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presenta

Aperitivo Cripto
muovere i primi passi nelle Cripto Monete senza farsi male

In un mondo in evoluzione sempre più veloce, puoi scegliere di seguire quelli che corrono oppure
rimarrai sempre più indietro, creando un gap incolmabile nel tempo.
tempo

Aperitivo Cripto si prefigge di darti alcune informazioni per non rimanere intrappolato in qualche
meccanismo non troppo intuitivo del mercato delle C Cripto
ripto Monete.

Prima di iniziare…

 Ti sei già interrogato sui potenziali utilizzi della Blockchain?


Blockchain
 Ti sei chiesto come iniziare a fare Trading sulle Cripto Monete?
 Come si può rendere il Mining profittevole?
 Hai mai sognato un Glossario sui termini strani che noi Criptomani utilizziamo?

“La partenza è ciò che ferma la maggior parte delle persone”

Michele Zillo
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Sommario
1. Che cos’è la Blockchain?.................................................................................. 4
2. Leggere i grafici delle Cripto Monete ............................................................. 6
3. Dove comprare le tue prime Cripto ................................................................ 9
a. La prima operazione immobiliare con le Cripto Monete ……………….. 13
4. Quali Exchange e perché ................................................................................ 14
a. Quali Wallet ....................................................................................... 15
b. Come prelevare ................................................................................. 16
c. Come partecipare alle ICO ................................................................. 17
5. Diversificare il portafoglio Cripto ................................................................... 18
6. Trading sulle Cripto ........................................................................................ 19
a. Le potenzialità.................................................................................... 19
b. L’influenza del Bitcoin ....................................................................... 20
c. Esempio di plusvalenza secca ............................................................ 21
d. Fee ..................................................................................................... 22
7. Mining ............................................................................................................ 23
a. Mining dal cellulare. Opportunità o perdita di tempo? …………………. 25
8. Fiscalità delle Cripto Monete ............................................. ............................ 27
9. Glossario ......................................................................................................... 29
1. Che cos’è la Blockchain?
Prima di iniziare a raccontarti cosa siano le Cripto Monete, vorrei fare chiarezza sul principio logico
che le regola. Si chiama appunto Blockchain.

Blockchain, dall’inglese, significa “catena di blocchi”.

 Ma cosa sono questi blocchi?

Sono appunto un insieme di dati, stringhe alfanumeriche, che trasportano dei dati e delle
informazioni. Ti faccio un esempio pratico mediante una figura.

A B C

Supponiamo di essere da Giovanni, un fruttivendolo con della frutta e verdura davvero di qualità.
Giovanni, per essere sicuro della qualità della merce che acquista dai grossisti deve eseguire dei
controlli incrociati. Ma come fa ad appurare che i certificati di provenienza e trasporto siano
originali?

Marta, è una signora con due figli e compra sempre la frutta da Giovanni poiché sa che Giovanni ha
frutta sempre certificata e di qualità. I prezzi sono buoni ma soprattutto ha un registro elettronico
con cui condivide con i suoi avventori l’inventario della merce residua in negozio. Come fa a
sincronizzare automaticamente il registro?

Infine Marta quando compra la merce, la porta a casa e la ripartisce con i figli che la mangiano
sempre molto volentieri poiché è sempre buona fresca. Ai figli di Marta piace anche giocare con
l’applicazione per il cellulare creata dal fruttivendolo Giovanni in cui se inseriscono una recensione
sufficientemente dettagliata, ricevono degli sconti per la mamma. Ma allora la frutta, come fa ad
essere sempre buona e fresca?

Supponi che nel blocco A vengano integrati dei comandi di verifica fra le certificazioni inserite dai
produttori: un rilevatore di temperatura misura le condizioni in cui la frutta è cresciuta, monitorando
le coordinate GPS. Ad ogni collo di frutta viene associato dal produttore un codice, nel quale vengono
immagazzinate tutte le informazioni direttamente dal campo. Il grossista le verifica, verifica anche se
il camion ha fatto fermate sospette lungo il tragitto (contraffazione?) e una volta che riconosce la
validità e congruenza delle certificazioni con il prodotto ricevuto, lo immette sul mercato
ortofrutticolo, dove Giovanni si rifornisce. Giovanni con il suo lettore QR Code (simile a quello già
integrato dai supermercati che permettono di fare la lettura dei codici mentre si gira nei corridoi) va
a cercare la frutta che gli serve, scegliendo quella cresciuta nel posto e nelle condizioni che più lo
aggradano. Infine negozia il prezzo e sistema la merce negli scaffali del negozio.

Nel blocco B, il registratore di cassa è sincronizzato con il registro online. Tutto quello che Marta
compra viene automaticamente aggiornato nel database che Giovanni mette a disposizione dei suoi
clienti e Giovanni può tenere traccia delle sue rimanenze. Giovanni è però intelligente, e quando la

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merce sta finendo, a fine giornata vi applica un piccolo sconto, per non avere accumuli di frutta e
verdura che nei giorni successivi non avrebbero comunque più lo stesso valore del prodotto fresco.
Giovanni libera spazio e minimizza il tempo di permanenza degli ortaggi nel suo negozio.

Nel blocco C, tutti i suoi clienti possono inserire le recensioni sui prodotti comprati. Il blocco B
comunica al blocco C chi può inserire la recensione e su quali prodotti. In base alla positività di
recensione, Giovanni sa perfettamente chi ha maggiormente apprezzato il suo prodotto, e sa che alla
volta successiva dovrà cambiare o meno il fornitore. Infine, in base anche al tipo di recensione, nel
blocco C, Giovanni ha dato indicazione che in base al sondaggio effettuato, avrà già una stima di chi
andrà a comprare quel determinato frutto alla volta successiva, e anche un ordine di grandezza più
preciso del prossimo acquisto.

Qual è il senso dunque della Blockchain? La Blockchain prevede controlli logici di veridicità delle
informazioni trasmesse da un blocco all’altro.

In questo esempio, abbastanza facile, le certificazioni, le quantità comprate e le recensioni


personalizzate creano una sequenza di controlli logici che permetterebbero la completa
automatizzazione della gestione di un fruttivendolo.

 E SE QUALCUNO DAL FRUTTIVENDOLO GIOVANNI DOVESSE PROVARE A BARARE?

Prova ad esempio a immaginare che Marta mentre pesa i limoni tenga un dito sotto la bilancia per
imbrogliare il peso. A fine giornata ci sarebbero meno limoni di quanti previsti dal registro. Qualcuno
esporrebbe reclamo poiché era convinto di trovare una certa quantità di limoni ed invece ne trova
meno. Lo segnala dunque a Giovanni che installa dei sensori di peso nascosti sotto ogni cassetta dei
frutti. Quando un avventore dovesse dunque prelevare una quantità di limoni dalla cassetta e provi
ad imbrogliare il peso, la bilancia si assesterebbe automaticamente sul peso effettivamente
mancante dalla cassetta.

E’ ovviamente un esempio semplificato, e il mio scopo era darti qualche punto di vista diverso nello
stesso esempio dell’utilizzo dei controlli logici della Blockchain. Non credo possa interessarti molto
aprire un fruttivendolo completamente automatizzato.

 E QUALI ALTRE APPLICAZIONI PER LA BLOCKCHAIN?

I casi sono davvero molteplici, e in particolare, sono stati identificati almeno 42 settori che possono
essere tranquillamente rinnovati.

L’applicazione sulla rete energetica degli Stati Uniti è già stata illustrata qua, mentre a quest’altro
articolo di AmicaBorsa puoi trovare la spiegazione della Blockchain per monitorare l’assistenza alle
nascite e la destinazione delle offerte alla future madri in Tanzania (Africa).

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2. Leggere i grafici delle Cripto Monete
Se sei nuovo del settore, probabilmente starai spesso leggendo i grafici delle Cripto Monete in alcuni
siti vedendo la quotazione delle varie monete in dollari!

Probabile. Sicuramente è anche il più facile da cui partire e facevo esattamente così anche io quando
ho iniziato. E’ un buon modo per farti un’idea di come il tuo portafogli Cripto stia andando, visto che
probabilmente ti sei creato un pacchetto di Cripto Monete come investimento speculativo nel
medio-lungo periodo e dunque il tuo focus principale è ovviamente sul controvalore che queste
monete hanno in fiat (valute tradizionali).

Il primo acquisto di Cripto Monete che ho fatto è stato proprio su Coinbase, mi sono comprato dei
Bitcoin per partecipare a una ICO (Electroneum). Ovviamente al tempo spostare Bitcoin costava
ancora poco, mentre qualche tempo fa, per aiutare una persona ad aprirsi il conto trading abbiamo
pagato 30$ per spostare l’equivalente di 100$ in Bitcoin. Un furto legalizzato! Ma erano
semplicemente delle fee di spostamento.
Dopo questa pelata, ho iniziato a usare Ethereum e Litecoin, fra le migliori per velocità e universalità
di ricezione.

