NESSUNO
MI PUÒ
GIUDICARE
(NEMMENO TU)
«Questa cover è il momento più bello
degli ultimi anni: un punto d’arrivo che vede
il mio corpo diventare un messaggio
per tutte le donne (e anche per gli uomini).
È ora di affrontare una nuova bellezza»
VANESSA INCONTRADA
D I O R . C O M OnLine 02 38 59 88 88
L A N U OVA E AU D E PA R F U M
INFINISSIME
Haute Joaillerie, place Vendôme dal 1906
Editoriale
di SIMONE MARCHETTI
mmaginate di entrare in un set fotografico discussione per diventare più inclusivo. Atten-
Il terrore, il senso di vergogna, la paura dei In molti chiamano questo movimento, que-
propri «difetti» riguardo al nostro corpo (mol- sto cambiamento nella percezione di sé, Body
to più del pudore) ci attanagliano così tanto da Positivity: nei prossimi giorni, oltre le pagine di
diventare una delle prigioni più intricate e do- questo giornale, i nostri social e il nostro sito si
lorose da cui evadere. trasformeranno in un simposio in cui discutere-
mo e analizzeremo questa nuova tendenza con
Abbiamo voluto questa copertina e abbiamo interviste live, approfondimenti e anche inter-
chiesto a Vanessa Incontrada di posare nuda venti da parte di chi ci segue.
per noi per riflettere su questo tema: ovvero,
sulle implicazioni del concetto classico di bel- Non perdetevi, quindi, quello che troverete
lezza sulle nostre vite. La questione è compli- nelle prossime pagine e tutto quello che affron-
cata, vede il corpo delle donne in prima linea teremo online: in un certo senso, alla bellezza,
e annovera tutto quello che ci è stato insegna- una chimera, un mito che tutti inseguiamo, sta
to con libri, spot, film, moda, cartoni animati e succedendo quello che è successo alla Terra
condizionamenti sociali, culturali e famigliari dopo la scoperta dell’America da parte di Cri-
dagli anni Cinquanta a oggi. stoforo Colombo: là dove si pensava finisse il
mondo, ne è iniziato un altro. Perché là dove si
In questo numero troverete pareri e pen- credeva finisse la bellezza, forse (e io dico final-
sieri (soprattutto di donne) che riflettono su mente) ne sta sorgendo una tutta nuova.
un concetto, quello della bellezza, che per la
prima volta dopo tanti anni viene messo in Buona lettura
FOTOGRAFIE
DALL’ALBUM DELLA FELICITÀ
7 OT TOB RE 2020
di ESHKOL NEVO
E
sco da casa e comincio a correre. Non sono sicuro giardino dove mi sta aspettando. I miei passi sono leggeri.
che oggi riuscirei a correre una distanza simile. La Mi sento trasportato sull’onda del desiderio.
città in cui sono cresciuto è costruita su un monte. In cima alla salita la vedo, allarga le braccia aspettando-
La strada da casa mia al giardino pubblico sotto casa di mi, io mi sento nel corpo il nostro abbraccio qualche se-
lei non è breve, ed è tutta salite e discese. Ma questo non condo prima che si compia davvero.
mi ferma. Non ci siamo visti per due settimane perché è
stata in Ungheria con la famiglia, e prima che uscissi da DUE
VANITY FAIR
R
casa mi ha detto, «muoviti, ti aspetto». Non sono sicuro che iesco a far ridere mia moglie. È piegata in due dal
oggi sentirei così forte la mancanza di qualcuno. Mi man- ridere in un bar di studenti a Cracovia. Preferisco
ca l’odore dei suoi capelli. Il tocco delle sue mani. Il suo pensare che non è perché ha bevuto cinque bic-
umorismo crudele. Mi manca persino il suo nome A-y-a- chieri di vino. Qui il vino costa pochissimo. Tutto qui costa
l-a. Con tutta quella nostalgia le mie falcate si allungano, pochissimo. E noi non smettiamo di stupircene. Mia moglie
sto già passando davanti al centro commerciale che si trova mi tocca il braccio mentre parla. Non ricordo quand’è l’ul-
a metà strada fra lei e me. tima volta che ha civettato con me. In Israele facciamo ses-
Ci siamo baciati per la prima volta solo pochi mesi fa, so solo una volta alla settimana. Sempre di venerdì. A volte
ma la data in cui si arruolerà è vicina, minaccia di dividerci, mentre lo facciamo sento che i suoi pensieri sono altrove.
accelera tutto. A volte, soprattutto in quest’ultimo anno, non sono sicuro
Abbiamo entrambi diciott’anni. Ho due mesi per sco- che mi ami ancora. Ho l’impressione che in cuor suo mi
prire cos’è l’amore. accusi di non vivere la vita che vorrebbe. Quando usciamo
* dal bar cade una pioggia leggera e prendiamo un taxi per
Contro ogni probabilità, resteremo insieme anche dopo rientrare in albergo. In taxi mia moglie si stringe a me per il
che lei sarà partita militare. Solo quando si congederà, le freddo e io le poso una mano fra le cosce. Quando arrivia-
FOTOGR A FI E
cose cominceranno a incrinarsi. Continueremo ad abitare mo in camera si sfila il cappotto bianco. Dalla grande fine-
nello stesso monolocale in affitto, ma ognuno prenderà una stra dietro di lei si vede il quartiere di Cracovia che un tem-
direzione diversa. Smetteremo di stimarci. Smetteremo di po era il ghetto ebraico. Mi avvicino. Ci baciamo, un bacio
fare l’amore. Smetteremo di credere che avremo dei figli lungo e morbido. Nel frattempo penso che, casualmente,
insieme, con i suoi riccioli e il colore dei miei occhi. Una anche oggi è venerdì. Facciamo l’amore con piacere, in un
notte butterò tutti i miei vestiti in due sacchi della spazza- unico lungo movimento continuo. Lei viene due volte e io
tura e me ne andrò, sperando che lei mi preghi di tornare. mantengo l’erezione. Non si precipita in bagno subito do-
Non mi pregherà. Si sposerà con un altro. E si trasferirà in po come al solito, e restiamo abbracciati a chiacchierare. Il
Australia. Io resterò a vivere nella città con le case costru- letto dell’albergo è grande e non c’è la fessura che divide
ite sulla costa del monte. Ma al momento di tutto questo i due materassi. Spero che il brutto periodo sia alle nostre
non so niente. spalle. Ma ho paura di gioire troppo presto.
ESHKOL NEVO è nato da lui fondata. Tra i suoi romanzi: ha pubblicato Vocabolario
a Gerusalemme nel 1971. Nostalgia, La simmetria dei dei desideri, nato dalla rubrica
Laureato in Psicologia a Tel Aviv, desideri e Tre piani (che sarà tenuta su Vanity Fair.
allievo di Amos Oz, insegna presto un film di Nanni Moretti). La sua traduttrice dall’ebraico
scrittura creativa nella scuola Sempre con Neri Pozza è Raffaella Scardi.
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Vanity Fair
VISIONI
QUELLO CHE È NON È QUELLO CHE SEMBR A
V I S ION I
paghi è perché il prodotto sei tu e che dentro alla Rete
Ora Daria ognuno trova una realtà modellata sui suoi gusti e orien-
di DARIA BIGNARDI tamenti e che se non vive nella realtà rischierà poi di far
molta fatica a entrare in relazione con chi è diverso da lui.
Sentirlo dire da loro, che i social li hanno inventati, fa più
effetto. Chi sa poco di questi temi alla fine del documen-
tario è angosciato e come minimo corre a disattivare le
notifiche, quando non si cancella dai social e requisisce gli
smartphone ai figli. Ma non è di The Social Dilemma, che
THE SOCIAL DILEMMA/1 ho trovato a tratti gradevole e interessante e a tratti super-
ficiale − fa un bel pasticcio catastrofista mescolando fake
he si tratti di smart working o di The Social Dilem- news, social e temi ambientali −, che voglio dire.
VANITY FAIR
Le donne facevano le riunioni su Skype mentre aspet- ci frega proprio perché ci consente di farne troppe, e rischia
tavano i figli fuori da scuola, la spesa on line sull’autobus di rincoglionirci. E sappiamo che non c’è molto da fare per
per andare in ufficio e la telefonata alla collega dal bagno scamparla, se non usare il buon senso. Penso che l’uomo
ben prima che il Covid glielo imponesse, così come chie- del futuro sia donna: meglio programmata per vivere in
devano ai familiari di spegnere i cellulari durante la cena questo mondo imprevedibile in cui la predisposizione alla
anni prima che il documentario del momento suggerisse flessibilità, al cambiamento, alla concretezza e a un senso
di farlo. di profonda connessione col resto dell’umanità, con gli ani-
Il documentario è The Social Dilemma (Netflix), che mali, con le piante, con tutto il pianeta, sono indispensabili.
parla di come i social condizionino le vite. La cosa buona Una connessione vera, non virtuale, quindi una relazione.
è che gli intervistati sono ingegneri informatici e dirigenti L’unica delle persone intervistate in The Social Dilemma
pentiti di Facebook, Pinterest, Google o personaggi come che non dice Moriremo tutti ma Io nonostante tutto sono
Jaron Lanier, l’autore di Dieci ragioni per cancellare subito ottimista è Bailey Richardson di Instagram: una donna.
7 OT TOB RE 2020
desiderosi di ripopolare quelle strade ancora tutta piena d’arcobaleno e
orfane di macchine in fila indiana di «ANDRÀ TUTTO BENE», ho
nelle ore di punta e oltre, giusto? preso la macchina, ho percorso la
Era il mese di aprile quando da ben solita strada e al semaforo col giallo
trenta giorni non si poteva stare mi sono fermata perché mi sono
fuori senza un cane (non metafora, ricordata delle strade deserte e noi
proprio l’animale), senza andare dai balconi e di «Che fretta c’era
a fare la spesa, senza altri mille maledetta primavera» e... beeeep
Io disordinaria senza ma con l’aggiunta di aver beeeeep beeeeeeeeep... «C’hai le
Cosimo Buccolieri, Mattia Zoppellaro
I
l mondo durante il lockdown il mondo con ambizioni nuove fatte donna e non ti conviene...vai va...
era... tutti uniti in un unico di rispetto e comprensione? Sì? Ah, cogliona!»... un omaccione ha urlato
arcobaleno, preoccupati della ok... perché... Questa mattina di dalla sua auto ruggente e in calore,
vita del nostro «vicino», solidali un nuovo settembre, uscita di casa praticamente già sopra la mia.
dai balconi, sorridenti e canterini, sempre con quella promessa d’amore, Il mondo... dopo il lockdown.
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Vanity Visioni
Parola di Dago liquida come «setta». La verità è un’altra, molto più amara:
di ROBERTO D’AGOSTINO il cosiddetto «Lucifero» aveva la fila di fanciulle e bonaz-
zi davanti alla porta di Ares Film, tutti affamati come lupi
della steppa di acchiappare una comparsata, divorati dal-
la libidine di diventare famosi. Una Babilonia di scosciate
stelline e di tartarugati stalloni che, davanti alle inventive
TARALLO TORNA, «sceneggiature» dell’Alberta (come veniva chiamato nello
7 OT TOB RE 2020
I
n virtù di quell’istinto depravato che ci fa talvolta met- anima pia osservava che non si può recitare con una se-
tere il naso sotto le coperte per sentire l’odore di un mi-paresi facciale rispondevano: «Esticazzi! Se ce l’ha fatta
peto» (Gustave Flaubert), l’Italia social-televisiva non lei, ce la farò anch’io!». Così, per ben tre anni la signorina
si è persa la puntata del Grande Fratello dove due vip (per sicula Adua Del Vesco, che oggi frigna di «setta», era stra-
mancanza di prove), Adua Del Vesco e Massimiliano Mor- felice di «recitare» da «fidanzata felice» del gay Gabriel
ra, si sono lasciati andare a dei racconti shock sui loro esor- Garko. Ma salvo rare eccezioni, il termine celebrità
di in cui entrambi sono stati «soggiogati» da una persona ha sempre più la durata del chewing-gum. Quando poi
cattiva («Lucifero in persona», dice Morra), che li ha con- svanisce il sapore zuccherino, la gente lo sputa. Avanti un
vinti a staccarsi da ogni tipo di affetto, motivo per il quale altro. Fallita un anno fa la società Ares Film di Tarallo, sui-
i due poverini hanno dovuto affrontare poi un percorso di cidatosi il suo socio e grande sceneggiatore Teo Losito, la
psicanalisi, zen e teologia. Morra ha proseguito: «Tu non scuderia dei Garko, Morra, Adue etc. è sparita in un cono
hai idea della cattiveria di quella persona». E la Del Vesco d’ombra. Certo che è dura, durissima, dopo salamelecchi
replica: «Io ce l’ho perché l’ho vissuta sulla mia pelle... per e fiumi di inchiostro, diventare una gallina lessa, sbattuta
questo io mi incazzo, perché vorrei… vorrei giustizia». in un «carrello di bolliti misti». Oggi, ripescati dal luciferi-
Il «Lucifero» si chiamerebbe Alberto Tarallo, a partire no Signorini, questi «celebro-lesi» sputano sul piatto dove
VANITY FAIR
dalla seconda metà degli anni ’90 uno dei più famosi pro- hanno mangiato solo grazie al talento da Zanuck della mu-
duttori di fiction televisive, tutte interpretate (con una sola tua dell’Alberta, con Garko a racimolare l’ultimo sostan-
espressione) dalla sua scoperta Gabriel Garko. zioso cachet confessando che la storia con Adua era solo
Grande seguace dello star-system di Hollywood, dove i «una favola». Tarallo torna, tutto è perdonato.
Rock Hudson e le Greta Garbo nascondevano nell’arma- P.S.
dio la loro omosessualità e convolavano a nozze, Tarallo si Ero presente all’incontro tra il produttore Giovanni Ber-
inventò la mascolinità di Garko facendolo accoppiare (nei tolucci e una giovane Francesca Dellera, al suo primo ciak.
servizi fotografici per rotocalchi familiari) prima con Eva Il film in ballo era Capriccio di Tinto Brass. La fanciulla fa
Grimaldi, poi con Manuela Arcuri, infine con Adua Del presente che mai girerà una scena in cui deve alzare la gon-
Vesco. Naturalmente tutti personaggi che facevano par- na e fare pipì in strada. «Allora potevi studiare», fu la repli-
te della sua casa di produzione Ares Film, che oggi Adua ca: secca come un cassetto chiuso con una ginocchiata.
