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PRINCIPI GENERALI DELLA TEOSOFIA di WILLIAM Q. JUDGE 1. Formare il nucleo di una Fratellanza Universale dell’Umanita senza distinzione di razza, credo, sesso, casta o colore. Lo studio comparato delle religioni, delle filosofie e delle scienze, antiche e moderne, e la dimostrazione dell’importanza di tale studio. Investigare nelle leggi” inesplorate della Natura e : nei poteri latenti dell’uomo. L.U.T. Centro Studi Teosofici H.P.Blavatsky Via Isonzo, 33 - 10141 Torino PRINCIPI GENERALI DELLA TEOSOFIA La Teosofia assicura che uno studio imparziale della storia della religione e della letteratura dimostrera l’esistenza, risalente ai tempi antichi, di un grande corpo di dottrina filosofica, scientifica ed etica, che forma la base e ’origine, in questi campi, di tutte le concezioni dei sistemi moderni. E’ una dottrina contemporancamente religiosa e scientifica, che afferma che la religione e la scienza non dovrebbero mai essere ' separate. Presenta dei sublimi insegnamenti Teligiosi e idealisti ma nello stesso tempo, fa rilevare che tutto cid che contiene pud essere dimostrato alla ragione e che non vi é posto per altra autorita alPinfuori di questa. Cost viene scartata lipocrisia che consiste nell’affermare dei dogmi che invocano un’autorita di cui nessuno pud dimostrare essere fondata sulla ragione. Questo corpo di dottrina arcaica & conosciuto sotto il nome di "Religione-Saggezza" ed & sempre stata insegnata dai suci adepti, o dai suoi iniziati che la conservano attraverso i tempi. Basandosi ' su questa Religione-Saggezza e su altre dottrine dimostrate, si giunge alla conclusione che 'uomo, essendo spirito e quindi di natura immortale, pud perpetuare cid che costituisce il vero aspetto della sua yita e della sua coscienza. Questo é stato realizzato in tutti i tempi attraverso gli esseri appartenenti al fior | fiore della razza umana. Tali esseri sono membri di una nobile ed antica fraternita © si consacrano allo sviluppo dell’uomo dal punto di vista dell’anima, cosa che, per essi, implica Pinsieme dei processi di evoluzione su tutti i piani. ‘Gli iniziati, essendo -vincolati dalla legge di evoluzione, devono lavorare con Pumanita, nella misura in cui lo sviluppo di questa lo permette. Cosi di eta in eta, promulgano instancabilmente la medesima dottrina che si oscura periodicamente nelle diverse nazioni ¢ nelle differenti parti del mondo. Tale @ la Religione-Saggezza e essi me sono i custodi. In taluni momenti, si presentano alle ' nazioni come dei grandi Istruttori o come dei’ 'Salvatori" che non - fanno’ che promulgare di nuovo le antiche verita ed i sistemi etici del passato.’ Questa Religione-Saggezza-afferma che l’'umanita é capace di un perfezionamento illimitato, contemporaneamente in qualita e nell’infinito dei tempi, essendo presentati, questi salvatori ed adepti, come degli esempi di questa possibilita. E’ da questa fraternita di uomini perfetti, attualmente viventi ed attivi, che H.P. Blavatsky dichiaro di aver ricevuto Je direttive per promulgare, ancora una volta, l'antica conoscenza. Da questi Sapgi ella ricevette anche numerose chiavi che ‘permettono di comprendere dottrine antiche e moderne, chiavi che erano state perdute nel corso delle lotte del mondo moderno in cammino verso la civilta. Essi le comunicarono alcune dottrine realmente antichissime, ma interamente nuove per noi; ella le fece conoscere nei suoi scritti, fra le altre chiavi, ai suoi affiliati e al grande pubblico. Cost oltre alla testimouianza di tutti i tempi, trovata negli anuali di tutte le mazioni, ci & data questa affermazione moderna, esplicita, che esiste sempre su questa terra, interessandosi allo sviluppo della razza, Pantica fraternita degli Adepti, votata al servizio dell’'umanita ¢ depositaria della conoscenza. La Teosofia postwla un principio eterno, chiamato lo "sconosciuto" se non attraverso le manifestazioni che ne emanano. Questo principio eterno é presente in tutte le cose ¢ in tutti gli esseri; esso @ tutte queste cose e tutti questi esseri, Nelleternita dei tempi, da questo principio emanano delle