifica gli spazi urbani per suscitare l’interesse delle persone
1097. Strenghts: POSITIVE CARATTERISTICHE INTERNE DELL’IMPRESA PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI STRATEGICI
1098. Strumenti online di analisi della Web Reputation: Google Alert, Trackur
1099. Subvertising. Questa espressione nasce dalla fusione dei termini inglesi: Advertising e Subyert
1100. Svantaggi del marketing virale: Assenza di standard etici
1101. Svantaggi della leadership di costo: SCARSA ATTENZIONE ALL’INNOVAZIONE DI PRODOTTO
1102. T.A.B. è l’acronimo di: Tax Amortization Benefit
1103. Targeting a geographic area: STRATEGIA BASATA SULLA SCELTA DI SEGMENTI DI CLIENTELA CON PARTICOLARI ATTESE ED
ESIGENZE
1104. Tattile ad un oggetto percepibile attraverso il gusto
1105. Tecnica promozionale a favore del consumatore finale che acquista un detersivo: Aumento della qualità
1106. Tecnica utile per far fronte all’affollamento di messaggi pubblicitari in TV: Format visivo
1107. Televisione. La percentuale di penetrazione rappresenta: Il rapporto percentuale tra i telespettatori appartenenti a un
target e il target stesso
1108. Tecniche diagnostiche sullo stato di salute di una marca: carattere - finanziaria
1109. Televisione. La percentuale di share rappresenta: La quota percentuale di ascolto
1110. Threats: FATTORI ESTERNI CHE POSSONO LIMITARE O IMPEDIRE LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI
D’IMPRESA
1111. Tra gli aspetti da considerare nell’analisi dei concorrenti: LE FONTI DI VANTAGGI COMPETITIVI
1112. Tra gli organismi della società civile rientrano: LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI
1113. Tra gli stakeholders primari dell’impresa troviamo: azionisti, investitori, dipendenti, fornitori di vario genere, clienti,
pubbliche amministrazioni
1114. Tra gli stakeholders primari dell’impresa troviamo: Gli azionisti
1115. Tra gli stakeholders secondari dell’impresa troviamo: Gruppi di pressione
1116. Tra gli strumenti comunicazionali che maggiormente attivano fenomeni di marketing uditivo, da ricordare: Jingle, Spot
Song, Tribal Song
1117. Tra i “Metodi base o minimi” di stima dei Budget pubblicitari, figurano: Il metodo possibile; Il metodo della riserva del
10%
1118. Tra i “Social entertainment” figurano: My Space e Second Life
1119. Tra i fattori tipici che possono essere considerati nell’analisi di un business system: la strategia di crescita
1120. Tra i format classici del punto vendita figurano: Monomarca e multimarca
1121. Tra i potenziali effetti che le etichette DOP e IGP possono determinare sui mercati, da evidenziare: l’effetto pulizie di
mercato
1122. Tra i principali archetipi rappresentativi la personalità del brand, figurano i seguenti: Madre e Saggio
1123. Tra i principali Experience Provider figurano: Product placement e Spazi espositivi
1124. Tra i principali fattori che determinano l’erosione dei vantaggi competitivi: cambiamenti delle regole; nuovi concorrenti
da mercati vicini, inerzia
1125. Tra i principali indicatori, utili nella diagnosi dello stato di salute di un brand, figurano i seguenti: EVA E FGV
1126. Tra i principali interessi del consumatore figurano: I PREZZI COMPETITIVI
1127. Tra i principali interessi del distributore figurano: LE CONSEGNE TEMPESTIVE
1128. Tra i principali interessi del finanziatore figurano: LA RESTITUZIONE DEL PRESTITO
1129. Tra i principali metodi di valutazione dell’impresa, figurano: METODO FINANZIARIO; METODO PATRIMONIALE
1130. Tra i principali obiettivi della comunicazione interna, figurano i seguenti: Comunicare le strategie aziendali; Sviluppare il
senso di appartenenza; Migliorare il clima organizzativo
1131. Tra i principali orientamenti dell’impresa, figurano: MERCATO-SOCIALE
1132. Tra i principali professionisti del mondo della pubblicità si ricordano i fratelli Saatchi che idearono la campagna
pubblicitaria: Partito Conservatore Britannico (M. Tatcher – 1979 e 1987)
1133. Tra i principali strumenti di comunicazione, si ricordano i “bulletin board”, ossia: Le bacheche aziendali
1134. Tra i principali studi sulla comunicazione polisensoriale, non marginale il lavoro di Julian Treasure, autore del libro: Sound
Business
1135. Tra il principali Temporary Shop, figura il: pop-up
1136. Tra le aree dei social media, il “Social community” vede gli utenti: Condividere, Socializzare e Conservare
1137. Tra le aree dei social media, il “Social entertainment” si caratterizza per: il gioco, la musica e l’arte
1138. Tra le attività del Greenwashing più frequenti si ricordano le seguenti tipologie: “Falsa certificazione”; “Minore dei mali”
1139. Tra le differenti “zone attenzionali” di un negozio, la “prima zona” è chiamata: Soglia
1140. Tra le differenti “zone attenzionali” di un negozio, la “terza zona” si trova: Nel cuore del punto vendita
1141. Tra le differenti “zone attenzionali” di un negozio. La “seconda zona” è quella: Adiacente all’entrata
1142. Tra le politiche strategiche di diversificazione del Pastificio Rana, si ricorda l’ingresso nel settore: Della Ristorazione
1143. Tra le principali azioni “Belowe-the-line”, attuate da “Emmentaller” nel 2007, si ricorda: Il Tour di 5 biciclette
personalizzate
1144. Tra le principali funzioni di un brand figurano le seguenti: Personalizzazione e Orientamento
1145. Tra le principali opzioni strategiche individuate nella matrice di Ansoff, figurano: PENETRAZIONE DI MERCATO
1146. Tra le principali promozioni di prezzo figurano: Le offerte speciali
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1147. Tra le principali promozioni di servizio figurano: Le vendite a premio
1148. Tra le principali tecniche di guerrilla marketing, figurano: “Oop Art” e “Body rental”
1149. Tra le principali tecniche promozionali al consumatore finale figurano: La riduzione del prezzo e la vendita con premi
1150. Tra le principali variabili descrittive nella segmentazione del mercato si ricordano: geografiche demografiche
socioeconomiche
1151. Tra le pubblicità più celebri di Bernbach (a livello di direzione creativa) è possibile citare quella predisposta per la società
di autonoleggi AVIS: Noi ci mettiamo più impegno
1152. Tra le valutazioni tattili di un prodotto figurano: Comfort, Temperatura, Economia
1153. Tra le variazioni tattili di un prodotto figurano: Comfort, Temperatura, Ergonomia
1154. Tra le varie forme di comunicazione che lasciano spazio al “Tatto”, va annoverata certamente l’applicazione: Della
tecnologia “touch screen” alle vetrine dei negozi
1155. Trait d’union tra strategia di marketing e scelte di communication mix
1156. Tutti gli stakeholders direttamente o indirettamente coinvolti nell’attività d’impresa
1157. Twitter nasce: 2006
1158. Un bene o un servizio possiedono un valore d’uso: nella misura in cui i suoi consumatori lo riconoscono come mezzo
idoneo a soddisfare i bisogni e nella misura in cui l’utilita’ totale derivante dall’uso di tale bene servizio eccede i costi
sostenuti per ottenerlo
1159. Un caso che ha fatto storia nella comunicazione non convenzionale italiana è quello del manifesto fiorentino
d’abbigliamento “Gold”. Il marchio infatti, che propone uno stile vicino al mondo writers e dello street, ha consolidato la
sua brand awareness tappezzando la città di Firenze con adesivi che non facevano riferimento alla categoria merceologica
del prodotto, riuscendo quasi a creare un clima di attesa e interessa intorno ad esso. Tale tecnica di comunicazione
convenzionale è definita: Stickering
1160. Un caso tipo di esperienza tattile del consumatore è riscontrabile: Nell’Ice Bar dell’absolut Vodka
1161. Un esempio di “Distretto industriale” è: d Il comprensorio ceramico di Sassuolo
1162. Un esempio di “Storytelling” è riscontrabile nel discorso di Steve Jobs: Ai laureandi dell’università di Stanford
1163. Un fattore determinante per l’impresa nella realizzazione di vantaggi di costo è: il grado di utilizzazione della capacita’
produttiva
1164. Un filmato girato con la tecnica amatoriale su you tube mostra il calciatore Ronaldo della marca Nike colpire tre volte la
traversa. Incredibilmente la palla torna da lui: forma di comunicazione street art non convenzionale / forma di
comunicazione virale
1165. Un filmato girato con la tecnica amatoriale su youtube mostra il calciatore Ronaldinho, già testimone della marca Nike
colpire 3 volte la traversa… incredibilmente la palla torna a lui: è una forma di comunicazione “Viral” non convenzionale
1166. Un marchio raffigurativo l’archetipo guerriero è: Adidas
1167. Un marchio raffigurativo l’archetipo padre è: il consorzio del prosciutto di Parma
1168. Un pricing di penetrazione può determinare: Barriere all’entrata
1169. Un prodotto premium-price è generalmente venduto: In punti vendita esclusivi
1170. Un profumo può svolgere un ruolo determinante nella scelta del consumatore quando questo: Non percepisce alcuna
differenza tra un prodotto e l’altro
1171. Un Return On Equity (ROE) pari al 6% indica: CHE PER OGNI 100 EURO DI CAPITALE INVESTITO DAGLI AZIONISTI L’AZIENDA
PRODUCE UN REDDITO NETTO DI 6 EURO
1172. Un segmento è attrattivo per l’impresa: SE HA ELEVATE POTENZIALITA’
1173. Un sistema è aperto quando: È capace di interagire con l’esterno
1174. Un valore del marchio per l’azienda correlato con il valore del marchio per il pubblico
1175. Un’informativa d’impresa carente determina: un disallineamento tra “valore intrinseco” stimato dai manager dell’impresa
e “valore estrinseco” attribuito all’impresa dagli operatori di mercato
1176. Un’informativa finanziaria ottimale determina: Allineamento tra valore intrinseco del titolo e valore di mercato
1177. Un’informativa finanziaria ottimale nel creare condizioni di simmetria informativa: Determina creazione del valore d
impresa
1178. Un’operazione di integrazione orizzontale può essere ostacolata da: NORMATIVE ANTITRUST
1179. Un’azienda che attraversa una fase di crisi finanziaria presta maggiore attenzione: AL RENDICONTO DEI FLUSSI DI CASSA
PIUTTOSTO CHE AL CONTO ECONOMICO
1180. Un’efficace informativa societaria soddisfa bisogni di: Natura esterna
1181. Un’esternalità negativa può determinare perdita di valore nell’impresa: SE LA DIFFERENZIAZIONE SI BASA SUL MARCHIO
1182. Un’impresa agricola che vende frutta destinata alla produzione di succhi, se decide di trasformare direttamente la materia
prima: STA REALIZZANDO UN’INTEGRAZIONE A VALLE
1183. Un’impresa può difendersi dall’imitazione: MINACCIANDO RAPPRESAGLIE
1184. Un’impresa può erigere barriere all’imitazione attraverso: IL PROGRESSO CONTINUO
1185. Un’impresa riesce ad ottenere vantaggi di differenziazione quando: il prezzo non costituisce la base esclusiva della
competizione
1186. Un’informativa finanziaria d’impresa carente determina: Un disallineamento tra valore “intrinseco” stimato dai manager
dell’impresa e valore “estrinseco” attribuito all’impresa dagli operatori di mercato
1187. Una buona missione deve: EVITARE DI ESSERE TROPPO SPECIFICA
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1188. Una buona strategia di marketing comunicazionale deve saper “organizzare” il processo di seduzione nei confronti del
consumatore. Ad esempio, in un negozio di abbigliamento, il “terzo” dei 4 processi che vengono attivati è: l’immersione
1189. Una buona strategia di marketing comunicazionale deve saper organizzare il processo di seduzione nei confronti del
consumatore. Ad esempio in un negozio di abbigliamento il “quarto” dei quattro processi che vengono attivati è: Lo
Sguardo Analitico
1190. Una comunicazione economico-finanziaria trasparente: Impedisce fenomeni di adverse selection
1191. Una curva di indifferenza rappresenta: LE DIVERSE COMBINAZIONI DI BENI CHE ASSICURANO AL CONSUMATORE LO
STESSO LIVELLO DI UTILITA’
1192. Una diminuzione del 10% nel prezzo di un prodotto determina un aumento delle vendite del 5%: La domanda è anelastica
1193. Una riduzione dei costi del 16% per aver spostato una parte delle richieste al Customer Service su Twitter: Impatta
positivamente sul ROI
1194. Una risorsa crea vantaggi competitivi per l’impresa che la possiede quando è: scarsamente diffusa tra le imprese
concorrenti
1195. Una scarsa ed inefficace Comunicazione Economico-Finanziaria determina una distruzione di valore d’impresa nella
logica: del Costo emergente
1196. Una scarsa ed inefficace Comunicazione Economico-Finanziaria determina una distribuzione di valore d’impresa nella
logica: del Costo opportunità
1197. Una struttura organizzativa “piatta/snella” può contribuire a: DETERIORARE I VANTAGGI COMPETITIVI ACQUISITI/VINCERE
L’INERZIA NEI CONFRONTI DEI CONCORRENTI
1198. Unaided recall: l’insieme delle citazioni riguardo una marca
1199. Un'informativa finanziaria ottimale determina: Allineamento tra valore intrinseco del titolo e valore di mercato
1200. Un'informativa finanziaria ottimale nel creare condizioni di simmetria informativa determina: Creazione del valore
d'impresa
1201. Uno degli obiettivi della comunicazione economico-finanziaria è quello di: Farsi accettare dalla comunità finanziaria
1202. Uno degli strumenti considerati critici e rilevanti della comunicazione economico-finanziaria è: Il rendiconto finanziario
1203. Uno dei concetti basilari della finanza aziendale è che un euro domani: NON VALE COME UN EURO OGGI
1204. Uno dei principali fattori in grado di determinare l’intensità della concorrenza nel settore: e’ il grado di concentraz
industriale
1205. Uno dei principali metodi di stima dell’elasticità rispetto al prezzo: Giudizio degli esperti
1206. Uno dei principali obiettivi delle strategie di prezzo: Obiettivi di profitto
1207. Valori e norme deboli o non chiare: Determinano incertezza
1208. Vantaggi del low cost: EFFICACE BARRIERE ALL’ENTRATA
1209. Vantaggi del marketing virale: Bassi costi
1210. Vantaggi della leadership di costo: FORTE POTERE DI NEGOZIAZIONE NEI CONFRONTI DEI FORNITOR
1211. Vantaggi per le aziende del Co-Marketing filantropico: Migliorare la credibilità dell’azienda
1212. Vendite a premio (Raccolta punti): Above The Line
1213. Viral marketing classico: l’utilità per l’utente è legata al numero di attivazioni promosse
1214. Vision e mission confluisono nei: VALORI D’IMPRESA
1215. Vostro fratello vi chiede in prestito € 10.000, offrendosi di rimborsavi € 12.000 tra un anno. Dato che il costo del capitale
di questa opportunità di investimento è del 10%, il VAN è pari a: € 909,09
1216. Wal-Mart <<Dare alla gente comune la possibilità di acquistare le stesse cose dei ricchi>>: E’ UNA TIPICA ENUNCIAZIONE
DELLA MISSION D’AZIENDA
1217. Weaknesses: CARATTERISTICHE INTERNE CHE POSSONO FRENARE O INIBIRE LE PERFORMANCE DELL’IMPRESA
1218. WOM è l’acronimo di: Word-Of-Mouth
25
TEST Strategia di
comunicazione d'impresa
ECONOMIA PEGASO
Strategia d'impresa
Università Telematica Pegaso
16 pag.
• «Gli studi condotti sulla comunicazione polisensoriale dimostrano che la musica possa
influenzare e modificare lo stato emotivo dell’uomo»:Questo fenomeno viene ormai
denominato “effetto Mozart”
• Ai fini del posizionamento, la “brand map” individua : I fattori riconosciuti come “più
importanti” dal consumatore
• Barattolo che diventa salvadanaio: Tipico esempio di confezione con funzioni aggiuntive
• Barilla si caratterizza per la strategia di: Marca globale e pubblicità locale
• Brand radio: Canale musicale di una determinata catena di negozi o di una marca
• Coca Cola Company si caratterizza per la strategia di: Marca globale e pubblicità globale
• Effetto trasferimento interno: Clienti abituali comprano lo stesso prodotto, che avrebbero
comprato comunque, ad un prezzo inferiore
• Entrando nel singolo negozio possiamo distinguere: Quattro diverse “zone attenzionali”
• Fake site: Consiste nel creare un sito web di un prodotto che non esiste
• Generalmente nel category management è prassi operare una suddivisione dei prodotti
in: Quattro categorie di base
• Gli archetipi della personalità di marca sono rappresentati all’interno di una mappa
definita, tra le altre, dalle seguenti polarità: Pensiero ed energia
• Gli espositori vengono progettati in base ai seguenti criteri: Posizione nel punto vendita;
Dimensione del punto vendita; Immagine del prodotto
• Hit song: Brani musicali che stanno per essere lanciati e che hanno un ottimo potenziale
• I "creditori finanziari" dell'impresa necessitano di informazioni finanziarie per: Svolgere attività di
rating
• I destinatari del bilancio sociale sono: Tutti gli stakeholders direttamente o indirettamente coinvolti
nell’attività d’impresa
• I mezzi attraverso cui le imprese soddisfano i bisogni informativi di natura legislativa sono i bilanci:
D'esercizio annuali
• I prezzi della concorrenza: Per l’azienda sono parametri fondamentali nella stima del
miglior prezzo
• I principali cambiamenti del contesto competitivo sono dovuti: Alla globalizzazione dell’economia
• I public affairs: Sono i rapporti che l’impresa instaura con le istituzioni pubbliche
• I redditi residuali disponibili per la remunerazione del marchio Pomod’oro: Sono calcolati per mezzo
di analisi benchmark
• Il “power grid economico” consente di individuare: Un valore del marchio per l’azienda
correlato con il valore del marchio per il pubblico
• Il Bilancio Sociale è un documento con cui l’impresa: Si relaziona alle diverse categorie
di interlocutori
• Il bra
• Il campo di esistenza di una Marca locale: Può essere limitato a una nazione
• Il Codice Etico rappresenta: Una carta dei diritti e dei doveri morali
• Il compito attribuito alla comunicazione economico-finanziaria è quello di attrarre: Risorse finanziarie
• Il display: Consiste nel contenitore utilizzato per l’esposizione del prodotto nel punto di
vendita
• Il fenomeno del prosumerismo vede il cliente: Assumere un ruolo attivo nel processo di creazione del
prodotto
• Il jingle è un motivetto creato ad hoc per il prodotto, che può essere: Cantato o
strumentale
• Il marchio costituisce: Un intangibile asset
• Il metodo del costo: Stima il valore del marchio in base al costo di riproduzione
• Il modello di indagine della personalità di una marca si basa sull'impiego di: Dodici
archetipi
• Il movimento dei Codici Etici si è sviluppato negli Stati Uniti a partire: Dagli anni
Cinquanta
• Il museo aziendale si è diffuso in Italia a partire dagli anni Ottanta: : Del Novecento
• Il percorso storico del museo aziendale "Collezione Branca" è noto per la particolare
rilevanza: Attribuita ai profumi delle materie prime usate per i liquori
• Il prezzo calcolato con il metodo del cost based: Si basa prevalentemente sui costi diretti
• Il prezzo calcolato con il metodo del cost plus: Si basa su stime oggettive e, in parte,
soggettive
• Il prezzo contribuisce: A posizionare la marca
• Il Tour “Capo horn” di Jovanotti è noto, in particolare, quale caso di: Marketing
olfattivo di successo
• Il valore del marchio (brand image): È un asset immateriale
• In un mercato oligopolistico l’impresa può adottare politiche di prezzo diverse da quelle dei concorrenti:
Attraverso la differenziazione dell’offerta
• L’Eye tracking usato nelle applicazioni Web: Registra con esattezza il punto in cui si
concentra lo sguardo
• L’immagine intra-sistemica dell’impresa: Viene percepita dall’impresa stessa
• L’impresa è un sistema economico a finalità plurime in quanto: Ha il fine di generare profitto per la
collettività
• L’instaurarsi di una comunicazione qualificata delle imprese con i soggetti conferenti capitale di credito
consentirebbe a questi ultimi di ponderare il grado di rischio: Del finanziamento
• L’Olimpiade di Tokio del 1964 è il primo evento televisivo trasmesso: Via satellite
• L’output sistemico può essere definito come: Il risultato complessivo dell’agire d’impresa
• La conjoint analysis è uno strumento: Utile nella gestione della strategia di prezzo
• La diffusione di odori nel punto vendita è una tecnica sempre più diffusa di: Marketing
olfattivo
• La discriminazione basata sul prezzo indica: Prezzi differenti per lo stesso prodotto
• La discriminazione basata sul prodotto indica: Prodotti differenti con lo stesso prezzo
• La discriminazione dei prezzi può essere realizzata: In via diretta adottando listini prezzi
differenziati
• La mission può essere misurata n termini: Attitudine del prodotto a soddisfare i bisogni dei clienti
• La ricerca della sequenza di risposta Feel – Learn – Do: È tipica della comunicazione
pubblicitaria di auto di lusso
• La risonanza è il risultato della: Meta-comunicazione
• Le attività e i servizi nel retaltainment: Riducono la percezione del tempo trascorso nel
punto vendita e generano umori positivi negli individui
• Le attività generatrici di valore nella catena del valore sono raggruppabili: In attività primarie e di
supporto
• Le Marche insegna sono: Marche private che recano il nome della catena commerciale
• Le risposte valutative di tipo Do – Learn – Fell, sono guidate da: Basso coinvolgimento
• Le risposte valutative di tipo Feel – Learn – Do, sono guidate da: Elevata emotività
• Le risposte valutative di tipo Learn – Fell – Do, sono guidate da: Elevata razionalità
• Le tecniche di comunicazione polisensoriale fanno leva sull’apparato sensoriale:
Coinvolgendo i 5 sensi del consumatore
• L'espositore si rivela strumento utile per: Attirare l'attenzione del consumatore e per
proteggere il prodotto
• Nel contesto di crescente globalizzazione, le grandi imprese, generalmente, sviluppano: Marche globali
• Nel punto vendita tre fattori influenzano la spesa del consumatore: Pleasur; Arousal;
Dominance
• Nel sistema socio-tecnico l’attività organizzativa coinvolge: Sia le risorse umane che i mezzi tecnici
• Nella comunicazione gestionale, a livello meta si collocano: Le attività di condivisione dei valori e delle
strategie
• Nella prassi si assiste a tre livelli di rapporto fra stadio di sviluppo e crescita fisica della
marca: Riconoscimento, appropriazione e adesione
• Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca,
l'appropriazione vede la marca: Sempre più prossima al consumatore
• Nell'ambito dell'analisi del rapporto ideale fra età e crescita fisica della marca, il
riconoscimento vede la marca: Acquisire legittimazione e notorietà nell’occupare un
territorio
• Nell'ambito dell'analisi della forza della marca (x) per il consumatore, la stima indica:
La considerazione in cui è tenuta «x» da parte del consumatore
• Nell'ambito dell'analisi della personalità di marca, gli archetipi raccontano: Gli istinti
delle marche
• Out of place artifact: Tecnica pubblicitaria basata nel far rinvenire oggetti particolari in
luoghi inaspettati
• Per teoria degli stakeholders si intende: Il dovere per le imprese di soddisfare più interessi
• Per un’esposizione vincente del prodotto sul punto vendita, vige la regola delle: Quattro
A
• posta del consumatore del tipo Do - Learn - Feel: Il messaggio pubblicitario deve indurre
alla prova
• Praticare un prezzo di prova significa: Vendere un prodotto a basso prezzo per un periodo
di tempo limitato
• Sono classificati “Lovemarks” quei prodotti i cui marchi: Ispirano, nel consumatore,
fiducia al di là di ogni ragionevolezza
• Spot song: Si avvale di un vero e proprio brano musicale, come colonna sonora dello spot
• Street art: Modifica gli spazi urbani per suscitare l’interesse delle persone
• Tra le differenti zone attenzionali di un negozio, la "terza zona" si trova: Nel cuore del
punto vendita
• Tra le principali tecniche di guerrilla marketing, figurano: “Oop Art” e “Body rental”
• Un profumo può svolgere un ruolo determinante nella scelta del consumatore quando
questo: Non percepisce alcuna differenza tra un prodotto e l’altro
• Uno degli obiettivi della comunicazione economico-finanziaria è quello di: Farsi accettare dalla
comunità finanziaria
• Uno dei principali metodi di stima dell’elasticità rispetto al prezzo: Giudizio degli
esperti
• Uno dei principali obiettivi delle strategie di prezzo: Obiettivi di profitto
• Viral marketing classico: L’utilità per l’utente è legata al numero di attivazioni promosse
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Individua i 7 volti della corporate
brand identity tenendo in
considerazione anche la
dimensione temporale.
• CORPORATE BRAND IDENTITY PROMESSA: è al centro. È il patto tra l’organizzazione e gli stakeholder
che guida l’organizzazione e la traghetta nel futuro. La promessa è posta al centro per specificare che il
corporate brand è il riferimento sulla cui base valutare la coerenza delle altre corporate brand identity e da
guida per il posizionamento futuro dell’organizzazione. È generata dall’impresa, ma appartiene
emotivamente al cliente. Deve essere:
− Autentica: deve riflettere l’identità aziendale.
− Credibile: deve riflettere la cultura dell’organizzazione.
− Durevole: deve essere sostenibile nel medio-lungo termine.
− Significativa: deve creare valore per gli stakeholder.
− Responsabile: deve contribuire positivamente alla responsabilità sociale d’impresa.
Si realizza quando avviene l’allineamento tra questa e le altre sei componenti di identità aziendale prese
singolarmente. Per questo è opportuna la scomposizione della costellazione in due distinti blocchi: il primo
mette in evidenza ciò che il corporate brand è del presente, il secondo esprime ciò che sarà nel futuro.
• CORPORATE BRAND IDENTITY ATTUALE: esprime quello che l’organizzazione è nel presente in termini
di proprietà aziendale, stile di leadership, struttura organizzativa, storia e attività di business. È influenzata
dai valori del management e dal grado di identificazione con l’organizzazione aziendale dei collaboratori.
Deve essere:
− Vantaggiosa
− Favorevole
− Distintiva
− Perseverante
− In evoluzione
• CORPORATE BRAND IDENTITY COMUNICATA: riflette come l’organizzazione è percepita dai suoi
pubblici. È collegata a ciò che si comunica e a chi si comunica.
• CORPORATE BRAND IDENTITY CONCEPITA: rappresenta il posizionamento ottimale dell’organizzazione
nel suo mercato di riferimento. È correlata alla reputazione aziendale e alle strategie di corporate
branding.
• CORPORATE BRAND IDENTITY CULTURALE: è il contesto in cui collaboratori si relazionano tra loro e
con gli altri stakeholder. È definita dal top management, si basa sulla storia e sulle radici culturali
dell’organizzazione.
• CORPORATE BRAND IDENTITY IDEALE: è la proiezione del corporate brand e dell'identità aziendale nel
proprio mercato di riferimento. Esprime il posizionamento ricercato in un determinato arco di tempo. È
condizionata dalle prospettive dell’organizzazione nel contesto economico generale.
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STRATEGIE DI COMUNICAZIONE D’IMPRESA (how to crack it)
VARESE 18/07/2017
SANTA MARIA CAPUA VETERE 06/10/2017
SANTA MARIA CAPUA VETERE 05/10/2017
PADOVA 08/02/2017
VELLETRI 01/03/2017
MERANO 22/03/2017 – MERCOGLIANO 22/03/2017 – CALTAGIRONE
02/03/2017 – PALERMO 15/03/2017
EXTRA
COSENZA 23/03/2017
1
È’ DIMOSTRATO CHE IN MEDIA TRE MARCHE PER CATEGORIA (31-1-18 RAG)(31-1-18PAD.A)
OCCUPANO LA MENTE DEL (03-10-18) (04-10-18)
(20-11-18) 27-11-18)
CONSUMATORE NON PIU’ DI
ELEMENTI STRATEGICI CHE CONTINUITA’ E MODERNITA’ (31-01-18 PAD.A.) (7-02-18)
DETERMINANO IL SUCCESSO DEL (25-06-18) (04-10-18)
BRAND AIA:
ELEMENTI CHIAVE CHE IDENTIFICA PIUMAGGIO DEL BRAND (26-2-18 AV.) (19-03-18)
UNA MARCA: (25-06-18) (10-09-18)
(03-10-18)
ESEMPI DI PIUMAGGIO DEL BRAND: IL BLU DI PASTA BARILLA (31-1-18 PAD.A.)(26-2-18 AV.)
(25-06-18) (10-09-18)
27-11-18)
FRICTIONIESS VIRAL MARKETING: L’UTENTE DIFFONDE INFORMAZIONI (22-10-18 NAP.)
IN MODO INCONSAPEVOLE
IL 2002 E IL 2003 SONO GLI ANNI IN GRAZIE GIOVANNI RANA” (31-1-18 PAD.A)(26-2-18 BA.)
CUI VA IN ONDA LA CAMPAGNA (23-05-18) (25-06-18)
(10-09-18)
PUBBLICITARIA DEL PASTIFICIO
RANA:
IL BRAND NAME “EMMENTALER” EMMENTAL (25-06-18)
COSTITUISCE UN’EVOLUZIONE DEL (04-10-18)
PRECEDENTE:
2
IL CARTONE E’ DEFINITO ANCHE: PACKAGE TERZIARIO (22-10-18 NAP.)
BANDIERA
3
IL PRIMO LANCIO PUBBLICITARIO 1989 (7-02-18)
DELLO YOUGURT “FATTORIA (10-09-18)
(03-10-18)
SCALDASOLE” AVVENNE NEL
IL RETRO/VINTAGE MARKETING E’ SIA INDIVIDUALIZZANTE CHE (7-02-18) (23-05-18)
UN FENOMENO: GENERALIZZANTE (25-06-18) (10-09-18)
(04-10-18)
4
LA “CARTA DEI PRINCIPI” DI “INTEL” DIVULGAZIONE, PROTEZIONE, (31-01-18 RAG.) (7-02-18)
PRESCRIVE AI SUOI DIPENDENTI BUONSENSO (26-2-18 AV.) (26-2-18 BA.)
(19-03-18)(25-06-18)
TRE REGOLE DI PARTECIPAZIONI AI (10-09-18(20-11-18)
SOCIAL MEDIA
LA MAGGIOR PARTE DELLA NOSTRA L’80% DEL RICORDO è (31-01-18 RAG.) (7-02-18)
(19-02-18) (26-2-18 AV.)
MEMORIA È VISIVA, IN EFFETTI: INFLUENZATO DA Ciò CHE (10-09-18)(20-11-18)
ABBIAMO VISTO 27-11-18)
NEL PRIMO SPOT DEL POMODORINO PORTA AL COLLO UNA (26-2-18 BA.) (19-03-18)
D’O PIENNOLO VALGRÌ, LA COLLANA COMPOSTA (23-05-18) (25-06-18)
(04-10-18) (20-11-18)
PROTAGONISTA È UNA DONNA CHE DI POMODORINI 27-11-18)
NEL PRIMO SPOT PER IL LANCIO DELLA LA BONTA’ È UN’ARTE SOTTILE”
LINEA “SFOGLIAVELO” DI GIOVANNI
RANA, CELEBRE È IL CLAIM:
6
NELLA COMUNICAZIONE, DEL CAROSELLO (31-01-18 PAD.A.)
IL FENOMENO DELL’IMPRENDITORE (19-02-18) (26-2-18 AV.)
(26-2-18 BA.) (23-05-18)
TESTIMONIAL E’ IN LINEA CON LA (25-06-18)(10-09-18)
TRADIZIONE: (20-11-18)
SONO DEFINITI “BABY BOOMERS” I TRA IL 1946 E IL 1964 (19-02-18) (26-2-18 BA.)
NATI (19-03-18) (10-09-18)
(03-10-18) (22-10-18 NAP.)
