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Ospite Patogeno
Tempo
Ambiente
Perché una malattia o un parassita si sviluppino ci devono essere tre condizioni di
base: il Patogeno che deve essere virulento, la pianta Ospite che deve essere
suscettibile e le Condizioni ambientali che devono essere favorevoli.
Il tempo, inteso come persistenza delle condizioni ambientali favorevoli all'attacco,
determina la severità dell'attacco e l'entità del danno.
Ospite:
• Piante resistenti
• Colture tipiche
• Età della pianta
• Sesto d’impianto
Malattia • Concimazione
Ambiente
Patogeno:
• Virulenza
Ambiente : • Potenziale di inoculo
• Temperatura, luce, umidità • Stadio di sviluppo
• Condizioni del suolo dell’ospite
• Stato di salute
Big rio, Kero, Super Roma, San Marzano, grappolo, costoluto, ciliegino,
Scipio ecc… datterino
Siti consigliati: www.fenixseeds.com, www.esasem.com,
www.isisementi.com
Scelta varietale
Ibrido determinato, pianta vigorosa. I frutti sono Jointless (il peduncolo
rimane attaccato alla pianta e non alla bacca.), di forma ovale,
pezzatura 120 g e uniforme. Frutto bacca rossa, adatto al consumo
fresco e per la produzione domestica di triturati e passate. Ha
un’elevata resistenza a Verticillium, Fusarium e picchiettatura batterica.
Legenda resistenze:
Varietà : Kéro F.1 HR: grado di resistenza a malattie alto.
Tipologia : determinato IR: grado resistenza a malattie medio.
Forma : Forma ovale e buona uniformità
Malattie:
Peso (gr) : 120
Vigoria : Elevata
Vd:0 = Verticillium dahliae - Verticillosi
Copertura fogliare : Elevata Va:0 = Verticillium alboatrum - Verticillosi
Allegagione : Buona Fol:0,1 = Fusarium oxysporum f. sp.
Ciclo : Medio-tardivo lycopersici – Fusariosi
RESISTENZE(HR: res. elevata; IR: res. intermedia) : Pst: Pseudomonas syringae pv. tomato –
HR: Vd:0;Va:0; Fol:0,1; Pst Batteriosi del pomodoro
Utilizzazione : Pieno Campo I termini “alta resistenza” (HR) e “resistenza
Utilizzo : Mercato fresco
intermedia” (IR) non implicano l’immunità
Note : Ottimale per salse
vegetale ma la tolleranza alle malattie.
Coltivazione del pomodoro
CLIMA: temperato-caldo, non
eccessivamente umido o arido.
TERRENO: qualsiasi tipo. ottimali:
medio impasto, sciolti, profondi, ben
drenati, ricchi di sostanza organica,
non sensibile al pH.
AVVICENDAMENTO: coltura da
rinnovo. Perché necessita lavorazione
e ammendamenti abbondanti.
CONSOCIAZIONE: Le specie con le
quali si consocia sono molteplici :
cavolfiore, endivia, fagiolo, pisello,
finocchio, porri.
Concimazione
CONCIMAZIONE: organica
interrata con un'aratura profonda
30-50 cm, letame 2-4Kg per m².
Concimazione chimica o
organica: 9 - 5 - 13 + 4 + 35
(magnesio e calcio).
Dose: 50g/m².
Concimi consiliati:
• Nitrato di calcio.
• Litotamnio (alghe).
• Guano.
• Calcio liquido: Diluire 30 ml in 10
L d’acqua. Irrorare uniformemente
ogni 10 gg.
La concimazione a base di calcio deve
incominciare dal momento della
fioritura fino alla fine del ciclo
produttivo.
Carenza di calcio e marciume apicale
la causa del marciume apicale del pomodoro risiede
in diversi fattori concatenanti quali:
• Irrigazioni discontinue
Periodi di siccità alternati da eccessive bagnature.
le irrigazioni non costanti causano un cattivo
assorbimento del calcio.
• Carenza di calcio.
foglie gialle, soprattutto le foglie più giovani.
Quindi, se avete un problema di marciume apicale
del pomodoro e notate qualche foglia tenera
ingiallita, dovreste provvedere a una rapida
concimazione con apporto di calcio.
• Reazione del pH basica.
Terreno troppo alcalino con un pH a 7. Può
accadere con l’acqua ricca di calcare.
• Esposizione ombreggiata.
• Concimi inadatti:
Se il concime somministrato è troppo ricco di Varietà:
azoto, si stimola un eccessiva produzione di foglie Tondi, ciliegini e datterini non
e un aumento della dispersione di acqua. soffrono del marciume apicale.
Sesto di impianto
Sesto di impianto:
Pomodoro da salsa:
• Sulla fila: 70 cm.
• Tra le fila: 120 cm.
Pomodoro da mensa:
• sulla fila 50 cm.
• Tra le fila: 70 cm
Irrigazione
Irrigazione pomodori: Acqua al giorno in L/m².
1) Evitare di innaffiare i
pomodori nelle ore troppo calde. Colture aprile maggio giugno luglio agosto Settem.
2) Non innaffiate le foglie. Ortaggi da frutto 0,5 1 4 2,5
3) Irrigare lentamente. Ortaggi da foglia 1 2 3 6 4 1
4) I pomodori pacciamati, se Media per l'orto 0,5 1,5 2 5 3,5 0,5
possibile, irrigare a goccia.
5) Per I pomodori a suolo scoperto
realizzate dei canali irrigui (solchi)
nei quali potete far scorrere l’acqua
lentamente.
6) Il pomodoro va innaffiato con
costanza!
