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1 - xi oiTOKiti; iuku-xvii
Calendario degli avvenimenti
Allineiti 4 Attività politica e diplomatica : Un co¬
SETTEMKRE municato Stefani precisa l’azione svolta dal Duce in
favore della pace.
Venerdì 1 Attività politica diplomatica : Roose¬
velt, ritenendo ormai inevitabile l'apertura delle osti¬ Attività militare : Sul fronte orientale le truppe
lità, rivolge ai Governi di Francia, Gran Bretagna, tedesche avanzano verso i loro obbiettivi, premendo
Polonia, Germania e Italia un appello tendente ad a nord dell'alto Tatra e a sud del bacino industriale
evitare i bombardamenti aerei di città aperte. forti contingenti polacchi in ritirata verso Cracovia,
Hitler pronunzia, un discorso innanzi al Reichstag, distruggendo le comunicazioni ferroviarie e varcando
annunziando l’accordo con la Russia, precisando gli la Vistola presso Kulm.
scopi della sua azione verso la Polonia e dichiarando Quindici apparecchi polacchi sono abbattuti in com.
che dalle ore 5.45 le truppe tedesche rispondono a' battimento.
SOHlHAltlO IMO li N. 1 fuoco dei polacchi. Incursioni aeree sugli obbiettivi militari di Varsa¬
Il Gauleiter Forster decreta la riammissione di via. Gdynia e Hela. Incrociatori tedeschi bombardano
Calendario degli avvenimenti 2 Danzica al Reich tedesco. navi polacche nel porto di Hela.
Chamberlain riferisce ai Comuni sull'ultimo passo Sul fronte occidentale le truppe francesi prendono
compiuto a Berlino, con il quale si dichiara che se contatto con l’avversario.
Da Versailles a oggi ... 3 la Germania non sospenderà la sua azione contro la Martedì 5 Attività politica e diplomatica: il go¬
ALBERTO BALDINI Polonia e non ritirerà le sue truppe, il governo bri¬ verno tedesco pubblica un libro bianco sulle trattative
tannico « non esiterà ad adempiere ai suoi obblighi anglo-tedesche, affermando che l’intransigenza britan¬
La guerra in Polonia. . . 7 verso la Polonia ». Egli rende poi omaggio all’azione nica ha fatto fallire la mediazione del Duce.
AMEDEO TOSTI di pace svolta da Mussolini negli ultimi giorni della Roosevelt firma la dichiarazione di neutralità degli
Le operazioni sulla fronte Stati Uniti d’America.
Si riunisce, sotto la presidenza del Duce, il Consi¬ Attività militare; Sul fronte orientale le truppe
occidentale . . . . . .12 glio dei Ministri italiano : approva le misure militari germaniche continuano la loro avanzata in direzione
ERNESTO CIURLO e le disposizioni economiche e sociali già prese e di Cracovia, ed occupano il bacino industriale della
dichiara « al popolo che l’Italia non prenderà inizia¬ Slesia. L’aviazione tedesca domina completamente il
La guerra sul mare ... 15 tiva alcuna di operazioni militari ». cielo polacco. La marina germanica ha il dominio
VINCENZO LIOY Hitler invia al Duce un telegramma, nel quale assoluto del Baltico.
afferma di « non aver bisogno in queste circostanze Sul fronte occidentale le truppe francesi prendono
Cieli di Polonia e cieli di dell’aiuto militare italiano ». contatto con le tedesche nel tratto di fronte fra Reno
Occidente.19 Il governo britannico publica un librò bianco con¬ e Mosella.
tenente la corrispondenza scambiata con il governo
Calendario degli avvenimenti 23 tedesco dal 22 agosto. Mercoledì 6 Attività militare : Sul fronte orientale
L'Ambasciatore di Polonia a Londra compie un le armate germaniche occupano Cracovia e si avvici¬
2 carte dellft ((uerra, fuori testo; SO nano al centro industriale di Lodz.
illustrazioni; 4 cartine dimostrative passo per invocare l’applicazione del trattato anglo¬
polacco. Sul fronte occidentale le truppe francesi compiono
delle operazioni; 1 diagramma delle
Attività militare : Proclama di Hitler alle truppe e qualche progresso locale fra Reno e Mosella.
forze navali contrapposte
ordini del giorno di Goring all’esercito, alla marina Giovedì 7 Attività politica e diplomatica: Cham¬
e all’aviazione. berlain in un discorso ai Comuni; ammette la gravità
Il Maresciallo Rydz-Smygly assume il comando su¬ della situazione in Polonia.
premo delle forze armate polacche. Attività militare : Sul fronte orientale la guarnigio¬
L’esercito tedesco penetra nella Slesia e in Pome- ne polacca della Westerplatte si arrende, dopo un’e¬
rania e inizia l’avanzata dalla Prussia orientale. roica resistenza, ed ottiene l’onore delle armi.
L’aviazione tedesca colpisce gli obbiettivi militari L’avanzata delle armate tedesche continua. 25 mila
SOTTO GLI AUSPICI DEL su tutto il territorio polacco. prigionieri e 126 cannoni sono stati catturati dall’ini¬
In seguito al passo compiuto dall’Ambasciatore di zio delle ostilità.
MINISTERO DELLA Polonia a Londra, Giorgio VI ordina la mobilitazione Sul fronte occidentale si segnala l'arrivo di nuove
CULTURA POPOLARE dell'esercito territoriale e delle forze navali. Anche in forze tedesche provenienti dall'interno della Germania.
PUBBLICAZIONE SETTIMANALE DI 16-24 Francia la mobilitazione generale è decretata con inizio
PAGINE CON COPERTINA A COLORI dal 2 settembre. Lo stato d’assedio è proclamato in 89 Venerdì 8 Attività militare : Sul fronte orientale
dipartimenti francesi, nel territorio di Belfort e nei le colonne tedesche inseguono, in molti punti, le
tre dipartimenti algerini. truppe polacche in ritirata. Aspri combattimenti si
Contiene la cronaca politica, diplo¬ svolgono nei settori di Lodz, Tarnow, Kielce, Rozan,
matica, militare, economica della Sabato * Attività politica e diplomatica: Il Duce
guerra clic si sta combattendo, rac¬ Tomaszow-Mazowieckie e Pultusk.
contata da scrittori specialisti in fa a S. M. il Re Imperatore un dettagliato rapporto Sul fronte occidentale situazione immutata. Un pri¬
ogni materia. sulla situazione. mo contingente britannico è sbarcato in Francia.
