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L'EREDITA' DELLA GRANDE GUERRA

Le conseguenze economiche della guerra --> difficoltà finanziarie, l'inflazione, l'intervento


statale, il calo degli scambi e il protezionismo doganale.
1. C'è un enorme problema di debito pubblico-->USA hanno fatto enormi prestiti agli
stati europei, e i governi hanno stampato una quantità di carta moneta superiore
alle riserve auree, con la conseguente inflazione dovuta anche all'aumento della
domanda dei beni di consumo (ingestibile per i redditi fissi). L'inflazione era anche
artificiosamente costruita dagli stati perché fa abbassare il debito pubblico, ma
pericoloso perché innesca tensioni.
2. Riconversione industriale --> le industrie prima producevano beni solo per la
guerra, è necessario riconvertirle ad una produzione civile. Le aziende devono
chiudere per un po'--> legato ad una disoccupazione temporanea, che alimenta
conflittualità sociale, scioperi, manifestazioni… queste riguardano anche il mondo
contadino perché la promessa della riforma agraria non viene mantenuta.
3. Smobilitazione degli eserciti--> milioni di persone vengono rimandate a casa, ma
trovano il proprio posto di lavoro occupato da una donna, i loro campi mal coltivati
o abbandonati--> accentua la disoccupazione e genera l'espulsione delle donne dal
mondo del lavoro.
4. Reduci, mutilati e invalidi --> devono essere reinseriti nella vita civile, è difficile
reinserirsi nella società e rispettarne le regole, c'è uno spaesamento psicologico.
Mutilati e feriti sono moltissimi, e bisogna pagare loro così come a vedove e orfani
di guerra, una pensione di guerra e bisognava istituire un sistema di sostegno e di
cura per i traumi psichici della guerra.
5. Commercio internazionale--> tutte le fitte reti di commercio internazionale risalenti
a prima della guerra vengono spazzate via, il commercio è bloccato, solo gli USA
ne escono vincitori e in minor parte il Giappone. USA --> la macchina produttiva ha
lavorato a pieno ritmo durante la guerra, è in grande crescita, riversa prodotti di
ogni tipo in EU, che on è più al vertice e ha bisogno di beni e finanziamenti
americani ancora per qualche anno--> commercio unidirezionale, l'EU non vende e
non esporta. Gli stati cercano di proteggere i propri mercati nazionali -->
protezionismo prevalente.

Dopo la guerra, l'industria statunitense sostituisce quella europea in molti mercati in


America latina e insieme a quella giapponese, nell'Asia orientale. Il centro della finanza
mondiale si sposta dalla city di Londra a Wall street, New York. Visione internazionalista di
Wilson --> lui e altri democratici pensavo che spettasse agli USA il ruolo guida a livello
internazionale per la loro superiorità morale e materiale. Il senato USA, a maggioranza
repubblicana, bocciò l'adesione alla società delle nazioni. Wilson, malato, uscì di scena e
venne eletto a presidente il repubblicano Harding--> protezionismo doganale
raddoppiando i dazi. I repubblicani pretesero la restituzione dei prestiti fatti agli ex alleati
nel corso del conflitto.la questione delle riparazioni e dei debiti di guerra era intricata : il
governo Harding diffidò le banche dal concedere nuovi prestiti ai paesi che non avessero
onorato i loro debiti --> gli ex alleati, dichiararono che non avrebbero pagato finché i
tedeschi non avessero saldato le riparazioni --> caos nel sistema finanziario
internazionale.