27-11-18)
7
UN MARCHIO RAFFIGURATIVO ADIDAS (26-2-18 AV.) (19-03-18)
L’ARCHETIPO GUERRIERO È: (10-09-18) 27-11-18)
8
AGGIORNAMENTO STRATEGIE DATA 19/07/2017 CIP
2
D DAL PUNTO DI VISTA COMUNICATIVO IL MUSEO CANALE-ATMOSFERA
AZIENDALE SI PRESENTA COME
DAL PUNTO DI VISTA CROMATICO IL LOGO "AIA" ITALIANITÀ, QUALITÀ E PULIZIA
ESPLICITA VALORI DI
DAL PUNTO DI VISTA DELL’IMPRESA MARKET- PERSEGUE POSIZIONI DI VANTAGGIO COMPETI-
DRIVEN, LA COMUNICAZIONE DI MARKETING TIVO
DAL PUNTO DI VISTA ORGANIZZATIVO, LA FUN- IN STAFF ALL'ALTA DIREZIONE
ZIONE DI COMUNICAZIONE INTERNA PUÒ OPE-
RARE
DOCUMENTI NECESSARI ALL'ATTO DELLA CREA- SOCIAL MEDIA POLICY
ZIONE DI UN PROGRAMMA DI GESTIONE DEI SO-
CIAL MEDIA IN AZIENDA
DUE CAPACITÀ IMPORTANTISSIME DELLA COMU- CREARE E DIFFONDERE VALORE D'AZIENDA
NICAZIONE INTERNA
DUE SONO ESSENZIALMENTE I VANTAGGI CHE ESEMPLIFICAZIONE DEL PROCESSO DI SVILUPPO
DERIVANO ALL'IMPRESA, ATTINGENDO AL PRO- DI NUOVI PRODOTTI; DIFFERENZIAZIONE COM-
PRIO PATRIMONIO MUSEALE PETITIVA
E E' INCARICATO DELLA GESTIONE DEI PROFILI COMMUNITY MANAGER
DELL'AZIENDA SUI VARI SOCIAL MEDIA
ECOLABEL È UN MARCHIO DI PRODOTTO
EFFETTO DI DEPRESSIONE CALO DELLE VENDITE SUBITO DOPO LA PROMO-
ZIONE
EFFETTO DI PERMANENZA LA MARCA RIMANE NELLA MENTE DEL CONSU-
MATORE
EFFETTO TRASFERIMENTO INTERNO CLIENTI ABITUALI COMPRANO LO STESSO PRO-
DOTTO, CHE AVREBBERO COMPRATO COMUNQUE,
AD UN PREZZO INFERIORE
ELEMENTI STRATEGICI CHE DETERMINANO IL CONTINUITÀ E MODERNITÀ
SUCCESSO DEL BRAND AIA
ENISA" È L'AGENZIA DI SICUREZZA CIBERNETICA DELL'UNIONE EU-
ROPEA
ENTRANDO NEL SINGOLO NEGOZIO POSSIAMO QUATTRO DIVERSE “ZONE ATTENZIONALI”
DISTINGUERE
EQUITALIA È PRESENTE CON UN PROPRIO PRO- TWITTER
FILO SUL SOCIAL MEDIA
ESEMPI TIPICI DI "ENGAGEMENT" NEI SOCIAL FAN PAGE TAGGATA
MEDIA
ESEMPIO DI "SUBVERTISING" "OBSESSION FOR MEN" MODIFICATO IN "RECES-
SION FOR MEN"
ESEMPIO DI BRAND POSITIONING BASATO SU UNA BIRRA PERONI: “ITALIANITÀ”
CARATTERISTICA DISTINTIVA
ESEMPIO DI BRAND POSITIONING BASATO SUGHI PRONTI BUITONI: “PER I MOMENTI DI
SULL’OCCASIONE DI UTILIZZO CONVIVIALITÀ”
ESEMPIO DI BRAND POSITIONING RISPETTO ALLA AVIS E HERTZ: “DUELLO PUBBLICITARIO”
CONCORRENZA
F FAKE SITE CONSISTE NEL CREARE UN SITO WEB DI UN PRO-
DOTTO CHE NON ESISTE
FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA POSITIVO OLFATTIVI, RELAZIONALI E UDITIVI
IN UN PUNTO VENDITA
FLASH MOB AGGREGAZIONE SPONTANEA DI PERSONE
FORMA DI MARKETING ISPIRATA ALLA GUERRIGLIA MILITARE
FORMA DI PROMOZIONE PUBBLICITARIA NON CONVENZIONALE ED A BASSO COSTO
FORMAT PUBBLICITARIO ADATTO AL LANCIO DI FORMAT TEASER
NUOVI PRODOTTI
3
FRICTIONLESS VIRAL MARKETING L’UTENTE DIFFONDE INFORMAZIONI IN MODO
INCONSAPEVOLE
G GENERALMENTE NEL CATEGORY MANAGEMENT QUATTRO CATEGORIE DI BASE
È PRASSI OPERARE UNA SUDDIVISIONE DEI PRO-
DOTTI IN
GENERALMENTE SI RISCONTRA UNA FORTE SPESA
COERENZA TRA L'APPROCCIO COMPETITIVO E LA
VALUTAZIONE DEL BUDGET PUBBLICITARIO CO-
ME
GENERALMENTE SI RISCONTRA UNA FORTE INVESTIMENTO
COERENZA TRA L'APPROCCIO INNOVATIVO E LA
CONSIDERAZIONE DEL BUDGET PUBBLICITARIO
COME
GLI ARCHETIPI DELLA PERSONALTÀ DI MARCA PENSIERO ED ENERGIA
SONO RAPPRESENTATI ALL’INTERNO DI UNA
MAPPA DEFINITA, TRA LE ALTRE, DALLE SE-
GUENTI POLARITÀ
GLI AUTOSCATTI REALIZZATI CON LA FOTOCA- CARATTERE DELLE PERSONE, DEI SUOI GUSTI E
MERA DELLO SMARTPHONE DICONO MOLTO A DEI SUOI COMPORTAMENTI
PROPOSITO DEL
GLI ESPOSITORI VENGONO PROGETTATI IN BASE POSIZIONE NEL PUNTO VENDITA; DIMENSIONE
AI SEGUENTI CRITERI DEL PUNTO VENDITA; IMMAGINE DEL PRODOTTO
GLI EXPERIENCE PROVIDER SONO STRUMENTA- SENSE, FEEL E THINK
LI ALL’ATTIVAZIONE DELLE SEGUENTI ESPE-
RIENZE
GLI EXPRO RELATIVI ALLA “PRESENZA DEL DESIGN DEL PRODOTTO, PACKAGING, PERSO-
PRODOTTO” INCLUDONO NAGGI DI MARCA
GLI STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONE IN- "NEUTRI"; "FREDDI"; "INVISIBILI"
TERNA SI DISTINGUONO IN
GLI STUDI CONDOTTI SULLA COMUNICAZIONE LA MUSICA CLASSICA INDUCA IL CONSUMATORE A
POLISENSORIALE APPLICATA AI RISTORANTI DI- PREFERIRE I PIATTI PIÙ COSTOSI
MOSTRANO COME
GLI STUDI CONDOTTI SULLA COMUNICAZIONE QUESTO FENOMENO VIENE ORMAI DENOMINATO
POLISENSORIALE DIMOSTRANO CHE LA MUSICA “EFFETTO MOZART”
POSSA INFLUENZARE E MODIFICARE LO STATO
EMOTIVO DELL’UOMO
GRAZIE AL PALATO POSSIAMO COGLIERE DIVERSE TATTILI
SENSAZIONI
GREENPEACE È NOTA PER LA REALIZZAZIONE DI IL DITO DI UN ORANGO
UN VIDEO SHOCK CHE VEDEVA UN UOMO MAN-
GIARE
GREENWASHING (ESEMPIO DI AUTOGLORIFICA- CAMPAGNA PUBBLICITARIA "SAAB GRRRRR-
ZIONE) REEN"
GREENWASHING (ESEMPIO DI FALSA CERTIFICA- TESTED GREEN
ZIONE)
GREENWASHING NASCE DALLA COMBINAZIONE GREEN E WHITEWASHING
DI DUE PAROLE
GROUPON" E "LIVINGSOCIAL" SONO SITI COUPON
H HIT SONG BRANI MUSICALI CHE STANNO PER ESSERE LAN-
CIATI E CHE HANNO UN OTTIMO POTENZIALE
I I "CREDITORI FINANZIARI" DELL'IMPRESA NE- SVOLGERE ATTIVITÀ DI RATING
CESSITANO DI INFORMAZIONI FINANZIARIE PER
4
I "DESTINATARI" DELLA COMUNICAZIONE ECO- "STAKEHOLDER FINANZIARI" E "STAKEHOLDER
NOMICO.FINANZIARIA POSSONO ESSERE DISTINTI NON FINANZIARI"
IN DUE CATEGORIE
I "RICH MEDIA" SONO DEI MESSAGGI PUBBLICI- DI UN FORMATO DI PAGINA WEB
TARI CON I QUALI GLI UTENTI POSSONO INTERA-
GIRE ALL'INTERNO
I CANALI DELLA COMUNICAZIONE INTERNA SO- IL COLLEGAMENTO TRA PERSONE E FUNZIONI
NO LE VIE DI COMUNICAZIONE CHE CONSENTO-
NO
I CONTENUTI DELLA “PUBBLICITÀ IDEALE” SO- PREVALENTEMENTE SUGGESTIVI
NO
I CONTENUTI DELLA “PUBBLICITÀ PRATICA” SO- PREVALENTEMENTE INFORMATIVI
NO
I COSTI RELATIVI ALLA PREDISPOSIZIONE E COSTI PRELIMINARI; COSTI DIRETTI; COSTI INDI-
ALL'USO DI UNA DENOMINAZIONE GEOGRAFICA RETTI
SI POSSONO SUDDIVIDERE NELLE SEGUENTI CA-
TEGORIE
I DESTINATARI DEL BILANCIO SOCIALE SONO TUTTI GLI STAKEHOLDERS DIRETTAMENTE O IN-
DIRETTAMENTE COINVOLTI NELL’ATTIVITÀ
D’IMPRESA
I DUE SPOT INDIAN E RETREAT DEL BRAND MARS E VAI
MARS, HANNO IN COMUNE IL CLAIM
I FRATELLI “SAATCHI” IDEARONO LA CAMPAGNA UOMO INCINTO
PUBBLICITARIA
I MARCHI AL MOMENTO DELLA REGISTRAZIONE HANNO VALORE NULLO
I MEZZI ATTRAVERSO CUI LE IMPRESE SODDI- D'ESERCIZIO ANNUALI
SFANO I BISOGNI INFORMATIVI DI NATURA LEGI-
SLATIVA SONO I BILANCI
I PACKAGING SEMI-CHIUSI HANNO LO SCOPO DI SU UNA PARTE O SU UNA FUNZIONE SPECIFICA
ATTIRARE L'ATTENZIONE DEL CONSUMATORE DEL PRODOTTO
I POMODORINI DEL PIENNOLO DEL VESUVIO ELEVATA CONSISTENZA DELLA BUCCIA; PICCOLE
DOP PRESENTANO, IN SINTESI, LE SEGUENTI DIMENSIONI DEL FRUTTO
CARATTERISTICHE
I PREMI CONSISTONO IN BENI E SERVIZI OFFERTI GRATUITAMENTE ALLE
PERSONE CHE HANNO ACQUISTATO UN PRODOT-
TO
I PREZZI DEI PRODOTTI GREEN POSSONO ESSERE PIÙ ALTI RISPETTO ALLE ALTERNATIVE CONVEN-
ZIONALI
I PREZZI DELLA CONCORRENZA PER L’AZIENDA SONO PARAMETRI FONDAMEN-
TALI NELLA STIMA DEL MIGLIOR PREZZO
I PRIMI ANNUNCI PUBBLICITARI DELLO YOGURT DELL'OPERAIA CON LE CORNA
"FATTORIA SCALDASOLE" SI FOCALIZZARONO
SULLA METAFORA
I PRINCIPALI CAMBIAMENTI DEL CONTESTO ALLA GLOBALIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
COMPETITIVO SONO DOVUTI
I PUBLIC AFFAIRS SONO I RAPPORTI CHE L’IMPRESA INSTAURA CON
LE ISTITUZIONI PUBBLICHE
I PUBLIC AFFAIRS FAVORISCONO LE PARTNERSHIP CON IL SETTORE
PUBBLICO
I REDDITI RESIDUALI DISPONIBILI PER LA REMU- SONO CALCOLATI PER MEZZO DI ANALISI BEN-
NERAZIONE DEL MARCHIO POMOD’ORO CHMARK
I SEGNI DEL GREENWASHING (CONCETTO VAGO) QUANDO LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE È
LEGATA ALLA SFERA EMOTIVA
5
I SEGNI DEL GREENWASHING (PROVA MANCAN- VENGONO OMESSI PRECISI RIFERIMENTI ALL'AT-
TE) TIVITÀ SVILUPPATA IN OTTICA “VERDE”
I VALORI D’IMPRESA SONO ESPRIMIBILI IN TER- RESPONSABILITÀ SOCIALE
MINI DI
I VALORI E LE NORME INDOTTE DAL MARCHIO DI NELL'ACCRESCIMENTO DELL'IDENTITÀ D'IMPRE-
CERTIFICAZIONE POSSANO RIVELARSI ULTERIO- SA
RE LEVA
IKEA HA REGISTRATO UN AUMENTO DELLE FACEBOOK
VENDITE DEL 15% A SEGUTO DELLA PUBBLICA-
ZIONE DEL SUO CATALOGO SU
IL IL "CATEGORY MANAGEMENT" È UNA FUNZIONE DI MASSIMIZZARE IL PROFITTO PER IL RETAILER
GESTIONALE CHE SI PONE L'OBIETTIVO
IL "CODICE QR" È STATO UTILIZZATO DAL PA- DEI TORTELLI CON CIOCCOLATO
STIFICIO GIOVANNI RANA SULLE CONFEZIONI
IL "FORMAT DIMOSTRAZIONE" È GENERALMEN- DI PRODOTTI FARMACEUTICI
TE UTILIZZATO NELLA PUBBLICITÀ
IL "METODO DEL MOLTIPLICATORE DELL'IN- GLI AUMENTI DELLE TARIFFE
FLAZIONE" PREVEDE CHE AL BUDGET PUBBLICI-
TARIO DELL'ANNO PRECEDENTE VENGANO AG-
GIUNTI
IL “CORPORATE ADVERTISING” SI CONCENTRA SULL’IMPRESA
IL “POWER GRID ECONOMICO” CONSENTE DI UN VALORE DEL MARCHIO PER L’AZIENDA COR-
INDIVIDUARE RELATO CON IL VALORE DEL MARCHIO PER IL
PUBBLICO
IL “RELIEF FROM ROYALTY” CONSIDERA LE TRANSAZIONI COMPARABILI
IL 1997 È RICORDATO DAL PASTIFICIO GIOVANNI HOLLYWOOD
RANA PER IL LANCIO DELLA CAMPAGNA PUBBLI-
CITARIA
IL 2002 E IL 2003 SONO GLI ANNI IN CUI VA IN "GRAZIE GIOVANNI RANA"
ONDA LA CAMPAGNA DEL PASTIFICIO RANA:
IL BILANCIO SOCIALE È UN DOCUMENTO CON SI RELAZIONA ALLE DIVERSE CATEGORIE DI IN-
CUI L’IMPRESA TERLOCUTORI
IL BILANCIO SOCIALE È UN DOCUMENTO DI VA- DEL RISVOLTO SOCIALE DELL’ATTIVITÀ AZIEN-
LUTAZIONE DALE
IL BILANCIO SOCIALE PER L’IMPRESA È UNO COMUNICAZIONE E RENDICONTAZIONE
STRUMENTO DI
IL BILANCIO SOCIALE RAPPRESENTA PER LA BRAND REPUTATION
L’IMPRESA UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIO-
NE CAPACE DI ACCRESCERE
IL BRAND "AIA" SI CARATTERIZZA PER LA TRANSITIVITÀ
IL BRAND "WHOLE FOODS" È STATO OGGETTO IL DIRITTO ALLA SALUTE NON È PER TUTTI
DI UNA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO TRAMITE
FACEBOOK IN SEGUITO ALLA SEGUENTE DICHIA-
RAZIONE DEL CEO
IL BRAND “ABSOLUT VODKA” SI MUOVE GUSTO E TATTO
ALL’INTERNO DI UNA COMPLETA STRATEGIA CO-
MUNICATIVA POLISENSORIALE, NEL QUALE GLI
ELEMENTI CENTRALI SONO
IL BRAND NAME "EMMENTALLER" COSTITUISCE EMMENTAL
UN'EVOLUZIONE DEL PRECEDENTE
IL BUDGET PUBBLICITARIO COME INVESTIMEN- FISSO
TO, TENDERÀ AD ESSERE IDENTIFICATO COME
UN COSTO
6
IL BUDGET PUBBLICITARIO È DETERMINATO GE- BASE ANNUA
NERALMENTE SU
IL BUDGET PUBBLICITARIO È IL PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE
SPESA RELATIVO AL SETTORE
IL CALCOLO DELLA CURVA DI DOMANDA DEVE INCLUDERE GLI EFFETTI DEI PREZZI DEI
CONCORRENTI
IL CAMPO DI ESISTENZA DI UNA MARCA LOCALE PUÒ ESSERE LIMITATO A UNA NAZIONE
IL CARTONE È DEFINITO ANCHE PACKAGE TERZIARIO
IL CASO «PANINI CONTRO TOPPS EUROPE» ILLECITO DI COMUNICAZIONE
IDENTIFICA UN
IL CIOCCOLATO LINDT PORTA LA SEDUZIONE DEGUSTARE CON I 5 SENSI
DELLA SUA “IRRESISTIBILE SCIOGLIEVOLEZZA”
ATTRAVERSO IL
IL CODICE ETICO È UN MEZZO EFFICACE PER PREVENIRE COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI O
ILLECITI
IL CODICE ETICO PUÒ DEFINIRSI COME CARTA COSTITUZIONALE DELL’IMPRESA
IL CODICE ETICO RAPPRESENTA UNA CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI MORALI
IL COMPARTO DELLA PASTA FRESCA RIPIENA HA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA
IL SUO CANALE PREFERENZIALE
IL COMPITO ATTRIBUITO ALLA COMUNICAZIONE RISORSE FINANZIARIE
ECONOMICO-FINANZIARIA È QUELLO DI AT-
TRARRE
IL CONCEPT STORE È UN PUNTO VENDITA CARATTERIZZATO DALLA SCELTA DI UN TEMA
IL CONCETTO DI PERSONALITÀ DELLA MARCA DI IMMAGINE DI MARCA
PUÒ ESSERE CONSIDERATO COME
UN’EVOLUZIONE DEL CONCETTO
IL CORNER SE SUPERIORE AI 30 MQ, SI DEFINISCE SHOP IN SHOP
IL CRISIS MANAGEMENT NON TERMINA CON LA FINE DELL’EMERGENZA
IL CRISIS MANAGEMENT RAPPRESENTA LA MODALITÀ DI RISPOSTA ALLE CRISI DI PRO-
DOTTO
IL DICIASSETTE MARZO 2010 GREENPEACE ACCU- OLIO DI PALMA
SA UFFICIALMENTE E PUBBLICAMENTE NESTLÉ
DI UTILIZZARE
IL DISPLAY CONSISTE NEL CONTENITORE UTILIZZATO PER
L’ESPOSIZIONE DEL PRODOTTO NEL PUNTO DI
VENDITA
IL FACTORY OUTLET È LA VERSIONE INNOVATIVA DELLO SPACCIO
AZIENDALE
IL FACTORY OUTLET PUÒ ASSUMERE LA DUPLICE “STAND ALONE” O “VILLAGE”
VESTE DI
IL FEEL HA L’OBIETTIVO DI CREARE O RIEVOCA- AFFETTIVE COLLEGATE ALLA MARCA
RE ESPERIENZE
IL FENOMENO DEL CROWDSOURCING È FAVORI- IL WEB
TO DAGLI STRUMENTI CHE METTE A DISPOSIZIO-
NE
IL FENOMENO DEL PROSUMERISMO VEDE IL ASSUMERE UN RUOLO ATTIVO NEL PROCESSO DI
CLIENTE CREAZIONE DEL PRODOTTO
IL FLAGSHIP STORE È CHIAMATO ANCHE NEGOZIO BANDIERA
IL GIOCATORE DANESE NICKLAS IN UNA PARTITA METTENDO IN EVIDENZA DEGLI SLIP A MARCHIO
DEGLI EUROPEI DI CALCIO 2012 CELEBRA UN "PADDY POWER"
GOAL
IL GREEN MARKETING È UN APPROCCIO DEL PRODOTTI E SERVIZI ECO-SOSTENIBILI
MARKETING VOLTO A SVILUPPARE E PROMUOVE-
RE
7
IL GREEN MARKETING PUÒ ESSERE LETTO ED STRATEGICA E OPERATIVA
INTERPRETATO IN CHIAVE
IL JINGLE È UN MOTIVETTO CREATO AD HOC PER CANTATO O STRUMENTALE
IL PRODOTTO, CHE PUÒ ESSERE
IL MARCHIO È IL SEGNO DISTINTIVO DEI PRODOTTI
IL MARCHIO COSTITUISCE UN INTANGIBILE ASSET
IL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE PUÒ RIVELARSI, DI AMPLIFICARE LA RICONOSCIBILITÀ DELL'IM-
LATO CONSUMATORE, STRUMENTO CAPACE PRESA E DELLA SUA OFFERTA
IL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE SI PUÒ CONSI- "INTANGIBLE" D'IMPRESA DOTATO DI VALORE
DERARE AUTONOMO E SUSCETTIBILE DI STIMA
IL MARCHIO DI COMMERCIO È QUELLO APPLICATO DAL RIVENDITORE
IL MARCHIO DI GARANZIA (DOP E IGP PER I PER ABBATTERE LE ASIMMETRIE INFORMATIVE
PRODOTTI AGROALIMENTARI) RAPPRESENTA LO
STRUMENTO COL QUALE AGIRE
IL MARCHIO DI GARANZIA SI PONE A TUTELA DEL A UNA PREDETERMINATA DISCIPLINA DI PRODU-
CONSUMATORE IN QUANTO CERTIFICA LA CON- ZIONE E A CERTI STANDARD QUALITATIVI
FORMITÀ DEL PRODOTTO
IL MARCHIO DI SERVIZIO È SVILUPPATO DALLE AZIENDE DI TRASPORTO
IL MARCHIO DI TUTELA PUÒ CONSIDERARSI CREARE VALORE, ATTRAVERSO L'APPREZZAMEN-
STRUMENTO COMUNICAZIONALE CAPACE DI TO DEL PATRIMONIO INTANGIBILE (IMMAGINE E
LEGAME CON IL TERRITORIO)
IL MARKETING COMMUNICATION MIX (MCM) È UN INSIEME STRUTTURATO E POLIEDRICO DI
STRUMENTI DI COMUNICAZIONE
IL MARKETING ESTETICO FA RIFERIMENTO A UN ESPERIENZE DI TIPO POLISENSORIALE
INSIEME DI ATTIVITÀ CHE INFONDONO
IL MARKETING VIRALE RAPPRESENTA DEL PASSAPAROLA
UN’EVOLUZIONE
IL MARKETING VIRALE SI BASA SULLA CREAZIONE VIRUS
E SULLA PROPAGAZIONE DI UN’IDEA
IL METODO DEL “RELIEF FROM ROYALTY” EVITA SOVRAPPOSIZIONI CON ALTRI BENI IMMA-
TERIALI
IL METODO DEL COSTO STIMA IL VALORE DEL MARCHIO IN BASE AL CO-
STO DI RIPRODUZIONE
IL METODO INTERBRAND È UN METODO DI ANALISI EMPIRICA
IL MEZZO CHE PIÙ DI OGNI ALTRO AMPLIFICA LA MUSICA
L'EFFETTO DELLA NOSTALGIA È
IL MODELLO DEL RELIEF FROM ROYALTY PRE- L’APPLICAZIONE DI UN TASSO DI ROYALTY
VEDE
IL MODELLO DI INDAGINE DELLA PERSONALITÀ DODICI ARCHETIPI
DI UNA MARCA SI BASA SULL'IMPIEGO DI
IL MOVIMENTO DEI CODICI ETICI SI È SVILUPPA- DAGLI ANNI CINQUANTA
TO NEGLI STATI UNITI A PARTIRE
IL MUSEO AZIENDALE SI È DIFFUSO IN ITALIA A DEL NOVECENTO
PARTIRE DAGLI ANNI OTTANTA
IL MUSEO D'IMPRESA PUÒ DEFINIRSI STRUMEN- ISTITUZIONALE
TO DI COMUNICAZIONE
IL MUSEO D'IMPRESA PUÒ INFLUENZARE I COM- DI LUNGO PERIODO DEI FRUITORI
PORTAMENTI
IL MUSEO D'IMPRESA TALVOLTA VIENE TRA- IN FONDAZIONE O ONLUS
SFORMATO
IL MUSEO D'IMPRESA, AL PARI DI ALTRI STRU- EFFICACIA COMUNICATIVA; EFFICACIA COMPOR-
MENTI DI COMUNICAZIONE, CONSENTE ALL'A- TAMENTALE
ZIENDA DI INTERVENIRE ED INFLUENZARE VARI
LIVELLI DELL'EFFICACIA
8
IL MUSEO, PER SUA NATURA, NON AGISCE DIRET- DA FILTRO
TAMENTE SUI COMPORTAMENTI D'ACQUISTO, MA
FUNGE INEVITABILMENTE
IL NOSTRO PAESE REGOLA L'ATTIVITÀ DEI PRO- LA NORMA DI RIFERIMENTO È IL D.LGS. 2 AGO-
FESSIONISTI DELLA COMUNICAZIONE AL FINE DI STO 2007, N. 146
EVITARE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI
IL PACK E' IL PRIMO ELEMENTO CHE SI TOCCA QUANDO SI
INCONTRA IL PRODOTTO
IL PACKAGING CREA VALORE PER IL CONSUMA- PRATICO, GARANTISTICO, REFERENZIALE, LUDI-
TORE SECONDO 4 DIMENSIONI CO
IL PACKAGING È PARTE INTEGRANTE DEL SISTE- PRODOTTO
MA
IL PACKAGING PRIMARIO È L’INVOLUCRO A DIRETTO CONTATTO CON IL
PRODOTTO
IL PACKAGING SVOLGE FUNZIONI STRUTTURALI E COMUNICATIVE
IL PAESE DI ORIGINE HA UN IMPATTO MAGGIORE SONO MENO MOTIVATI AD ELABORARE LE IN-
SULLA VALUTAZIONE DI UN PRODOTTO QUANDO FORMAZIONI DISPONIBILI
I CONSUMATORI
IL PAESE D'ORIGINE INFLUENZA, IN GENERALE, SUGLI ATTRIBUTI DEL PRODOTTO
LE PERCEZIONI DEI CONSUMATORI
IL PASTIFICIO RANA RICOPRE LA POSIZIONE DI DELLA PASTA FRESCA
LEADER INCONTRASTATO NEL MERCATO EURO-
PEO
IL PERCORSO STORICO DEL MUSEO AZIENDALE ATTRIBUITA AI PROFUMI DELLE MATERIE PRIME
"COLLEZIONE BRANCA" È NOTO PER LA PARTI- USATE PER I LIQUORI
COLARE RILEVANZA
IL PERIODO 2006-2007 VEDE IL BRAND "MARS" BRIGHT NIGHT
PROTAGONISTA DI UNO SPOT DI SUCCESSO DAL
TITOLO
IL POMODORINO DEL PIENNOLO DOP È UNA NELL'OASI DEL PARCO NAZIONALE DEL VESU-
VARIETÀ DI POMODORO COLTIVATA ESCLUSIVA- VIO
MENTE
IL PREZZO HA UN IMPATTO DIRETTO SUI PROFITTI
IL PREZZO CALCOLATO CON IL METODO DEL SI BASA PREVALENTEMENTE SUI COSTI DIRETTI
COST BASED
IL PREZZO CALCOLATO CON IL METODO DEL SI BASA SU STIME OGGETTIVE E, IN PARTE, SOG-
COST PLUS GETTIVE
IL PREZZO CONTRIBUISCE A POSIZIONARE LA MARCA
IL PREZZO È DEFINITO IN FUNZIONE DELLA MISSION AZIENDALE
IL PREZZO È FORTEMENTE ELASTICO IN PRESENZA SUL MERCATO DI PRODOTTI SOSTI-
TUTIVI
IL PREZZO È GENERALMENTE INDICE DI COERENZA CON L’OFFERTA DI PRO-
DOTTO
IL PREZZO È UNA COMPONENTE FONDAMENTA- DELLA VALUE PROPOSITION COMMERCIALE
LE
IL PREZZO INFLUENZA IN MODO DIRETTO LA GENERAZIONE DEL PROFITTO COMPLESSIVO
D’IMPRESA
IL PREZZO SOGLIA CORRISPONDE AL COSTO DIRETTO
IL PREZZO TECNICO CORRISPONDE AL PUNTO DI PAREGGIO
IL PRIMO LANCIO PUBBLICITARIO DELLO YO- 1989
GURT "FATTORIA SCALDASOLE" AVVENNE NEL
9
IL PRIMO LANCIO PUBBLICITARIO DELLO YO- DE LA REPUBBLICA
GURT "FATTORIA SCALDASOLE" SI CONCENTRÒ
SU ALCUNI ANNUNCI PUBBLICATI SULL'INSERTO
SETTIMANALE
IL PRODOTTO È ACCOMPAGNATO DA UN ELE- FORMAT PUBBLICITARIO "MNEMONIC DEVICE"
MENTO VISIVO MOLTO SEMPLICE E DI FORTE IM-
PATTO EMOTIVO
IL PRODOTTO TIPICO ACQUISTATO NEL CANALE DI QUALITÀ INFERIORE
DESPECIALIZZATO VIENE GIUDICATO A PRIORI
IL PRODUCT PLACEMENT È UNA FORMA DI CO- IN CONTESTI NARRATIVI QUALI FILM O PRO-
MUNICAZIONE DEL PRODOTTO POSIZIONATO GRAMMI TELEVISIVI
IL PRODUCT PLACEMENT NASCE NEL SETTORE CINEMATOGRAFICO
IL PRODUCT PLACEMENT QUALE TECNICA CO- HOLLYWOOD INSIEME CON LO STAR SYSTEM
MUNICAZIONALE NASCE A
IL PUNTO VENDITA SI DISTINGUE PER AMPIEZZA E PROFONDITÀ DEGLI ASSORTIMENTI
IL RELATE CONIUGA GLI ASPETTI DEGLI ALTRI QUATTRO MODULI DEL MARKETING
ESPERIENZIALE
IL RETRO/VINTAGE MARKETINGÈ UN FENOME- SIA INDIVIDUALIZZANTE CHE GENERALIZZANTE
NO
IL RILANCIO PUBBLICITARIO DELLO YOGURT HI! COMUNICAZIONE
"FATTORIA SCALDASOLE" È AFFIDATO, NEL
2005, ALL'AGENZIA
IL RUOLO DEL MARCHIO È CENTRALE NELLE STRATEGIE DI MARKETING
IL SAMPLING CONSISTE NELL’OFFRIRE GRATUITAMENTE AL CONSUMA-
TORE UN PRODOTTO
IL SIGNOR GIOVANNI RANA FA LA SUA PRIMA 1990
COMPARSA IN UNO SPOT PUBBLICITARIO
NELL'ANNO
IL SOCIAL "TWITTER" SI CARATTERIZZA PER I BREVI (140 CARATTERI A TWEET)
MESSAGGI
IL SOCIAL MEDIA PLAN È LO STRUMENTO FON- SUI MEDIA SOCIALI
DAMENTALE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ
IL SOCIAL MEDIA PLAN È UN PIANO CHE L'A- L'ESTERNO
ZIENDA METTE IN CAMPO PER LA COMUNICA-
ZIONE VERSO
IL SOCIAL MEDIA POLICY PRESENTA, TRA GLI LA CARTA DEI PRINCIPI; POLICY SPECIFICHE PER
ALTRI, I SEGUENTI DOCUMENTI PIATTAFORMA
IL SUB-BRAND "AEQUILIBRIUM AIA" È LA NE- DELLA PRIVAZIONE
GAZIONE IN CHIAVE DI BENESSERE
IL SUB-BRAND "SPINACINE AIA" SI FA CARICO RELAZIONE MADRE-FIGLIO
DEL GIOCO
IL SUBVERTISING, INTESO COME PRATICA, SI CULTURAL JAMMING
COLLOCA ALL'INTERNO DEL PIÙ VASTO MOVI-
MENTO IDEOLOGICO
IL SUCCESSO DI UNA FIERA È DECRETABILE IN EFFICACIA
TERMINI DI
IL TASSO DI ROYALTY È L’AMMONTARE IN PER- CHE VIENE PAGATO PER L’UTILIZZO DEI DIRITTI
CENTUALE DEL BENE IMMATERIALE
IL TEMPORARY SHOP È CHIAMATO ANCHE POP-UP STORE
IL TERMINE "PINTEREST" DERIVA DA APPENDERE E INTERESSE
IL TERMINE GREENWASHING VIENE CONIATO JAY WESTERVELT
DALL'AMBIENTALISTA NEWYORKESE
10
IL TERMINE GUERRILLA MARKETING FU CONIA- NEGLI ANNI OTTANTA
TO DAL PUBBLICITARIO STATUNITENSE JAY
CONRAD LEVINSON
IL THINK CREA ESPERIENZE COGNITIVE TRAMI- ATTIVITÀ CREATIVE DI RIFLESSIONE E SENSORIA-
TE LA STIMOLAZIONE DEL PENSIERO ORIEN- LI
TANDOLO VERSO
IL TIME HA PUBBLICATO UNA MAPPA INTERAT- MILANO SI POSIZIONA ALL'OTTAVO POSTO
TIVA E UNA CLASSIFICA DELLE 100 CITTÀ AL
MONDO PIÙ SELFIE; TRA QUESTE
IL TOUR “CAPO HORN” DI JOVANOTTI È NOTO, MARKETING OLFATTIVO DI SUCCESSO
IN PARTICOLARE, QUALE CASO DI
IL VALORE DEL MARCHIO (BRAND IMAGE) È UN ASSET IMMATERIALE
IL VALORE LUDICO DEL PACKAGING SI RIFERISCE AL VALORE EMOZIONALE DELLA
CONFEZIONE
IL VALORE PRATICO DEL PACKAGING SI RIFERISCE ALLA FUNZIONALITÀ FISICO-
TECNICA DELLA CONFEZIONE
IL VALORE REFERENZIALE DEL PACKAGING STI- A VALUTARE COSTI E BENEFICI DEL PRODOTTO
MOLA IL CONSUMATORE
IL VIRAL MARKETING È UNA FORMA DI COMUNI- NON CONVENZIONALE
CAZIONE
IL VIRAL MARKETING È UNA STRATEGIA DI CO- VIA WEB
MUNICAZIONE ATTUATA PREVALENTEMENTE
IL VIRTUAL SENDING ATTUATO DA UN’AZIENDA SULL’INVIO DI CARTOLINE VIRTUALI
SI BASA
IN IN CONDIZIONI DI CONCORRENZA PERFETTA HA NOTEVOLI RIGIDITÀ DI DECISIONI SUL PREZ-
L’IMPRESA ZO
IN DOTTRINA DISTINGUIAMO TRE TIPOLOGIE DI STRATEGICA, OPERATIVA E INFORMATIVA
COMUNICAZIONE INTERNA
IN LINEA GENERALE IL BUDGET PUBBLICITARIO LO STADIO DEL CICLO DI VITA E LA QUOTA DI
DI UNA MARCA È CONDIZIONATO DA UNA SERIE MERCATO
DI FATTORI, TRA I PRINCIPALI
IN MEDIA, SI PRESTANO AD ESSERE MAGGIOR- I TWEET NEGATIVI
MENTE RETWEETTATI
IN PRESENZA DI BENI SUCCEDANEI, LA DOMAN- ELASTICA RISPETTO AL PREZZO
DA È
IN QUANTO SISTEMA APERTO E CONTESTUALIZ- IN AMBIENTE GENERALE, COMPETITIVO E TRAN-
ZATO, L’IMPRESA OPERA SAZIONALE
IN SEDE DI "EVIGILANTISM" É FACILE RISCON- #BOYCOTT
TRARE SU TWITTER HASHTAG QUALI
IN SEDE DI STUDIO DEI MARCHI DI TUTELA DOP IL RUOLO DEL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE
E IGP, L'ANALISI EMPIRICA CONDOTTA DAL NELL'ATTIVARE CONDIZIONI DI CREAZIONE DI
PROF. ANDREA QUINTILIANI HA CONFERMATO VALORE PER L'IMPRESA
IN SEDE DI STUDIO DEI MARCHI DI TUTELA DOP DIFFERENZIALI DI VALORE POSITIVI TRA IMPRESE
E IGP, L'INDAGINE CONDOTTA DAL PROF. AN- CON E SENZA MARCHIO DI CERTIFICAZIONE
DREA QUINTILIANI HA EVIDENZIATO
IN SEGUITO ALL'INTERVISTA SU UN PROGRAMMA COPPIE OMOSSESSUALI
RADIOFONICO GUIDO BARILLA FA SAPERE CHE
NON PUÒ FIRMARE SPOT CON PROTAGONISTI
IN UN MERCATO OLIGOPOLISTICO L’IMPRESA ATTRAVERSO LA DIFFERENZIAZIONE
PUÒ ADOTTARE POLITICHE DI PREZZO DIVERSE DELL’OFFERTA
DA QUELLE DEI CONCORRENTI
IN UN MERCATO SOVRAFFOLLATO L'AUTENTICI- VENGONO RICONOSCIUTE NELLA TRADIZIONE"
TÀ E LA QUALITÀ DI UN BRAND
11
IN UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO IL VERO E L’IMMERSIONE
PROPRIO PROCESSO TATTILE DEL CONSUMATORE
SI AVVIA CON
IN-GAME ADVERTISING CONSISTE NELL’INSERIMENTO DI PUBBLICITÀ DI-
NAMICHE NEI VIDEOGIOCHI
INIZIALMENTE LA COMUNICAZIONE DEL ALLA DONNA IN CUCINA
"PIENNOLO VALGRÌ"TENDE AD ESSERE DIVUL-
GATIVA E SI RIVOLGE
J JEAN-MARIE FLOCH DEFINISCE I SIGNIFICATI DI Attraverso un “quadrato semiotico”
FONDO DELLA PUBBLICITÀ
K K.P.I" È L'ACRONIMO DI KEY PERFORMANCE INDICATORS
KEY FACTOR DEL MERCATO DELLA PASTA FRESCA INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE E LEVA PRO-
RIPIENA MOZIONALE
KRAFT. COSE BUONE DAL MONDO TIPICO PAY-OFF PUBBLICITARIO
L’ L'AMBUSH MARKETING È UNA BRANCA DEL GUERRILLA MARKETING
L'AMBUSH MARKETING PUÒ ESSERE INTERPRE- MARKETING DA IMBOSCATA
TATO LETTERALMENTE COME
L'AMBUSHER NON È LO SPONSOR DI UN EVENTO
L'ANALISI DEI METALINGUAGGI CHE L'AZIENDA CHE HA LE SUE ORIGINI NEL NOME STESSO
"AIA" INVIA AL CONSUMATORE PARTE DALL'E-
LEMENTO DEL VANTAGGIO DI UN PERCEPITO
L'ANALISI DELLA PERSONALITÀ DESCRIVE IL DI UN UOMO
PROFILO DI UNA MARCA IN ANALOGIA CON I
TRATTI CARATTERIALI
L’ANALISI DEL POTERE INDIVIDUA INTERESSI ED ATTESE DEGLI STAKE-
HOLDERS
L’ANALISI PEST ESPLORA L’AMBIENTE GENERALE DELL’IMPRESA
L’ANNUNCIO PUBBLICITARIO È COLLEGATO FORMAT ISTANTANEO