Il governo britannico dichiara di esser deciso a Sul mare sono cominciati, da parte di sommergibili
Costituirà nn primo racconto crono¬
logico e storico degli avvenimenti rispettare la neutralità dei Paesi bassi. Analoga di¬ tedeschi, i siluramenti di navi da carico inglesi.
che si svolgono oggi nel mondo, così chiarazione fa il governo del Reich alla Norvegia.
da darne un quadro organico, docu¬ Il Ministro di Slovacchia a Varsavia esprime, in una Sabato 9 Attività politica e diplomatica: In se¬
mentato e completo. lettera' indirizzata al Ministrai degli esteri polacco, la guito ad un incidente di frontiera nel territorio della
solidarietà della Slovacchia con la Polonia Russia bianca, il governo dell’U.R.S.S. richiama varie
Illustrazioni, fotografie, carte geo¬
grafiche c topografiche, c cartine Il Presidente della Repubblica francese -invia Un classi di riservisti.
dimostrative in ogni numero messaggio alle due Camere. Il Presidente del Con- Goring, in un discorso agli operai di una fabbrica
glio Daladier e il vicepresidente Chautemps leggono d’armi, accusa il governo di Londra di aver spinto
rispettivamente alla Camera e al Senato una dichia¬ i popoli alla guerra.
direzione e imimshiuiomì razione del Governo, nella quale è esposto il punto Attività militare: Sul fronte orientale la Vistola è
Roma - Citta Universitaria - Tel. 40«07 di vista francese sugli avvenimenti in corso. Il Consi¬ raggiunta dalle colonne tedesche a Zwolen e a Radom.
rlIBHLICITÀ glio dei Ministri decide che il governo francese si Sul fronte occidentale piccoli combattimenti di
unisca al governo britannico nel chiedere una risposta avamposti. Aeroplani britannici gettano in territorio
V ABBONAMENTI entro mezzogiorno di domenica alla richiesta di ritiro tedesco forti quantitativi di manifestini.
Abbonimento annuale: Italia e Colonie L. 45 delle truppe tedesche e della cessazione delle ostilità Domenica IO Attività politica e diplomatica: Il
Abbonamento semestr.: Italia e Colonie L. 24 contro la Polonia. primo ministro giapponese Abe dichiara che il Giap¬
Abbonamento annuale : Estero . . . L. 130 Chamberlain dichiara ai Comuni che la Gran Bre¬
pone non intende di essere coinvolto nella guerra.
tagna non riconosce la Validità della riunione di Dan¬
La stampa germanica ribadisce le accuse contro la
Per abbonarli Inviare vaglia o auegnl all'Am- zica al Reich. Gran Bretagna. \
mlntitrazlone, Roma, Città Univeriltarla, oppure Attività militare: Il Comando Supremo tedesco an¬
versare l'Importo sul conto corrente postale 124910 ' Attività militare: Sul fronte orientale le colonne
I manoscritti non si restituiscono anche se non nunzia l’avanzata vittoriosa dell’esercito su tutti i
pubblicati. fronti: Vielun e Pless occupate; le truppe polacche tedesche occupano Lodz. La lotta prosegue intorno a
nel corridoio tagliate fuori; attacchi dell’aviazione Varsavia, sulle rive della Vistola. Le unità polacche
Esce ogni sabato in tutta Italia contro obbiettivi militari. accerchiate nelle regioni occidentali continuano a resi¬
A Varsavia è diramato un comunicato affermante stere alla pressione germanica.
Sul fronte occidentale azioni locali tra la Mosella
COSTA LIRE UNA che l’aviazione tedesca bombarda anche città aperte.
e il Reno.
L’Ambasciata di Polonia a Parigi precisa che con¬
trariamente a voci diffusesi, la lotta si sviluppa su Un ned ì II Attività politica e diplomatica : la Fran¬
diversi punti del fronte. cia e la Gran Bretagna prendono misure per la guerra
Domenica 8 Attività politica e diplomatica: Gli economica e il blocco della Germania. Il Reich inten¬
Ambasciatori di Francia e di Gran Bretagna lasciano sifica l’azione sottomarina
Berlino. (Continua a pag, 23)
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DA VERSAILLES A OGGI
ficiali arruolati per dodici anni e 4000 ufficiali mettere la Germania in condizione di pagare
E’ sempre all’infausto trattato di Versailles,
con una ferma di venticinque anni. Niente ar¬ attraverso prestiti garantiti dalle risorse na¬
che si deve risalire quando si vogliono inten¬
tiglieria pesante e carri armati e niente avia. zionali. Al piano Dawes segni il piano Young,
dere gli avvenimenti attuali. In virtù del 1 rat-
tato di Versailles, che, secondo Clémenceau, zione; ma solo armi leggere e munizioni limi., che diminuiva l’ammontare delle riparazioni e
tate. Assoluto divieto di studiare e fabbricare scaglionava con maggiore longanimità le an¬
doveva « continuare la guerra sotto forma di-
materiali di guerra. Distruzione di tutte le nualità. Alla fine, questi « piani » si dimostra¬
versa », la Germania perdeva l’Alsazia e la
opere fortificate all’ovest di una linea traccia¬ rono assurdi : le « riparazioni » germaniche fi.
Lorena, che ritornavano alla Francia, mentre
ta a 50 chilometri dal Reno. Nel mare, dopo nivano per danneggiare seriamente l’economia
il Belgio acquistava i territori di Moresnet,
la distruzione della flotta, le veniva concessa dei paesi che dovevano avvantaggiarsene per¬
di Eupen e Malmedy. Durante quindici anni la
qualche unità leggera, servita da 15.000 mari, ché esse determinavano una vera e propria crisi
Sarre sarebbe stata amministrata dalla Socie,
nai. Nessun sottomarino. delle industrie e della produzione. Furono,
tà delle Nazioni e le miniere sfruttate dalla
Allo scopo di garantire l’osservanza del quindi, abbandonate per la forza stessa delle
Francia. Alla fine dei quindici anni, un plebi,
Trattato, gli Alleati avrebbero occupato la ri. cose, secondo il monito del Duce, formulato
scito avrebbe deciso delle sorti di quella ricca
regione. Questo all’ovest. All’est la Germania va sinistra del Reno e le teste di ponte per nel suo viaggio a Londra nel 1923.
