La plastica nel momento in cui viene dispersa nell’ambiente è praticamente
impossibile recuperarla. Nello specifico le microplastiche entrano nel ciclo dell’acqua e si raccolgono nei fiumi per giungere poi nel mare, salgono poi nell’atmosfera con il processo di evaporazione e ricadono al suolo all’interno delle gocce di pioggia. Negli oceani si riversano dai 4,8 ai 12,7 milioni di tonnellate di plastica, scambiandoli spesso per cibo per pesci. Non vengono digeriti e di conseguenza si accumulano negli organismi, tra cui gli esseri umani. La plastica è presente perfino nell’acqua che ingeriamo e nell’aria che respiriamo. I modi per ridurla ci sono, visto che la maggior parte viene sprecata. Si tratta di un impegno comune, nelle piccole cose, come ad esempio la rinuncia alle gomme da masticare, oppure eliminare bicchieri, posate e piatti usa e getta; le mosse da applicare sono molteplici ma talmente semplici che qualsiasi essere umano è in grado di farle. Utilizzare: -il bamboo per posate, bicchieri, piatti; -tessuti o panni per le buste della spesa; -carta e cartone per confezionare.