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if ISSN 2612-2987

Direttore responsabile Giovanni Bort

INFORMATIVA N. 347 – 12 NOVEMBRE 2021

SETTORE AGEVOLAZIONI
INFORMATIVA FISCALE
ELACSIF AVITAMROFNI

IL C.D. “BONUS TEATRO E SPETTACOLI” E I


CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

RIFERIMENTI
• Art. 36-bis, DL n. 41/2021
• Provvedimento Agenzia Entrate 11.10.2021
• Circolare Agenzia Entrate 10.11.2021, n. 14/E
• Informativa SEAC 15.10.2021, n. 314

IN SINTESI
Nell’ambito del c.d. “Decreto Sostegni” il Legislatore ha
riconosciuto un credito d’imposta a favore dalle imprese esercenti
attività teatrali e spettacoli dal vivo che hanno subito nel 2020 una
riduzione del fatturato di almeno il 20% rispetto a quello del 2019.
Recentemente, in prossimità del termine di presentazione
della domanda, fissato al 15.11.2021, l’Agenzia delle Entrate è
intervenuta fornendo una serie di chiarimenti in merito alla nuova
agevolazione, precisando in particolare:
− le macro categorie di spese ammissibili al calcolo del beneficio
(costi per il personale, costi di ospitalità, costi di produzione, costi
di gestione spazi, costi di pubblicità e promozione, formazione,
investimenti ammortizzabili, costi generali, estero, circo e
spettacolo viaggiante);
− che possono beneficiare dell’agevolazione anche i soggetti che
hanno iniziato l’attività nel corso del 2019.

SERVIZI COLLEGATI

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Nell’ambito delle misure di sostegno connesse all’emergenza COVID-19, l’art. 36-bis, DL n. 41/2021,
c.d. “Decreto Sostegni”, ha previsto il riconoscimento per il 2021 di un contributo “straordinario”,
sotto forma di credito d’imposta, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 dalle imprese
esercenti attività teatrali e spettacoli dal vivo, che hanno subito nello stesso anno una riduzione del
fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019.

L’agevolazione è riconosciuta anche se:


NB O per l’esercizio delle predette attività sono stati utilizzati sistemi digitali per la trasmissione
di opere dal vivo, quali rappresentazioni teatrali, concerti, balletti;
O l’impresa ha già beneficiato in via ordinaria di altri finanziamenti previsti a carico del Fondo
unico per lo spettacolo (FUS).
La fruizione del beneficio in esame è subordinata alla presentazione all’Agenzia delle Entrate, entro
il 15.11.2021, di una specifica domanda come definita con il Provvedimento 11.10.2021 (Informativa
SEAC 14.10.2021, n. 314).
Recentemente, con la Circolare 10.11.2021, n. 14/E, la stessa Agenzia ha fornito in extremis una
serie di chiarimenti in merito all’agevolazione in esame.

SOGGETTI BENEFICIARI
In base al comma 1 del citato art. 36-bis, l’agevolazione spetta alle imprese esercenti attività
teatrali e spettacoli dal vivo.
Come precisato dall’Agenzia nella Circolare n. 14/E in esame, possono fruire del credito d’imposta:
O le imprese residenti;
O le stabili organizzazioni di soggetti non residenti;
che, a prescindere dalla natura giuridica / regime contabile / dimensioni, operano nell’ambito delle
attività teatrali e degli spettacoli dal vivo. Ad esempio, teatro / musica (comprese le attività liriche),
danza, attività circensi e dello spettacolo viaggiante.
Tra i beneficiari sono ricompresi gli enti commerciali e gli enti non commerciali relativamente
all’attività commerciale esercitata.

Tenuto conto del ristretto ambito temporale di applicazione del beneficio, possono fruire dello
NB stesso anche i soggetti che hanno iniziato l’attività nel corso del 2019, fatto salvo il rispetto
della riduzione del fatturato.