 QUAL È DUNQUE LA DIFFERENZA DI UTILITÀ FRA UN GRAFICO IN FIAT E IN BITCOIN?

Un grafico in fiat ha circa questa forma

Questo grafico è preso da www.coinmarketcap.com ed è di Bitcoin.

In alto a destra vedi l’arco temporale del grafico [From Jun 14, 2018, To Jun21,2018], ovvero dal 14
giugno del 2018 al 21 giugno dello stesso anno. A destra in verde la scala di misura Price (USD). In
questo caso siamo in dollari. In basso la progressione temporale, che va appunto dal 14 giugno al 21
giugno.

Questo grafico è un buon modo per avere un colpo d’occhio sul movimento delle varie monete. Puoi
farti un’idea. Ma non potrai avere un’idea precisa. Sai perché?

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Ogni Exchange ha i suoi prezzi e devi sempre vedere quindi il prezzo che propone l’Exchange su cui
hai comprato le tue Cripto Monete. Guarda un po’ l’immagine qua sotto.

Ecco cosa intendo: questa è la scheda “Markets”, che trovi in ogni Cripto Moneta, sempre su
www.coinmarketcap.com . Guarda in particolare la quarta colonna, “Price”. Ogni Exchange ha un
prezzo diverso per lo stesso Bitcoin. WHAT???

Questo è dovuto al prezzo e alle commissioni che ogni Exchange carica. Inoltre ogni Exchange è una
Borsa di Mercato a tutti gli effetti e dunque al suo interno le negoziazioni viaggiano in maniera
praticamente indipendente dagli altri Exchange. Insomma, possono crearsi piccole (o meno piccole)
discrepanze nei prezzi per la stessa moneta nei vari Exchange.

Nella scheda “Markets” trovi tutti gli abbinamenti con cui è possibile comprare la Cripto che stai
osservando. Per Bitcoin in particolare ci sono (ad oggi) 400 mercati disponibili.

I grafici dei valori delle Cripto Monete in Bitcoin sono prevalentemente delle Alt-coin, ovvero tutte le
Alternative Coin. Le Alt-Coin sono le Cripto Monete “secondarie” rispetto al Bitcoin. Per i puristi, sono
tutte le Cripto Monete tranne il Bitcoin. Per altri meno ferrei, sono le monete al di sotto di una certa
capitalizzazione di mercato (ovvero il valore della moneta moltiplicato per il numero di monete
circolanti). Se poi gli chiediamo quanto sia la capitalizzazione di mercato, si creano altre correnti di
pensiero dunque…lasciamo perdere.

Un grafico di una Alt-Coin contro Bitcoin assume questa forma

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Questa è la veduta su https://it.tradingview.com/ uno dei siti che utilizzo per le costruzioni grafiche
sui trend e fare un po’ di analisi tecnica.

In alto a sinistra vedi che il mercato è Airswap (AST) contro Bitcoin [AirSwap/Bitcoin]. Di fianco al
mercato vedi un numero (60) che indica ogni candela a che arco temporale corrisponde. In questo
caso corrisponde a 60 minuti. Ancora a destra trovi scritto BINANCE. Tradingview prende dati da tanti
Exchange diversi e ti dice dunque la fonte dei dati. Come dicevo prima, ogni Exchange ha i suoi prezzi.

L’unità di misura che vedi sulla scala di misura verticale a destra è molto piccola rispetto a quella che
potremmo avere rispetto al dollaro. Questo perché quando raffrontiamo le Cripto al Bitcoin, quasi
tutte corrispondono a frazioni molto piccole del Bitcoin stesso. Sulla barra verticale a destra trovi la
scala dei valori, mentre nella barra orizzontale in basso la linea temporale. Il valore a destra in verde
corrisponde al valore attuale (al momento dello screenshot) di Airswap su Binance.

 E i grafici? Che significato hanno le candele?

Le candele rappresentano le variazioni di apertura e di chiusura del timeframe. Le candele verdi


rappresentano un incremento del prezzo in quell’arco temporale e dunque la base della candela sarà
il prezzo di apertura mentre il top della candela sarà il prezzo di chiusura. Le candele rosse, a
differenza, rappresentano un calo del prezzo della moneta in quell’arco temporale. Ovviamente per
le candele rosse l’apertura sarà la cima della candela, mentre la chiusura sarà la base della candela.

Esistono poi le “ombre” delle candele, chiamate anche spike (dall’inglese “punta/spuntone”). Questi
sono valori di mercato che il prezzo ha ricoperto nel timeframe della candela, ma che non rientrano
nell’intervallo di aperturachiusura.

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Vedi le tre candele nel riquadro blu? La parte verde, piena, è il “corpo della candela”. La linea sottile
verde che esce dal corpo della candela è lo “spike”, che va appunto a coprire tutto il range di
negoziazione di quel timeframe.

Per l’analisi tecnica dei grafici, si usano soprattutto le candele, controllando in alcune zone critiche se
i prezzi di chiusura della candela precedente coincidono con i prezzi della candela successiva. In
questo caso il mercato è “denso” e gli scambi sono bilanciati con la liquidità del mercato.
Nell’analisi tecnica, per controllare i trend, si considerano anche gli spike, che sono tipici di alcune
specifiche condizioni di mercato.

3. Dove comprare le tue prime Cripto


Questi sono i parametri che uso io:

o Liquidità
o Commissioni
o Cambio
o Prelievo e versamento
o Prezzo di mercato

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Per prima cosa controllo la liquidità. Per liquidità intendo il volume giornaliero del mercato che mi
interessa. Per esempio, reputo difficile poter comprare facilmente con gli Euro (€) dei Bitcoin su un
Exchange appena nato in Gran Bretagna. Tutti i volumi saranno concentrati sulle sterline e qualcosa
sarà sui dollari poiché rimane la moneta fiat universale nell’ideale collettivo. Gli Euro dunque, non
saranno molto gettonati.

Altre cose che controllo sono le commissioni. Avrai quasi sempre delle commissioni sul cambio delle
valute, cioè fiat  Cripto e Cripto  fiat. Nel prossimo sotto-capitoli ti spiegherò con precisione
come effettuare la conversione evitando quasi tutte le commissioni. E’ un procedimento che non
viene quasi mai regalato, ma non richiedendo nessuna expertise particolare, mi sento di condividere
con te. Le cose meramente tecniche è bene che diventino di dominio pubblico.

Altre commissioni che potrai incontrare saranno quelle sui versamenti e sui prelievi. Qualche
Exchange tratterrà una fee sul tuo versamento. Quasi tutti la tratterranno sul tuo prelievo. Controlla
quindi il metodo più economico per interfacciarti con questi Exchange.

ATTENZIONE: le commissioni di cambio e di versamento quasi sempre cambiano radicalmente dalle


operazioni con bonifico e quelle con carte prepagate o di credito.

Infine controllo il prezzo della Cripto che voglio comprare. Per quanto basse possano essere le
commissioni su un Exchange, non voglio passare per il fessacchiotto di turno. Se devo comprare
Bitcoin, in un Exchange senza commissioni ma ad un prezzo sensibilmente più alto, voglio capire dove
e come effettivamente convenga fare gli acquisti.

Ed ecco svelato il segreto. Io per le mie operazioni utilizzo Coinbase e Coinbase Pro (ex-GDAX). Eh si,
li uso entrambi perché in questo modo evito le commissioni di cambio.
Prima di tutto devi effettuare la registrazione su Coinbase ed effettuare il riconoscimento dei
documenti. Per poter usare anche Coinbase Pro devi effettuare il riconoscimento del doppio
documento. In dicembre 2017 quando c’era un’enorme richiesta, la maggior parte di persone che si
registravano per la prima volta in quei giorni, aspettavano anche più di una settimana per poter
effettuare il riconoscimento del secondo documento. Eppure c’era un metodo molto più rapido e
indolore. Io riuscivo a far registrare le persone con cui condividevo le mie operazioni in poche ore. Al
massimo un giorno. E sai come?

Bastava fare la registrazione tramite cellulare.

Non tengo più monitorata in maniera così scientifica su Coinbase, ma nel dubbio e se ne hai la
possibilità, installati Coinbase sul cellulare ed effettua il riconoscimento con doppio documento dal
cellulare. In questo modo avrai accesso a Coinbase Pro in tempi probabilmente molto più rapidi.

Una volta validati i documenti, ti consiglio di versare soldi mediante bonifico bancario. In questo
modo avrai i soldi disponibili sul conto Coinbase. Li puoi trasferire su Coinbase Pro e poi giocare con il
mercato.

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Cliccando su deposito, ti comparirà una finestra in cui dovrai inserire la cifra che vuoi versare. Nella
schermata successiva dovrai poi compilare un po’ di campi personali individuali, per permettere la
verifica della ricezione del bonifico da parte di Coinbase.