manilestazioni che appaiono e scompaiouo periodicamente, In questo flusso e¢ in questo riflusso, -Pevoluzione prosegue e costiluisce if progresso della manifestazione. L’universo percepito si manifesta cominciando da questo sconosciuto sia come spirito che come materia, perché secondo la Teosofia, spirito 6 materia now sono che i due poli opposti del principio unico sconosiuto; essi coesistono e non sono, né possono essere, separati !uno dall’altro. Come dicono Je scritture indi, non esiste alcuna particella di materia senza spirito e alcuna particella di spiito seuza materia. Manifestandosi, lo spirito- materia si differenzia su sette piani, ciascuno dei quali pid denso del suo precedente, fino al piano percepito dai nostri sensi, la sostanza, in tulti questi piani, essendo la stessa e diferente solamente in grado. Cost compreso l’universo intero & vivente, nessuno dei suoi atomi potendo essere considerato in alcun modo come morto. Esso & anche cosciente ed intelligente, la sua coscienza ed intelligenza essendo presenti su tutti i piani, quantunque si offuschino sul nostro. Sul nostro piano, lo spirito si concentra in ogni essere umano che glielo permette attraverso una scelta deliberata, ma il rifiuto di questa possibilita é la causa dell’ignoranza, del peccato, di ogni miseria ¢ di ogni sofferenza. In ogni tempo, alcuni esseri raggiungono questo stato elevato, diventano, per il loro sviluppo, simili a Dei, collaborano attivamente al lavoro della natura e¢ vanno, di secolo in secolo, allargando il campo della loro coscienza ed estendendo la portata del loro dominio sulla natura. Questo é il destino di tutti gli esseri; cosi la Teosofia, cominciando col postulare questa perfettibilita della razza, respinge idea di una perversita innata € propone un senso ed uno scopo alla vita. Questo scopo é in . armonia con i desideri ardenti e con la reale natura dell’anima ¢ tende, nello stesso tempo, a distruggere il pessimismo e la disperazione che vanno di pari passo con esso. Secondo la Teosofia, il mondo é il prodotto di una evoluzione che comincia dal principio eterno; apparendo cou delle forme primitive le pid inferiori della vita, essa é guidata durante la sua avanzata da entita intelligenti pienamente sviluppate, provenienti da altre evoluzioni pit antiche. Il mondo include cost degli Ego o Spiriti individualizzati che sono la ragion d’essere della sua emanazione ¢ vi partecipauo attivamente. L’uomo, cosi come lo conosciamo, deve dunque essere considerato come uno spirito cosciente, il fiore dell’evoluzione, mentre altre classi inferiori di Ego, a degli stadi meno evoluti e appartenenti a regni inferiori progrediscono tutti e sono destinati a raggiungere un giorno il nostro attuale stadio umano, quando noi stessi avremo realizzato uno stato pid elevato. La coscienza dell’uomo, essendo cost pitt perfetta, @ capace di passare dall’uno all’altro dei piani di differenziazione menzionati. Se, per errore, egli confonde uno o Yaltro di questi piani con ja realtA che é nella. sua essenza, si smarrisce nell’illusione; lo scopo a cui mira l’evoluzione & dunque di donargli la completa coscienza di sé, affinché possa proseguire la sua strada verso degli stadi pid elevati nella progressione dell’universo. Una yolta raggiunto lo stadio umano, Yeyoluzione tende all’acquisizione deil’esperienza cost come allelevazione e alla purificazione dei diversi piani di materia con i quali ’uomo é@ in rapporto, in modo tale che la voce dello spirito possa farsi ascoltare e comprendere pienamente, Spirito imprigionato nella materia, l'uomo é un essere religioso. La materia & anch’essa, d’altronde, di essenza spirituale. Per entrare in contatto con tutti { piani della natura che l’evoluzione comporta, é necessario per ’'uomo - che é spirito - adoperare dei veicoli. Sono questi veicoli che fanno di lui un essere complesso e composito, suscettibile di commettere degli errori, ma nello stesso tempo capace di elevarsi al di sopra di tutte le illusioni e di conquistare le pit alte vette. Egli & Pimmagine in miniatura dell’universo perché, in quanto spirito, si manifesta a se stesso per