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AFRICA
1.1. GEOGRAFIA

L’Africa ha un territorio quasi tre volte l’Europa. Il territorio è prevalentemente formato da grandi
tavolati rialzati sul livello del mare con una zona orientale di importanza geologica: la Rift Valley, una
grossa spaccatura del territorio orientata da nord a sud in cui si trovano i maggiori rilievi montuosi e dei
grandi laghi. I monti più importanti che si trovano in questa zona sono: Ruwenzori, Kenya, Kilimangiaro.
Nella parte nord-ovest si trova la catena dell’Atlante e il deserto del Sahara. A sud-est di trovano i monti
dei Draghi.

La portata dei fiumi africani è variabile durante l’anno perché l’Africa non ha ghiacciai che inviano le loro
acque nei fiumi, ma questi si riempiono nella stagione delle piogge. I grandi fiumi sono: Nilo, Congo,
Niger, Zambesi. I grandi laghi si trovano nella zona della Rift Valley e sono: Lago Vittoria, Lago
Tanganica, Lago Malawi. Al centro c’è un grosso lago isolato chiamato Lago Ciad, destinato a
scomparire. Vi sono vaste zone aride occupate dai deserti.

Le coste sono poco frastagliate, in alcuni punti rocciose. Il golfo più importante è il Golfo di Guinea
sull’Atlantico. Le isole più importanti sono il Madagascar, le Seychelles, le Mauritius.

Fig. 1.1.1. – Carta fisica dell’Africa Fig. 1.1.2. – Rift Valley

1.2. - CLIMA

L’Africa è interessata dal clima equatoriale umido intorno all’equatore, dal clima tropicale intorno ai
tropici del Cancro e del Capricorno, dal tipo mediterraneo a nord e a sud:

- Clima equatoriale: caldo-umido, piogge abbondanti e temperature elevate. Vi sono le foreste


pluviali con vegetazione abbondante e fauna varia.
- Clima tropicale: caldo-arido, precipitazioni scarse con alternanza di stagione secca e stagione
delle piogge (variante del deserto).
- Clima mediterraneo: con vegetazione tipica della macchia mediterranea.

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Il Sahara è i più grande deserto del mondo e si trova nell’Africa del nord sotto la zona mediterranea. E’
caratterizzato da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Più a sud troviamo il deserto del
Namib e il deserto del Kalahari.

1.3. STORIA

L’Africa è considerata la culla dell’umanità (cioè il luogo dove sono nati i nostri antenati). Si sono trovati
i resti di australopitechi, di homo habilis, homo erectus e homo sapiens. Intorno alla valle del Nilo si
sviluppò la civiltà egiziana. Il centro del continente ha avuto una storia completamente diversa e si sono
sviluppate tribù nomadi e seminomadi. Dal XV secolo gli Europei cominciano a praticare la tratta degli
schiavi portando uomini africani nelle Americhe a lavorare.

Fig. 1.3.1. – Ricostruzione di Homo Erectus Fig. 1.3.2. – Ricostruzione di Homo Habilis

1.4. - POPOLAZIONE

La densità media è molto bassa perché molte zone sono disabitate. La crescita demografica è alta
anche se la mortalità infantile resta elevata e la durata media della vita è bassa. La popolazione è
concentrata sulle coste e nella grandi città. Vi sono tuttora malattie endemiche ed epidemiche in
conseguenza della denutrizione e della scarsità dei rimedi e della cultura medica. Per questi motivi
l’emigrazione è elevata.

Le città sono di recente costruzione, alcune molto grosse come ad esempio il Cairo. Nelle grosse città vi
sono delle grandi periferie chiamate “bidonville”, grossi agglomerati di baracche senza acqua potabile,
senza elettricità, con sovraffollamento di persone, strade in terra battuta e grossa diffusione di
malattie.

1.5. - POPOLI, LINGUE E RELIGIONI

Vi sono numerosi gruppi etnici e numerose lingue orali.

A nord vi sono popolazioni dalla pelle bianco-bruna di cultura araba. Nel deserto esiste la popolazione
dei Berberi.

Nell’Africa sub sahariana, vi sono popolazioni di pelle scura divisi in varie etnie tra cui i Bantu e i Pigmei
(foreste dell’Africa centrale).

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Nell’Africa meridionale vi sono gli Afrikaner discendenti bianchi degli olandesi che colonizzarono il sud
Africa. Le lingue sono molteplici a causa della molteplicità delle etnie.

A nord dell’Equatore, tra la popolazione di origine araba, è diffusa la religione islamica che è arrivata
anche in alcuni stati del centro Africa. Anche il Cristianesimo è diffuso in alcune zone dell’Africa come ad
esempio in Etiopia. In Africa vi sono molte religioni tribali, definite “animiste” perché i loro seguaci
credono che tutti gli elementi della natura abbiano un’anima. Il rapporto con la natura è fondamentale.

Fig. 1.5.1. – Costruzioni berbere Fig. 1.5.2. – Tenda berbera

Fig. 1.5.3. – I “berberi”: le più antiche popolazioni del


Marocco

Fig. 1.5.4. – Donna di una tribù dell’Africa

Fig. 1.5.6. – Tribù africana


Fig. 1.5.5. – Bambino che dorme nelle pelli di animale

1.6. - ECONOMIA
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L’Africa è ricca di risorse naturali come petrolio, oro, diamanti, ferro, manganese, ecc…. L’Africa è
divisa in tre parti:

1. Africa del Sud, la più ricca con uno sviluppo economico considerevole

2. Africa del Nord, in via di sviluppo con un’economia ancora debole e basata principalmente sul
turismo

3. Africa centrale, poverissima a causa dell’ aridità dei terreni, scarsità di acqua, forte incremento di
popolazione, analfabetismo, metodi di coltivazioni arretrati, scarsità di capitali e di manodopera,
dipendenza economica dai paesi più ricchi, diffusione di malattie.

L’attività prevalente è l’agricoltura di sussistenza (a livello familiare, senza grandi industrie che
producono). La manodopera africana ha un bassissimo costo e le multinazionali europee investono in
questo continente.

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