Marcellino scrisse che con Romolo Augustolo ci fu la fine dell’impero. Finisce un’epoca governata dalle
istituzioni romane e dalla civiltà romana.
Da qui si calcola l’inizio di una nuova era: il Medioevo.
L’economia:
Fino all’anno 1000 l’economia si ridimensionò e divenne di pura sussistenza: le popolazioni sopravvissute
producevano solo lo stretto necessario per gli abitanti. Si affermarono piccole comunità indipendenti e
autosufficienti che non comunicavano più.
I regni romano-germanici:
Appena i germani si stanziarono in questi territori, approfittarono della mancanza di potere e diedero vita a
regni autonomi guidati da sovrani. Questi regni erano considerati poteri personali dei re.
I regni in Europa:
• I Visigoti fondarono il loro regno indipendente in Spagna e in Gallia meridionale. Si caratterizzano per una
convivenza pacifica con i romani.
• I regni dei Burundi e degli Svevi vennero fondati sul confine tra Spagna e Francia. Anche qui ci fu una
convivenza pacifica (durarono poco poiché assimilati dai Franchi e dai Visigoti).
• I Vandali trovarono difficoltà a integrarsi nei territori dell’Africa settentrionale, in Corsica e in Sardegna.
Sottomisero con ferocia i latini ma durarono poco perché vennero poi sconfitti nel 533 dall’impero
d’oriente.
• Gli Angli e i Sassoni si stanziarono in Britannia e si imposero anch’essi con la forza e diedero vita con
fatica a dei piccoli regni. Le popolazioni celtiche che persero si spostarono nell’attuale Bretagna e in
Cornovaglia e in Galles.
I Franchi:
Popolazione germanica che si integrò meglio con i Romani. Erano venuti dei federati dall’inizio del IV sec.
Provenivano dalla parte orientale del reno. Dal 476 si stanziarono nella zona tra paesi bassi e Germania nord
occidentale. Era divisa in varie tribù spesso in lotta tra loro. Bel 481 il re Clodoveo (dinastia dei Merovingi)
riunificò tutte le tribù dei franchi e diede vita a un’organizzazione statale stabile.
Clodoveo:
Fu un re importante che abbandonò l’arianesimo e che si convertì al cattolicesimo nel 496. Fu importante
perché avviò il processo di integrazione tra franchi e romani. Garantì ai franchi l’appoggio della chiesa
cattolica. Tutta la popolazione infatti seguì l’esempio del re.
Favorì i matrimoni misti tra franchi e romani
Cercò di favorire la diffusione di nuove leggi che ebbero come modello il diritto romano (inizio VI sec.
ebbero un codice di leggi scritte “lex sadica”)
Consentì ai romani di portare le armi
Lex salica:
Le prime leggi erano state tramandate oralmente dai salici (stanziate presso il fiume sala).
Politica interna:
Rafforzò la sua autorità e poi il suo regno fu diviso in dipartimenti governati da uomini fedeli al re.
Politica estera:
Clodoveo cercò di espandere i suoi territori (con l’appoggio della chiesa “in nome della difesa del
cattolicesimo d’occidente).
537 il regno franco corrisponde all’attuale Francia.
Clodoveo muore nel 511. Prima di morire decise che il suo regno sarebbe stato diviso tra i suoi 4 figli
maschi.
Strategia di Zenone:
L’imperatore d’oriente Zenone per allontanare Teodorico (lo temeva) lo inviò in Italia. Perché l’Italia era
ancora nelle mani del generale Odoacre. Zenone voleva togliere di mezzo Teodorico e allo stesso tempo
cacciare Odoacre.
Teodorico re d’Italia:
497 il nuovo imperatore d’oriente (Anastasio) conferì a Teodorico il titolo di re dei romani e degli Ostrogoti
in Italia. Nacque un regno germanico però che si trovava a capo dei romani senza nemmeno conquistare i
territori poiché il regno gli era stato affidato.
Dominio di Teodorico:
Il dominio di Teodorico fu concentrato nel nord (pianura padana e veneto) e arrivò fino in Campania.
Teodorico si estese in Provenza in Dalmazia e intrattenne anche buoni rapporti con le altre popolazioni
germaniche. Gli Ostrogoti convissero e collaborarono pacificamente con i romani ma non ci fu mai una vera
integrazione. Teodorico si circondò di funzionari romani ma l’esercito era composto da soli Ostrogoti.
Teodorico inoltre non si convertì mai al cattolicesimo e volle che le tradizioni rimanessero separate. Egli fece
emanare delle leggi che vietavano i matrimoni Misti e i romani non potevano portare le armi.