mezzo di sette differenziazioni. Per questa ragione, é descritto in Teosofia come un essere settuplice. Se ci limitiamo alla triplice divisione del’uomo, la divisione cristiana - corpo, anima, spirite - ¢ esatta, ma non saprebbe rispondere ai problemi della vita e della natura, a meno di non ammettere - cosa che essa non fa - che ciascuna di queste tre divisioni 8 a sua volta divisibile, permettendo cost di ottenere un totale di sette principi. I sette principi dell’uomo sono i seguenti: lo Spirito che si mantiene solo al vertice, poi viene l’anima spirituale o "Buddhi", come si chiama in sanscrito, Buddhi é, fra tutti gli altri principi, quello che partecipa maggiormente dello spirito, edé collegato alla mente, o "Manas" in sanscrito. Questi tre principi costituiscono nell'uomo Pautentica trinita, Paspetto imperituro, l'entita pensante reale, che vive sulla terra in altri veicoli, pid densi, che servono alla sua evoluzione. Al di sotto di questa trinita, per ordine di qualita, si trova il piano dei desideri e delle passioni, che é condiviso con il regno animale : sprovwvisto d'intelligenza, esso genera l’ignoranza derivante dallillusione. E’ distinto dalla volonta e dal giudizio e deve, di conseguenza, avere il suo posto in questa classificazione. Sul nostro piano si trova la vita bruta che si manifesta non come spirito, da cui estrae la sua esseuza, ma come energia e movimento. Essendo comune a tutto il mondo oggettivo e penetrando dappertutto, essa deve cosi avere il suo posto in questa classificazione; la parte di questa vita che l'uomo utilizza & abbandonata alla morte del corpo. Per finire, prima del corpo oggettivo vi é ii modello o il doppio dell involucro fisico esteriore. Questo doppio é il corpo astrale, appartenente al piano di materia astrale, meno denso delle molecole fisiche, ma di una struttura pid tenue, pid resistente ¢ suscettibile di una durata pid lunga. EB’ il modello originale del corpo; esso” peniette alle molecole fisiche di disporsi e di apparire oggettivamente su questa forma che le lascia andare e venire giorno dopo giorno, seguendo il processo incessante che si conosce, conservando sempre al corpo la sua forma ed il suo modello ', Questi quattro involucri o principi inferiori - desiderio, vita, corpo astrale e fisico - costituiscono la parte peritura e transitoria dell’uomo e non l'uomo stesso; essi formano, da ogni punto di vista, lo strumento che egli utilizza, che viene abbandonato al momento della morte come un vecchio _ vestito) ed @ ricostruito ad ogni nuova nascita con i materiali del grande serbatoio della natura. E’ la trinita permanente che costituisce ’uomo reale, il pensatore, Vindividualita che passa di dimora in dimora, acquistando esperienza ad ogni nuova nascita, provandone piacere e sofferenza secondo il merito delle sue azioni. Questo & l’'uomo che si trova al centro di questo complesso insieme, come una unita, PAnima-spirito vivente. Quest’uomo spirituale che & sempre esistito ed é intimamente implicato nell’evoluzione, é sottomesso interamente alla legge di causa ed effetto, per il fatto che egli stesso & proprio questa legge; Ja presenza stessa di quest’uomo, che del resto appare su . questo piano disponendo di una forza di carattere, di capacita di opportunita nella vita differentissime, deve essere spiegata cosi come la ragione di queste differenze, E’ la dottrina della reincarnazione che permette di risolvere tutti questi problemi. Questa dottrina pud riassumersi come segue : luomo considerato come pensatore, composto di anima, mente e spirito, occupa dei corpi successivi, vita dopo vita, sulla terra che é Ja scena della sua evoluzione e dove egli deve, obbedendo alle leggi stesse del suo essere, andare fino allo scopo di questa evoluzione una volta che essa ha avuto inizio. In ctascuaa delle sue vite é conosciuto dagli altri uomini sotto le fattezze di una certa persona, ma in tutta Pimmensita dell’eternita egli & in realta un unico individuo che ha in se stesso il sentimento di umidentita, indipendente da un nome, da una forma o da un gioco della memoria. Questa dottrina é la base stessa della Teosofia, perché spiega la vita e la natura. La reincarnazione costituisce un aspetto dell’evoluzione, perché significa reincorporazione e siccome Pevoluzione non potrebbe proseguire senza reincorporazione, essa & Pevoluzione stessa, nelle sua applicazione all’anima 1 Vedere L’Oceano della Teosofia di W.Q. Judge, Cap. V:"cosa é Ja cellula" [n.d.ed.]