Attenzione: ricordati di inserire o nella causale o nelle Informazioni di Bonifico il “Numero di


Riferimento”. Questo dato è di fondamentale importanza perché il bonifico possa essere davvero
abbinato al tuo conto Coinbase. Altrimenti corri seri rischi che venga perso.

Come mai ti sto dicendo di fare un bonifico, nonostante richieda un procedimento più complesso
rispetto alle carte di debito e di credito? Semplicemente perché con il bonifico al massimo pagheresti
1,3% di commissione e ti permette di azzerarle completamente. Con le carte la tua commissione
sarebbe del 3,99% flat. E non avresti modo di seguire i miei consigli su come evitare le commissioni.

A questo punto puoi trasferire gli Euro sul tuo conto Coinbase Pro/GDAX, in maniera gratuita e
istantanea. Ti arriverà una e-mail che ti comunica che l’importo è stato spostato. A questo punto sei
pronto per procedere con l’acquisto di una delle Major Cripto. Le commissioni di Coinbase Pro/GDAX
sono le seguenti:

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Le fee sono quelle che ci interessano: nel campo Total Volume troverai il volume di dollari equivalenti
alle tue compravendite effettuate. Sul Total Fees Accrued vedrai le Fee totali che hai pagato.

Ma quello che davvero deve attirare la tua attenzione sono i due campi successivi: Current Maker Fee
e Current Taker Fee.

La seconda (Taker Fee), è la commissione che paghi sul tuo capitale convertito nel caso in cui ti
appoggi su un prezzo già esistente sul mercato. La prima (Maker Fee) è la commissione che paghi nel
caso in cui tu vada a creare un nuovo prezzo di vendita o di acquisto sul Book.

Ovviamente se ti ho spiegato tutto questo è per darti la possibilità di pagare lo 0% di commissione,


anche se pure 0,3% è davvero poco se confrontato al 1,3% che si paga nel caso di conversione su
Coinbase da bonifico oppure il 3,99% se si effettua l’acquisto con le Carte.

Per creare un ordine, devi leggere il Book degli ordini, trovare una quota mancante e piazzare il tuo
ordine ad un nuovo prezzo.

Vedi nell’immagine sopra? Questo è il book del BTC-EUR, ovvero di Bitcoin ed Euro. In basso leggi
“Aggregation” che è il grado di compattazione degli ordini. Per essere sicuro di posizionare un ordine
nuovo, utilizza Aggregation 0.01 (quella di default).
In questo caso, per essere idoneo alla Maker Fee, puoi piazzare un ordine di acquisto di Bitcoin a
qualsiasi prezzo compreso fra 6711.40€ e 6711.00€. Li vedi nella parte verde degli ordini? Beh, non
credo. Perché sono quotazioni che non sono ancora state prese!

In pratica sono tutti i prezzi più vicini possibile al prezzo corrente, e prossimi in esecuzione una volta
esaurito il “volume di frontiera”, ovvero i capitali con ordini in esecuzione al fronte fra Acquisto e
Vendita.

Adesso che hai visto come acquistare alcune fra le principali Cripto Monete, andiamo a valutare la
sensibilità di seguire i grafici delle Cripto Monete con controvalore in Bitcoin.
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3.a La prima operazione immobiliare con le Cripto Monete
E’ una notizia di inizio 2018. Una casa è stata comprata in Bitcoin. Una giovane cinese ha comprato
un immobile a Torino pagandolo in Cripto Monete.

Non dovrebbe fare così notizia. Insomma. Le Cripto Monete possiamo comprarle e venderle in
cambio di valute fiat, perché non potremmo comprarci una casa? Una macchina? Oppure farci la
spesa quotidianamente?

Beh, magari farci spesa sarà la via che più velocemente sarà integrata in questo strumento. In fondo
le Cripto, in questo scenario possono davvero essere intercambiabili con le valute fiat, in quanto non
servono garanzie di liquidità per andare a fare la spesa.

Comprare una casa con le Cripto, in questa situazione di grigiore normativo, è stato abbastanza
all’avanguardia anche se, fin dal principio, l’Agenzia delle Entrate (“AdE”), pur non considerandoli
una valuta con corso legale, ha dato valore al bitcoin quale mezzo di pagamento fondato
sull’accettazione volontaria degli operatori del mercato, che sulla base della fiducia, la ricevono come
corrispettivo nello scambio di beni e servizi, riconoscendone il valore di scambio al di là degli obblighi
di legge. C’è da chiedersi se la medesima interpretazione può essere estesa alle altcoin in generale.

Il Notaio Remo Morone, dopo avere siglato l’atto è stato intervistato e ha rilasciato alcuni dettagli
meritevoli di attenzione.

Partiamo con ordine dunque. La compravendita è avvenuta fisicamente nello studio del
professionista alla presenza del venditore e dell’acquirente.

Come si è strutturato l’atto? Prima di tutto era necessario capire come classificare i Bitcoin; se quindi
intenderli quale valuta estera oppure se considerarli come un bene di scambio. Questo era il primo
bivio, dal quale sarebbe derivata una diversa tassazione in capo al venditore.

La transazione doveva poi essere tracciata, registrando dunque il blocco su cui è avvenuta, il TxId e le
chiavi pubbliche dei wallet emittenti e riceventi. Questo per poter registrare la transazione e anche
per non violare le norme sui massimi volumi di pagamenti in contanti.

Infine andava verificato che l’acquirente disponesse effettivamente della somma.

Il notaio ha poi fatto notare come l’Italia non stia assolutamente brillando nella sua evoluzione legale
in materia di Cripto Monete e che con un’economia molto tradizionale, si stia rischiando di rimanere
tagliati fuori dal mercato che conta, costituito dai paesi all’avanguardia su queste tecnologie
innovative per combattere anche la corruzione e l’evasione fiscale.

Alla luce del proliferare di piattaforme e marketplace a livello globale per l’acquisto di immobili
attraverso il pagamento in cripto valute, la compravendita di un immobile al momento deve essere
riconducibile a un controvalore in valuta a corso legale (“fiat”), fissato a una certa data. Questo in
ragione delle implicazioni fiscali oppure quando una delle due parti ha la tentazione di abbinare alla
classica transazione immobiliare uno strumento incerto come per esempio una opzione di acquisto.
Tale ipotesi fondata sulla volatilità della cripto valuta rende quest’ultima una occasione
potenzialmente ghiotta per lo speculatore ambizioso ma espone le parti a una serie di potenziali
incertezze le quali al momento non trovano risposte normative nell’ordinamento e pertanto

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l’esposizione del controvalore in fiat è da ritenersi un requisito essenziale per la validità della
transazione in attesa di una specifica regolamentazione.

Abbiamo tralasciato di considerare l’ipotesi in cui l’acconto prezzo sia stato versato in cryptovaluta e
il saldo prezzo debba avvenire attraverso un finanziamento bancario. Alla data di questo scritto la
situazione appena descritta sembra essere destinata all’insuccesso alla luce della forte avversione del
circuito bancario tradizionale verso queste forme innovative di circolazione dei beni che
decentralizzano il valore della moneta e comprimono i ricavi di questa industria.

 E tutte le ICO che stanno nascendo sul mercato immobiliare?

Non vorrei usare termini francesi, ma sicuramente ce ne sono troppe. Sto ancora aspettando di
vedere evoluzioni per quanto riguarda il catasto, poiché in molti Stati rappresenta ancora uno scoglio
burocratico non indifferente. Per agevolare la transazione, come sostiene anche il notaio, non
servono grandi nuove tecnologie, bensì una regolamentazione più chiara a livello nazionale e
Comunitario.

Nonostante l’acquisto di immobili mediante Cripto Monete possa dare la possibilità di qualche
agevolazione fiscale rispetto alle tradizionali valute fiat, oggi in Italia, è ancora molto più semplice
trasformare le Cripto Monete in valute fiat e procedere nel metodo tradizionale.

4. Quali Exchange e Perché?


In questa sezione voglio condividere con te la mia esperienza sugli Exchange di Cripto Monete. Ormai
avrai visto che sono davvero tantissimi gli Exchange di mercato su cui è possibile fare trading.
Facciamo intanto una distinzione: gli Exchange si dividono in due grandi categorie: la prima accetta le
fiat e permette dunque il cambio fra le valute tradizionali e le Cripto Valute (in alcuni casi come
Coinbase Pro consente anche di fare trading). Questi sono particolarmente utili per convertire le fiat
ed entrare nel luminoso mondo delle Cripto Monete. Non troverai molta offerta. Anzi, davvero poca.
Infatti nel Primo Assaggio troverai il mio personale approccio che ho insegnato ormai a decine di
persone per entrare in tranquillità e senza troppe paure nel mondo delle Cripto Monete.

La seconda grande categoria è rappresentata da tutti gli Exchange che consentono solo il trading fra
Cripto Monete fra cui quelli con cui più facilmente verrai in contatto sono: Binance, Bittrex, Okex,
Bithumb, Bitfinex.

