Sei sulla pagina 1di 6

Il trading online è la compravendita di strumenti finanziari tramite internet.

Mercati finanziari

I mercati finanziari sono un luogo virtuale


all’interno del qualche sono scambiati dei prodotti
finanziari (obbligazioni, titoli di stato, azioni etc..).
Questi prodotti finanziari sono scambiati da più
persone che hanno progetti diversi che compra e
vende questi strumenti finanziari (ovvero una
particolare categoria di prodotti
finanziari considerati mezzi di investimento di
natura finanziaria:
- Investitori
- Speculatori
- Aziende
- Stati

Ognuno di questi soggetti può comprare uno strumento finanziario perché ha interesse nel
comprarlo e altri li vendono perché hanno interesse nel venderlo.

Lo scopo di tutti questi soggetti che partecipano al mercato è quello di generare valore.

Le aziende

Le aziende possono utilizzare i mercati finanziari per emettere


azioni, per emettere obbligazioni o per ricevere finanziamenti
dalle banche.
Questo perché una azienda ha bisogno di capitale per portare
aventi il suo business ha 3 fonti di finanziamento:
- Finanziamenti: prestiti a breve termine che chiede alle
banche per chiedere il capitale
- Obbligazioni (in inglese: bond) : prestiti a lungo termine, ovvero prestiti che vengono sotto
scritti dagli investitori.
Se ha bisogno 1.000.000 di euro, l’azienda emette un prestito obbligazionale da 1.000.000 di
euro che riceva dagli obbligazionisti, (bondholder o, per usare un termine più
generico, debtholder), (chi che crede nel business dell’azienda) e in cambio riceve un interesse
e rimborsare l’obbligazione a scadenza.
- Azioni (in inglese: share o stock): è un titolo finanziario rappresentativo di una quota della
proprietà di una società per azioni. 
Cioè l’azienda emette del capitale proprio, quindi vende le quote della sua azienda.
Gli investitori che vogliono diventare soci dell’azienda acquistano le azioni, diventano
azionisti e partecipano agli utili e perdite della società.
Quindi se alla fine dell’anno l’azienda produce utili, essa li distribuirà a tutti gli azionisti che
percepiranno una quota di questi utili.

Le aziende poi vanno anche sui mercati per acquistare azioni, obbligazioni di altre aziende perché
vogliono partecipare al business di quella azienda o addirittura perché vogliono comparla.
Gli stati

Gli stati sono interessati ai mercati finanziari per lo stesso motivo delle imprese:
emette Titoli Di Stato, che sarebbero come dei prestiti obbligazionari, quindi
emette debito e si impegna a pagare un tasso di interesse a tutti coloro che
sottoscrivono questo titolo di stato.

Titoli di Stato: obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell'Economia e


delle Finanze per conto dello Stato con lo scopo di finanziare (coprire) il
proprio debito pubblico o direttamente il deficit pubblico.

DEBITO PUBBLICO è il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti economici nazionali o


esteri - quali individui, imprese, banche o Stati esteri - che hanno sottoscritto un credito allo Stato
nell'acquisizione di obbligazioni o titoli di stato (in Italia BOT, BTP, CCT, CTZ e altri) destinati a
coprire il fabbisogno monetario di cassa statale. 

Deficit pubblico, o disavanzo pubblico, è la situazione contabile dello Stato che si verifica quando,


nel corso di un esercizio finanziario, le uscite superano le entrate ovvero il bilancio dello Stato è
negativo.

I diritti di credito incorporati nel titolo possono essere corrisposti al sottoscrittore del prestito sia
mediante lo scarto di emissione (ossia la differenza tra il valore nominale e il prezzo di emissione o
di acquisto), sia mediante il pagamento di cedole (fisse o variabili) durante la vita del titolo. Alla
scadenza dell'obbligazione lo Stato rimborsa il capitale iniziale.

Tipologia dei titoli


Il Ministero dell'Economia e delle Finanze emette sul mercato cinque categorie di titoli di Stato,
ciascuno con diverse caratteristiche in termini di scadenza, rendimento e modalità di pagamento
degli interessi dovuti:

Buoni Ordinari del Tesoro (BOT): titoli a breve termine, della durata di 3, 6 e 12 mesi, privi di
cedole, il cui rendimento è dato dallo scarto di emissione (differenza tra il valore nominale di
un titolo e il suo prezzo di emissione)

Btp Italia : titoli a lungo termine della durata di 4, 6 o 8 anni, nei quali le cedole sono indicizzate
all'andamento dell'inflazione italiana;

Certificati di Credito del Tesoro (CCT): titoli della durata di 7 anni e cedole variabili semestrali,
legate al tasso Euribor a 6 mesi più una maggiorazione (spread) 

Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ): titoli della durata di 24 mesi, privi di cedole;

Buoni del Tesoro Poliennali (BTP): titoli della durata di 3, 5, 10, 15 e 30 anni, con cedole fisse
semestrali;

Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all'inflazione europea (BTP€i): titoli della durata di 5 e 10
anni, nei quali sia il capitale rimborsato a scadenza, sia le cedole semestrali sono rivalutati in base
all'andamento dell'inflazione europea, misurato dall'indice armonizzato dei prezzi al consumo
(IAPC) nella zona euro con esclusione del tabacco, calcolato mensilmente da Eurostat. Questi titoli
garantiscono una protezione contro l'aumento dei prezzi in Europa.

