Sei sulla pagina 1di 6

Verso un nuovo modello di

organizzazione del lavoro:


le città si aprono al coworking
Il coworking, nuovo modello di gestione degli spazi lavorativi, si sta diffondendo con la trasformazione
delle città. Una indagine esplorativa ENEA sul fenomeno in Italia ne descrive le principali caratteristiche

DOI 10.12910/EAI2017-002

di Bruna Felici e Marina Penna, ENEA, ed Elisabetta Tatì, Università degli Studi della Tuscia

16 Energia, ambiente e innovazione | 1/2017


p
iù della metà della popola-
zione mondiale vive nelle
città, percentuale che sale
a oltre due terzi in Europa.
Con l’aumentare della densità urba-
na cresce l’esigenza di razionalizzare
i servizi energetici, trasporti, acqua,
edifici e spazi pubblici. Occorrono
soluzioni intelligenti, efficienti e so-
stenibili, con una maggiore attenzio-
ne rivolta alla qualità della vita.
La prospettiva tecnologica riveste
un ruolo importante ma non deter-
minante. Risulta assai più centrale la
dimensione politico-amministrativa
ovvero il governo delle città a parti-
re dalla ricognizione dei bisogni nei Fig. 1 Confronto fra le distribuzioni su base comunale di tutti i coworking (sx) e di quelli con
vocazione sociale (dx)
diversi contesti. Inoltre, sebbene una
delle definizioni più diffuse di smart
city si serva di un approccio setto- La città del futuro, dunque, sembra sua continua evoluzione, si propone
riale in cui ogni tematica interagisce offrire una risposta sviluppandosi una descrizione del fenomeno elabo-
sullo stesso piano con le altre (la go- come città dai servizi e dalle soluzio- rata dai dati raccolti in una recente
vernance, l’economia, l’ambiente, la ni condivise, la città in cui dominano indagine svolta dall’ENEA, conclusa
mobilità, la vivibilità e le persone) il i principi della sharing community. nel gennaio 2017 e ora in fase di pub-
vero elemento unificante sembrereb- Il coworking, oggetto del presente ar- blicazione1. L’indagine ha visto la rac-
be rappresentato, invece, dagli aspet- ticolo, rientra in tale logica. colta di alcune video testimonianze di
ti di relazione e partecipazione. Coworking, letteralmente “lavorare manager, responsabili e lavoratori in
Il settore pubblico, che per scarsità di assieme”, è un fenomeno di recente due coworking di Roma e provincia,
risorse incontra sempre più difficoltà diffusione almeno nelle realtà ur- da cui sono riportati alcuni estrat-
nel fornire servizi al cittadino, si tro- bane italiane. Considerato parte del ti nella seconda parte dell’articolo.
va a sperimentare soluzioni nuove fenomeno che riguarda il lavoro e le Sotto il profilo territoriale, dall’inda-
mediante politiche inclusive e parte- realtà produttive in trasformazione, gine risultano 578 centri di cowor-
cipative; l’ambiente urbano si presta il coworking è una forma di condivi- king, 326 situati in regioni del Nord
a questo genere di innovazioni, nei sione dello spazio che facilita l’aggre- Italia, 161 del Centro e 91 del Sud e
casi dell’utilizzo di spazi dismessi, gazione di professionisti provenienti delle Isole.
della gestione di aree verdi e parchi, da settori diversi, consentendo loro Di questi, 418 sono collocati in Co-
della diffusione di esperienze di mo- di ridurre i costi di gestione indivi- muni capoluogo di provincia e 161
bilità condivisa, della sperimenta- duali e, al tempo stesso, di scambiare in Comuni non capoluogo.
zione di processi decisionali parteci- know-how e competenze pur mante- I modelli organizzativi sono mol-
pati e così via. In realtà il fenomeno nendo un’attività indipendente. teplici: dai coworking che nascono
riguarda sia il settore pubblico sia da piccole società, da start up e dal
quello privato, alle prese rispettiva- I numeri del coworking in Italia mondo delle associazioni a centri di
mente con problemi di spending re- coworking gestiti da società quotate
view e di ciclo economico avverso. Il coworking in Italia è un sistema in borsa, che appartengono a circu-
Quali sono, infatti, le soluzioni per variegato e in rapida evoluzione non iti nazionali o internazionali. Non
contrastare la drammatica crescita solo in termini numerici ed econo- mancano, anche se più rari, i cowor-
della disoccupazione, il conseguente mici, ma anche come modello or- king che nascono su iniziativa di
disagio sociale, e la contrazione dei ganizzativo. Nei limiti determinati pubbliche amministrazioni.
livelli di reddito? dall’eterogeneità del sistema e dalla In molti casi si parte con l’affitto di