Come innaffiare i pomodori
Nelle prime fasi di sviluppo, le
irrigazioni dovranno essere meno
abbondanti così da stimolare la
radicazione.
Con la formazione dei frutti aumentare
la quantità d’acqua somministrata.
Accartocciamento fisiologico
Accartocciamento fogliare:
Il pomodoro è una pianta
resistenza ma è sensibile agli
sbalzi termici dovuti al clima e
alla temperatura dell’acqua di
irrigazione.
Di solito si manifesta nelle foglie
basali che si accartocciano ma
non presentano disseccamenti
macchie che degenerano col
tempo.
Evitare di irrigare con acqua
fredda e pacciamare il terreno
per contrastare l’escursione
termica giorno/notte
Trapianto:
Dopo il 25 aprile con Esigenze temperature
temperatura minima giornaliera • Minima di vegetazione: 10°C.
sopra i 10 gradi • Minima Fioritura: 21°C.
Minima Allegagione e Maturazione:
• 24-26 °C di giorno e 14-16 °C di
notte.
Rete "a spalliera" in modo da resistere hai Tutore di bambù altezza almeno 2, m.
forti venti e per le chiome abbondanti.
Scacchiatura
Scacchiatura: consiste
nell’eliminazione dei rami laterali,
per favorire la crescita e la
fruttificazione sul fusto principale.
Peronospora Phytophthora infestans
Peronospora
Difesa biologica e agronomica:
punto di innesto
Oziorrinco:
Difesa Agronomica: compost privo di larve molto maturo, calce e cartoni trappola.
Arrotolare un pezzo di cartone ondulato e posizionarlo vicino le piante , gli adulti si
rifugeranno dentro durante il giorno e così potrete eliminarli bruciandolo.
Difesa chimica: trattare il terreno un mese prima del trapianto con Calce.
Calce dose: 50g/m²
Difesa biologica:
nematodi carnivori contro i vermi bianchi.
Parassiti
CLIMA: tipica di climi temperato-caldi necessita di almeno 8-10°C per la germinazione, 15°C
per la fioritura, 18°C per la maturazione. Molto dannose sono le gelate, venti asciutti e
persistenti, piogge prolungate e nebbie.
TERRENO: predilige terreno di medio impasto, profondo, fresco, ben drenato, ricco di
sostanza organica con pH 5,5-7. Si ottengono risultati scadenti se coltivato in terreni calcarei,
compatti, argillosi, freddi, soggetti a ristagni d'acqua oppure in terreni sciolti e aridi.
Coltivazione
CONCIMAZIONE: organica, meglio se
distribuita alla coltura precedente.
Dosi di letame maturo: 2-4 Kg al m²
LAVORAZIONI: aratura profonda 30-40 cm;
AVVICENDAMENTO: coltura principale e da
rinnovo o come intercalare.
CONSOCIAZIONE: la forma nana con: cipolla,
lattuga, porro, finocchio e cavoli.
RIPRODUZIONE: per seme. Per le prime semine si consiglia la semina
SEMINA: si effettua con temperature sopra in serra in vaschette. Preserva da gelate e
10-12 °C, dai mesi di aprile-maggio. parassiti.
Il seme va interrato alla profondità di 2-5 cm.
INVESTIMENTO:
varietà nane la distanza tra le file 50-60 cm e
sulla fila piante a 5 cm.
varietà rampicanti la distanza 80-100 cm tra
le file e 20 cm sulla fila.
Coltivazione
IRRIGAZIONE: necessaria dopo la semina per
favorire la germinazione. Indispensabile
durante tutto il ciclo 2-3 volte a settimana.
LAVORAZIONI: arieggiare il terreno, rompere
le croste eliminare le erbe infestanti. Si
consiglia la pacciamatura.
ALTRE OPERAZIONI COLTURALI: disporre i
sostegni a spalliera o piramide o cavalletto,
con pali in legno o bambù e con reti per far
arrampicare le piante. Le reti di plastica a
maglia larga di altezza intorno ai 2 mt.
RACCOLTA:
Il fagiolo secco da sgranare si raccoglie quando
gran parte delle foglie sono cadute ed i baccelli
quasi completamente secchi (prima che
possano aprirsi spontaneamente).
Il fagiolo fresco da sgranare si raccoglie
scalarmente ogni settimana quando il baccello
incomincia a secare in punta.
Il fagiolo mangiatutto si raccoglie prima che
nel baccello inizi l'ingrossamento del seme.
Mosaico del fagiolo
Virus del mosaico giallo del fagiolo (BMYV):
È un virus che viene trasmesso dagli afidi e si propaga da un anno all’altro attraverso la
semente infettata, il seme infetto non presenta anomalie.
Difesa agronomica:
• Semente certificata.
• Estirpazione delle piante infette.
• Rispettare le distanze tra le piante, in modo da poterle trattare alla comparsa del
vettore.
Lotta al vettore:
Viene trasmesso da molte specie
di Afidi.
• Mantenere le distanze tra le piante.
• Trattamenti con piretro e piretroidi.
• Sapone molle.
Sclerotinia
Fungo in grado di attaccare numerose piante:
soia, girasole, colza, pomodoro, varie
leguminose, cucurbitacee ed ombrellifere.
Vive nel terreno: gli sclerozi (spore svernanti),
con le quali si propaga nel terreno per 9-10
anni.
Fattori scatenanti:
• terreni troppo umidi.
• Piante fitte
• Sbalzi termici continui. (caldo – freddo)
Difesa:
• Adottare sesti di impianto non troppo fitti.
• Curare il drenaggio del suolo.
• Effettuare ampie rotazioni colturali.
• Non abbondare con i concimi ricchi di
azoto.
• Calce prima della semina.