T
he Social Dilemma, il docu- immagini delle migliaia di computer tifo, soltanto le notizie ultra sempli-
Claudio Porcarelli, Nicola Ughi
mentario Netflix di Jeff Or- ricoverati nei sotterranei dei famo- ficate che dànno ragione a Salvini o
lowski che tutti hanno visto si giganti del web, da Facebook a Di Maio, e tutte le altre non potranno
e di cui tutti parlano, non mi ha con- Google, restituiscono uno spaven- che essere parte del complotto dei
vinto molto. Le diaboliche tecniche di toso sapore distopico, e spiegano cattivi. Ma in fondo sapevamo anche
ipnosi di massa denunciate dai pentiti che l’uomo non cambia, cambiano questo, come sappiamo che se c’è una
della Silicon Valley (felice definizio- soltanto i mezzi a sua disposizione. truffa corriamo a farci truffare, salvo
ne di Adele Sarno) per incollarci agli Saperlo è il primo passo per sfuggire poi fare gli offesi.
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BOUTIQUE | Via Gesù 3, Milano
Sommario
n. 40 — 7 Ottobre 2020
COPERTINA
42 99
NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE
(NEMMENO TU)
Vanessa Incontrada, 41 anni,
fotografata da Max Vadukul.
74 37
Direttore Responsabile
SIMONE MARCHETTI
Ci accontentiamo Chief Revenue Officer
FRANCESCA AIROLDI
semplicemente del meglio Sales & Marketing Advisor
Vicedirettore e creiamo i migliori prodotti ROMANO RUOSI
MALCOM PAGANI
editoriali. Per questo Brand Advertising Director
Direttore Moda Eventi e Progetti Speciali abbiamo Vanity Fair, MICHELA ERCOLINI
Brand Advertising Manager
CRISTINA LUCCHINI il settimanale leader BENEDETTA BATAZZI
in Italia, Vogue, il mensile Content Experience Unit Director
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Art Director ELISA ARDENI
più autorevole. Digital Content Unit Director
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Web Editor VERONICA BIANCHINI Per questo siamo l’editore Advertising Marketing Director
italiano più seguito sui social. RAFFAELLA BUDA
Ufficio Centrale ELEONORA PLATANIA Caporedattore Moda e Oggetti Personali:
SILVIA NUCINI (Storie) Caporedattore
Per questo ogni mese MATTIA MONDANI Direttore
SILVIA BOMBINO (Presente) Vice Caporedattore raggiungiamo 16 milioni Beauty: MARCO RAVASI Direttore
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di donne. Tradotto ROMANO RUOSI ad interim
NINA VERDELLI in una parola, Qualità. Arredo e Design: CARLO CLERICI Direttore
Digital and Data Advertising Director:
Moda
In due parole, Condé Nast. MASSIMO MIELE
Digital Sales:
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Centro Nord:
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Mercati Esteri: MATTIA MONDANI Direttore
Uffici Pubblicità Estero - Parigi/Londra:
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MARISA ZANATTA
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Reparto Artistico
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ANDREA BRINDISI, MARIANNA CISTERNINO, EDIZIONI CONDÉ NAST S.p.A.
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LaMer.eu/it #LoveLaMer
Vanity Presente
PRES EN T E
RAGAZZINI Visalli non lo acchiappasse e, anche prima di dire che qualcuno è morto
Aurelio Visalli, di anni 40, sottufficiale grazie al salvagente, non lo aiutasse a per salvare me, cazzate». E il suo ami-
della Guardia Costiera, sposato con mettersi in salvo. Ma, mentre fa que- chetto: «Sono vivo, merde. Ve la rac-
Tindara, due figli di 11 e 6 anni, ve- sto, un’onda lo travolge e lo anne- conto io la verità. Io sono riuscito ad
de nel mare grosso due ragazzini che ga. Il cadavere sarà recuperato dopo uscire e a chiamare il 118, il mio amico
cretinamente si sono avventurati in ventiquattr’ore. si è aggrappato ad una boa». Il web li
acqua nonostante la burrasca. Si tuffa Intanto, il ragazzino salvato, appena ha poi massacrati, la famiglia li ha co-
a sua volta per salvarli, portando con arrivato a casa, posta su Instagram e stretti a far marcia indietro, sconcerto
sé un piccolo salvagente. su Facebook: «Ragazzi apposto, sono e vergogna rimangono.
Uno dei due è intanto riuscito a gua- sano e salvo. Mentre facevo le caprio-
dagnare la riva, ma l’altro, aggrappato le in spiaggia, a me e al mio amico ci ELEZIONI
a una boa, è spaventosamente sbal- prende in pieno un’onda e mi trascina Salvini, dopo le Regionali, ha più
VANITY FAIR
lottato dai marosi e finirebbe male, se al largo, nessuno si è buttato, quindi consiglieri di prima e ha preso voti
L’IMMAGINE/1
7 OT TOB RE 2020
Riccardo Musacchio, Getty Images
Le centinaia di balene spiaggiate sulla costa di Macquarie Harbour nella Tasmania occidentale, regione dell’Australia meridionale. Ne sono morte
380, ne sono state salvate 50, altre 30, mentre scriviamo, sono vive. Non si sa che cosa abbia fatto perdere l’orientamento a quelle poverette.
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Vanity Presente
L’IMMAGINE/2
parlamentari saranno quindi ridotti CASO SUÁREZ
da 915 a 600. Ma nel voto delle Regio- La Juventus ha troppi calciatori stra-
nali il M5s ha raccolto pochissimo, sic- nieri, dunque per acquistare dal Bar-
ché il taglio dei parlamentari colpirà cellona il campione Luis Suárez biso-
soprattutto i Cinque Stelle e i giornali gnava che questi acquisisse la cittadi-
si sentono autorizzati a scrivere che il nanza italiana. E però per acquisire
loro è ormai un partito in via di estin- la cittadinanza italiana era necessario
7 OT TOB RE 2020
un signore di Fratelli d’Italia), è usci- L’ex cardinale nega che nel suo mo-
to dalle urne rafforzato, proprio per do di operare vi fossero intenti men ULTIME SUL CORONAVIRUS
il fatto che Salvini non ha raggiunto che caritatevoli, ma intanto uno scan- I morti nel mondo hanno superato
i suoi obiettivi. Il governo Conte sem- dalo, vero o presunto, è scoppiato, la il milione, l’Italia i 300 mila contagi
bra dunque saldo, se non fosse che polemica è a mille e il Papa è, come dall’inizio della pandemia, il Paese
l’unità dei grillini è a rischio: Di Ma- sempre più spesso negli ultimi anni, messo peggio sono gli Usa (più di 200
io ha vinto il referendum 70 a 30, e i accusato da destra e difeso da sinistra. mila morti), tampone obbligatorio
per chi arriva da Parigi e per chiunque
LA FRASE sbarchi a Capodichino, in Inghilterra
per i prossimi sei mesi pub e ristoranti
«Il mondo della moda dovranno chiudere alle 22, in Campa-
nia, in Calabria e Sicilia mascherina
è talmente avanti da non sapere obbligatoria anche all’aperto.
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7 OT TOB RE 2020
VANITY FAIR
COPERT I N A
SELF CONFIDENCE
Vanessa Incontrada, 41 anni. Nata a Barcellona, vive in Italia da molti
anni. Recita in tv, cinema e teatro. Ha un figlio, Isàl, di 12 anni.
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Vanity Copertina
IL CORPO
DI TUTTE
LE DONNE
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L
Vanity Copertina
7 OT TOB RE 2020
qui, a questa cover in cui posa nuda e a questa intervista in spacco la faccia».
cui ancor più si spoglia di ogni pregiudizio. Forse anche di È mai capitato che qualcuno le facesse del male?
qualche paura. «Sì. E ha volte l’ho fatto pure io ad altri».
«Mia madre e mio padre erano artigiani e vendevano pu- renza si è aggiunto lo spirito ribelle e anche un po’ egoista di
pazzi di tela alla Fiera di Barcellona. Accanto a noi c’era una quell’età. Diciamo che non ero proprio la persona più sim-
bancarella di altri commercianti: uno di loro insisteva con patica con cui stare. Rimpiango di non aver trattato bene i
mia madre. Diceva: “Vanessa è molto bella, ha delle possibi- miei genitori in quel periodo. Però quando finisce un’era, so-
lità, parlane con qualcuno”. Così fissiamo un appuntamento prattutto un’era d’amore, è sempre difficile. Prima c’era una
in un’agenzia di modelle che mi iscrive a un concorso di bel- famiglia, poi eravamo solo tre donne: io, mia sorella e mia
lezza. Mi ricordo che mi sono presentata con gli abiti di mia madre».
madre, mi sentivo ancora una bambina. Finisce che vinco il E quando altri hanno fatto male a lei?
concorso e mi ritrovo a Milano, sotto la pioggia. È stato l’i- «Nel 2008 è nato mio figlio Isàl. La maternità, come per altro
nizio dell’avventura. Tutta la mia vita è girata così, come per succede a tutte le donne, trasforma il tuo corpo. E il mio si
caso, come se fossero le cose a cercare me». trasformò molto. Partirono le critiche. Critiche feroci. Criti-
Lo ripete sempre nelle interviste: sono le occasioni a cer- che crudeli. Si dice sempre che i peggiori attacchi arrivino da
care lei, non lei le occasioni. chi conosci. Io non la penso così: le parole che mi ferirono
«Guardi, succede ancora oggi. Pensi che con Pupi Avati, che di più arrivarono da persone sconosciute. Ero delusa e diso-
nel 2003 mi scelse per Il cuore altrove, non feci neppure il rientata: ma perché essere così cattivi?».
provino. Anzi, ora che ci penso, non ho proprio mai fatto nes- Come si incassa il colpo dell’odio?
sun provino. E se oggi qualcuno mi dicesse che devo farne «Come quando vieni abbandonato dopo una storia d’amore:
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Vanity Copertina
prima c’è la rabbia, poi il dolore e poi arriva l’indifferenza. riguardava più me, ma tutte le donne. E che se potevo mette-
All’inizio c’è questa rabbia feroce che non capisci, poi i mille re a disposizione di altre la mia esperienza, be’ era arrivato il
perché che ti porta il dolore. È come una punteggiatura della momento di farlo».
sofferenza che finisce con l’indifferenza». Infatti sono tante le donne oggi che trovano il coraggio
Com’è stato, poi, tornare sulle scene con un corpo che era di mostrarsi nella loro unicità, magari diversa dai canoni
cambiato? estetici che hanno imperato fino a oggi…
«Ho partorito Isàl a Barcellona una sera che, lo ricordo be- «Sì, e lo trovo bellissimo. Come trovo preoccupante che nel
COPERT I N A
nissimo, c’era il concerto di Bruce Springsteen. Se chiudo gli 2020, immersi nella rivoluzione tecnologica, si sia ancora fer-
occhi, sento ancora la musica che entra dalle finestre. Quan- mi a canoni estetici del secolo scorso. Perché non riusciamo
do me l’hanno messo in braccio, mi sono sentita felice come ancora a emanciparci? Anche nel cinema si sono fatti passi in
non mai. E anche, finalmente, meno preoccupata di me e del avanti. Penso a un’attrice su tutte: Kate Winslet. L’abbiamo
mio corpo: c’era lui e lui era il mio unico pensiero. Ma dopo ammirata in tutte le sue forme, in tutte le sue taglie, in tutti
10 giorni dal parto, a causa di impegni di lavoro che mi ero i suoi ruoli. Certo, anche io sono cresciuta con il culto delle
VANITY FAIR
presa, sono salita con Isàl su un aereo verso l’Italia. Conser- top model, se le ricorda Claudia Schiffer, Linda Evangelista,
vo ancora il biglietto di quel volo. Insomma, arrivo sul set di Christy Turlington? Però anche qui, oggi il mito della bellez-
uno spot pubblicitario. Nel camper che fungeva da camerino, za è messo in discussione. Così come quello della diva e in
mi portano i vestiti da provare. Li passo tutti in rassegna e un certo qual modo della celebrità. Allora, mi chiedo, cosa ci
non me ne entra nemmeno uno. Dico, neanche uno. Senza tiene così ancorati al passato?».
rendermene conto, senza riuscire a controllarmi, scoppio in Forse lo sguardo degli uomini, o, meglio, di chi dovrebbe
un pianto così sonoro che mi sentono tutti. Sa che cosa mi ha desiderare le donne?
aiutato?». «Guardi, io non vedo un vero problema nello sguardo degli
Me lo dica lei. uomini. Diciamo che la cosa che mi fa più pensare è la cat-
«Non lo scorderò mai. Giorgio Panariello era protagonista tiveria di certe donne, piuttosto. Invece di essere complici e
con me su quel set. Arriva, mi abbraccia e mi sussurra parole solidali, a volte ti giudicano in una maniera così spietata da
così belle che ricorderò per sempre. L’abbraccio di Giorgio farti riflettere. Personalmente devo dire che sono fortunata,
fu come quello di una madre, lo stesso abbraccio che mi vie- perché ho un pubblico femminile che invece apprezza ogni
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ne voglia di dare a me stessa quando riguardo certe appari- centimetro della mia bellezza. E anche questo mi fa pensare».
zioni del passato. Cos’è successo poi su quel set? Quello che Qual è il complimento più bello che le hanno fatto ultima-
succede nella vita di tutte le donne. A volte prendi peso, altre mente?
lo perdi. Un mese sei a dieta e vuoi perdere quei tre chili, «A Cosenza, dove sto girando un film, alla fine delle ripre-
un altro ti senti a posto con te stessa. Siamo donne, il nostro se mi concedo a foto e chiacchiere col pubblico. È epoca di
corpo funziona così. È naturale, va accettato e va soprattutto Covid, quindi stiamo tutti a distanza e in sicurezza. Però ogni
rispettato. Nessuno ti può né ti deve giudicare». tanto, qualche donna si avvicina e mi dà una carezza sul viso.
Lei parla del corpo delle donne, ma questo argomento non In quel gesto semplice arriva chiaro ed evidente il messaggio
riguarda anche quello degli uomini? che si dovrebbe indirizzare a ogni donna, al corpo di ogni
«Oh sì. Eccome se li riguarda. E sa che cosa c’è di nuovo? A donna: affetto, gentilezza, rispetto, protezione. Per me quel
me sembra che gli uomini siano diventati più narcisisti delle gesto è il miglior complimento. Poi, una volta, una signora di-
donne. Io li vedo nei centri estetici, e molti medici chirurghi ciamo un po’ vigorosa, mi tirò addirittura tre schiaffetti sulla
mi dicono che iniziano ad avere più clienti maschi che fem- guancia. All’inizio ci sono rimasta di stucco, ma poi guardan-
mine. Io mi chiedo: ma cosa sta succedendo?». do il suo viso ho capito che era un gesto di affetto materno.
Parliamo di quello che è successo a lei: quando ha fatto “Bella sei!”, mi disse come se stesse parlando a sua figlia o a
davvero pace col suo corpo? sua nipote».
