1. Le fonti di diritto si distinguono in fonti di produzione e fonti di cognizione. Le fonti di
produzione comprendono tutti gli atti e i fatti idonei a produrre norme giuridiche, mentre, le fonti di cognizione sono l’insieme dei documenti che rendono possibile la conoscibilità legale di una norma. 2. Con il termine norma si intende una proposizione che stabilisce un comportamento condiviso in base ai valori presenti all’interno di un gruppo sociale. La norma giuridica è la “regola di condotta” avente la capacità di determinare l’ordinamento giuridico generale. La norma giuridica è caratterizzata dalla generalità e dall’astrattezza. - La generalità consiste nell’applicabilità della norma ogni qual volta si presentino le condizioni necessarie; - L’astrattezza indica la non-riconducibilità di una norma ad un caso specifico, bensì, quest’ultima deve riferirsi ad una situazione astratta, in modo da rendere possibile l’applicabilità della norma in ogni caso la necessiti. 3. Il termine ordinamento giuridico può indicare sia una comunità organizzata in vista del perseguimento di un obiettivo condiviso, sia l’insieme delle norme che regolano la vita di queste comunità. Un ordinamento giuridico può essere originario o derivato. È originario quando la sua sovranità non deriva da nessun altro ordinamento, invece, è derivato quando la sua sovranità non è diretta, bensì, derivata da un altro ordinamento. 4. Quello di separazione dei poteri è uno dei principi cardine dello stato di diritto. La separazione dei poteri consiste nell’individuazione di tre funzioni pubbliche (legislazione, amministrazione e giurisdizione) e nell’attribuzione di queste a tre distinti poteri dello stato. La funzione legislativa è attribuita al parlamento, la funzione amministrativa è attribuita agli organi che compongono il governo, la funzione giudiziaria è attribuita ai giudici. 5. Con esecutorietà si intende la possibilità da parte della pubblica amministrazione di ottenere l’esecuzione coattiva di un provvedimento anche con l’impiego della forza pubblica. L’esecutività è, invece, la produzione di effetti da parte di un provvedimento indipendentemente dalla sua legittimità. 6. L’inoppugnabilità, o consolidazione, è, insieme all’esecutività e all’esecutorietà, una delle caratteristiche principali dell’imperatività. Tale concetto indica l’impossibilità, spirato il termine di sessanta giorni dalla conoscenza del provvedimento, di richiedere il relativo annullamento al giudice amministrativo. 7. I principi fondamentali dell’attività amministrativa sono quattro: - Il principio di legalità: secondo questo principio nessun potere può essere conferito all’amministrazione pubblica se non prevista da una specifica norma giuridica; - La riserva di legge: tale principio esclude che una determinata materia possa divenire oggetto di una regolamentazione, in mancanza di un’espressa disciplina legislativa; - Il principio di imparzialità: questo principio indica l’attuazione del principio di giustizia; - Il principio del buon andamento: significa efficienza della pubblica amministrazione (traducibile in economicità ed efficacia dell’azione amministrativa). 8. Il diritto soggettivo è il potere di agire liberamente per il soddisfacimento del proprio interesse, protetto dall’ordinamento giuridico. Il potere è la possibilità propria di ciascun individuo di produrre effetti giuridici, ossia creare, modificare o estinguere un rapporto giuridico. La facoltà è la possibilità di tenere un determinato comportamento e, quindi, è il contrario del dovere. L’onere indica la situazione giuridica in cui il soggetto è tenuto a tenere un comportamento nel proprio interesse, al fine di produrre l’effetto giuridico a lui favorevole. Il termine obbligo indica una situazione giuridica in cui il soggetto deve tenere un certo comportamento (imposto dalla norma) nell’interesse di un altro soggetto. Se il soggetto attivo del rapporto è titolare di un potere, in capo al soggetto passivo si svilupperà la soggezione. 9. Con il termine interesse legittimo si indica una particolare situazione giuridica nella quale il singolo individuo ha il potere di sollecitare un controllo giudiziario in ordine al comportamento tenuto dalla pubblica amministrazione. A differenza del diritto soggettivo, l’interesse legittimo non garantisce al suo titolare una tutela diretta; per questo motivo si dice che il titolare della situazione giuridica eserciti un diritto “affievolito”, essendo privo dei poteri decisionali spettanti alla pubblica amministrazione. 10. La funzione di salvaguardia rappresenta la misura necessaria alla salvaguardia del territorio nell’ipotesi in cui dovesse mancare lo strumento pianificatorio. Vi sono poi gli standard ope legis che sono vigenti su qualunque territorio mancante di pianificazione. La differenza principale tra le due funzioni sta nel fatto che le misure di salvaguardia vengono adottate sulla base del P.R.G. non ancora vigente, mentre, gli standard ope legis su nessuna base. 11. Le ipotesi di illegittimità previste dall’ordinamento giuridico italiano sono: - La violazione di legge. Essa si ha nel momento in cui il potere amministrativo risulta amministrato in difformità rispetto a norme contenute in leggi. - L’incompetenza. Essa si verifica nel momento in cui il provvedimento risulti emanato da un organo amministrativo, quando avrebbe dovuto essere emanato da un altro organo. - L’eccesso di potere. Quest’ultima ipotesi si configura allorché la pubblica amministrazione consegue un fine diverso da quello stabilito dall’ordinamento giuridico. 