Un nuovo equilibrio:
Negli anni in cui regnò Teodorico in Italia (493-526) si circondò di fidati collaboratori latini (Cassiodoro e
Severino Boezio) e mise in piedi una forte stabilità politica e sociale che consentirà una ripresa dei commerci
e delle attività. Teodorico si considerava l’erede della tradizione romana.
La città di Ravenna rifiorì con nuovi edifici .
Amalasunta:
La figlia di Teodorico cercò di ricucire i rapporti con i latini poiché era stata cresciuta con la loro cultura.
Cercò anche di ricucire i rapporti con l’impero d’oriente (imperatore Giustiniano). Il marito però non era
d’accordo e la fece imprigionare e uccidere. In questo momento Giustiniano cominciò una guerra contro gli
ostrogoti.
L’impero bizantino:
Mentre l’impero d’occidente è crollato per colpa della crisi, l’impero romano d’oriente (impero bizantino)
durò altri 1000 anni.
L’impero bizantino aveva un’organizzazione e una stabilità e l’economia crebbe grazie agli scambi dei
mercanti. L’esercito, grazie a queste risorse, venne rafforzato. Nell’esercito bizantino rimase sotto il
controllo dell’impero e venne realizzata poi una potente flotta per controllare il mediterraneo. Inoltre aveva
un efficiente apparato burocratico. Tutto questo consentì a Costantinopoli di diventare la succeditrice di
Roma.
La figura dell’imperatore:
L’imperatore d’oriente aveva sia potere politico che religioso (Cesaropapismo). Aveva quindi un potere
parecchio vasto.
Organizzò l’impero in diocesi, che a loro volta furono raggruppate in prefetture il cui governo veniva
affidato a dei funzionari che erano strettamente fedeli all’imperatore. L’imperatore esercitava un potere
diretto da Costantinopoli. L’esercito e i funzionari non avevano un potere libero ma venivano controllati
dall’imperatore.
Grazie a questa struttura si svilupparono i commerci esteri e l’artigianato. I commerci favorirono la
circolazione della moneta. La ricchezza fu impiegata nella costruzione di edifici importanti (basilica di Santa
Sofia).
Giustiniano:
L’organizzazione perfetta di questo impero nacque gradualmente con gli imperatori precedenti, ma a
terminare il lavoro fu Giustiniano che salì al potere nel 527. Fu molto importante. Cercò di mettere in atto la
renovatio imperii (restaurazione dell’impero).
Riforme:
Per poter raggiungere questo obiettivo mise in atto alcune misure:
• Rafforzò l’amministrazione in modo da poter controllare tutti i territori e riformò l’amministrazione
facendosi aiutare da funzionari (e da sua moglie Teodora)
• Volle che si divulgasse l’ortodossia cristiana (più avanti venne vietato il paganesimo)
• Cercò di riconquistare territori un tempo appartenuti a Roma
• Mise in atto una riforma fiscale per aumentare le entrate (poté rafforzare l’esercito e la flotta)
• cercò di reprimere tutte le ribellioni (rivolta di Nica del 527)
• Mise in atto la riforma del sistema giuridico —> le leggi antiche e moderne si erano sovrapposte e c’era
bisogno di catalogarle per poter consentire una facile interpretazione e applicazione di queste leggi (grazie
a dei funzionari scelti per 5 anni si formò il corpus iuris civilis)
Religione:
Giustiniano regnò dal 527 al 565 e difese sempre l’ortodossia cattolica e venne visto come successore di
Costantino. La sua difesa si concretizzò con una lotta contro il paganesimo. Fece bruciare tutti i testi pagani e
fece chiudere le scuole pagane (accademia di Atene compresa). Il suo obiettivo era quello di convertire al
cristianesimo tutti gli abitanti dei suoi territori. Voleva un’unità anche religiosa.
Vandali:
Giustiniano conquistò il regno dei vandali nella parte settentrionale dell’Africa senza resistenza da parte dei
vandali e in più vennero ammesse le Baleari, la Sardegna e la Sicilia.
Guerra greco-gotica:
Giustiniano voleva riconquistare la penisola italica. Nel 535 iniziò la spedizione militare contro gli ostrogoti.
Dalla Sicilia il capo dell’esercito bizantino con a capo Brisario cominciò a risalire l’Italia (guerra greca
gotica). terminò nel 553 le truppe bizantine cominciarono a conquistare molte città compresa Ravenna.
Giustiniano fece rientrare a Costantinopoli il generale perché temeva che si impossessasse del regno. Gli
ostrogoti intanto si organizzarono e passarono al contrattacco e riconquistano gran pate dei territori perduti.
La peste:
Questi anni furono segnati da molte epidemie di peste a causa delle pulci dei topi. L’impero bizantino è in
crisi e la guerra si ferma.