In GER l'entità delle riparazioni di guerra aveva reso del tutto insufficienti le entrate,
costringendo il governo a intensificare la stampa di cartamoneta. Tuttavia l'emissione di
banconote non era coperta da un'adeguata quantità di oro posseduta dal paese, a partire
dal 22 la caduta del valore della moneta diventa vertiginosa. L'ipersvalutazione annullò il
potere d'acquisto di stipendi e salari e distrusse i risparmi. Quando i GER dichiararono di
non essere in grado di pagare, i francesi con l'appoggio belga occuparono la Ruhr, la
regione più ricca d'EU, per sfruttarne miniere e industrie. L'occupazione portò alle stelle
l'iperinflazione e nel 1923, il governo si si dichiarò favorevole a negoziati. Stresemann
pone fine alla stampa indiscriminata di carta moneta e stampa una nuova moneta il cui
valore è ancorato al suolo tedesco. In cambio ottenne dilazioni per il pagamento delle
riparazioni e promesse di prestiti internazionali --> piano Dawes, 1924.
I mutamenti sociali--> l'evoluzione dei consumi, il ruolo delle donne, gli ex combattenti, la
massificazione della politica, la ricerca di un ordine nuovo.
La vittoria delle potenze democratiche e il crollo degli imperi multietnici coronarono il
sogno d'indipendenza per molti popoli e gli ideali di nazionalità delle rivoluzioni 800esche,
in linea con i 14 punti di Wilson, ma l'applicazione di questi principi risultava problematica
in quanto tradurre in atto l'utopia della pacifica convivenza tra i diversi popoli, ciascuno
sovrano del proprio territorio, risultava impossibile.
Il presupposto della coincidenza tra poche nazioni etnicamente eterogenee e i territori da
esse occupati era infatti molto lontano dalla realtà della parte orientale dell'EU, dove popoli
diversi convivevano nello stesso territorio e l'appartenenza ad un gruppo nazionale non
costituiva l'unico né il principale riferimento politico. Negli antichi imperi la divisione etnica
coincideva spesso con i confini di classe più che con quelli geografici (Ebrei --> shtelt).
L'applicazione del principio di nazionalità era quindi imperfetto e difficile, perché se alcuni
popoli ricevettero una patria indipendente, altri vennero trasformati in minoranze -->
elevato il principio nazionale a base di legittimazione degli stati. La presenza di minoranze
fu sentita come una minaccia da membri di comunità nazionali che si volevano omogenee
e coese --> questa situa poteva dare luogo a nuove oppressioni, discriminazioni e conflitti.
Si cercò quindi di trovare una soluzione pacifica a questo tipo di problemi: in alcuni casi
vennero indetti plebisciti per decidere l'assegnazione di un territorio (Alta Slesia), più
spesso si cercò di vincolare gli stati al rispetto dei diritti delle minoranze, come studiare e
comunicare nella propria lingua, ma queste norme vennero spesso ignorate, anche per
l'incapacità della Società delle nazioni di imporre sanzioni efficaci.
Si aprì quindi la strada alle soluzioni più drastiche--> scambi di popolazioni (Germania e
Polonia), anche in maniera violenta come risultato di un conflitto (guerra greco-turca del
1922-23--> trasferimento forzato di 2 milioni di persone per appartenenza etnica e
religiosa). Si sarebbe giunti così alle "pulizie etniche" = espansioni in massa non mitigate
da alcun accordo tra le parti, e allo sterminio pianificato di un intero popolo.
BIENNIO ROSSO​--> tra 1918-1920, il movimento operaio europeo è protagonista si
un'avanzata politica che assume in alcuni casi connotazioni rivoluzionarie. I partiti socialisti
registrarono quasi ovunque notevoli incrementi elettorali. I lavoratori organizzati dai
sindacati diedero vita ad un'ondata di agitazioni, con cui gli operai migliorarono e difesero
le loro retribuzioni e la riduzione dell'orario lavorativo a 8 ore in tutti gli stati europei.
Alimentate dalle vicende russe si manifestavano aspirazioni più radicali, come il problema
del potere nella fabbrica e nello stato--> ovunque si formarono spontaneamente consigli
operai che scavalcavano le organizzazioni tradizionali dei lavoratori e che sull'esempio
dei soviet si proponevano come organi di governo della futura società socialista. L'ondata
rossa si manifestò nei singoli paesi in forme e con intensità diverse--> in Francia e GB,
conservatori e moderati mantennero il controllo dei parlamenti e contennero la pressione
del movimento operaio. In GER, AU e UNGH, dove le tensioni sociali si sommavano ai
traumi della sconfitta e del cambio di regime, ci furono tentativi rivoluzionari rapidamente
stroncati. Diversamente dalla RU infatti, borghesia e capitalismo erano stati trasformati
dalla guerra e il movimento operaio era legato ad una lunga esperienza di azione pacifica
all'interno delle istituzioni.