ALL’ATTUALITÀ
L’APPROCCIO CREATIVO DI “BILL BERNBACH” SI PICCOLO È MEGLIO
FONDÒ SUL CONCETTO
L'APPRENDIMENTO TATTILE È SEQUENZIALE E PROGRESSIVO
L'APPROCCIO DEL MARKETING DELLA NOSTAL- MULTI GENERAZIONALE
GIA È ESTREMAMENTE FLESSIBILE, ORIENTATO A
UNA LOGICA DI OFFERTA
L'ARCHIVIO D'IMPRESA È GENERALMENTE APERTO AD UN PUBBLICO SE-
LEZIONATO
L’ATTITUDINE DELL’IMPRESA ALLA CREAZIONE DALLE CAPACITÀ RELAZIONALI
DI VALORE DIPENDE
L’ATTIVITÀ DI VENDITA PERSONALE PUÒ ESSERE FLUSSO COMUNICATIVO A DUE DIREZIONI
DEFINITA COME
L'ATTIVITÀ DI GIOVANNI GIOVANNI RANA NASCE PRODOTTI ALIMENTARI FACILI DA PREPARARE E
DALLA GENIALE INTUIZIONE DI UN BISOGNO LA- DI ELEVATO LIVELLO QUALITATIVO
TENTE DEL CONSUMATORE, CHE DESIDERA
L'AZIENDA CHE ASPIRA AD ESSERE RICONOSCIU- PERSONE, COSE E MATERIALI
TA ALL'ESTERNO COME SOCIAL BRAND DEVE
METTERE IN ATTO UN'ORGANIZZAZIONE IN-
TERNA CHE COINVOLGE
L’AZIONE PUBBLICITARIA È INDIRIZZATA AL DI TIPO “COMPORTAMENTALE” E “VALUTATIVA”
RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI DI RISPOSTA DA
PARTE DEL TARGET
L’ELASTICITÀ DEL PREZZO PER I PRODOTTI FARMACEUTICI È GENERALMEN-
TE POCO ALTA
12
L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA RISPETTO AL VARIAZIONE PERCENTUALE DELLA QUANTITÀ
PREZZO SI CALCOLA IN TERMINI DI RAPPORTO DOMANDATA/VARIAZIONE PERCENTUALE DEL
TRA PREZZO
L’ESPERIENZA È UN EVENTO MEMORABILE E A LIVELLO FISICO, EMOTIVO, INTELLETTUALE E
PERSONALE, QUINDI UNICO, CHE COINVOLGE IL SPIRITUALE
CONSUMATORE
L’ESPERIENZA SENSORIALE FA RIFERIMENTO AI 5 SENSI E AL LORO STIMOLO
L’EXCESS EARNING MATRIX MISURA LA FORZA DEL MARCHIO POMOD’ORO
L’EXPERIENCE PROVIDER RELATIVO ALLA “CO- LA PUBBLICITÀ
MUNICAZIONE” INCLUDE
L’EYE TRACKING È UNA TECNICA DI MONITO- DEI MOVIMENTI OCULARI
RAGGIO
L’EYE TRACKING USATO NELLE APPLICAZIONI REGISTRA CON ESATTEZZA IL PUNTO IN CUI SI
WEB CONCENTRA LO SGUARDO
L'ESPRESSIONE “AMBUSH MARKETING VIENE CARATTERIZZATE DA UN EFFETTO-SORPRESA
ATTUALMENTE ESTESA ANCHE AD ATTIVITÀ
L'ESPOSITORE SI RIVELA STRUMENTO UTILE PER ATTIRARE L'ATTENZIONE DEL CONSUMATORE E
PER PROTEGGERE IL PRODOTTO
L'IDENTITÀ DEL BRAND È L'INSIEME DEGLI VEICOLARE LE CREDENZIALI DELLA MARCA
ELEMENTI ESPRESSIVI UTILIZZATI DALL'IMPRESA
PER
L'IMPRESA ATTIVA SUI SOCIAL MEDIA PROFILA DANNO ALLA BRAND REPUTATION; FURTO DI
UNA SERIE DI RISCHI, TRA QUESTI IDENTITÀ
L'INDICE DI CONOSCENZA DELLE MARCHE È RAPPORTO TRA “CONOSCENZA SPONTANEA” E
RAPPRESENTABILE IN TERMINI DI “CONOSCENZA TOTALE”
L'INVESTOR RELATOR È DI SOLITO STRUTTURA- FINANZA DI UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
TO NELL'AREA
L'INVESTOR RELATOR È IL RESPONSABILE DELLA ECONOMICO-FINANZIARIA
COMUNICAZIONE
L’IMMAGINE INTRA-SISTEMICA DELL’IMPRESA VIENE PERCEPITA DALL’IMPRESA STESSA
13
L’OUTPUT SISTEMICO PUÒ ESSERE DEFINITO IL RISULTATO COMPLESSIVO DELL’AGIRE
COME D’IMPRESA
L'UTILIZZO DEI SOCIAL MEDIA NELLE IMPRESE DIRETTA CON I CLIENTI/UTENTI
COSTITUISCE UN MEZZO PER COMUNICARE IN
MANIERA
LA LA "CARTA DEI PRINCIPI" DI "INTEL" PRESCRI- DIVULGAZIONE; PROTEZIONE; BUONSENSO
VE AI SUOI DIPENDENTI TRE REGOLE DI PARTE-
CIPAZIONE AI SOCIAL MEDIA
LA "CONVENTION" È UNO STRUMENTO DI CO- CALDO
MUNICAZIONE INTERNA
LA “PUBBLICITÀ COMMERCIALE” VALORIZZA IL CONSUMO
LA “PUBBLICITÀ COMPARATIVA” È CONSENTITA 2000
IN ITALIA DAL
LA “PUBBLICITÀ CRITICA” NEGA IL VALORE IDEALE
LA “PUBBLICITÀ D’IMMAGINE” FA LEVA SULLA SFERA DELLE EMOZIONI
LA “PUBBLICITÀ LUDICA” IMPLICA IL VALORE INFORMATIVO
LA “PUBBLICITÀ STRATEGICA” PUÒ ESSERE FINA- MODIFICARE IL POSIZIONAMENTO DELLA MARCA
LIZZATA A
LA CAMPAGNA "SHARE A COKE" HA VISTO, IN FACEBOOK E TWITTER
PARTICOLARE, L'UTILIZZO DEI SEGUENTI SOCIAL
MEDIA
LA CAMPAGNA "VOTA IL GUSTO ACTIVIA" FACEBOOK
HA VISTO, IN PARTICOLARE, L'UTILIZZO DEL SE-
GUENTE SOCIAL MEDIA
LA CAMPAGNA DI GREENPEACE CONTRO NESTLÉ "KITKAT" MODIFICARSI IN "KILLER"
HA VISTO IL LOGO DI
LA CAMPAGNA DI GREENPEACE CONTRO NESTLÉ VARIE RIEDIZIONI DEL LOGO DI KITKAT
HA VISTO LA REALIZZAZIONE DI NUMEROSE
AZIONI DI "SUBVERTISING"; TRA QUESTE
LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA 2007 DI "EMMEN- DLV BBDO
TALLER" FU CURATA, IN ITALIA, DALL'AGENZIA
LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA NO SUGAR NO VIRALIZZARSI
BULL***T" TESTIMONIA LA CAPACITÀ DELL'IM-
PRESA DI
LA CARICA VIRALE È LA CAPACITÀ DEL MESSAG- AUTO-GENERARSI GRAZIE ALL’UTENTE
GIO PUBBLICITARIO DI
LA CARTA DI COPENAGHEN NASCE NEL NOVEMBRE DEL 1999
LA CATENA DEL VALORE SI COMPONE DI NOVE CATEGORIE DI ATTIVITÀ
LA COCA COLA COMPANY NEL 1997 INIZIÒ AD DIGITAL STORYTELLING
UTILIZZARE UN METODO INNOVATIVO DI STO-
RYTELLING, OSSIA IL
LA COLLEZIONE D'IMPRESA NORMALMENTE NON È FRUIBILE AL PUBBLICO
DEI VISITATORI, SE NON SU SPECIFICA RICHIESTA
LA COMUNICAZIONE CERCA DI INFLUENZARE DEGLI INTERLOCUTORI SOCIALI E DI MERCATO
ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI
LA COMUNICAZIONE CONSISTE IN UN TRASFERIMENTO BIUNIVOCO DELLE INFORMA-
ZIONI
LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA ASSUME UN COLLANTE DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI
RUOLO FONDAMENTALE IN QUANTO
LA COMUNICAZIONE DI MARKETING È RIVOLTA PREVALENTEMENTE AI CLIENTI
LA COMUNICAZIONE DI MARKETING È, IN PRIMIS, CLIENTI INTERMEDI E FINALI
LO STRUMENTO DI GOVERNO DELLE RELAZIONI
CON
LA COMUNICAZIONE DI MARKETING SI PREFIGGE ANCHE OBIETTIVI ECONOMICI
14
LA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA È DESTINATA ALLE SOCIETÀ (BANCHE) CHE FAN-
NO RATING
LA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA SU BASE VOLONTARIA E PER OBBLIGHI DI LEGGE
È EFFETTUATA
LA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA LEGISLATIVA
È FINALIZZATA A SODDISFARE BISOGNI DI NATU-
RA
LA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL VALORE
FAVORISCE LA DIFFUSIONE
LA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA STRATEGICO E OPERATIVO
HA CARATTERE
LA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA VOLONTARIA E DI BASE
PUÒ ESSERE DISTINTA IN
LA COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA CONTABILE ED EXTRACONTABILE
SI BASA SULLA PRODUZIONE DI DATI DI NATURA
LA COMUNICAZIONE ESTERNA FAVORISCE LA CO-EVOLUZIONE DELL’IMPRESA
LA COMUNICAZIONE INTERNA CONTRIBUISCE A RIDURRE IL DISORDINE INTER-
NO
LA COMUNICAZIONE INTERNA SI DIFFONDE AT- CANALE INFORMATICO E CANALE CARTACEO
TRAVERSO UNA SERIE DI CANALI; TRA QUESTI
LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE HA COME OBIETTIVO DI CREARSI L’IMMAGINE
DELL’IMPRESA PUBBLICA
LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE È RIVOLTA A TUTTI I PUBBLICI DELL’IMPRESA
LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE FAVORISCE LA REPUTAZIONE DELL’IMPRESA
LA COMUNICAZIONE OLFATTIVA SI PRESTA AD FARSI RICORDARE
ESSERE IMPIEGATA DALLE IMPRESE PER NUME-
ROSI SCOPI; TRA QUESTI
LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA (GESTIO- COMPRENDE LA COMUNICAZIONE VERSO IL PER-
NALE) SONALE
LA COMUNICAZIONE POLISENSORIALE PUÒ AV- SINESTETICO
VALERSI DI LINGUAGGI DI TIPO
LA CONJOINT ANALYSIS MISURA IL VALORE CHE I CLIENTI ATTRIBUISCO-
NO AL PRODOTTO
LA CONJOINT ANALYSIS È UNA TECNICA DI ANA- MULTIVARIATA
LISI
LA CONJOINT ANALYSIS È UNO STRUMENTO UTILE NELLA GESTIONE DELLA STRATEGIA DI
PREZZO
LA CONSERVAZIONE TIPICA DEL PIENNOLO PIENNOLI
DOP AVVIENE IN
LA CONSONANZA È IL RISULTATO DELLA COMUNICAZIONE STRATEGICA
LA COPENHAGEN CHARTER, SCOMPONE IL PRO- OTTO FASI
CESSO DI RENDICONTAZIONE SOCIALE IN
LA COSTRUZIONE DI UNA MARCA DI SUCCESSO LA DIVERSITÀ E LA STIMA
PASSA ATTRAVERSO UNA SUCCESSIONE DI PERCE-
ZIONI DEL CONSUMATORE; TRA QUESTE
LA DIAGNOSI AUXOLOGICA È FINALIZZATA DELLA CRESCITA FISICA DI UNA MARCA
ALL'OSSERVAZIONE
LA DIFFUSIONE DI ODORI NEL PUNTO VENDITA È MARKETING OLFATTIVO
UNA TECNICA SEMPRE PIÙ DIFFUSA DI
LA DISCRIMINAZIONE BASATA SUL PREZZO INDI- PREZZI DIFFERENTI PER LO STESSO PRODOTTO
CA
LA DISCRIMINAZIONE BASATA SUL PRODOTTO PRODOTTI DIFFERENTI CON LO STESSO PREZZO
INDICA
15
LA DISCRIMINAZIONE DEI PREZZI PUÒ ESSERE IN VIA DIRETTA ADOTTANDO LISTINI PREZZI DIF-
REALIZZATA FERENZIATI
LA DISTRIBUZIONE DEI MUSEI AZIENDALI SUL LO SVILUPPO INDUSTRIALE
TERRITORIO ITALIANO RISPECCHIA
LA DIVERSITÀ COMBINATA CON LA RILEVANZA LA VITALITÀ DI UNA MARCA
CONFIGURA
LA DOMANDA È ELASTICA RISPETTO AL PREZZO > 1
QUANDO
LA FAMILIARITÀ COMBINATA CON LA STIMA CON- LA RAGIONE D'ESSERE FUTURA DI UNA MARCA
FIGURA
LA FAN REACH CORRISPONDE AL NUMERO DI CHE HANNO VISTO UN DETERMINATO POST
FAN DELLA PAGINA FACEBOOK
LA LEAD AGENCY" SI OCCUPA DI SVILUPPARE LE DEL SUO POSIZIONAMENTO INTERNAZIONALE
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE DEL BRAND ALLA
LUCE
LA MAPPA DI POSIZIONAMENTO DEI BRAND DEL SULL'ASSE DELLE ASCISSE SALUTE E PIACERE
COMPARTO YOGURT PONE
LA MARCA CHE VIENE CITATA PER PRIMA PAR- TOP OF MIND
LANDO DI UNA DETERMINATA CATEGORIA DI
PRODOTTO È DEFINITA
LA META-COMUNICAZIONE HA FINALITÀ STRATEGICA
LA META-COMUNICAZIONE È FINALIZZATA A CONSONANZA
CREARE
LA MINI COOPER DI BMW E IL NEW BEETLE DI MARKETING NOSTALGICO
VOLKSWAGEN SONO UNA MANIFESTAZIONE DI
LA MISSION DEFINISCE LE POLITICHE E I VALORI
LA MISSION È UN’ENUNCIAZIONE DEGLI SCOPI CHE L’AZIENDA PERSEGUE
LA MISSION INDIVIDUA GRANDI AREE DI ATTIVI-
TÀ NEL CAMPO Economico sociale
LA MISSION PUÒ ESSERE MISURATA N TERMINI ATTITUDINE DEL PRODOTTO A SODDISFARE I BI-
SOGNI DEI CLIENTI
LA MODA DEGLI AUTOSCATTI CON IL CELLULARE BRAND AMBASSADOR
HA INCONSAPEVOLMENTE TRASFORMATO IL
CONSUMATORE IN
LA NOTORIETÀ DEL BRAND VALGRÌ FU AFFIDATA DIAFRAMMA ADVERTISING
INIZIALMENTE ALL'AGENZIA
LA PERSONALITÀ DI UNA MARCA PUÒ ESSERE IN- DEGLI ARCHETIPI
TERPRETATA E CLASSIFICATA CON L’AUSILIO
LA PRIMA AZIONE DI MARKETING VIRALE È STATA HOTMAI
ATTUATA NEL 1997 DA
LA PRIMA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DEL PASTI- 1987
FICIO RANA RISALE AL
LA PRIMA TELEVISIONE PRIVATA ITALIANA SI TELEBIELLA
CHIAMAVA
LA PROMOZIONE SI PREFIGGE DI INDURRE IL TARGET ALL’ACQUISTO DI UN PRO-
DOTTO
LA REPUTAZIONE SE ALTA DETERMINA VANTAGGI COMPETITIVI
LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELL’IMPRESA CONTRIBUISCE AD ACCRESCERE LA REPUTAZIONE
DELL’IMPRESA
LA RICERCA DELLA SEQUENZA DI RISPOSTA FEEL È TIPICA DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA
– LEARN – DO DI AUTO DI LUSSO
LA RISONANZA È IL RISULTATO DELLA META-COMUNICAZIONE
LA RISPOSTA NON COMPORTAMENTALE È UN OBIETTIVO COMUNICAZIONALE
16
LA SCELTA DEI MATERIALI È UN TEMA IMPOR- PACKAGING, ESPOSITORI, E LAYOUT DEL PUNTO
TANTE CHE COINVOLGE VENDITA
LA SENSIBILITÀ DELLA DOMANDA AL PREZZO VARIA DA MERCATO A MERCATO
LA SERIE CINEMATOGRAFICA DI “HERBIE, IL PLOT PLACEMENT
MAGGIOLINO TUTTO MATTO” RAPPRESENTA UN
CASO DI
LA STESURA DEL SOCIAL MECIA PLAN RICHIEDE DEL POSIZIONAMENTO DELL'AZIENDA NEL WEB
UNA PREVENTIVA ANALISI
LA STORIA DELLO YOGURT "FATTORIA SCALDA- 1986
SOLE" NASCE NEL
LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE DI MARKE- TRAIT D’UNION TRA STRATEGIA DI MARKETING E
TING PUÒ ESSERE INTERPRETATA COME SCELTE DI COMMUNICATION MIX
LA STRATEGIA DI PENETRAZIONE CONSISTE NEL PRATICARE PREZZI BASSI
LA STRATEGIA DI SCREMATURA CONSISTE NEL PRATICARE PREZZI ALTI
LA STRATEGIA DI SCREMATURA, IN UN PRIMO LE WILLINGNESS-TO-PAY PIÙ FORTI
MOMENTO SFRUTTA
LA SUPERFICIE COMUNICANTE DEL PACKAGING VERBALI ED ICONICI
PUÒ PRESENTARE ELEMENTI
LA TUTELA GIURIDICA DEL MARCHIO DIPENDE DAL SUO GRADO DI NOVITÀ
LA TV PUBBLICA ITALIANA NASCE UFFICIALMEN- 1954
TE NEL
LA WEB REPUTATION È UN'ATTIVITÀ DI RAC- DI TUTTO QUANTO VIENE DETTO ON-LINE
COLTA E MONITORAGGIO
LATO MERCATO, LE ETICHETTE DOP E IGP POS- DIFFERENZIAZIONE QUALITATIVA
SONO ESSERE UTILIZZATE DALLE IMPRESE COME
STRUMENTI DI
LE LE "POLICY PER I FORNITORI SONO RICHIESTE SOCIETÀ FORNITRICI DI SERVIZI DI GESTIONE DEI
QUANDO L'AZIENDA SI AVVALE DI SOCIAL MEDIA
LE ATTIVITÀ E I SERVIZI NEL RETALTAINMENT RIDUCONO LA PERCEZIONE DEL TEMPO TRA-
SCORSO NEL PUNTO VENDITA E GENERANO
UMORI POSITIVI NEGLI INDIVIDUI
LE ATTIVITÀ GENERATRICI DI VALORE NELLA IN ATTIVITÀ PRIMARIE E DI SUPPORTO
CATENA DEL VALORE SONO RAGGRUPPABILI
LE CONFEZIONI DEI PRODOTTI "AIA" RIFLET- TIMELESS
TONO UNA CURA VERSO IL CONCETTO DI
LE CONSIDERAZIONI SULL'EFFICACIA DELLO SECONDARI RISPETTO AI RITORNI QUALITATIVI
STRUMENTO MUSEO D'IMPRESA RIBADISCONO LA
TESI DI BASE SECONDO CUI I RITORNI ECONOMI-
CI IN SENSO STRETTO SONO
LE ESPERIENZE POSSONO ESSERE ATTIVATE AT- EXPERIENCE PROVIDER
TRAVERSO L’IMPIEGO DEI COSIDDETTI
LE ETICHETTE DEI POMODORINI D'Ò PIENNOLO RICETTE DI CUCINA
VALGRÌ PRESENTANO, IN LINEA GENERALE
LE IMPRESE CHE PRODUCONO PRODOTTI TIPICI PICCOLE E MEDIE DIMENSIONI
SONO PREVALENTEMENTE DI
LE IMPRESE RICORRONO AL PRICING DI PENE- SCORAGGIARE NUOVI ENTRANTI
TRAZIONE PER
LE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE SONO PIATTAFORME RELAZIONALI
LE MARCHE INSEGNA SONO MARCHE PRIVATE CHE RECANO IL NOME DELLA
CATENA COMMERCIALE
LE PRATICHE DI "SUBVERTISING" POSSONO SNIPING, COLLAGE E FAKE
CONCRETIZZARSI IN VARI TIPI DI INTERVENTO
LE PRATICHE DI GREENWASHING MIRANO A CAPITALE REPUTAZIONALE
CREARE PER LE IMPRESE
17
LE PROMOZIONI AL CONSUMATORE POSSONO ES- ALLA CONVENIENZA DI PREZZO (BELOW THE LI-
SERE ORIENTATE NE)
LE RISPOSTE VALUTATIVE DI TIPO DO – LEARN – DEI PRODOTTI BANALI
FELL, SONO FREQUENTI NELLA SCELTA
LE RISPOSTE VALUTATIVE DI TIPO DO – LEARN – BASSO COINVOLGIMENTO
FELL, SONO GUIDATE DA
LE RISPOSTE VALUTATIVE DI TIPO FEEL – LEARN ELEVATA EMOTIVITÀ
– DO, SONO GUIDATE DA
LE RISPOSTE VALUTATIVE DI TIPO LEARN – FELL ELEVATA RAZIONALITÀ
– DO, SONO GUIDATE DA
LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE, VIA SOCIAL, MONO/MULTI PIATTAFORMA
DELLE IMPRESE POSSONO ESSERE CLASSIFICATE
LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE POLISENSO- COINVOLGENDO I 5 SENSI DEL CONSUMATORE
RIALE FANNO LEVA SULL’APPARATO SENSORIALE
LE TECNICHE DI MONITORAGGIO “EYE TRAC- IL TRIANGOLO D’ORO DI GOOGLE
KING”, CONDOTTE SU APPLICAZIONI WEB, HAN-
NO CONSENTITO DI INDIVIDUARE QUELLO CHE
OGGI VIENE DEFINITO
LEAD AGENCY CHE HA CURATO LA COMUNICA- BBDO GROUP
ZIONE DEL BRAND "MARS"
LEO BURNETT” INVENTÒ IL PERSONAGGIO MARLBORO MAN
LO LO "STORYTELLING" È CONSIDERATO DA MOLTI DISPOSITIVO SOCIO-PROFESSIONALE
UN
LO "STORYTELLING" È PIANIFICATO IN RELA- INTERNI (DIPENDENTI) ED ESTERNI (CLIENTI)
ZIONE A DUE PUBBLICI DI RIFERIMENTO
LO "STORYTELLING" È UNO DEI DISPOSITIVI POSIZIONARE MEGLIO I PRODOTTI
CONTEMPORANEI ADOPERATI DALLA COMUNI-
CAZIONE D'IMPRESA PER
LO "STORYTELLING" SI SVILUPPA NEGLI STATI DEGLI ANNI NOVANTA
UNITI DALLA METÀ
LO STICKERING CONSISTE NELL’UTILIZZO PUBBLICITARIO DEGLI ADESIVI
LO STRUMENTO DEL MARCHIO DI CERTIFICA- NEL RAFFORZARE/INFLUENZARE LA "MISSION" E
ZIONE PUÒ CONIDERARSI STRATEGICO LA "VISION" D'IMPRESA
M MEME UN'IDEA CHE SI PROPAGA ATTRAVERSO LA RETE
INTERNET
MEZZI DI COMUNICAZIONE DEL JINGLE TV E RADIO
MUSEO DELL'ASSOCIAZIONE DEI FARMACISTI ESEMPIO DI MUSEO DI CATEGORIA
MUSEO-STUDIO DELL'ORAFO MARIO BUCCELLA- ESEMPIO DI MUSEO DELL'IMPRENDITORE
TI
N NEI MERCATI EFFICIENTI IL SISTEMA DEI PREZZI COINCIDE CON IL VALORE REALE DEI TITOLI
NEI MODELLI DI RISPOSTA DEL CONSUMATORE IL MESSAGGIO PUBBLICITARIO DEVE INDURRE
DEL TIPO DO - LEARN - FEEL ALLA PROVA
NEI PRIMI ANNI DEL "DUEMILA", IL MEDIA MIX GIOVANI ADULTI (18-24 ANNI)
DEL BRAND "MARS" È STATO CALIBRATO SUL
FOCUS TARGET
NEI PRIMI ANNI DEL "DUEMILA", NASCE IL NO- MOMENTO DI VERO GODIMENTO
TO CLAIM DEL BRAND MARS
NEI SOCIAL MEDIA VI È IL RISCHIO CONCRETO DIRITTO ALL'OBLIO
DI VEDERE VIOLATO IL DIRITTO PRINCIPE DELLA
PRIVACY
NEL 1971 IN ITALIA NASCE PUBBLICITÀ PROGRESSO
NEL 1992 LA CAMPAGNA COMUNICAZIONALE IN DLV BBDO
ITALIA DELLO YOGURT "FATTORIA SCALDASO-
LE", FU REALIZZATA DALL'AGENZIA
18
NEL 2004 IL PASTIFICIO RANA SPERIMENTA IL "COLPO DI FIAMMA"
SUO INGRESSO NEL COMPARTO DEI PIATTI FRE-
SCHI PRONTI CON LA LINEA
NEL 2005 IL BRAND "MARS" È OGGETTO DI UNA NAPOLI
CAMPAGNA DI AFFISSIONI DEDICATA ALLA CITTÀ
DI
NEL 2009 "DOMINO'S PIZZA" È STATA MESSA IN YOUTUBE
GINOCCHIO DAL SOCIAL MEDIA
NEL 2013 LA PAROLA DELL'ANNO DEGLI OXFORD SELFIE
DICTIONARIES È STATA
NEL CASO AZIENDALE, IL WACC ESPRIME UN TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
NEL CONTESTO DEL GREEN MARKETING, LA EFFICACE E CORRETTA
COMUNICAZIONE DEVE ESSERE
NEL CONTESTO DEL GREEN MARKETING, LA AGLI STAKEHOLDERS
COMUNICAZIONE È DESTINATA
NEL CONTESTO DEL GREEN MARKETING, LA VALORIZZARE LE CARATTERISTICHE ECOLOGI-
COMUNICAZIONE È FINALIZZATA A CHE DEL PRODOTTO
NEL CONTESTO DELLE OLIMPIADI, LE NORME C.I.O
ANTI-AMBUSH SONO EMANATE DAL
NEL CONTESTO DELL'ECOLOGIA, LA LEVA OPE- DELLA COMUNICAZIONE
RATIVA DEL MARKETING PIÙ EFFICACE È QUELLA
NEL CONTESTO DI CRESCENTE GLOBALIZZAZIO- MARCHE GLOBALI
NE, LE GRANDI IMPRESE, GENERALMENTE, SVI-
LUPPANO
NEL MARKETING ESPERIENZIALE, LE ESPERIEN- SENSORIALE, EMOTIVO, INTELLETTUALE
ZE SI REALIZZANO ATTRAVERSO STIMOLAZIONI
INDOTTE A LIVELLO
NEL MARKETING ORIENTATO ALL’ESPERIENZA, OFFERTA ECONOMICA A SÉ STANTE
LE ESPERIENZE POSSONO PRODURRE VALORE
QUALE
NEL PRIMO SPOT DEL POMODORINO D'Ò PIEN- PORTA AL COLLO UNA COLLANA COMPOSTA DA
NOLO VALGRÌ, LA PROTAGONISTA È UNA DONNA POMODORINI
CHE
NEL PRIMO SPOT PER IL LANCIO DELLA LINEA LA BONTÀ È UN ARTE SOTTILE
"SFOGLIAVELO" DI GIOVANNI RANA, CELEBRE È
IL CLAIM
NEL PROCESSO DI COMUNICAZIONE DEL MUSEO SIA DALL'IMPRESA SIA DALLO STAFF MUSEALE
AZIENDALE, LA FUNZIONE DI "EMITTENTE" È
SVOLTA
NEL PROCESSO DI COMUNICAZIONE DEL MUSEO DAL VISITATORE
AZIENDALE, LA FUNZIONE DI "RICEVENTE" È
PREVALENTEMENTE SVOLTA
NEL PUNTO VENDITA TRE FATTORI INFLUENZA- PLEASUR; AROUSAL; DOMINANCE
NO LA SPESA DEL CONSUMATORE
NEL SISTEMA SOCIO-TECNICO L’ATTIVITÀ ORGA- SIA LE RISORSE UMANE CHE I MEZZI TECNICI
NIZZATIVA COINVOLGE
NEL TEMPO, IL LOGO DEL PASTIFICIO RANA HA DUE RESTYLING
SUBITO
NELL’AMBITO DELLA COMUNICAZIONE POLI- TATTILE AD UN OGGETTO PERCEPIBILE ATTRA-
SENSORIALE, L’ESPRESSIONE “VINO VELLUTA- VERSO IL GUSTO
TO” ASSEGNA UNA QUALITÀ
NELL’APPLICAZIONE DEL “RELIEF FROM È FUNZIONE DELLA FORZA DEL MARCHIO
ROYALTY”, L’ORIZZONTE TEMPORALE DA PREN-
DERE IN CONSIDERAZIONE
19
NELLA CAMPAGNA DI RILANCIO DI "FATTORIA LO YOGURT FATTORIA SCALDASOLE È IL "RO-
SCALDASOLE" IL MANAGEMENT DELL'AZIENDA LEX" DEGLI YOGURT
PROPONE ALL'AGENZIA IL SEGUENTE CONCEPT
NELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA «INDOVINA "SFOGLIAVELO DI GIOVANNI RANA. UN GIORNO
CHI VIENE A CENA!» DEL PASTIFICIO GIOVANNI SÌ E UN GIORNO SÌ"
RANA, SI RICORDA IL "CLAIM"
NELLA COMUNICAZIONE DI MARKETING, A LI- LE ATTIVITÀ DI COSTRUZIONE DELL’IMMAGINE
VELLO META SI COLLOCANO DI MARCA
NELLA COMUNICAZIONE GESTIONALE, A LIVEL- LE ATTIVITÀ DI CONDIVISIONE DEI VALORI E
LO META SI COLLOCANO DELLE STRATEGIE
NELLA COMUNICAZIONE, IL FENOMENO DEL CAROSELLO
DELL'IMPRENDITIRE TESTIMONIAL È IN LINEA
CON LA TRADIZIONE
NELLA COSTRUZIONE DEL SISTEMA DELLA SI AVVERTE IL RUOLO STRATEGICO DEL MARCHIO
BRAND IDENTITY, OLTRE AL CORPORATE BRAND DI TUTELA
NELLA MAPPA DI POSIZIONAMENTO DEI BRAND SI POSIZIONA NEL QUADRANTE SALUTE E INNO-
DEL COMPARTO YOGURT, "DANONE" VAZIONE
NELLA MAPPA DI POSIZIONAMENTO DEI BRAND SI COLLOCA NEL QUADRANTE SALUTE E TRADI-
DEL COMPARTO YOGURT, FATTORIA SCALDASOLE ZIONE
NELLA PRASSI SI ASSISTE A TRE LIVELLI DI RAP- RICONOSCIMENTO, APPROPRIAZIONE E ADESIO-
PORTO FRA STADIO DI SVILUPPO E CRESCITA FISI- NE
CA DELLA MARCA
NELLA SOSTANZA, LO "STORYTELLING" È UNA UN MESSAGGIO RACCONTANDO UNA STORIA
TECNICA DI COMUNICAZIONE CHE CONSISTE
NEL TRASMETTERE
NELLA STORIA DEL PASTIFICIO RANA, IL 1997 È SFOGLIAVELO
RICORDATO PER L'INGRESSO SUL MERCATO DEL-
LA LINEA
NELL'AGROALIMENTARE, TRA LE CERTIFICA- DOP E IGP
ZIONI DI QUALITÀ TROVIAMO
NELL'AMBITO DEL CATEGORY MANAGEMENT, LA UN AMPIO ASSORTIMENTO
CATEGORIA DEI "PRODOTTI SPECIALIST" RI-
CHIEDE
NELL'AMBITO DELL'ANALISI DEL RAPPORTO SEMPRE PIÙ PROSSIMA AL CONSUMATORE
IDEALE FRA ETÀ E CRESCITA FISICA DELLA MAR-
CA, L'APPROPRIAZIONE VEDE LA MARCA
NELL'AMBITO DELL'ANALISI DEL RAPPORTO ACQUISIRE LEGITTIMAZIONE E NOTORIETÀ
IDEALE FRA ETÀ E CRESCITA FISICA DELLA MAR- NELL’OCCUPARE UN TERRITORIO
CA, IL RICONOSCIMENTO VEDE LA MARCA
NELL'AMBITO DELL'ANALISI DELLA FORZA DEL- LA CONSIDERAZIONE IN CUI È TENUTA «X» DA
LA MARCA (X) PER IL CONSUMATORE, LA STIMA PARTE DEL CONSUMATORE
INDICA
NELL'AMBITO DELL'ANALISI DELLA PERSONALI- GLI ISTINTI DELLE MARCHE
TÀ DI MARCA, GLI ARCHETIPI RACCONTANO
NELLE IMPRESE IL NUMERO DELLE PERSONE DA DUE A QUATTRO PERSONE
CHE OPERANO NELLA COMUNICAZIONE INTER-
NA NON È ELEVATO; MEDIAMENTE, VI OPERANO
NELL'ERA DELL'ECONOMIA DIGITALE SI STA AF- NEOCLASSICISMO INDUSTRIALE
FERMANDO UNA NUOVA CORRENTE, DEFINITA
NELL'ETICHETTA DELLE BOTTIGLIE DI VINO, "STORIA DEL VINO" E "ABBINAMENTI"
TRA LE PRINCIPALI "MENZIONI FACOLTATIVE"
FIGURANO
NELLO SPOT PUBBLICITARIO DI TURKISH AIRLI- IL CESTISTA KOBE BRYANT E IL CALCIATORE
NES, I SELFIE VEDONO PROTAGONISTI LIONEL MESSI
20
NEW YORK PUBLIC LIBRARY, PER CERCARE DI CABINE PER SELFIE
SVECCHIARE LA PROPRIA IMMAGINE, HA INSTAL-
LATO NELE AREE INTERNE
NOSTALGIA, ORIGINA DAL GRECO «NOSTOS» CHE SIGNIFICA RITORNO E «ALGOS»,
CIOÈ «DOLORE»
O OBIETTIVI DI CASH-FLOW IMPLICANO L’ADOZIONE DI PREZZI ELEVATI
OBIETTIVI QUALITATIVI DELL'IMPRESA IMMAGINE; SOCIALE; DIFFERENZIAZIONE
OUT OF PLACE ARTIFACT TECNICA PUBBLICITARIA BASATA NEL FAR RIN-
VENIRE OGGETTI PARTICOLARI IN LUOGHI INA-
SPETTATI
P PALCOSCENICO NARRATIVO IN CUI SI METTE IN MUSEO AZIENDALE
SCENA LA STORIA DELL’AZIENDA
PARTE DELLA DOTTRINA ARTICOLA I MUSEI NOVE CATEGORIE
AZIENDALI IN
PER I BENI DI PRIMA NECESSITÀ LA DOMANDA È NON ELASTICA RISPETTO AL REDDITO
PER L'AZIENDA, LA PROVA DEL PRODOTTO CON- VERIFICARE LA SODDISFAZIONE DEL CONSUMA-
SENTE DI TORE
PER PROMUOVERE I TORTELLI AL CIOCCOLATO, LA "PROMOCARD"
GIOVANNI RANA HA PIANIFICATO UNA SERIE DI
STRUMENTI DI COMUNICAZIONE; TRA QUESTI SI
RICORDA
PER SUPERARE L’AFFOLLAMENTO DI MESSAGGI FORMAT VISIVO
VISIVI, LE AZIENDE HANNO INVENTATO IL CO-
SIDDETTO
PER TEORIA DEGLI STAKEHOLDERS SI INTENDE IL DOVERE PER LE IMPRESE DI SODDISFARE PIÙ
INTERESSI
PER UN’ESPOSIZIONE VINCENTE DEL PRODOTTO QUATTRO A
SUL PUNTO VENDITA, VIGE LA REGOLA DELLE
PINKWASHING FORMA DI COMUNICAZIONE "GAY FRIENDLY"
POSIZIONAMENTO DEL BRAND "MARS" NEL PE- ENERGIA FISICA
RIODO 1973-1979
PRATICARE UN PREZZO DI PROVA SIGNIFICA VENDERE UN PRODOTTO A BASSO PREZZO PER
UN PERIODO DI TEMPO LIMITATO
PREZZO = VALORE PERCEPITO IL CLIENTE È DISPONIBILE ALL’ACQUISTO
PRIMO SPOT DEL PASTIFICIO RANA A CASA COME IN CAMPAGNA
PRINCIPI SU CUI SI INSTAURA UN LEGAME EMO- RISPETTO; MISTERO; SENSUALITÀ; INTIMITÀ
ZIONALE CON IL CONSUMATORE
PUNTI DI FORZA DEL SISTEMA DOP E IGP STRUMENTO DI TUTELA DA IMITAZIONE; STRU-
MENTO DI DIFFERENZIAZIONE
R RELATIVAMENTE AL SISTEMA DI PRODOTTO, IL IL "PROCESSO DI SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI"
MUSEO AZIENDALE INFLUENZA E LA "COMUNICAZIONE COMMERCIALE"
RICHIEDONO ELEVATI BUDGET PUBBLICITARI I NUOVI PRODOTTI
RIGUARDO AL PROCESSO DI CONSUMO, RELAZIONI; DIVERTIMENTO; GRATIFICAZIONE
L’INTRATTENIMENTO SODDISFA CONTEMPORA- PERSONALE; SOCIALIZZAZIONE
NEAMENTE UNA SERIE DI BISOGNI, QUALI
RISALE AL 1989 IL PRIMO PRESIDIO DELL'AREA MARS TI DÀ
EMOZIONALE DEL BRAND MARS, CON IL CLAIM
S S.M.M." È L'ACRONIMO DI SOCIAL MEDIA MARKETING
SE ORIENTATO AL MERCATO, IL MARKETING GIOCA UN RUOLO STRATEGICO E ATTIVO
SE ORIENTATO ALLA PRODUZIONE, IL MARKE- GIOCA UN RUOLO LIMITATO E PASSIVO
TING
SE ORIENTATO ALLE VENDITE, IL MARKETING GIOCA UN RUOLO TATTICO
21
SECONDO IL CUSTOMER EXPERIENCE MANA- CINQUE DIVERSE MODALITÀ
GEMENT MODEL, LE ESPERIENZE POSSONO ES-
SERE REALIZZATE SECONDO
SECONDO LA TEORIA ECONOMICA, AL CRESCERE LA DOMANDA TENDE A DIMINUIRE
DEL PREZZO
SELFIE E COMUNICAZIONE D'IMPRESA. CHIQUI- FOTOGRAFA I NEGOZI CHIQ.
