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LA MIA MILANO

Punti Prioritari del Programma per il Comune di Milano


2011-2016

È da un po’ che ci pensavo, tante domande e perplessità mi affioravano in testa, è il caso di farlo?, gli amici e
la gente, una volta finita questa esperienza, mi guarderà allo stesso modo?, è un’avventura che mi cambierà in
peggio?
Una convinzione ferma, che in questi anni mi ha fatto da bussola, ha dissipato infine i miei dubbi: i rigori li
sbaglia solo chi li tira, come diceva Baggio o, andando sul biblico, preferisco un servo al quale vengono affidati due
talenti e che, provando a raddoppiarli, li perde, rispetto a quel servo che il talento lo nasconde perché è pavido e
ha paura di sbagliare.
Convinzione che mi ha messo in cammino: un viaggio che mi ha portato in breve tempo dall’indifferenza alla
partecipazione virtuale del clicco e condividi, e dalla resistenza domiciliare davanti al pc al bisogno di condividere
opinioni e confrontarmi, quindi a fare cittadinanza attiva partecipando ad agorà, comizi e proteste della società
civile.
Penso che il viaggio, che è poi la vita, non finisca mai, che quando si raggiungono delle tappe intermedie
bisogna prendersi solo un attimo per tracciare il percorso successivo e partire di nuovo.
Quindi è arrivata questa opportunità: candidarmi in Comune, “entrare in politica”, quel mondo spesso criticato
da me stesso nei contenuti, pur senza negare mai la sua necessità. Rifuggo dalle banalità, “se fai politica poi diventi
marcio come loro”: ho conosciuto un sacco di brave persone in politica, da Giulio Cavalli a Basilio Rizzo e tanti
altri esempi che nobilitano la funzione.
Per rispetto e correttezza verso le associazioni della società civile che frequento, che necessitano di indipendenza
da ogni correlazione partitica, lascio ogni ruolo in “Qui Milano Libera” e nell’organizzazione della “Settimana
contro le Mafie”.
Andrà bene? Forse sı̀, forse no, in ogni caso ce la metterò tutta. Non sarò cosı̀ banale da dire che l’importante
è partecipare, l’ho sempre trovato un detto idiota. L’importante è vincere, ma se si perde, nessun rimpianto, ci si
rialza e si torna a camminare.
LOTTA ALLA
CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Proposte di Italia dei Valori
1. In materia di appalti pubblici, alla luce dell’imminente realizzazione dei lavori dell’EXPO 2015, la pub-
blicazione di un albo in cui sia obbligatorio il prezzo delle commesse sia in appalto che, soprattutto, in
subappalto.

2. Chiedere la Costituzione della Commissione Antimafia prima annunciata e poi ritirata.

3. Chiedere che il Comune di Milano si costituisca come parte civile nei processi per mafia e reati ad essa
connessi.

4. Ridurre al minimo le ipotesi di affidamento diretto nella scelta delle imprese appaltanti e stabilire la modalità
della pubblica gara.

5. Prevedere espressamente che sui grandi eventi non si possa operare in deroga come oggi prevedono le norme
sulla protezione civile.

6. Creare un database dei professionisti coinvolti in indagini per mafia e prevedere l’esclusione del loro mandato
fino all’esito del giudizio di primo grado.

7. Percorsi di “alfabetizzazione” nella conoscenza del fenomeno mafioso, rilanciando anche l’importantissimo
lavoro che già svolgono le associazioni nelle scuole.

8. Il consigliere o i consiglieri eletti prendono, inoltre, l’impegno di prevedere una figura di riferimento che
raccolga le denunce dei cittadini al fine di adottare gli opportuni provvedimenti e organizzare le giornate di
ascolto civile.

9. In materia di infiltrazioni di criminalità organizzata nell’attività di edilizia privata, si propone di portare


avanti la proposta di istituire, anche per gli interventi realizzati da privati in contesti territoriali significa-
tivi (a livello di piani attuativi e di lottizzazione), l’obbligo del rilascio della certificazione antimafia, tale
obbligo dovrà essere esteso sia alla Società proponente l’intervento edilizio, sia all’impresa esecutrice che ai
subappaltatori, cosı̀ come prescritto per le opere pubbliche, tale onere dovrà essere trasferito ad eventuali
soggetti che dovessero subentrare successivamente all’avvio dei lavori.

