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POLITICA ECONOMICA
SCIENZE POLITICHE E SOCIALI
Docente: Patisso Luigi
Set Domande: POLITICA ECONOMICA
SCIENZE POLITICHE E SOCIALI
Docente: Patisso Luigi
Indice
Indice Lezioni ........................................................................................................................ p. 2
Lezione 001 ........................................................................................................................... p. 5
Lezione 002 ........................................................................................................................... p. 7
Lezione 003 ........................................................................................................................... p. 9
Lezione 004 ........................................................................................................................... p. 11
Lezione 005 ........................................................................................................................... p. 12
Lezione 006 ........................................................................................................................... p. 14
Lezione 007 ........................................................................................................................... p. 17
Lezione 008 ........................................................................................................................... p. 19
Lezione 009 ........................................................................................................................... p. 21
Lezione 010 ........................................................................................................................... p. 23
Lezione 011 ........................................................................................................................... p. 25
Lezione 012 ........................................................................................................................... p. 26
Lezione 013 ........................................................................................................................... p. 27
Lezione 014 ........................................................................................................................... p. 28
Lezione 015 ........................................................................................................................... p. 29
Lezione 016 ........................................................................................................................... p. 30
Lezione 017 ........................................................................................................................... p. 31
Lezione 018 ........................................................................................................................... p. 32
Lezione 020 ........................................................................................................................... p. 33
Lezione 021 ........................................................................................................................... p. 34
Lezione 022 ........................................................................................................................... p. 35
Lezione 023 ........................................................................................................................... p. 37
Lezione 024 ........................................................................................................................... p. 38
Lezione 025 ........................................................................................................................... p. 39
Lezione 026 ........................................................................................................................... p. 41
Lezione 027 ........................................................................................................................... p. 42
Lezione 028 ........................................................................................................................... p. 43
Lezione 029 ........................................................................................................................... p. 44
Lezione 030 ........................................................................................................................... p. 45
Lezione 031 ........................................................................................................................... p. 46
Lezione 032 ........................................................................................................................... p. 47
Lezione 033 ........................................................................................................................... p. 48
Lezione 034 ........................................................................................................................... p. 49
Lezione 035 ........................................................................................................................... p. 50
Lezione 036 ........................................................................................................................... p. 51
Lezione 037 ........................................................................................................................... p. 52
Lezione 001
01. La Teoria della Controllabilità:
Definisce tutte le condizioni necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
Definisce le condizioni iniziali necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
Definisce le condizioni plausibili necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
Definisce le condizioni future necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
È l'insieme di azioni e scelte già intraprese per poter raggiungere un determinato obiettivo considerando l'esistenza di specifiche condizioni.
È l'insieme di azioni e scelte da intraprendere per poter raggiungere un determinato obiettivo considerando l'esistenza di specifiche condizioni.
È l'insieme degli obiettivi da intraprendere per poter raggiungere un determinato obiettivo considerando l'esistenza di specifiche condizioni.
È l'insieme delle considerazioni obiettive da intraprendere per poter raggiungere una determinata strategia considerando l'esistenza di specifiche condizioni.
03. Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è:
La soggettività di giudizio e di analisi che spesso derivano dagli orientamenti ideologici.
La neutralità di giudizio e di analisi che spesso derivano dagli orientamenti ideologici.
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è la presenza di oggettività, neutralità e soggettività di giudizio e di analisi che spesso
sono derivanti dagli orientamenti ideologici.
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è la neutralità di giudizio e di analisi che spesso sono derivanti dagli orientamenti
ideologici.
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è la soggettività di giudizio e di analisi che spesso sono derivanti dagli orientamenti
ideologici.
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è l'oggettività di giudizio e di analisi che spesso sono derivanti dagli orientamenti
ideologici.
La politica economica esamina solo in determinate circostanze i possibili modi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase diventa fondamentale la scelta di fare o non
fare.
La politica economica non esamina i possibili modi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase diventa fondamentale la scelta di fare o non fare.
La politica economica esamina i possibili modi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase diventa fondamentale la scelta di fare o non fare.
La politica economica esamina i possibili modi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase diventa fondamentale la scelta di fare o non fare.
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi dati.
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi ideali per il corretto funzionamento del mercato.
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi marginali dei consumatori.
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi che ci si è assegnati.
07. il termine conflitto viene considerato fisiologico rispetto ad un gruppo d'individui. Questa affermazione può essere giustificata in quanto:
risulta soggettivo che diversi saranno i gusti, le preferenze e gli obiettivi individuali che si andranno a scontrare vicendevolmente con quelli degli altri individui
risulta oggettivo che diversi saranno i gusti, le preferenze e gli obiettivi individuali che si andranno a scontrare vicendevolmente con quelli degli altri individui.
risulta sia oggettivo ma anche soggettivo che diversi saranno i gusti, le preferenze e gli obiettivi individuali si andranno a scontrare vicendevolmente con quelli degli altri
individui.
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione su molteplici obiettivi.
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione su un obiettivo deciso a livello normativo.
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione sulla scarsità delle risorse.
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione su un obiettivo su cui tutti sono d'accordo, o almeno non in disaccordo.
che solo alcuni degli individui staranno peggio rispetto alla posizione iniziale.
che tutti gli individui staranno peggio rispetto alla posizione iniziale.
che nessuno degli individui starà peggio rispetto alla posizione iniziale.
la gestione dei conflitti con gli obiettivi tra le diverse forze di mercato.
Lezione 002
01. Il fine rappresenta:
Il motivo, il perché, venga intrapresa un'azione di politica economica da parte delle autorità
L'insieme delle azioni nei tempi che vengono svolte, che necessitano dell'esistenza di condizioni iniziali specifiche.
Rappresenta il motivo, il perché, venga intrapresa un'azione di politica economica da parte delle autorità
L'insieme delle azioni nei tempi che vengono svolte, che necessitano dell'esistenza di condizioni iniziali specifiche.
I politici individuano i fini e i burocrati mettono in atto le misure individuate dai politici
I burocrati individuano i fini e i politici mettono in atto le misure individuare dai burocrati
I politici rispondono, o meglio dovrebbero rispondere, in qualche modo del loro operato ai cittadini.
I politici rispondono, o meglio dovrebbero rispondere, in qualche modo del loro operato ai burocrati.
I politici rispondono, o meglio dovrebbero rispondere, in qualche modo del loro operato alle istituzioni.
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che ogni teoria economica identifica e definisce in egual maniera.
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che a fronte delle diverse teorie economiche identifica e definisce in maniera diversa.
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che ogni teoria economica identifica e definisce in maniera diversa.
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che ogni teoria economica identifica e definisce in maniera diversa.