1/2017 | Energia, ambiente e innovazione 17


piccoli spazi ufficio o con il subaffitto bini) o, ancora, come quelli che si ri- di Monterotondo restituiscono la
di scrivanie, oppure da aziende che volgono a utenti con ridotte capacità dimensione di complessità e dinami-
affittano spazi attrezzati e servizi. economiche. cità del nuovo modello di organizza-
La caratteristica qualificante del Ne sono stati rilevati 76 specifica- zione del lavoro.
coworking, che lo differenzia da for- mente volti a temi sociali, nati con «Coworking è ragionare su una co-
me flessibili di affitto e subaffitto di l’intento di agevolare lo sviluppo di munità collaborativa che lavora sul
spazi lavorativi, risiede in una orga- progetti volti al benessere collettivo. dualismo del lavoratore e produce
nizzazione che incoraggia e orienta È a queste due ultime forme orga- valore aggiunto sia a livello di skill
gli utenti a condividere, insieme agli nizzative che si riferisce l'espressio- formative che di fatturato. È questa,
spazi, relazioni lavorative e momen- ne “coworking con vocazione sociale” quindi, la definizione che appartiene
ti di comunicazione informale e di utilizzata in Figura 1. più al coworking: si parla di comunità
scambio personale. Nella Figura 1 sono messe a confron- che lavora sul mutualismo»3.
Questa dimensione conferisce al to le distribuzioni su base comunale Il coworking si configura come la
coworking le caratteristiche di un di tutti i coworking e dei coworking dimensione lavorativa della sharing
sistema socialmente complesso per- con vocazione sociale. economy collegata alla smart city4.
ché tende a sviluppare comunità di In realtà la funzione sociale che i «Questo è un modo di declinare il
persone che adottano un approccio coworking possono assumere tra- coworking che comunque sta den-
mutualistico di rete solidale che va valica l’ambito del servizio sociale tro il grande contenuto della sharing
oltre la collaborazione professionale. dichiaratamente svolto da alcuni di economy che cerca di sfruttare il più
In alcuni coworking la community essi. Nei piccoli centri i coworking
rappresenta l’elemento fondante e permettono di creare le condizioni
ne costituisce il valore immateriale. per trattenere professionisti che, per
Si tratta di coworking, o più spes- carenza di servizi ed opportunità, sa-
so reti di coworking, che offrono rebbero spinti ad impostare altrove
servizi evoluti e operano come for- la propria attività. Nei Comuni più
matori, incubatori, acceleratori di grandi spesso forniscono a categorie
impresa e vetrine in grado di dare quali giovanissimi, immigrati, asso-
visibilità globale a idee e talenti e a ciazioni di volontariato con finalità
progetti locali. sociali l’opportunità di insediarsi e
Le community si sviluppano in di- avviare attività produttive nel terri-
mensione, man mano che singoli torio.
coworking e piccole reti confluisco- Alcune Amministrazioni hanno
no all’interno o si appoggiano a reti iniziato a cogliere queste potenzia-
di coworking più grandi. lità del coworking per integrarle nel Fig. 2 Il triangolo dello sharing
Non è raro il caso di imprese locali contesto delle proprie politiche di
che si associano e instaurano colla- sviluppo economico e sociale offren- possibile degli asset inutilizzati per
borazioni con università per avviare do sostegno alle iniziative, in genere metterli a valore, rientrando, quindi,
centri di coworking che aiutino a mettendo a disposizione propri lo- in un discorso di ciclo produttivo so-
mantenere nel territorio start up e cali e rendendo accessibile il cowor- stenibile»3.
giovani di talento e a farli crescere king a prezzi contenuti2. Nella sharing community si cercano
attraverso formazione e collabora- risposte ai bisogni di luoghi, città sa-
zioni. Come le caratteristiche del telliti e quartieri periferici di grandi
Alcuni coworking riservano una coworking intersecano città, nei quali per decenni è stato
particolare attenzione nel favorire il triangolo dello sharing duramente messo alla prova il senso
l’accesso al lavoro di utenti con par- stesso del vivere comune.
ticolari esigenze personali, come nel Le testimonianze del Presiden- I coworking spesso nascono da esi-
caso di coworking che favoriscono il te dell’associazione che gestisce il genze specifiche, in molti casi legate
lavoro femminile (con servizi di asi- coworking Millepiani di Roma e il all’utilizzo e alla gestione più econo-
lo nido o con spazi dedicati ai bam- cowo-manager del coworking Lab22 mica di spazi, che poi si evolvono sul-