Proposte di Dario Parazzoli

1. Corsi di aggiornamento sul fenomeno della criminalità organizzata per la Polizia Locale, e per i dirigenti
della Pubblica Amministrazione.

2. Apertura della commissione antimafia comunale alla società civile, con rappresentanti delle associazioni che
da anni contrastano il fenomeno.

3. Rendere i contratti e gli appalti comunali facilmente consultabili da cittadini e giornalisti, tramite carica-
mento degli stessi sul sito del comune di Milano.
PARCHI E GIARDINI
Proposte di Dario Parazzoli

1. E’ imperativo preservare la qualità dei parchi pubblici. Il parco è biodiversità, è un laboratorio dinamico dove
gestore e associazioni di cittadini sperimentano nuove soluzioni e idee. Nei bandi di gara per l’assegnazione
della gestione dei parchi saranno prioritari i parametri qualitativi rispetto a quelli economici. Valorizzare
esperienze riuscite come quella del “Bosco in Città” e del “Parco delle Cave”.

2. I Parchi dovranno avere programmi per l’educazione ambientale aperta alla cittadinanza, alle scolaresche e
alle associazioni giovanili.

3. Il progetto del “West Park dell’intrattenimento” esposto nel PGT approvato negli ultimi mesi dalla giunta
Moratti va fermato. Teleferiche, grandi boulevard, aree nel bosco in città destinate a grandi eventi sono
incompatibili con la ricerca della qualità che ha reso il “Bosco in Città” uno dei parchi cittadini più belli
d’Europa.
Di seguito una citazione del PGT sul “West Park dell’intrattenimento”:
“un grande bosco, capace di ospitare grandi eventi, all’interno di un suolo organizzato, si struttura lungo un
percorso articolato, un boulevard–parco che distribuisce i flussi e serve i grandi attrattori per la città. Esso
introduce elementi di urbanità nei parchi esistenti e “porta” la città nel parco agricolo” (pag 223 DDP Libro
PGT)

4. Tavoli consultivi tra consigli di zona, comune, gestori dei parchi e le associazioni di volontariato che
partecipano alle iniziative dei parchi stessi.
INQUINAMENTO
Proposte di Italia dei Valori

1. Per contrastare in modo efficace il problema dell’inquinamento, proponiamo di adottare una percentuale di
abbuono per 4 anni sul costo della tassa RSU per le famiglie e le aziende che insistono sul territorio del
comune e che hanno intrapreso una delle seguenti iniziative volta ad abbattere l’inquinamento:

A. riconversione di un impianto di riscaldamento da gasolio a gas naturale: abbuono del 30%;


B. riconversione di un impianto di riscaldamento da gas naturale a geotermico: abbuono 30%;
C. riconversione di un impianto di riscaldamento da gasolio a geotermico: abbuono 50%.

2. Altre misure utili a migliorare l’efficienza termica/energetica degli edifici privati, riducendo quindi allo stesso
tempo gli effetti dell’inquinamento e che proponiamo di promuovere sono:

A. Incentivare la diffusione dei contatori di calore negli edifici: un sistema tecnologico che consente di
regolare la temperatura in ogni unità abitativa con la suddivisione delle spese in base ai reali consumi.
Dove adottato questo sistema ha evidenziato risparmi di consumi tra il 10 e il 30% all’anno.
B. Incentivare l’uso delle valvole termostatiche sui singoli caloriferi: regolano l’afflusso di acqua calda nei
caloriferi in base alla temperatura ambientale, consentendo notevoli risparmi.
C. Diffondere l’uso di filtri antiparticolato nelle pizzerie con forno a legna: una particolare tecnologia già
diffusa con successo in Svizzera, che consente di abbattere le polveri sottili prodotte da impianti di
combustione a legna (fino all’85% in meno di PM10).
D. Sostenere politiche che incentivino l’uso di veicoli elettrici o ibridi a partire da quelli utilizzati dal comune
e per i trasporti pubblici.

