IL REGNO DEI LONGOBARDI IN ITALIA

TRE ANNI DOPO LA MORTE DI GIUSTINIANO, NEL 568 LA PENISOLA FU

INVASA DAI LONGOBARDI, UNA POPOLAZIONE ORIGINARIA DELLA
SCANDINAVIA CHE SI ERA STABILITA

NELL’ATTUA
LE UNGHERIA.

NON SI TRATTO’ DI UN’INVASIONE VIOLENTA MA DI UN COSTANTE

FLUSSO MIGRATORIO DI MIGLIAIA DI FAMIGLIE.

GUIDATI DAL RE ALBOINO CONQUISTARONO PRIMA LA REGIONE DEL

FRIULI, POI DELLA LOMBARDIA (INFATTI IL NOME “LOMBARDIA” DERIVA
PROPRIO DA “LONGOBARDIA”) ED INFINE CONQUISTARONO GRAN PARTE
DELL’ITALIA AD ECCEZIONE DI ALCUNE ZONE MERIDIONALI CHE
RIMASERO IN MANO ALL’IMPERO BIZANTINO.
IL REGNO DEI LONGOBARDI ERA DIVISO IN TANTI DUCATI GOVERNATI IN
MODO AUTONOMO DAI DUCHI E CON UN PROPRIO ESERCITO. I DUCHI
ELEGGEVANO IL RE CHE AVEVA IL COMPITO DI PROMULGARE LE LEGGI E
CURARE LE RELAZIONI CON I REGNI VICINI.

LA REGINA TEODOLINDA (589-616) FECE IN MODO DI CONSOLIDARE

L’AMICIZIA CON IL PAPATO E INCORAGGIO’ LA CONVERSIONE DEL

POPOLO LONGOBARDO AL CRISTIANESIMO.

LA CONVERSIONE AL CRISTIANESIMO DEL POPOLO LONGOBARDO

FAVORI’ L’INTEGRAZIONE CON I POPOLI ITALICI GIA’ PRESENTI SULLA
PENISOLA ITALIANA.

NEL 643 RE ROTARI PROMULGO’ UNA RACCOLTA DI LEGGI CONOSCIUTA

COME EDITTO DI ROTARI, OVVERO UN CODICE SCRITTO DI LEGGI
LONGOBARDE VALIDE IN TUTTO IL REGNO.
IL RE LIUTPRANDO INTRODUSSE UN’IMPORTANTE RIFORMA CHE
CONSENTIVA I MATRIMONI MISTI, OVVERO I MATRIMONI TRA

LONGOBARDI E LATINI.

LIUTPRANDO INOLTRE CERCO’ DI CONQUISTARE I TERRITORI IN MANO

ALLA CHIESA CHE ERANO SOSTENUTI E PROTETTI DALL’ESERCITO
DELL’IMPERO BIZANTINO. INIZIALMENTE LIUTPRANDO ACCETTO’ DI
RITIRARE LE TRUPPE DALL’AVANZATA VERSO LA REGIONE DEL LAZIO,
DONANDO NEL 728 LA CITTA’ DI SUTRI AL PAPA. TUTTAVIA NEL 742
DECISE DI RIPROVARE A CONQUISTARE ROMA MA FU UNA BREVE
CONQUISTA PERCHE’ ALLA SUA MORTE LA CITTA’ TORNO NELLE MANI DEI
BIZANTINI.