Redistribuiscono le risorse
09. I modelli economici che si contraddistinguono per i compiti svolti dai policy maker precisano la distinzione tra:
Politici e burocrati
Politici e pubblici
Politici e mercato
Politici e domanda
Lezione 003
01. Quali delle seguenti affermazione è corretta:
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e gli incrementi di consumo.
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito nazionale.
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito disponibile.
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito autonomo.
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca quando il numero prefissato di variabili
obiettivo è pari a quello delle variabili strumento.
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca anche se il numero di variabili obiettivo
è diverso da a quello delle variabili strumento
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca quando il numero prefissato di variabili
obiettivo è un dato.
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette più soluzioni quando il numero prefissato di variabili obiettivo
è pari a quello delle variabili strumento
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e quella di risparmio.
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il consumo dato.
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e quella delle imprese.
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito disponibile.
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità quali-quantitativa.
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità qualitativa.
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità descrittiva.
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità prescrittiva.
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità quali-quantitativa.
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità descrittiva.
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità qualitativa.
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità prescrittiva.
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca quando il numero prefissato di variabili obiettivo è pari a quello delle variabili
strumento.
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca quando il numero prefissato di variabili obiettivo è un dato.
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette più soluzioni quando il numero prefissato di variabili obiettivo è pari a quello delle variabili
strumento
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca anche se il numero di variabili obiettivo è diverso da a quello delle variabili
strumento
L'analisi positiva rappresenta: il mondo così com'è ed ha una finalità logico, quali-quantitativa.
Lezione 004
01. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Alla base di un modello economico semplificato troviamo: astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle
interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di differenziali.
Alla base di un modello economico semplificato troviamo: astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle
interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di equazioni.
Alla base di un modello economico semplificato troviamo: astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle
interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di indici.
Astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di equazioni.
Astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di indici.
Astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di differenziali.
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente imprevedibile, pertanto meglio è non effettuare nessun intervento.
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile, pertanto meglio è non effettuare nessun intervento.
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente imprevedibile ma è meglio effettuare interventi preventivi.
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile, ma è meglio effettuare interventi preventivi.
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile, pertanto meglio è non effettuare nessun intervento.
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile, ma è meglio effettuare interventi preventivi.
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente imprevedibile, pertanto meglio è non effettuare nessun intervento.
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente imprevedibile, ma è meglio effettuare interventi preventivi.
I singoli soggetti sono capaci solo in parte di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili razionalmente e in maniera tale da cambiare il proprio comportamento in
relazione alle decisioni dei policy maker senza possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.
I singoli soggetti sono sempre assolutamente e capaci di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili ma in modo irrazionale e in modo tale di cambiare il proprio
comportamento in relazione alle decisioni dei policy maker senza possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.
I singoli soggetti sono sempre assolutamente e capaci di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili razionalmente e in maniera tale da cambiare il proprio
comportamento in relazione alle decisioni dei policy maker senza possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.
I singoli soggetti non sono sempre assolutamente e capaci di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili razionalmente e in maniera tale da cambiare il proprio
comportamento in relazione alle decisioni dei policy maker senza possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.
Lezione 005
01. Rawls considera un ordinamento sociale giusto quando:
E' equo
È redistributivo
È allocativo
È efficiente
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità dell'individuo che sta meglio nella società ed esclude che ci sia sostituibilità tra
la soddisfazione di un individuo ed un altro.
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità della collettività escludendo che ci sia sostituibilità tra la soddisfazione di un
individuo ed un altro.
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità dell'individuo che sta peggio nella società postulando la sostituibilità tra la
soddisfazione di un individuo ed un altro.
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità dell'individuo che sta peggio nella società ed esclude che ci sia sostituibilità tra
la soddisfazione di un individuo ed un altro.
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli obiettivi individuali.
Insiste sulla costruzione di una funzione di benessere sociale partendo dalla funzione di utilità individuale.
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli obiettivi individuali.
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Insiste sulla costruzione di una funzione di benessere sociale partendo dalla funzione di utilità individuale.
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli obiettivi individuali.
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed ordinare socialmente allocazioni alternative. L'economia del
benessere studia anche quali giudizi di valore ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed ordinare socialmente medesime allocazioni. L'economia del
benessere studia anche quali giudizi di valore ideologici sia possibile esplicitare in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed ordinare socialmente la ripartizione dei redditi. L'economia
del benessere studia anche quali giudizi di valore ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di ripartizioni di redditi
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed ordinare socialmente medesime allocazioni. L'economia del
benessere studia anche quali giudizi di valore ideologici sia possibile esplicitare in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed ordinare socialmente la ripartizione dei redditi. L'economia
del benessere studia anche quali giudizi di valore ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di ripartizioni di redditi
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed ordinare socialmente allocazioni alternative. L'economia del
benessere studia anche quali giudizi di valore ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
I criteri con cui ogni singolo individuo determina l'utilità di differenti risorse.
I criteri con cui ogni singolo individuo determina l'utilità ed il benessere di differenti allocazioni
I criteri con cui ogni singolo individuo determina l'utilità di differenti allocazioni
I criteri con cui ogni singolo individuo determina il benessere di differenti allocazioni
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è decrescente nel reddito e, di conseguenza, il benessere sociale è decrescente al
crescere del reddito o prodotto nazionale
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è crescente nel reddito e, di conseguenza, il benessere sociale è decrescente al crescere
del reddito o prodotto nazionale
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è crescente nel reddito e, di conseguenza, il benessere sociale è crescente al crescere
del reddito o prodotto nazionale
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è decrescente nel reddito e, di conseguenza, il benessere sociale è crescente al
decrescere del reddito o prodotto nazionale.
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli obiettivi individuali.
Insiste sulla costruzione di una funzione di benessere sociale partendo dalla funzione di utilità individuale.
Il primo considera solo la parte di benessere sociale che deriva da fattori misurabili in termini monetari, il secondo si concentra sull'utilità che ogni oggetto "produce e
trasferisce ad ogni individuo sotto forma di beneficio, vantaggio, piacere o felicità".
Il primo considera solo la parte di benessere sociale che deriva da fattori misurabili in termini monetari, il secondo si concentra sull'utilità che ogni oggetto "produce e
trasferisce ad ogni individuo sotto forma reddito.
Il primo considera solo la parte di benessere individuale che deriva da fattori misurabili in termini monetari, il secondo si concentra sull'utilità che l'insieme degli oggetti
"produce e trasferisce ad ogni individuo sotto forma di beneficio, vantaggio, piacere o felicità".
Il primo considera solo la parte di benessere sociale che deriva da fattori misurabili in termini nominali, il secondo si concentra sull'utilità che ogni oggetto "produce e
trasferisce ad ogni individuo sotto forma di beneficio marginale.