rinunziava ai territori polacchi : un « corri¬ quindici anni, eventualmente riducibili, a se- Nel frattempo la Francia continuava ad
doio » dava alla ricostituita Polonia l’aocesso al conda che la Germania avesse fatto o no ono. agitarsi per la « sicurezza » ed a finanziare gli
mare e tagliava la Prussia orientale dal resto re ai suoi impegni. armamenti dei paesi dell’Europa centrale, Ce,
della Germania. Danzica veniva dichiarata cit. Il Trattato di Versailles fu respinto dal Se¬ coslovacchia, Polonia, Rumenia, che dovevano
tà libera e passava sotto il controllo della nato americano. Grave colpo per Wilson, che formare una cintura intorno alla Germania. Fu
Società delle Nazioni. Un plebiscito avrebbe ne era stato il principale artefice. E più grave questa, e non altra, l’origine della Piccola In.
fissato la frontiera della Slesia. Al sud il con. ancora per la Francia, che vide cadere i trat. tesa. Questa azione diretta antigermanica, era
fine della Germania restava immutato, mentre tati di « garanzia » del 28 giugno 1919 firmati fiancheggiata da un’azione indiretta, che fa.
al nord era previsto un plebiscito per lo Sle- dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti. Venuta ceva capo alla S. d. N. Nel 1923 la S. d. N.
svig. Da ultimo, la Germania rinunziava al¬ meno l’adesione dell’America, anche l’Inghil¬ elaborava un piano di mutua assistenza, soste¬
l’isola di Heligoland e a tutte le sue colonie. terra ritirava la propria garanzia secondo una nuto dal Governo di Parigi, ma respinto dalle
L’articolo 231 del Trattato di Versailles clausola del patto. altre Potenze. Nel 1924 era la volta del Pro¬
stabiliva la « responsabilità » della Germania e Incominciò da allora la tragedia della Fran. tocollo di Ginevra, che si proponeva la perpe¬
l’articolo 232 la condannava alle « riparazioni » eia, la tragedia della «sicurezza». Tutte le tuazione dello sfatti quo, definiva l’aggressore,
dei danni subiti dagli Stati « aggrediti ». Va vicende della politica europea da Versailles ai l’applicazione automatica delle sanzioni e per¬
ricordato che tale articolo riconosceva l’im¬ giorni nostri sono dominate, direttamente 0 in¬ fino l’intervento militare. Esso pure fu respin.
possibilità materiale della Germania a pagare direttamente, dalla preoccupazione francese, to, specie per opera dell’Inghilterra.
i danni. Fu quindi, deciso che una Commissione che teme la ripresa del secolare nemico, vin¬ Di fronte a tali insuccessi, la Francia ripie¬
avrebbe fissato più tardi l’ammontare delle « ri. to, ma non distrutto. gò sul terreno della conciliazione. E fu Locar,
parazioni ». La Germania fu, in tal modo, ob¬ Era facile prevedere che la Germania non no (1925). Mediante il patto di Locamo, la
bligata a risarcire una somma che non le ve¬ avrebbe mai potuto eseguire il Trattato. Di Germania rinunziava definitivamente all’Alsa¬
niva nemmeno fissata. Nel febbraio del 1921 la fronte all’insolvenza della Germania, la Fran- zia e alla Lorena; F"rancia e Germania si im¬
.Commissione definì questa somma in 400 mi. eia, d’accordo col Belgio, occupò la Ruhr pegnavano a rispettare le rispettive frontiere;
bardi di marchi. (1923). L’occupazione della Ruhr determinò la Inghilterra e Italia si facevano garanti della
Non meno gravi le condizioni imposte alla caduta, in Germania, del cancelliere Cuno e restaurata pace. A conclusione della distensio¬
Germania sul terreno dell’armamento. Si vo¬ l’avvento di Stresemann. Parve iniziarsi una ne che si annunciava, la Germania entrava nel.
leva distruggere il « militarismo » prussiano. nuova politica. Stresemann accettò di ripren. la Società delle Nazioni. Alla pace diploma,
In base al Trattato, le fu concesso un esercito dere i pagamenti, ma sù nuove basi. E fu la .tica doveva seguire la pace economica. Nel
di centomila uomini: 96 mila soldati e sottuf¬ volta del piano Dawes, che si proponeva di 1927 si riuniva a Ginevra una conferenza in.
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tósi-nazionale destinata a ripristinare la colla¬ Patto a Quattro che si passa dalla divisione gorante vittoria, che conclude alla fondazione
borazione economica fra gli Stati, ma con ri. dell’Europa in blocchi contrapposti a un nu¬ dell’Impero italiano. La folle politica delle
sultati quasi nulli. Poi fu la volta del Patto cleo di intesa europea. Se il Patto a Quattro sanzioni sconvoge tutto l’equilibrio europeo.
Kellogg (27 agosto 1928), sottoscritto da quasi non ebbe il seguito desiderato la colpa non fu, La S. d. N. entra in una crisi dalla quale non
tutti gli Stati europei ed extraeuropei, che di¬ certo, nè dell’Italia né della Germania. si rialzerà più. Nella nuova situazione che si
chiarava la guerra « fuori legge ». In conse¬ Venute meno queste speranze, era naturale determina in seguito all’assedio economico di
guenza della nuova atmosfera la Germania ot¬ che la Germania pensasse ai casi suoi, a ri¬ 52 Stati contro l’Italia, le relazioni fra l'Ita¬
teneva un seggio permanente nel Consiglio prendere, mediante iniziative « unilaterali », la lia e la Germania si fanno sempre più cor.
della S. d. N., l’abolizione delle Commissioni propria autonomia. Nel 1932, la Conferenza diali. Nel marzo del 1936 la Germania, rav¬
interalleate di controllo e, nel 1930, l’evacua¬ pel disarmo di Ginevra non era pervenuta a visando nel patto franco.sovietico una infra¬
zione della Renania, quattro anni e mezzo pri- nessuna pratica conclusiva. La Germania do¬ zione alla lettera e allo spirito del patto di
ma del tempo stabilito dal Trattato. mandava la « parità di diritto », forte dello Locamo, occupa la zona renana e la Francia,
Nel 1929 tramontano definitivamente le ri- stesso Trattato di Versailles, che riguardava il incapace di reagire, subisce il fatto compiuto e
parazioni. disarmo della Germania come la premessa di si accontenta di una generica garanzia britan.
