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Da un punto di vista tecnico, distillare significa separare una sostanza da un’altra, portando
un liquido allo stato di vapore e ricondensandolo; l’elemento principale che si vuole separare
e l’acqua, che rappresenta oltre il 90% del liquido fermentato. Il principio fisico alla base
della distillazione deriva dal fatto che l’alcol e i componenti aromatici hanno un punto di
ebollizione inferiore all’acqua; se si porta un liquido poco alcolico a una temperatura
superiore al loro punto di ebollizione, ma inferiore a quello dell’acqua (78 i 100 °C), e quindi
possibile ricavare un prodotto con elevata percentuale di alcol. Inoltre, grazie al fatto che le
varie sostanze volatili assumono lo stato gassoso a temperature diverse tra loro, separando
le varie parti del distillato è possibile selezionare i diversi elementi volatili, trattenendo quelli
buoni, per gusto e profumi e scartando quelli di sapori sgradevoli o nocive.
In ogni acquavite si possono distinguere tre parti: testa, cuore e code.
Le teste sono composte da elementi volatili con un punto di ebollizione più basso dell’alcol
etilico; rappresentando la prima parte del distillato, con caratteristiche organolettiche in
genere poco gradevoli, disarmonica e pungenti. Dopo le teste, dall’alambicco inizia ad uscire
il cuore che è la parte nobile e puro, composto principalmente da alcol etilico.Le ultime
frazioni del distillato, denominate code sono composte da elementi con un alto punto di
ebollizione, La parte che danno sensazioni rancide,grasse e con odore sgradevole. Di
conseguenza, teste e code sono scartate e il prodotto finale composto dal cuore che
rappresenta comunque la parte maggiore del liquido estratto.
SISTEMI DI DISTILLAZIONE
La distillazione può essere eseguita con due tecniche diverse: con alambicchi continui e
alambicchi discontinui.