Il benessere di un individuo fosse pari alla somma del benessere della collettività.
Il benessere di una collettività fosse la somma del benessere di tutti gli individui.
Il benessere di una collettività non rappresenta il benessere del singolo individuo
Il benessere di una collettività fosse la somma del benessere dei singoli individui.
Lezione 006
01. Secondo il principio di Pareto:
una configurazione X è preferibile ad una configurazione Y, anche se un solo soggetto nello stato X sta almeno non peggio che nello stato Y e almeno un soggetto sta
strettamente meglio
una configurazione X è preferibile ad una configurazione Y, se tutti i soggetti nello stato X stanno almeno non peggio che nello stato Y e almeno un soggetto sta
strettamente meglio.
una configurazione X è preferibile ad una configurazione Y, se tutti i soggetti nello stato X stanno almeno non peggio che nello stato Y anche se un soggetto sta
strettamente peggio
02. Il Secondo teorema fondamentale dell'economia del benessere afferma che:
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità negative di tutti i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può
essere raggiunta da un'economia di libero scambio a patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
"ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità positive di tutti i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può
essere raggiunta da un'economia di libero scambio a patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità positive di tutti i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben confermate non può
essere raggiunta da un'economia di libero scambio anche se si è provveduto a redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
L'informazione è perfetta
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producono quantità positive di tutti i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben confermate non può
essere raggiunta da un'economia di libero scambio anche se si è provveduto a redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
"ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producono quantità positive di tutti i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può
essere raggiunta da un'economia di libero scambio a patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producono quantità negative di tutti i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può
essere raggiunta da un'economia di libero scambio a patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
06. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni iniziali, una di queste è:
07. l'equità:
non è garantita dal libero scambio ma può essere perseguito con interventi endogeni.
è garantita dal libero scambio ma può essere perseguita con interventi endogeni.
non è garantita dal libero scambio ma può essere perseguita con interventi esogeni.
è garantita dal libero scambio e può essere perseguita con interventi esogeni.
09. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni iniziali, una di queste è:
L'utilità di ogni individuo deve dipendere unicamente dal suo reddito disponibile
L'utilità di ogni individuo deve dipendere unicamente dal livello del suo reddito
L'utilità di ogni individuo deve dipendere unicamente dai livelli dei suoi consumi.
10. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni iniziali, una di queste è:
11. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni iniziali, una di queste è:
Ogni soggetto decide i livelli di prezzo che assicurano il benessere della collettività
13. Il primo teorema dell'economia del benessere è stato dimostrato per la prima volta da:
Pigou
Arrow e Lucas
Arrow e Debreu
Rawlse e Lucas
efficienza X
efficienza ed equità
efficienza allocativa
efficienza distributiva
Lezione 007
01. Il teorema dell'impossibilità di Arrow dimostra:
La possibilità di costruire una funzione di scelta sociale anche se si aggregano le preferenze individualiin modo coerente e rispettoso.
La possibilità di costruire una funzione di scelta sociale aggregando le preferenze individuali in modo coerente e rispettoso.
l'impossibilità di costruire una funzione di scelta sociale aggregando le preferenze individuali in modo coerente e rispettoso.
l'onerosità
quelli che sono i costi del dissesto, indirettamente correlati, e quelli della decisione, inversamente.
quelli che sono i costi per la decisione, indirettamente correlati, e quello del dissenso, inversamente.
quelli che sono i costi del dissesto, direttamente correlati, e quelli della decisione, inversamente.
quelli che sono i costi per la decisione, direttamente correlati, e quello del dissenso, inversamente.
Dominio universale, Completezza, Transitività, Rispondenza al principio di Pareto, Indipendenza dalle alternative irrilevanti. Dittatorialità
Dominio universale, Incompletezza, Transitività, Rispondenza al principio di Pareto, Indipendenza dalle alternative irrilevanti. Non-dittatorialità
Dominio universale, Completezza, Transitività, Rispondenza al principio di Pareto, Indipendenza dalle alternative irrilevanti. Non-dittatorialità
Dominio universale, Completezza, Transitività, assenza del principio di Pareto, Indipendenza dalle alternative irrilevanti. Non-dittatorialità
il mercato come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
I privati come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
il governo come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
Lo stato nella sua totalità come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
09. Arrow concentra i suoi studi sulla possibilità di costruire una funzione di decisione sociale partendo dalle preferenze individuali e ancorandole alla
soddisfazione di:
tre postulati
Sei postulati
quattro postulati
due postulati
Lezione 008
01. in un' ipotesi di Pareto efficienza:
In un'ipotesi di efficienza Paretiana non occorre nessun intervento in quanto anche se questo apporterebbe miglioramenti. L'unico motivo d'intervento potrebbe essere la
redistribuzione delle risorse in maniera efficiente.
In un'ipotesi di efficienza Paretiana non occorre nessun intervento in quanto non apporterebbe miglioramenti. L'unico motivo d'intervento potrebbe essere la
redistribuzione delle risorse in maniera più equa.
In un'ipotesi di efficienza Paretiana non occorre nessun intervento in quanto non apporterebbe miglioramenti. L'unico motivo d'intervento potrebbe essere la
redistribuzione dei redditi.
In un'ipotesi di efficienza Paretiana occorrono interventi in quanto apportano miglioramenti. L'unico motivo d'intervento potrebbe essere la redistribuzione delle risorse in
maniera più equa.
Quando nel mercato, nel sistema economico nel suo complesso, non si verifica la perfetta allocazione delle risorse, allora l'intervento di politica economica non può
determinare un riposizionamento su posizioni pareto-efficienti.
Quando nel mercato, nel sistema economico nel suo complesso, si verifica la perfetta allocazione delle risorse, allora l'intervento di politica economica può determinare
un riposizionamento su posizioni pareto-efficienti.
Quando nel mercato, nel sistema economico nel suo complesso, non si verifica la perfetta allocazione delle risorse, allora l'intervento di politica economica può
determinare un riposizionamento su posizioni pareto-efficienti.
05. Gli interventi di politica economica possono essere effettuati a livello didattico in:
4 livelli
6 livelli
3 livelli
2 livelli
Una situazione all'interno del sistema economico o del singolo mercato, non pareto-efficienti.
Una situazione all'interno del sistema economico o del singolo mercato, pareto-efficienti.
Una situazione all'interno del sistema economico o del singolo mercato,di duopolio.
07. Gli interventi di politica economica possono essere effettuati a tre diversi livelli:
Lezione 009
01. consumatori e imprese domandano e offrono beni:
la misura della felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene�o servizio che soddisfa le esigenze della collettività.
la misura della felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene o servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
la misura della felicità o soddisfazione di ogni soggetto con in funzione del reddito che soddisfa la propria esigenza, domanda.