«Poco tempo fa. Per l’esattezza quando ho recitato il mono- E gli uomini che complimenti le fanno?
logo in televisione. Mi sono sentita a casa, a mio agio, pro- «Mi dicono: sei bellissima. Ecco, “Ah bona!” non me lo dice
tetta. E ho finalmente capito che la battaglia del corpo non mai nessuno. Preferiscono: “Sei dolcissima”».
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VANITY FAIR
Arriviamo a questa cover. Dove si trova il coraggio di po- non esiste. Diciamo che non voglio fare questo mestiere a
sare nudi, così come si è? vita, sai che palle?! Vorrò godermi gli attimi che naturalmen-
«Faccio un passo indietro. Se potessi tornare alle prime offe- te perdi quando lavori: la mia casa, i miei cani che saranno
se ricevute, direi a quella Vanessa di aspettare. Di aspettare diventati vecchietti, gli ulivi che continuo a piantare. Mio fi-
perché tutto passa. Le direi di credermi, perché diventerà più glio sarà un uomo, quindi, be’ insomma avrà la sua vita. Poi,
forte, più vera, conoscerà una nuova Vanessa: migliore, più certo, domani magari casco, mi spacco la testa e via. Vede che
fiera di sé. Questa cover per me è forse il momento più bello guardare troppo il futuro non serve?».
degli ultimi anni. Un punto d’arrivo che vede il mio corpo Da dove le viene questa leggerezza, questo umorismo? Da
diventare un messaggio per le altre donne: affrontiamo una dove arriva il sorriso dell’Incontrada?
nuova bellezza. In un certo senso è come quando Cristoforo «E che ne so! Forse dai miei genitori: in casa si rideva sem-
COPERT I N A
Colombo ha scoperto l’America in un luogo dove tutti pensa- pre. Però sa cosa le dico? Bisogna ridere. In famiglia, tra gli
vano finisse la Terra. Ecco, oggi dobbiamo cercare la bellezza amici e soprattutto in coppia. Tutti a preoccuparsi delle cor-
dove tutti pensano finisca». na, invece sa di che cosa bisogna preoccuparsi davvero? Di
Ci parli invece del suo momento più difficile. ridere. Se non ridi con chi ami, allora c’è un problema grande.
«Ultimamente, una mia grande amica si trova ad affrontare Ridere e piangere insieme è fondamentale. Se non lo fai, c’è
un serio problema di salute. Siamo un gruppo unito, ci fac- qualcosa che non va».
ciamo sempre forza a vicenda. È la prima volta che vivo da
Una produzione in esclusiva per Vanity Fair
vicino un dolore così: un conto è sentirlo raccontare, un altro È Tempo di lettura: 10 minuti
vederlo sulla pelle di chi ami. Si impara a essere impotenti.
E non è facile. Ci sono attimi di silenzio, attimi in cui devi
ascoltare, altri in cui devi stare zitta, altri ancora in cui devi
lasciarla tranquilla. Alla fine impari a rispettare ogni singolo
istante della persona che soffre. E a starle vicino sempre e
comunque. In queste situazioni non devi mai chiedere. Devi Pagg. 24-25 e 28: tubino in pizzo, DOLCE & GABBANA. Sottoveste,
dare. Punto». INTIMISSIMI. Pag. 27: camicia, DOLCE & GABBANA. Styling Martina
Antinori. Ha collaborato Camilla Fioravanti. Make-up Arianna Campa@
Dove sarà Vanessa in futuro? Closeupmilano using Kiehl’s Vital Super Serum. Hair Irene Greco@
«E chi lo sa. Io il futuro non lo guardo, non lo vedo, per me Irenegrecomilano. Manicure Carlotta Saettone@W-MManagement.
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densità e luminosità ritrovate. La pelle è radiosa, visibilmente più bella.
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Vanity Copertina
V
iviamo di pregiudizi. Il più tenace è quello estetico: Tutankhamon, e un ego sterminato, una gran voglia di domi-
ridiamo di Rigoletto e amiamo la Gioconda. È sta- nare, legiferare, castigare, creare regole e punire chi non le
ta dura la dittatura della perfezione. Quel modello segue. Prima regola: le donne non devono mai parlare male
femminile impossibile che i media ti sbattevano in faccia, e di una donna. Io sì: non sono sessista, non amo e odio secon-
se non avevi il fisico di Sharon Stone ti sentivi uno straccio. do il genere, gli stronzi sono trasversali. Poi si scaglia con-
Palestre, diete crudeli, ci siamo massacrate per inseguirlo. E tro Diletta Leotta perché incarna la Barbie, che dev’essere
le discriminazioni? Prima una comica doveva essere brutta estirpata dalla testa dei maschi. Ma come, ti batti per la li-
e vecchia: per far ridere, doveva far ridere di sé. L’ideale era bertà d’espressione fisica e fai le crociate contro un modello
Tina Pica (Monica Vitti e Franca Rame erano tollerate per- diverso dal tuo, che diventa l’unico ortodosso, e lo vuoi im-
VANITY FAIR
ché mogli di geni). Poi, la rivoluzione delle belle: Guzzanti, porre. Non voglio modelli! Che le donne si rilassino rispetto
Cortellesi, Raffaele. alla superdonna da copertina è un bene, purché non diventi
E nasce il movimento body positive, che rivendica il di- una religione cui bisogna convertirsi a forza.
ritto all’imperfezione rispetto ai canoni classici, e sprona le Non voglio passare dalla dittatura delle magre alla ditta-
donne ad accettarsi, a sentirsi belle come sono. Una sgrul- tura delle abbondanti, da una retorica a un’altra. Obiettivo
lata ai pregiudizi, che ha dato forza a tante donne diventan- audace eliminare la distinzione fra brutto e bello, formata
do fashion, orgoglio, manifesto. Nessuno ti può più dire sei in migliaia d’anni. Non basta annunciarlo sui social, e non si
brutta. E tutto questo ha la nobiltà dell’utopia. ottiene a mano armata. Un modello imperfetto è folle come
Poi vedo un’attivista body positive in tv, che predica la uno di perfezione. Tira un’aria da mordacchia (la museruola
donna al naturale, ma ha i capelli blu ed è truccata come che si metteva ai bestemmiatori), non si può dire più: bel-
lo, brutto, grasso, racchio, alto, magro, chiappone, capelluto,
pelato, ehi bella bionda – e la letteratura? E Céline, Joyce,
Rabelais? E il paradosso, e l’ironia? E l’umorismo, che in-
sieme all’amore è la nostra unica trascendenza? C’è sempre
una categoria pronta a offendersi, ad alzare le barricate, e
gli altri tutti allineati. Per paura di non essere progressisti si
COPERT I N A
CORPI VERI
Sofia, 28 anni, una delle protagoniste bisogna ferire, non turbare, non toccare./ Non ci aduli! Siamo
del progetto Nessuna vergogna. uomini, signor maestro. (P.P. Pasolini, Lettere luterane)
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di
TERESA CIABATTI
M
ia figlia a sette anni piange: «Sono grassa».
E io non so come consolarla, dirle che non è vero
(mentire), oppure convincerla che tra qualche anno
non soffrirà più per queste stupidaggini – mentire ancora,
perché io so bene che niente cambierà. Io che sono stata
bambina grassa, adolescente obesa. Io che non andavo al
mare per non mettermi in costume, che mi lavavo a occhi
chiusi pur di non vedermi, che alla festa dei miei diciassette
anni mi sono nascosta in cantina e nessuno si è accorto che
mancavo. Io che a un certo punto ho detto basta, sottopo-
VANITY FAIR
infanzia e età adulta insieme, che è poi la prima barriera da a che fare con l’amore – ancora l’amore di sé, qui nel rispec-
abbattere: cresciamo e regrediamo ogni giorno, cento volte chiamento. E che questo rimanga altalenante.
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Vanity Grinta
S TORI E
VANITY FAIR
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UNA7*5"%" LEADER
Sara Gama, 31 anni, è nata a Trieste da padre congolese e madre italiana, ha iniziato a giocare a calcio quando
aveva sette anni. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Udine, è presidente della Commissione
federale per lo sviluppo del calcio femminile in Italia.
C
on le mie compagne di classe, nel doposcuola, ab- l’Italia tra le prime otto del mondo, e vince l’impresa più
biamo raggiunto un compromesso: io non chiedo a importante: «attirare l’attenzione di tutti su una disparità
loro di giocare a calcio, e loro non chiedono a me poco nota: in Italia oggi non abbiamo nessuna atleta donna
di giocare con le bambole». Sara Gama racconta nel suo professionista».
primo libro – La mia vita dietro un pallone – che quando
aveva 11 anni lei era per tutti quella che giocava a calcio. È diventata anche una Barbie, nel 2018. Quando la Mat-
«Avevo iniziato a sette, in realtà, per la gioia mia e della tel glielo ha comunicato, ha pensato al suo prozio?
mia famiglia. Chiunque lo sapeva. Tranne forse un prozio «Ho sorriso, era paradossale che proprio io “diventassi” una
che, a Natale, mi regalò una bambola: non la presi bene, bambola. Però era anche un pezzo del puzzle che andava al
reagii con freddezza. Non sapevo che farci». Come è finita suo posto. La Barbie si è evoluta e rappresenta oggi delle
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la storia, vent’anni dopo, lo sappiamo: Sara, diventata ca- ragazze che si sono distinte nel loro campo, è diventata uno
pitano della Nazionale italiana di calcio femminile e della strumento funzionale a parlare di donne oltre gli stereotipi.
Juventus Women, arriva ai Mondiali di Francia 2019, porta Quindi non era più una cosa lontana».
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Il libro racconta la sua carriera dagli inizi, l’approdo alla la mia percezione positiva. Direi che lo sport dovrebbe esse-
Juventus è il capitolo finale? re nelle vite di tutti, almeno un po’, ha tanti risvolti positivi, a
«Sto bene dove sto, è una società che mi ha dato la possibilità livello psicologico, ormonale... Ma è un discorso più ampio».
di vivere quello che avevo sperimentato prima solo all’este- Ossia?
ro, al Paris Saint-Germain: essere trattata da professionista. «Bisogna trovare una passione, un interesse, che può essere
Stiamo facendo grandi cose assieme, e credo che questo club lo sport o altro, suonare uno strumento, per esempio. Qual-
abbia fatto la differenza nello sviluppo del calcio femminile in cosa che ti porti dentro e cerchi di coltivare. Trovare il pro-
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Italia, perché molte cose sono cambiate da quando sono nati i prio “fuoco”, quello che ci accende, sintonizzarsi su quello
team femminili delle grandi società (nel 2015, ndr)». che si sente dentro è l’antidoto migliore per accettarsi. Così
Lei è anche membro del consiglio federale della Figc. A che lo sguardo degli altri, a cui siamo soggetti tutta la vita, non
punto è la battaglia per i diritti delle calciatrici? è più un giudizio inappellabile, ma si ridimensiona a quello
«C’è un annuncio ufficiale della Federazione che le donne che è: uno specchio. Spesso gli altri ci rimandano quello che
passeranno al professionismo nella stagione 2022-2023, e c’è noi pensiamo di noi stessi, ma se iniziamo a fare quello che
sempre una riforma in discussione in Parlamento. La pande- vogliamo davvero è più difficile cadere».
mia ha intaccato l’economia, ma credo che i momenti in cui Ha mai avuto problemi per il colore della sua pelle?
si è più in difficoltà siano quelli in cui bisogna rilanciare. E «No, sono sempre stata accolta bene in campo e fuori. So-
siccome siamo già in ritardo, il Covid non può essere l’enne- lo durante il Mondiale mi è stata riportata qualche frase di
sima scusa. Se fai di uno sport la tua vita non puoi non avere
riconosciute le minime tutele che i lavoratori hanno».
Uno dei passi avanti fatti è quello del fondo per la maternità
delle sportive. Lei ci pensa a un figlio?
«Sì, certo. Anche se non è ancora il momento».
Quanto tempo libero le rimane tra impegni di lavoro e di
promozione?
VANITY FAIR
lavorare per essere la versione migliore di sé, fin dove si può». uno impara anche qualcosa, però più circola quella frase, più
È mai stata insicura del suo corpo? Nel libro racconta che a circolano gli stereotipi che cerchiamo di abbattere».
un certo punto le fanno notare che si è appesantita. Non la scriviamo nemmeno noi. A proposito di cliché:
«Da ragazzina facevo anche altri sport oltre il calcio, a scuola quando va a giocare a Los Angeles, nei Pali Blues, racconta
per esempio mi allenavo per l’atletica. Questo ha fatto sì che che a un certo punto incontra una star di Hollywood.
mettessi su più massa muscolare nelle gambe. Ma non è mai «Avevo vent’anni e mi sembrava di essere in un film: Jude
stato un problema estetico per me, lo era solo in funzione del- Law mi era apparso in un bar, a fare un aperitivo con i suoi
la prestazione sportiva». amici. Sono riuscita solo a dire “Ah!”. Non sarei mai andata a
Nessuno le ha mai detto: se sei una ragazza, il calcio ti farà disturbarlo, l’ho lasciato in pace».
diventare le gambe troppo grosse, sarai troppo mascolina? Che cosa la rende felice oggi?
«Un classico, me lo hanno detto tante volte, ma mi scivolava. «Avere accanto chi mi vuole bene. E la soddisfazione che ci
Tutte noi siamo passate attraverso questi stereotipi e se oggi siamo tolte: sentirsi dire per anni, da tutti, “questo non lo puoi
siamo a questo livello vuol dire che non ci hanno scalfito». fare”, e poi dimostrare il contrario, non ha prezzo».