Nel 1933 sale al potere Hitler col pieno un disanno generale, mentre la Francia, dal nica, che deve sostituire Locamo. Nell’ottobre
trionfo del partito nazionalsocialista. 11 suo canto suo, faceva dipendere il disarmo dalla dello stesso anno, durante la visita del conte
programma è la revisione di Versailles, la pa¬ « sicurezza » di cui essa sola intendeva essere Giano a Berlino, si inizia la politica dell’Asse,
ce secondo giustizia. In questo egli si incontra giudice. Solo l’Italia presentò una tesi saggia che troverà una solenne conferma nel viaggio
,col\ pensiero del Duce, che, ispirandosi a idee e giusta, brillantemente sostenuta dallo Scia- del Duce a Monaco e a Berlino nel settembre
ed a concezioni formulate all’indomani stesso loja: essere la «sicurezza» un elemento ca¬ del 1937 e nella visita di Hitler a Roma nel
della guerra mondiale, ritiene giunto il mo¬ pace di influire sulla « misura » del disarmo, maggio successivo.
mento di proporre un piano organico di rico¬ non una condizione determinante il disarmo Riusciti vani tutti i tentativi di procedere
struzione europea. E’ il Patto a Quattro. L’i- medesimo. «La questione capitale — osserva¬ alla revisione di Versailles attraverso pacifici
dea-base si trova nel discorso di Torino del va il memoriale italiano — non è di impedire il accordi, la Germania provvide da sè alle pro¬
23 ottobre 1932. riarmo tedesco, ma di evitare che esso avven¬ prie rivendicazioni. Prima di tutto, cerco di
Tramontato, all’indomani della guerra mon¬ ga all’infuori di ogni regola e di ogni con¬ regolare le relazioni con l’Austria sulla base
diale, 1’accordo franco-anglo.americano, la trollo ». Quindi mantenimento dello stalu quo di una intesa permanente. L’accordo dell’u
Francia al sistema di alleanza anglosassone, per le Potenze armate e riarmo delle Potenze luglio 1936 fra la Germania e l’Austria, cui
transmarino e transoceanico ne aveva sosti¬ disarmate nei limiti indicati dal Governo del il Duce aveva prestato il suo alto patrocinio,
tuito uno continentale. E furono le alleanze Reich come il minimo necessario. Cosa doman¬ non fu osservato dal governo di Vienna. No¬
col Belgio, la Polonia, la Cecoslovacchia, la dava la Germania? Un esercito di 200 mila nostante: i moniti del Duce, il cancelliere Schu-
Romania, la Jugoslavia. Ma l’Europa veniva uomini e il diritto di possedere dei prototipi schnigg volle assumere, di fronte al Reich, un
spezzata in quattro parti, o sistemi politici. La delle armi che le erano vietate dal trattato atteggiamento di indifferenza e perfino di ar¬
Francia col Belgio, la Polonia e la Piccola di Versailles. Di fronte alle intransigenze del. roganza, quando si propose di indire quel ple¬
Intesa; la Germania isolata; l’Italia che dove, la Conferenza, formulate in un rapporto di biscito, che doveva avere, per conseguenza, la
va, poi, stringere rapporti di particolare ami. Simon, il 24 ottobre del '33 la Germania ab- fulminea decisione di Hitler di procedere sen¬
cizia con l’Ungheria e la Bulgaria; la Russia. bandonava la S. d. N. e riprendeva la propria z’altro aMAnschluss.
L’alleanza della Francia con la Polonia era libertà d’azione. Con l’unione dell’Austria alla Germania, il
anche antirussa oltre che antigermanica; quel- Il 1935 è l’anno critico. Nel gennaio si han¬ Reich procedeva risoluto sulla via delle concrete
la con la Romania esclusivamente antirussa. no gli accordi Mussolini-Laval e il ritorno del. rivendicazioni. Dopo l’Austria, la cui annes¬
Si capisce come in tale situazione un avvici¬ la Sarre alla Germania; il 5 marzo il prolun. sione era stata convalidata da un plebiscito,
namento germano-russo apparisse naturale. gamento del servizio militare in Francia; il che aveva dato alì’Anschluss l’unanimità dei
Questo spiega il trattato di Rapallo del 1922 e 16 dello stesso niese la coscrizione in Germa¬ suffragi, fu la volta dei tedeschi dei Sudeti.
quello di Berlino del 1926. Alla luce di questi nia; l’u-14 aprilje la Conferenza di Stresa, il Ancora una volta, furono le resistenze degli
dati di fatto, il Patto di Locamo fu un tenta¬ 2 maggio il patto franco-sovietico. avversari del Reich a precipitare le cose verso
tivo estremamente apprezzabile di uscire dalla Nel 1936 si avvertono in pieno le conseguen. le soluzioni estreme. In un primo tempo —
cerchia malefica delle alleanze contrapposte per ze delle incomprensioni e degli errori delle si ricordino le rivendicazioni formulate negli
sostituirvi degli accordi fra parti antagonisti, nazioni plutocratiche. L’Italia, spinta dalle im¬ otto punti di Carlsbad — il Fuehrer si sarebbe
che. Senonchè dopo Locamo non solo sussi¬ prescindibili ragioni della propria espansione, accontentato di un regime autonomo, nell’or¬
stettero tutte le alleanze e tutte le intese par. dalle elementari necessità della difesa dei prò. bita dello Stato cecoslovacco. Poi, di fronte
ticolari precedenti, ma altre se ne strinsero ed pri possedimenti coloniali, è costretta a inizia¬ all’intransigenza di Praga, domandò, pei tede¬
altre ancora apparvero all’orizzonte. E’ solo col re l’impresa etiopica, che si risolve in una sfol¬ schi dei Sudeti, l’autodecisione. Respinta, si
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Daladier, presidente del Consiglio francese
pose, nel suo complesso, la questione stessa siasi garanzia, preferendo la più stretta neu¬
della legittimità dello Stato cecoslovacco. Mus¬ tralità.
Dopo otto settimane di vani negoziati fra
solini l’aveva preveduto e nella famosa Lette-
ni a Runciman, proponeva il plebiscito, anzi, Londra e Parigi da una parte e Mosca dall’al.
tra, il 19 agosto si annunziava raccordo tede¬
i plebisciti per « tutte le nazionalità » che l’a.
sco-sovietico. Fu un grande colpo diplomatico.
ressero domandato. La crisi assume propor¬
La Germania ritornava alla tradizione bismar¬
zioni gravissime, che provocano i colloqui di
chiana e si copriva alle spalle. Nonostante que.