Io personalmente trovo Binance davvero comodo, soprattutto per Trader come me che stanno
intensificando le operazioni.

Inizialmente facevo movimenti che duravano anche molti giorni e settimane, mentre ora sto
aumentando la frequenza portando a casa profitti minori ma in minor tempo e minor rischio. E
soprattutto, focalizza domi su meno mercati. Ma anche di questo avrai molte informazioni nel Primo
Assaggio.

Comunque del trading avremo modo di parlarne in una delle prossime sezioni.

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Probabilmente, navigando nei siti di Cripto Monete avrai anche letto di Exchange Centralizzati (quelli
menzionati prima) e Decentralizzati (IDEX, Bancor, EtherDelta fra i più conosciuti).
C’è una differenza sostanziale e ovviamente ognuno ha i suoi PRO e i suoi CONTRO.

I vantaggi degli Exchange Decentralizzati sono il totale anonimato degli utenti che non devono
caricare documenti personali, il servizio non è in mano a terzi, dunque gli scambi avvengono fra gli
utenti che fino al momento dello scambio hanno le monete nel loro portafogli. Gli Exchange
decentralizzati sono anche mediamente più sicuri, in quanto le Cripto Monete sono fisicamente in
possesso di ogni singolo utente, rendendo quindi il sistema molto più difficile da hackerare grazie alla
mancanza di una “fonte unica” da cui andare a rubare i fondi. In particolare alcuni Exchange
decentralizzati richiedono addirittura che l’utente sia online per eseguire l’ordine.

I vantaggi degli Exchange Centralizzati sono la maggiore liquidità e alcune funzioni avanzate di
trading. Mi viene in mente per esempio Bitfinex che consente anche l’utilizzo della Leva per fare
trading. Utilizzare la leva vuol dire che se stai utilizzando leva 10, e investi 1000€, è come ne stessi
muovendo 10.000€. Quindi un profitto del 1% con leva 10 equivale a un profitto del 10% sul capitale
iniziale e altrettanto una perdita del 10% con leva 10, equivale alla perdita del 100% del capitale
iniziale. Usa la leva solamente se hai esperienza e usa sempre degli Stop Loss che ti portino a zero il
rischio il prima possibile. Ma questa è un’altra storia che ti racconterò più avanti.

Quali sono i migliori? Beh, posso dirti la mia esperienza. Fino ad oggi ho utilizzato prevalentemente
Binance poiché gode di un’ottima liquidità, basse commissioni e ha un’applicazione per il cellulare
abbastanza user-friendly. Gli Exchange decentralizzati sono quelli che spesso vengono utilizzati da
gruppi di persone per organizzare i Pump&Dump proprio a causa della scarsissima liquidità (meno di
1 BTC mosso nelle 24 ore) sulla maggior parte dei mercati disponibili e dunque il titolo può essere
mosso molto facilmente.

4.a Quali Wallet


I Wallet (dall’inglese “portafogli”) sono piattaforme decentralizzate e spesso anonime in cui è
possibile immagazzinare le Cripto Monete per lunghi periodi. Non sono stati creati per fare trading di
Cripto Monete quanto più il loro scopo è proprio la sicurezza dei proprio Cripto Asset.

Fra i più conosciuti possiamo annoverare MyEtherWallet (spesso identificato dall’acronimo MEW),
che può contenere Ethereum e tutti i token sviluppati sulla blockchain di Ethereum (ERC-20, ERC-223
e altri meno comuni). Altri wallet molto utilizzati sono Enjin Wallet che oltre alle Cripto stoccabili in
MEW può contenere anche Bitcoin e Litecoin. Un altro wallet interessante che sta sviluppando il suo
Exchange interno (e quindi decentralizzato) è Eidoo. Ce ne sono comunque tanti altri di altrettanto
validi. Ti ho nominato quelli che per esperienza sono i migliori come usabilità e commissioni di
trasferimento.

 Vi è poi la disputa fra i wallet online ed offline. Quali sono i migliori?

Anche qua la risposta esatta è: DIPENDE. Dipende infatti dall’uso per cui ti servono.

I wallet offline (Paper Wallet e Ledger) sono decisamente i più sicuri. Non possono essere hackerati e
ti danno la possibilità di portare con te le Cripto a prescindere dal computer su cui lavori. I wallet
online sono molto più facilmente utilizzabili ma in quanto online, sono più soggetti ad hackeraggio.

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La domanda è quindi: per cosa ti serve il wallet? Magari per stoccare le Cripto ma averle disponibili
appena fosse richiesto di partecipare a una ICO, effettuare degli acquisti o farti accreditare delle
commissioni oppure pensi il wallet per lo stoccaggio di lungo periodo?

Nei primi scenari, che richiedono comunque la movimentazione più o meno frequente delle tue
cripto monete ti consiglio vivamente un wallet online. Più semplice e veloce da usare e con
commissioni di trasferimento pressoché nulle. Se invece intendi il wallet per la conservazione nel
lungo periodo allora i wallet offline possono essere la migliore soluzione per te, grazie al loro elevato
grado di sicurezza.

4.b Come prelevare


Il prelievo è ovviamente quello che un domani potrebbe farti mangiare e quando ci arriveremo
sicuramente avrai imparato bene il da farsi.

Per prelievo intendo comunque qualsiasi spostamento di Cripto da una piattaforma all’altra. Ad
esempio se devi comprare una macchina per il mining in Ethereum, dovrai acquistare gli Ethereum ed
inviarli al destinatario. Magari gli Ethereum li puoi avere già nel wallet e dunque dovresti solo inviarli.

 A cosa devi prestare attenzione?

Quando sposti Cripto Monete accertati sempre di stare copiando l’indirizzo che può ricevere la cripto
moneta con cui stai pagando. Se un venditore accetta Bitcoin, Ethereum e Litecoin sta a te scegliere
con cosa pagare. Quindi una volta scelto, fai attenzione a copiare l’indirizzo del wallet che può
ricevere quella Cripto Moneta poiché se copi l’indirizzo degli Ethereum ed invii Litecoin, sicuramente
la transazione non andrà a buon fine, causando probabili ritardi dell’ordine e nei casi peggiori anche
la perdita delle Monete che avevi inviato.

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Questa, ad esempio, è la schermata di Binance che permette di depositare Cripto Monete. Vedi che
per versare Cripto su Binance devi scegliere che moneta versare. Prova pure tu a verificare che gli
indirizzi sono diversi per ogni moneta.

 E per liquidare da Coinbase?

Se hai inviato Cripto Monete ad Exchange o Wallet, convertile in monete presenti su Coinbase e a
questo punto puoi inviarle su Coinbase. Verifica sempre l’indirizzo di ricezione che corrisponda per la
moneta che stai inviando. Su Coinbase (ed altri Exchange Cripto – Fiat) puoi riconvertire le Cripto
Monete in fiat e inviartele.

Probabilmente nel web hai sentito parlare delle “conferme” richieste alla validazione di una
transazione. In pratica rappresentano il numero di miner (per le monete che lavorano con il Proof of
Work) e di nodi (per le monete che lavorano con il Proof of Stake). In pratica il trasferimento delle
tue Cripto viene validato dagli “operatori della blockchain” appunto i miner e i detentori di nodi.

4.3 Come partecipare alle ICO


Le ICO (Initial Coin offering) sono state il cavallo di battaglia di moltissime “scuole di pensiero” delle
Cripto Monete nella fine del 2017 e primi mesi del 2018.

Potrai averle sentite chiamare “ICO” oppure nella corretta pronuncia inglese “ai si o”, essendo ICO
l’acronimo di termini inglesi.

Le ICO sono delle vendite di token prima della loro quotazione in borsa. Le aziende che promuovono
le ICO lo fanno per raccogliere capitale per finanziare il progetto sottostante. In questa fase è
l’azienda stessa che vende il token, dunque l’azienda invia il token all’investitore privato e in cambio
lui invia la somma prevista all’azienda (di solito in fiat, BTC o ETH).

 Il vantaggio per l’investitore quale dovrebbe essere?

Beh, come per ogni early-adopter, il vantaggio dovrebbe essere quello di acquistare il token a prezzo
molto basso, poiché nella fase di ICO vi sono molte più criticità che possono compromettere la buona
riuscita del progetto. Ecco perché l’azienda sconta i token in virtù della sempreverde relazione:
maggior rischio = maggior guadagno (in teoria).

Per partecipare alle ICO è di FONDAMENTALE importanza che tu invii il tuo contributo da un Wallet e
NON da un Exchange.

Il Wallet è un deposito registrato e integrato nella Blockchain ed è di tua personale proprietà.

Le monete che hai nell’Exchange non sono invece tue e il tuo conto personale NON è registrato in
Blockchain. Nella maggior parte dei casi, purtroppo, quando le persone non leggono questa
importante precisazione e provano ad aderire alle ICO mediante un Exchange, nella maggior parte
dei casi perdono le Cripto inviate al Wallet della ICO, che non può inviare i token all’Exchange.