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Vanity Porfolio
TUTTI DIVERSI
Ci stiamo liberando dai canoni estetici stereotipati della nostra
cultura? Di certo, oggi si fa strada l’idea che essere UNICI è bello
di MARIA LUISA FRISA
Photography by Giampaolo Sgura for Pomellato
L
e donne hanno subito un tale lavaggio del cervello insistente che esso sia diverso, non naturale, ma artefatto
sui cliché estetici […] che raramente si spogliano con e controllato», scrive la femminista Germaine Greer nel
slancio. Spesso si scusano per il proprio corpo che 1970. Non c’è scampo, il corpo femminile è un artificio cul-
viene confrontato con quel plastico oggetto di desiderio turale impastato di paure e desideri. Non è un fatto recen-
diffuso dai media. […] Non tutte queste misure sono detta- te, è sempre stato così. Non è difficile affermare che la mo-
te dal fantasma della moda, mentre rispecchiano costante- da abbia un ruolo nella mistificazione del corpo femminile
mente un’insoddisfazione del corpo com’è e un desiderio «intrinsecamente sbagliato», come affermava il couturier
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americano Charles James, che quindi agiva per migliorarlo, che stiamo attraversando. In questa ricerca coraggiosa e
per modificarlo. Ma sono stati anche quegli ideali di bel- dolorosa di un genere utopico c’è già il superamento di una
lezza che l’arte ha codificato attraverso i secoli a stabilire idea stereotipata di bellezza. Lasciatemi citare la grande
canoni e regole cangianti secondo il gusto dell’epoca. Nel Diana Vreeland, che della personalità aveva fatto la sua
qui e ora del nostro tempo, in questo tempo sospeso tra bandiera. Lei, sempre decisa a essere fuori dal coro, aveva
un prima e un dopo che non esiste ancora, il corpo, negato avuto il coraggio di mettere sulla copertina di Vogue Ame-
dalla clausura del lockdown, tagliato fuori da quello scher- rica un volto irregolare come quello di Barbra Streisand o
mo che ci metteva in comunicazione con gli altri, ritorna a di rendere protagonista del suo libro Allure Maria Callas.
essere più che mai quel campo di battaglia reso evidente Nel suo memoir del 1984, D.V., le chiamava personalities.
da Barbara Kruger. Il collasso delle certezze ci rende insi- E a Cecil Beaton aveva scritto, disegnando un’idea di bel-
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curi, interrogativi. Aggressivi. lezza che superava (e annullava) ogni riferimento a qualità
Annalena Benini nell’introduzione a quella antologia fisiche stereotipiche: «Le personalità affascinanti sono
struggente che è I racconti delle donne usa l’espressione la cosa più incantevole del mondo: la conversazione, gli
«sentirmi legittimata». Dobbiamo sentirci legittimati. interessi di queste persone, l’atmosfera che creano in-
Dallo sguardo degli altri che condiziona sempre e co- torno a loro sono le uniche cose che meritino di figura-
munque il nostro su noi stessi. Adeguare il corpo, ade- re in qualunque rivista».
guare il cervello. Seguendo modelli farlocchi. Trovare Stiamo attraversando un territorio in cui si fa strada un
riparo nelle sicurezza di un corpo palestrato e violento. nuovo concetto di bellezza che non deve esprimere model-
li e fornire risposte. Carla Lonzi nel Manifesto di rivolta
femminista scrive: «Vogliamo essere all’altezza di un uni-
verso senza risposte». Privilegia infatti le differenze e inci-
«Il corpo, negato dalla ta all’orgoglio plasmato da quella urgenza della diversità
di cui molta moda si è fatta interprete, consapevole della
clausura del lockdown, responsabilità di esprimere quella complessità che plasma
VANITY FAIR
gli immaginari. L’abito ha una funzione essenziale sia in
ritorna a essere rapporto all’identità, sia in rapporto al desiderio. In questo
doppio movimento della vita e dell’immaginazione biso-
un campo di battaglia. gna riconoscere che il desiderio di ripensarsi e di costru-
irsi attraversa indistintamente maschile e femminile: non
Il collasso delle sicurezze più due generi che identificano fisicità, mentalità e ruoli
diversi, ma soprattutto due attitudini non solo al vestire ma
ci rende insicuri» anche al mostrarsi, ad aprirsi al desiderio, che non vedono
più la divisione tra i sessi o le differenze, ma mescolano le
caratteristiche di entrambi. Il riconoscimento di una cultu-
ra dell’apparire condivisa da donne e uomini rappresenta
Ma allo stesso tempo – attenzione – non si supera quella probabilmente una di quelle articolate consapevolezze che
idea di bellezza astratta – così ben esplicitata dalla trasfor- il femminismo recente ha metabolizzato e ci ha consegna-
mazione semantica manichino/mannequin/modella – man- to, e che possiamo considerare un territorio aperto pieno
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dando in passerella stereotipi caricaturali di varie altezze, di incognite, ma dal quale ripartire oggi. Quel Siamo tutti
di taglie diverse e altro, in una sorta di reality. È con una diversi! che la teologa femminista e suora benedettina Te-
diversa narrazione che si cambiano paure e pregiudizi. È resa Forcades rivendica. Nella valorizzazione dell’elemen-
una artista come MP5 che ha scelto un identificativo neu- to di unicità. La cifra di una differenza intesa come interro-
tro per non essere costretta a definirsi davanti agli altri, gazione permanente, apertura, creazione, invenzione. Non
che con i suoi lavori, che spesso diventano murales o ma- solo abiti allora, ma corpi che abitano vestiti. Personalità
nifesto, esprime una umanità che nella nudità ostenta sen- che si appropriano dell’oggetto abito e lasciano la loro im-
za paura la varietà e la diversità dei corpi. Corpi che non pronta. Diventa evidente che sono soprattutto proprio i
arretrano ma che desiderano e incalzano. E fanno sesso. corpi apparentemente fuori luogo, con la loro esperienza,
Orgogliosi. È un intellettuale come Paul B. Preciado (quel a definire oggi in modo indelebile le identità che attraver-
B. sta a ricordare che era Beatriz) che scrive: «Non sono sano e definiscono non solo le pratiche e le poetiche della
un uomo. Non sono una donna. Non sono eterosessuale. «cultura visuale contemporanea» ma anche e soprattutto
Non sono omosessuale. Non sono nemmeno bisessuale. le narrative del nostro tempo.
Sono un dissidente del sistema sesso-genere. Sono la mol-
teplicità del cosmo racchiusa in un regime epistemologico
e politico binario che grida di fronte a voi». In queste pa-
role dolorose e, ammettiamolo, fastidiose perché ci urlano
quel cambiamento già in atto che non vogliamo riconosce-
re, sta tutta la complessità di quel territorio accidentato
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Vanity Portfolio
TUTTI INSIEME
Da Chiara Ferragni ai medici in prima linea, tanti ritratti per celebrare Milano
e il suo senso di UNITÀ E VICINANZA. Attraverso un progetto benefico
foto
GIAMPAOLO SGURA
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S TORI E
VANITY FAIR
MONDO FASHION
Alcuni dei 36 ritratti
dell’iniziativa
di Pomellato
#IAMWITHYOU.
La modella Maty Fall.
A fianco, la brand
advisor Helen Nonini.
Sopra, da sinistra:
l’attivista Lea T
e la top model e attrice
Eva Riccobono.
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Nella pagina accanto,
Chiara Ferragni.
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Vanity Portfolio
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VANITY FAIR
COPPIE SPECIALI
Dall’alto, in senso orario: la dj Valentina Pegorer
con il marito, il musicista Boss Doms; le sorelle
imprenditrici Vera e Viola Arrivabene; l’avvocatessa
e presidente della Casa di accoglienza delle donne
maltrattate di Milano (Cadmi) Manuela Ulivi (a sinistra)
e l’operatrice e responsabile dell’ospitalità di Cadmi
Catia Feoli (a destra).
S TORI E
V
icini a voi, insieme a voi. Durante la fashion we- e di appartenenza. Nell’emergenza, tutti hanno dato una
ek, Pomellato ha lanciato l’iniziativa benefica mano. Dai personaggi più noti come Chiara Ferragni, mila-
#IAMWITHYOU per celebrare Milano e la sua nese d’adozione, con la raccolta fondi record per il nuovo
energia. L’hashtag, associato a una serie di ritratti scattati reparto di terapia intensiva del San Raffaele, ai professio-
dal fotografo Giampaolo Sgura, circola sui social per vei- nisti che hanno combattuto in prima linea, come la ricer-
colare un messaggio di vicinanza e d’incoraggiamento. catrice Alessia Lai dell’ospedale Sacco di Milano, premia-
Nei mesi del lockdown, quando l’uragano della crisi ta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, o la
sanitaria si è abbattuto su Milano, la città ha dimostra- dottoressa Daniela Trabattoni, responsabile del reparto di
to ancora una volta il suo storico spirito resiliente, e cardiologia dell’ospedale Monzino. E ancora le tante per-
soprattutto ha dato prova di un grande senso di unità sone che contribuiscono ad alimentare l’energia di Milano
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Real life luxury
Vanity Portfolio
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VANITY FAIR
SCIENZA E ARTE
Daniela Trabattoni, medico responsabile
del reparto di cardiologia del Monzino di Milano.
In alto: l’attivista Vanessa Riding Bonami;
a fianco, l’attrice Cristiana Capotondi.
S TORI E
con la passione per l’arte, per il design e per la moda. queste circostanze, siamo tutti connessi. Preoccuparsi, aiu-
E così, mentre le sfilate hanno ripreso ad animare Mi- tare, condividere e restituire ci fa crescere. Pomellato è or-
lano, Pomellato ha voluto rendere omaggio alla città, con gogliosa di accogliere questo tipo di valori. Impegnati da
un progetto che sostiene i giovani talenti della moda. Per anni nel sostegno alla leadership femminile con Pomella-
ciascuno dei 36 ritratti, la maison farà una donazione a toForWomen, vogliamo oggi emozionarci celebrando Mi-
Camera Moda Fashion Trust, l’iniziativa no profit che sup- lano. È un’iniziativa che viene dal cuore, un gesto di spe-
porta i new talent che operano in Italia. Sui social questo ranza con cui vogliamo sostenere la nostra città». v.c.
progetto circola con l’hashtag #IAMWITHYOU, «io sono
con voi», spiega Sabina Belli, Ceo di Pomellato. «#IAMWI-
THYOU ha un senso letterale: siamo tutti insieme in È Tempo di lettura: 3 minuti
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CIRCOLO1901.IT
Vanity Testimone
DI PADRE
IN FIGLIO
Genitore (di Leo) nella vita vera, e spesso anche sullo schermo,
ALESSANDRO GASSMANN racconta come, secondo lui, andrebbe fatto
il mestiere più difficile del mondo. Che non è certo quello di attore
di foto
GIANMARIA TAMMARO RICCARDO GHILARDI
D
are il giusto peso alle parole: «Quando leggo le sce- Cosa porta con sé l’essere genitori?
neggiature che mi vengono mandate, cerco di capire «Delle responsabilità. I nostri figli non ci chiedono di venire
quello che sto leggendo. Per me la prima lettura, il pri- al mondo. Siamo noi che decidiamo per loro; siamo noi che
mo contatto, sono fondamentali. Provo a immaginare il film o facciamo questa scelta. E quindi siamo obbligati a occuparci
la serie, e vivo quel momento come uno spettatore, non come di loro. Almeno fino ai 18 anni, un padre e una madre devono,
un attore: devo emozionarmi per quello che può essere, per in qualche modo, indicare la strada ai loro figli e sostenerli».
quello che può diventare». In Io ti cercherò, nuova serie pro- Cos’è cambiato?
dotta da Publispei e da Rai Fiction, in onda dal 5 ottobre su «Il mondo. Con Internet, con le varie piattaforme, con la tec-
Raiuno, Alessandro Gassmann interpreta un padre che per- nologia. Ma soprattutto con la globalizzazione e con l’appiat-
de suo figlio e che nell’elaborazione del lutto impara a cono- timento dell’informazione».
scerlo meglio. Si alternano presente e passato, e le promesse In che senso?
non mantenute del futuro si trasformano in miraggi lontani e «Oggi tutti possono sapere tutto. I bambini di 12 o 13 anni,
inconsistenti. La voglia di sapere diventa un’ossessione, e l’os- che hanno già un cellulare, possono vedere le stesse cose che
sessione, a sua volta, diventa l’unica cosa capace di riunire i può vedere un adulto. E io sono convinto che questo sia estre-
morti e i vivi. Mentre attinge ai ricordi, Gassmann si immerge mamente sbagliato».
in un oceano fatto di suggestioni e sensazioni, in cui l’unica Anche questa è una responsabilità dei genitori?
cosa che conta è la capacità di ricreare, ribaltando i concetti «I genitori non possono essere amici dei propri figli. Occa-
di finzione e verità, le emozioni. «La scomparsa di un figlio è sionalmente, dobbiamo renderci antipatici. Dobbiamo dare
un evento innaturale, perché i figli dovrebbero sopravvivere delle regole, magari larghe, magari non rigidissime: ma dob-
ai propri genitori, ed è pure il dolore più grande per un pa- biamo darle. Devono esserci dei paletti fissi, inamovibili, di
dre. È stato questo dolore che mi ha permesso di calarmi nei cui non si può discutere. È quello che ho fatto con mio figlio,
panni del mio personaggio, che mi ha permesso di conoscerlo ed è quello che mio padre ha fatto con me».
nel profondo. Cercare di capire come rappresentarlo, come Dove inizia il lavoro dell’attore?
metterlo in scena, è stata una vera sfida. Ma è un ruolo impor- «Cerchi di prendere tutto quello che c’è da prendere: dai libri,
tante, specialmente adesso». dai film, dalle conversazioni; ti nutri di quello che ti circonda,
e cerchi in quello che ti circonda una risposta, un suggerimen-
Perché? to, un consiglio. Come attore, ho il compito di restituire verità
«Perché mostra la realtà che stiamo vivendo. Quella di ogni al film, a quello che ho letto e alla visione del regista».
giorno, con la sua quotidianità fatta di piccole cose e di rituali. Che cosa divide il personaggio dalla persona?
Le generazioni come la mia, o anche quelle un po’ più gio- «Il gioco è sempre lo stesso: rendere verosimile l’inverosimile;
vani, hanno abdicato al mestiere di genitori. Perché questo è far credere allo spettatore di essere qualcun altro, di aver vis-
un mestiere: bisogna dirlo chiaramente. E oggi molti ragazzi suto un’altra vita. Quando poi vai in onda su un canale come
vengono seguiti pochissimo». Rai Uno, hai un’altra responsabilità».
ELABORARE IL DOLORE
Alessandro Gassmann, 55 anni, protagonista della serie Io ti cercherò, diretta da Gianluca
Maria Tavarelli, in onda su Raiuno, dove interpreta un padre che perde il figlio.
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Vanity Testimone
preparo, ascolto i miei colleghi: condivido qualcosa con loro, «Era sempre molto fotografata, molto seguita, molto ripresa:
non solo la scena. Il mestiere, poi, ti insegna come riprodurre e a lei non interessava. A me questa cosa non dispiace. Ma
un’emozione». ritengo più appagante la meraviglia della recitazione: quei se-
Lei che persona era da ragazzo? condi, quei minuti o quelle ore in cui fingi di vivere in un’altra
«Non ero particolarmente buono. Ero pessimo a scuola, spes- realtà. E in quegli istanti ti può capitare di credere davvero di
so non ci andavo e avevo un carattere difficile. Ero uno di essere lì: è come sognare ad occhi aperti».
quei figli che fanno impazzire i genitori. Non ho mai fatto Nei due anni da macchinista, qual è stata la lezione più im-
cose gravi, no. Ma ero un ribelle, e non amavo il peso degli portante che ha imparato?
obblighi e la voce dell’autorità». «La paga bassa. Mi permetteva a stento di dormire in un al-
Quando è cambiato tutto? bergo a due stelle. Mio padre, in questo senso, non mi ha mai
«Con lo sport e soprattutto con la scoperta di questo mestiere, aiutato ed è una cosa di cui gli sarò sempre grato. Perché mi
ha permesso di imparare ad apprezzare quello che ho. E poi
ho visto all’opera il talento dei grandi attori, e ho conosciuto
il senso di condivisione e di famiglia che si respira in teatro».
