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Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI

N. 607
CAMERA DEI DEPUTATI —

PROPOSTA DI LEGGE
D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI

CAPARINI, DOZZO, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, CALLEGARI, CON-


SIGLIO, GUIDO DUSSIN, FORCOLIN, GIDONI, GRIMOLDI, LANZARIN,
LAURA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, PASTORE, PINI, POLLE-
DRI, RAINIERI, REGUZZONI, RIVOLTA, SALVINI, STUCCHI, VANALLI

Modifica dell’articolo 9 della legge 23 agosto 2004, n. 226,


in materia di incentivi per favorire, nelle regioni dell’arco alpino,
il reclutamento di militari volontari in ferma prefissata da
destinare ai reparti delle truppe alpine

Presentata il 30 aprile 2008

ONOREVOLI COLLEGHI ! — Le regioni del profondamente modificato l’identità del


nord vantano una gloriosa tradizione di Corpo degli alpini. Negli ultimi anni, per
adesione e di fattiva partecipazione al fare fronte ai sempre più larghi vuoti
Corpo degli alpini, il cui sacrificio e spirito aperti negli organici dalla preferenza dei
di abnegazione sono universalmente rico- giovani del nord Italia per il servizio civile
nosciuti e attestati dal Labaro nazionale sostitutivo, ai reparti delle truppe alpine
sul quale sono appuntate 211 Medaglie viene destinata un’aliquota sempre cre-
d’oro. Con il passaggio dalla leva al re- scente di volontari provenienti dalle re-
clutamento professionale si è compiuto un gioni del sud. Tutto ciò incide profonda-
processo di ristrutturazione e di riforma mente sull’efficacia operativa delle unità
delle Forze armate che coinvolge tutte le appartenenti ai reparti delle truppe alpine,
strutture operative. La prima fase di re- snaturandone l’identità e spezzando i se-
clutamento dei volontari ha drasticamente colari legami con il retroterra sociale di
ridotto la partecipazione delle popolazioni cui sono tradizionalmente espressione. Se
locali residenti nell’arco alpino, storica- non si cercherà di porre rimedio a questa
mente fonte principale dell’arruolamento tendenza il Paese sarà privato dell’apporto
di leva. La progressiva professionalizza- che gli alpini come comunità riescono a
zione del personale militare italiano ha dare anche dopo la cessazione del periodo
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prestato al servizio delle Forze armate. La dove l’Associazione si è distinta per qualità
presente proposta di legge è volta al man- e per numero di persone, di mezzi, di
tenimento della presenza di truppe alpine energie e di risorse profusi.
nelle località che tradizionalmente le Quattro anni fa, per ovviare al declino
hanno ospitate e dove, sin dalla prima degli arruolamenti nelle regioni dell’arco
guerra mondiale, hanno operato. A tale alpino, si introdussero le disposizioni che
fine è indispensabile conservare il forte attualmente sono raccolte nell’articolo 9
legame identitario che le contraddistingue della legge 23 agosto 2004, n. 226. Parti-
e assecondare le esigenze di addestra- colarmente significativa, tra queste, appare
mento che solo questi territori possono la norma che figura nel comma 2 del
garantire. citato articolo, che cosı̀ recita: « A decor-
Durante l’iter che condusse all’appro- rere dal 1o gennaio 2005, ai volontari in
vazione della legge 23 agosto 2004, n. 226, ferma prefissata di un anno ed in rafferma
recante l’anticipo della sospensione della che prestano servizio nei reparti alpini è
coscrizione obbligatoria in tempo di pace, attribuito, in aggiunta al trattamento eco-
si discusse degli incentivi da adottare per nomico di cui all’articolo 8, un assegno
favorire il reclutamento dei giovani nelle mensile di cinquanta euro ». Sfortunata-
regioni dell’arco alpino, e ciò allo scopo di mente, però, la risposta dei giovani del-
evitare il tramonto delle tradizioni del l’arco alpino è stata deludente. Di conse-
Corpo degli alpini. Dall’atto della loro guenza, il carattere regionale e il radica-
costituzione, gli alpini si sono sempre mento territoriale delle unità dipendenti
contraddistinti non solo per il carattere dai reparti delle truppe alpine stanno
regionale e locale delle loro unità, fonte di progressivamente venendo meno. Il cap-
straordinaria coesione nei momenti di pello con la penna viene certamente in-
maggiore difficoltà, ma per il fatto di dossato con dignità e onore da giovani
costituire una comunità legata al territorio uomini e donne di molte zone del nostro
che non è composta dai soli militari in Paese, come è emerso anche in occasione
servizio, bensı̀ anche da coloro che si degli attentati compiuti dai nostalgici del
trovano in congedo. I raduni dell’Associa- regime talebano in Afghanistan, ma sono
zione nazionale alpini (ANA), che richia- sempre meno quelli tra loro che proven-
mano tuttora molte decine di migliaia di gono dalle regioni che alimentarono un
partecipanti, ne sono probabilmente l’at- tempo le brigate Julia, Cadore, Taurinense
testazione più evidente. Indiscusso – e ben e Tridentina. È quindi facile prevedere a
noto agli amministratori locali dei comuni medio-lungo termine l’esaurimento degli
dell’arco alpino – è altresı̀ l’apporto dato alpini come comunità territoriale, con
dalle sezioni dell’ANA nelle circostanze in conseguente impoverimento culturale delle
cui si rendono necessari gli interventi della regioni ove più forte è stato storicamente
Protezione civile. Nel corso delle numerose il loro radicamento.
calamità naturali che si sono abbattute sul La presente proposta di legge nasce
nostro Paese, l’ANA si è distinta per l’al- dalla volontà di compiere un salto di
truismo e per lo slancio con cui ha pre- qualità nell’opera di salvaguardia e di
stato il proprio soccorso alle popolazioni ripristino del legame tra Alpi ed alpini,
colpite, grazie ad una operatività che si introducendo un regime rafforzato e mi-
fonda, oltre che sul personale di leva, rato di incentivi. L’elemento più forte è
anche su volontari in grado di coordinare rappresentato dall’integrazione di paga,
con efficienza e con tempestività tutte le che tiene conto dei dislivelli di reddito
attività di intervento e di soccorso. Tale esistenti tra le regioni dell’arco alpino e il
valore è stato solennemente riconosciuto resto d’Italia e viene pertanto portata dai
dal Presidente della Repubblica che ha 50 euro mensili attualmente previsti a 500
insignito l’ANA della Medaglia d’oro al euro, e comunque a una misura non
valor civile per l’opera prestata nell’allu- inferiore al 30 per cento dell’emolumento
vione del novembre 1994 in Piemonte, stabilito dalla normativa vigente per i
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militari della stessa categoria. È altresı̀ sociale, è inoltre previsto l’inserimento dei
previsto che sia garantito, nei limiti del giovani congedati in un’apposita riserva
possibile, lo svolgimento del servizio in siti fino al compimento del quarantesimo
prossimi al comune di residenza dei vo- anno di età. Tale riserva è mobilitabile in
lontari in ferma prefissata, fatte salve caso di calamità naturale ed è messa a
naturalmente le circostanze che impli- disposizione delle autorità regionali, pro-
chino l’impiego operativo. L’intervento vinciali e comunali delle regioni dell’arco
sulla composizione delle commissioni alpino interessate dall’eventuale evento ca-
chiamate a giudicare dei requisiti psico- lamitoso.
attitudinali dei giovani aspiranti è invece Il problema della crisi d’identità del
suggerito dalla necessità di ovviare alle Corpo degli alpini è avvertito acutamente.
sempre più frequenti segnalazioni di abusi È sembrato perciò opportuno prevedere
e discriminazioni compiuti proprio ai per l’entrata in vigore della legge tempi più
danni degli aspiranti volontari provenienti rapidi di quelli ordinari.
dalle regioni dell’arco alpino. A fronte di Considerata l’elevata valenza sociale e
questi privilegi, e a tutela del rapporto culturale della presente proposta di legge,
esistente tra gli alpini e il loro retroterra se ne sollecita la rapida approvazione.
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PROPOSTA DI LEGGE
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ART. 1.

