Nel simposio viene data una spiegazione filosofica dei vari tipi di
amore.
È un dialogo della maturità di Platone.
Lui scrisse soprattutto dialoghi, in questi dialoghi vediamo quasi
sempre la figura di Socrate (suo maestro) infatti sono detti
dialoghi socratici. Il simposio però non viene chiamato dialogo
socratico. In questo dialogo, in quanto svolto nella maturità di
Platone egli ha dei punti di vista già sviluppati, contrariamente ai
dialoghi precedenti in cui per lo più vi era il punto di vista di
Socrate.
SIMPOSIO: BANCHETTO.
Questo simposio è proprio una riunione festiva fatta per
celebrare un personaggio importante, AGATONE (padrone di casa
in cui si è svolto il banchetto). Platone quando presenta il dialogo
non lo fa in modo diretto. È ambientato ad Atene e comincia con
APOLLODORO (narratore) che viene fermato per strada e veniva
interrogato dalle persone sui fatti che sono avvenuti nel simposio,
banchetto di qualche anno prima. Ne aveva parlato con Glaucone
in precedenza, raccontando che il banchetto era avvenuto molti
anni prima e che era stato Aristodemo stesso a raccontargli di
quella notte. APOLLODORO, infatti, non era presente al banchetto
ma gli è stato raccontato da ARISTODEMO (ammiratore di
Socrate), successivamente egli chiede conferma a Socrate
presente al banchetto.
In questo dialogo il tema dell’amore è la tematica principale.
Nel dialogo in cui il protagonista è Socrate, con la presenza di altri
interlocutori si parla del loro punto di vista sull’amore.
In questo dialogo troviamo la presenza di cornici che ci
permettono di inquadrare la questione di cui stiamo parlando.
Gli uomini che parlano con APOLLODORO sono dei mercanti che
si trovano nell’agorà, ma appunto colui presente era Aristodemo
che lo racconta per come se lo ricorda (cioè vale a dire di non
prendere tutto ciò che dice non come assoluta certezza, infatti
queste cornici di Platone ci fanno capire di non prendere queste
cose come oro colato, lui pretende molto d noi lettori, però ci
aiuta interagendo con noi.)
Nel periodo tra il banchetto e quando lo si racconta sono
successe delle cose, quindi quello che è stato detto durante il
banchetto alla luce di ciò che succede dopo viene interpretato.
Tra i partecipanti di questo banchetto troviamo Aristofane, colui
che scrive un’opera in cui prende in giro i filosofi. Le persone che
si occupano di economia che si trovano nell’agorà dicono ad
Apollodoro che è uno sciagurato perché si occupava di filosofia
mentre loro li fanno affari. Lui risponde “io forse lo sono, voi lo
siete sicuro” in quanto li vede come persone che sono legati ai
soldi mentre lui si occupa di cose più elevate (filosofia).
Platone con questo dialogo fa capire come le persone che si
occupavano di filosofia venivano viste come persone non serie.
Uno dei presenti risponde ad Apollodoro è un cacodemon,
(ovvero colui che ha una cattiva coscienza, uno che si comporta
male) e gli dice che l’unica persona con cui si comporta bene è
Socrate. Quindi questi non avevano una buona reputazione di
Apollo d’oro in quanto si occupava di filosofia. Questo ci fa capire
anche che coloro che si occupavano di filosofia difendevano
Socrate.