Sembra una bella atmosfera.
«Il teatro e il cinema sono esempi di società riuscite: società in
cui resiste il rispetto per l’altro, in cui si collabora veramente
VANITY FAIR
penso ancora. È stato mio padre a prendermi sotto la sua ala accumularsi, e nel loro insieme diventano quasi insuperabili».
e a farmi lavorare in teatro come macchinista. L’ho fatto per Di chi è la colpa?
due anni». «Le persone peggiori sono gli egoisti. Sono i disinteressati.
E che cosa ha scoperto? Quelli che, per il proprio tornaconto personale, sono disposti
«Tutto ciò che c’è oltre la recitazione. Ho scoperto l’artigiana- a fare di tutto».
to di questo lavoro, ed è nella praticità delle cose, degli atti, E cosa resta?
dell’organizzazione o delle battute provate, che è nato il mio «La rabbia che viene covata per anni. Ma parlarsi e cercare
amore per questa vita. Un amore che non si è mai fermato». di capire quello che ci dice una persona con cui non condivi-
Che vita è la vita dell’attore? diamo niente sono sforzi che vale la pena di fare: che, anzi,
«Essere al centro dell’attenzione è la cosa che mi piace di me- dobbiamo fare. Il rischio è di far degenerare ulteriormente
no. Quello che mi piace profondamente è fare parte di un una situazione che è già molto, ma molto grave».
processo: mi piace lavorare a un ruolo, ma non mi piace molto
Fabrizio De Blasio
rivedermi mentre lo interpreto. Mi piace vivere quel momen- È Tempo di lettura: 10 minuti
to, e viverlo consapevolmente».
Quali sono le controindicazioni? Pag. 49: giacca, EMPORIO ARMANI. Location Hotel Excelsior Lido di
«Molti attori hanno sempre voluto fare questo mestiere: Venezia, Campari/Venice 77.
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Vanity Acrobatico
UN CIRCO DI AMICI
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Quando la pandemia ferma il viaggio di una compagnia circense in un piccolo paese
della SICILIA, tra artisti e cittadini nasce un rapporto speciale. In memoria di un uomo generoso
di foto
MARTA BELLINGRERI ROSELENA RAMISTELLA
TRADIZIONI FAMILIARI
Alcuni volti dei personaggi del Circo Miranda Orfei di Darix Martini, bloccato durante
tutto il lockdown a Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina.
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Vanity Acrobatico
7 OT TOB RE 2020
VANITY FAIR
INCONTRI
A sinistra: Alexis e Jadore mentre si allenano per un
numero. Sopra: Natale, proprietario del Bar Sicilia.
un uomo australiano di origine siciliana è venuto al nostro gnati dalla voce calda del maestro René, un acrobata mes-
Panificio Onnis dicendo di cercare Carmelo», ha raccontato sicano diventato istruttore. Nei suoi anni di attività circense
a Darix, il responsabile del circo. Carmelo, il papà di Fabri- si è esibito anche di fronte a Michael Jackson. «Ho girato
zio, era però mancato qualche anno prima, lasciando ai figli tutto il mondo, ma in Italia mi sento sempre a casa». Come a
la gestione del panificio. «E tra le lacrime mi ha confessato casa si sentono sempre i bambini tra le sue braccia, quando
che suo padre, in punto di morte, gli aveva dato il compito sbagliano un salto e vanno a piangere dal maestro René che
di ripagare il pane che per anni era stato regalato loro dal li sprona a fare meglio. Nonostante la pandemia, i bambini
mio, prima che lasciassero la Sicilia per cercare fortuna in non hanno perso l’allenamento e, tra una lezione scolastica
Australia. Quel giovane uomo mi ha raccontato della ge- online e l’altra, con la mamma e ballerina Sabrina tuttofare,
nerosità di mio padre che, scherzando, diceva al suo: “Un si sono preparati per una stagione inaspettata: quella estiva.
giorno mi ripagheranno i tuoi figli”». Quei figli, poi, fortuna Con tutte le precauzioni necessarie, i comuni del Messinese
l’avevano fatta per davvero: l’uomo australiano ha dato a sono riusciti a garantire spettacoli gratuiti per il pubblico,
Fabrizio 5 milioni di vecchie lire. A distanza di 20 anni, dando così lavoro ai circensi che non si esibivano da febbra-
è Fabrizio che sente di voler offrire il suo pane. Questa io. Ciò che però ha reso queste esibizioni speciali e diverse
volta però è toccato a un circo. è stato il fatto che il pubblico conosceva gli artisti uno per
«La generosità di questa terra rimarrà nel cuore e nella uno. E li ha applauditi chiamandoli per nome.
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Vanity Acrobatico
7 OT TOB RE 2020
«Quando ho visto lo spettacolo per la prima volta, ho coi leoni», dice indicandola in una foto dove abbraccia un
pianto due ore di fila come un bambino», racconta Natale, coccodrillo. Alcune aziende locali hanno fornito cibo, terra
gestore del Bar Sicilia di Santa Teresa di Riva. «Un’emo- e paglia per gli animali: tigri, elefantessa, serpenti e cocco-
zione grande aver condiviso con loro i mesi più difficili e drilli. «Sono come i nostri figli», aggiunge Jolanda, moglie di
poi vederli splendere: danzare, volteggiare, farci ridere coi Tommy: insieme fanno un numero coi serpenti.
clown». Natale ha fatto assaggiare le sue granite e le torte al
pistacchio a tutti i circensi. A maggio, il suo video su Face- L’unica autoctona della compagnia è un’altra Desiré,
book che chiedeva la riapertura dei bar in Italia è diventato ballerina di Siracusa che da due anni gira col circo, insieme
virale. Ma al netto di tutte le perdite, il circo è stato il regalo al compagno Tiago, circense brasiliano. «Mi sento parte di
più bello che questa pandemia potesse fargli. «Siamo gra- una comunità, ognuno fa qualcosa, tutti sanno fare tutto.
ti al circo, avevamo dei pregiudizi sul loro stile di vita, ora Ho imparato il portoghese, i circensi brasiliani invece l’i-
non riesco a immaginare Santa Teresa di Riva senza di lo- taliano. Ma siamo stufi di stare fermi, viviamo per il movi-
ro». Come Natale, tanti altri concittadini si sono affezionati. mento». Ed è questa la sfida alle porte: rimettersi in cam-
S TORI E
C’è una signora, per esempio, che dopo la fine del lockdown mino per l’autunno, con il rischio di una seconda ondata di
ha fatto visita quotidiana all’elefantessa Baby. Da quando è Covid alle porte. Lo spostamento del circo comporta una
nata 32 anni fa, vive in simbiosi con Desiré che, più che una grande spesa che non sanno se verrà ripagata dagli spetta-
padrona, è sua sorella maggiore. «Avevo dodici anni quan- coli della prossima stagione. «Sotto questo tendone a Santa
do ho iniziato a prendermi cura di Baby. Adesso non posso Teresa di Riva abbiamo celebrato perfino i battesimi dei
andare a fare neanche un bagno a mare che lei mi cerca».Lo nostri figli, non so come potremo andar via», dichiara Da-
stesso dicasi per Jadore, figlia di Desiré, 12 anni, ballerina e rix. Nell’incertezza, la sera, aspetta il suo amico Natale
acrobata, una delle promesse del circo. «Quando Baby ha che, una volta chiuso il bar, viene a sedersi al circo, e si
mal di pancia, mia mamma Desiré dorme con lei per conso- raccontano le giornate. Come dei vecchi amici, uniti dalla
larla. Siamo cresciute così: insieme». ventura di essersi incontrati.
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Vanity Vagabonda
PAROLA DI DONNA
OLGA TOKARCZUK, premio Nobel per la Letteratura, combatte
il patriarcato con i libri. Ma anche con i fatti: ad esempio con un marito
che si prende cura di lei a tempo pieno. Come certe mogli di una volta
di foto
LAURA PEZZINO MACIEK NABRDALIK
A
ttiro a me cose strane ed eccezionali», esordisce. – il suo idolo era Maria Skłodowska di Varsavia, sposata Cu-
Olga Tokarczuk è minuta, pelle liscia, luminosa. Da rie. L’anno scorso, le hanno assegnato il Nobel per la Lettera-
quando ha capito che dopo i 50 una donna diventa tura, quindicesima donna nella storia.
invisibile, ha deciso di fare dei propri capelli un vessillo: la La incontro al festival Pordenonelegge dopo che ha per-
chiamano «la scrittrice con i dreadlock», ma lei spiega che si corso in auto i 750 chilometri dalla sua casa nella Valle di
tratta di un’antica acconciatura polacca, la plica polonica, che Kłodzko, al confine con la Repubblica Ceca. «È ormai qual-
risale al Cinquecento. che anno che io e mio marito viaggiamo con calma, un’occa-
Da bambina – una bambina cresciuta piuttosto libera coi sione per parlare visto che casa è diventata un ufficio. Questo
genitori insegnanti in una comunità rurale nella Bassa Slesia tempo lungo ci fa prestare attenzione al mutamento dello
VII/Contrasto
RICONOSCIMENTI
Olga Tokarczuk, 58 anni, polacca, ha vinto il premio Nobel per la Letteratura per l’anno 2018.
Al festival Pordenonelegge ha ritirato il premio Crédit Agricole FriulAdria La storia in un romanzo 2020.
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spazio intorno a noi. Venendo qui ci siamo fermati al Museo A 30 anni, dopo una crisi, partì per un lungo viaggio in Orien-
di Storia dell’Arte di Vienna. Oggi c’è la tendenza a cercare te. Negli ultimi anni, invece, trascorre più tempo a casa. Come
sempre il nuovo e a dimenticare ciò che si è raccolto alle no- è cambiato, per lei, il viaggio?
stre spalle. In questa corsa folle abbiamo perso la capacità «È diventato sempre più doloroso. Viaggiare non è mai qual-
di capire le metafore, un modo di pensare “alla lettera” alla cosa di innocente, né da un punto di vista ecologico né mo-
base dei crescenti fondamentalismi, per i quali tutto è bianco rale. Il turista si trova spesso nella condizione di osservatore
o nero». della povertà altrui, eccitato dall’esotismo dei Paesi che visi-
ta. Il momento rivelatore per me è stato quando, durante un
Tokarczuk ricorda bene quando, da ragazza, non poteva viaggio nel Sud-Est asiatico, siamo arrivati su una spiaggia ri-
viaggiare con il suo passaporto. La libertà arriva dopo il crollo coperta di plastica. Ci siamo guardati e abbiamo detto basta».
S TORI E
del Muro: lei è una laureata in Psicologia devota a Jung e par- In Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, gli animali si rivol-
te per Londra, che le mette la testa nel mondo spalancandole tano contro l’uomo. Pensa che i cambiamenti climatici in atto
i testi femministi che la formano in maniera definitiva. Da al- siano una specie di «vendetta» della natura?
lora, i confini sono la sua ossessione: attraversarli, la condizio- «Se pensassimo così applicheremmo delle categorie umane
ne fondamentale dell’essere umano. a qualcosa che umano non è. Non credo che la natura ab-
La sua idea di letteratura è tutta qui. Uno dei suoi libri più bia queste intenzioni, vorrebbe dire evocare una dimensione
famosi e splendidi s’intitola I vagabondi. Dentro, è nascosto metafisica nella quale non credo. Ma ciò che è sicuro è che
un mantra: «Lo scopo di ogni mio pellegrinaggio è un altro
pellegrino», un passaggio del testimone tra chi abbandona un
posto e chi lo raggiunge.
Dopo l’esordio nella poesia nel 1989, passa alla narrativa
NUOVA EDIZIONE
e, scontenta dei generi in circolazione, ne inventa uno che Olga Tokarczuk,
chiama «romanzo costellazione», dove mette in relazione dei Nella quiete del
frammenti, alla stessa maniera in cui un viaggiatore unisce tempo (Bompiani,
VANITY FAIR
le croci su una cartina o gli antichi leggevano il firmamento pagg. 320, € 18;
tr. di Raffaella
per farne zodiaci e premonizioni. È diventato il suo «stile».
Belletti). Il libro,
Susan Sontag diceva che «lo stile è un mezzo per insistere su uscito per la prima
qualcosa», e quello su cui Tokarczuk insiste è un certo senso volta nel 1996,
liquido di libertà, il sottrarsi alle regole degli altri, prendere è stato appena
in considerazione i diversi livelli della realtà, un misticismo ripubblicato in
Italia.
senza dio. In sintesi: un elogio del movimento contrapposto
alla staticità.
7 OT TOB RE 2020
nazi la minacciano. Oltre a I vagabondi, in Italia sono usciti
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti e Nella quiete del tempo,
appena ripubblicato, con i suoi personaggi archetipici e stra- l’essere umano si sia dimenticato di fare parte della natura.
vaganti in bilico tra racconto orale e riflessione filosofica. Riconoscerlo implicherebbe un radicale processo di cambia-
Tra le cose «strane ed eccezionali» che Tokarczuk attira, mento, mentre i più hanno paura di dovere cambiare».
però, il Nobel è (quasi) minoritario perché le è capitato qual- La lingua polacca è androcentrica come l’italiano, il genere
cosa di ancora più straordinario: un marito, il traduttore Gr- maschile ha sempre una posizione di privilegio. Quanto è im-
zegorz Zygadło, che non ha vergogna a dire «il mio lavoro, portante, per lei, provare a cambiare la società rendendo più
ora, è prendermi cura di Olga». Significa: sono il suo autista, il paritaria la lingua?
segretario, l’assistente, il cameriere. «Molto, ci stiamo provando anche in Polonia. L’esperienza
dice che ogni rivoluzione passa attraverso la lingua, che è lo
Che rivoluzione. Come la vive lei, da femminista? strumento con cui creiamo la realtà. Perciò sono molto favo-
«Il problema è che non esiste ancora un posto per i mariti revole alla femminilizzazione delle lingue, perché proprio lì è
delle scrittrici e delle artiste, mentre sulle mogli degli scrittori annidata la violenza patriarcale di genere».
si è scritto molto. Grzegorz è un pioniere, sta tracciando il Dopo i 50 le donne diventano invisibili. Cosa si può fare per-
sentiero. Quando in Polonia uscì un’intervista su questo, ri- ché questo non accada?
cevette molte congratulazioni ma, da parte di alcuni uomini, «Penso che una donna completa e creativa dovrebbe essere in
anche reazioni costernate del tipo “ma come, stai dietro a una grado di trasgredire le regole e andare oltre alle aspettative di
donna, perché non ti dedichi alla tua di carriera?”». bellezza e attrazione che si hanno nei suoi confronti».