03. Per ogni data quantità di bene consumato, il surplus per il consumatore è determinato dalla:
L'utilità�non è in grado di misurare la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene�o servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
L'utilità�misura la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene�o servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
L'utilità�misura dolo in parte la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene�o servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
06. nel mercato dei beni e dei servizi i principali operatori sono:
banche e consumatori
consumatori e stato
imprese e banche
consumatori e imprese
domandano e offrono
domandano e contrattano
domandano e decidono
domandano
4 operatori
3 operatori
2 operatori
Lezione 010
01. la redistribuzione personale implica:
In quanto posizioni divere comportano pressioni sul prezzo della moneta e aumenti o diminuzioni del tasso d'interesse
In quanto posizioni divere comportano pressioni sul tasso di occupazione e aumenti o diminuzioni del tasso di disoccupazione.
In quanto posizioni divere comportano pressioni sul prezzo dei consumi e aumenti o diminuzioni del tasso di cambio
In quanto posizioni diverse comportano pressioni sul prezzo della moneta e aumenti o diminuzioni del tasso di cambio
Costi espliciti
Costi impliciti
Pieno impiego, redistribuzione dei redditi, controllo della bilancia dei pagamenti
Lezione 011
01. Chi è stato a sostenere che le imprese monopolistiche non hanno non hanno stimoli e necessità ad effettuare investimenti in ricerca e sviluppo:
Schumpeter
Rawls
Arrow
Lucas
"la crescita economica associata a regimi di monopolio è più forte rispetto alla crescita economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
"la crescita economica associata a di concorrenza perfetta è più forte rispetto alla crescita economica associata a situazioni di monopolio"
"la crescita economica associata a regimi di monopolio è pari rispetto alla crescita economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
"la crescita economica associata a regimi di monopolio è debole rispetto alla crescita economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a di concorrenza perfetta è più forte rispetto alla crescita economica associata a situazioni di monopolio".
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a regimi di monopolio è più forte rispetto alla crescita economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a regimi di monopolio è pari rispetto alla crescita economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a regimi di monopolio è debole rispetto alla crescita economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
Il surplus del produttore rimane invariato ed è pari al surplus del consumatore
Il surplus del produttore cresce mentre quello del consumatore diminuisce
Il surplus del consumatore cresce mentre quello del produttore diminuisce
Price maker
Price taker
Lezione 012
01. Definisci un "cartello d'imprese"
Lezione 013
01. Quali delle seguenti affermazioni è corretta in materia di mercato concorrenziale:
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e trasparenza.
Pochi operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e trasparenza.
numerosità di operatori, solo per la domanda; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e trasparenza.
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; barriere all'ingresso e all'entrata; perfetta informazione e trasparenza.
02. La teoria liberista considera il mercato capace di autodeterminare la situazione di efficienza:
numerosità di operatori, solo per la domanda; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e trasparenza.
Pochi operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e trasparenza.
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e trasparenza.
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; barriere all'ingresso e all'entrata; perfetta informazione e trasparenza.
Lezione 014
01. Le prime azioni di politica antitrust in Europa fanno riferimento agli articoli del trattato di:
Roma
Lisbona
Maastricht
Amsterdam
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che amplificano la competitività all'interno del mercato comune.
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla concentrazione della competitività all'interno del mercato comune.
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla polverizzazione della competitività all'interno del mercato comune.
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla restrizione o alla distorsione della competitività all'interno del mercato
comune.
pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla restrizione o alla distorsione della competitività all'interno del mercato comune.
pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla piena competitività all'interno del mercato comune.
pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare all'amplificazione della competitività all'interno del mercato comune.
Vieta le fusioni
Lezione 015
01. Il mercato geografico:
è definito da prodotti e aree geografiche che esercitano vincoli competitivi l'uno sull'altro.
l'insieme delle aree geografiche all'interno del quale il consumatore può sostituire sia il bene che il fornitore
l'insieme delle aree geografiche all'interno del quale il consumatore può sostituire sia il bene che il fornitore
è definito da prodotti e aree geografiche che esercitano vincoli competitivi l'uno sull'altro.
considera la possibilità che a fronte dell'aumento del prezzo di un bene e di una riduzione della quantità domandata, comunque il ricavo complessivo sia maggiore.
considera la possibilità che a fronte dell'aumento del prezzo di un bene e di una aumento della quantità domandata, comunque il ricavo complessivo sia maggiore.
considera la possibilità che a fronte di una diminuzione del prezzo di un bene e di una riduzione della quantità domandata, comunque il ricavo complessivo sia maggiore.
è definito da prodotti e aree geografiche che esercitano vincoli competitivi l'uno sull'altro.
l'insieme delle aree geografiche all'interno del quale il consumatore può sostituire sia il bene che il fornitore
Lezione 016
01. Nella collusione tacita:
il meccanismo di accordo su obiettivi ed equilibri è più facile e chiaro e non riporta il rischio di sanzioni da parte dell'Antitrust.
il meccanismo di accordo su obiettivi ed equilibri non è facile e chiaro ma non riporta il rischio di sanzioni da parte dell'Antitrust.
il meccanismo di accordo su obiettivi ed equilibri è più facile e chiaro ma riporta il rischio di sanzioni da parte dell'Antitrust.
Lezione 017
01. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese concorrenti e simili nell'ambito di produzione di beni o servizi.
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese concorrenti con diverse strutture di costo di produzione di beni o servizi
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese non concorrenti nell'ambito di produzione di beni o servizi.
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese concorrenti e ma non simili nell'ambito di produzione di beni o servizi.
quando riguarda imprese concorrenti e ma non simili nell'ambito di produzione di beni o servizi.
quando riguarda imprese concorrenti con diverse strutture di costo di produzione di beni o servizi.
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte ma non a valle.
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte.
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a valle.
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte e a valle.
Lezione 018
01. Cosa si definisce con settore terziario:
nessuna differenza
Di consumo
Di produzione
Economie esterne
Diseconomie esterne
Negative
Positive e negative
Positive
Economie esterne
Diseconomie esterne
Di produzione
Di consumo
No
Si
Lezione 020
01. Pigou propone:
02. la tassa in somma fissa non modifica il comportamento degli agenti economici; consideriamo un'imposta fissa per un altissimo numero di quantità prodotta
avremo un'incidenza irrisoria, con la conseguenza che l'esternalità rimane e abbia o un gettito monetario da utilizzare.
1
0
vero ma solo se l'esternalità che rimane non abbia un gettito monetario da utilizzare
è quello d'indurre la riduzione dei comportamenti degli individui che producono esternalità positive avvantaggiando solo loro stessi.