12. Il P.E.E.P. o piano edilizia economica popolare è uno strumento facente parte del piano urbanistico. Tale piano è utile all’amministrazione comunale per programmare, e gestire tutti gli interventi riguardanti l’edilizia residenziale. 13. Tutte le vicende inerenti alla pianificazione territoriale trovano sempre riscontro nel PRG o piano regolatore generale. Il piano regolatore deve, innanzitutto, disporre la divisione in zone del territorio comunale. Deve, poi, indicare la posizione di opere e impianti pubblici, come strade, acquedotti, ecc. - Il procedimento di formazione di un PRG inizia con il comune che definisce il subprocedimento di competenza del comune. Segue il deposito, con un avviso al pubblico di tutti i documenti che compongono il piano. - Il deposito e l’approvazione segnano il passaggio dalla fase di adozione a quella di approvazione che, a differenza dell’adozione, è di competenza degli enti regionali. - Prima della condivisione del piano con la regione, quest’ultimo rimane per un periodo di tempo in comune in modo da raccogliere ogni possibile osservazione o opposizione. - In seguito alla raccolta delle osservazioni, avviene la delibera di controdeduzioni che, avendo natura giuridica, ha la funzione di decidere se accogliere o meno le opposizioni. - Il progetto approvato e tutte le osservazioni (ed opposizioni) vengono inviati agli uffici amministrativi, i quali, avviano una procedura di riesame del materiale prodotto. - L’esito della procedura di riesame è seguito dall’approvazione del piano. 14. Le opere di urbanizzazione primaria hanno la funzione di garantire il corretto funzionamento degli edifici, anche dal punto di vista igienico-sanitario. Alcuni esempi di opere di urbanizzazione primaria sono: strade, reti fognarie, pubblica illuminazione, ecc. Le opere di urbanizzazione secondaria sono, invece, tutti quei servizi e quegli edifici volti a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ad esempio, rispondendo a svariate esigenze di tipo sociale. Alcuni esempi di opere di opere di urbanizzazione secondaria sono: scuole, chiese, impianti sportivi, ecc. 15. La cessione di cubatura è un contratto, tra due o più proprietari di aree limitrofe, mediante il quale uno cede all’altro, in parte o totalmente, un volume del proprio spazio edificabili, con l’impegno da parte del cedente di non costruire nella parte ceduta. Tale processo permette al beneficiario di richiedere alla pubblica amministrazione il rilascio di un provvedimento abilitativo maggiorato. 16. Il Programma pluriennale di attuazione del PRG è uno strumento volto a determinare le aree e le zone nelle quali devono realizzarsi le previsioni del piano regolatore generale. Oltre alla diretta efficacia che il PPA esercita sui privati, esso esercita un’influenza indiretta nei confronti del territorio: - Dispone l’inedificabilità dei suoli; - Fissa gli interventi nei piani di zona; - Individua gli interventi diretti al recupero del patrimonio edilizio esistente; 17. Uno dei più importanti istituti finalizzati alla gestione della funzione urbanistica è il comparto edificatorio. L’introduzione di tale istituto è volta al superamento delle difficoltà di attuazione di un piano, dovute alla eccessiva frammentazione della proprietà fondiaria. 18. Essendo stato quasi del tutto dimenticato il comparto edificatorio, l’istituto giuridico di quest’ultimo ha da poco tempo riacquisito vigore sotto il profilo della perequazione urbanistica. La perequazione è, quindi, una modalità di attuazione, con la quale pubblico e privato negoziano l’acquisizione dei suoli, la realizzazione di opere e diritti edificatori. 19. Nell’ambito della riqualificazione urbana assumono un ruolo rilevante i PRINT o Programmi Integrati d’Intervento. Lo scopo di questi è quello di attribuire ai Comuni la possibilità di disporre di uno strumento urbanistico destinato a incidere su intere porzioni di territorio comunale, in misura assai rilevante. 21. La discrezionalità amministrativa è un concetto fondamentale del diritto urbanistico. Esso può essere tradotto come il potere della pubblica amministrazione di adottare una decisione effettuando, in base alla legge, una scelta fondata sulla ponderazione di un interesse pubblico primario con interessi di altro tipo. 23. La Società di Trasformazione Urbana è uno strumento giuridico mediante il quale attori pubblici e privati si prefiggono lo scopo di promuovere interventi di ristrutturazione urbanistica all’interno di una determinata area territoriale. 26. I poteri autoritativi sono un insieme di poteri riconosciuti dalla P.A. e caratterizzati dall’imperatività, in quanto incidono unilateralmente sulla sfera giuridica dei destinatari.