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Vanity Futuro
EVOLUZIONE NATURALE
La SARDEGNA è lo scenario di un viaggio in compagnia di un alpinista,
un esploratore e una life coach. Per scoprire modi diversi
per raggiungere lo stesso obiettivo: il progresso sostenibile
di
FRANCESCA CIBRARIO
A
mbiente e progresso sono concetti che purtroppo dalla sua creatura più sostenibile, Audi e-tron Sportback –
non vanno sempre di pari passo, come se l’innova- da alcuni personaggi che, nei rispettivi settori e lavorando
zione dovesse talvolta sacrificare la salute del nostro in sinergia con l’ambiente circostante, hanno osato spingersi
pianeta. Eppure una strada c’è, perché un futuro sia pos- su territori inesplorati. Si tratta di Hervé Barmasse, Johanna
sibile: quella di sviluppare una nuova visione di tecno- Maggy e Alex Bellini.
logia, più evoluta perché in armonia con l’ambiente. Un Viene da chiedersi cosa abbiano in comune un brand di
concetto che diverse persone hanno già compreso e alcu- automobili premium, un alpinista, un esploratore e una life
ne aziende stanno sviluppando. Tra queste, in prima linea coach. «Oggi è cambiato il nostro modo di vedere le cose.
c’è Audi, che da anni mantiene un presidio permanente in Di trovare connessioni anche dove un tempo non ce n’era-
Marco De Ponti
Sardegna per sviluppare una serie di iniziative per la salva- no», spiega Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia, nel
guardia dell’ambiente. Per compiere una nuova tappa del presentare il progetto «The Progress of Nature», un
suo viaggio verso il futuro la casa dei quattro anelli si è fatta nuovo format di talk, lezioni e attività di ricerca in live
accompagnare nell’arcipelago della Maddalena – oltre che streaming e in collaborazione con One Ocean Foundation.
60
ALFIERI DEL
CAMBIAMENTO
A Caprera, il 12
e 13 settembre,
Alex Bellini, che
nella foto sale sulla
nuova Audi e-tron
Sportback, Johanna
Maggy ed Hervé
Barmasse sono stati
protagonisti di The
Progress of Nature,
il nuovo format di
S TORI E
Audi: talk, lezioni e
attività di ricerca in
live streaming.
VANITY FAIR
«Performance, sostenibilità, mindfulness, visione del futuro, e impegnarsi per superarli». Per progredire.
impegno: oggi è possibile scegliere di abbracciare tutti que- Il progresso è anche questione di mentalità e di mind-
sti valori insieme. Ecco perché Audi ha già preso una posi- fulness. Ne è convinta Johanna Maggy che, in una lezione
zione in questo senso, con un modello di investimenti che in streaming, ha trasmesso la sua visione della perfor-
guarda direttamente al futuro. La mobilità premium non è mance, intesa come un momento in cui raggiungere l’eccel-
solo uno status. È una scelta concreta che sposa sia l’interes- lenza attraverso la consapevolezza di sé e del mondo che ci
se personale sia quello collettivo. E Audi vuole essere il mi- circonda: «Essere la miglior versione di noi stessi significa
glior abilitatore possibile di questa scelta», conclude Longo. agire sempre in armonia con l’ambiente in cui viviamo». E
7 OT TOB RE 2020
Una scelta condivisa anche dall’alpinista Hervé Bar- per farlo ci vuole determinazione: «È dal singolo che parte
masse che, lasciate momentaneamente le montagne della il cambiamento. Solo facendo le giuste scelte possiamo sal-
Valle d’Aosta, ha raggiunto Caprera, nell’arcipelago della vaguardare il nostro domani».
Maddalena, per una masterclass in cui, tra le altre cose, ha Il terzo protagonista di questo viaggio (che sarà possibile
spiegato cosa contraddistingue una performance in armonia rivivere anche in video su Audi.it) è Alex Bellini. L’esplo-
con la natura: «Oggi il modo in cui scaliamo le montagne ratore e divulgatore ambientale, in conversazione con
diventa forse l’anello più importante per unirci e legarci alla l’oceanografo e ricercatore del Cnr Sandro Carniel, ha
montagna stessa e alla natura. Se noi rispettiamo e preser- raccontato come le sue imprese abbiano raggiunto un signi-
viamo il nostro territorio, o utilizziamo tecnologie, cultura, ficato più alto nel momento in cui sono diventate occasione
filosofie differenti per raggiungere questo risultato, saremo di consapevolezza sul cambiamento climatico e l’inquina-
gli alpinisti più bravi e più forti del mondo». Hervé per sua mento degli oceani. «Per salvaguardare il futuro è neces-
natura è affascinato dall’ignoto: tra gli highlight della sua sario cambiare il modo di muoversi nel presente, trovando
carriera c’è l’apertura di una nuova via sul «suo» Cervino, nuove soluzioni per preservare la diversità». Ma non si tratta
mentre recentemente scalando in simultanea con il collega di un’avventura in solitaria, come quelle di cui è normalmen-
e amico Cristian Brenna ha coperto in un solo giorno, anzi te protagonista Bellini, che mette l’accento sull’importanza
in meno di sei ore, tre vie delle Dolomiti – Costantini Apol- della formazione delle nuove generazioni: «Se vogliamo un
lonio, Lastoni di Formin e Punta Fiames – che normalmente mondo migliore dobbiamo anche occuparci di migliorare le
si affrontano in una giornata ciascuna. «Raccogliere una sfi- persone che vivono su questo pianeta».
da», spiega, «significa saper spostare i propri limiti in avanti
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Vanity Promesse
7 OT TOB RE 2020
VANITY FAIR
R
icordo che un giorno guardai il cielo e dissi: “Se nella editoriali e artistiche. Perché Vanity Fair ha nel suo Dna la
vita non faccio questo, sarò per sempre triste”». Te- propensione a individuare prima degli altri chi ha la stoffa e
S TORI E
nuta a battesimo da Achille Lauro, con cui collabora la capacità per emergere. Ed è questo che intendiamo fare:
per la canzone Carillon, Nahaze colpisce per il mix di ener- spaziando in vari campi – dalla musica al cinema, dal teatro a
gia e timidezza, tratto che condivide con una grande artista YouTube e TikTok – vogliamo rivelare e valorizzare il talento.
come Billie Eilish, alla quale molti la paragonano. Registra- Così, settimana dopo settimana, presenteremo giovani emer-
ta all’anagrafe 19 anni fa come Nathalie Hazel Intelligente, genti, racconteremo perché scommettiamo sul loro successo
ha origini italo-inglesi e vive a Matera, dove si è diplomata e li sosterremo nel loro percorso. Insomma, scandaglieremo
quest’anno. La sua ultima canzone, Future, l’ha scritta duran- per voi i territori dell’arte e vi faremo da guida alla scoper-
te il lockdown e riflette proprio su quel turbinio incontrollato ta di nuovi volti destinati a non passare inosservati in futuro.
di avvenimenti, sulle aspettative e sui sogni, sulle speranze e Proprio come quello di Nahaze che, come racconta nell’inter-
la voglia di guardare avanti, oltre. E lei, che nel suo futuro vista che trovate in versione integrale su Vanityfair.it, ha sco-
sogna di duettare con Rihanna – «Per me è un’icona, un mo- perto la sua passione, il suo talento, sin da bambina: «Scrivevo
dello da seguire. È riuscita a conquistare il mondo facendo il canzonette stupide già alle elementari. Alle medie ho iniziato
suo, e anche solo per questo merita rispetto» –, oggi è finita a tenere un diario sul quale annotavo frasi a caso, mentre al
nei radar di Vanity New Talent, il nuovo spazio dedicato al liceo mi è venuta l’idea di prendere quelle frasi che buttavo
talento nelle sue diverse forme. Una ricerca che parte dal giù per sfogarmi e metterci insieme una base. Ho pensato che
sito e dal magazine e si concretizzerà in numerose iniziative quello che scrivevo potevo provare a cantarlo».
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We Are Who We Are:
la serie TV che valorizza la
libertà di essere se stessi
Scritta, diretta e prodotta da Luca Guadagnino,
We Are Who We Are è un inno alla vita, colta nella sua spontanea
fluidità. In onda su Sky dal 9 ottobre e in streaming su NOW TV,
racconta la meraviglia della giovinezza nel luogo che più dovrebbe
esserle antitetico: una base militare
Sevigny), sua madre. Odia il Veneto, l’eserci- americana che l’avvento delle mestruazioni
to, la carriera militare delle donne che l’hanno e la comparsa dei primi segni di femminili-
strappato a New York. In parte, odia se stes- tà hanno messo in crisi. Caitilin si è sempre
so, una creatura indecifrabile la cui continua sentita un uomo e così l’ha sempre trattata il
evoluzione diventa pretesto di un viaggio di SDGUH FKH OD SXEHUWj GHOOD ¿JOLD KD SRUWDWR
ULFHUFDFKHYDOLFDLFRQ¿QLGHOO¶LQGLYLGXDOLWj a fare un passo indietro. Soli, nel luogo che
Fraser, nella serie Sky Original al debutto alle meno si presterebbe ad ospitare lo sbocciare
21.15 del 9 ottobre e disponibile in streaming della giovinezza, Caitlin e Fraser si scoprono
su NOW TV, è attratto dagli uomini. Ma è l’uno nell’altra. E, insieme, scoprono se stessi,
un’attrazione inconscia, sottile. Ed è fonte di ODSURSULDVHVVXDOLWjÀXLGDXQ¶LGHQWLWjGLIURQ-
un’agitazione esistenziale condivisa con Cait- te alla quale, semplicemente, non è possibile
lin (Jordan Kristine Seamón), un’adolescente fare a meno di essere.
Vanity Fair
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Vanity Moda
foto
ALBERTO MARIA COLOMBO
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«Mi dicevano che ero
troppo magra e che avevo
una faccia strana. Ma io, da ex
atleta, nel mio corpo mi sono
sempre sentita a mio agio»
— Linnea Rimberg
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MODA
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MODA
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«Ho subito molto body-shaming per via
dell’acne. Poi però ho deciso di parlarne
sui social e di fare in modo che queste
imperfezioni non influissero sulla mia vita»
— Martina De Pretto
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«L’altro giorno a un casting
di moda mi hanno detto
che ho i fianchi troppo larghi.
Ma a me non importa.
Anzi, sono tornata a casa e ho
mangiato due fette di torta»
— Giulia Ghezzi
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«Sono sempre stata
felicemente in carne.
Gli altri mi vedevano solo
come un corpo.
Ma la mentalità sta
cambiando: ci sono tanti tipi
di bellezza e vanno tutti bene»
— Kristina Kudelova
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«Le mie orecchie sono
una caratteristica speciale
che mi è sempre piaciuta»
— Csenge Popa
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MODA
VANITY FAIR
«Ho 62 anni e accetto volentieri la mia età:
non voglio fare niente per cambiare
il mio aspetto, le rughe fanno parte di me»
— Elisabetta Dessy
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COMPAGNIA ITALIANA. Collant, CALZEDONIA.
Décolletées, JIMMY CHOO. Hanno collaborato
Marco Pilone Poli
e Francesca Casiraghi.
Make-up Riccardo
Morandin@ W-M
Management using
Shiseido. Hair Marco
Iafrate per Deco Hair
Salon Rione Monti
Roma. Manicure
Yayo Service Agency.
Models: Csenge Popa,
Linnea Rimberg,
Elisabetta Dessy@
d’management;
Greta Lenski e Alice
Lab@Urbn; Martina
De Pretto@Fabbrica;
Lina Giselle, Zeineb
e Anastasia@
streetpeoplecasting;
Giulia Ghezzi@Next;
Kim Davis@Major.
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Vanity Hit parade
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Classe 1991, mamma
italiana e papà svizzero
di origini colombiane,
Joan Thiele è nata a
Desenzano del Garda
ma ha vissuto in giro
per il mondo.
Qui interpreta due
MODA
dei look in denim
della collezione JT20,
creata insieme
a SPORTMAX.
VANITY FAIR
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Vanity Hit parade
C
anta in inglese, spagnolo e da ultimo anche in italiano. famiglia attraversare il mondo è sempre stato normale. E
Joan Thiele è musicista e producer, dall’animo nostal- penso che proprio la curiosità tipica del “viaggiatore”, la li-
gico e dal timbro di voce unico e sensuale. A marzo bertà di girare e la possibilità di vivere altri Paesi mi abbiano
ha pubblicato il suo secondo EP Operazione oro, anticipato fatto crescere e cambiare. Conoscere culture diverse, poi, è
dai singoli, che hanno avuto un grande successo, Bambina, meraviglioso: quella sudamericana, per esempio, è unica e
Le vacanze e Puta. E proprio in quei mesi Sportmax l’ha bellissima, anche a livello ritmico. E io cerco, talvolta anche
scelta come musa per il quarto capitolo della sua Denim solo con piccoli accenni, di inserire sempre del sound latino
7 OT TOB RE 2020
Culture, la collezione dedicata al jeanswear dalle costruzio- nelle mie produzioni. Le parole che rappresentano al meglio
ni sartoriali, in uscita ora nei negozi. La capsule si chiama il mio stile musicale sono, non a caso, contaminazione, evo-
JT20 ed è ispirata,ovviamente, alla musica. Abbiamo fatto luzione e movimento».
quattro chiacchiere con lei per farci raccontare di più. Joan e la chitarra, che rapporto avete?
«Ho iniziato a suonarla prestissimo. A dodici anni avevo già
Lei ha vissuto in giro per il mondo, dalla Colombia all’In- le idee chiare: ero nostalgica – e lo sono ancora (ride) – e in-
ghilterra, a Milano. Queste esperienze come l’hanno in- namorata dei Led Zeppelin. Ma soprattutto, quando sogna-
fluenzata? vo a occhi aperti e mi immaginavo su un palco, al mio fianco
«Credo che sia il viaggio il fulcro di tutto: per me e la mia c’era sempre lei a completare la mia voce. Ora per scrivere e
suonare utilizzo anche software d’avanguardia, ma la chitar-
ra rimane il primo amore».
Come è stato creare JT20, la capsule che ha realizzato con
Sportmax?
«Elettrizzante sotto tanti punti di vista. Prima di tutto mi
ha permesso di fare un’esperienza mai provata prima e di
approcciare un nuovo processo creativo che ha allargato i
miei orizzonti. E poi ho avuto il piacere di lavorare con un
VANITY FAIR
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Vanity Collaborazioni
MODA
VANITY FAIR
7 OT TOB RE 2020
SIZE INCLUSIVE
Un look della capsule collection Marina Rinaldi by Antonio Berardi, interpretato
dalla super modella americana Guinevere van Seenus, che oggi ha 43 anni.