3. Per ridurre gli effetti dell’inquinamento nell’immediato proponiamo l’adozione delle seguenti misure:

A. Asfaltatura delle strade utilizzando asfalto drenante in grado di ridurre le polveri sottili e gli inquinanti
che rimangono depositati al suolo;
B. Nei mesi invernali intensificazione del lavaggio delle strade con spazzolone e con scorrimento dell’acqua
in modo da asportare le polveri depositate al suolo

Proposte di Dario Parazzoli

1. Incentivare e fare una campagna informativa sui GAS (Gruppi di Acquisto Solidale). Incentivare le politiche
a km 0 (vendita di prodotti locali che non producono inquinamento da trasporto).
RIFIUTI
Proposte di Italia dei Valori

I rifiuti vengono distinti a seconda della composizione e della produzione, in: Rifiuti Solidi Urbani ed assimilabili
(RSU) derivanti da insediamenti civili o giacenti su strade ed aree pubbliche; Rifiuti Speciali derivanti da lavorazioni
industriali, agricole ed artigianali, da ospedali e case di cura, da macchinari deteriorati; Rifiuti Tossici e nocivi
contenenti sostanze tossiche indicate in appositi elenchi.

1. Raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani: raggiungere l’obiettivo fissato dalla UE del 65% della raccolta
differenziata entro il 2012. Oggi Milano si attesta ad un misero 34-35%. A tal scopo attueremo forti campagne
informative e di sensibilizzazione, rendendo i cittadini consapevoli dei vantaggi di comportamenti virtuosi.
L’Italia dei Valori propone di rendere operativo l’utilizzo di sacchetti dedicati e muniti di codice a barre, che,
consentendo di risalire all’utenza di provenienza –pubblica o privata– del sacchetto stesso, permetteranno di
stabilire gli utenti più virtuosi (che riciclano di più e meglio) e premiarli economicamente attraverso forme
di incentivi fiscali (es. abbattimento del 10% della TARSU o la stessa IRPEF), sanzionando invece gli utenti
meno virtuosi.

2. Aumentare le riciclerie: inserire 5 nuovi punti di raccolta di rifiuti ingombranti, speciali e/o riciclerie distri-
buite a Milano ed intensificare le campagne informative sul servizio di raccolta a chiamata di AMSA per i
rifiuti ingombranti.

3. Discariche abusive: intensificare il controllo per contrastare il fenomeno di abbandono dei rifiuti nel territorio,
con particolare accanimento nei confronti di coloro che abbandonano rifiuti che possono rivelarsi tossici o
inquinanti.

Proposte di Dario Parazzoli

1. Aumentare i controlli sull’AMSA. È inammissibile che in diversi casi si siano riscontrate omissioni nella
raccolta differenziata dopo i mercati e in altre circostanze.

2. Incentivare negozi che vendono liquidi (olio, vino, detersivo) con la politica dello sfuso e che adottano politiche
di riduzione degli imballaggi.
PISTE CICLABILI
Proposte di Italia dei Valori

La bici non inquina, non consuma, non ingombra, non fa rumore: è un mezzo ecologico ad alta efficienza energetica.
La bicicletta migliora il traffico, l’ambiente, la salute e l’umore.
Milano è indietro anni luce rispetto a molte altre città europee ed anche italiane per quanto concerne la ciclabilità.
Molti i progetti fatti, pochi quelli realizzati. Anche il recente Piano per la Mobilità Ciclabile che ha visto la luce
nel 2007 (dopo essere stato annunciato un anno prima) che prevedeva la creazione di circa 65 km di nuovi percorsi
ciclabili è rimasto solo sulla carta, mai realizzato.

1. L’Italia dei Valori ritiene fondamentale che Milano faccia un salto di qualità sul fronte della ciclabilità e della
cultura della ciclabilità. A fronte di investimenti di bilancio minimi e possibile ottenere risultati importanti
e significativi.

2. In alcuni particolari quartieri della città la ciclabilità può anche essere favorita dalla moderazione della
velocità a 30 km/h in aree il cui transito sia principalmente di tipo residenziale, disincentivando quello di
attraversamento.

3. Una città ciclabile ha bisogno di percorsi sicuri e ciò implica anche un costante controllo del rispetto delle
corsie volte alla percorrenza ciclabile, con relativo sanzione dei trasgressori, eliminando cosi il fenomeno del
transito di moto e motorini o il parcheggio di veicoli ad occlusione delle corsie ciclabili con grave rischio per
l’incolumità dei ciclisti, costretti a brusche frenate o ad improvvisi cambi di direzione.