(Modifica dell’articolo 9 della legge


23 agosto 2004, n. 226).

1. L’articolo 9 della legge 23 agosto


2004, n. 226, è sostituito dal seguente:

« ART. 9. – (Incentivi per favorire il


reclutamento di personale volontario nelle
zone tipiche di reclutamento alpino). – 1.
Gli aspiranti volontari in ferma prefissata
di un anno residenti nelle zone dell’arco
alpino sono destinati, a domanda, ai re-
parti alpini, fino al completamento del-
l’organico, in località prossime a quelle di
residenza e, comunque, situate all’interno
della loro regione di provenienza. È assi-
curata la presenza di almeno un reparto
alpino in ciascuna delle regioni dell’arco
alpino.
2. Per la copertura dei posti riservati ai
volontari residenti nelle regioni dell’arco
alpino che siano rimasti scoperti a seguito
dell’espletamento delle procedure previste
dal comma 1, si considerano prioritaria-
mente le domande inoltrate dai residenti
nei comuni montani non alpini e dagli
iscritti al Club alpino italiano.
3. A decorrere dal 1o gennaio 2009, ai
volontari residenti nelle regioni dell’arco
alpino in ferma prefissata di un anno e in
rafferma che prestano servizio nei reparti
alpini è attribuito, in aggiunta al tratta-
mento economico di cui all’articolo 8, un
assegno mensile di cinquecento euro e
comunque non inferiore al 30 per cento
dell’emolumento stabilito dalla normativa
vigente per i militari della stessa categoria.
4. Ove possibile, i giovani volontari in
ferma prefissata di un anno residenti nelle
zone dell’arco alpino sono assegnati a
reparti aventi base in prossimità del ri-
spettivo comune di residenza.
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5. Alla cessazione del loro servizio, i


militari volontari in ferma annuale pro-
venienti dalle regioni dell’arco alpino già
incorporati presso unità appartenenti ai
reparti delle truppe alpine sono inseriti
nei ranghi di un’apposita riserva mobili-
tabile in caso di calamità naturale e a
disposizione delle autorità nazionali, re-
gionali, provinciali e comunali delle re-
gioni dell’arco alpino eventualmente col-
pite da disastro. La permanenza nella
riserva cessa al raggiungimento del qua-
rantesimo anno di età.
6. Le commissioni chiamate a valutare
l’idoneità psico-attitudinale degli aspiranti
volontari in ferma prefissata di un anno
residenti nelle zone dell’arco alpino sono
composte da personale residente nelle me-
desime zone ».

ART. 2.
(Compiti dell’Associazione
nazionale alpini).

1. L’Associazione nazionale alpini pro-


muove, d’intesa con il Ministero della
difesa, che a tale fine ne supporta l’attività,
il reclutamento volontario nei reparti delle
truppe alpine, secondo il criterio del re-
clutamento regionale tipico degli stessi
reparti, con particolare attenzione al re-
clutamento nelle zone dell’arco alpino, ai
sensi dell’articolo 9 della legge 23 agosto
2004, n. 226, come sostituito dall’articolo
1 della presente legge.

ART. 3.
(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il


giorno successivo a quello della sua pub-
blicazione nella Gazzetta Ufficiale.
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