Berchtesgaden fra Hitler e Chamberlain, ma
sto fatto nuovo di grandissima portata, Fran¬
senza nessun pratico risultato. La guerra pare
cia e Inghilterra ribadivano la loro solidarietà
inevitabile, quando il 28 settembre Cb'amber-
con la Polonia, e si dichiaravano pronte ad as¬
lain, d’accordo col governo francese, rivolge
sisterla con tutti i mezzi qualora essa si sen¬
al Duce un pressante appello affinchè voglia
tisse minacciata nella propria indipendenza.
perorare presso il Fuehrer una soluzione pa¬
E’ quella' che Hitler ha definito la « cambiale
cifica. Il Duce consente, si mette subito in co¬
in bianco» rilasciata alla Polonia, che diventa,
municazione col Fuehrer, che aderisce all’in¬
così, arbitra della guerra e della pace. Caso
vito di soprassedere all’azione militare. Il 29
nuovo nella storia diplomatica, assolutamente
ha luogo il Convegno di Monaco, dove si fa Moscicki. presidente dello Stato Polacco
senza precedenti. Il 22 agosto Chamberlain in¬
la conciliazione sulla base delle proposte del
via al Fuehrer una lettera nella quale gli ri¬
Duce. Di fatto, Mussolini è stato il vero arbi¬ sizione con lo stesso carattere di extraterrito¬ corda la decisione del Governo britannico di
tro. Egli ha salvato la pace. Tutto il mondo rialità per la Germania, che il Corridoio aveva adempiere i suoi obblighi verso la Polonia c,
lo acclama. Chamberlain ai Comuni illustra per la Polonia. In compenso, la Germania era in pari tempo) gli manifesta il desiderio di ri¬
con degne parole l’opera del Duce, mentre Da- disposta a riconoscere tutti i diritti economici pristinare un’atmosfera di fiducia. La risposta
ladier dal banco del Governo esprime a Mus¬ della Polonia a Danzica; a garantire alla Po¬ del Fuehrer è immediata. Il 23 invia una let.
solini « i sensi della profonda gratitudine del lonia a Danzica un porto franco di qualsivo. tera a Chamberlain nella quale ribadisce che
Governo e del popolo francese per l’alta e glia dimensione con accesso libero; a conside. Raggravarsi del conflitto è unicamente dovuto
illuminata opera di mediazione e di pace da rare con ciò, come definitivi, i confini fra la all’appoggio che l’Inghilterra concede alla Po¬
lui compiuta a Monaco. Germania e la Polonia, accettandoli come tali; lonia, incoraggiata sulla via dell’intransigenza.
Resa giustizia ai tedeschi dei Sudeti si rese a stipulare con la Polonia un trattato di non La soluzione è nelle mani dell’Inghilterra. Il
giustizia alPUngberia, la grande mutilata. E fu aggressione della durata di venticinque anni; 27 espone all’ambasciatore Henderson le lince
la volta dell’arbitrato di Vienna Ciano-Rib- ad assicurare l’indipendenza dello Stato polac¬ fondamentali di un vasto accordo anglo-tede¬
bentrop. (2 novembre 1938). co insieme con l’Ungheria. sco. Ma Londra replica così : si risolva anzitut¬
Successivamente la compagine cecoslovacca La risposta della Polonia fu negativa. Var¬ to, per vie pacifiche, la vertenza polacca. Dopo
non potè resistere alle forze centrifughe delle savia si disse disposta a trattare ma sulla base di che si potrà addivenire all’intesa fra Ger¬
varie nazionalità ed evitare la propria disso¬ di « effettive » contropartite. Non poteva con¬ mania \ Gran Bretagna. Lo scambio di lettere
luzione. siderare tali le proposte del Reich, che si ri¬ fra Hitler e Daladier sembra, per un istante,
La soluzione' della vertenza fra la Germania solvevano nel riconoscimento di posizioni che rasserenare l’atmosfera, ma è l’illusione di un
e la Cecoslovacchia lasciò un sedimento di la Polonia giudicava spettameli per naturale momento.
rancore presso le Nazioni democratiche, che diritto. Il 29 agosto il Fuehrer consegna a Hender¬
meditarono la rivincita. Si iniziò, così, quella Nel frattempo, l’Inghilterra sviluppava sem¬ son la sua ultima proposta: accetta di nego-
politica dell’accerchiamento ai danni della Ger. pre più la così detta politica delle « garanzie » ziare con la Polonia e si dichiara disposto a
mania, che si manifestò apertamente quando agli Stati minori e cercava di stringere l’ac- ricevere un rappresentante della Polonia, mu¬
la Germania pose la questione di Danzica. Il cerchiamento mediante il concorso della Rus. nito di pieni poteri, fino al 30 agosto. « Nello
ritorno di Memel al Reich era passato senza sia. Le trattative con la Russia non conclusero stesso tempo il Fuehrer fece conoscere al Go¬
contrasti. Ma non così per Danzica. Nel di¬ perchè Mosca pretendeva che negli accordi fos¬ verno inglese le proposte che egli aveva fatto
scorso pronunziato il 28 aprile al Reichstag, se contemplato anche il caso dell’aggrèssione per un’accettabile soluzione». Quali? Prima di
Hitler aveva formulato delle proposte estrema, « indiretta », dovendosi intendere, per aggres¬ tutto, la Germania domandava un « immedia¬
mente ragionevoli per la pacifica soluzione del sione indiretta, qualsiasi modificazione nell’or¬ to » ritorno di Danzica al Reich e, quanto al
problema di Danzica. Danzica doveva ritorna¬ dinamento interno degli Stati con essa confi¬ Corridoio, un plebiscito.
re in seno alla Germania quale Stato libero; la nanti, che si operasse sotto la pressione di qual¬ Come mai le proposte del Reich non furono
Germania otteneva attraverso il Corridoio una che grande Potenza. Il riferimento andava agli oggetto di discussione? La versione tedesca è
strada e una linea ferroviaria a propria dispo¬ Stati baltici, che si ribellarono all’idea di qual¬ perentoria: il 31 agosto, nel pomeriggio, l’am-
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basciatore di Polonia si presentò a Ribbentrop piere un ultimo tentativo per salvare la pace. noto il 31 agosto. 11 Fuehrer ringraziava in
per fargli un’esposizione verbale circa le pos- A tal fine era stato comunicato ai Governi in. termini calorosi il Duce per l’aiuto diplomatico
sibilila di conversazioni dirette. Richiesto se glese e francese che il Duce, qualora avesse e politico che aveva accordato « alla Germania
avesse mandato di trattare e di concludere; ri¬ avuto la previa certezza dell’adesione franco¬ c al suo buon diritto ».