18 Energia, ambiente e innovazione | 1/2017


FOCUS_

la base delle dinamiche incontrate. tà economica, soprattutto nella fase e le relazioni hanno un ritorno di
«Nello specifico la nostra iniziativa è iniziale. business.»
nata in modo spontaneo, è stato un «Non abbiamo contributi, nel nostro La smart community prende forma
normale sviluppo dell’investimento caso però abbiamo ricevuto un gran- spontaneamente e sviluppa relazioni
che andavamo a fare. Siamo venuti de (sostegno) che è quello dello spa- sociali più intense.
a conoscenza del coworking, ci siamo zio. L’idea che abbiamo è di una rige- «I lavoratori si raccontano (situazio-
affiliati a questa rete italiana e siamo nerazione urbana. In Italia ci sono 6 ni di solitudini, persone che hanno
andati avanti [..] si possono abbattere milioni di spazi tra pubblici e privati perso il lavoro), si attivano sinergie
dei costi e questo può essere un van- inutilizzati e sono un grande proble- tra loro (così) da rendere il coworking
taggio per tutti»5. ma perché costa mantenerli»3. come una biblioteca pubblica, ovvero
Il valore aggiunto dell’iniziativa si La dimensione relazionale acquista uno spazio in cui si ha accessibilità
ritrova soprattutto nelle componenti importanza nel tempo e spesso in completa e che mette a disposizione

intangibili che emergono nel corso maniera imprevedibile. «Noi abbia- delle strutture e delle risorse per fare
dell’esperienza, come la collabora- mo aperto le porte e accolto tutti. Qui impresa »3.
zione e condivisione tra i lavoratori. a Garbatella c’è grande spirito asso- Le relazioni, inizialmente professio-
La Figura 2 illustra le dimensioni che ciativo. [Abbiamo organizzato] riu- nali e lavorative, conducono al terzo
entrano in gioco nell’indirizzare le nioni per condomini e associazioni»3. lato del triangolo, la condivisione
diverse esperienze di coworking, con Lo ribadisce anche il manager del delle competenze. Mattone dopo
ruoli e spinte diverse. Lab22, dopo aver ricordato scher- mattone, dallo spazio alle relazio-
Avere uno spazio è cruciale per av- zosamente come due dei suoi cowor- ni, dalle relazioni alla conoscenza,
viare un’esperienza che poi si arric- kers alla fine si siano sposati: la condivisione continua a generare
chisce di nuove idee. Si richiede l’uso «La socializzazione è nata spontane- valore aggiunto. «Qui dentro questo
e la valorizzazione di luoghi pubblici amente. La condivisione dei progetti coworking ci sono tante start up e
in un’idea di interazione pubblico/ e la disponibilità di altri punti di vi- tante imprese. Per questo organizzia-
privato finalizzata alla sostenibili- sta è una ricchezza. La condivisione mo degli incontri in cui ciascuno si