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Vanity Collaborazioni
mediterranee,
quindi le ho nel Dna»
N
un po’ a quei tempi».
Non a caso lo stilista già da qualche anno,
on è facile essere riservati eppure comu- dopo una vita di show tradizionali in passerella,
nicativi. Trasmettere un concetto con le pause di ha cambiato il modo di presentare le collezioni,
silenzio, il tono della voce, invece che con una preferendo un appuntamento più intimo in cui
MODA
valanga di parole. In realtà le parole non manca- sentire anche il rumore degli abiti: «Sono sem-
no ad Antonio Berardi, ma sono misurate, paca- pre stato dell’idea che con meno si fa di più».
te, educate insomma. Poco protagonismo, molte Niente spettacolarismi sartoriali, anche per-
buone maniere, come ci si aspetta da un uomo ché il consumatore sta cambiando, cerca abi-
del Sud: «Sono nato nel Regno Unito, ma le ra- ti che possano restare nel guardaroba per più
dici siciliane le porto sempre con me», esordi- di una stagione, i cosiddetti pezzi intramon-
sce il designer dal suo studio milanese. «Proprio tabili. «Abbiamo lavorato al secondo capitolo
per questo è stato meraviglioso collaborare con della collaborazione (la spring/summer 2021,
un’azienda italiana che conosco da 25 anni: ero ndr) durante il lockdown: il risultato è un col-
un ragazzo quando sono entrato per la prima lezione molto pulita e indossabile. Decisamente
volta in una boutique del marchio per comprare attuale».
un abito a mia madre. Quello di oggi è stato un Le ultime battute sono per un sogno ancora
po’ un giving back». incompiuto: «Mi piacerebbe fare i costumi per
Il marchio a cui Antonio si riferisce è Marina un film. Magari muto, la mia passione». È pro-
Rinaldi, linea “size inclusive” del gruppo Max prio il caso di dirlo: a buon intenditor poche pa-
Mara, che ha voluto lo stilista per la sua ultima role.
88
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Torna un grande classico della LINGERIE anni Ottanta, preferibilmente nero,
con tocchi di pizzo o tulle. Da portare, a vista, sotto la giacca aperta
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1 2
VANITY FAIR
3 6
4 5
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2. Con scollo impero, di cotone, 4. Tutto in pizzo con spalline 6. Con ferretto e coppe Carrie Nygren in uno scatto
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90
Vanity Curiosità
QUESTIONE DI FEELING
Incontri fortunati da cui nascono COLLABORAZIONI E COLLEZIONI speciali:
tra arte, sport, lingerie e couture accessibile
di PAOLA SALTARI
7 OT TOB RE 2020
Top secret
Torna Smart Couture,
la collezione d’alta moda
accessibile di MOTIVI, che
per la prima volta è firmata
da un ghost designer, la cui
identità rimarrà segreta.
Sono una certezza invece
MODA
Scelte d’artista
L’ultima capsule collection
di YAMAMAY è dedicata
doppiamente all’artista e designer
Beppe Spadacini: sia perché
riprende in molti capi le sue celebri
stampe, create negli anni per le
maison internazionali, sia perché Mimetismi
la campagna – interpretata Di nuovo insieme, per la seconda volta, anche
da Marica Pellegrinelli – è stata BIRKENSTOCK e MAISON VALENTINO: i nuovi
scattata nel suo ex atelier sul lago sandali Arizona, in edizione limitata e unisex, sono
di Como, ora trasformato in una caratterizzati da una stampa camouflage in tre varianti,
location d’eccezione per l’ospitalità. con plantare rivestito di pelle e fibbie ton sur ton.
92
5
3
2
Vanity Curiosità
L’abito perfetto
Abbattere le barriere legate
al corpo delle donne, «frutto
di stereotipi di magrezza
eretti a normotipi»,
MODA
è la missione di Marinella
Zazzera, fondatrice di SPOSA
FORMOSA, il primo atelier
italiano di abiti sartoriali
per taglie over 50. Adattare
un modello creato su altre
silhouette, infatti, non funziona:
esaltare i punti di forza (di ogni
corpo) significa conoscerne
pregi e difetti. «Immagino
gli abiti sulle curve della sposa»,
ci spiega, «lascio che siano
L’eleganza della mantella le forme a scegliere le stoffe
Il passe-partout (e trend di stagione) da avere nel e solo a quel punto li metto
guardaroba. Fluida e morbida, come questa in lana su carta». Da giugno, l’atelier
vergine di ELENA MIRÒ, è multitasking e si adatta a ha anche attivato un servizio
ogni shape. Oggi si indossa sopra la camicia: quando, a domicilio per confezionare
invece, scenderanno le temperature, sarà lo strato l’abito perfetto per la cliente
superiore da aggiungere al cappotto. in totale sicurezza.
94
*test strumentale su 20 soggetti, valore medio
LUNGHEZZA
VOLUME
VOLUME
3
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e Occhiaie,
lenisce i
segni che
appesantiscono
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l’invecchiamento della Suprema Crema
pelle riempiendo e Lifting 10.000
ristrutturano le rughe. ppm, grazie
ad una doppia
azione, rende
il viso più levigato
e luminoso.
L a tradizione di EuPhidra è una tra-
dizione di scienza e abilità mutuate
dalle famiglie di speziali il cui sapere, nel
EUPHIDRA FILLER
SUPREMA GOCCE
1947, è confluito nella fondazione di Zeta RIMPOLPANTI leviga
Farmaceutici. Il gruppo, cui oggi fa capo la pelle e le ridona elasticità,
EuPhidra, non era allora che un piccolo riempiendo le rughe
spazio nel centro di Vicenza, pensato per e restituendo uniformità
poter dare nuovo impulso alla professione all’incarnato.
farmacistica. Ci è voluto poco, però, prima
che l’innovazione si sposasse alla tecnica, e
Zeta Farmaceutici diventasse la casa in cui
la farmacia potesse trovare applicazione
nella cosmesi e nel desiderio di orientare la
ricerca per garantire al consumatore fina-
le i più alti standard di qualità e sicurezza.
Gli stessi che EuPhidra ha messo in Filler
Suprema, una collezione che custodisce la
formula più adatta a contrastare l’azione
del tempo.
Filler Suprema, articolata in dodici diversi
prodotti per il viso, è nata nel 2011, dall’u- minile. Le donne ne costituiscono la mag-
so innovativo dell’Acido Jaluronico puro a gioranza, nelle linee di produzione e nelle
doppio peso molecolare. È questo parti- aree tecniche, nella ricerca, nel marketing
colare elemento a garantire l’efficacia dei e nei ruoli apicali. Marta Benedetti ne è EUPHIDRA ANTI INFLAMM
trattamenti, intesivi o riempitivi, proposti amministratrice delegata. Ida Filiaci ha tra- AGING agisce in profondità,
da EuPhidra. L’Acido Jaluronico ad alto sformato la piccola azienda a conduzione curando le infiammazioni
peso molecolare consente, infatti, di riem- familiare in un grande gruppo industriale. croniche che, pur non visibili,
pire le rughe sin dal primo utilizzo, mentre Le donne hanno plasmato Zeta Farmaceu- causano l’invecchiamento
l’Acido Jaluronico a basso peso molecolare tici, consentendole di differenziarsi dalla precoce della cute.
agisce in profondità, stimolando la produ- concorrenza. Perché una donna sa ciò che
zione di acido jaluronico fisiologico da par- vuole, e la presenza di uno sguardo fem-
te delle nostre cellule. minile nei ruoli chiavi della struttura le ha
Senza parabeni, coloranti e oli minerali, i permesso di interpretare i desideri di altre
prodotti EuPhidra Filler Suprema sono il donne, di anticiparli, di soddisfare il biso-
punto di arrivo di una tradizione centena- gno di una cura per il corpo e lo spirito, per
ria, che nelle donne e nella valorizzazione i capelli, per la pelle e per sé. Nella piena
di una visione in rosa ha la sua forza motri- consapevolezza di come la scienza possa
ce. Zeta Farmaceutici è un gruppo al fem- essere, al contempo, personale e universale.
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contrastare la perdita di tono
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La donna è veramente bella quando è sicura di sé. Quando agisce, sceglie e decide della sua vita senza lasciarsi
condizionare troppo dall’aspetto fisico. A lei si ispira la nuova Eau de Parfum Infinissime J’adore di Dior
(€ 102,83), perché la sua scia sembra affermare l’infinita libertà di essere se stesse. Un solo fiore leggendario, venuto a
intromettersi nel bouquet originale, riesce a stravolgere tutto e dare ancora più forza: la tuberosa, dispensatrice di una
tenacia conturbante. Insieme con lei, un sandalo intenso e sacro apporta un’ulteriore intrigante sfaccettatura legnosa.
DIAMO
IL GIUSTO PESO
The Licensing Project
101
Vanity Wellness
S
e ci affidassimo completamente al corpo, lui ci
condurrebbe in un luogo della memoria in cui
è stato felice, dove si è sentito amato, protetto
e rilassato. Ci chiederebbe di tornare a un momen-
to della biografia personale dove il suo peso è stato
naturale. È questo il concetto-Eldorado a cui si rifà
l’intuitive eating, una branca della dietistica che
rifiuta il concetto di dieta e peso ideale, inteso co-
me parametro per giudicare lo status psicologi-
co, di salute e di successo sociale di un individuo.
L’Italia sta timidamente muovendo i primi passi ver-
so questa nuova filosofia e tra le istituzioni di riferi-
mento nella riabilitazione alimentare e nel training
di familiarizzazione con il cibo rientra l’associazione
multidisciplinare Adepo (Associazione di Dietetica
e Psicologia per l’obesità e il sovrappeso), che conta
al suo interno dietisti e psicoterapeuti che lavorano
in sinergia nella rieducazione alimentare del pazien-
te partendo dai suoi bisogni e non da tabelle e indici.
«Bisogna immaginare il peso naturale come un arco-
baleno di sfumature che comprende pesi e condizioni
di benessere differenti e tutti validi. È un intervallo
flessibile e variabile nel tempo nel quale riusciamo
a soddisfare i nostri bisogni. Ma che potrebbe non
corrispondere a un indice di massa corporea com-
preso tra il 22 e il 23, come vorrebbero i protocolli. È
piuttosto l’immagine di un corpo che sta nel proprio
equilibrio, un equilibrio unico anche molto lontano
dai canoni estetici in voga. Quindi, paradossalmente,
il peso naturale di una persona nell’indice BMI po-
trebbe segnalare uno stato di obesità. Bisognerebbe
quindi imparare a mettere al centro la persona,
lasciando fuori dall’ambulatorio stereotipi e at-
teggiamenti discriminanti riguardo a tutti coloro
1
che non hanno un corpo allineato con lo standard
estetico del momento», spiega Viviana Valtucci, die-
tista e vicepresidente Adepo (su Instagram sotto il
profilo di @oltreladieta).
Accettare il peso naturale equivale allora a sotter-
rare l’ascia di guerra contro il proprio corpo e a placa-
re gli assalti a esso rivolti attraverso diete prescrittive
«Ho finalmente capito che
che, stando alla recente letteratura specialistica, con- essere riconoscente verso
dannano al recupero del peso originario e spesso con
gli interessi. La parola d’ordine per uscire dal loop di il mio corpo era la chiave per
frustrazione e autocritiche (se peso poco valgo molto,
se peso molto valgo poco) è consapevolezza, dei pro-
dare più amore a me stessa»
pri bisogni e dei propri stati emotivi. — Oprah Winfrey
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2
VANITY FAIR
3
7 OT TOB RE 2020
5 4
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come quello di camomilla, idrata Crema Rimodellante Seno e successivo: Ultimate The Micro di BIONIKE (€ 39,90).
103
Vanity Wellness
ACCETTAZIONE E CAREZZE
La vera sfida è abbandonare il controllo ossessivo
sul corpo che rischia di renderci estranei a noi stes-
si, che ci disconnette dai nostri bisogni spontanei e
profondi, e ci porta a scrutarci in tralice allo specchio:
«Praticare intuitive eating vuol dire diventare più
accoglienti, vuol dire accettarsi nell’accezione eti-
mologica del verbo latino da cui arriva: ad cepere,
apprendere, accogliere nuove consapevolezze.
Con il paziente si fa quindi un lavoro sulle motivazio-
ni al cambiamento, si lavora sulle credenze e sui veri
obiettivi della persona, anche se possono sembrare
B ELLE Z Z A
104
INFORMAZIONE
PUBBLICITARIA
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reinventa il N°1
dell’anti-età in Francia (1)
Aumenta la Aumenta la
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di collagene x5(2) di acido ialuronico x2(2)
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(1) (2) (3)
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42 donne, 56 giorni. (4)Luglio 2020.
Greta
Zuccarello
23 anni, di Treviso,
ballerina e modella,
vive e lavora a New
York da quando
ha 17 anni.
Vanity Staffetta
FACCIAMO SQUADRA
Quattro atlete di successo si passano un testimone molto iconico
attivando una CHALLENGE VIRTUALE che incoraggia tutte le donne
a sostenersi a vicenda. Per vincere insieme le battaglie della vita
di foto
MARTA CARAMELLI MATTIA CHICCO
C’
è una cosa bella che dicono tutte e quattro le spor- collega il flacone della nuova fragranza Idôle l’Intense, che
tive scelte da Lancôme per la campagna social diventa così il testimone/simbolo per veicolare messaggi di
#ICANWEWILL, che sta già diventando una chal- inclusione e di incoraggiamento. Il fine è dare la «carica» per
lenge di solidarietà femminile virale: «Nella vita, alla fine, andare avanti nella propria gara della vita. Di mano in mano,
Mattia Chicco per Lancôme.
ad aiutarmi sono sempre state le donne». Un’affermazione poi, tutte le donne contemporanee che desiderano trasmet-
che rassicura, perché non è così scontato. Anzi, spesso siamo tere il messaggio: «Insieme possiamo, insieme riusciremo: I
proprio noi donne le peggiori nemiche di noi stesse. Invidie, can, we will» si possono virtualmente passare la torcia pro-
competizione e gelosie ci impediscono di lavorare insieme fumata sul web.
e di arrivare unite al traguardo finale. Non a caso l’idea del Delle quattro atlete italiane scelte l’unica che pratica uno
brand francese è stata quella di invitarci a fare squadra: nel sport un po’ più femminile è la ballerina Greta Zuccarello. E
video la prima atleta dà il via alla staffetta passando alla infatti è l’unica che dalle donne ha avuto qualche delusione.
106
Federica
Monacelli
30 anni, pugile,
campionessa italiana
categoria di peso 75 kg.