CONDIZIONI RICHIESTE
Al fine di usufruire del contributo in esame è richiesta la riduzione del fatturato 2020 in misura
pari almeno al 20% rispetto a quello del 2019.
Per individuare la modalità di calcolo / verifica della riduzione del fatturato, dopo aver evidenziato che,
in linea generale, è necessario considerare l’ammontare del fatturato conseguito in ciascuno
dei 2 anni (2019 / 2020), l’Agenzia precisa che sono applicabili i chiarimenti contenuti nelle Circolari
13.6.2020, n. 15/E, 21.7.2020, n. 22/E, 20.8.2020, n. 25/E e 14.5.2021, n. 5/E, in merito ai contributi
a fondo perduto.
Per verificare la riduzione del fatturato:
O in caso di contestuale esercizio di una / più attività agevolate e di altre attività, va fatto
riferimento esclusivamente all’ammontare del fatturato conseguito nell’esercizio delle attività
agevolate.
O i soggetti che hanno iniziato l’attività nel corso del 2019, confrontano il fatturato 2020 con
quello realizzato nel 2019, operando il ragguaglio ad anno in caso di minore durata del periodo
di attività.

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COSTI AMMISSIBILI
Come sopra accennato, il credito d’imposta spetta per le spese sostenute nel 2020, per la realizzazione
delle attività agevolabili, anche se tali attività hanno avuto luogo tramite l’utilizzo di sistemi digitali per
la trasmissione di opere dal vivo, quali rappresentazioni teatrali / concerti / balletti.
L’Agenzia ha individuato le seguenti seguenti macro categorie di spese agevolabili.

1. Costi per il personale


O Retribuzioni lorde ed oneri sociali a carico azienda versati per il personale artistico, tecnico ed
amministrativo
O Diarie forfettarie inerenti all’attività artistica (solo per personale artistico e tecnico)
2. Costi di ospitalità
O Compensi per organismi ospitati
O Costi di viaggi, trasporti, alloggio, ecc. degli organismi ospitati
O Noleggio per scenografie, costumi, strumenti, ecc.
O Prestazioni di terzi per allestimenti (montaggio, smontaggio, facchinaggio, ecc.)
O SIAE
O Vigili del fuoco (solo i costi a carico del soggetto istante al netto di quelli posti a carico dei
soggetti ospitati)
3. Costi di produzione
O Costi di viaggi, trasporti, alloggio, ecc. (per produzioni proprie)
O Noleggio per scenografie, costumi, strumenti, ecc.
O Noleggio strumentazione tecnica luce e suono (service)
O Affitto sala prove
O Prestazioni di terzi per allestimenti (montaggio, smontaggio, facchinaggio, ecc.)
O SIAE
O Vigili del fuoco
O Ulteriori costi per la produzione e trasmissione in streaming degli spettacoli
4. Costi di gestione spazi
O Affitto spazi per spettacoli
O Costi di manutenzione ordinaria spazi
O Utenze (degli spazi)
O Pulizie (degli spazi)
5. Costi di pubblicità e promozione
O Servizi di ufficio stampa e comunicazione
O Costi per stampe, distribuzione e affissione locandine, manifesti, ecc.
O Costi per prestazioni professionali (riprese video, registrazioni audio, servizi fotografici, ecc.)
O Costi per pubblicità (inserzioni, ecc.)
O Costi per gestione e manutenzione sito web
6. Formazione
O Costi docenti ed esperti per corsi e giurie
O Costi borse di studio e premi
O Altri costi inerenti alla formazione ed il perfezionamento professionale

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7. Investimenti ammortizzabili
O Quota ammortamento annua per scenografie, costumi, strumenti ed altro materiale utilizzato
per gli spettacoli
O Quota ammortamento annua per strumentazione tecnica luce e suono utilizzata per gli spettacoli
8. Costi generali
O Materiale di consumo
O Affitto uffici
O Utenze (uffici)
O Pulizie (uffici)
O Assicurazioni
O Altre prestazioni professionali per consulenze (Commercialista, consulenze del lavoro,
consulenze giuridiche, consulenze economiche, consulenze tecniche, ecc.)
O Altri costi generali (diritti, ecc.)
9. Estero
O Spese viaggi aerei, ferroviari, marittimi
O Spese trasporto materiali
O Spese per trasferimenti locali
10. Circo e spettacolo viaggiante
O Acquisto di nuove attrazioni, impianti, macchinari, attrezzature e beni strumentali
O Danni conseguenti ad evento fortuito
O Strutturazione di aree attrezzate per l’esercizio dell’attività circense