spose negativamente. Il Governo del Reich ave¬ britannica e della partecipazione polacca, In quello stesso giorno si adunava il Consi¬
va atteso inutilmente due giorni. La sera del avrebbe potuto convocare una Conferenza in¬ glio dei Ministri, che dava la sua piena appro¬
31 rendeva pubbliche le sue proposte, che la ternazionale per il 5 settembre allo scopo dì vazione alle misure militari fino allora adotta¬
Radio polacca dichiarava inaccettabili. A tale rivedere le clausole del trattato di Versailles, te, che avevano e avrebbero conservato un ca¬
versione si contrappone quella inglese. Nel suo che sono causa dell’attuale turbamento della rattere « semplicemente precauzionale » ed era¬
discorso ai Comuni del 2 settembre, Chambcr- vita europea. Le risposte pervenute al Governo no « adeguate a tale scopo ». Approvava, inol¬
lain affermava che nella tarda sera del 30 di Roma erano favorevoli tanto da parte in¬ tre, le disposizioni di carattere economico e so¬
agosto Ribbentrop aveva letto a Hendcrson un glese che francese. Il giorno 2 il Duce por¬ ciale necessarie, quindi dichiarava c annun¬
lungo documento in tedesco. Dopo di che gli tava a conoscenza del Fuehrer, a titolo di in¬ ciava al popolo che l’Italia non avrebbe preso
aveva comunicato che, non essendosi ancora formazione, che esisteva ancora la possibilità « iniziativa alcuna di operazioni militari ».
presentato un delegato polacco munito di pieni di convocare una Conferenza preceduta da un Così si chiudeva la fase diplomatica e la
poteri, le proposte dovevano considerarsi de¬ armistizio. Il Cancelliere germanico rispondeva guerra proseguiva con la massima energia e
che non respingeva aprioristicamente l’eventua¬ celerità. Dopo otto giorni i tedeschi erano alle
cadute.
Ritenute respinte le sue proposte, Hitler lità di nna conferenza. Solo intendeva sapere, porte di Varsavia. Un fatto nuovo e di vasta
rompeva gli indugi e passava all’azione. Il 1” in via preliminare, se la nota franco-inglese portata era costituito dall’entrata in azione
settembre il Gauleitcr Forster nominato, nei presentata a Berlino aveva il carattere di ulti, della Russia, che occupava, senza incontrare
giorni precedenti, Capo dello Stato di Danzica, mattini — in tal caso ogni trattativa sarebbe resistenze, gli antichi territori abitati da popo¬
promulgava un decreto col quale Danzica, con stata inutile — e se poteva contare su un pe. lazioni ucraine, che facevano già parte, prima
tutto il suo territorio e con la sua popolazione, riodo di tempo di 24 ore per maturare e pren¬ della guerra mondiale, della sua compagine
diventava < parte integrante del Reich ». Imme. dere le sue decisioni in proposito. Il Governo statale. A questa azione la Russia ne faceva
diatamente Hitler lanciava un proclama all’e¬ italiano, postosi nuovamente in contatto con seguire un’altra nei Paesi Baltici, che le con¬
sercito e convocava il Reichstag, che, fra l’u¬ Londra e con Parigi alle ore 14 del 2 settem¬ sentiva, attraverso patti di mutua assistenza,
nanime entusiasmo, sanzionava il ritorno di bre, portava a loro conoscenza quanto era sta¬ di riprendere le antiche posizioni e di affac¬
Danzica alla madrepatria. to domandato dal Fuehrer. Successivamente, ciarsi nuovamente nel Baltico. A complemento
Di fronte al precipitare degli avvenimenti, nella tarda serata, perveniva da Londra e da di tali operazioni, domandava particolari con¬
la mattina del 1“ settembre la Polonia chiedeva Parigi una risposta affermativa circa le due ri. cessioni alla Finlandia con lo scopo evidente di
all'Inghilterra che entrasse in funzione il pat. chieste del Cancelliere e si aggiungeva che regolare lo stato delle isole Aaland, che costi¬
to di reciproca assistenza del 25 agosto. 11 gior. Francia e Inghilterra, essendosi determinato, tuiscono una posizione dominante il Golfo di
no 3 il D. N. B. faceva sapere che il Governo fra il 31 agosto e il 2 settembre, il fatto nuovo Finlandia.
britannico, in una nota al Governo del Reich, dell’occupazione di territori polacchi da parte Conseguiti i suoi obiettivi nella Polonia, Hit¬
aveva chiesto che le truppe tedesche entrate delle forze germaniche, ponevano come condi¬ ler pronunziava un grande discorso a Danzica,
in territorio polacco fossero ritirate « alle loro zione fondamentale l’evacuazione dei territori in cui prospettava la possibilità di porre un
località di partenza ». In quello stessa giorno, occupati. In tale stato di cose, il Governo ita¬ termine immediato alla guerra. Tali concetti
l’ambasciatore britannico comunicava a Berli¬ liano si limitava a portare a conoscenza del egli ribadiva in un altro discorso al Reichstag
no una nota « ultimativa » del seguente teno¬ Fuehrer tale condizione, aggiungendo che — (6 ottobre), che fissava con molta chiarezza i
re : qualora alle ore 21 di quello stesso giorno tranne avviso contrario del Governo germa¬ fini della Germania. Essi si riassumono in po¬
non fosse giunta a Londra una risposta « sod¬ nico — non riteneva di potere svolgere un’a¬ chi capisaldi: ricostituzione di uno Stato pò-
disfacente », « l’Inghilterra si sarebbe consi¬ zione ulteriore. Così tramontava l’ultima spe¬ lacco nei limiti del principio di nazionalità con
derata in istato di guerra con la Germania». ranza di pace. Di questa alta, umana, merito¬ garanzie tali, da escludere qualsiasi focolaio
Di fronte all’aggravarsi della situazione eu¬ ria azione del Duce si trovava un’eco nel tele¬ d’incendio contro il Reich ; la creazione eli una
ropea, il 31 agosto il Duce aveva voluto com¬ gramma inviato dal Fuehrer a Mussolini e reso linea di frontiera del Reich corrispondente alle
condizioni storiche, etnografiche ed economi¬
che, ma anche mediante, ove occorresse, spo¬
stamenti di popolazioni: ritorno al Reich del¬
le antiche colonie senza, peraltro, conferire a
tale richiesta un qualsiasi carattere « ultimati¬
vo». Tali problemi potevano essere oggetto di
una Conferenza internazionale, clu avrebbe po¬
tuto studiare le condizioni necessarie per una
collaborazione europea su vasta scala, promuo¬
vendo la libertà degli scambi, la fiducia, la fine
delle economie autarchiche.
Le proposizioni di Hitler non furono accolte.
Daladicr e Chamberlain risposero con un fin
de non rccevoir. Dichiararono che le proposi¬
zioni di Hitler non offrivano una base suffi¬
ciente di discussione; che per ispirare fiducia
occorrevano « atti » e non parole : che la pa¬
rola del Fuehrer non era attendibile; che Fran¬
cia e Inghilterra si proponevano la riparazione
di quanto la Germania aveva distrutto in Po¬
lonia e nella stessa Cecoslovacchia.
