Risponde
Ri d all’esigenza
ll’ i di protezione
i dagli
d li agentii atmosferici
f i i edd ha
h un ruolo
l
determinante nella qualificazione formale della facciata
Spesso integra gli strati di tenuta all
all’acqua
acqua e,
e se continuo,
continuo di tenuta all
all’aria
aria
Particolare attenzione nella scelta dello strato di rivestimento dovrà essere posta per
tenere conto delle sollecitazioni pprovocate da atmosfere aggressive
gg esterne
Proteggere dagli
P d l agenti atmosferici
f e inquinanti
Garantire la tenuta all’aria e all’acqua (limitazione e sigillatura dei giunti)
Contribuire al risparmio
p energetico
g
Integrazione di componenti per la produzione di energia
SISTEMI DI FINITURA
- Continui
Intonaci
- Discontinui
Rivestimenti
INTONACI
Per supporti poco porosi o con differenti coefficienti di dilatazione termica sui quali
l’intonaco aderisce con difficoltà o può staccarsi per effetto dei movimenti
differenziali intonaco armato con rete in materiali plastici, in fibre minerali o in
materiali metallici protetti dalla corrosione (acciai zincati)
Armatura anche per intonaci di spessore elevato (per migliorarne la resistenza) o
come rinforzo nei punti critici
Le guide
verticali sono
poste a piombo
con un
interasse di
circa 80 cm
“Finitura” (“tonachina”, “stabilitura”). Conferisce l’aspetto definitivo alla superficie
- Liscio
- Raschiato (con uso di un pettine metallico)
Li i
Liscio
- Ruvido (a spazzola, a bocciarda, a martellina)
- Scialbatura
- Con tinteggiatura sovrapposta
Scialbatura
S i lb t = applicazione,
li i su un intonaco,
i t dell’ultimo
d ll’ lti strato
t t
leggero di boiacca di calce. Il termine “scialbatura” deriva dal
latino exalbare che equivale a “imbiancare”, “intonacare”
Raschiato
- Per intonaci interni malte con minore resistenza agli agenti atmosferici
- Malte di calce aerea o idraulica
- Malte di gesso
- Per
P intonaci
i i esternii
- Malte di cemento
- Malte di calce e cemento
Intonaco di calce idraulica
- Rapido indurimento
indurimento, ottima resistenza,
resistenza scarso grado di finitura
- Usato come sottofondo ad intonaci più pregiati
- Per esterni,
esterni con additivi idrofughi per renderlo più impermeabile
I
Intonaco di calce
l aerea
- Buona resistenza se ricchi di calce; ottimo effetto estetico
- Usato come finitura di intonaci di calce idraulica
- Non reagiscono chimicamente con le tinteggiature (come quelli di calce idraulica)
Intonaco di cemento
- Utilizzato quando si desidera un intonaco più resistente e impermeabile di quello di
calce idraulica
- Raramente solo cemento miscela di cemento e calce (aerea o idraulica)
Intonaco di gesso
- Non dovrebbero essere applicati direttamente sulle pareti ma sopra uno strato di
intonaco di calce idraulica
- Idrovoro: da escludere per esterni e per locali dove si produce vapore
Intonaco plastico
p
- Pellicola plastica come finitura di intonaci di calce
- Ottima impermeabilizzazione ma non consente la traspirazione delle murature
rigonfiamento e successivo distacco dovuto all’accumulo di condensa
- Attualmente non p
più in uso
Principi costruttivi
- Massello
- Rivestimento a pellicola
- Principio del massello
Prevede
P d l’l’utilizzo
tili della
d ll pietra
i t conformata
f t in
i elementi
l ti di notevole
t l spessore; questi,ti
oltre a costituire la superficie esterna delle chiusure verticali, contribuiscono anche
alla costruzione del setto murario con funzione portante
Emplecton
- Principio del massello Opus caementicium
Si costituisce la “pelle”
pelle dell
dell’edificio
edificio rivestendo i muri perimetrali con elementi
costruttivi (lastre) in cui nessuna delle tre dimensioni è trascurabile rispetto alle altre.
In genere gli elementi del paramento sono autoportanti, essendo semplicemente
appoggiati
i i l’
l’uno all’altro,
ll’ l con eventualili ritegni
i i aventii soltanto
l la
l funzione
f i di evitarne
i
il ribaltamento
- Principio del rivestimento a pellicola
Si costituisce la “pelle”
pelle dell
dell’edificio
edificio rivestendo i muri perimetrali con elementi
costruttivi (lastre) di spessore ridotto.
La funzione portante degli elementi lapidei è assolta da appositi sistemi di fissaggio
che
h permettono anche h di svincolare
i l totalmentel il paramento dalla
d ll parete retrostante,
con la conseguente realizzazione di una intercapedine.
Posa in opera
- Principio
P della
d ll placcatura
l
Imbottitura in malta Uso contemporaneo di malta e zanche
- Principio della pellicola
Incollaggio con mastice
- Principio della pellicola
Montaggio a secco con opportuni sistemi di ancoraggio
Sistemi puntiformi
Sistemi lineari
Sistemi continui
Lavorazioni complementari per ancoraggi
L’esigenza
L’ i di correlare
l agli li elementi
l ti llapidei
id i i dispositivi
di iti i di supporto
t necessarii all loro
l
ancoraggio impone la necessità di compiere su di essi operazioni mirate
Le lavorazioni sulla costa vengono eseguite in genere automaticamente da apposite
macchine (frese, trapani, ecc.)
Schemi di posa in opera
Giunti verticali:
esterni (su facciate)
interni (a parete)