TA HA LANCIATO IL CONCORSO
SELFIE E COMUNICAZIONE D'IMPRESA. CIPSTER CIPSTERIZZATI
HA CREATO IL CONCORSO
SHAREHOLDER VALUE IDENTIFICA L’INTERESSE DELL’AZIONISTA
SHAREHOLDER VALUE PUÒ ESSERE QUANTIFICATO IN TERMINI DI
GRANDEZZE ECONOMICO-FINANZIARIE
SI CONSIDERA PUBBLICITÀ NOSTALGICA QUELLA L'APPLICAZIONE CARTELLI STORICI
IDEATA DA "ALGIDA" CHE HA PRESENTATO SUL-
LA SUA FANPAGE
SI PARLA DI "SOCIAL COMMERCE" QUANDO UNA ATTRAVERSO INTERAZIONI SOCIALI
DECISIONE DI ACQUISTO È MEDIATA
SNOWMAN IN AFRICA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI REALIZZATA DA
GUCCI IN FAVORE DELL'UNICEF
SOLITAMENTE GLI OBIETTIVI DI UNA STRATEGIA SMART
DI SOCIAL MARKETING SONO DEFINITI
SONO CLASSIFICATI “LOVEMARKS” QUEI PRO- ISPIRANO, NEL CONSUMATORE, FIDUCIA AL DI LÀ
DOTTI I CUI MARCHI DI OGNI RAGIONEVOLEZZA
SONO DEFINITI "BABY BOOMERS" I NATI TRA IL 1946 E IL 1964
SPOT SONG SI AVVALE DI UN VERO E PROPRIO BRANO MUSI-
CALE, COME COLONNA SONORA DELLO SPOT
STAMPA”. LA TIRATURA È DATA DAL NUMERO DI COPIE STAMPATE (COMPRESE ANCHE QUELLE IN-
VENDUTE E RESE)
STREET ART MODIFICA GLI SPAZI URBANI PER SUSCITARE
L’INTERESSE DELLE PERSONE
STRUMENTI ONLINE DI ANALISI DELLA WEB RE- GOOGLE ALERT; TRACKUR
PUTATION
SUBVERTISING". QUESTA ESPRESSIONE NASCE ADVERTISING E SUBVERT
DALLA FUSIONE DEI TERMINI INGLESI
SVANTAGGI DEL MARKETING VIRALE ASSENZA DI STANDARD ETICI
T T.A.B. È L’ACRONIMO DI TAX AMORTIZATION BENEFIT
TELEVISIONE”. LA PERCENTUALE DI PENETRA- LA QUOTA PERCENTUALE DI ASCOLTO
ZIONE RAPPRESENTA
TELEVISIONE”. LA PERCENTUALE DI SHARE IL RAPPORTO PERCENTUALE TRA I TELESPETTA-
RAPPRESENTA TORI APPARTENENTI A UN TARGET E IL TARGET
STESSO
TRA GLI STAKEHOLDERS PRIMARI DELL’IMPRESA GLI AZIONISTI
TROVIAMO
TRA GLI STAKEHOLDERS SECONDARI GRUPPI DI PRESSIONE
DELL’IMPRESA TROVIAMO
TRA GLI STRUMENTI COMUNICAZIONALI CHE JINGLE; SPOT SONG; TRIBAL SONG
MAGGIORMENTE ATTIVANO FENOMENI DI MAR-
KETING UDITIVO, DA RICORDARE
TRA I "METODI BASE O MINIMI" DI STIMA DEL IL METODO POSSIBILE; IL METODO DELLA RISER-
BUDGET PUBBLICITARI, FIGURANO VA DEL 10%
TRA I "SOCIAL ENTERTAINEMENT" FIGURANO MYSPACE E SECOND LIFE
TRA I FORMAT CLASSICI DEL PUNTO VENDITA FI- MONOMARCA E MULTIMARCA
GURANO
22
TRA I POTENZIALI EFFETTI CHE LE ETICHETTE L'EFFETTO PULIZIA DI MERCATO
DOP E IGP POSSONO DETERMINARE SUI MER-
CATI, DA EVIDENZIARE
TRA I PRINCIPALI ARCHETIPI, RAPPRESENTATIVI MADRE E SAGGIO
LA PERSONALITÀ DEL BRAND, FIGURANO I SE-
GUENTI
TRA I PRINCIPALI EXPERIENCE PROVIDER FIGU- PRODUCT PLACEMENT E SPAZI ESPOSITIVI
RANO
TRA I PRINCIPALI INDICATORI, UTILI NELLA DIA- EVA E FGV
GNOSI DELLO STATO DI SALUTE DI UN BRAND,
FIGURANO I SEGUENTI
TRA I PRINCIPALI OBIETTIVI DELLA COMUNICA- COMUNICARE LE STRATEGIE AZIENDALI; SVILUP-
ZIONE INTERNA, FIGURANO I SEGUENTI PARE IL SENSO DI APPARTENENZA; MIGLIORARE
IL CLIMA ORGANIZZATIVO
TRA I PRINCIPALI STRUMENTI DI COMUNICAZIO- LE BACHECHE AZIENDALI
NE, SI RICORDANO I "BULLETIN BOARD", OSSIA
TRA I PRINCIPALI STUDI SULLA COMUNICAZIONE SOUND BUSINESS
POLISENSORIALE, NON MARGINALE IL LAVORO DI
JULIAN TREASURE, AUTORE DEL LIBRO
TRA LE AREE DEI SOCIAL MEDIA, IL "SOCIAL CONDIVIDERE, SOCIALIZZARE E CONVERSARE
COMMUNITY" VEDE GLI UTENTI
TRA LE AREE DEI SOCIAL MEDIA, IL "SOCIAL EN- IL GIOCO, LA MUSICA E L'ARTE
TERTAINEMENT" SI CARATTERIZZA PER
TRA LE ATTIVITÀ DI GREENWASHING PIÙ FRE- "FALSA CERTIFICAZIONE"; "MINORE DEI MALI"
QUENTI SI RICORDANO LE SEGUENTI TIPOLOGIE
TRA LE DIFFERENTI ZONE ATTENZIONALI DI UN SOGLIA
NEGOZIO, LA "PRIMA ZONA" È CHIAMATA
TRA LE DIFFERENTI ZONE ATTENZIONALI DI UN ADIACENTE ALL'ENTRATA
NEGOZIO, LA "SECONDA ZONA" È QUELLA
TRA LE DIFFERENTI ZONE ATTENZIONALI DI UN NEL CUORE DEL PUNTO VENDITA
NEGOZIO, LA "TERZA ZONA" SI TROVA
TRA LE POLITICHE STRATEGICHE DI DIVERSIFI- DELLA RISTORAZIONE
CAZIONE DEL PASTIFICIO RANA, SI RICORDA
L'INGRESSO NEL SETTORE
TRA LE PRINCIPALI AZIONI BELOWE-THE-LINE, IL TOUR DI 5 BICICLETTE PERSONALIZZATE
ATTUATE DA "EMMENTALLER" NEL 2007, SI RI-
CORDA
TRA LE PRINCIPALI PROMOZIONI DI PREZZO FI- LE OFFERTE SPECIALI
GURANO
TRA LE PRINCIPALI PROMOZIONI DI SERVIZIO FI- LE VENDITE A PREMIO
GURANO
TRA LE PRINCIPALI TECNICHE DI GUERRILLA “OOP ART” E “BODY RENTAL”
MARKETING, FIGURANO
TRA LE PRINCIPALI TECNICHE PROMOZIONALI LA RIDUZIONE DEL PREZZO E LA VENDITA CON
AL CONSUMATORE FINALE FIGURANO PREMI
TRA LE VALUTAZIONI TATTILI DI UN PRODOTTO, COMFORT, TEMPERATURA, ERGONOMIA
FIGURANO
TRA LE VARIE FORME DI COMUNICAZIONE CHE DELLA TECNOLOGIA “TOUCH SCREEN” ALLE VE-
LASCIANO SPAZIO AL “TATTO”, VA ANNOVERATA TRINE DEI NEGOZI
CERTAMENTE L’APPLICAZIONE
U UN CASO TIPO DI ESPERIENZA TATTILE DEL NELL’ICE BAR DELL’ABSOLUT VODKA
CONSUMATORE È RISCONTRABILE
UN ESEMPIO DI "STORYTELLING" È RISCON- AI LAUREANDI DELL'UNIVERSITÀ DI STANFORD
TRABILE NEL DISCORSO DI STEVE JOBS
23
UN PRICING DI PENETRAZIONE PUÒ DETERMI- BARRIERE ALL’ENTRATA
NARE
UN PRODOTTO PREMIUM-PRICE È GENERAL- IN PUNTI VENDITA ESCLUSIVI
MENTE VENDUTO
UN PROFUMO PUÒ SVOLGERE UN RUOLO DE- NON PERCEPISCE ALCUNA DIFFERENZA TRA UN
TERMINANTE NELLA SCELTA DEL CONSUMATORE PRODOTTO E L’ALTRO
QUANDO QUESTO
UN SISTEMA È APERTO QUANDO È CAPACE DI INTERAGIRE CON L’ESTERNO
UN’EFFCACE INFORMATIVA SOCIETARIA SODDI- NATURA ESTERNA
SFA BISOGNI DI
UNA COMUNICAZIONE ECONOMICO- IMPEDISCE FENOMENI DI ADVERSE SELECTION
FINANZIARIA TRASPARENTE
UNA DIMINUZIONE DEL 10% NEL PREZZO DI UN LA DOMANDA È ANELASTICA
PRODOTTO DETERMINA UN AUMENTO DELLE
VENDITE DEL 5%
UNA RIDUZIONE DEI COSTI DEL 16% PER AVER IMPATTA POSITIVAMENTE SUL ROI
SPOSTATO UNA PARTE DELLE RICHIESTE AL CU-
STOMER SERVICE SU TWITTER
UN'INFORMATIVA FINANZIARIA OTTIMALE DE- ALLINEAMENTO TRA VALORE INTRINSECO DEL
TERMINA TITOLO E VALORE DI MERCATO
UN'INFORMATIVA FINANZIARIA OTTIMALE NEL CREAZIONE DEL VALORE D'IMPRESA
CREARE CONDIZIONI DI SIMMETRIA INFORMATI-
VA DETERMINA
UNO DEGLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE FARSI ACCETTARE DALLA COMUNITÀ FINANZIA-
ECONOMICO-FINANZIARIA È QUELLO DI RIA
UNO DEGLI STRUMENTI CONSIDERATI CRITICI E IL RENDICONTO FINANZIARIO
RILEVANTI DELLA COMUNICAZIONE ECONOMI-
CO-FINANZIARIA È
UNO DEI PRINCIPALI METODI DI STIMA GIUDIZIO DEGLI ESPERTI
DELL’ELASTICITÀ RISPETTO AL PREZZO:
UNO DEI PRINCIPALI OBIETTIVI DELLE STRATE- OBIETTIVI DI PROFITTO
GIE DI PREZZO
V VALORI E NORME DEBOLI O NON CHIARE DETERMINANO INCERTEZZA
VANTAGGI DEL MARKETING VIRALE BASSI COSTI
VANTAGGI PER LE AZIENDE DEL CO-MARKETING MIGLIORARE LA CREDIBILITÀ DELL'AZIENDA
FILANTROPICO
VIRAL MARKETING CLASSICO L’UTILITÀ PER L’UTENTE È LEGATA AL NUMERO
DI ATTIVAZIONI PROMOSSE
W WOM" È L'ACRONIMO DI WORD-OF-MOUTH
24
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Strategia e comunicazione d impresa
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Scaricato da Paola Navach (navachpaola@gmail.com)
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In un contesto di sistemi aperti, qual è la nuova economia, l’impresa è alla continua ricerca di consenso e
legittimazione competitiva, sociale e istituzionale nel suo ambiente di riferimento.
La sua attività è fondata su un incessante interscambio con gli altri fattori sociali realizzato nell’ambito di relazioni
avviate e gestite attraverso la comunicazione.
Una chiave interpretativa di straordinaria efficacia per comprendere appieno le dinamiche dell’impresa e il ruolo
strategico della comunicazione è costituito dall’approccio sistemico.
Come ogni ordine di sistemi l’impresa è costituita da più elementi, ciascuno deputato a svolgere una determinata
funzione tra loro interrelati, i quali interagiscono dinamicamente e in modo sinergico relazionandosi con l’ambiente
esterno, nel perseguimento di una finalità comune.
L’impresa risulta quindi un sistema:
‚ Socio – tecnico: costituito da un’organizzazione di persone e di beni rivolta a uno scopo produttivo che
prevede l’operare coordinato di gruppi interni ed esterni;
‚ Aperto: che interagisce dinamicamente e in modo controllato con l’ambiente, con il quale scambia energia
(pressioni), informazioni e risorse (materiali e/o immateriali);
‚ Economico a finalità plurime: finalizzato a generare profitto e valore per la collettività;
‚ Organico: caratterizzato da un ciclo di vita, che assorbe risorse dall’ambiente esterno e tende e modificare le
proprie caratteristiche per adattarsi al contesto nel quale opera;
‚ Auto poietico: capace di rigenerare continuamente la propria organizzazione;
‚ Relazionale: che vive in simbiosi con altri sistemi esterni;
‚ Cognitivo: risultante di un insieme di conoscenze e capace di produrre e diffondere nuova conoscenza.
L’impresa è infine un sistema vitale, guidato da un organo di governo, composto da sub-sistemi e immerso in un
ambiente formato da sovra-sistemi.
In quanto, sistema socio – tecnico, l’impresa è composta da un complesso ordinato di risorse, umane finanziarie e
tecniche, organizzato in modo sinergico ed orientato a uno scopo economico-produttivo.
L’impresa inoltre è configurabile come sistema aperto e contestualizzato; questo opera in un ambiente generale
all’interno del quale si collocano soggetti, istituzioni, sovra sistemi che pongono vincoli, condizionamenti, opportunità e
influenzano la vita dell’impresa.
All’interno dell’ambiente generale l’impresa individua il proprio ambiente competitivo, che deriva dalle scelte di
business in ordine ai prodotti-mercati in cui competere e definisce il proprio ambiente transazionale, che comprende
tutti i soggetti con i quali vengono intrattenuti rapporti di scambio. Sarà l’impresa con le sue decisioni a definire
l’ambiente competitivo.
Esso entrerà in contatto con quattro differenti mercati:
‚ Mercato del lavoro, costituito dalla forza lavoro;
‚ Mercato della produzione, composto dai produttori di materie prime o semilavorati e servizi indispensabili per
l’attività aziendale;
‚ Mercato finanziario, rappresentato dalle Borse Valori, intermediari finanziari e da altri prestatori di capitali;
‚ Mercato di vendita, costituito dagli acquirenti di beni e servizi prodotti.
L’impresa quindi si presenta al centro di un microambiente che viene diviso in ambiente transazionale e ambiente
competitivo. L’apertura del sistema impresa è così il requisito che le consente di interfacciarsi con l’ambiente esterno
e quindi di migliorare la sua coerenza con l’ambiente.
L’interazione tra impresa e ambiente esterno comporta l’esistenza di una serie di flussi di diversa natura. L’interazione
generalmente si concretizza in una serie di atti di scambio dell’impresa con altri sistemi per cui ciascuna parte
dell’interazione comporta per definizione sia un flusso di entrata che di uscita.
Per consentire un’opportuna interazione con l’ambiente esterno l’impresa deve pertanto essere dotata di una capacità
di apertura, che è progettata in funzione delle necessità imposte dalla natura del business, tuttavia le sue modalità e
la sua entità sono influenzate dalla cultura aziendale. L’apertura verso l’esterno non può essere totale in quanto i
flussi smodati o incontrollati possono generare un eccessivo livello di disordine organizzativo. Quindi l’organo di
governo pertanto è deputato a misurare e regolare il grado di entropia (grado di disordine) utilizzando in modo più o
meno spinto la capacità di apertura e andando così a definire il relazione alla propria strategia il grado di apertura del
sistema impresa.
Nell’evoluzione della teoria dell’impresa le organizzazioni imprenditoriali vengono qualificate come istituzioni sociali a
finalità plurime. Essa non opera solamente nel perseguimento di finalità economiche ma tende contestualmente al
conseguimento degli obiettivi sociali.
L’impresa quindi deve assumere un ruolo di responsabilità sociale, che in definitiva si sostanzia nella ricerca di
risonanza tra le sue finalità e quelle dei propri interlocutori sociali. I gruppi sociali con i quali l’impresa intrattiene delle
relazioni e che sono portatori d’interessi nei suoi confronti rappresentano dunque delle forze capaci di influenzare la
dinamica evolutiva dell’impresa attraverso l’esercizio di pressioni o di attese.
Al tempo stesso tali gruppi sono soggetti a essere a loro volta influenzati dall’attività dell’impresa, ricevendo da essa
pressioni competitive, aspettative e risorse.
La gamma di portatori d’interesse dell’impresa “stakeholders” è molto ampia e si dividono in: primari se sono
necessari per l’esistenza dell’impresa e secondari se non hanno un rapporto diretto.
Tra gli stakeholders primari troviamo: la proprietà (soci, azionisti), i finanziatori (istituti di credito, obbligazionisti,
creditori), i dirigenti, i dipendenti, i clienti, i fornitori, i business partner e i concorrenti.
Tra gli stakeholders secondari troviamo: le istituzioni (politiche, economiche, nazionali, locali), la comunità locale, il
pubblico e i gruppi di rappresentanza e di pressione (sindacati, associazioni ambientaliste, ecc).
I principali cambiamenti che hanno contribuito a caratterizzare il nuovo ambiente competitivo dell’impresa sono stati:
‚ La globalizzazione dell’economia;
‚ I fattori chiave qualificanti l’ambiente di marketing;
‚ La crescente pressione delle istituzioni e della società civile sull’attività delle imprese.
Il processo di globalizzazione definisce nuove regole, nuovi confini, nuovi protagonisti della competizione. Con
l’incremento dell’integrazione politica, economica e finanziaria si è verificato un notevole aumento dei livelli
concorrenziali tra Paesi e tra imprese.
Un secondo insieme di fattori riguarda più da vicino l’ambiente di marketing e concerne l’evoluzione dei consumi e dei
consumatori, la richiesta di un rapporto personale e personalizzato tra impresa e clienti (fenomeno presumerismo).
Terzo fattore sono le crescenti pressioni delle istituzioni e della società civile sull’attività delle imprese, ossia il nesso
che lega le istituzioni e le imprese per il perseguimento di uno sviluppo sostenibile sotto un profilo sia economico che
sociale.
Nelle organizzazioni orientate a superare gli ambiti fisici di concorrenza appare evidente la centralità della cultura
d’impresa nel governo del sistema delle relazioni interne, esterne e di co-makership.
La cultura aziendale esprime la personalità d’impresa nei rapporti con l’ambiente esterno e soprattutto all’interno della
struttura, nei confronti di molteplici unità operative articolate per tipologia di rapporto, diffuse nello spazio, ma
comunque orientati a comportamenti omogenei. Nei rapporti esterni la personalità d’impresa ne condiziona
l’immagine. Clienti, azionisti, finanziatori, fornitori sulla base dei rapporti istaurati concorrono essi stessi a determinare
l’immagine dell’impresa. Al livello interno dell’organizzazione la personalità d’impresa è finalizzata ad affermare
un’elevata identificazione, per realizzare un forte allineamento di obiettivi, interessi e comportamenti. Un simile
allineamento esplicita i valori guida e le regole di condotta dell’azienda, ponendo le basi per agire unitariamente nel
raggiungimento di finalità comuni.
Non meno importante la gestione della marca che sintetizza la notorietà e l’immagine che un’impresa è stata in grado
di affermare presso il pubblico di riferimento. La definizione di marca come relazione tra l’offerta aziendale e una
domanda porta a considerare la marca stesso come un risultato. La marca rappresenta un asset immateriale e in
quanto tale è parte integrante del patrimonio aziendale. Con riferimento alla marca, la brand equity (patrimonio di
marca) definisce lo stato, in un dato momento, della specifica relazione instaurata da una definita offerta con un
P
mercato di riferimento. La brand equity è un bene immateriale complesso e rappresenta per l’impresa un vero e
proprio potenziale capace di creare valore.
È possibile individuare quattro strategie di marca:
1. Marca e pubblicità globale effettuate da aziende come: Coca Cola, Nike, Levi’s, Mc Donald;
2. Marca globale e pubblicità locale come Barilla e Twix;
3. Marca locale e pubblicità globale come Coccolino, Unilever, Mimosin, Huggy e Snuggle;
4. Marca e pubblicità locale, tipico di prodotti alimentari.
Nell’ultimo decennio il quadro quali - quantitativo dei consumi si è modificato profondamente. Da una parte tale
mutamento è dovuto alla trasformazione dei profili demografici della popolazione, che ha indotto conseguenti riflessi
sui comportamenti del consumo. Accanto a ciò si osserva una dinamica di tipo sociale, dove l’interpretazione del
consumo è inteso non più come fine ma come mezzo attraverso il quale esprimere valori, identità e individualità.
Un altro fattore che qualifica il cambiamento dell’ambiente di marketing di questi ultimi anni è il potere sempre più
rilevante della grande distribuzione.
In funzione del processo di concentrazione, modernizzazione e internazionalizzazione degli apparati distributivi, noto
come Rivoluzione Commerciale, le grandi imprese commerciali hanno assunto un ruolo guida nei canali di marketing
andando ad acquisire la capacità di influenzare da una parte il comportamento di acquisto e di consumo dei clienti
finali e dall’altra le politiche di marketing dei produttori. Tali mutamenti spingono le imprese industriali a sviluppare un
approccio di marketing specifico nei confronti dei distributori i quali costituiscono il primo mercato da conquistare,
indispensabile per poter avere accesso al mercato finale.
La società civile tende ad affermare nuovi valori e ad assumere un potere di controllo e di condizionamento sempre
maggiori nei confronti delle imprese. Si avverte sempre di più l’esigenza di una responsabilità sociale d’imprese,
questa consiste essenzialmente nel preservare la riuscita economica e trarre vantaggi commerciali, migliorando la
reputazione dell’azienda e conquistando la fiducia dei portatori d’interesse (stakeholders) e della comunità locale.
A livello internazionale si assiste a un processo di avvicinamento tra impresa e la società, generato sempre dalla
maggiore attenzione ai temi dell’etica e della responsabilità sociale. L’impresa deve adottare un comportamento etico
il che vuol dire non solo conforme alla legge, ma anche istaurare un corretto rapporto con l’ambiente, adottare
politiche rispettose dell’individuo e più in generale svolgere un ruolo positivo verso il contesto economico e sociale in
cui si trova ad operare. La stessa mission d’impresa non è più basata su una visione statica del profitto inteso come
unico fine dell’attività sociale ma evolvendosi si fa interprete non solo di obiettivi economici ma anche di quelli sociali
ed ambientali.
È diventato determinante per l’impresa dimostrare pubblicamente il proprio operato in ambito sociale, creando,
diffondendo documenti informativi di supporto diversi dal bilancio d’esercizio o quanto meno lo integrino. La risposta a
tale esigenza ha portato allo sviluppo e all’ideazione di appositi strumenti di rendicontazione sociale come esempio il
Bilancio Sociale e il Codice Etico.
Il destinatario del bilancio sociale sono tutti gli stakeholders che direttamente o indirettamente sono coinvolti
nell’esercizio dell’attività. Il Codice Etico è la carta costituzionale dell’impresa, ossia una carta dei diritti e doveri morali
che definisce la responsabilità etica – sociale di ogni partecipante all’organizzazione aziendale.
La missione è un’enunciazione degli scopi dell’azienda persegue. Esso costituisce un fattore cruciale nelle aziende,
sia nei confronti del management sia perché rappresenta una componente fondamentale per le decisioni di acquisto
da parte dei clienti finali, sia relativamente alla gestione delle attività, sia infine perché rappresenta l’ingrediente
fondamentale affinché l’azienda possa competere con i principali concorrenti.
Il ruolo strategico della comunicazione istituzionale viene attuato perseguendo una serie di meta-obiettivi: far
conoscere l’identità del’impresa, i suoi valori e la sua mission.
La mission interessa aspetti diversi della cultura aziendale:
‚ La cultura organizzativa e quella del cambiamento;
‚ Gli atteggiamenti;
‚ La trasformazione dei comportamenti professionali;
‚ Il sistema dei valori in atto e quello desiderabile;
‚ La complessità e la personalizzazione dei servizi;
‚ L’impegno all’interno dell’organizzazione.
Di conseguenza i successi dei programmi della mission all’interno dell’azienda sono legati:
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Il management, in particolare quello intermedio è responsabile del miglioramento del rendimento dell’organizzazione.
Le componenti delle aziende, in quanto strutture variamente complesse sono:
‚ I valori orientati al servizio;
‚ Una solida struttura culturale funzionale allo sviluppo produttivo e all’acquisizione di atteggiamenti orientati al
cliente;
‚ Le modalità efficaci a suggerire agli operatori come rispondere a situazioni difficili e a bisogni non prevedibili.
La mission aziendale diventa di servizio unicamente se in azienda sono presenti modalità di produrre ed erogare
servizi qualitativi e se la fornitura di servizi ottimali ai clienti viene considerata elemento di efficacia e norma di
comportamento abituale.
La mission aziendale fornisce ai membri dell’organizzazione i significati dell’agire, definisce le norme di
comportamento e precisa gli orientamenti al servizio, per cui le attività i progetti e i programmi producono gli effetti
desiderati se adeguati al modello proposto che può essere utilizzato come elemento descrittivo del clima interno.
Ad esse appartengono i sistemi di norme ed i valori condivisi dai soggetti che partecipano all’azienda. Valori e norme
deboli o non chiare producono schemi di riferimento ambigui e determinano momenti d’incertezza.
Dal momento che la mission può essere misurata in termini di percezione, se ci si riferisce come l’insieme di proprietà
e caratteristiche di un prodotto o di un servizio nelle aziende può essere configurata come l’attitudine di un prodotto a
soddisfare i bisogni degli utenti ed è definita ai livelli:
‚ Delle risorse umane e materiali e della coerenza della loro gestione;
‚ Del controllo;
‚ Del sistema determinato per incrementare o assicurare la qualità.
L’evoluzione della cultura della mission costituisce un ulteriore retaggio del top management che la sviluppa
attraverso:
‚ La definizione dei valori di base dell’azienda;
‚ La determinazione della strategia operativa di fondo;
‚ Il conferimento dei valori;
‚ La ricerca del miglioramento continuo;
‚ Il coinvolgimento di tutto il personale.
Nel caso dei capi intermedi la mission deve comprendere il sistema di attività e di mansioni che essi sviluppano
siccome ricoprono una posizione aziendale di addetti:
‚ Alla risoluzione dei problemi mediante comportamenti governati dalle conoscenze;
‚ Alla pianificazione delle attività dei lavoratori che dipendono da loro;
‚ Al coordinamento delle risorse umane, economiche e tecnologiche in funzione di obiettivi prefissati;
‚ Alla definizione delle aspettative e delle richieste di altri operatori e/o dei clienti.
1. Shareholder value identificano l’interesse dell’azionista, può essere quantificato in termini di grandezze
economiche-finanziarie.
2. L’analisi del potere individua interessi e attese degli stakeholders.
La comunicazione di marketing non consiste in un trasferimento unilaterale d’informazioni per influenzare il pubblico di
riferimento. Essa comporta piuttosto l’aprirsi all’ascolto e all’interpretazione del mercato; significa svolgere un insieme
di attività che alimentano relazioni biunivoche tra l’impresa e la domanda finale o intermedia.
L’impresa utilizza la comunicazione per interpretare e influenzare l’ambiente interno ed esterno, essa negli ultimi anni
ha acquisito una funzione di leva strategica per lo sviluppo e la gestione delle imprese, diventando a tutti gli effetti una
funzione aziendale, la cui importanza è uguale a quella produttiva o di marketing.
La comunicazione strategica, per essere efficace e per generare più appartenenza deve essere molto coerente nelle
sue componenti interne ed esterne con gli atti gestionali, inoltre deve essere riferita sempre ai valori guida, eticamente
fondati, dichiarati.
L’importanza dell’etica in azienda dipende dal riconoscimento del fatto che essa sia una componente stabile nelle
valutazioni economiche dell’impresa stessa, e quindi un punto di riferimento per la qualità dei prodotti e le relazioni
esterne e interne.
I processi comunicativi sono per definizione di tipo circolare, dinamico e interattivo.
La distinzione tra comunicazione interna ed esterna è fondata sulla collocazione formale dei pubblici di riferimento.
Le organizzazioni imprenditoriali che ambiscono a restare sul mercato devono rinnovare continuamente le fonti dei
propri vantaggi comunicativi, sviluppando appropriate strategie evolutive con riferimento alla configurazione della
catena del valore. La catena del valore facendo leva sulla specializzazione e sugli asset specifici dei singoli
componenti e sull’attivazioni di relazioni collaborative tra i medesimi consente di ottenere livelli superiori di efficienza e
di flessibilità. Viene così a delinearsi un’organizzazione fondata su accordi, alleanze e partnership basata sui processi
e non sulle gerarchie, dove più attori mettono in comune le rispettive risorse per il raggiungimento di una finalità
comune.
La catena del valore consente di rappresentare l’insieme delle attività svolte da un’azienda per acquisire, progettare,
produrre, vendere, consegnare ed assistere i suoi prodotti. La catena del valore si compone di nove categorie di
attività tra loro collegate. L’unità di misura del valore è monetaria ed è rappresentato dal ricavo totale che varia al
variare del prezzo e della quantità venduta.
La catena del valore visualizza due elementi essenziali da cui può partire per creare un progetto valido:
‚ Le attività generatrice di valore;
‚ Il margine.
Le attività generatrice di valore vengono misurati in termini di costi necessari per realizzarle, mentre il margine è la
differenza tra ricavo totale e il costo complessivo.
Ogni attività generatrice di valori si serve di elementi senza i quali niente potrebbe funzionare: risorse umane, input
acquistati dall’esterno (materie prime, servizi) tecnologia (macchinari, sistemi informativi), informazioni (anagrafiche
dei clienti, difetti dei prodotti).
Le attività generatrici di valore sono di due specie: attività primarie e di supporto.
Le attività primarie riguardano la realizzazione fisica del prodotto o servizio, la sua vendita e l’assistenza post-vendita.
Le attività di supporto sostengono le attività primarie e forniscono a tutta l’azienda l’input, risorse umane e tecnologia.
Le singole attività di supporto possono essere associate a specifiche attività primarie (acquisti di materie) e possono
essere trasversali, ovvero non associabili ad una attività primaria.
Attività primarie:
‚ Logistica in entrata: attività legate al ricevimento, immagazzinamento e distribuzione dei fattori produttivi;
‚ Produzione: è la fase di trasformazione delle materie prime o semi-lavorati nel prodotto finale;
‚ Logistica in uscita: riguarda la raccolta, lo stoccaggio, la programmazione delle spedizioni;
‚ Marketing e vendite: attività legate allo studio dei comportamenti di acquisto della clientela, alla
determinazione dell’offerta, alla determinazione degli attributi del prodotto, alla pubblicità e alla
determinazione dei prezzi.
‚ Servizi: attività legate al durante e post vendita come l’assistenza, l’installazione, alle riparazioni ecc.
Attività di supporto:
‚ Approvvigionamento: è la funzione di acquisto dei fattori produttivi utilizzati nella catena del valore;
‚ Sviluppo delle tecnologie: si tratta di ogni tipo di tecnologia, di know-how, di procedure ossia sono quelle
attività spesso fondamentale per la competitività di qualsiasi azienda;
‚ Gestione delle risorse umane: è l’insieme delle attività che hanno a che fare con la ricerca, l’assunzione e lo
sviluppo di tutti i tipi di personale. Inoltre ha il compito di mantenere alta la motivazione dei dipendenti;
‚ Attività infrastrutturali: esso si compone di attività fra cui direzione generale, l’amministrazione, la finanza, il
legale e i rapporti con gli enti pubblici.
Il risultato complessivo dell’agire dell’impresa può essere definito come output sistemico, un costrutto
multidimensionale che comprende i flussi, materiali e immateriali rivolte a tutte le categorie degli stakeholders.
Il valore che interlocutori dell’impresa portatori di risorse e fruitori del suo output è fortemente influenzato dalla
comunicazione, si può quindi affermare che la comunicazione diffonde e crea valore.
La comunicazione contribuisce alla crescita del patrimonio intangibile, alimentando le relazioni, favorendo lo sviluppo
e la condivisione delle conoscenze sostenendo l’immagine dell’impresa e dei suoi prodotti.
Possiamo definire due accezioni distinte d’immagine:
‚ L’immagine interna o intra-sistemica che viene percepita dall’azienda stessa e dalle sue componenti;
‚ L’immagine esterna o inter-sistemica che viene percepita all’esterno da tutti gli altri pubblici, rappresenta il
driver per il corretto collegamento dell’azienda nell’ambiente.
L’immagine intra-sistemica è influenzata prevalentemente dalla comunicazione interna, mentre quella inter-sistemica
dalla comunicazione esterna.
Tuttavia occorre sottolineare che l’immagine dell’impresa non viene determinata esclusivamente dal processo
comunicativo pianificato, ma anche da altri fattori come comunicazione deliberata, informale, la perfomance
dell’azienda, le sue azioni, il modo con il quale essa opera ecc.
La comunicazione di marketing è rivolta prevalentemente ai clienti finali e intermedi, nonché agli influenzatori di
mercato ed ha l’obiettivo di migliorare le relazioni con tali pubblici e sostenere lo sviluppo dell’attività commerciale.
Ha la capacità di animare la product offering, portandola a conoscenza del cliente favorendo il raggiungimento dei
risultati di mercato come notorietà, immagine, vendita e quota di mercato.
La comunicazione organizzativa o gestionale è riferita a quei soggetti che in via diretta o indiretta sono coinvolti
nell’attività dell’impresa con un elevato grado di integrazione. Comprende la comunicazione verso il personale
(interna) e quella di confine (distributori, fornitori, consulenti e collaboratori), inoltre comprende anche la
comunicazione rivolta al mercato del lavoro. Esso ha la finalità di consolidare e diffondere i valori guida e la cultura
aziendale, acquisire consenso, adesione e motivazione.
In ciascuna area sopra descritta la comunicazione d’impresa si sviluppa su due diversi piani :
‚ Strategico (meta-comunicazione);
‚ Operativo (comunicazione corrente).
La comunicazione assume un ruolo fondamentale, in quanto rappresenta il collante delle organizzazioni sociali. Essa
costituisce una componente strutturale delle moderne organizzazioni sia verso l’interno che verso l’esterno.
‚ Verso l’interno contribuisce a ridurre il disordine e a sviluppare una forza coesiva tra le varie componenti
dell’impresa orientando i comportamenti verso finalità condivise;
‚ Verso l’esterno la comunicazione contribuisce il vettore delle relazioni che legano l’impresa all’ambiente in cui
opera atto a favorire la co-evoluzione dell’impresa e dei suoi interlocutori; ha un ruolo determinante nel
costruire l’immagine, la reputazione e la brand equity.
La comunicazione genera e sostiene le relazioni, sviluppa fiducia e conoscenza, produce credibilità strategica e
reddituale e contribuisce alla diffusione e creazione di valore.
La comunicazione istituzionale ha come obiettivo stabilire relazioni di qualità tra istituzione e il pubblico con cui si
relaziona, acquisendo una notorietà sociale e un’immagine pubblica adeguata ai suoi fini e attività. I destinatari della
comunicazione istituzionale possono essere di volta in volta tutti i diversi pubblici, clienti, dipendenti, gruppi politici,
pubblici poteri ecc.
L’elemento persuasivo è stato da sempre presente nelle formule comunicative perché dove due o più persone che
interagiscono e comunicano si dà mutua influenza e mutua persuasione, che può essere positiva o negativa.
Con il termine persuasione s’intende un processo comunicativo per il quale si cerca un cambiamento volontario nei
destinatari, convincendoli d’idee o aspetti specifici.
Il ruolo strategico della comunicazione istituzionale viene attuato perseguendo nel medio lungo termine una serie di
meta-obiettivi:
‚ Far conoscere l’identità dell’impresa, i suoi valori la sua mission;
‚ Rafforzare o modificare il posizionamento dell’impresa;
‚ Stimolare e consolidare un atteggiamento favorevole verso l’organizzazione e i suoi comportamenti da parte
degli stakeholder primari e secondari;
‚ Contribuire alla costruzione e al potenziamento del patrimonio di reputazione.