La rivoluzione d'ottobre aveva accentuato all'interno del movimento del movimento operaio
fra le avanguardie rivoluzionarie e il resto dei movimenti legato ai partiti e alle centrali
sindacali. La scissione fu sancita ufficialmente del marzo 1919 con la costituzione a Mosca
della III Internazionale comunista.
Lenin fissò in un documento in 21 punti le condizioni da rispettare per poter essere
ammessi al nuovo organismo: i partiti aderenti avrebbero dovuto ispirarsi al modello
bolscevico, cambiare il nome in partito comunista, difendere la causa della Russia
sovietica e rompere con le correnti riformiste espellendone i principali esponenti -->
condizioni così pesanti suscitarono dibattiti con conseguenti scissioni, ma si riuscì
comunque a creare una rete partiti sul modello bolscevico e fedeli alle direttive del partito
guida, anche se nessuno di questi riuscì a conquistare il consenso maggioritario delle
classi lavoratrici dei paesi più sviluppati. La scissione, preparata nella prospettiva di
un'imminente rivoluzione europea, contribuì invece ad aprire il varco alla controffensiva
conservatrice.

LA GERMANIA DI WEIMAR

Prima di essere sancita dalle scissioni la rottura fra socialdemocrazia e comunismo era
stata segnata dalle vicende della repubblica di Weimar --> governo legale presieduto da
Ebert formato da esponenti socialdemocratici, compresi gli indipendenti dell'Uspd. In molte
città i padroni erano però i consigli degli operai e dei soldati, la situazione poteva
sembrare simile alla RU dei 17, ma i socialdemocratici tedeschi erano contrari ad una
rivoluzione di tipo sovietico e favorevoli ad una democratizzazione del sistema politico
entro il quadro delle istituzioni parlamentari--> CONVERGENZA TRA I CAPI DELLA SPD
E GLI ESPONENTI DELLA VECCHIA CLASSE DIRIGENTE--> patto non scritto con i capi
dell'esercito, avrebbero servito le istituzioni repubblicane in cambio del mantenimento
dell'ordine pubblico e della tradizionale struttura gerarchica delle forze armate. La scelta di
questa linea moderata portava inevitabilmente allo scontro con le correnti più radicali del
partito operaio --> spartachisti, si opponevano alla convocazione della costituente. 5-6
gennaio 1919 --> migliaia di berlinesi scendono in piazza per protestare la destituzione di
un esponente della sinistra dalla carica di capo della polizia della capitale, i dirigenti
spartachisti la vedono come un'opportunità e incitano i lavoratori a rovesciare il governo-->
risposta proletariato inferiore alle aspettative.
Le autorità si servirono per la repressione dei corpi franchi o "Freikorps", formati da soldati
smobilitati e inquadrati da ufficiali di orientamento nazionalista o conservatore. Questi
schiacciarono nel sangue l'insurrezione e furono responsabili dell'arresto e uccisione di
Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg.
19 gennaio --> elezioni per l'assemblea costituente, formazione di un governo di coalizione
a guida socialdemocratica e l'approvazione della costituzione--> ispirazione fortemente
democratica: prevedeva larghe autonomie regionali, il suffragio universale, un governo
responsabile di fronte a parlamento e un presidente della repubblica eletto direttamente
dal popolo. Sistema elettorale proporzionale--> frammentazione delle forze politiche.
La repubblica nasce quindi debole e con numeri nemici, soprattutto interni.