Spagna:
Buona parte della Spagna era occupata dai visigoti. Giustiniano mandò una parte dell’esercito anche qui. I
bizantini entrarono in Spagna ma riuscirono a conquistare solo la zona costiera. L’impero d’oriente
controllava ora gran parte del mediterraneo.
La crisi finanziaria però non aveva abbandonato l’impero. Nel 565 Giustiniano muore.
L’Italia Longobarda:
l’Italia era divisa tra territori bizantini e territori longobardi. I longobardi erano stanziati nella Germania del
nord però dall’inizio del VI sec. Si erano stanziati in Pannonia (Ungheria) nel 568 però invadono l’Italia
perché sono spinti dagli Avari (popolazione nomade). Varcarono le alpi e occuparono il Friuli e la pianura
padana e dopo un assedio di 3 anni conquisteranno Pavia. I bizantini non opposero forte resistenza e
riuscirono a conquistare anche la toscana, il ducato di Spoleto e di Benevento.
Longobardi:
Erano dediti alla guerra, all’allevamento, alla metallurgia e al commercio. Vivevano in villaggi temporanei.
Erano pagani e politeisti (odino —> dio della guerra)
Erano suddivisi in tribù autonome organizzate su base militare con reparti che si chiamavano “fare”. Queste
venivano comandate da duchi che avevano potere militare e politico. nOn avevano quindi una figura
centrale come un re. Solo in caso di guerra i longobardi affidavano temporaneamente il potere ad un re. La
tribù con la sua fara era stanziata in un territorio. poiché questo territorio era gestito dal duca si parla di
ducati. Le assemblee servivano per prendere le decisioni con gli Arimanni che erano guerrieri armati, gli
Aldi che erano contadini e artigiani, i serbi che non godevano di alcun privilegio così come le donne.
I longobardi in Italia:
Essi migrano verso il sud poiché gli avari conquistarono la Pannonia. Riuscirono a conquistare l’Italia per la
scarsa difesa e perché le popolazioni locali erano stanche del dominio bizantino.
Governo longobardo:
I longobardi imposero nei domini della penisola la loro organizzazione politico-sociale con i numerosi ducati
sotto il controllo dei duchi e degli Arimanni. La popolazione italica venne degradata ad Albi e Serbi. I
longobardi non instaurarono nessuna collaborazione con le popolazioni sottomesse. Essi non avevano avuto
contatti con la civiltà romana e non la vollero.
Agilulfo e la chiesa:
Nel 591 venne sostituito da Agilulfo che continuò a rafforzare la figura del re. Ci furono dei cambiamenti.
Sotto Agilulfo ci fu una conversione al cattolicesimo favorita dalla regina Teodolinda (prima moglie di
Autari poi di Agilulfo). Nel 593 Agilulfo era giunto alle porte di Roma. Decide però di non conquistarla in
cambio di un tributo da parte del pontefice. Con questo gesto il papa comincia ad avere un ruolo politico e la
popolazione comincia a convertirsi. Molti sovrani e duchi donarono delle terre al papa che riconosceva in
Italia il regno longobardo. Il papa divenne una nuova figura politica.
Editto di Rotari:
Un altro re importante tra i longobardi fu Rotari (636). Nel 643 emana un editto in latino che raccoglieva
tutte le norme dei longobardi che fino a quel momento erano state trasmesse solo oralmente. Si sostituì la
faida (giustizia privata) con una vendetta pubblica (guidrigildo). Era un risarcimento in denaro a chi aveva
subito l’offesa. Furono poi introdotte altre norme vicine al diritto romano. Questo editto con il tempo
divenne poi una modalità per tutta la popolazione che viveva all’interno del territorio longobardo.
Iutprando:
Nell VIII governò Iutprando (712). Cercò di espandere il territorio longobardo. Voleva conquistare tutta la
penisola ma una volta giunto nella zona di Roma lasciò perdere poiché non voleva scontrarsi con il papa.
Viene firmato quindi il patto “Donazione di Sutri” (728) in cui Iutprando donò al papa alcuni territori
strappati ai bizantini. Questo patto fu molto importante, infatti venne successivamente fondato lo Stato della
chiesa.
Astolfo e Pipino:
Nel 751 conquista tutti i territori bizantini. Cambiarono i rapporti tra lo stato della chiesa e il regno dei
longobardi. Lo stato della chiesa era l’unica zona che non consentiva l’unificazione dell’Italia sotto i
longobardi. Minacciato da Astolfo il papa (Stefano II) chiese aiuto al re dei franchi Pipino. Egli offrì la
protezione al papa e nel 754 scese in Italia. Obbligò Astolfo a riconoscere lo stato della chiese e cedere
alcuni territori tra cui lo stato di Ravenna.