Quando aderisci dunque a una ICO, inviando Ethereum dal tuo Wallet personale, l’azienda ricevente
riconosce subito il mittente e lo smart contract riesce ad inviare istantaneamente (coda di esecuzione
permettendo) i token al tuo wallet.

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 Come è possibile questo?

Ad ogni Wallet è associata una chiave pubblica, una chiave privata e un indirizzo di ricezione e uno di
invio. Magari non scenderò in tecnicismi eccessivi, ma quello che devi sapere è che il Wallet quando
invia dal suo indirizzo delle Cripto Monete abilita il ricevente (con smart contract attivato) a
riconoscere il suo indirizzo di ricezione e dunque inviare al Wallet i token della ICO. Questa sezione
viene affrontata in maniera plenaria nel Primo Assaggio.

Un discorso leggermente diverso vale la pena farlo per gli Exchange decentralizzati. Alcuni di essi
potrebbero permettere di aderire alle ICO ma solo se hanno il Wallet integrato. E’ il caso di Eidoo che
nasce come wallet e sta per creare il suo Exchange interno decentralizzato. In un caso come questo,
le Cripto Monete sono effettivamente di possesso dell’utente.

5. Diversificare il portafoglio Cripto


La diversificazione è alla base di ogni attività:

1. diversificazione delle entrate (entrate attive + passive),


2. diversificazione degli investimenti
3. diversificazione dell’impiego del nostro tempo.

Se le Cripto Monete possono essere un buon asset per la tua diversificazione degli investimenti sul
medio periodo, la diversificazione interna alle Cripto Monete rimane un concetto altrettanto valido.

Ad oggi esistono più di 1800 Cripto Monete listate su CoinMarketCap, uno dei siti più completi per i
molteplici dati che trovi aggiornati in tempo reale.

Alcune di esse sono Monete la cui progettualità e l’azienda che le sviluppava sono già scomparse dal
mercato (vedi DOGE). Altre basavano lo sviluppo dei volumi di mercato su dei network marketing ma
anche queste non hanno mai avuto buone possibilità di sopravvivenza (Bitconnect, Firstcoin,
Swisscoin). Queste ultime le riconosci facilmente poiché il loro grafico avrà sempre una forma di
questo tipo.

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Infine ci sono tante Cripto Monete che alle spalle hanno dei Team davvero competenti e una
Roadmap che fa già presagire delle buone cose.

Per diversificare dunque un portafogli, è necessario dunque includere alcune fra le Major Cripto
(Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Dash, EOS) e alcune delle Alt-Coin con una progettualità solida alla base
e che magari esistono già da un po’ di tempo. Per queste è necessario fare delle valutazioni
estemporanee, onde evitare che degli aggiornamenti futuri possano compromettere la validità delle
valutazioni.

Ricorda che le Cripto Monete sono un asset estremamente volatile e dunque la diversificazione va
ponderata attentamente.

6. Trading sulle Cripto


6.a Le potenzialità
Il trading sulle Cripto monete si divide in due macro aree: il trading su CFD (“Contract For Difference”,
i classici “derivati”) e il trading diretto sulle Cripto Monete, in cui si entra proprio in possesso
temporaneo delle Cripto Monete. Per temporaneo mi riferisco all’aspetto del trading, in cui a volte
hai le monete in mano, e in altri momenti….PUFF, vendute.

Nel primo caso si fa trading su uno strumento finanziario derivato delle principali Cripto Monete e i
broker prevalentemente usati sono Avatrade, Plus500 (aggiungere altre piattaforme usate nel
trading finanziario).

Nel secondo caso invece, il trading si svolge direttamente sulle Cripto Monete ed è indicato per chi
vuole fare trading sulle Alt-Coin. Le piattaforme che permettono questo tipo di trading sono quelle
che menzionavo prima (ti ricordi gli Exchange? Ecco, quelli).

Qual è la differenza? Nel trading su CFD, nel momento in cui scrivo, devi pagare le tasse sulle
plusvalenze poiché sono strumenti finanziari. Sul trading diretto invece fino a un tetto massimo di
liquidità dei tuoi conti, è esentasse.

Oltre alle tasse, ci sono delle differenze sostanziali nell’approccio di trading. In particolare nel trading
sui CFD se prevedi che un mercato stia per scendere puoi aprire una posizione short, ovvero una
posizione di vendita. Nelle posizioni di vendita, in pratica, guadagni quando il mercato scende. Nel
trading diretto invece non puoi aprire posizioni short, in quanto stai facendo trading diretto sulle
monete, dunque puoi acquistarle, ma non puoi venderle se non ne hai. In questo caso dunque,
esistono due modi principali per proteggersi dalla discesa di mercato.

Un altro pensiero lo merita la Leva, che ti ho già spiegato nella sezione della sezione 4 “Quali
Exchange e perché”. Inizialmente il trading diretto sulle Cripto Monete non prevedeva la possibilità di
usare la Leva, ma vista la richiesta (e soprattutto l’opportunità speculativa per gli Exchange) è stata
introdotta.

 Ma quale mi consigli per cominciare?

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Beh guarda. Io ho iniziato con Avatrade, con un conto base e senza troppa esperienza di trading
finanziario. Personalmente non mi sono trovato benissimo. Lo spread sulle Cripto Monete era
rilevante e prima di andare in profitto ci mettevo svariati pip.

Pensa che il primo conto che mi sono fatto era di 1300€. Fra una cosa e l’altra sono riuscito a
liquidarne più di 2100€ in poco più di due mesi. Iniziavo ai primi di settembre in un momento di
pieno decollo e finivo a fine novembre. Ad ogni modo guarda l’immagine qua sotto, tratta dal mio
report su Avatrade.

Buy: operazione di acquisto


Symbol: era il mercato. In questo caso Bitcoin-Dollaro
Quantity: la quantità con cui sono entrato, in questo caso 0.01 lotto, quindi un centesimo di lotto
Open Price: il prezzo di apertura della posizione (dollari)
S/L: Stop Loss
T/P: Target Price
Closed Price: 6.402,7$. Prezzo di chiusura della posizione.
Commission: commissione di compravendita
Overnight Interest: commissione da pagare per tenere aperta la posizione di notte. 10.60 dollari
Profit: Profitto della posizione: 93.05$ (lordo. Andavano tolti i 10.6 dollari delle commissioni notturne
e ovviamente le tasse).

Insomma, per un trading aerobico che spesso prende vari giorni per portare a compimento una
posizione, dover pagare la tassa notturna non è che fosse proprio questo bell’inizio.

La crescita massima me la sono beccata che lavoravo già in Cripto. Ma quella è un’altra storia e la
racconterò nei moduli avanzati.

Se sceglierai di iniziare a fare trading sui CFD, quello che mi sento di consigliarti è di porre
l’attenzione sulla possibilità o meno di andare in negativo con il conto. Alcuni broker, soprattutto con
le posizioni di vendita (short) possono togliere lo stop naturale allo “zero del conto” e mandarlo in
negativo. Insomma, potresti trovarti pagare te il broker.

Nel trading diretto sulle Cripto Monete invece non è possibile andare in negativo e questa è
un’ottima soluzione, a mio avviso, per chi sceglie di addentrarsi nel trading ed è una delle mie attività
principali, che svolgo appunto su Binance.

6.b L’influenza del Bitcoin


Quando ti trovi a fare trading sulle Alt-Coin, subirai l’influenza di diversi parametri. Il primo è proprio
il Bitcoin, poiché quasi tutte le Alt-Coin vengono influenzate dai suoi movimenti. Il secondo è la bassa
liquidità di alcuni mercati che può creare movimenti repentini senza segni premonitori.

Vediamo il primo aspetto: movimenti del Bitcoin. Bitcoin non può cambiare valore in Satoshi, poiché
lo rappresenta esso stesso e i movimenti forti che compie sono nei confronti del dollaro. Faccio due
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passi indietro. Il Satoshi è l’unità di misura di tutte le Cripto Monete contro Bitcoin e Bitcoin stesso
vale 100 milioni di Satoshi, e il Satoshi è la misura fondamentale e minima delle quotazioni contro
Bitcoin. Ovvero, non esisteranno i sottomultipli del Satoshi. Un po’ come il Gas per Ethereum, ma
questo discorso viene approfondito nella sezione delle commissioni di trasferimento all’interno del
Primo Assaggio.

Un comportamento frequente è che quando Bitcoin crolla rispetto al dollaro, le Alt-Coin crollano
quasi tutte nei confronti del Bitcoin. Insomma, se rimani dentro al mercato durante un crollo, non
provare nemmeno a guardare il controvalore in dollari, poiché avresti solo brutte sorprese.
Focalizzati sull’accumulo delle frazioni di Bitcoin e per farlo, il principio è sempre lo stesso: compra
basso e vendi alto, per ricomprare ancora più basso e sfruttare la Regola72 dell’interesse composto
anche sul Trading Cripto.