1/2017 | Energia, ambiente e innovazione 19


FOCUS_

presenta e definisce cosa fa e cosa è di duce nell’aprire la filiera produttiva tivi, flessibili e autonomi, con spazi
suo interesse, attivando una collabo- alle contaminazioni prima del territo- fisici distribuiti sul territorio che
razione in parte spontanea e in parte rio e poi di tutte le figure professionali hanno molteplici implicazioni sia
organizzata da noi, pilotata per so- non necessariamente legate al mondo sulla dimensione personale che col-
stenere le figure più deboli o che sono della comunicazione.»3. lettiva. Questo vuol dire, ad esempio,
all’inizio, giovani o meno giovani.»3. Un’evoluzione concettuale che si fa poter conciliare tempi di lavoro e
Il passaggio dalla dimensione in- strada anche nel privato: «Siamo familiari con effetti sulla qualità del-
dividuale a quella condivisa rap- orientati non più alla sola condivi- la vita, poter contenere la mobilità
presenta la grande rivoluzione del sione dello spazio ma alla condivi- urbana con effetti sull’ambiente, o
mondo del lavoro tramite il model- sione del network di professionalità ancora disporre di maggiori oppor-
lo di coworking. e di clienti»5. tunità di integrazione lavorativa per
«Partimmo con una idea di lavoro categorie e gruppi sociali solitamen-
condiviso, non collaborativo, quindi Conclusioni te marginalizzati.
con la ricostruzione di una filiera in La dimensione occupazionale sot-
cui ci fosse il grafico, l’operatore video, L’indagine ENEA conferma il cowor- to questo profilo ricava il maggior
il designer, lo sviluppatore», ovvero king come fenomeno nuovo, dai con- guadagno dalla diffusione dei centri
più figure per uno stesso scopo. torni indefinibili, “magmatico” e in di coworking. Dall’incontro e dallo
Occorre un salto di qualità per pas- continuo divenire. scambio delle diverse abilità e com-
sare dall’idea di condivisione a quel- Evidente è la relazione con la Smart petenze professionali, come si è vi-
la di collaborazione: «Se noi abbiamo City. Il modello coworking formula sto, nasce quel valore aggiunto che
una torta e la condividiamo ognuno risposte alla pluralità di esigenze e rende maggiormente occupabili gio-
resta proprietario, collaborazione è alla complessità della città in diveni- vani con poca esperienza che si af-
mettere insieme gli ingredienti per re. Emergono, spesso con spinte dal facciano al mondo del lavoro e colo-
fare la torta quindi comporta un rac- basso e in forma autogestita, modelli ro che ne sono stati espulsi e cercano
cordo sociale più forte e questo si tra- di organizzazione del lavoro innova- una riqualificazione professionale.

20 Energia, ambiente e innovazione | 1/2017


1
B. Felici, G. Martucci, M. Penna, M.G. Oteri. “I nuovi volti dell’organizzazione del lavoro: un’indagine sul coworking in Italia”. ENEA
(2017). A breve disponibile con il video delle interviste in: http://www.studi.enea.it/progetti-e-collaborazioni/progetti-1/smart-working-
x-smart-cities
2
Il Comune di Veglio in provincia di Biella ha avviato un centro di coworking al proprio interno, e il Municipio VIII di Roma ha assegnato
gli spazi al progetto Millepiani
3
Dall’intervista al Presidente dell’associazione che gestisce Millepiani di Roma
4
Milano, delibera sharing economy
5
Dall’intervista al coworking-manager del Lab22, Monterotondo (Roma)

BIBLIOGRAFIA

World economic forum, Inspiring Future Cities & Urban Services. Shaping the Future of Urban Development & Services Initiative, aprile
2016
Mapping Smart Cities in the EU, report commissionato dalla Direzione Generale FOR INTERNAL POLICIES del Parlamento Europeo, 2014
Bonomi, R.Masiero, Dalla smart city alla smart land, Marsilio, Venezia, 2014
Urban@it, Rapporto sulle città. Metropoli attraverso la crisi, Bologna, il Mulino, 2016
Pais I., Maienieri M., “Il fenomeno della sharing economy in Italia e nel mondo”, in Equilibri, n. 1, 2015

1/2017 | Energia, ambiente e innovazione 21

Potrebbero piacerti anche