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Il 26 febbraio

Comincia
la Quaresima!
Per 40 giorni Mosè resta sulla
montagna quando riceve da Dio i Per 40 giorni e 40 notti Dio fa
dieci comandamenti. piovere sulla terra, noi lo ricordiamo
come il diluvio universale, mandato
dal Signore perché gli uomini
avevano commesso talmente tanti
sbagli e si erano avvicinati talmente
tanto al male, da non potersi più
riavvicinare a Lui.

La Quaresima: questa parola


deriva dal latino e significa
QUARANTA. Infatti il periodo della
Quaresima dura quaranta giorni.
Questo numero lo troviamo
spesso nella Bibbia
Ancora 40 sono gli
anni che gli Ebrei
trascorrono nel
deserto, prima di
40 sono i giorni che Gesù trascorre nel deserto, proprio
entrare nella Terra
prima di iniziare la Sua Missione; in questi giorni il
Promessa da Dio.
diavolo tenta Gesù, per farlo passare dalla sua parte e
per fargli abbandonare la missione che Dio Padre gli
ha affidato: quella di salvare tutti gli uomini.
La quaresima segna i 40 giorni
che vanno dal MERCOLEDI’
DELLE CENERI al
SABATO SANTO.
In questo periodo le
domeniche non si contano.
Ogni domenica, infatti, è
memoria della resurrezione di
Gesù ed è sempre, per noi
cristiani, una grande festa.
Nelle Messe di Quaresima si
Caratteristiche liturgiche omette il Gloria.

Il colore liturgico è il viola.


Soltanto nella Quarta domenica
di Quaresima in Laetare si può
Non si canta nemmeno l’’Alleluia
Usare il Rosaceo. alla Messa,
nella quale è sostituito da
un'acclamazione
di Lode a Cristo.

Non si possono usare i fiori per ornare l’’altare.


In questo cammino di Quaresima il colore
che viene utilizzato durante la messa è il
viola. Questo colore è una mescolanza di
blu e rosso, è un colore di riposo, che L’organo e gli altri
richiama la fine del ciclo vitale: la
vegetazione che sfiorisce, per rinascere strumenti musicali
nella primavera seguente. Proprio al possono essere
contrario del verde, che viene utilizzato
durante le domeniche del tempo ordinario e utilizzati
che simboleggia la vita che sta crescendo, è esclusivamente per
un colore vivace che richiama la gioia.
accompagnare i canti.
TEMPO DI QUARESIMA

Il Mercoledì delle Ceneri


Cosa osservate
La Quaresima, comincia durante la S. Messa
di mercoledì 26 febbraio con il gesto della
Mercoledì delle Ceneri cenere versata sul capo dei fedeli dal
sacerdote, (le ceneri debbono essere
ricavate dai rami d’ulivo benedetti
nell’ultima domenica delle palme, poi
bruciati e trasformati in cenere) e culmina
con il gesto dell’acqua versata nella notte
della lavanda dei piedi. La cenere sporca,
l’acqua pulisce; la cenere parla di distruzione
e morte, l’acqua è fonte di vita e di
rigenerazione.

Durante la celebrazione, le persone si


recano in fila davanti al sacerdote;
egli ci invita a pentirci delle cose
brutte che abbiamo fatto e a
Ma cosa succede durante il rito del
convertirci, cioè a seguire quello che
Mercoledì delle Ceneri? Vediamolo Gesù ci insegna: “Convertiti e credi al
insieme... Vangelo”, mentre ci dice questo ci
mette sulla testa un pizzico di
cenere, che in precedenza ha
benedetto con l’acqua santa.
Questa cenere viene ricavata
dai rametti di ulivo della
Domenica delle Palme
dell’anno prima, questi rami
infatti vengono bruciati e la
cenere viene utilizzata per
questo rito.
Ma perché delle ceneri sulla
nostra testa?
Il gesto di ricevere le ceneri sul nostro
capo esprime la nostra fede in Gesù e la
nostra gioia di essere accolti e perdonati
da Lui.
La cenere è quello che rimane di un
fuoco ormai spento, e, guardandole,
nessuno può dire da dove provengano:
da un albero o da qualsiasi altra cosa.
Questo ci fa capire che anche le cose più
grandi possono finire in nulla, possono
diventarenun semplice mucchietto di
cenere...
Sono come la polvere e sporcano.
Ma perché utilizzarle se sporcano?
Proprio per scrollarci via di dosso la polvere dei
nostri peccati, dei nostri errori in modo da poter
mostrare il nostro volto stupendo di figli di Dio.

Perché anche se poi vengono gettate via, le ceneri


rappresentano il segno della possibilità di uscire
dal male e dal peccato, per ritrovare il calore
dell’amore di Dio, che ci accoglie e perdona.
Come vivere allora questa Quaresima?

L’invito che Dio ci rivolge è davvero molto importante! Noi cammineremo


verso la Pasqua per quaranta giorni.
Quaranta giorni per trasformarci e per imparare a conoscere il Suo amore per
noi.
Il nostro obiettivo è arrivare pronti alla Pasqua. Noi già
sappiamo che per raggiungere un traguardo, dobbiamo
impegnarci e faticare. Se vogliamo vincere una gara, dobbiamo
allenarci; se vogliamo prendere un bel voto a scuola, sappiamo
che dobbiamo studiare...
Anche la Quaresima non è da meno...
È un cammino che richiede un impegno costante, anche nelle
piccole cose quotidiane.
Ma quali sono le
pratiche della
quaresima?
Il digiuno, l’elemosina e la preghiera sono
i segni, o meglio le pratiche, della
Quaresima.
Il digiuno
Il digiuno significa l’astinenza dal cibo, ma
comprende altre forme di privazione per una
vita più sobria

Voi bambini potete rinunciare ai capricci, potete


rinunciare magari ad un’ora di gioco per aiutare la
mamma o per aiutare la sorellina nei compiti;
potete rinunciare a qualcosa che vi piace per
offrirla agli altri.
La carità
Il digiuno è anche legato alla carità, altrimenti quale sarebbe la differenza
con una dieta?
Una nota storiella racconta il motivo dell’estate di San Martino (giorno 11 novembre),
giornata novembrina, tradizionalmente di bel tempo. Ecco i fatti: il ricco Martino passa
a cavallo in un bosco ed incontra un mendicante, sono loro due soli. Martino giovane e
nobile scende dal cavallo, taglia il suo mantello (segno di nobiltà) in due e copre il
povero. Da allora il giorno di San Martino è spesso giorno di sole per festeggiare la
condivisione nata dal cuore.

In quelli che incontriamo, noi incontriamo Gesù.. per questo non possiamo
avere il cuore “chiuso” a chi ci chiede aiuto. Quando doniamo, il Signore lo
sa e lo deve sapere solo Lui: Gesù ci ha infatti insegnato:
”Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli
uomini.
In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu
fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra perché la
tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà” (Matteo 6,2-4)
La preghiera

Gesù ci ha detto “pregando poi, non


sprecate parole come i pagani, i quali
credono di venire ascoltati a forza di
parole. Non siate dunque come loro,
perché il Padre vostro sa di quali cose
avete bisogno ancor prima che gliele
chiediate.”

Tale rapporto, prima personale, intimo, diventa poi anche


comunitario .
Ricordate i discepoli chiedono a Gesù “Signore insegnaci a
pregare “ non si smette mai di imparare a pregare …E’ il
Signore che con il Suo Spirito, la sua Parola, la sua Chiesa,
i suoi sacramenti, ci insegna a pregare……
Cosa ci dice Papa Francesco?
FINE

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