4. Una città ciclabile e tale se vi sono dislocate su tutto il territorio strutture idonee ove lasciare parcheggiate
e legate in modo sicuro le due ruote ecologiche. Bisognerà quindi adoperarsi per colmare questa grave
lacuna sia mediante il posizionamento di archetti in vari punti della città, sia anche mediante la verifica
dell’applicazione dell’ordinanza che prevede che ogni condominio abbia al suo interno strutture idonee al
parcheggio delle bici.

5. Proponiamo di dislocare dei punti di Bike Sharing in coincidenza di ogni fermata della MM.

Proposte di Dario Parazzoli

1. Nel 2006 il conteggio delle piste ciclabili a Milano arrivava a 67 km. La giunta Moratti promise di portarle
entro fine la fine del suo mandato a 131 km. Nel 2008 l’obiettivo salı̀ a 147 km. Nel 2009 “si accorsero” con
un nuovo censimento che il dato di partenza non era 67km ma 85km. Di fatto per arrivare ai 100km attuali,
quindi, sono stati creati solo 15 km di piste ciclabili nuovi, nei quali sono stati conteggiati anche tratti di 10
metri (attraversamenti pedonali). I progetti ci sono, basta avere la volontà di realizzarli. Milano ha bisogno
di anelli ciclabili e di sacrificare in determinate vie i parcheggi a favore delle piste ciclabili. Aumentare di
50 km le piste ciclabili è un traguardo sostenibile.

2. La segnaletica nelle piste ciclabili milanesi è pressoché inesistente. È necessario intervenire per rendere più
fruibili i percorsi.

3. Programma di sistemazione del manto stradale e di rimozione di vecchi binari del tram non più utilizzati.
TRASPORTI PUBBLICI
Proposte di Italia dei Valori

Il trasporto pubblico a Milano, come in qualsiasi grande metropoli, deve rispondere a due esigenze fondamentali:
una rete di trasporti pubblici interna all’area urbana efficiente e sicura, in grado di garantire spostamenti rapidi
all’interno della città; una rete di trasporti pubblici che dalla città si irradia all’esterno per consentire una valida
alternativa all’uso della macchina per chi quotidianamente deve venire nella città dai comuni dell’hinterland.
È di fondamentale importanza investire energie e risorse per migliorare la qualità, l’efficienza e la sicurezza dei
trasporti pubblici a Milano.

1. bisogna completare ed estendere la rete dei percorsi riservati ai mezzi pubblici e garantire maggiore controllo
di quelli esistenti;

2. è necessario investire per aumentare la frequenza dei mezzi pubblici di superficie (tram e autobus) con
particolare attenzione a quelle linee in cui si sono manifestati i maggiori ritardi e disagi, al fine di garantire
un trasporto pubblico efficiente e con tempi di attesa e di percorrenza certi;

3. Alcune linee hanno evidenziato problemi di sicurezza (intesa come ordine pubblico) a cui e necessario porre
rimedio. La soluzione andrà individuata mettendo attorno ad un tavolo i responsabili di ATM, Forze
dell’Ordine, Polizia Locale, oltre ovviamente alla componente politica, per analizzare con serietà tutte le
possibili soluzioni valutandone i relativi costi di attuazione.

4. Per incentivare l’uso dei mezzi pubblici oltre a garantire l’efficienza e la puntualità del servizio, è necessario
operare una politica di riduzione dei prezzi che li renda decisamente convenienti rispetto al trasporto privato.

5. Al fine di garantire un servizio di trasporto pubblico sempre più a misura delle esigenze dei cittadini, il
trasporto pubblico dovrà essere garantito 24 ore su 24, con particolare attenzione alle serate del venerdı̀ e
sabato, per offrire una valida alternativa all’auto privata ai giovani che escono alla sera.

6. Per quanto concerne il secondo ambito di intervento, quello volto a sviluppare una rete di trasporti pubblici
che dalla città si irradia all’esterno, nello specifico riteniamo importante lo sviluppo del trasporto su rotaia
che da Milano si irradia nei comuni dell’hinterland mediante una integrazione con le linee metropolitane
cittadine esistenti e quelle progettate di futura realizzazione e con una serie di parcheggi di interscambio
situati nei comuni dell’hinterland