La reputazione d’impresa rappresenta la finalità sostanziale della comunicazione istituzionale, una buona reputazione
aziendale può essere alla base di livelli superiori di profitto e di valore sui mercati finanziari, di maggiore resistenza in
situazioni di crisi nonché di posizione di vantaggio competitivo.
Una buona corporate reputation determina fiducia nell’impresa, crea un più forte legame razionale ed emozionale con
i dipendenti, i clienti e gli altri stakeholder e agisce come fonte di autorevolezza e credibilità per tutti i soggetti con i
quali l’impresa intrattiene rapporti.
Gli aspetti della corporate identity vengono conosciuti dagli stakeholder attraverso i diversi comportamenti
dell’impresa (comunicativi, sociali, ambientali, ecc).
In questo quadro la comunicazione istituzionale può giocare un ruolo chiave per:
‚ Favorire una migliore conoscenza di tali elementi identitari;
‚ Creare determinate associazioni mentali costituenti l’immagine a livello corporate;
‚ Formare le aspettative degli stakeholder;
‚ Agevolare la congruenza tra il complesso di percezioni riguardanti l’azienda e i valori degli stakeholder stessi
e loro aspettative.
I pubblic affairs rappresentano l’insieme delle attività di comunicazione che un’organizzazione pone in essere più o
meno direttamente nei confronti delle istituzioni pubbliche e/o verso altri soggetti che comunque possono influenzare
l’attività dei pubblici poteri, al fine di ottenere il riconoscimento dei propri interessi.
La crescente importanza dei pubblic affairs è dovuta al fatto che i consumatori apprezzano in modo particolare proprio
le aziende che dichiarano la propria posizione sui temi particolarmente sentiti e che vanno ad allineare i propri
interessi a quelli della comunità in cui operano.
Comunicare con le istituzioni è importante per le imprese in quanto:
‚ Tutti i settori sono ormai disciplinati da regolamentazione specifiche e le imprese devono monitorare
l’evoluzione del contesto legislativo;
‚ Può dischiudere nuove opportunità di crescita dal momento in cui ha la possibilità di manifestare chiaramente
i propri interessi, tale attività può portare alla realizzazione di partnership tra pubblico e privato.
La crisi è un evento o un’emergenza improvvisa che infrange gli equilibri dell’azienda minacciandone gli obiettivi
fondamentali e producendo gravi conseguenze. Il crisis management rappresenta la modalità di risposta alle crisi
traumatiche di prodotto, può essere definito come quel processo ordinato di attività che va dalla previsione della crisi
fino alla gestione della stessa e delle fasi immediatamente successive. Il suo obiettivo è duplice, uno finalizzato al
superamento della crisi e dall’altro è volto ad attivare quel processo di apprendimento in modo da evitare l’insorgere in
futuro di eventi critici.
La comunicazione di crisi deve essere un processo interattivo di scambio nel quale deve creare un rapporto di fiducia
e di colloquio fra chi il rischio deve gestirlo e chi vi è esposto.
Ci sono differenti strategie di comunicazione a secondo degli obiettivi, tra i quali troviamo:
‚ Occorre stabilire obiettivi di comunicazione chiari, espliciti e precisi;
‚ Analizzare le informazioni disponibili sul rischio e valutarne i punti di forza e le aree di debolezza;
‚ Selezionare dei portavoce che sappiano spiegare e coinvolgere.
Il nocciolo della comunicazione di crisi si racchiude in un unico obiettivo la fiducia. I suoi tre elementi fondamentali
sono:
1. Considerare l’aspetto emotivo;
2. Condividere le preoccupazione del pubblico;
3. Mostrare impegno ad affrontare e gestire il problema.
Una situazione rappresenta una crisi organizzativa se presenta queste caratteristiche: grande rilevanza, bisogno
immediato di attenzione, sorpresa, necessità di azione, impossibilità di controllo da parte dell’organizzazione e rottura
degli equilibri di routine dell’organizzazione.
Gli strumenti che utilizza sono: costruzione di una task-force su cui sarà affidata la strategia e la gestione
dell’emergenza, nomina di un unico portavoce, predisposizione e diffusione di comunicati stampa, convocazione di
conferenze stampa, interviste e formazione ed addestramento dei membri della task force.
Il crisis management non termina con la fine dell’emergenza, ma ha altre due fasi per trasformare la crisi in
opportunità, ossia l’analisi e la valutazione dell’efficacia della comunicazione durante l’emergenza e il processo di
identificazione, revisione e rimozione delle cause che l’anno generata.
Per fare ciò l’impresa deve effettuare scelte inerenti la relazione da istaurare con gli attori del sistema competitivo e le
relazioni da istaurare con gli attori sociali. Il compito attribuito alla comunicazione è quello di rafforzare l’immagine
aziendale in modo che l’impresa possa costruirsi una credibilità strategica, accrescere la risorsa fiducia e ottenere il
consenso degli attori sociali.
La comunicazione economico – finanziaria si realizza concretamente attraverso:
‚ Le comunicazioni periodiche di matrice contabile;
‚ Le comunicazioni effettuate in particolari momenti della vita dell’impresa;
‚ Le comunicazioni effettuate attraverso la stampa specializzata o altri media;
‚ Le conferenze e la comunicazione personalizzata diretta a particolari soggetti.
Attraverso la comunicazione economica – finanziaria l’impresa cerca di attrarre risorse di cui necessita e di ottenere
l’appoggio delle forze sociali, in modo di favorire il conseguimento dei risultati positivi.
L’istaurarsi di una comunicazione trasparente e qualificata con i finanziatori facilita il fluire dei capitali da parte di
quest’ultimi impedendo fenomeni di adverse selection; una mancanza di trasparenza aggrava l’alea di incertezza
traducendo in una diminuzione dell’ammontare dei capitali che gli investitori daranno all’impresa.
La mancanza di fiducia tra management e investitori porta a delle asimmetrie che alterano le condizioni di rapporto tra
le parti per i seguenti motivi:
‚ L’investitore deve assumere decisioni in condizioni di maggiore incertezza, in quanto non dispone di tutte le
informazione necessarie di cui l’altra parte è in possesso;
‚ Il management che dispone di tutte le informazioni può farne un uso non corretto allo scopo di perseguire gli
interessi personali.
Il bilancio di esercizio della piccola impresa pur essendo spesso l’unico documento destinato a terzi non può essere
considerato a pieno titolo uno strumento di comunicazione dell’impresa.
Il bilancio di esercizio è considerato dai suoi estensori un mero atto amministrativo, la sua redazione è svolta
solamente per soddisfare un obbligo sancito dal diritto positivo; la redazione del bilancio d’esercizio è delegata a
consulenti esterni.
Possiamo quindi affermare che i piccoli imprenditori considerano il bilancio un atto amministrativo e ne ignorano la
funzione comunicativa, inoltre l’interpretazione dei postulati di chiarezza, correttezza e aderenza al vero avviene
nell’eccezione più ristretta.
Tuttavia l’instaurarsi di una comunicazione più qualificata delle piccole imprese con i soggetti conferenti capitali di
rischio e credito consentirebbe a quest’ultimi di ponderare il grado di rischio relativo all’operazione di investimento e
finanziamento; attendere un tasso di remunerazione del capitale; proporre strumenti tecnici più opportuni in relazione
alle effettive esigenze di finanziamento delle imprese.
A oggi il panorama degli operatori si presenta come un insieme composito formato dai seguenti soggetti: banche
italiane, finanziarie bancarie italiane, fondi chiusi di diritto italiano, operatori internazionali, finanziarie private e
finanziarie pubbliche e del settore cooperativo.
Gli operatori di settori presenti in Italia sono attualmente 566 e sono riuniti nell’A.I.F.I. (Associazione Italiana Financial
Investors).
La missione degli investitori può essere definita come quella di investire capitali di rischio d’aziende ad alto potenziale
al fine di realizzare valore per i propri azionisti.
Per gli investitori finanziari (I.F.) le attività fondamentali sono riassunte in:
‚ Individuare e selezionare gli investimenti al fine di ottimizzare l’allocazione delle risorse disponibili;
‚ Valorizzare la partecipazione fornendo capitale di rischio, know-how, manageriale, risorse umane e contatti;
‚ Individuare i tempi e modalità di smobilizzo delle partecipazioni al fine di massimizzare i profitti.
Le attività d’investimento nelle PMI di questi operatori è conosciuta con il termine Private Equity e comprende la
seguente tipologia d’interventi: avvio di nuove iniziative imprenditoriali (start-up); crescita aziendale e sviluppo dei
progetti imprenditoriali; ristrutturazioni della compagine societaria mediante acquisizioni, fusioni; sostituzioni di soci
che desiderano monetizzare la loro quota di capitale.
L’analisi dei principali bisogni d’informazioni sugli aspetti economico-finanziario sono riconducibili ai seguenti:
‚ Bisogni di natura legislativa derivati da obblighi di legge;
‚ Bisogni di natura esterna volta a soddisfare le esigenze d’informazioni provenienti da interlocutori di mercato;
‚ Bisogni di natura interna ovvero di carattere aziendale che inducono l’impresa a trasmettere informazioni
premianti per la sua attività e che si desidera far conoscere a tutti gli stakeholder interessati.
I mezzi principali attraverso cui le imprese soddisfano i bisogni informativi di natura legislativa sono i bilanci annuali
d’esercizio e nel caso si società quotate le relazioni pubbliche.
Tuttavia i risultati di bilancio sono pesantemente condizionati da norme giuridiche e fiscali e visti tali limiti le imprese
tendono a comunicare anche attraverso altri indicatori di natura extra-contabile, considerati fondamentali per giungere
a un giudizio attendibile sulla sua vitalità e durabilità.
L’ottimizzazione dei flussi informativi realizzata dall’investor relator porta numerosi vantaggi all’impresa: una politica di
comunicazione ampia, trasparente e tempestiva è molto apprezzata dal pubblico che può operare in modo più
consapevole le scelte di finanziamento e d’investimento; inoltre, consente di riflettere immediatamente nel prezzo
delle azioni i risultati positivi attesi.
L’impostazione di una politica di comunicazione efficace ed efficiente parte dalla conoscenza dei bisogni informativi e
delle capacità di analisi dei possibili interlocutori aziendali. Essi si possono dividere in due categorie:
1) Gli operatori attivi nei mercati dei capitali (stakeholder finanziari). In questa vi rientrano gli azionisti che, in
base all’influenza che possono esercitare sulle decisioni aziendali, vengono distinti in azionisti di
maggioranza, di controllo e di minoranza. A questi poi si aggiunge una peculiare categoria di azionisti: gli
investitori istituzionali.
2) Gli operatori attivi nei mercati reali. In questa vi sono i creditori che, prima della concessione del prestito,
necessitano delle informazioni sufficienti per svolgere un’attività di screening. A questi si somma la categoria
degli obbligazionisti. Sempre nella categoria degli operatori attivi nei mercati reali vi sono:
- Gli analisti finanziari, professionisti indipendenti, società di capitali, agenzie di rating: il complesso delle loro
attività viene anche detto security analysis industry.
- Le autorità pubbliche di vigilanza che hanno l’obbligo di tutelare gli investitori (Antitrust, Consob, Isvap,
Banca d’Italia).
Tra gli stakeholder non finanziari rientrano: i lavoratori, i clienti, i fornitori, lo Stato, i media specializzati.
Tutte le aziende, quotate e non, devono obbligatoriamente produrre informazioni contabili racchiuse nel documento di
bilancio, il quale si correda anche di alcune notizie extra-contabili. Le imprese con titoli negoziati nei mercati
regolamentati, invece, sono soggette ad ulteriori obblighi informativi, dettati, in Italia dal TUF (Testo unico della
finanza) e dai regolamenti della Consob e di Borsa Italiana.
La comunicazione accresce il valore del capitale economico solo se gestita secondo logiche di marketing.
Il fenomeno di trasferimento del valore intrinseco nei prezzi di mercato è noto come diffusione del valore.
I prezzi sono dati espressi dal mercato in quanto scaturenti dalle negoziazioni concluse dai diversi operatori; sono
osservabili sul mercato di quotazione e costituiscono delle grandezze oggettivamente misurabili
I valori sono grandezze stimate sulla base di previsioni di risultato e di apprezzamento dei rischi. Non sono osservabili
sul mercato in quanto opinioni formulate da ciascun operatore. Quando vi è tendenziale coincidenza si parla di
“perfetta diffusione” del valore: quando non coincidono si parla di “iper-diffusione” (il prezzo è notevolmente superiore
al valore intrinseco) o di “ipo-diffusione” (il prezzo è significativamente inferiore al valore intrinseco).
L’efficienza dei mercati è un concetto complesso che si compone di diverse dimensioni, le più rilevanti delle quali sono
quella informativa, valutativa, allocativa e funzionale.
Ciascuno di questi aspetti è influenzato da diversi fattori:
‚ L’importanza, la completezza e la dimensione dei mercati finanziari;
‚ Il grado di apertura dei modelli proprietari delle imprese;
‚ I fattori legislativi, le norme e le consuetudini tipiche del contesto di riferimento;
‚ Il livello di diffusione dell’investimento in capitale di rischio;
‚ La presenza più o meno ampia degli investitori istituzionali.
L’informazione, per essere efficiente, deve essere resa disponibile a tutti i soggetti che sul mercato stesso operano, in
tempi rapidi (teoricamente immediati), in forma intellegibile e a costi più possibili ridotti.
Un’informativa carente determinerebbe una dispersione dei valori stimati dal mercato.
Nel caso in cui le valutazioni del mercato sono mediamente superiori a quella interna si avranno fenomeni di
sopravvalutazione dei titoli e, quindi, di iper-diffusione (sovra-valutazione) del valore. Quando invece le valutazioni del
mercato sono in media inferiori a quella interna, si avranno bande di oscillazione dei prezzi comunque inferiori a valori
interni, evidenziando fenomeni di sottovalutazione dei titoli e, quindi, di ipo-diffusione del valore.
Il costo del capitale proprio di un’azienda è definibile come un costo opportunità, vale a dire una grandezza pari al
rendimento minimo richiesto da un investitore per finanziare l’azienda. La comunicazione finanziaria favorisce la
corretta percezione dei rendimenti attesi e rischi correlati; tali rendimenti attesi vengono confrontati con il costo del
capitale (rendimento minimo). Se il rendimento atteso supera il costo del capitale l'investimento è economicamente
conveniente e crea ricchezza per l'investitore.
L’EVA si ottiene dalla differenza tra il reddito operativo netto dopo le imposte prodotto nel periodo di riferimento ed il
costo del capitale impiegato per produrre tale reddito.
EVA = NOPAT – (WACC x CI).
dove: NOPAT = reddito operativo netto dopo le imposte.
WACC = costo medio ponderato del capitale.
CI = Capitale Investito (Capitale Impiegato).
EVA positivi indicano l’ammontare di valore economico che l’azienda sta aggiungendo al proprio capitale.
L’EVA cresce quando cresce il tasso di rendimento realizzato sul complesso delle attività esistenti, vale a dire quando
l’azienda incrementa il reddito operativo senza investire in nuove risorse.
Viceversa l’EVA decresce quando cresce il Costo del capitale.
9 IL MARCHIO
Esistono tre diversi metodi per valutare il marchio. Essi sono rispettivamente basati:
1) Sull’empirico.
2) Sul costo.
3) Sul flusso reddituale.
Con il metodo empirico (interbrand) il valore viene calcolato in base al flusso reddituale prodotto dal marchio e la sua
forza; quest’ultima intesa come:
• Leadership esprime il posizionamento competitivo;
• Stabilità esprime la fedeltà del consumatore al marchio;
• Internazionalità se ha una presenza internazionale;
• Mercato esprime le caratteristiche del settore;
• Trend evoluzione prevedibile del marchio;
• Protezione difendibilità legale di un marchio;
• Sostegno esprime il livello di promozione e sviluppo.
Con il metodo del costo il valore viene calcolato in base al costo necessario per sostituire il bene in questione (costo
di rimpiazzo) o per riprodurlo (costo di riproduzione) attraverso un approccio analitico o per indici e coefficienti.
Con il metodo economico-reddituale il valore del bene viene calcolato applicando multipli derivanti da transazioni
similari. Si basa sull’attribuzione a un bene immateriale del valore corrispondente ai prezzi realizzati in transazioni
recenti aventi per oggetto beni similari.
Lo strumento più efficace nella stima dei marchi è il metodo del Relief from Royalty che stima il valore dei marchi sulla
base di un ipotetico corrispettivo derivante dalla cessione in uso a terzi delle risorse immateriali oggetto di valutazione
(royalty).
In particolare questo metodo si basa sull’ipotesi che, qualora un bene dovesse essere preso in licenza da un soggetto
terzo proprietario del bene, bisognerebbe versare un ammontare periodico (le royalty appunto) per il suo utilizzo. Il
tasso di royalty è solitamente l’ammontare in percentuale che viene pagato per l’utilizzo dei diritti del bene immateriale
nel settore in esame. La comparabilità del tasso di royalty è determinata non solo dall’appartenenza allo stesso
settore delle società, ma anche dalla forza del bene.
P
Altri due metodi per la valutazione del marchio sono: il metodo dell’Excess Earning Test e metodo del Premium
Pricing.
Con il metodo dell’Excess Earning Test il tasso di royalty per il marchio è stimato partendo dal margine operativo della
Società (EBIT), a cui è sottratto il rendimento normale atteso per gli altri beni aziendali. L’extra-rendimento, in
percentuale sul fatturato, che ne residua è il rendimento da attribuire all’insieme dei beni immateriali della Società.
Il fondamento teorico dell’approccio dell’Excess Earning Test è che i beni immateriali raramente generano profitti se
non associati ad altri beni tangibili.
Il metodo del Premium Pricing ha l’obiettivo di determinare il Premium Price (anche in termini percentuali) di un
marchio qualificato rispetto a un marchio non qualificato. Tale metodo consiste nel comparare il prezzo di vendita dei
prodotti a marchio qualificato con il prezzo di vendita dei prodotti a marchio non qualificato. Dal differenziale di prezzo
vanno sottratti maggiori costi connessi alla qualità del prodotto, alla pubblicità, alla distribuzione ecc., determinando
così il margine differenziale del marchio oggetto di valutazione.
Contrariamente ai brevetti, i marchi al momento della registrazione hanno un valore pressoché nullo, essi devono
dare dimostrazione sul “campo” di costituire un motivo di differenziazione qualitativa del prodotto rispetto alla
concorrenza.
Il prezzo è generalmente indice di coerenza con la tipologia di prodotto offerta, il canale di distribuzione ed i punti
vendita utilizzati, nonché la comunicazione sviluppata. Il prezzo è certamente la variabile più flessibile del marketing-
mix.
Il prezzo è il valore di scambio del prodotto offerto, al suo interno ha una componente non materiale rappresentata dal
livello d’utilità e di soddisfazione ottenibile con il bene.
Il valore finanziario del prodotto rappresenta l’equilibrio, tra il valore che il produttore vuole trarre dal bene venduto e
l’attesa di soddisfazione e utilità che l’acquirente ritiene di ottenere attraverso il pagamento del prezzo.
Il prezzo, è il fattore principale di generazione dei volumi di vendita e quindi va ad influenzare la struttura dei costi.
Le decisioni sul prezzo possono risultare complicate a causa dei numerosi dettagli che devono essere considerati,
dovuto alla reazione dei consumatori, della clientela commerciale, dei concorrenti e di tutti coloro i quali
contribuiscono a formare opinione.
Le decisioni di prezzo possono essere declinate in relazione ai seguenti fattori:
‚ Obiettivi d’impresa e di marketing. Il management deve definire i prezzi in funzione della mission aziendale e
degli obiettivi complessivi d’impresa.
‚ Tipologie di obiettivi di prezzo. Questi rappresentano obiettivi che implicano importanti decisioni sul prezzo.
‚ Obiettivo di cash-flow. Implica l’adozione di prezzi elevati che creano un reale svantaggio rispetto alla
concorrenza.
‚ Costi. Sono l’elemento fondamentale sul quale definire il livello di prezzo.
Molto frequentemente si assiste a politiche di price-mix, dove l’impresa stabilisce prezzi più bassi, vicino al costo, per
alcuni prodotti di punta e di gran richiamo, e prezzi più elevati e remunerativi per altri prodotti in gamma e per gli
accessori, dove spesso la concorrenza non mostra capacità competitiva.
- Altre Variabili del marketing-mix.
Le decisioni sul prezzo vanno a influenzare quelle sul prodotto, la distribuzione e la comunicazione, ma è vero anche
il contrario.
Il livello del prezzo certamente incide sul volume della domanda di prodotto.
Pertanto, se è elevato, riduce le unità vendute e ha come conseguenza costi unitari di produzione più elevati.
La tipologia distributiva è strettamente correlata con il livello di prezzo.
Un prodotto premium-price è generalmente venduto in punti vendita esclusivi o selezionati, mentre nella distribuzione
intensiva e nella distribuzione organizzata sono venduti i prodotti di massa a prezzo contenuto.
Anche il canale distributivo trova una sua coerenza nel livello di prezzo. Il vendere attraverso un grossista o un
dettagliante trova decisioni di prezzo differenti.
Così pure il trasportare il prodotto attraverso l’utilizzo dei vari mezzi di trasporto o tecnologie di conservazione,
implicano strutture di costo diverse e quindi livelli di prezzo differenti.
Il processo di pianificazione di marketing e l’analisi di posizionamento competitivo sono fortemente influenzati dal
livello di prezzo dell’offerta aziendale, implicando ipotesi di comportamento dei concorrenti in termini di decisioni sul
prezzo.
- Attese dei membri dei Canali di vendita. Devono essere considerate al momento di definire i prezzi e quindi la
remunerazione per l’attività d’intermediazione svolta.
Le attese riguardano anche le condizioni commerciali, cioè il sistema degli sconti, del servizio post-vendita, del
sistema di soluzione dei reclami. Tutte queste attività devono essere considerate nella struttura del prezzo.
- Concorrenza. È importante che l’impresa sia al corrente delle politiche di prezzo sviluppate dalla concorrenza.
In un mercato oligopolistico esiste la possibilità di adottare politiche di prezzo diverse da quelle dei concorrenti
attraverso la differenziazione dell’offerta, la quale tende a distinguere il prodotto per alcune sue caratteristiche
peculiari che lo posizionano nella mente del consumatore.
In condizioni di concorrenza perfetta l’impresa ha notevole rigidità di decisioni sul prezzo in quanto la numerosità dei
concorrenti è tale che la scelta dei consumatori si dirigerà verso l’offerta a più elevato rapporto qualità/prezzo.
- Aspetti legali e regolamentari. In certi momenti l’attività governativa è diretta a influenzare il sistema di decisione del
livello dei prezzi sul mercato.
Il governo centrale può invocare il controllo dei prezzi in presenza di sintomi inflativi che vanno gestiti, congelare il
livello dei prezzi o determinare il loro tasso di crescita in un determinato arco temporale (in genere l’anno). La
creazione di Commissioni governative sulla Concorrenza (o di Authority garanti dell'equità nel processo competitivo)
pone regole che in qualche modo impediscono accordi tra imprese sul livello dei prezzi o la formulazione di prezzi
diversi.
Il marketer deve essere consapevole di queste restrizioni, leggi, regolamenti, per poter definire livelli di prezzi coerenti
con il sistema economico-sociale vigente.
Nel lungo periodo, il prezzo deve coprire l’insieme dei costi, fissi e variabili, altrimenti l’impresa non può realizzare una
redditività sufficiente per la sopravvivenza.
Quando le vendite aumentano, il costo unitario totale diminuisce perché i costi fissi vengono distribuiti su un maggior
numero di unità, il che ha per effetto la riduzione del prezzo base stesso. Nel breve periodo invece, un prodotto può
essere messo in vendita nel momento in cui il suo prezzo è superiore o uguale ai costi variabili.
L’approccio più diffuso per fissare il prezzo c.d. base è il metodo cosiddetto del cost plus. Esso consiste nel
considerare il costo di produzione del prodotto e nell’applicarvi un margine espresso in termini di ricavi percentuale sui
costi; in linea generale, quindi, il cost plus è una strategia che viene utilizzata per determinare il prezzo al dettaglio e/o
all'ingrosso dei beni e dei servizi offerti al consumo.
In generale, il cost plus è una definizione di costo che tiene conto di tutte le componenti di spesa sostenute (anche i
costi generali, gli oneri finanziari, le imposte e gli oneri figurativi).
Il successo del metodo del cost plus è determinato soprattutto dalle seguenti ragioni:
‚ Il suo principio è molto semplice e permette di calcolare i prezzi secondo parametri fissi;
‚ Esso si fonda su dati di costo oggettivi (costi fissi e variabili) e in parte soggettivi (spese generali e oneri
figurativi);
‚ Un prezzo calcolato in base ai costi è più facile da difendere e da giustificare, agli occhi del Top Management
o dell’area Amministrazione e Finanza.
‚ In numerosi casi (come nei supermercati dove si devono fissare migliaia di prezzi) vi è una forte pressione
affinché il sistema dei prezzi segua una procedura semplice;
‚ Da un punto di vista concorrenziale, il metodo del cost plus può permettere delle tacite intese tra i diversi
concorrenti, prezzo di cartello;
‚ Può anche darsi il caso che non vi sia concorrenza e che dunque non emerga un prezzo di mercato, come
nel caso delle opere pubbliche.
Se i costi, come più volte ribadito, definiscono il livello minimo (soglia) di prezzo, il mercato e la domanda stabiliscono
il livello massimo.
In particolare grande attenzione merita l’analisi della domanda relativamente alla sua sensibilità (elasticità) al prezzo.
Si definisce elasticità del prezzo come la percentuale di variazione del volume delle vendite per un cambiamento
dell’1% del prezzo.
Le condizioni che conducono a un’elasticità del prezzo/domanda elevata sono: grande somiglianza reciproca tra i
prodotti, scarsa differenziazione, prodotti facilmente interscambiabili; presenza sul mercato di prodotti sostitutivi e/o
complementari; consapevolezza dei prezzi da parte dei clienti; significativa frequenza d’acquisto; scarsa percezione
del rischio; buona conoscenza dei prodotti da parte dei clienti e capacità di valutarli in maniera oggettiva; pagamento
del prodotto da parte del decision-maker; scarsa consapevolezza del marchio o bassa fedeltà; alta qualità
ampiamente diffusa; distribuzione estesa; prezzi elevati in valore assoluto; guerra di prezzi tra rivenditori; scarsa
importanza dell’immagine o del prestigio del marchio; intensa attività promozionale nella categoria di prodotto
considerata; limitate quote di mercato.
In un mercato sempre più complesso e caratterizzato da un’elevata competitività, un alto sviluppo tecnologico il
concetto di qualità ha gradualmente assunto il significato più ampio di attività aziendale strategica (formazione del
personale, progettazione, distribuzione, promozione).
Il concetto di qualità di un bene o servizio, nel suo sviluppo storico, ha sempre posto l'esigenza di affiancare ai metodi
tradizionali del controllo statistico della qualità, altre metodologie come i metodi per la valutazione e l'interpretazione
della percezione del prodotto/servizio da parte dei consumatori ossia come essi valutano la qualità di prodotti o servizi
indicata con il termine di customer satisfaction.
Tra le varie metodologie statistiche in quest’ambito, si colloca la conjoint analysis finalizzata allo studio dei modelli di
scelta dei consumatori.
La conjoint analysis è ampiamente utilizzata nel settore dei beni di consumo e dei prodotti industriali, per i materiali e i
programmi informatici, le industrie automobilistiche, quelle alberghiere, i servizi ecc. I campi d’applicazione sono molto
vari, poiché il metodo è flessibile.
Il metodo si applica ad attributi concreti, così come a caratteristiche astratte, quali:
‚ La notorietà di una marca;
‚ Il tasso di gradimento della stessa;
‚ La qualità del servizio;
‚ L’affidabilità;
‚ La durata;
‚ La velocità d’intervento in caso di guasto ecc.
«La conjoint analysis serve, attraverso un processo di simulazione, per verificare il potenziale d’impatto di modifiche al
profilo di offerta e per definire il profilo competitivo ottimale di un nuovo prodotto».
Per raggiungere tali obiettivi, la conjoint analysis aiuta a individuare:
‚ Gli attributi maggiormente rilevanti per i potenziali acquirenti (Value Drivers).
‚ Il livello di ciascun attributo che massimizza l’utilità del potenziale acquirente.
La conjoint consente di misurare il valore economico percepito dai clienti del prodotto e dei suoi attributi più rilevanti
con un metodo basato sulla simulazione.
La conjoint analysis:
‚ È una tecnica multivariata.
‚ È una tecnica che consente di tenere conto della soggettività e consente di arrivare a misure disaggregate.
‚ È una tecnica simulata.
‚ La discriminazione basata sul prezzo indica prezzi differenti per lo stesso prodotto.
‚ La discriminazione basata sul prodotto indica prodotti differenti con lo stesso prezzo.
‚ La discriminazione dei prezzi può essere realizzata in via diretta adottando listini prezzi differenti.
‚ Il prezzo calcolato con il metodo del cost plus si basa su stime oggettive e soggettive.
‚ Il prezzo calcolato con il metodo del cost based si basa sui costi diretti.
Oltre all’approccio dei costi, un secondo metodo più diffuso per calcolare i prezzi consiste nell’analisi dei prezzi della
concorrenza.
I prezzi della concorrenza sono dei parametri fondamentali, che è indispensabile considerare al momento della
fissazione dei prezzi. In particolare, il calcolo della curva di domanda deve includere gli effetti dei prezzi della
concorrenza, pena il rischio di gravi errori sui volumi delle vendite.
Tuttavia, anche quando i diversi prodotti offerti sul mercato hanno prezzi molto vicini tra loro, i costi di produzione
possono variare da un’impresa all’altra in modo considerevole.
La redditività è elevata sul mercato dove l’approvvigionamento viene intermediato, mentre la maggior parte dei
concorrenti del mercato B ( i fornitori vanno direttamente dai clienti) subiscono delle perdite. Ricordiamo che i diversi
protagonisti dei due mercati vendono gli stessi prodotti. La differenza essenziale attiene al comportamento e
all’interdipendenza delle reazioni tra i concorrenti.
Quando si considerano le reazioni dei concorrenti, le decisioni di prezzo diventano più complesse poiché richiedono
un volume d’informazioni precise e affidabili maggiore, riguardanti sia il mercato sia gli attuali livelli di prezzo.
Oltre alla curva di domanda che descrive il comportamento dei clienti di fronte alle variazioni di prezzo, bisogna
valutare le reazioni dei concorrenti. Oltre a fattori economici oggettivi le reazioni dei concorrenti dipendono fortemente
dalla psicologia dei decision makers.
L’elasticità della domanda rispetto al prezzo si calcola come segue:
variazione percentuale della quantità domandata / variazione percentuale del prezzo.
Quando le modifiche di prezzo comportano significative variazioni nella quantità di prodotto domandata: questi casi si
configurano come situazioni di domanda elastica. Nei casi in cui, invece, le variazioni di prezzo non comportano
significative variazioni di domanda, ci si trova in situazioni di domanda anelastica.
Se il dato di elasticità della domanda in rapporto al prezzo è superiore a 1, la domanda è elastica, il che significa che i
consumatori reagiscono alle diminuzioni di prezzo acquistando maggiori quantità di prodotto. Oppure che, se il prezzo
aumenta, la domanda dei consumatori diminuirà.
Quando la domanda è elastica, le variazioni dei prezzi e delle vendite totali procedono in direzioni opposte: se i prezzi
aumentano, le unità vendute diminuiscono e viceversa.
Quando la domanda non è elastica, le variazioni dei prezzi e delle unità vendute procedono nella stessa direzione,
vale a dire che un incremento dei prezzi porta a un aumento delle unità vendute totali, mentre un decremento dei
prezzi porta a un decremento delle unità vendute.
In genere, la domanda dei beni di prima necessità è di tipo anelastico.
Ci sono diversi fattori che possono avere effetto sull’elasticità della domanda e sulle vendite. Consideriamo la
disponibilità di beni e servizi succedanei. Se esiste un succedaneo molto simile a un prodotto, la domanda di
quest’ultimo sarà elastica: infatti, un cambiamento di prezzo porterà inevitabilmente a un cambiamento della domanda
perché i consumatori passeranno ad acquistare il prodotto succedaneo.
L’elasticità della domanda dipende anche dal periodo considerato. Una domanda anelastica nel breve periodo può
diventare elastica nel lungo periodo.
Esiste anche un effetto reddito che influenza la domanda. In pratica, un cambiamento nei redditi percepiti dai
consumatori può incidere sulla domanda di prodotti, anche se i prezzi rimangono invariati.
Per alcuni beni chiamati beni inferiori all’aumentare del reddito diminuisce la domanda (esempio carne e legumi).
Infine la domanda per un prodotto può essere influenzato dai cambiamenti dei prezzi di un altro prodotto, un
fenomeno chiamato elasticità incrociata della domanda.
Uno dei principali metodi di stima dell’elasticità rispetto al prezzo è il giudizio degli esperti.
Il tempo è un parametro essenziale delle strategie di pricing: la maggior parte dei prezzi sono soggetti a frequenti
modifiche, e hanno dunque una durata limitata. Le ragioni per cui i prezzi variano e la forma che prendono queste
P
variazioni sono di molteplice natura. In termini generali, si può tuttavia distinguere la differenziazione di prezzo a breve
e a lungo termine:
‚ A breve termine, il tempo è uno strumento molto efficace per il fencing, vale a dire la “separazione” dei
segmenti di clientela. Le offerte promozionali e i prezzi bassi quotidiani fanno anch’essi parte della
differenziazione a breve termine;
‚ A lungo termine, la differenziazione di prezzo dall’alto (scrematura) e dal basso (penetrazione) di un nuovo
prodotto s’integra in una strategia più globale, il cui obiettivo è, per esempio, quello di affermarsi su un nuovo
mercato.
Quando un prodotto è nuovo, o quando non esistono ancora standard di prezzo nel settore, è possibile attuare
strategie di prezzo di scrematura, di penetrazione oppure di prova.
La strategia di penetrazione consiste nel praticare dei prezzi bassi per affermarsi su un nuovo mercato.
Le imprese ricorrono al pricing di penetrazione anche per scoraggiare l’entrata nel mercato da parte dei concorrenti:
quelle che per prima lanciano un nuovo prodotto godono di un importante vantaggio competitivo.
La struttura dei costi è una seconda ragione che può giustificare una strategia di penetrazione. Nel caso di prodotti
software, la maggior parte dei costi sono legati allo sviluppo e sono per lo più costi “affondati” o “sunk costs”. I prezzi
di lungo periodo sono prossimi ai costi variabili, particolarmente bassi nella produzione dei software.
Il prezzo soglia corrisponde al costo diretto, mentre il prezzo tecnico corrisponde al punto di pareggio.
Inoltre, una strategia di penetrazione favorisce l’acquisto di prodotti attraverso attività di sperimentazione, test e
knowledge sharing.
Le edizioni Atlas adottano in Francia una forma particolare di strategia di prezzi bassi, denominata step pricing, o
“incremento di prezzi per gradi”. Lo step pricing consiste nel fissare il prezzo in modo successivo, ossia dopo il terzo o
il quarto numero.
Nel caso di una strategia di scrematura, un nuovo prodotto viene introdotto al principio a un prezzo elevato e in
seguito viene commercializzato a un prezzo più basso. Lo skimming (“skim the cream”) consiste nello sfruttare, in un
primo tempo, le willingness-to-pay più forti. In seguito, i prezzi vengono ridotti, e i clienti con una willingness-to-pay più
debole possono anch’essi procedere all’acquisto. Le strategie di skimming sono utilizzate spesso per i libri o per i
prodotti di hi-teck.
La decisione di perseguire una strategia piuttosto che l’altra è un classico problema di scelta tra un risultato a breve
termine relativamente sicuro e uno a lungo termine caratterizzato da un rendimento atteso più elevato ma soggetto a
maggiori incertezze.
La strategia di skimming massimizza la redditività a breve termine. Viene raccomandata quando non vi sono effetti a
lungo termine o quando un simile rischio è considerato trascurabile.
La strategia di penetrazione s’iscrive in un’ottica di redditività a lungo termine. Essa presuppone una pianificazione
dettagliata, la capacità di sopportare delle perdite a breve termine e la volontà di accettare un rischio più elevato.
Un’ulteriore strategia di prezzo è il prezzo di prova. Praticare un prezzo di prova significa vendere un nuovo prodotto a
basso prezzo per un periodo di tempo limitato allo scopo di attirare i clienti. L’obiettivo consiste nel far accettare il
prodotto al mercato, per realizzare profitti in un secondo momento. Esso viene spesso utilizzato per servizi come
palestre, centro benessere, prodotti in abbonamento con periodi di prova, nella speranza che i clienti di prova
diventino clienti fedeli a prezzo intero in un secondo momento.