Vendi la alt-coin ad un prezzo alto al quale prevedi che possa poi scendere. Quando scende, avrai BTC
in mano e non più la Alt-Coin e ti troverai più potere d’acquisto rispetto a prima. Come? Vediamo un
esempio.

6.c Esempio di plusvalenza secca

In questo mercato siamo sul mercato CND/BTC, Cindicator/Bitcoin. Sulla prima riga leggi la legenda
delle colonne. Sulla prima colonna “Date” leggi la data. Nella quarta “Price” il prezzo e nella quinta
“Filled” il numero di monete mosse. La colonna “Fee” la tralasciamo per il momento, mentre
sull’ultima colonna di destra “Total” c’è il controvalore in Bitcoin dell’operazione.

Partiamo dal riquadro blu: L’operazione più in basso è di vendita “Sell” di CND al prezzo di 552 e ne
ho vendute “Filled” 5039 CND per un volume totale “Total” di 0.02781528 BTC.
Il prezzo è sceso e nelle altre tre operazioni del riquadro blu, vedi l’acquisto di CND alla quota di 541.
Sono 11 Satoshi di differenza. Pochi per alcuni mercati. Molto rilevanti per altri. In questo caso sono
rilevanti.

Facciamo la somma degli importi in BTC coinvolti (ultima colonna a destra delle restanti tre
operazioni del riquadro blu): 0.00967849 + 0.00967849 + 0.00846664 = 0.02782362 BTC. A meno di
pochi Satoshi, vedi che è pressoché uguale a prima?

Facciamo la somma delle monete acquistate: 1789 + 1789 + 1565 = 5143 CND.

Questo è quello che intendevo per “aumento del potere di acquisto” e se vedrai altre mie operazioni
vedrai che queste le chiamerò “plusvalenze secche”.

Sono passato da 5039 CND a 5143 CND. E’ tanto? E’ poco? Facciamo i conti:

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5143 − 5039 104
𝐼𝑛𝑐𝑟𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 % = ∗ 100% = ∗ 100% = 𝟐, 𝟎𝟔%
5039 5039

2,06% di monete in più…in quanto tempo? 10 minuti.

Vedi, non sono uno di quelli che ti dice: “se fai il 2% in 10 minuti, puoi fare il 12% in un’ora. Se lavori
con un capitale di 1000€, ti puoi fare 120€ in un’ora. Più di quanto prende un dipendente medio in
Italia in una giornata intera di lavoro”.
Per carità. Non è completamente sbagliato. Ma semplicemente non è vero. Non riesci sempre a fare
queste percentuali. A volte fai di più, a volte fai di meno. A volte vai anche sotto.

Per vivere di trading servono altri accorgimenti! Ma andiamo avanti con le operazioni del riquadro
arancione.

Vediamo ora le due operazioni di vendita effettuate a 549 e 554.


Totale di 2571 + 2572 CND = 5143 CND. Sono esattamente quelle di prima. Nessun trucco nessun
inganno!

Volume totale di BTC venduto: 0.01411479 + 0.01424888 = 0.02836367 BTC


E’ ancora più di prima. Accumulando monete puoi sfruttare l’interesse composto, per ogni volta che
il mercato risale, avrai sempre più monete e dunque sempre più profitto.

Dopo la vendita ecco l’acquisto, effettuato ancora una volta a 541 Satoshi.
Sono riuscito a ricomprare 5243 CND, con lo stesso volume.

5243 − 5143 100


𝐼𝑛𝑐𝑟𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 % = ∗ 100% = ∗ 100% = 1,94%
5143 5143

Altra plusvalenza secca del 1,94%, questa realizzata in circa due ore.

Hai circa capito cosa intendo con plusvalenza secca? Compro una moneta che mi aspetto salga nel
prossimo futuro. Cerco di vendere più in alto possibile, e se la quotazione della moneta poi scende,
con la stessa quantità di Bitcoin, compro più monete. E applico così la Regola72 che è appunto
l’interesse composto.

Dove sta la MAGIA? Dedico una fetta dei miei Bitcoin ad una moneta (e quindi ad un progetto) e
quella fetta potrebbe non doversi più sbilanciare troppo, grazie all’accumulo progressivo di monete!

6.d Fee
Prima ti accennavo alle Fee. Uso Binance perché mi dà la possibilità di pagare le Fee con il Binance
Coin (BNB), che dimezza la commissione rendendolo a mio avviso l’Exchange più conveniente come
combinazione di volume di mercato e commissioni.

Binance infatti, usando il Binance Coin fa pagare lo 0.075% per ogni trade, a differenza degli altri
principali di mercato che partono da 0.1% di commissione. Inoltre, aumentando il volume mensile dei
trade puoi sensibilmente abbassare le commissioni pagate, fino allo 0.020%.

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7. Mining
Il mining è un termine inglese che vuol dire “estrazione”. Fa un chiaro riferimento all’estrazione
dell’oro dalle miniere e nel mondo Cripto punta direttamente all’estrazione di Cripto Monete
mediante dei processori ottimizzati.

Il mining è un’attività potenzialmente redditizia che permette la creazione di una rendita passiva, in
quanto comprando delle macchine per il mining, è l’azienda ospitante che poi si occupa di farle
funzionare nel modo migliore.

Il mining si basa sulla Proof of Work (spesso abbreviata come PoW) che letteralmente significa
“Prova di lavoro”, per indicare proprio che vengono riconosciute cripto monete in cambio del lavoro
computazionale svolto dai processori di mining (ASIC/GPU/Processori quantistici).

Le monete riconosciute, vengono date al Pool di processori che risolve per primo il Blocco, ovvero un
set di calcoli numerici multi-dimensionali. La ricompensa viene dunque ripartita fra tutti i
partecipanti al pool che minano (voce del verbo minare, neologismo italiano) quella moneta.

Ma a cosa serve dunque questo sforzo computazionale che ha raggiunto ormai livelli di difficoltà
nell’ordine 1018? Appunto a prendersi la ricompensa di risoluzione del blocco.

 Come puoi iniziare a fare mining?

Non è così facile, ma non è nemmeno troppo difficile.

Zillo! Ma tutti vanno a cercare luoghi “esotici” per fare mining. Come fai a dire che non è troppo
difficile?

Eheheheh, caro mio. Ho parlato di mining, non di mining profittevole! Chiaramente per fare mining ti
basta scegliere la moneta minabile che più ti sta simpatica, trovare il processore che la produca,
collegare alla corrente, sincronizzare il processore con un Pool e iniziare il mining.

 Per renderlo profittevole è tutto un altro discorso.

Le variabili che devi tenere in considerazione nel lato dei profitti sono: produzione giornaliera di
monete. STOP.
Le variabili che devi tenere in considerazione nel lato dei costi….beh, qua la lista è un po’ più lunga:
costo di acquisto del processore, dogana, spedizione, consumo elettrico, affitto, spese societarie etc.
Questi sono i costi vivi.

Magari potrebbe servirti un sistema di raffrescamento della stanza perché metti varie macchine?
Oppure un cablaggio particolare per far fronte al carico elettrico superiore? La messa a terra? E le
vibrazioni? E la protezione contro eventuali sbalzi di tensione? E le tasse?

Insomma. Ci sono una serie di valutazioni da fare che vanno ben oltre al “compro la macchina e
attacco alla corrente”.

Ad oggi ovviamente, la fanno da padroni i Paesi con costi elettrici (e tassazione) molto bassi, o
almeno molto più bassi rispetto all’Italia. Lì posso dirti che è ancora possibile fare mining e avere
delle belle soddisfazioni.
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Ad ogni modo anche il mining sta vivendo una forte evoluzione e alcune Cripto stanno nascendo
direttamente con la Proof of Stake, spesso abbreviata come PoS e staking. Letteralmente vuol dire
“prova di volume”: lo staking infatti prevede che i detentori di Cripto Monete depositate sulla
Blockchain possano validare le transazioni. La scelta dello “staker” avviene in maniera deterministica
sulla base del volume di moneta posseduta. Se Luca e Gianni possiedono rispettivamente 1 moneta e
Gianni ne possiede 100, Gianni avrà 100 volte più probabilità di partecipare alla validazione di un
blocco.

Qual è la differenza sostanziale fra i due metodi? Nel mining il lavoro viene ricompensato con
monete nuove prodotte e corrisposte al miner. Nello staking il lavoro viene ricompensato con una
parte delle fee dell’operazione validata (spesso di trasferimento).

 Zillo! E tutti i Cloud Mining che vendono i loro pacchetti di potenza di calcolo?

Vero, ce ne sono vari di buoni e seri che pagano da anni e hanno impianti davvero imponenti. Stai
molto attento al sistema di “referral link”, ovvero alle percentuali che vengono date nel caso si
introducano altre persone. E attento anche alle aziende che dicono di fare mining (e anche trading) e
di darti delle percentuali di profitto non troppo credibili. Potresti non riuscire a recuperare il tuo
capitale in tempo, e staresti probabilmente andando ad alimentare l’ennesimo schema Ponzi. Ma di
questo parlo davvero in lungo e in largo nella Linea diretta, in cui sono a stretto contatto con le
persone che scelgono di iniziare il percorso d’elite nelle Cripto Monete.