7. Altrettanto importante sarà l’integrazione del sistema dei trasporti pubblici con i convogli provenienti dalle
città comprese nel raggio di 60 km da Milano mediante un interscambio dei passeggeri sulle banchine dei
treni diretti/provenienti da queste località. Un progetto simile era stato adottato da Monaco di Baviera in
occasione delle Olimpiadi del 1972 e recepito da Milano negli stessi anni con il Piano Intercomunale Milanese,
ma fino ad ora realizzato solo in minima parte col passante ferroviario.
EDILIZIA PUBBLICA
Proposte di Italia dei Valori

L’Italia dei Valori crede fermamente nel diritto alla casa per tutti. Una convinzione che ha come immediata
conseguenza quella di sostenere politicamente la richiesta della creazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale
pubblica in grado di rispondere alle esigenze delle liste di attesa di fatto ferme da anni. Da decenni non vengono più
costruite case destinate all’Edilizia Residenziale Pubblica, a fronte di una domanda sempre crescente e destinata
ad aumentare vista la crisi economica a livello mondiale che ha colpito anche il nostro Paese. Stiamo parlando
di una lista d’attesa per l’assegnazione degli alloggi che oscilla tra i 15.000 e i 20.000, a fronte di un numero
di assegnazioni che si tiene su valori tra i 1.500 e i 2.000 alloggi. Un divario agghiacciante. Una situazione
dovuta anche a un cospicuo numero di alloggi che non possono essere assegnati in quanto sotto standard e che
rischiano di venire occupati abusivamente. Proprio le occupazioni abusive sono figlie di questa ormai cronica
incapacità del sistema, per come è impostato, di rispondere alle numerose richieste legittime in tempi ragionevoli.
È indispensabile rompere questa situazione di stallo che non è in grado di rispondere alle esigenze di quella porzione
di popolazione che più di ogni altra ha bisogno di aiuto.

1. Nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica: al fine di riuscire a dare una risposta concreta alle crescenti
richieste delle persone e delle famiglie che hanno bisogno di una casa e che non riescono ad affrontare i costi
del mercato privato e neppure quello dell’edilizia convenzionata, l’Italia dei Valori propone che nei quartieri e
negli stabili di nuova edificazione una parte dei nuovi alloggi venga destinata all’Edilizia Pubblica attraverso
una convenzione da stipulare con i privati.

2. Risanamento edilizio dei quartieri popolari: particolare attenzione va rivolta a tutti i quartieri di edilizia
residenziale pubblica già esistenti, troppo spesso in situazioni di degrado. L’Italia dei Valori intende lottare
al fianco dei cittadini, dei Comitati di quartiere e delle varie realtà attive sul territorio per chiedere il
risanamento edilizio dei quartieri popolari. Questo significa prestare la massima attenzione affinché i progetti
di risanamento già in corso vengano portati a termine nei tempi previsti e verificando che i lavori svolti siano
fatti garantendo un risultato di qualità.

3. Risanamento sociale dei quartieri popolari: il risanamento dei quartieri popolari non sarebbe completo se non
si prestasse una particolare attenzione anche a tutti quegli aspetti sociali e culturali che sono indispensabili
per ricreare un ambiente vivibile, migliorando la qualità della vita. A questo scopo sarà utile favorire e
facilitare tutte quelle iniziative in grado di riattivare il tessuto sociale, in alcuni casi già presenti ma poco
aiutate dalle istituzioni, che possono rappresentare quel valore aggiunto per raggiungere l’obiettivo di una
reale riqualificazione del territorio che parta dalla riscoperta del valore umano delle persone. In quest’ottica
e importante che vi siano spazi di socialità, in cui gli abitanti del quartiere possano integrarsi, scambiarsi
servizi, creare insieme un vissuto collettivo.

Proposte di Dario Parazzoli

1. In una città con migliaia di locali e appartamenti pubblici sfitti è surreale che realtà giovanili e associazioni
vengono sgombrate o sfrattate. Trovare luoghi per permettere la socialità e l’aggregazione soprattutto
giovanile è un dovere delle istituzioni cittadine. Si deve aprire un tavolo con centri sociali, centri culturali e
associazioni per dare in comodato d’uso spazi pubblici previo rispetto di una piattaforma di regole comuni.
Aumentare la proposta sociale e culturale della città dando alla collettività la gestione di spazi comunali
non utilizzati deve essere una priorità.
Dario Parazzoli

Candidato IDV al Comune di Milano

http://www.facebook.com/VotoParazzoli

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