8 - Tecnologie di stampa
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SOMMARIO
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1.8.1 – Periferiche di Stampa
1.8.1.1 – la coda di stampa
Prima di iniziare con la trattazione dei vari argomenti del capitolo, diciamo che un do-
cumento inviato alla stampante, viene inserito nella memoria interna alla stampante
stessa, detta Coda di stampa. La stampante gestisce sequenzialmente i documenti in
modo che il primo arrivato sarà il primo ad essere stampato. Se alla richiesta di una
stampa, la stampante è occupata per un altro documento, il "nuovo arrivato" viene
messo in coda ad aspettare il suo turno. Quando dal nostro computer inviamo un do-
cumento alla stampante viene inserita nell'area di notifica una piccola icona rappresen-
tante una stampante ( ), a indicarne l’attività.
Facendo doppio clic su tale icona, viene aperta la finestra di dialogo contenente la coda
di stampa. Di ognuno dei documenti in elenco vengono visualizzati i seguenti attributi:
I documenti presenti possono essere gestiti tramite il menu Documento, dopo aver se-
lezionato il documento su cui operare o selezionando l'opportuna voce dal menu di
scelta rapida associato al documento stesso. Possiamo sospendere, riprendere o annul-
lare la stampa. Facendo clic su Proprietà, accediamo alla finestra di dialogo delle pro-
prietà della stampante, che include numerose pagine: dalle dimensioni del foglio alle
impostazioni grafiche a quelle sulla qualità di stampa.
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• tipo di collegamento al computer, tipicamente costituito da una porta USB. Al-
cuni modelli si basano sulla connessione senza fili, come Bluetooth o Wi-fi, che
permettono la condivisione di una stessa stampante con più computer, senza il
problema dei cavi. Se si dispone di uno smartphone o di un tablet collegato alla
medesima rete wi-fi possiamo anche stampare immagini provenienti da esso.
• risoluzione massima, viene indicata con un valore che esprime il numero di
punti per pollice (DPI, Dot Per Inch). La risoluzione si riferisce alla nitidezza dei
dettagli raggiunta da un monitor o da una stampante nel produrre
un’immagine; la stampante forma i caratteri da piccoli punti ravvicinati.
• Velocità di stampa, misurata in ppm (pagine per minuto), che indica, appunto,
il numero di pagine che possono essere stampate in un minuto.
• numero di colori primari: il numero di inchiostri utilizzati, da cui dipende il
numero dei colori che possono essere riprodotti.
o Le monocromatiche (laser o ad aghi) usano un solo colore, in genere il
nero; le tricromatiche usano il giallo il ciano e il magenta;
o le quadricromatiche usano i tre colori delle tricromatiche con l'aggiun-
ta del nero;
o le esacromatiche aggiungono alle tricromatiche due tonalità chiare di
ciano e magenta per restituire le mezzetinte più nitide.
• formato della carta stampabile: il tipo e la dimensione di carta che può essere
stampata.
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1.8.1.4 – Posizionare e configurare la stampante
Vediamo come posizionare la stampante locale e come connetterla alla nostra posta-
zione. Al momento dell'acquisto dobbiamo accertarci che insieme con essa sia incluso
anche il cavo per connetterla al computer: nel caso in cui non vi sia, esso deve essere
acquistato a parte. Ovviamente, perché sia funzionante, la stampante deve essere
connessa anche alla rete di corrente elettrica. Vedremo la configurazione della stam-
pante nella seconda parte della prossima sezione, dopo aver illustrato il modo in cui il
computer può dialogare con essa.
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Se Windows non è in grado di rilevare il modello di stampante, è necessario inserire il
supporto CD del produttore o indicare la cartella contenente i driver scaricati dal sito
del produttore. Selezionata l'origine del driver, si procede con l'installazione.
Quando l’installazione è completa, viene richiesta la digitazione del nome della stam-
pante, nel caso in cui vogliamo assegnarne uno diverso da quello predefinito, e l'opzio-
ne per impostarla come predefinita o meno. Vedremo nel prossimo paragrafo il signifi-
cato di “stampante predefinita”. Nell'ultimo passaggio viene data la
possibilità di stampare la pagina di prova.
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ne della carta, se la stampante lo prevede, alla quantità di colori, alla modalità in cui
vengono prelevati i fogli dalla stampante e altro. Se sono installate più stampanti sul
computer, dobbiamo configurarne una come predefinita. La stampante predefinita è
quella su cui viene inviata la stampa in maniera diretta, quando non viene attivata dalla
finestra per la gestione della stampa. In pratica, quella su cui viene inviato il documen-
to quando la stampa viene avviata dalla barra degli strumenti della maggior parte delle
applicazioni con un clic sull’icona “Stampa”. Per impostare una stampante come prede-
finita, dobbiamo selezionare la voce Imposta come predefinita dal menu di scelta rapi-
da associato all'icona.
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Nelle stampanti laser l'inchiostro è "in polvere" ed è detto toner. Il funzionamento del-
le stampanti di questo tipo è basato su un sistema di cariche elettriche che "catturano"
il toner per imprimerlo sul foglio. Semplificando, alla base del funzionamento vi è un
tamburo fotosensibile sul quale un raggio laser "disegna" ciò che è stato inviato alla
stampante in forma di cariche elettrosta-
tiche. Queste ultime attraggono il toner
che verrà impresso sul foglio bianco; infi-
ne, alcuni rulli caldi completano l’opera
sciogliendo l’inchiostro sul foglio. Nelle
stampanti a colori il toner è nei colori
fondamentali giallo, magenta e ciano (az-
zurro).