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7.1 Mining dal cellulare. Opportunità o perdita di tempo?
A mio avviso è una trovata commerciale bella e buona. Ma sono un ingegnere e ti parlerò con i
numeri. Partiamo da quelli del Mobile Mining.

Questo è uno screenshot direttamente dall’applicazione di ELectroneum, dalla schermata di mining.


“Miner Status: Active” indica che il cellulare sta effettivamente minando
“Hash Rate: 30H/s” è la potenza di calcolo erogata dal mio cellulare
“Saldo in sospeso: 0.97ETN” Sono gli Electroneum effettivamente prodotti.
“Miner attivi: 122,926” sono il numero di utenti che stanno minando tramite applicazioni mobile.

Dunque.

Analizziamo ora l’algoritmo di mining. Electroneum viene minato con il Cryptonight, per il quale
esiste un ASIC Bitmain dedicato: il Antminer X3. Questo Antminer X3 costa (ad oggi) 1155 dollari e
consuma 500W.
Secondo il sito www.whattomine.com la produttività di questo miner è di circa 413 monete al giorno
e al valore attuale di 0.005447$, sono circa 2.25$ al giorno di produzione, a cui togliendo i consumi,
rimane circa 1.05$ al giorno.

Faccio la stessa simulazione con i dati del mio cellulare, sullo stesso sito. Il risultato viene 0 esatto.
Secondo il calcolatore non è nemmeno possibile vincere la soluzione di un blocco.

Non è propriamente corretto. Vediamo un po’ meglio con dei dati reali.

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Non c’è trucco e non c’è inganno. Con 30 H/s ho prodotto la bellezza di 0.21 ETN (1.18ETN finali
meno 0.97ETN iniziali), che al prezzo attuale (0.005447$), corrispondono a 0.001144$.

Si, hai capito bene. 1.1 millesimi di dollaro in 33 minuti. E in un giorno? Il calcolo da fare è questo:

𝑜𝑟𝑒 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖 𝐸𝑇𝑁 $


$ 24 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 ∗ 60 𝑜𝑟𝑎 ∗ 0.21 ∗ 0.005447 𝐸𝑇𝑁
𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜
𝐸𝑇𝑁 𝑀𝑜𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑛𝑔 =
𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖
33
𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜

Un mega calcolo (all’apparenza). Ho in pratica calcolato i dollari prodotti potenzialmente prodotti in


un giorno considerando la produttività di 0.21 ETN e quindi 0.001144$ in 33 minuti.

Puoi fare i calcoli anche te. Puoi trascurare pure le unità di misura: sono solo per rendere più chiaro
come si sviluppano questi conti e dimostrare la congruenza dimensionale.

In parole ricche: 5 centesimi di dollaro al giorno!

“Beh Zillo, stai per caso disprezzando il denaro?”

Direi proprio di no, ma 5 centesimi al giorno sono 18.2 dollari all’anno. Se consideri che la batteria
del telefono va ricaricata in un terzo del tempo che normalmente ci mette a scaricarsi, questo
vorrebbe dire che nell’arco di un anno lo ricaricheresti 3 volte più frequentemente.

Se teniamo conto dell’obsolescenza programmata, per cui quando finisce la garanzia, molti dispositivi
elettrici ed elettronici iniziano ad avere problemi…beh, direi proprio che minare con il cellulare non
solo non è redditizio, ma è addirittura un danno.

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Infatti, gli smartphone di qualità discreta durano solitamente tre anni, e hanno bisogno di una ricarica
al giorno. Se triplichiamo la frequenza di ricarica, vuol dire che il numero di cicli di carica che faresti
nel tempo medio di vita utile del cellulare lo faresti in un unico anno.

Insomma, o compri uno smartphone che ammortizzi con 18$ all’anno, oppure lascia proprio perdere
il mobile mining.

8. Fiscalità delle Cripto Monete


Il Bitcoin potrebbe essere inteso come un mezzo per evadere le tasse, spostare soldi, creare
transazioni non tracciate, generare frodi senza possibilità di risalire ai colpevoli.

Mentre scrivo questo paragrafo siamo nel settembre del 2018, e i primi scetticismi, critiche e
pregiudizi risalgono addirittura al 2014 e al famoso (per quelli del settore) Silk Road. Silk Road era
stato definito l’Amazon delle droghe, funzionava attraverso Tor, un browser creato apposta per
accedere al Dark Web. I pagamenti venivano infatti effettuati in Bitcoin, facendo però fede al valore
originale in dollari perché le fluttuazioni di Bitcoin le conoscevano già bene in quegli anni.
Puoi comunque dormire sonni tranquilli perché tutte le persone scoperte coinvolte in Silk Road
hanno ricevuto anni di pena carceraria e qualcuno anche l’ergastolo.

Pregiudizi continuano ad esserci anche nel 2018, in quanto nel febbraio 2018, Mario Draghi rilasciò
una dichiarazione: “Un Euro oggi è un Euro domani: il suo valore non cambia. Quelo del Bitcoin
invece, oscilla in maniera incontrollata”. Sì insomma, possiamo dire che Mario Draghi non ha mai
fatto trading in vita sua poiché 1€ sarà sempre uguale identicamente a 1€, come anche 1 Bitcoin sarà
sempre equivalente a 1 Bitcoin. Se la trading pair è differente, il paragone non sussiste.

Come è dunque possibile inquadrare il Bitcoin?

Una moneta? Una valuta estera? Una commodity? Un mezzo di pagamento?

La sentenza CGUE (Corte di Giustizia dell’Unione Europea) C-264/14 ha stabilito che Bitcoin non sia
una Valuta bensì un mezzo di pagamento contrattuale o volontario con effetto liberatorio. Pertanto
per l’articolo 1 comma 4 TUF D.Lgs 58/98 “I mezzi di pagamento non sono strumenti finanziari”. Nella
stessa sentenza veniva anche scritto che essendo Bitcoin unicamente un mezzo di pagamento e non
volto a fornire servizi, deve essere esente da IVA.
L’Agenzia delle Entrate ha ripreso nel 2016 questa sentenza classificando la compravendita dei
Bitcoin come un puro cambio fra valute.

Un’altra sentenza della BCE (Banca Centrale d’Europa) del 2015 ha stabilito come le Cripto Monete
nonostante la definizione ormai diffusa di “virtual currency” non venivano riconosciute come valute.
Questo anche a causa del Regolamento UE 974/98 che appunto classifica l’Euro come unica moneta
dell’Unione Europea.

Nel 2015 Banca d’Italia ha anche riconosciuto l’acquisto e la detenzione di Cripto Valute come
un’attività lecita.

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Nella quinta direttiva AML (Anti Money Laundering, ovvero contro il riciclaggio di denaro) il punto 18
recita così: “valute virtuali”: una rappresentazione di valore digitale che non è emessa o garantita da
una banca centrale o da un ente pubblico, non è necessariamente legata a una valuta legalmente
istituita, non possiede lo status giuridico di valuta o moneta, ma è accettata da persone fisiche e
giuridiche come mezzo di scambio e può essere trasferita, memorizzata e scambiata
elettronicamente.»

Esiste dunque il reato di riciclaggio anche per le Cripto Valute, secondo l’articolo 648-bis del Codice
Penale. Di solito il riciclaggio si articola in tre fasi: Denaro inserito nel sistema,
spostamento/trasformazione, reintegro nel sistema apparentemente pulito.

Il conferimento societario in Cripto Moneta, in Italia, è già stato negato dal Tribunale di Brescia che il
18 luglio 2018 ha rifiutato il ricorso di una società al rifiuto di un notaio di provvedere ad un aumento
di capitale mediante Cripto Moneta (Decreto n. 7556/2018 RG n.2602)

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9. Glossario
ATH : All Time High – Si riferisce al massimo valore storico in Satoshi raggiunto dalla Cripto Moneta
Arbitraggio: Ogni Exchange ha la sua quotazione. E’ possibile comprare una moneta dove costa di
meno e venderla dove costa di più. Non tutti gli Exchange lo consentono, in particolare nei momenti
di Pump isolati di qualche Cripto Moneta. L’esempio lampante è di Bitcon Diamond, i cui valori attuali
puoi vederli nella seguente immagine.

Attenzione che spesso con discrepanze analoghe vengono sospesi i trasferimenti.