è quello d'indurre la riduzione dei comportamenti degli individui che producono esternalità negative avvantaggiando solo loro stessi.
è quello d'indurre la riduzione dei comportamenti degli individui che producono esternalità negative avvantaggiando solo gli altri
Lezione 021
01. Definire quali sono le positività della proposta di Coase
Lezione 022
01. il bene pubblico è quel bene caratterizzato da:
non escludibilità
non rivalità
un commons
un commons
possono sia escludere soggetti dal loro consumo sia il verificarsi della rivalità.
sono quelli per cui non è possibile impedire a qualcuno di fruire o consumare un bene o servizio, non esclude, ma ammette la rivalità ad un altro soggetto.
sono quelli che possono essere consumati o fruiti da tutti ma possono escludere chi non paga una tariffa.
un commons
possono sia escludere soggetti dal loro consumo sia il verificarsi della rivalità.
sono quelli che possono essere consumati o fruiti da tutti ma possono escludere chi non paga una tariffa.
sono quelli per cui non è possibile impedire a qualcuno di fruire o consumare un bene o servizio, non esclude, ma ammette la rivalità ad un altro soggetto.
possono sia escludere soggetti dal loro consumo sia il verificarsi della rivalità.
sono quelli che possono essere consumati o fruiti da tutti ma possono escludere chi non paga una tariffa.
sono quelli per cui non è possibile impedire a qualcuno di fruire o consumare un bene o servizio, non esclude, ma ammette la rivalità ad un altro soggetto.
un commons
Lezione 023
01. La differenza tra il valore che viene dato all'uso o al consumo di un bene tra l'individuo e le istituzioni, dipende:
dalla percezione di un beneficio o danno sociale che non viene valutato dagli individui ma solo dalle autorità.
per cui i policy maker spinge il consumo positivo anche in maniera maggiore rispetto alla percezione del singolo soggetto;
per cui il policy maker spinge il consumo negativo anche in maniera maggiore rispetto alla percezione del singolo soggetto;
per cui il policy maker spinge il consumo neutrale anche in maniera maggiore rispetto alla percezione del singolo soggetto;
beni di demerito
commons
beni privati
beni pubblici
06. la limitatezza dell'informazione può causare dei fallimenti di mercato in due distinte modalità:
la prima è quella dei beni di merito e di demerito quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra quando non è uniformemente distribuita creando l'asimmetria
informativa.
la prima è quella dei beni privati quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra quando non è uniformemente distribuita creando l'asimmetria informativa.
la prima è quella dei beni di pubblici quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra quando non è uniformemente distribuita creando l'asimmetria informativa.
la prima è quella dei beni di merito ma non di demerito quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra quando non è uniformemente distribuita creando l'asimmetria
informativa.
Lezione 024
01. L'INFORMAZIONE è un elemento fondamentale per l'ottenimento di scambi efficienti nel mercato e quando la distribuzione dell'informazione è
ASIMMETRICA, il risultato complessivo è inefficiente anche in presenza di decisioni individuali ottimali.
Solo se l'informazione non asimmetrica il risultato complessivo è inefficiente anche in presenza di decisioni individuali ottimali.
Vero
0
1
0
Lezione 025
01. Gli elementi che costituiscono il gioco sono:
le azioni
gli esiti
I giocatori
i comportamenti ottimali della collettività in generale ma non di conoscere le proprietà delle configurazioni.
i comportamenti ottimali per i singoli soggetti coinvolti in situazioni d'influenza reciprocae anche conoscere le proprietà delle configurazioni.
Discreta e continua
Discreta e pura
Pura o mista
Discreta e mista
cooperativi e dinaminci
cooperativi e oneshot
cooperativi e evolutivi
Scelta ripetuta
Lezione 026
01. Con il dilemma del prigioniero siamo di fronte ad un gioco non collaborativo, a informazione completa e a contemporaneità di scelta.
1
Parzialmente vero
0
02. Una scelta si definisce dominante quando la scelta è "obbligata" nel senso che è la migliore tra le possibili per il soggetto e fa ottenere i migliori risultati
indipendentemente dalla scelta del soggetto nostro concorrente.
0
Parzialmente vero
1
03. nel caso in cui una scelta determina dei risultati comunque migliorabili mediante una scelta diversa, questa si definisce"dominata".
Parzialmente vero
Vero
0
Lezione 027
01. Gli interventi posti in essere dai policy maker sono:
02. L'utilità misura la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene o servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
Parzialmente vero
1
0
03. Per ogni data quantità di bene consumato, esiste un surplus per il consumatore determinato dalla differenza tra il costo del bene stesso e l'utilità ottenuta.
0
1
Parzialmente vero
interventi microeconomici
Interventi redistributivi
Interventi macroeconomici
05. "Ogni allocazione Pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità positive di tutti i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben
confermate- può essere raggiunta da un'economia di libero scambio a patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali". Quanto affermato è postulato
nel:
Principio di Pareto
Lezione 028
01. L'asimmetria informativa rappresenta quella situazione in cui l'insieme d'informazione disponibile a due soggetti che vogliono reciprocamente concludere una
transazione coincide, determinando un vantaggio di un soggetto rispetto ad un altro
0
1
Parzialmente vero
02. Un mercato, sia di prodotto che geografico, quando non è contendibile, "richiede" l'intervento delle Autorità.
1
0
Tanto meno esistono delle correlazioni che spostano le scelte dei consumatori a variazioni di prezzo
Solo se esistono esistono delle correlazioni parziali che spostano le scelte dei consumatori a variazioni di prezzo
Tanto più esistono delle correlazioni che spostano le scelte dei consumatori a variazioni di prezzo
Tanto più esistono delle correlazioni che spostano le scelte dei consumatori sull'allocazione dei beni
Lezione 029
01. nel modello 2x2
La politica economica come strumento atto a generare le condizioni affinché tutti i mercati possano autonomamente tornare in equilibrio
La politica economica come strumento attivo atto ad intervenire concretamente sulle cause di disequilibrio macroeconomico
La politica economica come strumento atto a generare le condizioni affinché tutti i mercati possano autonomamente tornare in equilibrio
La politica economica come strumento attivo atto ad intervenire concretamente sulle cause di disequilibrio macroeconomico
Lezione 030
01. Il regime di disoccupazione keynesiano è generato da un eccesso di offerta sia sul mercato dei beni che del lavoro.
1
0
02. Il regime di disoccupazione classica è generato da un eccesso di domanda sul mercato dei beni ed un eccesso di offerta sul mercato del lavoro.
0
1
Lezione 031
01. La domanda aggregata è pari a:
C+I+G+NX
C+I+G-NX
C-I+G+NX
C+I+GxNX
02. Il modello Keynesiano reddito - spesa spiega il livello del reddito e le sue fluttuazioni in relazione all'andamento della domanda aggregata
0
PARZIALMENTE ESATTO
1
03. la spesa pubblica rappresenta la domanda di beni e servizi effettuata dal settore pubblico.