16 IL COMMUNICATION MIX
La comunicazione: «Insieme dei segnali emessi dall’impresa verso i diversi pubblici a cui si rivolge, i segnali cioè
indirizzati a clienti, distributori, fornitori, azionisti, istituzioni pubbliche, nonché quelli trasmessi dall’azienda al proprio
personale. La pubblicità è solo uno degli strumenti di comunicazione, accanto a forza vendita, promozione delle
vendite e relazioni esterne. La “pubblicità sui media” è una comunicazione di massa, a pagamento, unilaterale. “La
promozione delle vendite” comprende gli elementi destinati a stimolare l’acquisto di un prodotto specifico. Le “relazioni
esterne” hanno lo scopo di creare, per mezzo di un’azione deliberata, pianificata e sostenuta, un clima psicologico di
comprensione e fiducia tra l’organizzazione e il pubblico. La “forza di vendita” è una comunicazione “su misura”,
personale e bilaterale (in forma dialogica), che fornisce le informazioni dell’impresa, destinata più che altro a stimolare
da parte del cliente un’azione più immediata.
‚ Marketing orientato alla produzione, tipico di un ambiente economico caratterizzato da una domanda
superiore all’offerta. Il marketing gioca un ruolo limitato e passivo, esiste solo per vendere ciò che è stato
prodotto.
‚ Marketing orientato alle vendite, prevale una valenza tattica dei contenuti di marketing. Le azioni di
comunicazione svolgono prioritariamente una funzione persuasiva, volta a convincere il mercato ad
acquistare il bene/servizio offerto.
‚ L’orientamento al mercato, in base alla quale tutta l’organizzazione imprenditoriale è orientata al
soddisfacimento dei bisogni del cliente. In questo sistema di valori, la comunicazione di marketing assume
una valenza strategica.
La comunicazione per essere efficace deve riuscire a enfatizzare quegli attributi dell’offerta che rappresentano i fattori
chiave per la valutazione da parte del cliente e che costituiscono altresì aspetti distintivi rispetto alla concorrenza.
La comunicazione di marketing si prefigge, in linea generale, due obiettivi fondamentali: obiettivi economici e
comunicazionali.
Sul versante della domanda finale, gli effetti di natura economica più frequentemente studiati in letteratura riguardano
il potenziale aumento delle vendite e dei profitti.
In linea teorica, considerando la domanda come funzione inversa del prezzo, l’investimento in comunicazione di
marketing determina due effetti combinati:
‚ Uno spostamento della curva di domanda verso destra, che comporta un aumento delle quantità vendute a
parità di prezzo o un prezzo più elevato a parità di vendite;
‚ Un cambiamento “spezzato” dell’inclinazione della curva stessa, che denota una minore elasticità della
domanda al prezzo in caso di aumento di quest’ultimo e, viceversa, una maggiore elasticità nel caso
contrario.
Dato un certo ammontare di spesa, l’investimento in comunicazione di marketing è conveniente se risulta inferiore alla
variazione attesa dei profitti in un arco temporale definito.
Un altro obiettivo perseguibile attraverso la comunicazione di marketing è l’incremento del valore del cliente (customer
value).
Sul versante dell’offerta assumendo un’ideale situazione di partenza di concorrenza perfetta, pone in evidenza alcuni
possibili effetti a livello di settore, e in particolare:
‚ L’evoluzione verso una struttura di concorrenza monopolistica, con un elevato numero di competitor e prodotti
molto differenziati. In questo caso, l’utilizzo della comunicazione di marketing viene finalizzato a sostenere
una strategia di differenziazione;
‚ Il passaggio verso una configurazione di oligopolio differenziato, laddove un forte investimento in
comunicazione sia in grado di elevare significative barriere all’entrata sia incrementando i volumi di vendita
sia rafforzando la fedeltà alla marca.
Una volta attivata la percezione, è possibile quindi perseguire una serie molto ampia di obiettivi comunicazionali, che
possono essere distinti nelle seguenti categorie di risposta:
‚ Obiettivi di risposta non comportamentale (logico razionale, emozionale ed estetica, ideale);
‚ Obiettivi di risposta comportamentale;
‚ Obiettivi di risposta valutativa.
La razionalità:
E
E
I
P
Obiettivi di risposta comportamentale: sono essenzialmente legati all’azione che s’intende stimolare attraverso la
creazione e la diffusione dei messaggi di marketing. In questa sfera sono compresi diversi momenti dell’interazione tra
impresa e individuo consumatore, quali: la raccolta d’informazioni relative a prodotti, marche, canali distributivi ecc.;
Il passaparola sulle qualità di una specifica offerta; l’adesione a iniziative imprenditoriali; la partecipazione ad attività
di pubbliche relazioni; l’atto di acquisto e la sua ripetizione nel tempo; la fruizione del bene/servizio; il rilascio
all’impresa di informazioni personali socio-demografiche o legate agli stili di vita, alle abitudini di acquisto ecc.;
L’espressione di eventuali cause d’insoddisfazione.
Obiettivi di risposta valutativa: esso emerge qualora un individuo coinvolto nel processo di comunicazione di
marketing avvii un processo di apprendimento e valutazione del prodotto acquistato. Esistono diversi fattori che
concorrono all’apprendimento, ossia:
1. L’associazione: si tratta della forma più semplice di apprendimento, basata sulla connessione tra due
concetti, tra uno stimolo e una risposta o tra un’azione e il suo risultato;
2. Il rinforzo: è il meccanismo che, a fronte dell’osservazione di un nesso azione-ricompensa rispondente ai
propri bisogni, comporta la memorizzazione e la ripetizione di tale azione nel tempo;
3. La motivazione: rappresenta il “motore propulsivo” del processo di apprendimento essendo volta alla ricerca
della soddisfazione di una particolare propulsione.
Il “modello Foote, Cone e Belding” (FCB) propone un’interessante chiave di lettura analizzando le risposte
dell’individuo-consumatore sulla base di due variabili esplicative:
1) La modalità di apprendimento del reale, che presenta agli antipodi la razionalità e l’emozionalità.
2) Il grado di coinvolgimento, dipendente dal livello d’interesse soggettivo nei confronti della specifica offerta e
dal rischio percepito.
Incrociando le dimensioni spora citate, si perviene alla definizione di quattro diversi percorsi di elaborazione degli
input di marketing caratterizzati da una differente sequenza in cui si verificano le macro-fasi: learn (conoscenza
razionale), feel (sentire) e do (azione).
17 IL MODELLO FCB
‚ Feel - Learn - Do (oppure Feel - Do - Learn): Potrebbe essere la sequenza seguita nel caso di prodotti come
un’automobile di lusso, un cosmetico o un capo di abbigliamento alla moda. In questo percorso si ha una
spiccata componente emotiva e condizionate da un forte coinvolgimento. Il brand, in questo caso, non ha
bisogno di essere spiegato bensì sentito.
‚ Learn - Feel - Do: in una situazione di elevato coinvolgimento dove l’apprendimento è basato essenzialmente
su aspetti logico-razionali. Tale può essere il modello di risposta attuato per prodotti dall’elevato prezzo
unitario come un’assicurazione sulla vita, una lavastoviglie, un personal computer.
‚ Do - Learn - Feel: quando il coinvolgimento è basso e prevale un approccio di tipo razionale, si verifica una
sequenza “routinaria”. Si tratta di prodotti banali o sui quali è stata maturata un’esperienza consolidata come
detersivi, beni alimentari, articoli di carta ecc. Per questa tipologia di prodotti, le azioni di comunicazione di
marketing sono in genere finalizzate o al consolidamento delle abitudini o al perseguimento della
differenziazione rispetto alla concorrenza. Il messaggio pubblicitario deve indurre alla prova.
‚ Do – Feel - Learn: Nell’evenienza in cui al basso coinvolgimento si associ un approccio di tipo sensoriale e
affettivo, la sequenza di risposta sarà caratterizzata dall’aspetto edonistico; tale situazione riguarda i prodotti
che offrono piccole gratificazioni come caffè, cioccolatini, snack ecc.
Con riferimento a un dato tipo di prodotto rivolto a un particolare target, le attività di comunicazione potranno essere
opportunamente modificate nel tempo verso la ricerca di nuove sequenze specifiche.
Dagli obiettivi di comunicazione, discende il vero e proprio sviluppo della strategia di comunicazione di marketing, che
è responsabile del posizionamento effettivo della marca giacché definisce a chi, come e che cosa comunicare
relativamente alla brand identity.
Le principali tipologie di brand positioning sono:
‚ Posizionamento basato su una caratteristica distintiva: è il caso, per esempio, della Birra Peroni di cui viene
sottolineata l’italianità;
P
Al fine di realizzare l’impianto strategico, è necessario definire un marketing communication mix (MCM). Il MCM è un
insieme strutturato e poliedrico di strumenti di comunicazione, ciascuno dei quali è idoneo al raggiungimento di
particolari set di obiettivi.
Tra le principali leve della comunicazione di marketing ci sono: il brand identification system; la pubblicità; le relazioni
pubbliche; le promozioni; la forza vendita; il direct marketing; il packaging; il punto vendita; le fiere; la comunicazione
digitale; il codice etico e il bilancio sociale.
A fronte della crescente varietà, il MCM deve essere gestito in modo da presentare elevati livelli d’integrazione,
soprattutto in termini di:
‚ Coordinamento in fase di progettazione, esecuzione e controllo del programma di comunicazione;
‚ Coerenza sostanziale del messaggio di fondo (in linea con il posizionamento obiettivo e il relativo marketing
mix);
‚ Collaborazione tra diversi soggetti coinvolti (interni ed esterni).
Un tale approccio integrato alla pianificazione, allo sviluppo, all’esecuzione e alla valutazione di risultati chiede un
rilevante cambiamento culturale. Riassumiamo di seguito i principali fattori che stimolano tale cambiamento sono:
‚ Fattori sociali, consumatori e acquirenti divengono sempre più informati, pro-attivi e in grado di valutare le
alternative;
‚ Fattori economici, si assiste all’aumento dl costo dei mezzi di comunicazione di massa;
‚ Fattori comunicativi, declina l’efficacia della pubblicità di massa di tipo unidirezionale;
‚ Fattori tecnologici, il driver dell’innovazione tecnologica determina la proliferazione dei mezzi di
comunicazione.
Oggi va emergendo la crescente consapevolezza circa l’opportunità di ampliare la visione della comunicazione di
marketing, pervenendo a un approccio definito “comunicazione integrata di marketing” (Integrated marketing
communication o IMC), che appare più idoneo. Per ogni marca vi è più d’un obiettivo comunicativo da perseguire e
più di un portatore d’interessi da raggiungere; a sua volta, ciascun obiettivo e ciascun destinatario può essere
raggiunto con più strumenti di comunicazione.
Viene a configurarsi un “marketing communication mix integrato” (integrated marketing communication mix o IMCM),
che, nell’ottica dei destinatari rappresenta l’insieme dei messaggi ricevuti aventi a oggetto la marca, quale che sia la
fonte (impresa produttrice, venditore, dipendente ecc.).
La pubblicità supporta le altre attività di marketing al fine di raggiungere gli obiettivi di marketing e della
comunicazione in generale, e può avere a oggetto elementi diversi come: il corporate brand, la marca di prodotto, di
linea, ecc.
L’azione pubblicitaria è indirizzata al raggiungimento di una o più tipologie di obiettivi di risposta da parte del target:
non comportamentale, comportamentale e valutativa.
La televisione
Lo spazio pubblicitario acquistato su una stazione locale viene chiamato spot. La stazione televisiva che accetta di
trasmettere una pubblicità in un certo momento della giornata, chiamato daypart.
In Italia chi si occupa delle misurazioni in termini di ascolto è Auditel.
Le principali informazioni che vengono elaborate sono:
‚ L’ascolto medio è calcolato come rapporto tra la somma dei telespettatori presenti in ciascun minuto di un
dato intervallo temporale e il numero di minuti dell’intervallo temporale considerato;
‚ Lo share rappresenta la quota percentuale di ascolto calcolata come rapporto tra i telespettatori di una data
emittente e il totale di telespettatori nell’intervallo temporale predefinito;
La stampa
Le rilevazioni relative alla carta stampata sono svolte da ADS (Istituto dell’Accertamento Diffusione Stampa) e da
Audipress. ADS ha come scopo la certificazione e la divulgazione dei dati relativi alla tiratura e alla diffusione della
stampa quotidiana e periodica.
Audipress è un organismo con la finalità di svolgere indagini collettive di tipo quantitativo e qualitativo sulla lettura dei
giornali quotidiani e periodici.
Oggi Audipress conduce, con periodicità semestrale, due ricerche indipendenti e raccordabili: l’indagine quotidiani e
l’indagine periodici. Il sistema produce informazioni di particolare utilità come: il numero di contatti per pagina
(periodici), il numero di contatti per copia (quotidiani), la cumulazione dell’audience (numero lettori raggiunti dopo n
uscite, con n > 1), la probabilità di lettura, la duplicazione di lettura fra quotidiani e periodici, l’analisi di lettura secondo
gli stili di vita Eurisko.
Forza vendite
Le funzioni della forza vendita sono: le attività di servizio alla clientela (assistenza post-vendita, promozioni ecc.) e le
attività di trasmissione d’informazioni, dall’impresa al mercato e dal mercato all’impresa. La forza vendita non è più
solamente uno strumento tattico, volto a sviluppare le transazioni commerciali, ma partecipa attivamente al processo
di marketing strategico, sia con riferimento alla fase conoscitiva, che a quella di posizionamento. Tuttavia ha alcuni
limiti, ossia il costo per contatto molto elevato e l’impossibilità di raggiungere ampi target.
Le promozioni commerciali quelle che le imprese commerciali organizzano nei confronti dei propri clienti sono:
‚ Riduzioni di prezzo;
‚ Concorsi e giochi a premio;
‚ Premi;
‚ Campioni omaggio.
La formulazione del budget pubblicitario può essere valutato attraverso diversi metodi:
1. Un primo metodo (c.d. “razionale”) potrebbe essere applicato quando i risultati attesi sono per lo più di tipo
economico e, quindi, espressi in termini di potenziale aumento delle vendite e dei profitti;
2. Il metodo della percentuale delle vendite. Prevede di definire l’investimento in comunicazione in
considerazione di determinati parametri/percentuali sulle vendite (passate o future);
3. Il metodo dell’obiettivo da raggiungere. Lo stanziamento delle spese viene determinato in base a un processo
iterativo per conseguire obiettivi predefiniti;
4. Metodo della parità competitiva. Con questo metodo le imprese stabiliscono gli stanziamenti allo scopo di
mantenere invariato il loro rapporto di forza con la concorrenza;
5. Metodo dell’importo disponibile o residuale. Consiste nel definire la dimensione dello stanziamento
complessivo in funzione della situazione economica o finanziaria dell’impresa.
L’advertising può generare significati (valori) diversi con riferimento al consumo: in alcuni casi è rivolta alla creazione
di significati simbolici, in altri, di valori più razionali.
Prendendo come riferimento il quadrato semiotico di Floch: uno schema logico, grazie al quale per qualsiasi concetto
(campo semantico) si può rappresentare la possibile articolazione dei significati di fondo (valori) dello stesso,
mediante l’utilizzo di una “griglia topologica”.
Tale griglia presuppone la concezione del senso/valore come differenza, risultante da un sistema di tre relazioni
logiche binarie di carattere generale, descrivibili come nessi di:
‚ Contrarietà o presupposizione reciproca;
‚ Negazione o contraddizione;
‚ Implicazione o affermazione.
Seguendo la prospettiva semiotica, la pubblicità può assumere quindi quattro significati essenziali, a seconda che
tenda a sviluppare in modo esclusivo o prevalente uno dei valori che seguono:
1) Il valore pratico (contrario d’ideale)
2) Il valore ideale (contrario di pratico)
3) Il valore referenziale (implica il valore pratico e nega il valore ideale)
4) Il valore ludico (implica il valore ideale e nega il valore pratico)
1) La pubblicità pratica è connotata da un carattere strettamente funzionale in quanto ricerca una valorizzazione
pratica del consumo, i contenuti sono in prevalenza informativi, le argomentazioni logiche e il meccanismo
persuasivo attivato è solitamente di tipo razionale;
2) La pubblicità ideale è volta alla creazione di stati di tensione esistenziale e allo sviluppo di un’immagine di
marca imperniata su valori psico-simbolici;
3) La pubblicità critica o referenziale presenta una valenza informativa, ma in questo caso i contenuti veicolati
sono costruiti in modo tale da favorire e orientare un confronto critico da parte del consumatore tra costi e
benefici o qualità e prezzo;
4) La pubblicità ludica, invece, lungi dal risultare razionale, si sviluppa attraverso narrazioni leggere che
intrattengono, divertono e incuriosiscono.
A seconda dell’angolo visuale e del criterio interpretativo utilizzato possono essere individuate ulteriori tipologie
pubblicitarie.
1) Pubblicità strategica vs. tattica. Le campagne di tipo strategico si proiettano nel medio - lungo termine in
quanto sono finalizzate allo sviluppo o alla modificazione di un dato posizionamento della marca mentre la
pubblicità tattica si pone obiettivi immediati come, per esempio, sostenere una particolare iniziativa
promozionale;
P
2) Pubblicità istituzionale vs. di marca: le campagne istituzionali hanno sovente un carattere strategico e non
commerciale. La pubblicità istituzionale (corporate advertising) non è incentrata su singoli prodotti/brand bensì
sull’impresa nel suo complesso al fine di ottenere consenso e costruire una buona reputazione presso gli
stakeholders. La pubblicità di prodotto o di marca si concentra su singoli sistemi di offerta dell’impresa sia a
livello strategico che operativo.
3) Pubblicità d’immagine vs. informativa: le pubblicità informative sono caratterizzate da contenuti descrittivi e da
argomentazioni razionali mentre la pubblicità d’immagine utilizza assi comunicativi che fanno leva sulla sfera
delle emozioni e dei valori simbolici della marca.
4) Pubblicità di massa vs. interattiva.
5) Pubblicità commerciale vs. sociale; il tema generale della comunicazione commerciale è la valorizzazione del
consumo; invece, la pubblicità sociale, pur avvalendosi degli stessi mezzi, non diffonde alcun messaggio
connesso alla vendita, ma veicola contenuti inerenti tematiche di interesse generale e utilità sociale.
Il principale esponente nell’ambito della pubblicità sociale in Italia è un’organizzazione senza fine di lucro
denominata “Pubblicità Progresso”.
6) Pubblicità globale vs. locale: la campagna è globale quando esce in maniera uniforme in tutti i Paesi, locale
quando è studiata autonomamente in ogni Paese.
7) Pubblicità comparativa: nel messaggio pubblicitario basato su un’argomentazione comparativa si propone un
confronto implicito o esplicito, visivo o verbale, razionale o meno, con un’offerta concorrente. In Italia, la
comparazione esplicita tra marche e attributi delle stesse è stata consentita solo a partire dal 2000. I principali
ostacoli all’impiego di questo tipo di pubblicità sono sia di ordine strategico che giuridico.
Compito della promozione è convincere il target della validità di un certo prodotto e di conseguenza indurlo
all’acquisto. I motivi che spiegano l’incremento dell’uso e del successo delle promozioni sono:
‚ I clienti che sono diventati più sensibili ai prezzi;
‚ I distributori chiedono alle imprese di aiutarli a creare traffico nel punto vendita e ad attirare i clienti;
‚ La concorrenza, crescendo, contribuisce a moltiplicare il numero d’iniziative;
‚ I costi elevati della pubblicità;
‚ Le difficoltà economiche fanno sì che le aziende siano più attente al rendimento a breve termine;
‚ La promozione è una riduzione dei prezzi che gode di flessibilità ossia ha carattere temporaneo.
Gli obiettivi che l’azienda persegue attraverso la promozione sono di diverse tipologie:
‚ Promozione al cliente; si propone un vantaggio legato all’acquisto di un prodotto;
‚ Promozione al distributore; si propongono alle imprese distributrici vantaggi di carattere tipicamente
finanziario;
‚ Promozione commerciale;
‚ Promozione alla rete; indirizzata al personale interessato alla vendita del prodotto.
Tutti questi strumenti hanno alcune caratteristiche comuni che li differenziano dagli altri:
‚ Comunicazione;
‚ Incentivazione;
‚ Invito.
Le promozioni below the line hanno finalità di breve periodo e hanno lo scopo di aumentare le vendite del prodotto;
Le promozioni above the line (sopra la linea) vengono poste le spese preventivate;
Tra le promozioni di servizio è presente anche il sampling che consiste nell’offrire gratuitamente al consumatore un
prodotto al fine di favorirne la conoscenza e incentivarne la prova. Queste dimostrazioni (sampling):
‚ Hanno l’obiettivo di dimostrare la qualità e l’utilità di un prodotto;
‚ Vengono effettuate con frequenza nei punti vendita, ma possono anche svolgersi a domicilio e necessitano di
personale preparato e specializzato;
‚ Riguardano perlopiù elettrodomestici, cosmetici, prodotti per la casa, generi alimentari.
‚ Il sampling, inoltre, può essere offerto singolarmente oppure può essere condizionato all’acquisto di un altro
prodotto.
22 IL PACKAGING
La confezione è parte integrante del sistema prodotto, esso originariamente il suo ruolo era quello di contenere e
preservare il prodotto, ora invece è considerato un potente strumento di marketing.
Il packaging (confezione) ha una funzione strutturale (protezione, conservazione, riutilizzo, ecc.) e una funzione
comunicativa.
Lo svolgimento delle funzioni strutturali e comunicative nella fase di acquisto e di utilizzo crea valore per il
consumatore, secondo 4 dimensioni: il valore pratico, ideale, referenziale, ludico.
Il valore pratico fa riferimento al valore funzionale colto dal consumatore (se è sicuro, se possiede le caratteristiche
per essere riutilizzato e se è facile da trasportare). Le funzioni comunicative invece, s’interessano delle informazioni
scritte e raffigurate sulla confezione, che rendono più semplice l’uso del prodotto e anche della visibilità.
Il valore ideale si riferisce al valore simbolico che assume il packaging nei confronti del consumatore, esso si serve
soprattutto delle funzioni comunicative ed è legato al posizionamento del prodotto e alla sua immagine.
Il valore referenziale si fonda su un’analisi razionale costi/benefici. In questo valore le funzioni comunicative
consistono nell’introduzione d’informazioni che interessano il contenuto, per esempio gli ingredienti del prodotto
mentre le funzioni strutturali si occupano di migliorare la conservazione del prodotto con tecniche innovative o anche
solo di promuovere la convenienza.
Il valore ludico trova le sue basi nel valore emozionale trova le sue basi nel valore emozionale stimolando il
consumatore alla curiosità e al divertimento.
Relativamente alla struttura del packaging e considerando la sua dimensione materiale, il packaging è analizzabile in
quattro forme o livelli:
‚ Il packaging primario. L’involucro a diretto contatto con il contenuto.
‚ Il package secondario. Avvolge la confezione primaria fornendo una protezione ulteriore e potenziando la
comunicazione (es. Scatola).
‚ Il package terziario o imballaggio. Costituito da tutti i materiali per ragioni logistiche (il cartone).
‚ Imballaggio display. Consiste nel contenitore utilizzato per l’esposizione del prodotto nel punto di vendita.
Il package primario viene avvolto dal package secondario che offre una maggiore copertura e più informazioni
comunicative.
L’esposizione dei prodotti nel punto vendita avviene attraverso l’utilizzo di un contenitore chiamato imballo display.
Il package primario, secondario e il display svolgono la funzione di informare direttamente il cliente riguardo ad alcuni
contenuti in particolare di tipo: informativo, persuasivo (promuovono la partecipazione ai concorsi a premi), simbolico
(ampliano i contenuti informativi facendo riferimento alla componente logo e colore), di dialogo (aggiungono il numero
verde per il servizio clienti o altre info per contattare l’azienda).
Infine il package terziario o d’imballaggio, definito anche packaging di trasporto è l’insieme di tutti quei elementi che
servono per eseguire le funzioni logistiche, per esempio il cartone che racchiude i pacchi di merendine.
Il package secondario e terziario sono utili per agevolare le attività logistiche, per il consumatore sono efficaci per
stabilire un brand design system che sia in linea con i valori che motivano il posizionamento della marca.
L’attività di package design è mossa da diverse cause ma ci sono alcune che sono ritenute più comuni:
‚ Il ri-posizionamento della marca che avviene utilizzando il potere comunicativo della confezione per rinnovare
l’immagine della marca.
‚ L’introduzione/lancio di un nuovo prodotto o estensioni di linea.
‚ La necessità di rivitalizzare un prodotto/brand maturo.
‚ Disponibilità di nuovi materiali e/o tecniche di confezionamento.
‚ L’ottimizzazione delle attività logistiche.
‚ La propensione verso aspetti etici, per esempio il rispetto dell’ambiento.
‚ Il cambiamento delle disposizioni di legge.
In virtù dell’evoluzione dei comportamenti d’acquisto il punto vendita ha acquistato una serie di valenze/significati
come:
‚ Entertainment. Utile per far crescere il piacere dello shopping e per influenzare le scelte del e nel punto
vendita.
‚ Point-of-permanance.
‚ Luogo privilegiato di marketing.
Assistiamo dunque alla nascita di nuove tipologie di punti vendita che utilizzano e applicano sempre più tecniche di
marketing esperienziale.
Il punto vendita si distingue per:
‚ Ampiezza;
‚ Profondità assortimentale.
I servizi offerti dal punto vendita possono essere raggruppati in quattro settori: informazione, intrattenimento,
rassicurazione, fidelizzazione e coinvolgimento.
Il punto vendita, quale spazio per comunicare può assumere diverse identità e per questo si vengono a creare più
format distributivi:
‚ Flagship store. ‚ Corner.
P
Il flagship store, cioè negozio bandiera, è un negozio monomarca ed è localizzato su una grande superficie, magari
la più esclusiva della città, con una clientela molto vasta. Il flagship store consente di conciliare al meglio la
dimensione del branding e quella dell’intrattenimento.
Si parla di corner quando l’area che occupa il punto vendita è minore ai 30 mq e invece si chiama shop in shop
quando invece l’area occupata è maggiore. Il corner gestisce una sola marca e tutti i suoi prodotti dentro un negozio
multimarca. Rispetto al flagship store presenta sicuramente minori costi di sviluppo e gestione anche se comporta
oneri maggiori in termini di controllo e coordinamento.
Il concept store è un punto vendita che è caratterizzato dalla scelta di un tema: il cliente si trova immerso in un
ambiente unico dove ogni elemento, dagli arredi all’organizzazione degli spazi, è pensato unicamente per
suggestionare il cliente. Il concept store ha come obiettivo quello di incrementare il numero dei visitatori e aumentare
la loro permanenza all’interno del negozio. Quanto più si prolunga la durata della visita, tanto maggiore appare la
probabilità di acquisto.
Il factory outlet è la versione innovativa dello spaccio aziendale: definito factory stand alone se gestito direttamente
dal produttore o factory outlet village che consiste in un centro commerciale con più negozi monomarca che
vendono prodotti che non possono essere più commercializzati tramite i canali abituali.
Il temporary shop (pop-up store, pop-up retail o temporary store in americano) è chiamato così perché è un negozio
che apre solo per un certo tempo, alcune settimane o comunque poco più di un mese, che sponsorizza la marca
tramite innovative attività commerciali e comunicative. La merce venduta in questi negozi generalmente sono in
edizione limitata e la fornitura viene fatta in modo diretto dall’impresa al dettagliante e consente di praticare prezzi più
bassi.
Il concepimento e lo sviluppo di un punto vendita dipende da alcuni fattori come: dove è ubicato, se condizionata
dall’affluenza del pubblico, se esiste un parcheggio dalla dimensione del punto vendita, dalla struttura e dalle vetrine.
Le fiere
La fiera rappresenta un elemento importante perché attraverso le sue strategie riesce a raggruppare un vasto
pubblico e a comunicare in modo diretto con loro.
Gli attori coinvolti solitamente in un evento fieristico sono: ente fiera, espositori, potenziali clienti, visitatori. La sua
durata si limita a un certo periodo di tempo e questo evento viene riorganizzato con una cadenza stabilita; si svolge in
grandi spazi ben definiti e ha un tema da rispettare.
Le finalità che l’impresa si prefigge di raggiungere utilizzando la fiera possono essere di natura economica e
comunicativa. La finalità economica è quello di incrementare le vendite, di presentare elementi innovativi in modo da
attirare più pubblico, di promuovere nuovi prodotti, di creare nuove idee, di entrare in nuovi mercati anche
internazionali.
La finalità comunicativa invece, si occupa di sviluppare relazioni di lungo periodo tra l’impresa e i diversi stakeholder
interessati ai prodotti, di avvicinare le istituzioni e i consorzi.
La comunicazione che viene attuata dalla fiera si orienta verso due tipi di audience: l’audience della fiera (diretta) e
l’audience allargata della manifestazione (indiretta). La prima si orienta a tutti quelli che aderiscono alla fiera; la
seconda riguarda quel pubblico che non partecipa attivamente alla fiera ma che la segue attraverso altri mezzi di
comunicazione come per esempio la stampa, la radio o internet.
Nell’ambito dell’audience della fiera (partecipanti) è opportuno distinguere tra:
‚ Audience complessiva dell’impresa; rappresentata da tutti coloro che prendendo parte all’evento.
‚ Audience attiva dell’impresa. Composta da tutti i soggetti che fanno parte dell’audience dell’impresa e che
attivano una relazione.
Il successo di una fiera è decretabile in termini di efficacia. La dimensione dell’efficacia di una fiera è misurabile con
un set di indicatori:
‚ Efficacia di contatto. Rapporto tra l’audience dell’impresa e l’audience dell’evento fieristico. Tra i fattori che
influenzano questo tipo di risultato vi sono l’ubicazione e la grandezza dello stand, un’adeguata
comunicazione della presenza degli espositori e un’opportuna segnalazione nei percorsi fieristici.
‚ Efficacia di attrazione. Rapporto tra l’audience attiva dell’impresa e l’audience totale dell’impresa.
‚ Efficacia di conversione. Rapporto tra numero di clienti che acquista e l’audience attiva dell’impresa.
Le fiere possono riferirsi a diversi tipi di pubblici: possono dedicarsi ai solo operatori intesi sia come soggetti che
svolgono funzioni commerciali e di acquisto nell’impresa queste eventi prendono il nome di fiere business to business.
Le manifestazioni che invece hanno come pubblico i consumatori finali vengono chiamate fiere business to consumer.
Poi ci sono quelle fiere che ricevono sia gli operatori che i possibili clienti, dette fiere a carattere ibrido.
Il codice etico rappresenta la regolamentazione dei comportamenti individuali, interni ed esterni: una carta dei diritti e
doveri morali che definisce la responsabilità etica di ogni soggetto dell’impresa.
Il movimento dei Codici Etici si è sviluppato negli Stati Uniti negli anni Cinquanta.
Il codice civile parla di:
‚ Gestione delle relazioni con i clienti e fornitori, con gli altri dipendenti e con gli altri stakeholder (Pubblica
Amministrazione).
‚ Utilizzo delle informazioni interne.
‚ Protezione dell’ambiente.
‚ Condotta individuale.
‚ Prevenzione degli infortuni e tutela delle persone.
Gli scopi che possono portare all’introduzione di un codice etico in azienda sono:
‚ Fornire le linee guida per il comportamento dei dipendenti;
‚ Presentare in forma articolata gli standard di condotta e le politiche dell’impresa;
‚ Contrastare le politiche di corruzione e i conflitti d’interesse;
‚ Migliorare l’immagine, la reputazione aziendale e il giudizio del pubblico sull’azienda;
‚ Aumentare il grado di conformità alla legge dei dipendenti;
‚ Affermare elevati standard professionali dentro l’organizzazione.
La struttura vera e propria di un Codice Etico può variare da impresa a impresa ma principalmente è sviluppata su
cinque livelli:
1) Principi etici che raccolgono la mission imprenditoriale e il modo più corretto per realizzarla.
2) Le norme etiche per la relazione d’impresa verso altri interlocutori.
3) Gli standard etici di comportamento.
4) Le sanzioni interne per la violazione delle norme del codice.
5) Gli strumenti di attuazione.
Il Bilancio Sociale è un documento integrativo di comunicazione e di valutazione del seguito sociale dell’attività
aziendale, che si collega al bilancio d’esercizio e ne amplia le informazioni.
Il Bilancio Sociale, è un documento con cui un’organizzazione si relaziona con le diverse categorie di interlocutori
(stakeholder).
La sua funzione è di descrivere in modo analitico le ragioni per cui si sostengono o si sono sostenuti determinati costi
e si evidenziano 8 scopi:
‚ Pubbliche relazioni;
‚ Strategie sociali;
‚ Difesa documentata;
‚ Difesa anti-regulation;
‚ Valutazione della ricchezza prodotta e distribuita;
‚ Miglioramento delle relazioni industriali;
‚ Valutazione complessiva del contributo quantitativo dell’impresa;
‚ La valutazione globale dell’impresa.
Negli ultimi anni si è assistito alla convergenza dei metodi per la redazione del bilancio sociale portando alla nascita di
una procedura standard, il più significativo è quello di Copenhagen Charter (1999) che codifica uno standard di
processo, ossia un modello per gestire la stakeholder relationship.
Copenhagen Charter (1999) si divide in tre parti:
Prima parte: sono indicati gli effetti dell’esistenza di un documento relativo agli stakeholder in termini di valore creato.
In pratica il stakeholder reporting crea valore interno ed esterno.
Seconda parte: vengono delineati i tre principali elementi dello stakeholder reporting: laying the groundwork,
embedding, communicating.
Terza parte: ha come oggetto la credibilità del rendiconto vengono definiti tre importanti elementi di credibilità che
risultano essere: i principi di contabilità, la rilevanza delle informazioni e la verifica da parte di un ente indipendente.
In sintesi il processo dello stakeholder reporting/relationship può essere scomposto in otto fasi.
25 IL GUERRIGLIA MARKETING
Il guerriIla marketing nasce con lo scopo di catturare l’attenzione dell’utente, intrattenerlo, divertirlo e/o farlo riflettere.
Questa forma di comunicazione si basa sulla realizzazione di un rapporto d’interazione e di dialogo con il
consumatore, catturandone l’attenzione attraverso azioni clamorose che spesso oltrepassano i limiti della legalità.
Le attività di “guerrilla”, attuandosi per definizione con modalità alternative, trasgressive si svolgono di volta in volta,
responsabilmente o meno, sull’onda della sperimentazione di un nuovo marketing in cerca di clamore a tutti i costi.
Le leve che muovono una forma di marketing provocatorio sono le forti emozioni, per suscitare memorabilità e
consenso. Bisogno di raggiungere il grande pubblico al minor costo possibile. Necessità di stimolare il passaparola.
Il concetto di guerriglia marketing è stato definito nel 1984 da Jay Conrad Levinson come l’insieme di strumenti non
convenzionali diretti alla creazione di attività promozionali originali, per ottenere più visibilità utilizzando il minimo degli
investimenti.
Le imprese fanno uso di questo tipo di strategia alternativa innanzitutto per riconquistare l’attenzione del consumatore
ma anche quello di attirare l’interesse del potenziale cliente, di incuriosirlo e spingerlo a provare il prodotto.
In aggiunta alla definizione di J. C. Levinson altri esperti di marketing hanno descritto la nuova strategia come «L’era
del marketing mordi e fuggi», sostenendo che bisogna compiere degli attacchi occasionali per colpire in modo
specifico il pubblico.
Per questo motivo si parla di strategia di tipo militare perché le attività promozionali vengono attuate in punti
impensabili ma che portano profitto perché le situazioni più stravaganti vengono ricordate dai consumatori e
accrescono l’immagine della marca aumentando così le vendite.
Lo sviluppo di una campagna di guerriglia marketing segue dei passaggi fondamentali: 1) I prodotti che vengono
privilegiati vengono definiti di rottura e sono quelli originali; 2) Il secondo passaggio consiste nella creazione di un’idea
unica se si vogliono raggiungere dei buoni risultati, per misurare l’efficacia della campagna viene creato un piccolo
campione rappresentativo che include i collaboratori che hanno sviluppato la campagna e questa risulta efficace se
riesce a convincere tutti i membri del gruppo; 3) Il terzo passaggio da prendere in considerazione per sviluppare una
buona campagna è la creazione del teaser, che è la tecnica pubblicitaria più adeguata a conferire concretezza
all’idea.
Se il teaser risulta efficace e la creazione dell’idea buona si riesce ad avere un effetto virale, cioè l’idea inizia a
circolare velocemente tra il pubblico; ovviamente il processo di diffusione avviene in modo artificiale (rete internet,
forum, community, e-mail).
È nel momento di declino dell’effetto virale (la carica virale è la capacità del messaggio pubblicitario di auto
rigenerarsi) che si vede la validità del prodotto. Se il successo raggiunto dalla campagna ha coinvolto molti utenti si
può creare una seconda campagna di comunicazione ma questa volta di tipo tradizionale.