In aprile in Baviera viene proclamata una repubblica dei consigli, stroncata dall'intervento
di esercito e corpi franchi. La minaccia però veniva anche da dx--> dai corpi e dagli stessi
capi dell'esercito, che dimenticavano la loro lealtà alle istituzioni repubblicane man mano
che si allontanava il pericolo rivoluzionario, e che erano i responsabili della diffusione della
"pugnalata alla schiena", secondo cui l'esercito GER sarebbe stato ancora in grado di
combattere se non fosse stato tradito da una parte del paese (socialdemocratici e liberali ):
leggenda priva di fondamento ma utile a gettare discredito sulla Repubblica e sulla classe
dirigente che ha firmato la pace. Nel 1920, quando il governo decise di sciogliere i corpi
franchi, ci fu un tentativo di colpo di stato di Kapp (putsch), che fu sconfitto grazie alla
neutralità dell'esercito e all'appello alla mobilitazione dei lavoratori. Poi la tensione portò
ad una lunga serie di assassini politici, tra cui quello di Rathenau (colpevole di aver firmato
il trattato e di essere ebreo).
1921 --> Hitler diventa il leader del partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori --> il
programma era una combinazione di nazionalismo, aspirazioni di giustizia sociale e
razzismo ad alto tasso antisemita.
1. Voleva una grande Germania che includesse l'Austria
2. Abolizione dei trattati di Versailles e Saint Germain
3. Colonie e nuove terre per nutrire i tedeschi e farvi insediare l'eccesso di
popolazione.
4. Esclusione di ebrei e non tedeschi arrivati dopo lo scoppio della guerra dal diritto di
cittadinanza
5. Predicava la lotta contro il parlamentarismo corruttore
6. Lo stato doveva migliorare la salute pubblica per tutelare la razza ariana e rendere
disponibile l'istruzione superiore a tutti i meritevoli.
Questo partito si dotò di reparti d'assalto e tentò un colpo di stato a Monaco nel 1923,
putsch fallisce.
Arrestato, Hitler comincia a scrivere in prigione il Mein Kampf (per arrivare a potere in
GER ti serve vasto consenso popolare e appoggio dell'esercito).
Con piano Dawes --> stabilizzazione della GER, alla quale contribuì l'elezione di
Hindenburg a presidente della repubblica --> garanzia della stabilità e della conservazione
dell'assetto sociale tradizionale.
Anche nella nuova repubblica austriaca i socialdemocratici governarono il paese nella fase
di cambio del regime, nel 1920--> le elezioni vedono però prevalere il voto clericale e
conservatore.
Ungheria --> breve e drammatica la vita della repubblica democratica, socialisti e
comunisti si uniscono e formano nel 1919 la repubblica sovietica, pochi mesi dopo però
l'esperimento guidato da Bela Kun cade sotto l'urto delle forze conservatrici guidate da
Horty e delle truppe rumene, che avevano invaso il paese con l'appoggio di GB e FR.
HORTY si insedia al potere--> terrore bianco.
FRANCIA, GB E IRLANDA

In FR, le polemiche sulla guerra continuavano a lacerare la sx --> i settori più radicali
subivano l'attrazione della rivoluzione russa, e anzi qui fu la maggioranza del partito
socialista a decidere, nel 1920, di costituire il partito comunista. ( si divide anche la CGT, il
sindacato operaio). A dx, in risposta alla sfida rivoluzionaria, ceti medi e borghesia si
organizzano in associazioni, unioni civiche e leghe, per contrastare la sx accusata di
indebolire l'economia del paese. Notevole instabilità ministeriale (governi duravano pochi
mesi) dovuta alla frammentazione politica e alle tensioni del dopoguerra.
1919--> governo di centro destra che l'anno dopo ottiene lo scioglimento della CGT, anche
se questo vinse il ricorso e ottenne la revoca. Dopo alcuni governi conservatori guidati da
Poincaré, la sx riuscì a vincere le elezioni del 24 grazie al malcontento suscitato da
difficoltà economiche e aumento delle tasse.