Advisor: letteralmente significa “consulente”. Nel mondo delle Cripto, gli Advisor sono delle persone
che contribuiscono allo sviluppo delle ICO mettendoci la faccia e svolgendo spesso lavoro di Public
Relationship.
Alt – Coin: Alternative Coin. Per qualcuno tutte le Cripto Monete al di fuori del Bitcoin, per altri tutte
le Cripto Monete con capitalizzazione inferiore ai 100 Milioni di $.
ASIC Miner: Application Specific Integrated Circuit. Processori creati e programmati per il Mining di
una specifica Cripto Moneta. Sono ottimizzati per quella operazione e spesso inutili per il Mining di
altre Cripto, diverse da quella di progettazione.
Blockchain: La tecnologia che sta alla base delle Cripto Monete REALI. Le informazioni sono
contenute in un file digitale, e quando raggiungono una certa quantità, si crea un Blocco. Bitcoin crea
un nuovo blocco ogni circa 10 minuti. Più tempo ci vuole per la creazione di un blocco, più lenta sarà
la transazione. Una transazione deve essere confermata dal Blocco, ed essendo un procedimento
sequenziale, la sicurezza è davvero molto alta.
Bearish: fase del mercato di ribasso, detta anche “mercato Orso”
Bullish: fase del mercato di rialzo, detta anche “mercato Toro”.
Candela: una forma geometrica propria dei grafici di trading. La parte di candela è quella compresa
fra il prezzo di apertura e prezzo di chiusura dell’intervallo temporale.
Cloud Mining: è un servizio in cui è possibile effettuare il Mining, mediante l’affitto potenza di calcolo
su Mining Farm fisiche, locate anche dall’altra parte del mondo e senza dover far fronte a tutte le
variabili del mining, svolto in prima persona. Vedi Mining
Exchange: Borsa delle Cripto Monete, dove è possibile operare le compravendite, vedi ad esempi
Binance, Bittrex, Livecoin.
(Moneta) FIAT: la moneta legale, dal latino che significa “sia fatta”, e rappresenta uno strumento di
pagamento che non è coperto da altre forme di valore (e.g. oro), e assume valore poichè la gente ve
ne conferisce. L’oro ha invece un suo valore intrinseco e potenzialmente duraturo.

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Fork: E’ una biforcazione dello sviluppo del software. Nel campo delle Cripto Monete (anch’esse
associate a un Software) sta a significare una divergenza permanente nella Blockchain, dovuta a a
nodi non aggiornati che non riescono a validare blocchi creati da nodi aggiornati, oppure dal
consenso di community di miners che vogliono cambiare alcune regole della Blockchain
GPU: Graphical Processing Unit. Sono delle schede video, spesso utilizzate per fare mining grazie alla
loro versatilità sugli algoritmi, poiché possono essere riprogrammate all’evenienza.
Hash/Hashrate: Hash è la misura fondamentale della complessità di risoluzione degli algoritmi per
l’estrazione (Mining) di Cripto Monete. Hashrate di conseguenza è la frequenza con cui queste
equazioni vengono risolte e si misurano in H/s (leggi Hash al secondo) e in suoi multipli.
ICO: Initial Coin Offer. E’ una specie di prevendita di una Cripto Moneta, effettuata con i token della
Cripto ancora da crearsi. Viene svolta per reperire i fondi necessari allo sviluppo del progetto (ricorda
molto il Crowdfunding), e dà l’opportunità di comprare i token della futura Cripto Moneta a prezzi
molto bassi. Non è comunque la prima fase disponibile di pre-vendita. La prima in assoluto è
la Private Sale, e successivamente la Pre-ICO. Di solito accessibili ad investitori con soglia minima di
investimento non sempre accessibile a tutti e con canali preferenziali.
Bisogna ovviamente valutare al meglio il progetto per sapere su cosa si sta investendo ed evitare
situazioni dubbie.
HODL: termine ironico per la parola inglese “hold” che significa “tenere”, e nel gergo Cripto indica di
aspettare a vendere le proprie monete. L’origine sembra risalire a un post di un ragazzo su
bitcointalk. Da allora viene usato in continuo.
KYC: Know Your Customer. Una procedura richiesta durante le ICO e le registrazioni in alcuni Wallet
ed Exchange, in cui si è tenuti a registrarsi e caricare anche delle scansioni dei propri documenti
personali. Viene spesso chiesto anche un Selfie con il documento, per verificarne la legittimità.
Lambo: sta per Lamborghini ed è il miraggio di ricchezza a cui puntano i Crypto-Maniacs, quando
sperano che il mercato si alzi e possano diventare milionari l’indomani grazie a un Pump.
Mining: il processo che permette al Hardware (e.g. ASIC Miner) i calcoli per la conferma delle
transazioni. I miner possono quindi incassare ricompense per le certificazioni rilasciate.
Ad oggi molti si focalizzano sul mining, ma per farlo con mentalità imprenditoriale, bisogna tenere
conto di una serie di fattori, fra i quali la sicurezza delle macchine, shelf-life, tassazione, corrente e
manutenzione.
Mining pool: un gruppo di Miners che si aggrega per ottimizzare la propria potenza computazionale e
rendere il mining più efficace.
Mining Rig: sono schede video montate assieme (di solito fra le 6 e le 13) a formare un’unica unità di
calcolo. Vanno integrate su una scheda madre.
Onepager: “una pagina”, è un riassunto del Whitepaper della lunghezza di una facciata. Poche ma
concise informazioni.
Proof of Stake (PoS): è l’alternativa al Proof of Work. Invece di richiedere che vengano svolti dei
calcoli, viene richiesto il possesso di un certo ammontare di denaro (stake). E’ meno dispendioso del
PoW e alcune Alt-coin vi si stanno convertendo, fra cui NEM, Ripple e Stellar Lumens. Tutti i miner
che partecipano alla risoluzione di un Blocco, partecipano alla ricompensa.
Proof of Work (PoW): un calcolo che richiede tempo e risorse per essere eseguito e che può essere
verificato facilmente da un altro utente. La ricompensa viene data solo al primo miner che risolve il
Blocco.
Pump and Dump (P&D): strategia di gruppo e raramente anche individuale per far muover il mercato
in seguito a ordini molto grossi in rapporto al volume di mercato disponibile. Se coordinata questa

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operazione, può portare margini di profitto altissimi per chi era al corrente del movimento, e perdite
molto grosse una volta che il mercato si sgonfia.
Satoshi:: è l’unità più piccola di Bitcoin, ed eequivale
quivale a 0.00000001 BTC. Usata negli Exchange di Cripto
Monete come unità di valore.
Spike:: vedi anche “Candela”. Lo Spike è la parte sottile nella costruzione della variazione di prezzo in
un timeframe, al di fuori quindi del range prezzo apertura
apertura-prezzo di chiusura.
TxId:: acronimo di Transaction Identification. E’ un codice univoco che va ad identificare una specifica
transazione sulla Blockchain
Wallet:: è un portafogli digitale o analogico in cui contenere le proprie Cripto Monete. Non tutti i
wallet possono tenere tutte le Cripto Monete. Un Wallet è molto più sicuro di un Exchange, in quanto
è “fuori dal mercato”, e pertanto è consigliato a chi vuol conservare le monete per lungo periodo,
senza farci operazioni. Attenzione alle commissioni di gestione
gestione,, prelievo e deposito, poichè possono
essere rilevanti. Fra i più conosciuti posso consigliarti MyEtherWallet, che può anche immagazzinare i
token ERC20 presi durante le ICO ed Airdrops.
Whitepaper (WP):: è un file dove vengono descritti gli aspetti salient
salientii di una nuova tecnologia, come il
problema che si va a risolvere, la soluzione apportata, il Team, la Roadmap ed eventuali condizioni di
investimento.

Questo e-book
book che hai potuto ottenere facilmente e in maniera gratuita, non si prefigge di essere
una Guida
uida plenaria al mondo delle Cripto. Per raggiungere un livello di comprensione serve del
tempo, ma ho scelto di inserire proprio queste informazioni, per ricordare a me stesso come mi
sentivo quando ho iniziato, organizzando le informazioni che smaniavo d
dii trovare, ma che trovavo in
troppe salse diverse da tante persone diverse. Insomma, un minestrone.

Nel Primo Assaggio, ho preparato più di 4 ore di video corso in cui ti faccio vedere in diretta molte
delle cose scritte in questo e-book,
book, iniziando a getta
gettare
re le basi per il trading, con alcuni accorgimenti e
operazioni in diretta.

Primo Assaggio, come leggerai spesso, sarà proprio un corso “auto


“auto-integrante”
integrante” che comprandolo una
volta, ti darà accesso a tutti i materiali facenti parte del percorso e a cui lavo
lavoro già da tempo. Gli
argomenti extra saranno approfondimenti del trading, applicazioni delle Cripto a mercati ancora
poco noti, accorgimenti dello Spike Trading, iniziare ad utilizzare Tradingview, le mie personali
strategie di investimento sul medio perio
periodo
do e anche alcuni accorgimenti matematici per avere
sempre il controllo della situazione.

Leggi con attenzione questo e--book.


book. Ti arriverà un’offerta che non si ripeterà e per la quale ti
consiglio vivamente di farti trovare pronto!

Ci vediamo dall’altra parte.

Zillo

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