Le spese sono considerate “sostenute” in base al principio di competenza ex art. 109, TUIR,
NB a prescindere dal fatto che il beneficiario applichi tale principio ai fini della determinazione
del reddito.

CREDITO D’IMPOSTA SPETTANTE


Al fine della determinazione del credito d’imposta (90% delle spese sostenute nel 2020):
O i costi rilevano al netto dell’IVA;
O va considerato il costo rilevante ai fini fiscali determinato secondo i principi di cui all’art. 110,
comma 1, lett. a) e b), TUIR, indipendentemente dalle modalità (ordinarie / forfetarie / sostitutive)
di determinazione del reddito d’impresa.
Pertanto, nel costo va inclusa l’IVA relativa agli acquisti indetraibili ai sensi dell’art. 19-bis1,
DPR n. 633/72, ovvero per effetto dell’opzione di cui all’art. 36-bis.
Non rileva l’IVA parzialmente indetraibile per effetto del pro-rata ex art. 19, comma
NB 5, DPR n. 633/72, in quanto non può essere considerata come costo afferente alle
singole operazioni d’acquisto, ma un costo generale.

Esempio Si ipotizzi che un’impresa esercente attività teatrale presenti la seguente situazione:
O fatturato 2019 € 2.000
O fatturato 2020 € 1.400
O spese sostenute nel 2020 € 1.000
In tal caso:
O l’impresa può accedere al beneficio poiché nel 2020 ha registrato un calo del fatturato
del 30% rispetto al 2019 (1.400 - 2.000 / 2.000 = 30%);
O il credito d’imposta spettante è pari a € 900 (1.000 x 90%).

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CARATTERISTICHE DEL CREDITO


L’agevolazione in esame:
O non è tassata ai fini IRPEF (comprese le addizionali regionali e comunali) / IRES / IRAP;
O non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi ex art. 61, TUIR;
O non rileva ai fini della determinazione della quota delle “altre spese” deducibile ex art. 109,
comma 5, TUIR.

UTILIZZO DEL CREDITO D’IMPOSTA


Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite mod. F24,
a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del Provvedimento con cui l’Agenzia
renderà nota la percentuale utilizzabile per determinare il credito spettante.
In particolare il mod. F24 va presentato esclusivamente mediante i servizi telematici dell’Agenzia
delle Entrate (Entratel / Fisconline). Con una prossima Risoluzione sarà istituito l’apposito codice
tributo.
Non operano i limiti di:
O € 700.000 annui per l’utilizzo in compensazione dei crediti, ex art. 34, Legge n. 388/2000
(aumentato a € 2.000.000, per il 2021, dall’art. 22, DL n. 73/2021, c.d. “Decreto Sostegni-bis”);
O € 250.000 annui previsto per i crediti da indicare nel quadro RU del mod. REDDITI, ex art. 1,
comma 53, Legge n. 244/2007.

Il credito d’imposta non può essere richiesto a rimborso.


NB
Nel caso in cui il credito non sia fruito, l’ammontare residuo può essere utilizzato nei periodi
d’imposta successivi a quello in cui è stata sostenuta la spesa ammissibile.

