Dall’autunno del 1914 nella parte occidentale non era cambiato nulla. Vi era la guerra in trincea
che stava distruggendo gli eserciti. La Germania per modificare la situazione di stallo provò a
sfondare le linee difensive nemiche. Concentrò le truppe a Verdun (Lorena). In quasi un anno (da
febbraio a dicembre 1996) di scontri morirono 600.000 soldati francesi e tedeschi. Nell’estate
1916 l’Intesa (Regno Unito-Francia-Russia), per rispondere all’attacco di Verdun, iniziò una
battaglia sulla Somme (fiume francese). In questo scontro furono adoperati per la prima volta i
carri armati. L’unica modifica fu che l’esercito tedesco dovette leggermente arretrare. Questi due
conflitti in termini di perdite si definiscono un’ecatombe per la morte complessiva di un milione di
uomini.
Se nel fronte occidentale la situazione era di stallo, non possiamo dire la stessa cosa per quanto
riguarda il conflitto sul mare. L’Intesa contava sulla supremazia della flotta britannica. Anche se la
Germania cercò di investire risorse e denaro sul fronte marittimo non riuscì a mettere in difficoltà
la flotta britannica. La Gran Bretagna attuò un blocco navale nella Manica, questo blocco fu
attuato per impedire la circolazione e l’ingresso nei porti delle navi tedesche, e per impedire ogni
tipo di approvvigionamento. La Germania contrastò la flotta britannica con la guerra sottomarina
illimitata. Già dagli inizi del 1915 furono dichiarate zone di guerra le acque vicino alle coste delle
isole britanniche. Cosicchè potessero attaccare ogni nave, anche quelle neutrali dei rifornimenti,
sott’acqua senza farsi vedere direttamente, quindi senza un preavviso. Il 1 maggio 1915 la
Lusitiana (transatlantico brittanico), fu affondato da un sommergibile tedesco. Questo fatto
sconvolse anche gli Stati Uniti perché sulla Lusitiana c’erano più di 100 americani. Dopo un anno la
Germania volle sfidare nella battaglia dello Jutland (Danimarca) la flotta britannica. Come risultato
ci fu una grande perdita di uomini britannici, ma allo stesso tempo non si modificarono i rapporti
di forza (gli inglesi avevano riserve per ripristinare la flotta e rimasero la supremazia marittima). I
tedeschi pur avendo perso meno uomini divennero estremamente deboli ed evitarono altri
confronti.
Gli U-Boot, erano il termine per indicare i sommergibili tedeschi. La Germania dal 1907 fu la
maggiore produttrice. Potevano navigare sia in superficie che in immersione. L’ambiente interno
era disagevole, angusto e aveva un’ossigenazione appena sufficiente. U-20 fu l’U-Boot che affondò
il transatlantico Lusitiana (poi a causa di un guasto si arenò l’anno successivo su una spiaggia
danese).
Sul fronte orientale il 1915 si era chiuso con una fortificazione degli Imperi centrali. I russi erano
stati respinti dai polacchi e dalla Galizia (Spagna). Lo schieramento russo fu ostacolato, oltre che
dagli ottomani, anche dall’intervento nel conflitto della Bulgaria a fianco degli Imperi centrali nel
1915. I Russi con Brusilov sferrarono nella Galizia e nella Bucovina un’offensiva contro gli austriaci
(alleggerire il fronte italiano e quello francese, perché Verdun-Francia). Brusilov spinse la Romania
ad entrare in guerra a fianco dell’Intesa nel 1916. Come conseguenza ci fu un grandissimo
successo per gli Imperi centrali (Germania, austro-ungarico, ottomano, Bulgaria) che occupò anche
il territorio rumeno. Nel 1916 si aprì anche un fronte meridionale di guerra. In Siria, Palestina e
Arabia gli inglesi innescarono una rivolta delle tribù arabe contro i Turchi, promettendo loro
l’indipendenza. Vennero utilizzati anche agenti dei servizi segreti tra cui Lawrence d’Arabia. Sul
fronte balcanico nel 1915 l’esercito britannico rafforzato da quello delle colonie (Australia, Nuova
Zelanda) aveva tentato una campagna militare nella penisola di Gallipoli per giungere ad Istanbul
con l’intento di aprire una via di rifornimento per i russi. L’operazione venne promossa da Wiston
Churchill e si rivelò molto complicata… infatti si ritirarono nel febbraio 1916.
Nei territori ottomani si consumò il genocidio della popolazione armena. Quella armena era una
popolazione di origine indoeuropea. Erano riusciti a vivere in pace fino all’800. Quando la Russia
iniziò le proprie mire espansionistiche lo zar chiese appoggio agli Armeni considerati come fratelli
per la comune religione ortodossa. Vennero considerati nemici interni dai Turchi. La situazione
precipitò con l’entrata nel potere turco dei Giovani che, mossi dall’ambizione della Grande Turchia
(purezza razziale), inaugurarono una campagna propagandistica ai danni degli Armeni. Fu decisivo
lo sbarco di Gallipoli il 15 aprile 1915, dopo le grandi perdite turche il governo ordinò
l’eliminazione della minoranza armena. Vennero fucilati i soldati armeni arruolati nell’esercito
turco, e la restante parte deportata in Mesopotamia e Siria nei campi di concentramento (ci
arrivavano in pochi). Morirono un milione e mezzo di persone. Quelli che riuscirono a scappare
andarono in Francia-Canada- USA- Australia. Stanno ancora aspettando il riconoscimento da parte
dei turchi del genocidio.
Salandra si aspettava una campagna offensiva che durasse poco e che portasse a delle conquiste
significative. L’esercito italiano era schierato in Friuli e in Trentino con a capo Luigi Cadorna.
L’esercito era formato da analfabeti, contadini… Gli ufficiali venivano selezionati in base al censo e
non avevano un’effettiva preparazione militare. Mancavano i sottufficiali che potevano garantire
un’organizzazione più efficiente. Cadorna scelse di abbattere il fronte austriaco in Friuli per
arrivare al cuore dell’Impero austro-ungarico. Dopo 9 battaglie tra il 1915 e il 1916 le forze italiane
furono arrestate dagli austriaci lungo il fiume Isonzo (guerra di posizione). L’unico risultatoitaliano
fu l’occupazione di Gorizia che non aveva importanza strategica.
Nel maggio 1916 gli austriaci misero in atto la spedizione punitiva (strafexpedition) contro gli
italiani della triplice alleanza. Le forze austriache entrarono nel territorio italiano, occuparono vari
territori al nord e imprigionarono molte persone. Tra queste persone viene ricordato Cesare
Battisti (irredentista, prendere le terre di nessuno). Grazie all’offensiva russa, gli italiani riuscirono
ad attuare il contrattacco. La spedizione punitiva però segno la caduta del governo Salandra e salì
al potere Paolo Boselli, il quale estese la dichiarazione di guerra alla Germania. A capo dell’esercito
rimase Cadorna che proseguì con la strategia offensiva sull’Isonzo. Cadorna però davanti allo
sconforto dei soldati attuò illegalmente la decimazione: quando non riusciva a trovare dei
colpevoli veniva deciso chi fucilare tramite sorteggio.
IL FRONTE DI VEZZENA:
Scrive il generale austriaco Pichler. Alle ore 5 del mattino del 20 maggio, si scatena tutta la
potenza distruttrice di oltre 250 cannoni di ogni calibro sulle troppo avanzate trincee italiane del
Marcai di sopra, di sotto, Brusolada, Costesìn. Poi vi è tutta la descrizione dei cannoni e dei forti
italiani distrutti.