Il toner è una polvere fine che non deve essere dispersa nell'ambiente, in quanto può
portare rischi per la salute, con effetti irritanti alle vie respiratorie. Ultimamente il
composto è stato modificato in modo da contenere un livello di carbone considerato
non pericoloso. Nonostante questo, la cartuccia vuota del toner, non deve essere di-
spersa, né manomessa, ma riciclata in appositi contenitori.
In generale, oltre a quella generica ed economica, esistono tipi di carta con caratteristi-
che molto diverse tra loro. Vediamone in breve le caratteristiche.
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• La carta spalmata (coating) ha subito un trattamento idrorepellente per cui as-
sorbe l'inchiostro senza sbavature. La spalmatura viene fatta solo su una fac-
ciata sulla quale deve essere effettuata la stampa.
• La carta glossy (cast coasting) è idrorepellente e ha una facciata opaca e l'altra
lucida, entrambe stampabili. Se vogliamo un grado di assorbenza maggiore
dobbiamo usare la carta glossy microporosa.
• La matte ha le stesse caratteristiche della glossy, ma ha entrambe le superfici
opache stampabili.
• La canvas ha un effetto "tela": le immagini stampate sembrano dipinte su una
tela di cotone.
• La transfer è quella carta con uno strato siliconico che una volta stampato, se
stirato sul retro, viene riportato su cotone, per effetto del calore. Questo tipo
di carta in genere viene usato per creare indumenti personalizzati.
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1.8.3.2 – Stampanti senza contatto
Nelle stampanti senza contatto l’immagine viene riprodotta su carta senza alcun con-
tatto di parti meccaniche. Le tecniche utilizzate sono principalmente basate
sull’elettrostatica e la fotostatica. Questo tipo di stampanti garantisce, rispetto a quelle
a contatto, una qualità di stampa enormemente più elevata. In generale possiamo dire
che il costo per il mantenimento delle stampanti è direttamente proporzionale alla
qualità di stampa e dipende dal numero di stampe che possono essere effettuate con
una singola cartuccia di inchiostro o toner. A questa categoria tutte le moderne stam-
panti, quelle a getto d'inchiostro, quelle a trasferimento termico e le laser.
1.8.3.2.1 – Inkjet
Le stampanti a getto d’inchiostro (o inkjet) hanno da molto tempo rimpiazzato le
stampanti a contatto negli uffici e nell'uso domestico. I caratteri sulla carta vengono
formati spruzzando inchiostro con estrema precisione quando e dove necessario. Sono
veloci e silenziose e permettono di raggiungere un ottimo rapporto qualità-prezzo. Al-
cuni modelli offrono la possibilità di ottenere stampe a colori di qualità fotografica su
una carta speciale, altri consentono un risultato eccezionale dovuto all'uso di diverse
cartucce per il colore (fino a otto) e sono capaci di riprodurre anche le sfumature più
tenui. Uno dei problemi maggiormente riscontrati nelle stampanti a getto d'inchiostro,
in generale, è l'essiccamento dell'inchiostro nelle testine, quando non utilizzate per
lungo tempo, che spesso provoca l'inevitabile mancato funzionamento del dispositivo.
1.8.3.2.2 – Sublimazione
Le stampanti a getto di cera (sublimazione) sfruttano lo stesso principio di funziona-
mento delle inkjet con la differenza che ad essere "gettato" è un particolare tipo di ce-
ra. I risultati sono ottimi, le stampe hanno colori molto nitidi e lucidi, tant'è che il loro
impiego è strettamente legato agli ambienti grafici. In altri ambiti non sono molto usa-
te perché complesse e lente.
1.8.3.2.3 – Laser
Tra tutti i tipi di stampanti, le stampanti laser (laser printer) sono le più veloci, silenzio-
se e producono stampe di qualità piuttosto elevata. Vengono utilizzate in ambienti do-
ve c’è la necessità di produrre velocemente materiale cartaceo di buona qualità per
soddisfare richieste di lavoro provenienti da più utenti. Le stampanti laser monocroma-
tiche, sono molto usate per stampare essenzialmente documenti di testo. Quelle a co-
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lori sono più costose delle monocromatiche, offrono una qualità di stampa più che ac-
cettabile anche per le foto, ma hanno un costo di gestione piuttosto elevato.
1. quelli che stampano su fogli singoli, ovvero i cosiddetti plotter orizzontali in cui
la penna si muove in tutte le direzioni sulla carta ferma
2. quelli che stampano su rulli di carta, ovvero i plotter verticali in cui la penna si
muove solo in orizzontale lasciando il foglio libero di muoversi per ottenere il
tratto in tutte le direzioni
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che se il computer a cui sono collegate è spento. Possono anche inviare fax e fungere
da scanner. Sono consigliate in tutti quei casi in cui c'è la necessità di usare altre perife-
riche, oltre alla stampante, contenendo il costo e ottimizzando gli spazi lavoro.
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