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L’impero di Carlo Magno

L’impero Carolingio:
L’impero di Carlo Magno viene riconosciuto come impero. Tutti i successi che egli riportò gli diedero
grande prestigio. Per avere però un riconoscimento ufficiale necessitava dell’appoggio della chiesa di Roma.
I franchi aveva più volte difeso il pontefice. L’ufficializzazione del suo potere avvenne nell’800 nella
basilica di San Pietro dove fu incoronato imperatore da Leone III. Il potere di Carlo magno comincia ad
avere un valore sacro.

Sacro Romano Impero:


Dall’XI sec. L’impero fondato da Carlo Magno sarà nominato Sacro Romano Impero. Si chiamerà così
perché:
Sacro = era un impero difensore della religione cristiana e della chiesa di Roma
Romano = perché voleva essere la ripresa e continuazione dell’impero di Roma

Il papa ci guadagnò:
Anche il papa ottenne dei vantaggi dall’incoronazione di Carlo. Infatti l’impero garantiva al papa protezione
militare e indipendenza dai domini bizantini presenti in Italia.

L’impero bizantino non accolse l’idea di un nuovo impero in europa. Per questo non lo riconobbe subito.
All’inizio dell’800 poi a Costantinopoli ci furono molti disordini per il potere e nel 797 ci fu una donna al
potere (Irene).
I rapporti tra il nuovo impero e l’impero d’oriente, dopo numerose trattative, migliorarono con il trattato di
Aquisgrana, dove l’impero d’oriente riconosce il regno di Carlo magno (812).

Differenze:
Carlo Magno voleva essere il continuatore dell’impero di Roma ma c’erano delle differenze:
• L’impero di Carlo era meno esteso di quello dell’antica Roma (non comprendeva sud Italia, penisola
iberica e nord africa)
• L’impero di Roma aveva come centro il mediterraneo. L’impero di Carlo ha il suo baricentro nell’Europa
centrale.
• Nell’impero carolingio c’era una pluralità di cultura amalgamate. Nell’impero romano c’era un’unica
grande cultura.

Nonostante queste differenze l’impero di Carlo era molto forte per il carisma dell’imperatore, per il vincolo
vassallatico e per la religione cattolica.

Organizzazione dell’impero:
Carlo Magno volle una forte stabilità creando un apparato amministrativo centralizzato. Aveva una
burocrazia efficiente che aveva come base il palazzo che era una corte composta dall’imperatore e dai suoi
consiglieri più fidati.
Questa corte all’inizio era itinerante (si spostava nelle varie città). Successivamente il sacro romano impero
ebbe una sede principale permanente ad Aquisgrana. Qui venne costruito il palazzo rappresentativo del
potere.
Un organo politico importante era la cancelleria. Era un ufficio dove venivano scritti i documenti ufficiali
(organo politico e amministrativo). A capo c’era ungono di chiesa (cancelliere) che si occupava della
legislazione.
I consiglieri dell’imperatore erano i conti palatini che amministravano la giustizia in assenza del re. Con
Carlo magno venne cancellata la figura del maestro di palazzo, perché temeva che questa figura oscurasse la
figura del sovrano.

Organizzazione del territorio:


Carlo magno suddivise il territorio in contee o marchesati.
Contee —> avevano a capo i conti (comites) che rappresentavano il potere dell’imperatore (amministravano
la giustizia, reclutavano soldati…) e si trovavano nelle zone piu3 interne dell’impero.
Marchesati —> territori ai confini dell’impero e più impegnativi poiché dovevano difendere i confini del
territorio. A capo di questi c’erano i marchesi che controllavano le truppe di frontiera dell’esercito.
I conti e marchesi erano legati all’imperatore dal vincolo vassallatico. Venivano pero3 controllati dai missi
dominici. Erano funzionari che controllavano l’operato dei conti e dei marchesi che viaggiavano da un
territorio all’altro per evitare gli abusi di potere.

Leggi:
Vennero emanate leggi capitolari poiché si trattava di editti le cui norme venivano suddivise in capitoli.
Questi editti contenevano vari ambirti dello stato.
I capitolari venivano promulgati durante i placiti. Era rendi assemblee a cui partecipavano i nobili più
importanti che si svolgevano 2 volte l’anno. Per Carlo Magno fu fondamentale uniformare le leggi
nell’impero.

L’economia:
Egli diede anche vita a provvedimenti di tipo economico. Ridusse i dazi, regolamentò i prezzi dei beni
alimentari e riavviò i commerci che erano stati abbandonati con la caduta dell’impero romano d’occidente.
Vennero quindi risistemate le strade costruite dai romani.

Nuova moneta:
Avviò una riforma monetaria coniando una nuova moneta in argento chiamata denarius che andava a
sostituire il solidus bizantino (d’oro). Carlo voleva quindi rendere il proprio impero indipendente dall’impero
bizantino.

Cultura:
Carlo magno riteneva che la cultura e l’istruzione fossero strumenti utili per amministrare in maniera
efficiente l’impero e anche per sostenerlo. Tutti i funzionari dovevano essere preparati e istruiti per
amministrare adeguatamente i vari ambiti dell’impero. Poiché voleva che tutti i funzionari avessero un
adeguato grado di istruzione fondò la schola palatina nel palazzo di Aquisgrana. Nacquero poi altri centri.
Affidò questa schola ai più brillanti uomini del suo tempo che venivano da diverse zone dell’impero.
Carlo Magno fu un mecenate come Augusto. Offrì un sostegno economico alla schola e divenne un nuovo
modello di istruzione affidato ai laici e non più solo al clero (monasteri).

Anche nel basso medioevo rappresenterà un modello per la nascita di nuovi centri culturali e per la
formazione dei laici.

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