La sx si rivelò però divisa al suo interno e debole nell'affrontare la crisi --> nel 26 torna
Poincaré e a fine decennio la FR superò finalmente i livelli di sviluppo economico
prebellici.
GB --> non esclusa da disordini sociali e instabilità . Dal 1919 il governo
liberal-conservatore di Lloyd George si impegna sul fronte delle riforme sociali: costruì
moltissime case popolari, stabilì un'indennità di disoccupazione per donne e uomini
disoccupati con l'Unenployment Insurance act, introduce il suffragio universale maschile
(20+ o hai combattuto in guerra) e femminile ( fino al 1928 30+). Ci fu uno spostamento a
sx dell'elettorato, ma il comunismo non ebbe seguito, ne uscì rafforzato il partito
labourista, la cui ascesa mise in crisi il sistema bipartitico (liberale e conservatore).
Sistema elettorale maggioritario a turno unico --> i candidati dei partiti si confrontano nei
singoli collegi e di essi viene eletto solo il più votato. Data la trasformazione del sistema in
tripolare, la nascita di un governo era possibile solo attraverso la coalizione tra più partiti.
Come in FR, anche in GB la sx arrivò al governo nel 1924, anche se per pochi mesi. Il suo
successo elettorale spinse negli anni successivi le ali più progressiste dei partiti liberali a
confluire nel Labour, e quelle più moderate nei conservatori--> di nuovo aspetto
sostanzialmente liberale.
1926 --> sciopero dei minatori contro l'abbassamento dei salari e allungamento giornata
lavorativa. Furono però costretti a cedere --> più grave momento di conflitto sociale della
storia inglese moderna(fa guadagnare ai labouristi più voti nelle elezioni 3 anni dopo). I
conservatori si dimostrano in grado di rispondere con riforme innovative--> 1925, Pension
act, aiuti da parte dello stato ai più poveri creando le basi del welfare state (stato del
benessere).
1919-1920--> combattuta una feroce guerriglia tra il movimento repubblicano
indipendentista (feniano) organizzato dall'IRA e guidato da Michael Collins, e le forze di
occupazione britanniche, che comprendevano i black and tans. Alla fine, da un lato il
governo di George e dall'altro l'ala che nel movimento faceva capo a Collins, raggiunsero
un compromesso--> 1922--> nacque lo STATO LIBERO D'IRLANDA, al quale non era
riconosciuta una piena indipendenza, e non comprendeva la regione nord orientale
dell'Ulster. Per Collins e i suoi seguaci era un successo, mentre per l'IRA e l'ala feniana
più radicale era inammissibile che i deputati al nuovo parlamento dovessero ancora
giurare fedeltà alla monarchia britannica e soprattutto che l'Ulster rimanesse separata dal
nuovo stato. 3 elementi:
● La maggioranza deli irlandesi era per l'indipendenza
● La maggioranza degli abitanti dell'Ulster ( di religione protestante ) era unionista,
voleva restare unita cioè alla GB
● Nell'Ulster c'era una consistente minoranza cattolica che voleva emanciparsi da
quell'unione.
Le passioni erano molto accese e il movimento feniano si spaccò con conseguenze
catastrofiche --> l'IRA riprese le armi e aprì una campagna terroristica in cui viene ucciso
Collins, il governo dello stato libero varò una legislazione d'emergenza(emergency powers
bill) che si risolse in una sequenza di fucilazioni. Dopo la 77esima, de Valera emanò
l'ordine di deporre le armi, ma non tutti seguirono la sua indicazione.
La conflittualità si allentò quando il partito repubblicano Fianna Fàil, guidato da de Valera,
si spostò su una linea legalitaria --> quando assunse la guida del governo nel 32, il paese
si spostò a piccoli passi verso la piena indpendenza. Repubblica di Irlanda proclamata
solo nel 1949, e mai recupera l'Ulster.