Parzialmente vero
0
1
un eccesso di domanda del paese oggetto di studio che quindi si rivolge ad altre economie per soddisfare i propri bisogni.
Lezione 032
01. Definire la propensione marginale al consumo
Lezione 033
01. La propensione media al consumo è uguale al:
La il consumo e la variazione del reddito e analiticamente rappresenta la pendenza della funzione del consumo
a variazione del consumo e il reddito e analiticamente rappresenta la pendenza della funzione del consumo
la variazione del consumo e la variazione del reddito e analiticamente rappresenta la pendenza della funzione del consumo
Y-T
Y-T+G
Y-I
T-G
C=c?+c?Y
C=c?+c?Yd+I
C=c?+c?Yd
È SEMPRE DIVERSA DA 1
È COMPRESA TRA 0 E 1
È MAGGIORE DI 1
È MAGGIORE UGUALE A 1
Lezione 034
01. Se Y < D :
03. L'equilibrio nel modello reddito spesa viene definito come quella situazione dalla quale nessuno degli operatori economici ha interesse a muoversi poiché le
intenzioni degli stessi operatori presenti nel sistema economico vengono di fatto realizzate
0
Parzialmente vero
1
04. Il reddito di equilibrio è quel livello di reddito (produzione) Y che eguaglia la domanda globale desiderata (D).
1
Parzialmente vero
0
Lezione 035
01. Una variazione della spesa autonoma determina una variazione del reddito maggiore della variazione della spesa
1
0
1/s
1/c
1-c
1-s
un aumento della domanda autonoma genera un aumento più che proporzionale del reddito.
Una diminuzione o della domanda autonoma genera un aumento più che proporzionale del reddito.
un aumento della domanda autonoma genera una diminuzione più che proporzionale del reddito.
04. Il moltiplicatore del reddito è la relazione che esiste tra una variazione più che proporzionale del reddito a seguito di una variazione di una componente
autonoma della domanda globale.
0
1
Lezione 036
01. La domanda di beni è una funzione crescente della produzione. L'equilibrio richiede che la domanda sia uguale alla produzione.
0
1
Parzialmente vero
02. All'aumentare del tasso di interesse si riducono gli investimenti, tanto maggiore è il tasso di interesse quanto meno le imprese saranno incentivate a effettuare
nuovi investimenti perché aumenta il costo del finanziamento.
0
1
Parzialmente vero
Tasso d'interesse
Lezione 037
01. La IS è inclinata negativamente perché:
a più alti tassi di tasso d'interesse si associano più bassi livelli di investimenti e quindi di reddito
A più alti tassi di tasso d'interesse si associano più alti livelli di investimenti e quindi di reddito
A più bassi tassi di tasso d'interesse si associano più alti livelli di investimenti e quindi di reddito
02. La curva IS indica tutte le combinazioni di reddito e tasso di interesse (Y,i) che assicurano l'equilibrio nel mercato dei beni. Esprime il livello di produzione di
equilibrio in funzione del tasso di interesse.
1
0
Parzialmente vero
03. L'equilibrio nel mercato dei beni richiede che la produzione sia una funzione decrescente del tasso di interesse
1
0
Parzialmente vero
Positivamente
Negativamente
05. La curva IS esprime il livello di produzione di equilibrio in funzione del tasso di interesse:
Vero
Falso
07. La curva IS indica combinazioni parziali di reddito e tasso di interesse (Y,i) che assicurano l'equilibrio nel mercato dei beni. Esprime il livello di produzione di
equilibrio in funzione del tasso di interesse.
1
0
Parzialmente vero
Lezione 038
01. Definire cosa determina l'inclinazione della curva IS
Lezione 039
01. L'equilibrio nel mercato della moneta richiede che il tasso di interesse sia una funzione crescente della produzione.
1
0
Parzialmente vero
02. La domanda di moneta dipende positivamente dal livello del reddito e dipende negativamente dal tasso di interesse: il tasso di interesse rappresenta il
costo-opportunità di detenere moneta. Il mercato monetario è in equilibrio quando il tasso di interesse è tale da uguagliare domanda e offerta reali di moneta;
1
0
Parzialmente vero
1
Parzialmente vero
0
06. Sulla curva LM si trovano tutte le combinazioni di reddito e tasso d'interesse che assicurano l'equilibrio sul mercato finanziario:
Vero
Parzialmente Vero
Falso
Lezione 040
01. Il termine inflazione indica:
Y
u
p
i
05. Lungo la LM l'offerta reale di moneta è costante. Variazioni dell'offerta reale di moneta spostano la curva LM.
0
1
al reddito
ai prezzi
positivamente dal livello del reddito e dipende negativamente dal tasso di interesse
Positivamente sia dal livello del reddito che dal tasso di interesse
Negativamente dal livello del reddito e dipende negativamente dal tasso di interesse
10. Il mercato monetario è in equilibrio quando il tasso di interesse è tale da uguagliare domanda e offerta reali di moneta:
Vero
Falso
Parzialmente Vero
11. La LM, è inclinata positivamente in quanto a più alti livelli di tasso d'interesse:
a più alti livelli di "i" si associano più alti livelli di "I" e, quindi, di "Y"
tutte le altre
a più bassi livelli di "i" si associano più alti livelli di "I" e, quindi, di Y
a più alti livelli di "i" si associano più bassi livelli di "I" e, quindi, di Y
13. La politica economica nel breve periodo viene attuata allo scopo di agire sul livello del:
del reddito
PIL
14. La politica economica nel breve periodo viene attuata allo scopo di:
agire sul livello del PNL e quindi del livello del reddito
agire sul livello del PIL e quindi del livello dei consumi
agire sul livello del PIL e quindi sul livello del reddito
Lezione 041
01. Quando la crescita di un sistema economico è troppo alta s'innesca:
03. la politica fiscale�è lo strumento di azione adottato dal�governo per stabilire un livello di�imposizione sui�cittadini�al fine di coprire la quota di uscite�statali
Vero
Falso
Parzialmente Vero
Lezione 042
01. La politica fiscale�è lo strumento di azione adottato dal�governo�per far fronte:
alle esigenze di�bilancio pubblico, ovvero per stabilire un livello di�imposizione o prelievo fiscale�sui�cittadini�al fine di coprire la quota di uscite�statali
alle esigenze di�bilancio pubblico, ovvero per stabilire un livello di�imposizione o prelievo fiscale�sulle aziende�al fine di coprire la quota di uscite�statali
Lezione 043
01. Nel modello IS-LM in presenza di una politica fiscale restrittiva:
un aumento della tassazione comporta una riduzione del reddito per cui la curva IS si sposta verso sinistra
una diminuzione della tassazione comporta una riduzione del reddito per cui la curva IS si sposta verso sinistra
un aumento della tassazione comporta un aumento del reddito per cui la curva IS si sposta verso sinistra
02. Nel modello IS LM in presenza di una politica fiscale espansiva un aumento della spesa pubblica genera:
un aumento del reddito disponibile, che a sua volta produce un disavanzo di domanda di beni
un aumento del reddito disponibile, che a sua volta produce un eccesso di domanda di beni
una diminuzione del reddito disponibile, che a sua volta produce un eccesso di domanda di beni
Lezione 044
01. Definisci e spiega l'effetto spiazzamento
Lezione 045
01. Gli organi che possono intervenire sul sistema economico attraverso le politiche economiche sono:
02. Gli organi che possono effettuare le politiche economiche sono: il Governo e la Banca Centrale; rispettivamente per le politiche fiscali e per le politiche
monetarie:
Falso
Vero
politiche fiscali
politiche monetarie
politiche fiscali
politiche monetare
Lezione 047
01. Quando e perché la curva LM si presenta orizzontale
Lezione 048
01. Con quali strumenti può essere ridotto il disavanzo
Lezione 050
01. Una politica monetaria espansiva si attua:
02. La politica monetaria si occupa di raggiungere uno o più obiettivi di politica economica manovrando le variabili monetarie:
i tassi di cambio
l'offerta di moneta
Lezione 051
01. L'aumento di offerta di moneta genera un eccesso della stessa, tale eccesso genera una diminuzione dei tassi di interesse; diminuisce dunque il costo del denaro
che porta ad un aumento degli investimenti da parte delle imprese:
Falso
Vero
La curva AS
La curva AD
IS-LM
Solo la IS
03. Un aumento dei prezzi interni nella curva AD, comporta uno spostamento verso sinistra sia della curva IS che della curva LM; quindi inequivocabilmente il
reddito di equilibrio diminuisce.