COMPATIBILITÀ CON GLI AIUTI DI STATO COVID-19


L’agevolazione in esame è applicabile nel rispetto dei limiti / condizioni previsti dalla Comunicazione
della Commissione UE 19.3.2020 C(2020) 1863 final, c.d. “Temporary Framework”, nonché nel limite
di spesa complessivo di € 10 milioni per il 2021.
La Commissione UE ha autorizzato la misura in esame (registrata sub SA.64385) quale aiuto di
Stato compatibile con il mercato interno ex art. 107, par. 3, lett. c), TFUE e con le condizioni stabilite
nel citato “Temporary Framework”.
In particolare, per il riconoscimento del credito d’imposta in esame rilevano i limiti / condizioni
previsti dalla Sezione 3.1 del citato “Temporary Framework”. A tal fine, nella domanda sono previste:
O le dichiarazioni in merito al rispetto dei requisiti della citata Sezione 3.1, nonché, per gli aiuti
diversi dal presente credito per i quali il dichiarante manifesta l’intenzione di fruire dei massimali
di cui alla Sezione 3.12, il rispetto delle condizioni ivi previste;
O il quadro A, nel quale sono elencati gli altri aiuti di Stato ammissibili nell’ambito delle citate
Sezioni 3.1 e 3.12;
O il quadro B, per l’indicazione dei codici fiscali delle altre imprese con le quali il dichiarante si
trova in una relazione di controllo, rilevante ai fini della definizione di impresa unica, secondo la
definizione UE di impresa ai fini degli aiuti di Stato.
Nella Sezione 3.1, la Commissione UE considera compatibili ex art. 107, par. 3, lett. b), TFUE aiuti
temporanei di importo limitato alle imprese che si trovano di fronte a un’improvvisa carenza /
indisponibilità di liquidità.
Tali aiuti, anche sotto forma di sovvenzioni dirette / agevolazioni fiscali, sono concessi entro e non
oltre il 31.12.2021 nel limite massimo di € 1.800.000 per ciascuna impresa beneficiaria.

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Oltre al rispetto del massimale complessivo per impresa, se il beneficiario riceve anche aiuti di
importo limitato nell’ambito di altre misure approvate dalla Commissione UE ai sensi della Sezione
3.1, i medesimi aiuti possono essere cumulati con quelli concessi nell’ambito di altre misure
approvate ai sensi di altre Sezioni del c.d. “Temporary Framework”, purché siano rispettate le
disposizioni di tali specifiche Sezioni.

Il c.d. “Temporary Framework” non consente di cumulare gli aiuti della Sezione 3.12 (a
NB copertura parziale dei costi fissi non coperti) con altri aiuti, anche del medesimo “Temporary
Framework”, per gli stessi costi ammissibili.
Le misure di aiuto erogate in base al “Temporary Framework” possono essere combinate, con
le misure di aiuto concesse in base ai Regolamenti c.d. “de minimis” e Regolamenti di esenzione
per categoria, a condizione che siano rispettate le disposizioni / regole di cumulo previste da tali
Regolamenti.
Al fine del rispetto dei requisiti prescritti della Sezione 3.1:
O non possono avvalersi del credito d’imposta le medie imprese e grandi imprese che
risultavano già in difficoltà al 31.12.2019 secondo i parametri comunitari;
O possono avvalersi del credito d’imposta le microimprese e le piccole imprese che erano già
in difficoltà al 31.12.2019 purché, alla data della concessione dell’aiuto, non siano soggette
a procedure concorsuali per insolvenza ai sensi del diritto nazionale e non abbiano ricevuto
aiuti per il salvataggio (che non abbiano rimborsato) o aiuti per la ristrutturazione (e il piano di
ristrutturazione sia ancora in corso).
Si rammenta, infine, che in base alla Raccomandazione n. 2003/361/CE, le imprese sono considerate
micro / piccole / medie se rispettano i seguenti elementi (tale classificazione è stata recepita dal DM
18.4.2005).

Elementi da considerare Micro impresa Piccola impresa Media impresa

Dipendenti Meno di 10 Meno di 50 Meno di 250


Non superiore a Non superiore a Non superiore a
Fatturato
€ 2.000.000 € 10.000.000 € 50.000.000
Non superiore a Non superiore a Non superiore a
Totale bilancio
€ 2.000.000 € 10.000.000 € 43.000.000
„

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