Supponiamo che lo stato italiano emetta dei btp a 10 anni con un tasso di interesse dell’1%.
Chiunque sottoscriva questi titoli saprà che percepirà l’1% annuo fino alla scadenza e alla scadenza
lo stato si impegnerà a rimborsare il capitale.

Lo stato a differenza dell’azienda non emette capitale proprio, nome emette azioni, ma si finanzia
attraverso l’emissione dei titoli di stato.

Gli investitori

Possono essere
- Risparmiatori: emettono i soldi sul conto
corrente in banca, li lasciano lì e le banca
prendono questi capitali e li prestano alle
imprese.
Per lasciare i soldi sul conto corrente della banca
dà un tasso di interesse al risparmiatore che ad
oggi sono praticamente a 0 ma una volta era più
alto.

- Obbligazionisti: sottoscrittore, possessore di titoli obbligazionari, prestano soldi alle aziende


(obbligazioni) e agli stati (titoli di stato)

- Azionisti (in lingua inglese: shareholder o stockholder) è un soggetto che legalmente


possiede/è titolare di una o più azioni di una o più società.

C’è un grado di rischio diverso, gli azionisti sono quelli che ne hanno maggiormente perché se una
società che ha emesso azioni dovesse fallire, i suoi beni vengono messi all’asta, vengono rivenduti
e con la liquidità vengono risarciti prima gli obbligazionisti e se avanza del capitale anche gli
azionisti.

Gli speculatori

Persone che fanno una compravendita di qualsiasi


strumento finanziario nel breve termine per ottenere un
guadagno comprando e vendendo un qualsiasi strumento
finanziario.

Non sono interessati al lungo termine, possono comprare


uno strumento finanziario anche nel giro di pochi secondi.
Non sono interessati alla vita societaria, al business
dell’azienda ma vogliono guadagnare dalle variazioni di minime o più o meno grandi di prezzo.
Trader

In finanza, un trader è un operatore finanziario che effettua compravendita di strumenti


finanziari, quali  come forex, criptovalute, azioni, obbligazioni, materie prime, derivati e fondi
comuni di investimento  in nome proprio.

Un trader effettua anche scelte autonome basandosi su strumenti di analisi a differenza


dell'intermediario. Un'altra differenza rispetto all'agente di cambio è che gli operatori finanziari
professionisti effettuano anche operazioni di scalping, cioè di compravendita di titoli nel giro di
meno di un minuto[1].

Traders buy and sell financial instruments traded in the stock markets, derivatives


markets and commodity markets, comprising (fatti da) the stock exchanges, derivatives exchanges,
and the commodities exchanges. Several categories and designations for diverse kinds of traders
are found in finance, including:

 Scalping trader
 Local trader
 Floor trader
 High-frequency trader
 Pattern day trader
 Rogue trader
 Stock trader
Varie tipologie di Mercati Finanziari

Forex (Foreign exchange market) o Mercato Valutario

È il mercato che prende in esame l’andamento delle valute, ovvero delle monete.
Quando si parla di forex si parla di cross valutari, il rapporto esistente tra due coppie distinte di
valute.

Ci permette di operare e aprire operazioni in vendita e in acquisto su coppie di valute.

Il prezzo di una moneta o valuta non è infatti costante, ma è messa in relazione con un'altra.
Il prezzo di una valuta non è un valore assoluto, ma di fatto una relazione che c'è tra due valute
prese a riferimento.
Nel forex esistono moltissimi cross valutari tradabili che si differenziano per i volumi scambiati e
lo spread.
Nella definizione di cross valutario entrano in gioco due termini distiniti che sono:

 base currency : che è la valuta di riferimento a cui si va a mettere in relazione (rapporto) con la
valuta secondaria
 quote currency : valuta secondaria a cui si va a mettere a denominatore del rapporto con la
base currency

Il cross valutario senza ombra di dubbio più importante e scambiato nel forex è l' euro/dollaro
EUR/USD in cui la base currency è l'euro mentre la quote currency è invece il dollaro americano.
Nel forex esistono dei cross valutari che sono più "importanti" rispetto agli altri perchè
rappresentano le valute dei principali Paesi mondiali e di conseguenza anche le più scambiate.
I cross valutari principali sono detti Majors che sono di fatto quelli visibili nell'immagine con i
relativi spread di mercato misurati in un determinato momento.
Riepiloghiamo i cross nella tabbella sottostante:
Simbolo Cross valutarioNome valute cross
EUR/USD Euro/dollaro
GBP/USD Sterlina/Dollaro
AUD/USD Dollaro Australiano/Dollaro
NZD/USD Dollaro Neozelandese/Dollaro
USD/CAD Dollaro/Dollaro Canadese
USD/CHF Dollaro/Franco Svizzero
USD/JPY Dollaro/Yen 
Mercato delle materie prime o Comodities Market

È uno dei mercati preferito dai grandi investitori, infatti non è spesso pubblicizzato dai broker che
vogliono farvi aprire un conto perché richiede capitali non troppo piccoli per iniziare, perché è un
mercato che non ha leva.

È un mercato regolamentato, non over the counter, a differenza del Forex che è over the
counter (mercato OTC), caratterizzato dal non avere i requisiti riconosciuti ai mercati
regolamentati.

Mercato azionario o stock market, equity market, or share market

Permette di fare compravendeta di azioni, o shares (es. Google, Apple).

Broker: intermediario che permette di aprire posizioni sui mercati

Potrebbero piacerti anche