Mentre si svolgevano queste polemiche fra
i capi dei governi, il Senato americano discu¬
teva ia proposta del Presidente Roosevelt di
abolire l’embargo sulla vendita delle armi, men¬
tre la Conferenza panamericana, gelosa degli
interessi e della neutralità degli Stati dell’Ame-
rica, stabiliva di estendere a trecento miglia
anziché a tre il raggio delle acqu. territoriali.
Dopo alcuni giorni di attesa, la guerra ri.
prese coti più intenso vigore sul fronte occi¬
dentale. Il giorno 17. si ebbero i primi comuni¬
cati, che facevano presagire la guerra ad ol.
tranza, mentre la guerra sottomarina si an¬
nunziava essa pure senza mercè. Eppure la co¬
scienza morale del mondo non sa ancora ras¬
segnarsi all’idea di una guerra, di cui non av.
verte i fini positivi, gli scopi, mentre ne scor¬
ge fino da ora le catastrofi immani e le ca¬
lamità.
tedesco-sovietico
iJochi mesi prima che divampasse la guerra Eppure il pessimismo eroico che lo scrittore menti assai più abbondanti di quel che potesse
fra Germania e Polonia, un giornalista ameri¬ americano aveva rivelato in alcuni ambienti, accadere nel campo opposto.
cano — Alberto Viton — pubblicava in « The non era del tutto fuori di luogo. Su questi elementi la Germania fondava la
Natimi » alcune osservazioni raccolte durante Non certo inferiore a quello polacco per sua logica e ponderata fiducia di metter fuori
un v iaggio in Polonia. Particolarmente inte¬ spirito combattivo e ardore patriottico, l’eser¬ causa la Polonia prima che gli alleati occi¬
ressanti perchè già si respirava in quel paese cito tedesco appariva meglio comandato e me¬ dentali potessero soccorrerla in modo diretto,
aria di guerra. glio attrezzato. Lo Stato Maggiore di Berlino, od anche solo indirettamente con azioni ag¬
Fra quelle impressioni ve ne sono alcune, cui per quanto costituito con uomini nuovi espres¬ gressive ai confini del Reno.
gli eventi della lotta ormai conclusa conferi¬ si dal nazismo, era imbevuto delle tradizionali In sostanza, la strategia fotidavasi d’ambo le
scono un notevole risalto retrospettivo. L'a¬ solide dottrine dello Stato Maggiore imperiale, parti su un giuoco di tempo, al servizio del
mericano era pessimista sui risultati del pre¬ collaudate da insigni vittorie che avevano quale entrambi mettevano un dinamismo ad ol.
veduto conflitto. Aveva notato come anche prostrato i principali eserciti del mondo — tranza. Ma per le « rapide mosse » la Ger¬
non ilochi polacchi fossero coscienti della in¬ l’austriaco e il francese — e il cui ricordo non mania aveva approntati mezzi assai meglio
feriorità delle loro armi di fronte alle forze doveva risalire i secoli. Nella costituzione del¬ adeguati.
del Reich, ciò che non impediva loro di dichia¬ le grandi unità l’esercito del Terzo Reich «ave¬ Quando qualcuno in Germania pronosticò che
rare : valer meglio soccombere virilmente con va avuto gran cura di dosare le artiglierie in in sci»settimane la Polonia sarebbe stata vin¬
le armi in pugno piuttosto che sottostare a appoggio ai fanti con aliquote percentuali ele¬ ta, molti gridarono alla « fanfaronata ». Ba¬
patti umilianti per un popolo cosciente del pro¬ vate, certo superiori a quelle dell’esercito po¬ starono invece tre settimane ; ed anzi può dirsi
prio valore nazionale e glorioso per tradizioni lacco. Per numero e potenza di macchine bel¬ che dopo due settimane la fine della resistenza
militari illustri. liche era ad un livello assai superiore a quello armata della Polonia era irrimediabilmente
Non sembra tuttavia che quel pessimistico del nemico orientale. Prevalenza numerica e segnata.
«soccombere» fosse condiviso dallo Stato Mag. qualitativa, ancor più sensibile era nell’avia¬
giore di Varsavia orientato anzi, verso propo¬ zione, la quale — per giunta — seguiva nor¬
siti offensivi. L'esercito della rinata Polonia me di impiego inspirate al principio che l'ar¬ Sulla formulazione dei piani strategici oppo¬
— ansia delle gerarchie dirigenti dello Stato, monizzazione necessaria con le operazioni di sti dovevano necessariamente influire i carat¬
che gli avevano dedicata ogni cura e grandi terra, non dovesse intralciare le iniziative di teri geografici del terreno della lotta.
somme (fino al 50 per cento delle entrate ge¬ chi combatte nell’aria e dall’aria; mentre l’a¬ La Polonia è una grande pianura qua e là
nerali dcllq Stato), avvolto dalla appassionata viazione polacca, nella quale l’eroismo e l’abi¬ increspata da ondulazioni collinose e tagliata
fiducia delle classi alte e medie, gagliardo fisi¬ lità degli aviatori era fuori dubbio seguiva nella parte meridiana, da nord a sud, dalla Vi.
camente e moralmente, numeroso, provvisto di ancora il concetto ormai dovunque superato, di stola. Paesaggio uniforme sul quale nulla
buone armi molte delle quali modernissime, in¬ un vincolismo troppo 'stretto con i comandi a emerge a rompere la monotonia delle immen¬
spirato alla stessa dottrina bellica dalle « ra¬ terra, ribadito dall’appartenenza organica del¬ se distese coltivate, salvo il verde cupo di grup¬
pide offensive senza tregua » in auge oltre il l’esercito. pi boscosi. La cerchia dei confini, complessi,
confine occidentale, — l’esercito della rinata Infine, poiché il potenziale bellico è in rap¬ vamente lunga oltre cinquemila chilometri, ta-
Polonia più che mirare ad una eroica fine mo- porto insopprimibile col potenziale industriale glia quasi dovunque terreni aperti, senza il
stravasi convinto di potere vittoriosamente te¬ e la Germania era su questo punto in grande minimo appoggio di linee naturali ; e l’ostacolo
ner testa al prevalente avversario, anche se il vantaggio, non eravi dubbio che i tedeschi dei fiumi — lieve ostacolo, del resto — è orien¬
tempo necessario alle democrazie occidentali avrebbero messo in linea fin dal primo mo¬ tato in senso perpendicolare alle linee termi¬
per l’apporto di un aiuto efficace all’aizzata mento grandi unità meglio attrezzate e avreb¬ nali dello Stato. Soltanto a sud, per un tratto
Polonia fosse stato notevolmente lungo. bero potuto alimentare la guerra con riforni¬ di circa seicento chilometri, il confine polacco
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con la Slovacchia e l’Ungheria appoggia su della triplice precedente dominazione, salvo to su criteri di molteplicità di obbiettivi e di
la displuviale dei Tatra e dei Beschidi ; e quivi ritocchi di aggiornamento. Ma si tratta di elasticità, la quale era consentita dalle accen¬
potevano avere buon giuoco le difese di truppe opere fortificate naturalmente distanti dai mar¬ nate condizioni del terreno ad occidente della
alpine. Se si eccettua ancora la zona paludosa gini della nuova Polonia, in quanto costruite Vistola. Ma la elasticità deve essere anzitutto
della Polesia larga circa 200 chilometri ad a difesa dei confini germanici, russi ed au¬ nella mente e neH’animo di capi esperti, chia.