EUROPA ORIENTALE

I nuovi stati nati dalle ceneri dell'impero austroungarico e quelli che si erano resi
indipendenti dalla Russia bolscevica, accettarono la democrazia, ma non avevano una
cultura politica che ne permettesse il radicamento e la soggezione al dominio straniero
aveva impedito loro una esperienza di autogoverno. Mancava poi una solida borghesia
che facesse da mediatrice tra proprietari terrieri e contadini. L'istruzione di base era
debole e mancava un'opinione pubblica che avesse familiarità con i pluralismo politico (+
problema diritti delle minoranze).
In ​Polonia​ troviamo Pilsudski, che alla fine del 1918 ottenne la carica di capo dello stato.
Tra 1919 e 1921 con la guerra russo-polacca, divenne un eroe nazionale. Inizialmente i
polacchi si spinsero fino a Kiev (Ucraina) per inglobare in una struttura più o meno
federale l'area che andava dalla Lituania alle sponde dell'Ucraina sul mar nero. La reazioni
sovietica li costrinse però a indietreggiare fino alle porte di Varsavia, dove l'armata rossa
fu a sua volta fermata --> offensiva polacca porta alla definizione di stabili frontiere, in
quelle polacche vengono comprese minoranze ucraine. Questa guerra convince molti
europei che il pericolo bolscevico vada arginato ad ogni costo, e inoltre segnò il momento
in cui la rivoluzione russa cessò di essere pensata come una rivoluzione mondiale.
P si dimette nel 22 ma torna al potere nel 26 con un colpo di stato --> rifiuta la nomina a
presidente della repubblica e da vita ad un regime autoritario, critico nei confronti di partiti
e parlamento perché corrotti e inefficienti --> dittatura conosciuta dopo la sua morte nel 35
come "regime dei colonnelli".
In ​Jugoslavia​, 1929, il re Alessandro I dopo una serie di disordini a sfondo etnico scioglie
il parlamento, revoca la costituzione e instaura una dittatura personale --> vietati partiti,
organizzazioni sindacali e religiose e imposta la censura alla stampa. Frena le spinte di
croati e sloveni che non sopportavano la supremazia serba, cambia il nome dello stato in
Regno di Jugoslavia.
1931--> calate le tensioni, emana una nuova costituzione che riconosce le libertà civili ma
conservava per il re notevoli poteri.
La G ​ recia​, diventa una dittatura militare con Metaxas nel 1936, e la R
​ omania​ nel 1938
con Carlo II.
Nella regione l'unica eccezione è rappresentata dalla C​ ecoslovacchia​, in cui erano
presenti una folta borghesia industriale, una classe operaia sindacalizzata, una
socialdemocrazia, un'istruzione relativamente diffusa e una classe politica preparata.

NASCITA DELL'UNIONE SOVIETICA

1922--> lo stato creato dalla rivoluzione bolscevica assume una forma federale e prende il
nome di Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) --> continuità e
discontinuità storica.
Continuità = assicurarono l'unitarietà dello spazio politico già occupato dall'impero zarista
e consentono alla RU di conservare il suo ruolo centrale.
Discontinuità = prendono atto della vittoria postbellica del principio della Stato-nazione-->
riconoscono le identità delle nazionalità non russe e riconoscono loro formalmente
istituzioni statali autonome, all'interno della federazione. Giustificarono con il richiamo agli
ideali universalistici della rivoluzione il mantenimento in un'unica struttura di popoli diversi
per lingua, cultura e religione. Lo indicava il nome stesso del nuovo stato --> l'unione
doveva essere socialista e sovietica, doveva basarsi sul comune obiettivo del socialismo e
su una peculiare esperienza di democrazia sovietica.
1922--> i soviet in senso stretto non esistevano più, continuavano ad essere organismi
elettivi, ma erano monopolizzati dai comunisti dopo la messa fuori legge degli altri partiti
già dopo il 1918.
Per giustificare il monopolio i comunisti facevano ricorso ad argomentazioni marxiste sulla
dittatura del proletariato--> il partito comunista difende gli interessi del proletariato, non è
saggio consentire all'avversario di classe di avvalersi di un'arma analoga.