Il guerriglia marketing rientra tra le forme di comunicazioni che richiamano la sfera emozionale, esperienziale e di
gioco. La strategia può essere diffusa attraverso diversi canali utilizzando tecniche/metodologie differenti:
‚ Stickering. Riguarda l’uso degli adesivi da diffondere e attaccare in diverse location come le scuole, i centri
commerciali, i locali pubblici;
‚ Fake site. Consiste nel creare un sito web di un prodotto, di una marca che non esiste solo per il piacere di
attirare l’attenzione dei fruitori e spingerli così a far girare la voce e divulgare un’informazione che non è vera.
‚ Oop art (out of place artifact). Consiste nel compiere collegamenti inaspettati di oggetti particolari in location
impensabili stimolando l’interesse del pubblico e colpendolo con un effetto sorpresa.
‚ Twisted protest. Consiste in recite che rappresentano degli avvenimenti reali ma che non hanno alcun tipo di
collegamento con il punto vendita;
‚ Body rental. È mettere a disposizione parti del corpo per pubblicizzare un prodotto o una marca e ricevere un
compenso;
‚ Graffiti;
‚ Street art. Consiste nel modificare gli spazi urbani per suscitare l’interesse delle persone;
P
‚ Flash Mob. Consiste nell’organizzare il raduno di un grande numero di persone presso un location
predeterminata;
Il marketing tribale o tribal marketing definito sinteticamente come «Una strategia volta a creare comunità
(aggregazione) intorno ad un prodotto o un servizio che si intende promuovere, essa è stata teorizzata negli anni
Ottanta. In ottica di marketing la tribù può essere definita come una comunità d’individui dove il loro interesse è rivolto
verso i legami, le emozioni generati dai consumi piuttosto che il bene consumato in se.
In questa prospettiva, il marketing tribale è volto a stimolare la fedeltà dei membri della tribù nei confronti della marca.
Lo scopo di questa nuova tendenza è quello di ripristinare il rapporto sociale tra i consumatori stessi in modo da farli
sentire parte integrante di un gruppo (tribù). Il rapporto che si viene a creare all’interno della tribù spinge i partecipanti
del gruppo a privilegiare alcune marche e prodotti rispetto ad altri provocando in questo modo comportamenti
d’acquisto analoghi; il gruppo non ha fini commerciali.
L’obiettivo strategico del marketing tribale è quello di usare un approccio che sia graduale e misurato con la comunità
in modo da rendere familiare il prodotto o la marca all’interno del vissuto del gruppo in modo normale.
Un esempio di marketing tribale è il caso Diesel che è riuscita a formare una valida community come Diesel:U:Music,
altri casi sono attuati da Apple, Fanta e Mynutella.
26 VIRAL MARKETING
Il viral marketing: la comunicazione, prevalentemente via web, che utilizza i consumatori come veicoli di diffusione
dei messaggi.
L’espressione marketing virale denota ogni strategia che stimoli e incoraggi gli individui a trasmettere ad altri e a
diffondere un messaggio di marketing generando il potenziale per una crescita esponenziale sia della notorietà sia
dell’influenza del messaggio stesso.
I destinatari diventano i mezzi di diffusione che è di tipo “virale”, cioè prosegue autonomamente senza ulteriori
interventi da parte dell’emittente, grazie alla interazioni tra gli utenti.
La prima azione di marketing virale risale al 1997 con il servizio di posta Hotmail.
In qualche modo il viral marketing può sostituire in maniera moderna la più vecchia forma di comunicazione: il
passaparola.
Una buona campagna di viral marketing ha successo se l’idea virus e la sua trasmissione risultano originali, capaci di
attirare l’attenzione del pubblico.
Il processo di viral marketing presenta evidenti vantaggi ma anche limiti.
I limiti sono: è legato al ciclo di vita dell’idea virus; l’incertezza dei risultati poiché non ci sono delle regole da seguire;
la mancanza di controllo, presenza di spam e virus che rendono le persone caute, assenza di standard etici.
Il viral marketing può essere applicato sia in contesti tradizionali (comunicazione personale) sia in ambiente digitale.
L’idea viene diffusa inizialmente a un target primario che ha il compito di mettere in funzione il processo di viral
marketing iniziando così a contagiare la comunità. Esso trova una sua applicazione elettiva nel WWW (World Wide
Web) che presenta, per questa particolare forma di comunicazione, una serie di vantaggi:
‚ Ampiezza potenziale del network.
‚ Semplicità e velocità di diffusione.
‚ Molteplicità di mezzi (posta elettronica, social network ecc.).
‚ Codici comunicativi (testuali, visivi, sonori, ecc.).
‚ Possibilità di raccolta d’informazioni (data base utenti, comportamento utenti, ecc.) e di misurazione dei
risultati.
Il successo di una campagna di viral marketing dipende: dalla validità dell’idea virus e dal meccanismo di diffusione.
Il target primari sono costituiti generalmente di individui innovatori, curiosi, dotati di una elevata confidenza con la rete
digitale, dove fanno acquisti, partecipano a chat, forum, comunità virtuali.
Tali individui sono stati definiti in vario modo:
‚ Godin (Starnutitori). Sono gli Opinion Leader.
‚ Moore (Technology enthusiasts). Queste persone amano parlare del settore di cui sono appassionate.
‚ Gladwell (Innovatori). Adattatori precoci.
In relazione alle caratteristiche dell’idea virus e alle modalità di diffusione del messaggio, possiamo distinguere
diverse tipologie di viral marketing:
Le strategie di viral marketing sulla rete internet possono servirsi di diversi strumenti e procedure: l’e-mail, la
newsletter, invia ad un amico, link interchange (prevede un contraccambio di link tra due siti); virtual sending (è un
servizio che tramite cartoline virtuali comunica messaggi relativi al prodotto), video virali, viral teams (gruppo di
persone che per esempio richiedono una canzone per radio).
27 IL MARKETING ESPERIENZIALE
La customer experience ha assunto un’importanza fondamentale quale driver la creazione di valore nei processi di
interazione tra l’impresa e i suoi pubblici di riferimento, al punto da far il marketing orientato all’esperienza o marketing
esperienziale.
Le esperienze si realizzano attraverso stimolazioni indotte a livello sensoriale, emotivo, intellettuale, comportamentale
e relazionale. Le esperienze possono produrre valore all’offerta economica a se stante.
Nell’ambito degli studi sul consumer behaviour, negli anni Ottanta si è diffusa una nuova prospettiva di analisi
l’experiential view of consumer behaviour, mettendo in discussione i capisaldi della letteratura sul comportamento del
consumatore. Il nuovo orientamento, infatti, ha evidenziato che la ricerca di benefici funzionali è in grado di spiegare
solo parzialmente la complessità di un processo in cui svolgono un ruolo determinante anche motivazioni di ordine
emozionale ed edonistico.
L’utilizzo delle esperienze come componente strategica dell’offerta viene attuato elettivamente nel settore
dell’entertainment.
L’intrattenimento è solo una delle possibili alternative nella costruzione di un’esperienza, di pari importanza rispetto ad
altre componenti del coinvolgimento: educazione, esperienza estetica, evasione, interazione.
Per coinvolgere i clienti viene proposta la “visione teatrale dell’esperienza, il teatro (il punto vendita), il copione (il
sistema di offerta), i personaggi di scena (il personale di vendita) e gli sceneggiatori (le funzioni marketing e
comunicazione), deve consentire al consumatore – protagonista assoluto – di vivere un’esperienza unica, capace di
coinvolgerlo, emozionarlo e intrattenerlo.
Secondo il Customer Experience Management Model di Schmitt, le esperienze possono essere realizzate secondo
cinque diverse modalità, in relazione allo stimolo che si intende generare e all’aspetto psicologico sul quale si intende
influire: Sense (fa riferimento ai 5 sensi e al loro stimolo); Feel (si basa sulla capacità di creare emozioni); Think (si
crea valore per il cliente stimolando la sua partecipazione e creatività); Act (comportamenti e stili di vita); Relate
(coniuga gli aspetti degli altri quattro moduli con lo scopo di rafforzare le relazioni del consumatore con se stesso e
con le società).
28 FORNITORI DI ESPERIENZA
L’attivazione dei moduli strategici (Sense, Feel, Think, Act, Relate) avviene attraverso strumenti che si definiscono
Fornitori di Esperienza (Experience Provider) ossia leve e/o mezzi operativi quali:
‚ Comunicazione.
‚ Identità visiva/verbale (nome, logo e altri codici o segnali d’identità).
‚ Presenza del prodotto.
‚ Co-branding.
‚ Product placamento.
‚ Spazi espositivi.
‚ Siti web e media elettronici.
‚ Persone
Gli Experience Provider (ExPro) relativi alla “comunicazione” includono la pubblicità e le tante forme di eventi che
l’impresa e la marca promuovono.
Con riferimento alla “presenza del prodotto”, questo deve incorporare la confezione del prodotto, il design e i
personaggi famosi.
Il product o brand placement è una forma di comunicazione i cui prodotti, packaging, brand name, logo o corporate
name sono intenzionalmente posizionati in contesti narrativi quali film o programmi televisivi, in cambio di un
corrispettivo monetario (production fee) o extra-monetario. Tra i primi esempi di brand placement ricordiamo quello di
African Queen del 1951 e quello della Coca-Cola del 1973. Come tecnica comunicazionale essa nasce in America ad
Hollywood.
In campo cinematografico si possono perciò identificare almeno due tipologie d’inserimento che non hanno a che fare
con la pubblicità, ma che servono per comunicare un particolare significato allo spettatore: inserimento intenzionale e
inserimento casuale.
Dal punto di vista teorico il product placement può essere osservato sotto varie prospettive:
P
Definizione di product placement e modalità di inserimento. Si parla di product placement tutte le volte che un
prodotto o un brand appare all’interno di una qualche forma di spettacolo ed è legato allo sviluppo della sua trama o
della sceneggiatura.
Vi sono diversi modi per inserire un marchio o un prodotto all’interno della trama di un film. I principali sono:
‚ Inserimento visuale (“screen placement”);
‚ Inserimento verbale (“script placement”);
‚ Inserimento multimediale (“spot placement”); Nel film vengono utilizzati annunci radio e/o spot tv creati
appositamente per l’occasione.
‚ Inserimento integrato (“plot placement”). Consiste nel costruire la sceneggiatura in modo tale da attribuire al
prodotto un ruolo sostanziale nello sviluppo della storia.
Obiettivi e logiche d’inserimento. L’inserimento dei prodotti nei film risponde a obiettivi e logiche di due distinte
categorie di soggetti: i produttori e gli inserzionisti.
Gli effetti dell’inserimento dei prodotti nei film può avere effetti positivi su notorietà e atteggiamento determinando una
serie di vantaggi per l’inserzionista.
Essi sono: mezzo alternativo e a bassissimo costo/contatto sul target giovani, Arricchisce la personalità di un prodotto,
Immune alle pratiche elusive dello spettatore (zapping e distrazione), effetto testimonial, effetto imitazione, effetto
trasformazione e effetto integrazione.
Una particolare ed ulteriore forma di product placement consiste nell’inserimento di pubblicità dinamiche nei
videogiochi, denominata in-game advertising.
Ulteriori experience provider sono gli uffici, stabilimenti, edifici, punti vendita, musei aziendali, siti web e media
elettronici e il personale.
29 MARKETING POLISENSORIALE
La vista
Anche la scelta dei materiali utilizzati negli arredi e/o nei pavimenti è in grado di influenzare l’atmosfera che si crea
all’interno del punto vendita.
Eye tracking. È una tecnica di monitoraggio dei movimenti oculari con ben 100 anni di storia.
Dall’inizio degli anni Novanta, l’eye tracking viene usato anche nelle applicazioni web, perché registra con esattezza il
punto in cui si concentra lo sguardo e traccia con assoluta precisione la successione degli spostamenti ed i tempi
connessi. Da questi studi è stato individuato quello che viene definito “il triangolo d’oro di Google”.
Lo studio, condotto da Enquiro (www.enquiro.com) a San Francisco, rimarca anche come la visibilità diminuisca
quando ci si sposta verso posizioni che richiedono scrolling e i link sponsorizzati sulla destra, invece, godono di una
minore visibilità: dal 50% si decresce fino al 10%.
L’udito
È dimostrato che la musica può influenzare e modificare lo stato emotivo, mentale e anche fisico delle persone,
questo fenomeno viene ormai denominato “effetto Mozart”, in seguito ad un famoso esperimento condotto nel 1993.
Particolarmente interessante e creativo è il lavoro del londinese Julian Treasure, autore del libro “Sound Business”,
uscito nel 1999.
Tatto
Nell’analisi dei processi comunicativi di un’impresa dobbiamo considerare il tatto soprattutto da un unto di vista
sinestetico: il packaging di un prodotto, la rotondità o la linea liscia e pulita di un oggetto di design, la disposizione
della merce in uno scaffale, la sensazione che trasmette la temperatura di un prodotto che stiamo toccando.
In un negozio di abbigliamento, il primo processo che viene attivato è certamente quello visivo (“panoramica), segue
lo “sfioramento”, cioè l’uso della vista e del tatto per farsi un’idea del prodotto; poi si avvia il vero e proprio processo
tattile, “l’immersione”, in cui si toccano i prodotti per farsi un’idea del materiale e della qualità; infine lo “sguardo
analitico”, ossia un’analisi di rapporto qualità/prezzo.
Alcuni esempi di casi aziendali che hanno saputo puntare sull’elemento tatto per promuovere i propri prodotti/servizi
sono: Absolut Ice Bar (Milano) e Vetrina interattiva Costa crociere (Milano).
Gusto
Alcuni esempi di casi aziendali che hanno saputo puntare sull’elemento gusto per promuovere i propri prodotti/servizi
sono: Mercedes, Absolut Vodka (si muove all’interno di una completa strategia polisensoriale, in cui gli elementi
centrali sono certamente il gusto e il tatto), Chips and Chips e Lindt (porta la seduzione della sua “irresistibile
scioglievolezza” attraverso il “degustare con i 5 sensi”).
Olfatto
L’olfatto è il più potente tra gli altri sensi grazie allo stretto legame con la memoria, che permette di superare i freni
inibitori della logica e della cultura.
Gli elementi centrali del marketing dell’olfatto sono: attivare l’attenzione, differenziare i prodotti, suscitare emozioni
stimolando il ricordo, rafforzare l’odore di un prodotto e aumentare la propensione all’acquisto.
Alcuni esempi di casi aziendali che hanno saputo puntare sull’elemento olfatto per promuovere i propri prodotti/servizi
sono stati: case automobilistiche (Fiat e BMW), Jovanotti (Capo Horn), Mars, gruppo veneto banca, California milk
board, Swatch.
Il marketing emozionale fa leva sui bisogni immateriali di tipo edonistico, ludico, simbolico. Esistono prodotti e marche
verso i quali si sviluppa una particolare affezione questi sono chiamati lovemarks, in quanto ispirano fiducia al di là di
ogni ragionevolezza.
Kevin Roberts individua i principi su cui s’instaura un legame emozionale con il consumatore, essi sono: il rispetto, il
mistero, la sensualità e l’intimità.
Di seguito alcuni esempi di casi aziendali che hanno adottato efficaci strategie di marketing emozionale finalizzate a
perseguire il coinvolgimento profondo del consumatore: IBM, Prada, Shopping Experience -25°C, Fifa shop, dormire
all’Ikea, Lysoform, humor.
31 LO STATO DI SALUTE DELLA MARCA DIAGNOSI AUXOLOGICA E DELLA FORZA
Nelle ultime due decadi investire nella costruzione della marca è diventata una priorità imprescindibile. Una marca
contribuisce a valorizzare la differenziazione del prodotto, fornisce una solida base per il lancio di nuovi e aiuta nella
resistenza verso attacchi da parte dei competitors. Per i consumatori, invece, una marca può semplificare la scelta,
promettere un determinato livello qualitativo e ridurre il rischio, generando, così, fiducia in capo al consumatore.
La marca è un insieme di attributi e benefici che vanno al di là della funzione oggettiva e immediatamente misurabile.
La marca assume una funzione relazionale complessa e diventa una componente intangibile e critica della missione
di un’azienda. Un consumatore, generalmente, non ha una relazione con un prodotto o un servizio, ma può avere una
relazione con una marca.
Il consumatore sa che certe marche sono adatte a determinati bisogni ed esigenze particolari (funzione
d’identificazione/orientamento). Esistono attributi funzionali come la durata, l’affidabilità, il comfort; attributi percettivi
come il colore, il design, la forma; attributi affettivi, quali l’essere rassicurante, accogliente, divertente. Inoltre,
all’interno di una marca possono convivere differenti benefit, alcuni dominanti, altri marginali.
Oltre alla funzione di pura identificazione, la marca, nella prospettiva del consumatore, è portatrice di altre importanti
funzioni. La funzione di garanzia, la funzione di personalizzazione (attraverso un brand il consumatore rivela le proprie
caratteristiche personali, rivelando, così, la propria identità esempio i fedelissimi di Apple), la funzione ludica (che
corrisponde al piacere che un consumatore può provare facendo acquisti), la funzione praticità (la marca diventa il
riferimento unico per un prodotto).
Per un’azienda e il suo imprenditore è importante conoscere lo stato di salute della marca, per analizzare lo stato di
salute si utilizzando i seguenti strumenti: auxologico, della forza, del carattere e finanziario.
Nella prassi si assiste a tre stati/livelli di rapporto ideale fra età/stadio di sviluppo e crescita fisica della marca:
1. Riconoscimento. La marca acquisisce notorietà e legittimazione nell’occupare un territorio.
2. Appropriazione. La marca è sempre più prossima al pubblico e le sue caratteristiche confortano le attese del
pubblico.
3. Adesione. L’identificazione consumatore/marca è completata, la marca è simbolo di un atteggiamento e ha valore
per il pubblico.
Questi tre stati/livelli possono essere ben descritti e quantificati in termini d’indici di conoscenza delle marche e in
particolare ponendo a confronto/rapporto la “conoscenza spontanea” e la “conoscenza totale”.
La misura più selettiva è quella del RICORDO SPONTANEO (brand saliency): se e quanto una marca supera le
concorrenti nel “venire in mente spontaneamente”. TOP OF MIND è appunto la marca che viene citata per prima
parlando di una determinata categoria di prodotto.
L’insieme delle citazioni riguardo una marca costituisce la conoscenza spontanea totale (unaided recall). In alcuni casi
la marca può non venire in mente spontaneamente, ma essere citata con l’aiuto di uno stimolo (aided recall). Aided e
unaided recall insieme costituiscono la notorietà totale (global brand awareness).
La crescita fisica di una marca segue tre stadi: il primo stadio è quello delle marche nascenti, il secondo stadio,
quando la conoscenza spontanea supera il 20%, è quello delle marche sfidanti, il terzo stadio è quello delle marche
dominanti.
La costruzione di una marca di successo passa attraverso una successione molto precisa di percezioni del
consumatore:
1. La diversità, la distingue dalle altre ed è la sua prima ragione di esistere, il suo motore.
2. La rilevanza, ossia l’adattabilità della marca alle esigenze personali dei consumatori.
3. La stima, da intendersi come la considerazione in cui è tenuta la marca da parte dei consumatori.
4. La familiarità, significa comprendere pienamente quello che la marca rappresenta, fino a considerarla parte
integrante del proprio ambiente.
La diversità combinata con la rilevanza configura la VITALITÀ di una marca ossia il suo potenziale di crescita nel
futuro.
La familiarità combinata con la stima configura la STATURA ossia la grandezza attuale di una marca.
32 LO STATO DI SALUTE DELLA MARCA DIAGNOSI DEL CARATTERE E DEL VALORE FINANZIARIO
Carattere
La personalità di marca è l’insieme delle caratteristiche umane associate a una data marca. Essa è pensata e
progettata a tavolino dai pubblicitari e dagli uomini di marketing e può essere interpretata e classificata con l’ausilio
degli archetipi: quello degli archetipi è il linguaggio delle narrazioni, anche dalle narrazioni di una marca, della
pubblicità. Gli archetipi sono parte della personalità umana.
Gli archetipi raccontano gli istinti delle marche, il loro comportarsi profondo così come il loro ritrovarsi con i
comportamenti profondi e istintuali delle persone. Il lavoro svolto dal modello degli archetipi sembra quindi essere
triplice.
Da uno studio condotto da Lombardi (2010) su un campione di brand aziendali si riscontrano 48 tratti di personalità.
Il modello di studio elaborato da Lombardi (2010) si basa sull’impiego di dodici archetipi:
1. Il Saggio (saggezza) 2. Il Padre (autorevolezza) 3. La Madre (generosità) 4. L’Angelo (innocenza) 5. La Fata
(piacere) 6. L’Esploratore (scoperta) 7. Il Creativo (creazione) 8. Il Mago (trasformazione) 9. Il Guardiano (potere) 10.
L’Amico (amicizia), 11. Il Guerriero (potere) 12. L’Innamorato (romanticismo).
Gli archetipi sono rappresentati all’interno di una mappa definita da quattro polarità: Pensiero, Energia, Sostanza ed
Emozione.
Il marchio, inoltre, può essere percepito in modo differente a seconda dell’età anagrafica del consumatore.
È possibile tracciare una sorta di “power grid economico” che fornisce un valore del marchio per l’azienda correlato
con il valore del marchio per il pubblico. Gli indicatori presi in esame sono:
1. Il valore complessivo finanziario della marca con il suo patrimonio intangibile (I).
2. Il valore aggiunto che da’ la marca (Economic Vaue Added – EVA). La sua capacità di dare un ritorno finanziario.
3. Il valore della crescita futura (Future Growth Value – FGV).
4. Le vendite (Sales – S) ottenute sotto il nome della marca.
33 IL RETAILTAIMENT
Il termine retailtainment deriva dall’unione delle parole inglesi retail, che significa “punto vendita al dettaglio”, ed
entertainment, che invece significa “intrattenimento”. Il retailtainment mette al centro la persona, trasformando il punto
vendita in un punto di aggregazione e di contatto con la marca.
Le tipologie architettoniche possono essere di due categorie: grandi edifici (centro commerciale) e villaggi commerciali
a tema (outlet village).
1. La soglia;
2. La zona d’entrata;
3. La terza zona (immediatamente successiva alla zona di entrata);
4. L’area di passaggio verso i camerini e/o la zona cassa;
La prima zona è la soglia. Essa esercita un elevato potere attenzionale, in quanto solitamente è supportata da
insegna e vetrine.
La seconda zona è quella adiacente all’entrata. Da alcuni studi verificati su un campione di esercizi commerciali,
risulta essere quella meno attrattiva. La ragione di questo potrebbe essere spiegata dal fatto che le persone sono in
una sorta di stato difensivo elevato.
La terza zona si trova nel cuore del punto vendita. Quest’area ha la maggiore capacità attrattiva del negozio. È qui
che l’offerta deve raggiungere l’apice, con un’esposizione ottimale.
Per un’esposizione vincente del prodotto sul punto vendita, vige la regola delle quattro A:
1) Assortimento; 3) Allestimento;
2) Abbondanza; 4) Avvicinamento
La quarta zona è l’area di passaggio verso i camerini e/o la zona cassa. In questa zona di transito conviene
posizionare i prodotti adatti all’acquisto d’impulso.
Esistono diversi sistemi per la misurazione del traffico clienti sul punto vendita, in relazione alle caratteristiche
strutturali del negozio e alla tipologia di traffico. Lo strumento più tradizionale è rappresentato dalle fotocellule ad
infrarossi passivi, posizionate solitamente all’ingresso, poi esiste il sistema basato sul sensore ottico.
Questi sistemi tecnologici infatti consentono di:
‚ Misurare costantemente il traffico sul punto vendita;
‚ Definire e monitorare i flussi in relazione agli orari;
‚ Effettuare il benchmarking tra i negozi della rete;
‚ Definire la performance di traffico di ciascun punto vendita;
‚ Prevedere il traffico nei prossimi periodi;
‚ Calcolare le medie.
Un altro aspetto decisivo per ottimizzare le vendite è rappresentato dalla disposizione dei prodotti all’interno del
negozio. Per category management s’intende il processo di gestione delle categorie di prodotto, il cui obiettivo è
l’aumento della soddisfazione delle esigenze del consumatore sul punto vendita.
Il category management permette alle aziende di produzione e quelle di distribuzione di impostare e realizzare,
spesso in collaborazione, strategie commerciali, di marketing, di merchandising, di assortimento che massimizzano i
risultati delle categorie.
Generalmente nel category management è prassi operare una suddivisione dei prodotti in quattro categorie di base:
1. Prodotti specialist (vino, prodotti freschi) va trattata con esposizioni curate ed ampio assortimento;
2. Generatori di traffico (birra, prodotti inscatolati, formaggi e latticini) necessitano di un’attività promozionale intensa;
3. Prodotti di servizio (sale, olio, caffè, zucchero, carta) richiedono un assortimento modesto e prezzo competitivo;
4. Prodotti ad alto margine (detergenti, dolciumi, snacks, salse) esposizione ben curata e buona comunicazione.
Il category management ha anche il compito di ottimizzare la gestione delle forniture e dell’allestimento degli scaffali,
prevedendo i flussi di traffico della clientela.
Esistono strumenti tecnologici per misurare i flussi di traffico e i parametri oggettivi essi sono:
‚ Fatturato per metro quadro (rappresenta la profittabilità della superficie di vendita);
‚ Fatturato orario;
‚ Fatturato per addetto;
‚ Importo medio scontrino;
‚ Frequenza di acquisto;
‚ Numero di giorni di stock;
‚ Frequenza di stock-out;
‚ Tempi medi di allestimento area.
34 IL MARKETING SI VEDE
Per superare l’affollamento di messaggi visivi, le aziende hanno inventato il cosiddetto “format visivo”.
Lo scopo del format visivo è principalmente quello di identificare e distinguere. Nell’ambito della pubblicità, esistono
svariati tipi di format visivi:
1. Il format dimostrazione. Questo format è molto utilizzato per la pubblicità di prodotti farmaceutici in cui
normalmente è presente una promessa facendo vedere il prima e il dopo la cura;
2. Il format mnemonic device. Il prodotto è accompagnato da un elemento visivo molto semplice e di forte
impatto emotivo che verrà ricordato facilmente è verrà associato al prodotto;
3. Il format slice-of-life (fetta di vita). Punta sul comune vivere quotidiano; con una comunicazione soft, questo
format si prefigge di creare associazioni mentali con la realtà del pubblico;
4. Il format teaser. Questo format è utilizzato per lanciare nuovi prodotti nel mercato. Al fine di stimolare la
curiosità del consumatore, spesso la pubblicità si sviluppa in varie puntate con frequenza ravvicinata; solo
nell’ultimo spot viene rivelato il nome del prodotto;
5. Il format umoristico. Si stimola la risata del pubblico con una storia associata al prodotto o al logo/marchio;
6. Il format istantaneo. L’annuncio è collegato all’attualità; sfruttando un accadimento di grande impatto
mediatico, tale format riesce a vivacizzare il suo potere comunicativo. Questo format può essere usato solo
sulla stampa quotidiana o sulla radio;
7. Il format classico. Viene definita così una impostazione classica, di mestiere: una grande foto al centro (il
visual), un titolo sopra o sotto, una body copy sotto il visual, infine una marca e un pay-off di chiusura.
Gli elementi che costituiscono il format classico della pubblicità visiva sono:
‚ Headline o Titolo. È il messaggio chiave del testo pubblicitario. Deve catturare l’attenzione del target e
comunicare il vantaggio per il pubblico o lo scopo dell’annuncio. Funziona bene se è sintetica e incisiva. Negli
spot cinetelevisivi viene detto claim. I titoli possono assumere diverse caratteristiche e possono essere diretti
o indiretti.
Tra le figure dirette troviamo: imperative, fattuali, novità, statistiche, è così perché, testimonial, dialogate,
comparative e predizioni.
Tra le figure indirette troviamo: interrogative (che pongono dubbi al lettore) e teaser (quelli che incuriosiscono
senza chiarire la promessa o dire il nome del prodotto che verrà fatto in un secondo momento).
‚ Visual o Immagine. La parte figurata dell’annuncio; Funziona se è immediata e significativa.
‚ Bodycopy. È il testo che argomenta la promessa del titolo. Coincide con la reason why, ossia la spiegazione
oggettiva del vantaggio. Funziona se è chiara, coinvolgente, logica. La bodycopy deve continuare il discorso
avviato dal titolo.
‚ Marchio. È il segno distintivo che firma l’annuncio, dandogli un’identità aziendale.
‚ Pay-off. In inglese conclusione, congedo, è quella frase, posta di solito accanto al marchio, che chiude
l’annuncio, sintetizzando qualche caratteristica del prodotto o dell’azienda; in altri termini, è una breve frase
che esprime lo spirito del marchio e la missione dell’azienda.
Nella pubblicità visiva è frequente inserire anche il “packshot” ossia la foto (l’istantanea) del packaging di un prodotto.
Tra i principali elementi che impattano sulla visibilità del prodotto agli occhi dei consumatori, da ricordare sono:
‚ La confezione e l’etichetta; in moltissimi casi il vestito del prodotto conferisce valore allo stesso, al punto che
si ha una certa soggezione nel rompere la confezione. L’etichetta è anche uno strumento d’informazione
imposto dalla Legge per tutelare il pubblico. Essa infatti deve contenere alcuni dati obbligatori sul prodotto e
alcuni simboli di Legge.
‚ L’esposizione del prodotto; vale la regola delle quattro A.
‚ Il layout del punto vendita. Nell’acquisto d’impulso prevale l’aspetto emotivo rispetto a quello funzionale legato
ai bisogni.
35 IL MARKETING SI TOCCA
Il packaging si rivela strategico nell’attivazione del senso del tatto, ne esistono di due tipi: “packaging semi-chiusi” e
“packaging chiusi”. I primi sono quelli che lasciano toccare il prodotto senza togliere la confezione essi hanno lo scopo
di attirare l’attenzione del consumatore su una parte o su una funzione specifica del prodotto. Sono un sistema molto
efficace che può assolvere a tre importanti funzioni: proteggere il prodotto, caratterizzarlo, invitare alla prova.
Il ruolo della confezione può essere interpretato in termini di funzioni così articolate: contenitiva, protettiva,
conservativa, informativa, attrattiva, caratterizzante, aggiuntiva.
L’invito alla prova è una tecnica molto efficace quando il prodotto è in grado di mantenere le promesse e di competere
con gli altri prodotti concorrenti. La risposta tattile fornisce una serie di valutazioni sul prodotto provato, che possono
influenzarne l’acquisto.
La struttura che serve a mettere in mostra i prodotti si chiama espositore. Oltre alla funzione di esporre, questo
strumento può assolvere anche altri compiti importanti:
• Attirare l’attenzione del consumatore • Conservare il prodotto
• Distribuire il prodotto • Proteggere il prodotto
La forza del contatto riguarda anche la sensazione tattile che proviamo in bocca (somestesia).
Grazie al palato possiamo cogliere diverse sensazioni tattili. Per esempio assaggiando il vino, si possono valutare
l’astringenza, il pizzicore dovuto all’anidride carbonica, il calore dell’alcol, la consistenza e la temperatura.
L’apprendimento tattile è sequenziale e progressivo.
La scelta dei materiali è un tema importante che coinvolge: packaging, espositori, layout del punto vendita, insegne,
merchandising, oggettistica promozionale, supporti di comunicazione visiva. Ogni materiale comunica sensazioni
diverse, che possono rafforzare il messaggio che la marca, il prodotto, l’azienda vogliono trasmettere.
Si sente
Una forma di utilizzo della musica per comunicare la marca è la produzione diretta di cd musicali. L’idea nasce negli
anni Novanta da un locale di Ibiza, il “Café del Mar”, che ha voluto produrre la sua compilation personalizzata.
Tra gli strumenti comunicazionali che maggiormente attivano fenomeni di marketing uditivo, da ricordare sono:
‚ Tribal song;
‚ Il jingle. Un motivetto creato ad hoc per il prodotto, che può essere cantato o strumentale e si conclude con lo
slogan del prodotto.
‚ Spot song. In molte situazioni si preferisce utilizzare un vero e proprio brano musicale, come colonna sonora
dello spot.
‚ Hit song. Ossia di brani che stanno per essere lanciati e che hanno un ottimo potenziale.
‚ Music in store.
‚ La brand radio. Ossia il canale musicale di una determinata catena di negozi o di una marca. Essa non ha
bisogno di trasmettitori e di particolari permessi del Ministero dello Sviluppo Economico.
Si respira
Può essere sviluppato focalizzandosi sui concetti di essenza del brand, profumazione in store e clima positivo.
‚ L’essenza del brand. Il logo olfattivo si progetta in relazione al target dei consumatori e alla filosofia del brand.
L’odore scelto deve simboleggiare i valori dell’azienda, essere gradevole a tutti e piacere molto al segmento
dei clienti.
‚ La profumazione in store. La profumazione in store è una sorta di valore aggiunto, sempre che sia coerente
con la merceologia proposta e con la tipologia di negozio.
‚ Il clima positivo. L’atmosfera nel negozio è una variabile strategica per creare un forte vantaggio competitivo e
per differenziare la propria immagine. Il clima positivo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi aziendali e
di marketing. I fattori che determinano il clima positivo sono: olfattivi, uditivi, relazionali, gustativi, tattili e visivi.
Si individuano due tipi di comportamenti nei confronti degli stimoli ambientali: approach (positivi); avoidance (negativi).
Si gusta
La locuzione musei d’impresa include tipologie alquanto dissimili tra loro. Una distinzione necessaria è fra museo, una
raccolta/collezione e un archivio.
• La raccolta/collezione d’impresa. Comprende materiale relativo ad un’attività produttiva e/o commerciale ed è
caratterizzata dal fatto che gli oggetti raccolti non sono inventariati secondo criteri scientifici o museografici.
Normalmente non è fruibile al pubblico, se non su specifica richiesta.
• L’archivio d’impresa. Esso comprende solo documenti ufficiali dell’azienda quali carteggi, documenti societari e
storici ed è generalmente aperto ad un pubblico selezionato.
• Museo d’impresa. È un’istituzione che colleziona, documenta, conserva, mostra e interpreta testimonianze materiali
e informazioni associate, a beneficio del pubblico.
Il museo d’impresa, in toto, adempie alle seguenti funzioni: collezionare, documentare, conservare, interpretare e
mostrare.
Il museo d’impresa talvolta viene trasformato in Fondazione e/o Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus).
Essi si sono diffusi in tutta Europa negli ultimi venti anni e le aziende hanno preso coscienza che dotarsi di un museo
consente benefici in termini non solo di visibilità ma anche di maggiore prestigio storico e culturale.
I musei aziendali, nel tempo sono diventati “destinazioni turistiche”. Questi musei sono definiti “tourist bait”. In Italia, il
primo museo aziendale è datato 1906 (Museo del Merletto Jesurum).
I principali obiettivi che l’impresa persegue attraverso il museo, figurano i seguenti:
• Differenziare gli strumenti della politica di comunicazione rispetto alla concorrenza;
• Contattare particolari segmenti di pubblico;
• Informare l’opinione pubblica sulla storia, sull’evoluzione e sulle attività dell’azienda.
Il museo d’impresa si qualifica perfettamente come strumento di comunicazione istituzionale o di pubbliche relazioni:
• L’attenzione è sull’impresa, sui suoi meriti, sui suoi valori;
• L’accento è sull’identità dell’impresa ovvero sull’impresa come istituzione;
• L’obiettivo è legittimare l’impresa nell’ambiente di riferimento e ottenere consenso, attraverso la creazione di un
contesto favorevole;
• Il target è diversificato;
• L’efficacia si realizza nel lungo periodo.
Nel processo di comunicazione la funzione di emittente è svolta sia dall’impresa sia dallo staff museale, in quanto
personale dipendente, mentre quella di ricevente è occupata, in primis, dal visitatore.
Il museo si presenta come canale-atmosfera, ovvero ambiente predisposto a creare nel visitatore la disponibilità a
ricevere una specifica comunicazione. I codici utilizzati sono polisensoriale: visivi, sonori, tattili, olfattivi, quindi sia
verbali sia iconici. Si pensi al percorso storico Branca dove rilevanza specifica è attribuita ai profumi delle materie
prime usate per i liquori.
38 IL MUSEO AZIENDALE
Il museo d’impresa consente all’azienda di intervenire e influenzare vari livelli dell’efficacia: efficacia comunicativa,
efficacia psico – sociologica ed efficacia comportamentale.
Il museo, per sua natura, non agisce direttamente sui comportamenti d’acquisto, ma funge inevitabilmente da “filtro”;
in effetti, in primis, è finalizzato a valorizzare e rafforzare un’immagine o una marca, a ottenere consenso e prestigio
(le imprese si aspettano perlopiù ritorni qualitativi).
I principali obiettivi di tipo qualitativo dell’impresa e i legami con il museo aziendale sono: obiettivi d’immagine, obiettivi
sociali e obiettivi di differenziazione.
Il museo d’impresa si rivela essere una forma di comunicazione esclusivo e selettivo, realizzabile solo da imprese
che abbiano un posizionamento coerente con un simile investimento culturale.