. umana. Questa dottrina fu conosciuta all’epoca che si assegna alla vita di Gest e fu insegnata nei primi tempi del cristianesimo. Oggi essa & tanto necessaria a questa religione quanto ad ogni altra, per permettere la spiegazione dei testi e riconciliare la giustizia di Dio con l’aspetto brutale ed implacabile della natura -e della vita nei confronti di un gran numero di mortali; essa getta una luce percepibile alla ragione su tutti i problemi che ci tormentano nel nostro viaggio attraverso questo mondo. La differenza immensa - e ingiusta se si adotta qualsiasi altra dottrina - che esiste tra il selvaggio e l’'uomo ¢ivilizzato, dal punto di vista capacita, carattere et opportunita dell’esistenza, non puo essere compresa che con questa dottrina; nella nostra societa, le differenze dello stesso genere non possono spiegarsi che attraverso la reincarnazione. Essa riabilita la Natura e Dio e purifica la religione dallinquinamento di cui TPhanno contaminata gli uomini che hanno postulato delle credenze che dipiagono il creatore come un demone. La vita e il carattere di ogni uomo sono il risultato della sua vita e dei suoi pensieri anteriori. Ogni essere é il proprio giudice, il proprio giustiziere, perché & con la propria mano che forgia arma che deve operare la sua punizione, e ognuno, attraverso la propria vita, conquista la ricompensa e si cleva a delle vette di conoscenza e di potenza, per il bene di tutti coloro che verrano dopo di Iui.Non vi é nulla che sia lasciato al caso o che arrivi come favore o in modo parziale, ma tutto & messo sotto il regno della legge. L’'uomo @ un peusatore e attraverso i suoi pensieri crea le cause che produrranno infelicita o felicité; perché sono i suoi pensieri che producono i suoi atti. Egli é il centro da dove proviene ogni perturbazione dell’armonia universale ed @ a lui, contro della perturbazione, che questa deve ritornare in modo da ristabilire equilibrio, perché la-natura opera sempre verso l’'armonia. L’uomo persegue senza posa una serie di pensieri che risalgono al lontano passato, producendo continuamente azione e reazione, Egli & cost respousabile di tutti i propri pensieri e di tutti i propri atti, ¢ questa responsabilité & totale; proprio il suo spirito é Pessenza di questa legge e provvede senza posa alla compensazione che conviene ad ogni perturbazione ed assicura l'adattamento:-di tutti gli effetti, Tale é la legge del karma o di justizia, chiamata: talvolta la legge etica di causalita. Questa fepee non é estranea alle scritture cristiane, perché Gest e San Paolo I'hanno entrambi chiaramente enunciata. Gest ha detto che saremo guidicati nella maniera in cui avremo giudicato e che saremo misurati con la stessa misura con cui avremo misurato gli altri. San Paolo ha,detto : “Fratelli, non abusatevi; non ci si burla affatto di Dio, perché quello che ['uomo semina lo raécogliera pure". E’ possibile seminare e raccogliere in tale maniera, soltanto se si ‘adottano le dottrine del karma et della, { reincarnazione. Che dire della morte e dell’al di 1a? Il cielo 2 o non é un luogo? La Teosofia insegna, conformemente a tutti i testi sacri, che dopo la morte l’anima arriva ad uno stato di riposo. Questo proviene dalla sua natura. L’anima & un pensatore ¢ durante la vita non pud realizzare e mettere in esecuzione tutte le miriadi di peusieri che nutri, nemmeno un infima parte di questi pensicri. Cost, dopo la morte, quando ha rigettato if corpo ed il corpo astrale - et quando si trova liberata dalla prigione delle passioni e dei desideri - te sue forze naturali si esprimono immediatamente, ed essa concepisce i suoi peusicri sul proprio piano, vestita di un corpo con una tessitura pid sottile delle precedenti, adatto a questo stato di esistenza e chiamato “"Devachan" “. E’ la