Falso
Vero
G, NX
Entrambe le risposte
C, I
M, i, P
Lezione 052
01. L'aumento di offerta di moneta genera un eccesso della stessa; tale eccesso genera una diminuzione dei tassi di interesse; diminuisce dunque il costo del
denaro che porta ad un aumento degli investimenti da parte delle imprese:
Vero solo nel caso in cui non diminuisca il costo del denaro
Vero
Vero, ma si attua una riduzione dei tassi di cambio e non dell'offerta di moneta
02. La relazione negativa tra produzione e livello dei prezzi è rappresentata dalla curva decrescente AD: all'aumentare del livello dei prezzi, i saldi monetari reali
diminuiscono.
Parzialmente Vero
Falso
Vero
dalle condizioni di equilibrio nel mercato dei beni e nei mercati finanziari
04. Ogni variazione di politica fiscale, monetaria o di altra variabile, diversa dal livello dei prezzi, che sposti la curva IS o la curva LM sposta anche la curva di
domanda aggregata.
Vero
Falso
Lezione 053
01. Una politica monetaria restrittiva si attua provocando una riduzione dell'offerta di moneta:
Vero
Vero, ma si attua una riduzione del tasso d'interesse e non dell'offerta di moneta
Falso
tasso interesse
03. La funzione dell'offerta aggregata mostra il valore dei beni e servizi offerti ai vari livelli dei prezzi:
Vero
Falso
Lezione 054
01. In concorrenza perfetta, l'equilibrio per le imprese sul mercato del lavoro implica:
P maggiore di W
P minore di W
P diverso da Y
P uguale a W
03. La riduzione di offerta di moneta genera un eccesso della stessa, tutti vogliono liquidità per cui aumentano i tassi di interesse:
Vero
Falso
Parzialmente Vero
04. Nell'equazione dei salari si assume che l'interazione tra lavoratori e imprese stabilisca:
Lezione 055
01. Data la definizione della curva AS: se la produzione aumenta, la disoccupazione diminuisce, ciò implica un aumento dei salari che porta, infine, ad un
aumento del livello dei prezzi.
Falso
Vero
02. L'equazione di offerta aggregata che mette in relazione P ed Y, sarà rappresentata da una curva:
inclinata negativamente
inclinata positivamente
03. La LM orizzontale ci indica che, al tasso di interesse ritenuto minimo, la domanda di moneta diventa infinita: tutti vogliono vendere titoli e domandano
moneta, è questa una situazione di crisi finanziaria.
Vero
Falso
04. L'equazione di offerta aggregata sarà rappresentata da una curva inclinata positivamente:
Vero
Falso
05. La riduzione di offerta di moneta genera un eccesso della stessa, tutti vogliono liquidità per cui aumentano i tassi di interesse:
Falso
Vero
06. La curva LM orizzontale si ha quando la domanda di moneta è molto sensibile al tasso di interesse:
Falso
Vero
Lezione 056
01. In caso di politica monetaria espansiva la Banca Centrale interviene:
entrambe le risposte
03. In caso di politica monetaria espansiva la Banca Centrale interviene immettendo liquidità sul mercato:
04. La funzione di offerta aggregata è verticale in corrispondenza del livello di pieno impiego dei fattori produttivi:
Falso
Vero
05. Nel lungo periodo si suppone che i salari monetari e i prezzi si aggiustino progressivamente.
Vero
Falso
06. Secondo il modello classico, la produzione è funzione del capitale e del lavoro.
Falso
Vero
Lezione 057
01. Il modello AD-AS incentra l'attenzione su grandezze macro come:
02. La Policy mix è la combinazione di politiche fiscali e monetarie attuate congiuntamente allo scopo di perseguire con maggior efficacia un obiettivo economico
o di perseguire contemporaneamente obiettivi economici diversi
Vero
Falso
03. L'affermazione: "Nei primi anni '70 gli shock sono stati invece dal lato dell'offerta. La curva di offerta aggregata ha subito forti spostamenti verso l'alto e il
modello keynesiano non era adeguato alla spiegazione".
E' vera
E' parzialmente vera in quanto il modello keynesiano non prevedeva i valori aggragati
E' Falsa
04. Il modello AD-AS è importante per valutare gli effetti di shock di domanda, di offerta e sui prezzi.
Vero
Falso
Falso
Vero
Lezione 058
01. Nel breve perido la società può controllare la disoccupazione:
controllo dell'inflazione
03. Nel lungo periodo il tasso naturale di disoccupazione dipende dalle caratteristiche del mercato del lavoro, come la legge sui salari minimi, il potere di mercato
dei sindacati, l'effetto dei salari efficienti, l'efficacia della ricerca di lavoro.