In questa nuova situa però la lotta di classe aveva assunto caratteri nuovi, il regime
doveva confrontarsi con i contadini, quelli più agiati erano detti i kulaki. Era cresciuta
notevolmente l'incidenza del mondo contadino sulla società --> il paese si era
deindustrializzato e ancor più ruralizzato rispetto al recente passato --> era possibile la
costruzione del socialismo in un paese rurale e contadino? Prima della guerra i marxisti
pensavano di no perché l'idea socialista doveva basarsi sul proletariato industriale, mentre
i socialisti rivoluzionari pensavano si sì -->la rivoluzione in RU era realizzabile s​ olo c​ on la
partecipazione dei contadini. Il Lenin del 1917 aveva cercato il sostegno delle campagne,
ma dalla guerra civile è attivato il comunismo di guerra, basato sul principio di eguaglianza
(=non economia basata su requisizioni nelle campagne per sfamare le città).
Lenin si rese conto della situa e nel 1921-1922 sostenne la necessità di fare qualcosa per
ricostruire l'economia e tornare a dare spazio al mercato --> nuova politica economica
(NEP).
Con essa era consentito ai contadini di commerciare liberamente i prodotti agricoli
pagando un'imposta fondiaria, il commercio privato coinvolse anche il settore artigianale,
mentre in alcune aziende nazionalizzate si tornò a forme di gestione privata. L'idea era
quella di rimettere in moto il meccanismo economico, poi Lenin sapeva che il regime ne
avrebbe guadagnato anche in consenso.
Partito --> vero e proprio architrave dello stato nuovo, gli iscritti non son mai arrivati però
neanche all'1% della popolazione--> rifletteva lo schema leninista dell'avanguardia
militante, ovvero che era un nucleo ristretto di militanti a dover guidare le masse verso la
rivoluzione, ma ora il partito aveva compiti molto ampi, come definire e raccogliere l'élite
che gestiva il potere e assicurare la comunicazione tra stato e società--> il tutto in una
situa di pieno monopolio politico. Questo strapotere era destinato a ridimensionare gli
effetti delle 2 grandi riforme del 22 --> la struttura centralizzata del partito e la sua cultura
centralista contraddicevano il ruolo riconosciuto dalla costituzione al governo locale e
periferico, inoltre, quella cultura restava diffidente nei confronti del mercato e quindi della
NEP. Centralismo e disciplina si concretizzano con la diffidenza nei confronti delle
polemiche interne e con la costrizione --> proibizione ufficiale delle correnti organizzate,
1922.
Esistevano però 2 principali correnti all'interno dell'élite del partito e si combattevano l'un
l'atra:
● Trockij aveva partecipato alle attività dell'emigrazione politica russa negli anni della
lotta allo zarismo, militando nel gruppo menscevico. Era tornato in patria in
occasione delle rivoluzioni del 1905 e del 1917, svolgendo il ruolo di presidente del
soviet di San Pietroburgo. Nel 17 era entrato nel partito e, quale ministro degli
esteri e poi della guerra, dunque creatore dell'armata rossa, divenne il numero 2
della rivoluzione. Era però visto male da alcuni per la sua passata esperienza
menscevica e per i rapporti con alcuni ex ufficiali zaristi. Lui era un occidentalista:
pensava che solo il sostegno di una rivoluzione europea-occidentale avrebbe
salvato il socialismo dal suo arresto.
● Stalin aveva fatto i suoi esordi nella lotta allo zarismo, non aveva mai lasciato la
RU, era sempre stato bolscevico. Meno famoso, aveva svolto anche lui un ruolo
cruciale nella guerra e nel 1922 era segretario amministrativo del partito--> era il
più qualificato per conoscere e controllare personalmente l'élite. Rappresentava
una sorta di nazionalcomunismo russo, la RU ce la poteva fare da sola, i fatti
rafforzavano il suo p. d. v.