oriente del Bug, che non consente operazioni striaci nel cuore del territorio polacco. Non •roveggenti, risoluti, tenaci; poi nelle favorevoli
strategiche di qualche importanza, tutto il .re¬ potevasi perciò pre_ty~ndere di affidar loro una condizioni del terreno e nella celerità dei mez¬
sto dei'confini è transitabile da grandi unità funzione strategica nella nuova Polonia, sia zi di manovra, oggi ricchi delle più svariate
a piedi, a cavallo, motorizzate e corazzate, — come si è detto — per la loro postura, sia possibilità, mercè la motorizzazione. Su que¬
senza difficoltà. Costruire lungo questa linea per il loro orientamento prevalentemente volto sto punto della motorizzazione giova conside¬
barriere fortificate del tipo di quelle esistenti verso l’interno del nuovo Stato, anziché verso rare che la effetti\scarsità delle strade a
alla frontiera del Reno, sarebbe stata opera l’esterno. Hanno invece potuto funzionare in solido fondo neH’interno del pac: può aver
ciclopica e di tal costo, che nessuna finanza questa guerra come appigli tattici, durante le bensì contribuito a tener bassa l’aliquota degli
anche degli Stati più ricchi vi avrebbe potuto grandi battaglie del centro; ma questa non è elementi meccanizzati e corazzati nell’esercito
far fronte. Così, in fatto di fortificazioni la funzione della fortificazione permanente. polacco (il problema della motorizzazione è
Polonia è rimasta sostanzialmente alla eredità Sembra che il piano polacco siasi impernia¬ anche un problema di strade); ma deve aver
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Anche a quest'ultima massa potevano spettare
compiti vari che andavano dalla difensiva lo¬
cale alle offese contro l’Alta Slesia germanica
o all’appoggio verso nord alle armate che il
nemico avesse duramente impegnato nella re¬
gione di Varsavia.
Non si conosce il totale delle forze polacche
mobilitate. Prima della guerra esistevano 30
divisioni di fanteria; e la disponibilità in uo.
mini avrebbe consentito di raddoppiarle in
caso"di guerra. Ma facevano difetto i mate¬
riali, sicché è da credere che ben poche di¬
visioni di seconda linea hanno potuto essere
mobilitate.
Il comando in capo dell’esercito mobilitato
fu assunto per legge dal maresciallo di Po¬
lonia Rydz Smygli (Smygli il « dinamico »).
Notissimo come fedele ed apprezzato collabo¬
ratore del maresciallo Pilsudski era opinione
generale in Polonia che ne avesse ereditate le
qualità di comando; e nessuno dubitava che
la sua opera di organizzatore e di condottiero
non avesse a mostrarsi all’altezza degli eventi.
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nula a così stretto contatto col nemico da po¬
tersi ritenere superata la possibilità per il co¬
rnando polacco di una concentrazione arre¬
trata che fosse premessa ad una ripresa con¬
troffensiva di stile, organicamente disegnata e
condotta, come le regole dell’arte avrebbero
consigliato in quel frangente.
Intanto all’estremo nord del teatro di ope.
razioni — caduta la difesa polacca della We.
sterplatte intorno a Danzica — forze non tra¬
scurabili continuavano a difendersi nelle im-
mediate vicinanze di Gdynia (arresasi il 14
settembre) e nella penisola di Hela; mentre a
sud, forti reparti tedeschi tagliavano al ne¬
mico l’arroccamento Lublino-Lcopoli e ad est
altre truppe germaniche raggiungevano la for¬
tezza di Brest-Litowski.
Fuori del raggio dell’accerchiamento di Var¬
savia, nel settore meridionale, l’armata List
spingeva grandi unità ad oriente di Leopoli,
nell’Ucraina polacca, per tendere la mano ai
Russi e sorvegliare il confine polacco-romeno.
ALBERTO BALDINI
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Ed ecco concretarsi il progetto della « linea
Maginot » specie di fantastica « muraglia ci¬
nese », invece che corrente alla superficie, pro¬
fondata sottoterra per decine e decine di me¬
tri, ed estesa per ben 360 chilometri da Mont-
béliard presso il confine svizzero, fino a Mont-
médy, nell’angolo della frontiera Lussembur¬
ghese.
Staccandosi dalla frontiera Elvetica, la li¬
nea attraversa le regioni fortificate di Bel-
fort, di Colmar c del basso Reno, appoggiata
quest’ultima alla fortezza di Strasburgo, am¬
modernata ed ingrandita. Seguono, quindi, la
regione della Lauter ; il gruppo di fortifica¬
zioni di Ilochwald, che domina la vallata del
Reno, con dispositivi per l’inondazione della
Sarre e del Moderbach; le fortificazioni di
Metz; le opere a cavallo della Mosella; la
fortezza di Kattenkof fen ; il gruppo occiden¬
tale blindato della fortezza di Kanfen, ed in¬
fine i forti di Thionville, anch’essi pressoché
completamente ricostruiti.
A ridosso di questo sistema avanzato di for¬
tificazioni, costituente la vera e propria « li¬
nea Maginot », si stende l’antico fronte di.
fensivo dell’Est, che si riannoda ad essa; e
cioè quello passante per Belfort, Epinal,
Trouée de Charmes, Toul, les Haute de Meu-
se e Verdun. I forti di quest’ultima località,
ch’ebbero parte tanto importante e gloriosa
nell’ultima guerra, sono stati anch’essi rico¬
struiti con i più moderni criteri in fatto di
fortificazione, così come quelli di Maubeuge,
che sbarrano le provenienze dalla Sambre.
■La « linea Maginot » può essere considerata
come una immensa fortezza sotterranea, co¬
stituita da un gran numero di « opere » in
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