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Vita Liquida di Zygmunt Bauman, uno dei più noti ed influenti intellettuali
del Novecento, è un’opera pubblicata nel 2005, che costituisce la terza e
ultima parte di un’analisi all’interno di quella che viene definita dallo stesso
autore modernità liquida, una proverbiale e folgorante metafora attraverso
cui Bauman definisce la postmodernità.
Il sociologo e filosofo polacco infatti ha paragonato il concetto di
modernità e postmodernità rispettivamente allo stato solido e a quello
liquido della società. Il progetto è composto oltre che da Vita Liquida,
oggetto di questa recensione, anche da Modernità liquida e Amore liquido.
La vita liquida è una vita di consumi.
È sufficiente questa definizione per capire dove l’analisi di Bauman, vuole
concentrarsi. Nell’epoca del consumismo più sfrenato ciò che conta, dirà
Bauman in un notevole passaggio, “è la velocità, non la durata”. Capire cosa
intenda esattamente Bauman con vita liquida può sembrare piuttosto
semplice ad un primo sguardo, ma le diverse definizioni che troviamo nel
testo, denotano la discreta poliedricità di enunciazioni che questa “liquidità”
palesa. La vita liquida è precaria. È quella vissuta in condizioni di incertezza.
La vita liquida è una successione di nuovi inizi; mette al bando l’eternità e
la fedeltà. E quella che si alimenta dell’insoddisfazione dell’io rispetto a se
stesso. Insomma è la vita che gravita nella profonda preoccupazione che
attanaglia la società moderna e che viene amplificata secondo Bauman dalla
trasformazione dei protagonisti della vicenda che da produttori diventano
consumatori. Altra grande intuizione di Bauman è quella unire tra di loro i
concetti di consumismo con creazione di rifiuti umani e globalizzazione con
industria della paura. Le sicurezze svaniscono dunque in questa dimensione.
La vita liquida è per definizione frenetica, in tutti i suoi aspetti, che non si
ferma e non si può fermare per alcun motivo e in nessun modo.
Tuttavia la parte fondamentale di questa società liquida-moderna
consumistica, teorizzata da Bauman, è ciò che viene consumato. Tutto è
oggetto di consumo, compresi gli esseri umani. Ogni oggetto deve trovarsi
nella condizione di avere una data di scadenza, perchè deve poter essere
superato, aggiornato, eliminato e smaltito in qualsiasi momento.