Il museo d’impresa può definirsi strumento di comunicazione interna esso agisce come fattore di coesione e
d’indirizzo e supporta il radicamento, il senso di appartenenza e d’identificazione da parte del personale nei confronti
dell’impresa.
Il museo d’impresa riveste un ruolo significativo anche per la “politica di prodotto”. Relativamente al sistema di
prodotto si riscontrano, infatti, effetti a livello di:
• Processo di sviluppo di nuovi prodotti;
• Comunicazione commerciale.
I vantaggi che derivano all’impresa, attingendo al proprio patrimonio museale sono due:
• Semplificazione del processo di sviluppo dei nuovi prodotti;
• Differenziazione competitiva.
Circa il primo beneficio, offrendo sul mercato prodotti che si richiamano ai beni conservati nel proprio museo. I creativi
trovano numerovoli spunti per la messa a punto di prodotti nuovi.
Va notato infine più che di vero e proprio design si tratta di operazioni di styling o di re-design dei prodotti collezionati
nel museo d’impresa. In particolare si potranno realizzare:
• Prodotti che ripropongono fedelmente quelli collezionati;
• Prodotti che s’ispirano e richiamano quelli esposti;
• Prodotti che hanno un link con l’esposizione, ma che sono indirizzati a mercati nuovi per l’impresa;
• Interventi sul packaging.
La differenziazione del prodotto è raggiunta attraverso l’esaltazione delle componenti immateriali: gli attributi fisici del
prodotto sono così arricchiti da valenze simboliche e psicologiche che il consumatore assocerà alla marca. Nei musei
d’impresa sono, inoltre, conservati beni appartenenti a personaggi noti dello sport e dello spettacolo.
L’elevata componente estetica e storica delle linee di prodotti ispirate ai musei d’impresa consente di raggiungere
un’efficacia parametrata su tre livelli:
• Sul piano conoscitivo, infatti, tali prodotti informano i consumatori sul know-how aziendale;
• A livello affettivo il consumatore sarà indotto a sviluppare una predisposizione psichica favorevole;
• Sul piano comportamentale si mirerà a ottenere l’acquisto o la fidelizzazione da parte dei consumatori.
La dottrina articola i musei in 9 categorie tra i quali ricordiamo il museo dell’imprenditore (museo studio dell’orafo
Mario Buccellati) e il museo di categoria (museo dell’associazione dei farmacisti).
Il prodotto agroalimentare tipico può essere definito come: «Un prodotto che presenta alcuni attributi di qualità unici
che sono espressione delle specificità di un particolare contesto territoriale in cui il processo produttivo si realizza».
I fattori rilevanti nel determinare la tipicità del prodotto agroalimentare possono essere raccolti intorno a tre assi: «La
specificità delle risorse locali impiegate nel processo produttivo; la storia e la tradizione produttiva; la dimensione
collettiva e la presenza di conoscenze condivise a livello locale».
Tuttavia tanto più il prodotto è tipico tanto più è difficile valorizzarlo e venderlo all’estero, infatti, la forte tipicità di un
bene non aiuta affatto gli uomini di marketing impegnati nel tentativo di allargare la base dei consumatori effettivi.
Le imprese che producono prodotti tipici sono prevalentemente di piccole e medie dimensioni; il loro status di PMI non
consente l’attuazione di strategie “tradizionali” di marketing.
Le difficoltà di penetrazione in mercati lontani dai confini nazionali sono spesso dovute a inadeguate strategie di
marketing e di produzione.
Alcuni studi sottolineano il fatto che i marchi di tutela DOP e IGP possono agire come “chiave strategica” per
consentire alle imprese dell’agroalimentare di accedere a nuovi mercati grazie ad una serie di fattori quali: la
presenza di un terzo garante indipendente e qualificato la presenza di un codice disciplinare, che stabilisce le norme
minime condivise (tra i produttori), la riduzione dei costi di informazione e del rischio di “azzardo morale”.
Le difficoltà di penetrazione delle PMI agroalimentari nei mercati non domestici possono originare dei “costi di
transazione” come ad esempio i costi burocratici associati alla gestione e coordinamento della catena di
approvvigionamento, i costi per testare i potenziali fornitori/acquirenti: in questo senso l’utilizzo di etichette DOP o IGP
facilita l’identificazione dei soggetti e dei prodotti, minimizzando i costi di transazione delle imprese e dei consumatori.
I marchi di tutela (DOP, IGP, STG) hanno la funzione di tutelare una serie di prodotti agroalimentari, favorendo la
diversificazione della produzione agricola e lo sviluppo dell’economia rurale.
La presenza nel comparto agroalimentare delle denominazioni geografiche (DOP e IGP) è giustificata da motivi
differenti e riguardanti il consumatore, il mercato, la concorrenza sleale e lo sviluppo rurale.
Lato consumatori, questi mostrano un crescente interesse verso i prodotti tipici, che giudicano normalmente di
migliore qualità, più genuini e salubri rispetto ai prodotti di identità sconosciuta.
Lato mercato, le etichette DOP e IGP possono essere utilizzate dalle imprese come strumenti di differenziazione
qualitativa per sfuggire alla concorrenza sul lato dei costi di produzione.
Lato concorrenza sleale, l’elevata reputazione di cui molti prodotti tipici godono.
Con riferimento allo sviluppo rurale, da rimarcare il legame multidimensionale al territorio.
I punti di forza e di debolezza del sistema DOP e IGP sono:
1. La DOP/IGP nasce prevalentemente come strumento di tutela da imitazione;
2. La DOP/IGP garantisce l’origine o la specificità e l’autenticità del prodotto;
3. Le potenzialità all’estero per i prodotti di qualità sono rilevanti;
4. Il marchio DOP/IGP sono un punto di partenza e non di arrivo; il consumatore non è disposto a pagare di più
un prodotto con il bollino se non lo conosce. Occorre quindi affiancare al riconoscimento comunitario uno
sviluppo commerciale e promozionale del prodotto a marchio;
5. Occorre la massima condivisione degli obiettivi tra gli attori economici e le istituzioni;
6. La DOP/IGP hanno un costo e implica rigidità.
I costi riguardanti la predisposizione e all’uso della denominazione geografica si possono suddividere in:
‚ Costi preliminari: consistono nell’insieme dei costi sostenuti per ottenere la protezione della Denominazione
generalmente di natura fissa;
‚ Costi diretti: sono costi legati alle attività inerenti al controllo per l’accertamento del rispetto del disciplinare;
‚ Costi indiretti: sono i costi di adattamento strutturale e operativo da sostenere per rispettare i contenuti del
disciplinare;
‚ Costi di non conformità;
‚ Costi complementari: derivano dalla necessità di realizzare costi promozionali;
‚ Costi di esclusione.
I valori e le norme indotte dal marchio di certificazione possano rivelarsi ulteriore leva nell’accrescimento dell’identità
d’impresa. La condivisione della mission e vision può essere ulteriormente sostenuta e rafforzata in presenza di un
marchio di tutela con conseguenti effetti in termini di consonanza (compatibilità strutturale) e risonanza (condivisione
di valori, obiettivi e strategie) tra soggetti interagenti; per tale via, essa concorre alla diffusione e alla creazione di
valore.
Nella prospettiva dell’impresa, lo sviluppo del valore della marca è perseguibile mediante una accurata progettazione
e gestione delle componenti (identificativa, valutativa e fiduciaria) che ne definiscono la struttura.
Il marchio di certificazione è considerato valore intangibile d’impresa dotato di valore autonomo e suscettibile di stima.
41 IL GREEN MARKETING
Il Green Marketing è un approccio del marketing volto a sviluppare e promuovere prodotti e servizi eco-sostenibili,
ossia in grado di soddisfare i consumatori senza avere impatti negativi sull'ambiente.
Il Green Marketing, dunque, comporta la revisione delle strategie aziendali e comprende diverse attività: modifica del
prodotto, dei processi di produzione, dei materiali di imballaggio e della comunicazione verso l’interno e l’esterno
dell’azienda.
Per sostenibilità s’intende l’idea che gli obiettivi ambientali (ed etici) siano compatibili con il mantenimento della
prosperità economica.
Il Green Marketing può essere letto e interpretato in chiave strategica e operativa.
Dal punto di vista strategico, le strategie di Green Marketing possono essere raggruppate in quattro categorie:
1. Strategie di prodotto e di packaging. Sono finalizzate alla progettazione e promozione di prodotti ecologici
il cui processo di vita, dalla realizzazione al consumo, è rispettoso dell’ambiente. Alcune strategie cercano di
sfruttare la caratteristica dell’eco compatibilità dei loro prodotti come strumento di differenziazione attraverso
l’Ecolabel. Per Ecolabel s’intende uno strumento d’incentivazione alla prevenzione dei danni ambientali che
vengono rilasciati ai prodotti.
2. Strategie di processo. Si riferiscono all’impiego di tecnologie pulite che consentono di utilizzare in modo
razionale e di risparmiare le materie prime e le risorse ambientali, riducendo le emissioni.
3. Strategie d’immagine e comunicazione. Riguardano iniziative di comunicazione (pubblicità, promozioni,
progetti, sponsorizzazioni, relazioni pubbliche) che hanno l’obiettivo di far conoscere le “azioni verdi” delle
imprese per ottenere il riconoscimento del pubblico e migliorare il rapporto con le istituzioni.
4. Strategie di alleanza. Consistono nell’impegno comune d’imprese appartenenti al medesimo settore.
Il ruolo del management ambientale dovrebbe essere quello di selezionare il mix ottimale di strumenti che siano
conforme alle richieste di sostenibilità del mercato ed al conseguimento degli obiettivi strategici dell’impresa.
I tools del Green Marketing mix considerati sono la promozione, il prodotto, la distribuzione ed il prezzo e possono
essere utilizzati, integrati e combinati per comunicare informazioni riguardanti il proprio comportamento ambientale e
etico.
Il green co-marketing
Spesso capita che attraverso l’acquisto di un prodotto si contribuisce ad una campagna di solidarietà, ossia parte del
ricavato che le aziende percepiscono dalla vendita di tale prodotto viene destinato alla relativa associazione di
volontariato. Il nome specifico di queste iniziative vengono chiamate “Co-Marketing Filantropico” o “Green Co-
Marketing” (esempio la raccolta fondi di Gucci in favore di UNICEF).
Il vantaggio principale nell’effettuare il Co-Marketing è quello di migliorare la credibilità dell’azienda.
Le mosse per una strategia green di successo sono sei: perché comunicare, quando comunicare, a chi comunicare,
cosa comunicare (le informazioni che influenzano il comportamento dei consumatori sono: prezzo del prodotto, qualità
e prestazioni, impegno aziendale e le garanzie e certificazioni), come comunicare (la comunicazione deve essere
efficace e corretta) e dove comunicare (i principali canali sono i punti vendita fisici, media tradizionali, punti vendita
virtuali e le certificazioni).
42 IL GREENWASHING
Si parla di greenwashing (green + whitewashing) per indicare le pratiche adottate da quelle aziende o organizzazioni
interessate ad acquisire una reputazione «verde», ossia ecologica, senza che vi corrisponda un modo di operare
sostanzialmente diverso da quello degli altri soggetti (concorrenti) rispetto ai quali esse si vogliono differenziare.
Il termine viene coniato negli anni Ottanta dall’ambientalista newyorkese Jay Westervelt.
Per greenwashing si fa riferimento all’insieme delle pratiche di “cosmesi” dell’identità aziendale (identity-washing), che
tendono a “truccare” o nascondere gli aspetti più controversi dal punto di vista della sostenibilità.
Le pratiche di greenwashing mirano a creare capitale reputazionale e rafforzare la legittimità dell’organizzazione nel
contesto istituzionale. Ciò avviene essenzialmente tramite due tecniche di comunicazione simbolica:
‚ Il decoupling (sdoppiamento), ossia l’apparenza nel soddisfare le richieste delle parti interessate, senza
effettivi cambiamenti nelle pratiche organizzative;
‚ L’attention deflection (deviazione dell’attenzione), vale a dire l’implementazione di una serie di pratiche che
tendono a evidenziare gli indicatori che mostrano l’impatto positivo della propria attività per evitare di “svelare”
il complesso delle proprie performance che si presentano poco significative.
Il Greenwashing è ciò che si potrebbe definire un «marketing ecologico di facciata», i cui sforzi sono orientati,
prevalentemente attraverso attività di comunicazione, a una modifica della reputazione aziendale senza incidere
realmente sulla sostenibilità ambientale dei processi produttivi adottati o dei prodotti realizzati.
I casi più gravi di greenwashing individuati da un’associazione europea (Consumer International) sono i casi Audi ed
Easyjet.
Tuttavia non tutti i casi di greenwashing sono sempre il risultato di malafede o atteggiamenti opportunistici, ma in molti
casi dipendono da una mancanza di competenze in materia di management ambientale.
Non rientrano nella categoria del Green Marketing quelle strategie di prodotto orientate alla cosiddetta «ecologia della
persona», vale a dire i prodotti senza conservanti, le vernici per la casa non tossiche, le stoffe naturali e anallergiche
per l’abbigliamento.
Tra le iniziative tese a guidare una politica d’identificazione di greenwashing troviamo le seguenti:
‚ Futerra. Associazione inglese che propone un decalogo antigreenwashing;
‚ Enviro Media Social Marketing. Associazione americana che ha creato una community online;
‚ GreenBean e GoodGuide che classificano i prodotti di largo consumo esprimendo un giudizio su tre
parametri: salute, impatto ambientale e sociale;
‚ Green Wiki.
Esempi pratici di greenwashing sono: Coca Cola in merito alle bottiglie planbottle; Ferrarelle pubblicizzava la propria
bottiglia come prodotto a impatto zero; Acqua minerale San Benedetto che promuoveva la riduzione della plastica;
Herbal Essence e la Saab con la promessa di vendere automobili con minori emissioni di anidride carbonica.
43 AMBUSH MARKETING
Ambush marketing è un'espressione con la quale si vuole intendere ogni pratica che permette di associare l’immagine
di un’impresa a un evento, in genere sportivo, senza che questa sia tra gli sponsor ufficiali che hanno pagato un
corrispettivo agli organizzatori.
Ambush Marketing è un termine coniato agli inizi degli anni Ottanta da Jerry Welsh, il termine può essere interpretato
letteralmente come “marketing da imboscata” o “marketing parassitario” o ancora “marketing d’assalto”.
Ambush marketing è l’espressione comunemente utilizzata nel mondo anglosassone per descrivere un’associazione
non autorizzata di un brand ad un evento mediatico. Esso è una branca del Guerrilla Marketing ed è imprevedibile,
complesso e mutevole.
Quel che solitamente avviene nell’implementazione di una campagna di Ambush Marketing è l’utilizzo di messaggi
subliminali, gadget, pubblicità e azioni promozionali in prossimità dei luoghi dell’evento o durante l’evento stesso.
L'obiettivo del marketing da imboscata è evidente: indirizzare verso il proprio marchio l'attenzione del pubblico senza
sostenere i costi necessari per essere sponsor ufficiali. Ed è caratterizzato da un effetto a sorpresa.
Il fenomeno dell’ambush può essere scoraggiato con l’applicazione della disciplina della “Concorrenza Sleale” (Art.
2598 nr 2 e 3 Codice Civile); esempi utili di illecito di comunicazione sono i casi: “Panini contro Topps Europe” e “San
Carlo contro Lay’s).
Tra i più noti esempi di ambush marketing ricordiamo:
‚ Quello di Samsung durante la coppa del mondo 2002 che regalò i capellini con il proprio logo fuori agli stadi;
‚ Alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 il centometrista Christie si presentò in conferenza stampa indossando lenti
raffiguranti il logo Puma;
‚ Il giocatore danese Bendtner nel mach tra Danimarca e Portogallo agli europei del 2012 per celebrare un gol
scoprì la maglietta mostrando uno slip a marchio Paddy Power.
Il Social Media Marketing può essere considerato quella parte del marketing che si occupa di dare visibilità a
un’azienda o brand sui social media. Esso offre al consumatore la possibilità di esprimersi senza intermediari e alle
aziende di porsi in ascolto e di soddisfare realmente i bisogni dei clienti, facendoli anche partecipare ai propri progetti,
il cosiddetto crowdsourcing.
Le aree di operatività dei social media si articolano in: community, publishing, commerce e entertainment.
Tra i social entertainment figurano My Space e Second Life.
La Comunità online sono gruppi di persone che condividono interessi e/o obiettivi, oltre a codici di condotta e
comunicano attraverso la Rete.
Le piattaforme interattive del Web permettono alle comunità online di avere le seguenti caratteristiche di base:
conversazione, democrazia, presenza, standard di comportamento e livelli di partecipazione.
Le evidenze della cultura di una comunità si possono vedere nei “meme”. Esso è un’idea, uno stile o un’azione che si
propaga attraverso internet.
I social media più diffusi sono Facebook, Twitter, Pinterest (appendere+interesse), Youtube, Google+ e Instagram.
Twitter (15/07/2006) è un social appartenente alla categoria del microblogging e si caratterizza per i suoi messaggi
brevi (140 caratteri per tweet).
Le aziende che utilizzano i social media per azioni di comunicazione aziendale riconoscono a questi strumenti dei
ruoli chiave soprattutto rispetto alla possibilità di:
‚ Aumentare la visibilità dei propri prodotti e servizi all’interno del web;
‚ Incrementare il numero di accessi e di visite alle pagine istituzionali dell’azienda o del prodotto;
‚ Creare community di fan e clienti attorno all’interesse comune generato dall’azienda o dal prodotto;
‚ Aumentare effettivamente il numero di clienti/utenti.
I benefici delle strategie social media sono misurati attraverso degli indicatori chiamati key performance indicator
(KPI), essi sono classificati in social media application, cioè la piattaforma social che si vuole analizzare e scoial
media performance objetive, cioè l’obiettivo della presenza sui social media.
Ogni azienda che decide di effettuare un investimento, in questo caso in una campagna di Social Media Marketing, si
aspetta di avere un Return on Investment (ROI) positivo. Il ROI è uno dei più importanti termini del business e ci
indica la redditività, ovvero quanto rende il capitale investito dall’azienda. Il ROI non riguarda gli aspetti non finanziari,
i quali possono essere riassunti in: incremento di visitatori di una pagina, nuovi fan, aumento di tempo trascorso su
una pagina, il numero di commenti ma riguarda gli aspetti finanziari come per esempio: una riduzione dei costi per
aver spostato una parte della custode, per le vendite in più sia online che in generale, una riduzione dei costi di
pubblicità per i banner, link, ecc
P
46 IL RETRO/VINTAGE MARKETING
L’azienda che aspira a essere riconosciuta all’esterno come Social Brand deve mettere in atto una organizzazione
interna che coinvolge: persone, processi e tecnologia; in altri termini occorre:
‚ Attivare processi aziendali per provocare il coinvolgimento e aumentare la velocità dei flussi lavorativi con i
Social Media;
‚ Realizzare programmi di formazione e buone pratiche per migliorare continuamente le competenze nell’uso
dei Social Media.
L’incaricato della gestione dei profili dell’azienda sui vari social è il Community Manager.
Ogni impresa dovrebbe redigere una Social Media Policy ovvero uno o più documenti necessari all’atto della
creazione di un programma di gestione dei Social Media in azienda.
Il social media policy presenta i seguenti documenti:
‚ La carta dei principi. È una dichiarazione dell’impegno dell’azienda di incoraggiare l’uso dei social media nel
rispetto dei valori aziendali.
‚ Policy interne per l’uso personale dei social media.
‚ Policy specifiche per piattaforma. Le policy per un utilizzo ufficiale di specifici social media si dividono in
interne ed esterne. Le prime indicano la strada a coloro i quali dovranno creare e gestire continuativamente la
presenza online dell’azienda. Le seconde vanno esposte negli spazi ufficiali per delimitare con chiarezza le
“regole della casa” ovvero cosa è consentito al community manager e ai visitatori.
‚ Policy per i fornitori.
‚ Linee guida per la crisi. L’ultimo documento che il social media strategist dovrebbe predisporre per tempo è
quello relativo ad affrontare eventuali crisi. Ogni fenomeno critico andrebbe valutato secondo una scala che
tenga conto del grado di lesività del contenuto, del luogo in cui si sta sviluppando, della persona che lo sta
diffondendo, della velocità di diffusione.
L’Italia regola l’attività dei professionisti della comunicazione con un decreto legislativo del 2 agosto del 2007.
L’impresa che utilizza i social può correre dei rischi come il danno del brand reputation e il furto d’identità.
Il Social Media Plan è un piano che l’azienda mette in campo per la comunicazione verso l’esterno.
Tre sono le fasi che accompagnano la redazione di un efficace Social Media Plan: Analisi, Strategia e Azioni.
Inoltre si rivela indispensabile la dotazione di un sistema di audit (misurazione e controllo) dei risultati.
Si va alla ricerca del cosiddetto “sentiment”; quindi, cercando l’azienda attraverso Google, si monitorano i pareri sui
suoi prodotti/servizi.
Due sono in particolare gli elementi che si misurano:
‚ WEB REPUTATION: ascolto del web, brand monitoring;
‚ BENCHMARKING: analisi delle esperienze nel campo digitale di altri marchi, di ciò che hanno realizzato,
come e con quali risultati.
La Web Reputation (reputazione sul web) è un’attività di raccolta e monitoraggio di tutto quanto viene detto online
riguardo a un determinato prodotto, servizio, progetto o evento.
Il monitoraggio della web reputation può essere un’attività svolta in continuum, qualora si stia svolgendo una
determinata attività di comunicazione online e se ne vogliono misurare gli effetti nel tempo, o un’attività istantanea
volta a fare una sorta di fotografia della situazione del momento.
Poiché è difficile tenere sotto controllo tutto quello che gli utenti dicono, le imprese solitamente si affidano a
software o ad agenzie specializzate nell’analisi della reputazione online che utilizzano diversi strumenti per effettuare
le misurazione, per esempio:
‚ Google Alert. Si riceve un messaggio di avviso per ogni nuova pagina che richiama il nome del brand;
‚ Trackur. È un tool a pagamento che consente di analizzare la presenza di un brand sui social network:
calcola il sentiment ed altre informazioni;
‚ SocialMention. È un tool gratuito e può essere utilizzato anche per trovare le keyword che gli utenti
associano a una parola o a un brand;
‚ Reputation Defender. Questo tool è particolarmente oneroso. L’impresa ha un controllo completo della
propria presenza online;
‚ Brandyourself. È gratuito, esso suggerisce le modifiche da effettuare ai profili/link segnalati per migliorarne la
visibilità online.
Di solito gli obiettivi di una strategia di social marketing hanno a che fare con:
‚ La diffusione del proprio marchio, ossia farlo conoscere (brand awareness);
‚ Far conoscere un nuovo prodotto o servizio;
‚ Migliorare la credibilità di un marchio;
‚ Creare engagement;
‚ Migliorare la cura del cliente oppure l’assistenza al cliente;
‚ Supportare le vendite.
Gli obiettivi devono essere SMART ossia: specifici, misurabili, accessibili, rilevanti e tempestivi.
La scelta di posizionamento nelle piattaforme può essere presa in relazione a due macro tipologie di approccio
comunicativo “conversazione e distribuzione”; ognuna di queste si divide in “focalizzata e defocalizzata”.
La conversazione può essere:
‚ Focalizzata: mirata alla costruzione di rapporti basati sulla conversazione con un pubblico di nicchia o
interessi specifici (es. LinkedIn);
‚ Defocalizzata: strategia tesa a essere presente in luoghi abitati dalla massa (es. Facebook).
In merito all’attività di auditing ossia di controllo e misurazione dei Social Media, si accetta comunemente il fatto che
gli indici di performance più importanti nel Social Media Marketing siano quelli che si legano a due macro aree:
1)Reach e 2)Engagement.
La prima area designa il numero di utenti che vengono esposti ad un determinato messaggio. Si parla di engagement
quando il nostro coinvolgimento di un brand è forte. Esso si misura attraverso i like, i commenti e le condivisioni.
49 IL BUDGET PUBBLICITARIO
2. Occorre tenere presente i canali di distribuzione. La pubblicità può agire sul trade ed anche sulla forza vendita
di un’impresa.
3. Una buona pubblicità può aumentare il valore di una marca agli occhi del consumatore; questo valore
aggiunto contribuisce ad agevolare le altre attività di marketing.
Il budget è condizionato dallo stadio del ciclo di vita e la quota di mercato, per i nuovi prodotti è necessario stanziare
elevati budget pubblicitari.
Advertising classico legato ai mass media tradizionale sono quelli OFF-line.
Per poter meglio identificare i criteri che vengono impiegati per la formulazione del budget pubblicitario, occorre tener
conto della cultura manageriale e del contesto strategico in cui l’azienda opera.
Esistono fondamentalmente due diverse valutazioni attribuite al budget pubblicitario, a seconda delle quali esso viene
considerato come investimento o come spesa. Queste valutazioni sono condizionate dal modo in cui ogni azienda
interfaccia il mercato.
La natura economica del budget ha implicazioni differenti sulle attribuzioni di costo e sulle dimensioni dello stesso. Il
budget come investimento, tenderà ad essere identificato come un costo fisso, il budget come spesa, tenderà ad
essere considerato un costo variabile.
I criteri per la definizione del budget sono composte da tre coppie: investimento/spesa, costo fisso/costo variabile,
budget disponibile/budget necessario.
Le più frequenti tipologie di approccio all’investimento pubblicitario sono:
‚ In una situazione strategica di sviluppo (mercato innovativo, prodotto innovativo) il fattore chiave della
campagna è la continuità, generalmente il messaggio è definito sulla base delle caratteristiche di prodotto. Il
budget è un investimento.
‚ In una situazione strategica di guerra (mercato competitivo, prodotto competitivo), invece, l’elemento di
maggior criticità è la quota di pressione rispetto a quanto realizzato dai concorrenti. budget è una componente
di costo del prodotto.
‚ Quando la strategia prevede un obiettivo di nicchia (mercato competitivo, prodotto innovativo), il fattore base
è la continuità di campagna per proteggere la marca, il messaggio porta promesse focalizzate, i media sono i
più affini al target. Il budget è una componente di costo del prodotto.
‚ Quando la strategia è orientata al contrasto (mercato innovativo, prodotto competitivo), infine, è importante il
controllo della share of voice. Il messaggio riprende promesse comparative, e anche il budget disponibile sarà
comparato a quanto fatto o previsto per il concorrente.
Nella determinazione dei budget pubblicitari spesso vengono calcolati e raffrontati con il mercato specifico o con le
attività della concorrenza alcuni rapporti che possono essere usati come indicatori nella “determinazione del budget
ideale” per una marca o un prodotto:
1. Rapporto “Margine Lordo ÷ Ricavi” (quanto rimane dopo i costi variabili legati al prodotto);
2. Rapporto “Investimenti pubblicitari ÷ Ricavi”;
3. Rapporto “ (Investimenti pubblicitari + Promozioni) ÷ Margine Lordo”.
Lo storytelling è l’arte di raccontare storie, esso comincia a ottenere successo negli Stati Uniti nella metà degli anni
Novanta ed è considerato un dispositivo socio-professionale.
Attraverso lo storytelling si pone l’impresa al centro del racconto e conseguentemente per mezzo dello storytelling si
ha un “riposizionamento comunicativo dell’impresa nel mercato”. Le aree che possono avvalersi di questa tecnica
sono il product design e la comunicazione interna.
Si possono definire due macro aree dei pubblici di riferimento alle quali si associano diversi obiettivi del racconto: i
pubblici interni, ossia i dipendenti, e i pubblici esterni o stakeholders, cioè clienti, fornitori, finanziatori, pubblica
amministrazione, etc.
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Nel primo caso i racconti tendono a informare, motivare, persuadere relativamente alle politiche di lavoro adottate
dall’organizzazione, a creare conoscenza e motivazione rispetto alle strategie adottate.
Nella seconda fattispecie il racconto viene utilizzato dalle imprese per interagire con i suoi stakeholder e, in
particolare, convincere all’acquisto, coinvolgere nell’esperienza di consumo, ma soprattutto per creare e accrescere la
conoscenza e apprezzamento dell’impresa come entità sociale oltre che economica. Altro compito dello storytelling è
quello di posizionare meglio i prodotti.
Un esempio di storytelling è riscontrabile nel discorso di Steve Jobs ai laureandi dell’Università di Stanford. Il discorso
effettuato fu studiato a tavolino per questo motivo il business storytelling è definito come un piano strategico definito.
Un metodo innovativo di storytelling è quello effettuato da Coca Cola nel 1997 ossia lo storytelling digitale.
Gli strumenti (canali) utilizzati per effettuare lo storytelling possono essere: cartacei, relazionali e digitali.
‚ Cartacei: newsletter, booklet, opuscoli;
‚ Digitali: blog, fiction narrative, video biografie;
‚ Relazionali: musei aziendali, percorsi di training, interventi di comunicazione interna.
Uno storytelling per essere effettuato nel miglior modo possibile deve basarsi sui seguenti fattori: gli elementi di base
(attori, scene, azioni), sequenzialità (gli eventi devono avere un ordine cronologico), particolarità e concretezza,
intenzionalità, sospensione dell’incredulità, componibilità, canonicità, incertezza e appartenenza a un genere.
51 L’EREPUTATION
Con il termine vigilantismo (o anche eVigilantism) si fa riferimento proprio all’utilizzo della rete come mezzo per punire,
nel mondo reale, soggetti che si sono resi colpevoli di atteggiamenti non etici.
Per reagire efficacemente alle minacce della propria reputazione online è fondamentale acquisire la capacità di saper
“ascoltare” il buzz della rete e di integrare la conoscenza ricavata all’interno dei processi decisionali e di risk
management attraverso la sentiment analysis.
‚ Nei social media vi è il rischio di vedere violato il diritto all’oblio;
‚ WOM acronimo di word of mouth;
‚ ENISA acronimo di agenzia di sicurezza cibernetica dell’U.E.;
‚ Guido Barilla in seguito ad un’intervista in radio disse che non poteva firmare spot con coppie omosessuali.
‚ Con il termine pinkwashing s’identifica una forma di comunicazione gay-friendly;
‚ I tweet negativi vengono retweettati maggiormente di quelli positivi;
‚ Domino’s pizza vide scendere la sua reputazione attraverso Youtube;
‚ Il brand whole foof fu oggetto di boicottaggio su Facebook dove aver dichiarato che il diritto alla salute non era
per tutti.
52 IL SUBVERTISING
Subvertising (“Advertising” pubblicità e “Subvert” sovvertire) indica l’insieme di pratiche sovversive, dissacranti e
parodistiche volte a stravolgere il senso veicolato dalle pubblicità commerciali.
È un fenomeno allo stesso tempo artistico e socio-politico che partendo da un messaggio pubblicitario dà vita a vere e
proprie contro pubblicità. Esso si colloca all’inteideologico cultural jamming.
I mezzi con i quali si attua sono: lo Sniping, il Collage, il Fake.
La pratica che più di tutte simboleggia il Subvertising è la creazione di Fake, ossia la realizzazione ex novo di testi
formalmente fedeli a quelli che si vogliono colpire, ma che veicolano significati in forte contrasto con quelli originali.
Esempi di subvertising sono:
obsession for men > recession for men
mastercard > disaster
Esempio di annuncio diretto a sabotare Absolute Vodka è: absolute end e absolute A.A.
‚ Il 17 marzo 2010 Greenpeace accusa Nestlè di utilizzare olio di palma;
‚ Nel video realizzato da Greenpeace si vedeva un uomo che mordeva un dito di un orango;
‚ La campagna di Greenpeace vide la trasformazione del logo kitkat in killer.
53 SELFIE PUBBLICITARI
‚ Gli autoscatti dicono molto a proposito del carattere delle persone, dei suoi gusti e dei suoi comportamenti;
‚ Milano si posiziona all’ottavo posto come percentuali di selfie ogni 100.000 persone;
‚ La parola dell’anno 2013 è stato selfie;
‚ Cipster ha realizzato il concorso cipsterizzati;
‚ Ciquita ha realizzato il concorso fotografa i negozi chiq;
‚ Gli autoscatti trasformano il consumatore in brand ambassador;
‚ Adidas è associato a Justin Bieber;
‚ Heineken è associato ai Metallica;
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‚ La turkish Airlines creò uno spot dove i protagonisti dei selfie erano Messi e Bryant;
‚ New York public library ha installato la cabina dei selfie.
La comunicazione interna è rivolta al pubblico interno dell’impresa e permette che il personale venga coinvolto nei
confronti degli obiettivi dell’azienda. Le figure a cui è rivolta la comunicazione, sono: le organizzazioni sindacali, gli
azionisti, la forza di vendita, i dipendenti, i dipendenti potenziali, i clienti e i fornitori integrati radicalmente.
Il suo compito, in particolare, è quello di diffondere la mission che è l’identità dell’organizzazione, la vision aziendale e
quelli che sono i suoi i valori.
Si riscontrano due capacità importantissime della comunicazione interna: quella di creare il valore e quella di
diffondere il valore. Essa diffonde valore perché rende visibili le competenze distintive aziendali, mentre crea valore
perché attraverso il miglioramento dell’immagine e della credibilità strategica dell’impresa, aumenta il patrimonio
intangibile dell’impresa.
La comunicazione interna si diffonde attraverso una serie di canali: canale informatico, cartaceo, relazionale e di feed-
back.
Si distinguono tre tipologie di comunicazione interna: comunicazione strategica, comunicazione operativa e
comunicazione informativa.
La comunicazione strategica riguarda la comunicazione e le modalità di condivisione della strategia, della missione,
dei valori e della cultura dell’azienda.
La comunicazione operativa ottimizza i flussi di comunicazione legati ai processi di lavoro, favorendo la produzione e
diffusione del Know-How aziendale e promovendo l’addestramento e l’aggiornamento professionale.
La comunicazione informativa è finalizzata a migliorare la conoscenza dell’azienda, dei suoi prodotti e dei suoi mercati
nei confronti delle diverse categorie di personale. È una comunicazione di tipo motivazionale.
Gli obiettivi della comunicazione interna sono: diffondere i valori aziendali, comunicare le strategie aziendali, far
conoscere l’azienda, favorire la partecipazione tra le persone, sviluppare il senso di appartenenza, migliorare il clima
organizzativo.
Essa può operare in staff all’alta direzione, presso organizzazione, presso il personale, presso le relazioni esterne e
presso il marketing.
Gli strumenti di comunicazione interna si dividono in caldi, freddo-tiepidi e freddi, essi sono:
- Bacheche. Le bacheche (bullettin board) vengono utilizzate per l’affissione nelle sedi aziendali delle comunicazioni
del management su modifiche organizzative, nomine e promozioni, relazioni sindacali, ordini di servizio.
- Newsletter. Strumento cartaceo semplice, veloce e poco costoso.
- House organ. Strumento cartaceo, pubblicazione periodica, identificata da un titolo stabile e pubblicato dall’azienda
ad intervalli regolari. È uno strumento di comunicazione interna che di norma viene distribuito a tutti i dipendenti.
- Video istituzionali. Strumento elettronico. È un filmato che presenta l’azienda, i suoi prodotti.
- Telegiornale aziendale. Strumento elettronico. È un notiziario televisivo periodico che ha tutte le caratteristiche
tipiche di un telegiornale delle grandi reti televisive.
- Cassetta delle idee. Strumento cartaceo. Le persone possono esplicitare suggerimenti di carattere organizzativo o di
altra natura, in forma personale o anonima.
- Chioschi multimediali. Strumento elettronico.
- Programmi di speak up! Per indicare programmi grazie ai quali un qualsiasi dipendente può porre quesiti ad una
delle direzioni aziendali su problematiche di carattere generale o personale.
- Posta elettronica.
- Intranet.
55 AIA E EMMENTALER
Aia fu fondata nel 1968 e si presenta come un’azienda post-moderna con una forte cultura territorio centrica, legata
alle unità di produzione e con preciso radicamento nella tradizione alimentare italiana, di cui assume i fondamentali e
per poi reinterpretarla in chiave contemporanea.
Aia è riuscita a riunire concetti contrapposti come: tradizione e innovazione, solidità e dinamismo, genuinità e
tecnologia, sostanza e leggerezza, accuratezza e velocità, concretezza e versatilità.
‚ L’analisi di Aia invia il consumatore parte dell’elemento del vantaggio che ha le sue origine nel nome stesso.
‚ Elementi strategici di successo di Aia è continuità e modernità.
‚ Dal punto di vista cromatico il logo Aia esplicita il valore di italianità, qualità e pulizia.
‚ La confezione del prodotto Aia riflettono una cura verso il concetto timeless.
‚ Il brand si caratterizza per la transitività.
‚ Le spinacine di Aia fu carico del gioco madre-figlio.
‚ Aequilibrium Aia è la negazione di privazione.
‚ Emmentaler costituisce l’evoluzione di Emmental.
‚ Chi si occupò della pubblicità nel 2007 fu l’agenzia DVLBBDO.
‚ Tra le linee below-the line ci fu il tour di 5 biciclette personalizzate.
56 FATTORIA SCALDASOLE
57 MARS
58 e 59 GIOVANNI RANA