precisamente lo stato che é all’origine delle descrizioni del cielo, comune a tutte le religioni, ma questa dottrina 6 molto chiaramente espressa nel Buddhismo e nel’Induismo. Lo state devachanico @ un periodo di riposo pecché, essendo assente il corpo fisico, la coscienza non si trova in questo stretto rapporto che essa ba cou Ja natura visibile uando é@ incarnata sul piano materiale. Questo tuttavia é uno stato di essistenza reale ¢ non pit illusoria della vita sulla terra; @ 1a dove Pessenza dei pensieri della vita corrispondenti a cid che -egli aveva di pil elevato, relativamente alle possibilita caratteriali dell'individuo, sboccia ‘ed & immagazzinata dall’anima e dalla mente. Quando. la forza ‘che anima questi pensieri 3 completamente esaurita, |’'anima é@ attratta una volta ancora verso la terra, verso il centro che corrisponde sufficientemente alla sua natura per permetterle di proseguire convenientemente la sua evoluzione. Questo passaggio attraverso stadi successivi si protrae fin quando l’essere si eleva, per delle esperienze ripetute, al di sopra dell’ignoranza e realizza in se stesso l'unita effettiva di tutti gli esseri spirituali. Alora egli accede a dei gradi pitt elevati e pid grandi, sul cammino dell’evoluzione. 2 Parola tibetana che significa felicita, o stato di beatitudine.[n.d.ed.}. La Teosofia non presenta un’etica nuova, perché per essa la vera etica & sempre la stesga, Ma nella-dottrina della Teosofia toviamo la base ragionevole e¢ filosofica dell’etica e della sua daturale messa in pratica. La Fraternita Universale sara realizzata agendo verso gli altri come vorreste che gli altri agissero verso di voi, e amando il vostro prossimo come voi stessi. Tale 6 la via che dobbiamo seguire,’ come |’hanno insegnata tutti gli Istruttori delle grandi religioni del mondo. Conferenza di W.Q. Judge al Parlamento Mondiale delle Religioni che si é tenuta a Chicago (U.S.A.) nel 1893 (n.d.ed). Imp. Compagnie Théosophie - Dépét iégal - ler ‘Trim. 1993 , @ Compagnie Théosophie 11 bis, rue Keppier 75116 Paris (France) @ Traduzione in italiano - Ciclo di Studi Teosofici - Roma I 7 Principi dell’uomo secondo la Teosofia’ . Spirito ATMA EGO DIVINE 6. Anima BUDDHI CHE SI - Mente MANAS REINCARNA 4. Corpo passionale corr cae KAMA-RUPA 3. Corpo astrale TERMINANO LINGA SARIRA 2. Vitalita con . PRANA 1. Corpo fisico - pupa | LA MORTE Il Settimo Principio @ puro Spirito ed @ in noi LA VERA PRESENZA DIVINA IMPERSONALE. DICHIARAZIONE ‘DELLA LOGGIA UNITA DEI TEOSOFI Il principio cui si ispira questa Loggia 6 una devozione indipendente alla causa della Teosofia, senza professare connessione con nessuna organizzazione teosofica. B! leale ai grandi Fondatori del movimento teosofico, ma non’ si occupa di dissensi o divergenze di opinione personale. Il lavoro cui ha posto 1 mano ¢ il fine che ha in vista sono troppo ‘impegnativi e troppo elevati per lasciarle il tempo o la propensione a . prendere parte a questioni marginali. Questo lavoro e questo fine sono la disseminazione dei. Principi Fondamentali della; Filosofia della Teosofia, e l'esemplificazione di tali principi nella pratica, mediante una pil effettiva consapevolezza del SH’, una piu profonda convinzione della F ratellanza Universale. : Essa sostiene che la Base di Unione inattaccabile tra i Teosofi, ovunque ¢ comunque situati, 6 "Ja comunanza di meta, Proposito. e insegnamento" e percid non ha né statuto, ne regolamento, né cariche sociali, il solo legame tra i suci Associati essendo quella Base. Ed essa mira a diffondere questa idea tra i teosofi per promuoverne {Unita. Essa considera quali ‘teosofi tutti coloro che sono dediti a servire *-veramente TUmauiita, senza distinzione di razza, credo, sesso, condizions 0 organizzazione, e : : Accoglie quale bénvenuti tutti coloro che condividoino gli scopi da ‘essa dichiarati ¢ che desiderano qualificarsi, mediante lo studio e altrimenti, ad essere meglio capaci di dare aiuto ¢ > insegnamento agli altri. . . Il veyo"Teosofo non appartiene ad alcun culto o scuola . sebbene appartenga ad ognuno e a tutti.

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