Parzialmente Vero
Vero
Falso
05. La Policy mix è la combinazione di politiche fiscali e monetarie attuate congiuntamente allo scopo di perseguire con maggior efficacia un obiettivo economico
o di perseguire contemporaneamente obiettivi economici diversi
Falso
Vero
06. La Policy mix è la combinazione di politiche fiscali e monetarie attuate congiuntamente allo scopo di perseguire con maggior efficacia un obiettivo economico
o di perseguire contemporaneamente obiettivi economici diversi
fiscali
monetarie
07. La curva di domanda aggregata mostra la quantità di beni e servizi che gli agenti economici vogliono:
Lezione 059
01. Nella curva di Phillips originaria:
02. La curva di Phillips ha spiegato bene l'andamento della disoccupazione e dell'inflazione in USA e nel Regno Unito fino agli anni:
novanta
sessanta
settanta
ottanta
03. La AS riscritta in termini di tassi d'inflazione invece che di livelli di prezzi è un'equazione:
dinamica
statica
04. Le aspettative di inflazione sono dipese dagli shock petroliferi e dal fatto che, a partire dagli anni 70, il tasso di inflazione era costantemente positivo:
Falso
Parzialmente Vero
Vero
le quantità di beni e servizi che la pubblica amministrazione decide di chiedere per ogni dato livello dei prezzi
le quantità di beni e servizi che le imprese decidono di produrre e vendere per ogni dato livello dei prezzi.
la curva di offerta aggregata mostra le quantità di beni e servizi che le imprese acquistano per ogni dato livello dei prezzi
Lezione 060
01. Come si formano le aspettative?
02. Cosa accade alla curva di Philips con il cambiamento economico post anni 70?
Lezione 062
01. Come si ottiene e cosa esprime il NAIRU?
02. Ricavare la curva di Philips modificata espressa in termini di tasso naturale disoccupazione
Lezione 063
01. Spiegare come viene utilizzata la curva di Philips oggi
Lezione 064
01. Il Bilancio pubblico può essere distinto in base a diversi fattori:
annuale o pluriennale
competenza
tutte le risposte
previsionale e programmatico
02. La politica fiscale è l'insieme delle misure di politica economica relative alle entrate e alle uscite del settore pubblico:
Vero
annuale o pluriennale
Parzialmente Vero
Falso
08. Spiegare cosa intende per funzione contabile e funzione di garanzia del bilancio pubblico
Lezione 065
01. Quali sono i principi fondamentali del bilancio dello stato?
Lezione 066
01. Il disavanzo o l'avanzo viene definito primario:
se non si tiene conto degli interessi da pagare sul debito pubblico esistente.
03. La differenza tra le entrate e le uscite rappresenta il saldo; questo è attivo quando:
04. La differenza tra le entrate e le uscite rappresenta il saldo; questo è attivo quando:
Lezione 067
01. L'art. 81 della Costituzione Italiana stabilisce che il bilancio preventivo, di durata annuale, deve essere approvato dal Parlamento; stabilisce altresì che il
bilancio non può stabilire nuovi tributi e nuove spese:
Vero
Falso
Parzialmente Vero
è una manovra di legge, da votare dopo il bilancio, nella quale introdurre le modifiche legislative che introducono nuove spese ed entrate
è una manovra di legge, da votare più volte nell'anno quando se ne sente l'esigenza, nella quale introdurre le modifiche legislative che introducono nuove spese ed entrate
è una manovra di legge, da votare prima del bilancio, nella quale introdurre le modifiche legislative che introducono nuove spese ed entrate
03. Spiegare i passi della fase di formulazione del bilancio dello stato
Lezione 068
01. Obiettivi della Policy mix sono perseguire con più efficacia più obiettivi contemporaneamente:
Falso
Vero
02. L'imposizione progressiva è il principio secondo il quale l'aliquota di imposizione deve essere:
proporzionale al reddito
Lezione 069
01. L'obiettivo prioritario dell'imposizione progressiva è:
02. Spiegare il caso in cui la spesa pubblica viene finanziata con un pari aumento dell'imposizione
Lezione 070
01. Spiegare il caso di politica fiscale espansiva accompagnata da emissione di moneta
Lezione 071
01. Spiegare il teorema di equivalenza ricardiana
02. Quali possono essere le politiche per il rientro dal debito pubblico?
Lezione 072
01. Gli aggeregati monetari sono:
4
3
2
02. La base monetaria viene anche indicata come moneta legale:
Vero
Parzialmente Vero
Falso
Lezione 073
01. Definire la fonte le operazioni di mercato aperto
02. Quali sono le operazioni di creazione di base monetaria contemplate dalla BCE?
Lezione 075
01. Spiegare cosa si intende per coefficiente di riserva obbligatorio e coefficiente di riserva libero
Lezione 076
01. La moneta può essere un buono strumento di politica economica? argomentare la risposta
Lezione 077
01. Spiegare cosa si intende per massimale sugli impieghi
Lezione 078
01. Spiegare teoria e pratica dell'Inflation targeting
Lezione 079
01. Cos'è il potere d'acquisto della moneta?
Lezione 080
01. Spiegare la teoria quantitativa della moneta
Lezione 081
01. Definire la regola aurea
Lezione 082
01. Le politiche sui redditi sono:
politiche di mercato
politiche dirigentistiche
politiche istituzionali
02. L'inflazione opera una redistribuzione tra chi si trova in posizione creditoria e debitoria:
Falso
Parzialmente Vero
Vero
Lezione 083
01. Spiegare la CIG
Lezione 085
01. Il modello di Barro e Gordon mostra come:
Lezione 087
01. La bilancia dei pagamenti si compone di:
un'unica sezione
2 sezioni pirncipali
Lezione 088
01. Descrivere i sistemi dal gold standard al gold-exchange standard
Lezione 089
01. Un disavanzo nella BdP, ci indica che i cittadini domandano più moneta estera cedendo moneta domestica:
Vero
Falso
Lezione 091
01. Nel lungo periodo e se i capitali sono molto mobili, l'aumento del tasso di interesse causato dalla politica fiscale espansiva comporta un avanzo della BdP. Ciò
causa un apprezzamento del cambio che sposta la IS verso sinistra:
Parzialmente Vero
Falso
Vero
Lezione 095
01. Il modello di crescita di Harrod-Domar si basa su:
3 varabili
2 variabili
6 variabili
4 variabili
02. Il tasso di crescita naturale "gn", che esprime la crescita del prodotto potenziale ed è pari alla somma del tasso di crescita della produttività del lavoro e del
tasso di crescita delle forze di lavoro:
Parzialmente Vero
Vero
Falso
Lezione 096
01. Solow sostiene di risolvere l'instabilità del modello di Harrod-Domar inserendo l'ipotesi di sostituibilità tra i fattori produttivi (capitale e lavoro).
Vero
Parzialmente Vero
Falso