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La segregazione è il difetto che spesso si può rilevare nei materiali che sono ottenuti per mezzo della

fusione: in pratica, si tratta di una mancanza di omogeneità nella costituzione cristallina degli stessi.
Quali sono le cause principali? Quando un metallo fuso comincia a solidificarsi, si formano tanti
piccoli germi cristallini che vanno man mano aumentando di dimensione. Però, mentre la parte più
interna di ogni singolo cristallo, la quale è quella che si forma per prima, è composta di un materiale
molto puro, gli strati che si aggiungono in via progressiva risultano sempre più ricchi di impurità,
quali carbonio, zolfo e fosforo. A questo primo difetto, inoltre, se ne aggiunge un altro, detto
“grande segregazione”, il quale è dovuto principalmente al fatto che i primi cristalli si formano a
contatto con le pareti della forma, in cui il raffreddamento è più rapido, e sono notevolmente puri,
mentre le impurità vengono respinte verso il centro della forma dove il materiale è ancora liquido.

Quando quest’ultima zona si solidifica, risulta maggiormente ricca di inclusioni estranee e il pezzo si
presenta come poco omogeneo. L’inconveniente può essere attenuato comunque con una ricottura,
che però non è sempre molto efficace, visto che alcuni elementi, come ad esempio il fosforo e lo
zolfo, sono diffusibili in modo scarso.

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