Solo una presa di posizione di Lenin avrebbe potuto rovesciare i rapporti di forza--> nel
22-23 si impergnò per salvaguardare la NEP e l'articolazione federale dei poteri, e per
frenare la deriva autoritaria all'interno del partito--> iniziò una battaglia contro Stalin e lo
attaccò in un suo scritto che è conosciuto come "il testamento di Lenin", dove designa T
come erde. Nel 24 Lenin muore, corpo mummificato ed esposto.
In seguito S ebbe la meglio su T, lo allontanò da ogni responsabilità politica e ed emarginò
i suoi sostenitori.
A metà anni 20, era chiaro che la rivoluzione era stata respinta entro i confini dell'URSS, e
l'unica politica adottata fu quella dell'isolamento del contagio rivoluzionario. Tra 22 e 24
tutti i principali paesi riconobbero l'URSS, questo contribuì alla distensione internazionale.
In FR, il governo di sx formatosi nel 24 puntò sulla società delle nazioni per garantire la
sicurezza collettiva e un disarmo generalizzato, addolcì il proprio atteggiamento con la
GER e richiamò le proprie truppe dalla Ruhr.​ Con il trattato di Locarno​, del 1925, sembrò
che la GER grazie al ministro degli esteri Stresemann avesse metabolizzato la sconfitta ,
tornando a stabilire normali relazioni con gli altri stati. Con questo trattato vengono
riconosciuti i confini usciti dalla guerra e l'anno dopo, la Ger aderì alla società delle
nazioni, che per la prima volta esercitò un peso diplomatico significativo .
1928--> patto Briand-Kellogg , 60 nazioni rinunciano formalmente al ricorso alla violenza.
1929--> il piano Young perfeziona il piano Dawes, dilazionando fino al 1988 il pagamento
delle sanzioni.
1930--> FR, GB e Be evacuano la Renania 5 anni prima di quanto previsto --> sembrava
che la pace avesse vinto.

ASIA ORIENTALE

Il peso della crisi del 29 si era fatto sentire in Giappone --> caduta dei prezzi della seta e
dei prodotti agricoli e bloccata l'immigrazione giapponese negli USA--> i japu si convinsero
che era la supremazia occidentale a rendere difficile l'approvvigionamento delle materie
prime e gli sbocchi commerciali. Il paese cerò una via d'uscita nell'aumento delle spese
militari e si lasciò travolgere da passioni nazionaliste antioccidentali. Nel campo della
politica interna, il paese adotta provvedimenti autoritari per il controllo dell'ordine pubblico ,
mette fuori legge il partito comunista e si verificano omicidi di esponenti politici troppo
disposti al compromesso con l'occidente.
1931--> iniziativa autonoma delle truppe stanziate in Manciuria fa di questa regione uno
Stato fantoccio deputato a tutelare gli interessi giapponesi nella regione.
1932--> arriva al potere Saito, il paese esce dalla società delle nazioni ed emerge così
l'impotenza dell'organismo e dei trattati internazionali ( trattato di Washington del 22 che
garantiva l'integrità territoriale della Cina).
Il Giappone era quindi governato da un'alleanza tra esercito e destra nazionalista, aveva
molti punti in comune con l'ideologia fascista:
● Concezione gerarchica dei rapporti sociali con la centralità della famiglia e
dell'autorità paterna
● Subordinazione dell'individuo alla collettività, della donna all'uomo, dei giovani agli
anziani
● Richiamo alla tradizione e alla religione
● Idea che la storia destinasse ai popoli superiori il dominio su quelli inferiori
● La prospettiva di un nuovo ordine internazionale da costruirsi a spese delle
democrazie
1937--> guerra con la Cina, brutale colonialismo nutrito da idee razziste. Esemplare fu lo
"stupro di Nanchino", in cui in un mese i japu fanno 200 mila morti con violenze di ogni
genere. L'esercito cinese non fu in grado di resistere ma i comunisti di Mao Zedong
unirono temporaneamente le proprie forze con quelle dell'ex nemico per combattere lo
straniero
1939 --> i giapponesi vengono battuti dai sovietici nel corso di una breve guerra in
Manciuria.

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