«Consegno la torcia a blu che aggiunge: «Mia nonna è stata fondamentale: lei era
avanti, intraprendente, vedeva nel karate la disciplina che
una donna che è caduta mi avrebbe fatto diventare una piccola guerriera. Nella vita
bisogna avere coraggio, impegnarsi sempre, avere pas-
e ha paura. Sbagliare è sioni, inseguirle, essere autentiche e uniche. E le donne
in questo hanno un potenziale infinito. Il saluto nel mio
una tappa necessaria per
7 OT TOB RE 2020
sport è un inchino, in segno di rispetto». Concorda Fede-
coronare i propri sogni» rica Monacelli, che dopo anni di tennis si è ritrovata quasi
per caso a diventare una campionessa di boxe, anche se con
— Greta Zuccarello - Ballerina qualche incidente sul percorso: «Non lo nego: sono state le
donne a venire in mio soccorso quando ho avuto veramente
«Nel mio percorso non mi hanno mai ostacolato, per carità, bisogno. Nonostante io abbia più amici uomini. E questo è
ma remato contro un po’ sì. Troppa competizione. Anche se stato invece il problema negli anni dell’adolescenza. Ero ca-
alla fine si è costrette a fare squadra perché ti trovi all’interno rina, indipendente, avevo già fatto molte esperienze all’estero,
di una compagnia di ballo». «Io invece tutto il contrario. So-
no stata circondata da donne esemplari, che mi hanno inse-
gnato quanto l’unione faccia la forza, a partire da mia madre,
«Non è sulla debolezza degli
che ha allevato sei figli da sola, con il marito lontano, fino alla
mia allenatrice con cui non sono state sempre rose e fiori, ma
altri che si costruisce la
che stimo e reputo un esempio di donna forte, indipenden- propria forza. Il testimone
te e leale. Invidie tra noi della staffetta? Qualcuna all’i-
nizio, poi abbiamo capito che se non fossimo state unite lo passo a una donna fragile
non avremmo mai vinto niente», racconta Mariabenedicta
Chigbolu, velocista e campionessa italiana della staffetta 4
per infonderle sicurezza»
per 400. D’accordo anche Sara Cardin, karateka dagli occhi — Federica Monacelli - Pugile
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Vanity Staffetta
Sara Cardin
33 anni, karateka.
È campionessa
Mattia Chicco per Lancôme. MUP Sara Cardin + Federica Monacelli MrDanielMakeup using Lancôme. MUP Greta Zuccarello + Benedicta Chigbolu
del mondo nella
specialità Kumite.
VANITY FAIR
Benedicta
Chigbolu
30 anni, velocista.
Specializzata nella
staffetta 4x400.
Ha vinto 8 medaglie,
di cui 5 d’oro.
ero più “grande”, quindi mi trovavo meglio con i maschi. Risul- «Lo sport, specie dopo una delusione, ti insegna che non sono
tato: le mie compagne sono state molto cattive con me in que- gli altri a dover credere in te. Ci devi credere tu. Solo così puoi
gli anni, mi insultavano. Sono stata molto male, piangevo ogni prendere in mano la tua vita». Sara è ancora più categorica:
giorno. Poi, complice lo sport, le esperienze e forse il destino, ho «Lo sport è fondamentale come la scuola, dovrebbe essere
Paolo Antonini National Make-up Artist Lancôme
trovato sulla mia strada amiche vere e straordinarie che nei mo- obbligatorio perché mentre sui banchi impari i principi a pa-
menti bui ci sono state come nessun uomo». Su un punto sono role, nello sport li vivi sulla tua pelle». Ma donne così forti, così
tutte d’accordo: il ruolo fondamentale dello sport. Nessuna, alpha anche fisicamente, come se la vedono con gli uomini?
potendo riavvolgere il nastro, tornerebbe indietro, nonostante «Nel mio caso dopo una prima fase di fascinazione per la bel-
gli enormi sacrifici e le continue rinunce. «La personalità che ho la ragazza che tira pugni non vogliono poi un rapporto alla
oggi, la confidenza e l’autostima che ho acquisito le devo allo pari. Li rende più sicuri stare con una donna fragile. Ma io
sport. La disciplina sportiva ti insegna che una caduta non non voglio fare il maschio. Nella coppia è giusto che ci sia-
è una sconfitta, non è un fallimento. È qualcosa che è giusto no dei ruoli. Accetto di perdere, ma tu devi saper vincere! È
che ci sia. Altrimenti non hai la forza di superare il limite. triste dover far finta di non essere capace di fare qualcosa»,
L’errore è parte del discorso, bisogna capirlo, metabolizzarlo e sbuffa Federica. Le altre hanno risolto facendo coppia con i
prenderlo come motivazione per rialzarsi e ripartire. Più forti loro allenatori e con un campione come loro. Certo, magari
che mai», continua Federica. «Verissimo», aggiunge Benedicta. un’occhiata agli addominali ci scappa sempre...
108
(3) Studio clinico realizzato su 27 donne. Dopo 1 mese, tratti risollevati e viso come rimodellato nel 67% dei casi.
(1) Diminuzione del 5% nel 67% dei casi. (2) Studio di soddisfazione condotto su 111 donne in 28 giorni.
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Vanity Skincare
S
entirsi belle è un viaggio che parte da dentro».
Ne è convinta Lucia Magnani, biochimica e ad
della clinica Lucia Magnani Health Clinic con
sede a Castrocaro Terme e nella quale porta avanti
il progetto Long Life Experience, un protocollo di
benessere che coinvolge vari ambiti della vita con
lo scopo di combattere lo stress ossidativo, acerrimo
nemico della salute e quindi dell’estetica.
Ed è da qui, dal proprio stile di vita, che le don-
ne di oggi vogliono iniziare il percorso di riscoperta
della bellezza: «A me si rivolgono persone completa-
mente diverse e con esigenze differenti, accomunate
però dal desiderio di occuparsi di sé a tutto tondo.
Siamo di fronte a una nuova idea di cura, intesa co-
me impegno ad ampio spettro, che significa spaziare
VANITY FAIR
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7 OT TOB RE 2020
SGUARDO D’AMORE
L’autostima viene alimentata anche da come ti guardano gli altri: CLIOMAKEUP racconta il percorso
di self-acceptance iniziato attraverso «gli occhi» di un uomo speciale
di ALESSANDRA PAUDICE
VANITY FAIR
H
o avuto uno sviluppo repentino, da bambina piatta che mangio, fare ginnastica e amarmi di più”. Per me essere
sono diventata in poco tempo prosperosa. A peggio- body positive non significa solo: mi accetto e basta. Io mi amo
rare la situazione c’erano i ragazzi che non mi guar- molto di più se faccio movimento, mi fa star meglio di umore
davano perché non ero la “classica magra”. Oggi per fortuna e di testa. So che non avrò mai il sedere piccolissimo, ma pos-
c’è il web che dà voce a movimenti che promuovono la di- so migliorare cercando di trovare benessere prima nella mia
versità dei corpi e aiutano molte che si sono ritrovate nella mente. La felicità parte tutta da lì, non dal corpo. Alla mia
mia situazione». A parlare è Clio Zammatteo, 37 anni, in arte community dico spesso che quando morirò non vorrò essere
ClioMakeUp, youtuber da più di un milione di follower gra- ricordata perché avevo le tette fantastiche e un culo stupen-
zie ai suoi video tutorial di trucco, il cui primo risale ormai a do, ma perché ho fatto qualcosa che ha lasciato il segno».
dodici anni fa. Una bellezza non standard la sua e un successo Quando la sua unicità è diventata il suo plus?
non proprio scontato. «Quattro anni fa quando ho postato una foto in costume, vo-
C’è qualcuno che l’ha aiutata a piacersi? levo trasformare quello che da molti è considerato un difetto,
«Mio marito che mi ha sempre apprezzata così come sono e il mio corpo non filiforme, in qualcosa di positivo. Mostran-
mi ha permesso di guardarmi attraverso i suoi occhi. È stato domi così com’ero ho ricevuto commenti di supporto. Mi so-
lui l’artefice principale della mia attuale autostima. Adesso no esposta sul web, un posto pieno di leoni, e ho aiutato molte
B ELLE Z Z A
BELLE DI MAMMA
Nata a Belluno, ClioMakeUp, all’anagrafe Clio Zammatteo, 37 anni, è sposata ed è madre di due bambine.
112
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Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di un sano stile di vita.
Vanity Fitocosmesi
B ELLE Z Z A
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7 OT TOB RE 2020
Valorizzarsi con prodotti d’eccellenza: questo insegnano due DONNE di talento.
Storia di una dinastia di imprenditori di successo planetario
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DI MADRE IN FIGLIA
Da sinistra, Isabelle d’Ornano, cofondatrice di SISLEY PARIS,
e sua figlia Christine, global vice president della maison.
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Vanity Fitocosmesi
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Capelli protetti
anche sotto la pioggia
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+LYTH[VSVNPJ;OLYHW`
MVU[L!+LYTH[VSVNPJ;OLYHW`
F
ilippo Ongaro per sette anni è stato il medico degli
astronauti presso l’Agenzia spaziale europea (ESA).
Tra i primi a specializzarsi in medicina anti-aging e
funzionale, nel tempo è diventato un coach esperto in pro-
blem solving. Il suo ultimo libro è una sorta di manuale per
trovare la pace e sentirsi realizzati. In perfetta linea con il
tema di questo numero.
Parlare di body positivity non espone al pericolo di inca-
sellare le persone nell’ennesima categoria?
«Non amo le etichette, credo che sia più corretto parlare di
accettazione di sé. Ognuno dovrebbe avere un rapporto po-
sitivo con la propria immagine, e la società allo stesso modo
dovrebbe avere rispetto di ogni tipologia di corpo».
Come conciliare l’accettarsi con il desiderio, più che uma-
no, di volersi vedere diverso?
«Accettarsi non vuol dire rassegnarsi. L’accettazione è del
tutto compatibile con il desiderio di cambiare e, anzi, direi
VANITY FAIR
Il segreto in un mix
Nel libro Forte come l’acqua.
I 6 passi per diventare potente
e adattabile (Sperling & Kupfer,
€ 16) Filippo Ongaro spiega il suo
metodo di realizzazione personale,
mix di medicina, psicologia
e coaching. Meryl Streep e
Oprah Winfrey sono secondo
lui pioniere di un pensiero che
va oltre l’aspetto fisico.
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RUGHE RIDOTTE DEL -47%**.
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LIVING
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Giancarlo Mancori/Salviamo l’Orso, Marco Buonocore/Wildlife Adventures, Umberto Esposito/Wildlife Adventures,Marco Buonocore/Wildlife Adventures
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GLI ORSI...
È il nostro Yellowstone, il cuore selvaggio d’Italia:
il PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE . Un’inviata speciale
ci racconta il bello di andare, godere e non disturbare i suoi magnifici abitanti
di
DANIELA COLLU
MERAVIGLIA DA ABBRACCIARE
Da destra in senso orario, Daniela Collu, conduttrice radiofonica e televisiva (il suo Instagram è @stazzitta) in Abruzzo
durante la sua esplorazione al Parco Nazionale. La foresta di faggi più antica d’Europa, in Val Cervara. Fioriture di ranuncoli
al Lago Vivo. Il torrente che attraversa la Val Fondillo. A sinistra, un orso bruno marsicano intento ad «abbracciare» un albero.
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Vanity Viaggi
COME UN PAPA
Le cascate della Val Canneto nella parte laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, fanno parte di un
itinerario non impegnativo ma suggestivo (circa 30 minuti, venne qui anche papa Giovanni Paolo II) dove l’acqua
ha creato laghetti, cascate e specchi cristallini in un territorio di grande bellezza, pieno di leggende e storie antiche.
H
o preso appunti per tutto il weekend, nelle note del avverte la presenza dell’orso, anche se non lo vedi, soprat-
telefono, volevo essere pronta a raccontare per filo tutto se hai la fortuna di camminare nel Parco insieme a chi
e per segno la storia (quasi) centenaria di un posto ha scelto la missione di proteggere un ecosistema prezioso
magico che ricordo fin da bambina, quando i miei genitori e potente come quello. La prima cosa che ti insegnano è a
mi portavano in gita la domenica e mi compravano quelle ridimensionarti: abbassare la voce, osservare le tracce senza
macchine fotografiche finte, con il rullino preimpostato con toccare nulla, se sei in macchina rallentare e controllare la
le immagini degli orsi, dei cervi, dei camosci, dei lupi, dei potenza dei fari, e in caso di incontro ravvicinato fare un
boschi e del lago. passo indietro, dimenticare l’Instagram opportunity e mai
Quel posto è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Mo- per nessun motivo accostarsi troppo, o seguire l’animale, so-
lise, un paradiso di magnificenza paesaggistica con 50 mila prattutto se ha con sé i piccoli, onde evitare di innescare in
ettari di foreste e cime che sfiorano i 2.500 metri, e di biodi- lui l’istinto alla difesa o, peggio ancora, all’attacco. È buono
versità impagabile, con oltre 2.000 specie di piante diverse, l’orso, è timido e schivo, se ne sta per i fatti suoi a bassa o
macro e micro mammiferi, uccelli particolarissimi, migliaia alta quota a seconda della stagione e della ricerca di cibo e
e migliaia di insetti e invertebrati. accoppiamenti, anche se i racconti migliori, quasi mitologi-
E poi c’è la star, l’orso bruno marsicano, simbolo di ci, sono quelli degli avvistamenti nei centri abitati, dove la
questo territorio, è lui che tutti cercano e di cui tutti leggenda narra di esemplari maestosi che si affacciano in
chiedono a chi il Parco lo vive ogni giorno. piazza all’ora dell’ammazzacaffè.
«E tu l’hai mai visto?» e ognuno ha la sua risposta, c’è chi Te lo ricordi sempre che potresti avvistare un piccolo
ha avvistato una mamma orsa con i cuccioli mentre scattava Yoghi, ma nel frattempo te ne dimentichi, perché non di
foto accucciato dietro i cespugli, chi mentre camminava nel solo orso vive il Parco.
bosco della Riserva di Pescasseroli se l’è ritrovato alle spalle, Il primo giorno ci siamo svegliati alle cinque del mattino
che gli correva dietro, chi nonostante sia cresciuto tra que- e appostati con il binocolo a cercare camosci e cervi, dall’al-
gli alberi, invece, in quarant’anni non l’ha incontrato mai. Si to del belvedere di Gioia Vecchio, quasi al confine del Parco,
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VANITY FAIR
DO NOT DISTURB
Da destra in senso orario, alcuni degli incontri memorabili nel Parco: mamma e cucciolata di orsi bruni marsicani nel
Parco. Tre giovani cerve osservano sorprese all’alba il fotografo in una fredda giornata invernale. Uno splendido
esemplare di camoscio appenninico scruta la nebbia su un tratto scosceso del suo habitat.
dove l’alba è rosa e gentile, il sole scopre piano la vallata e se anni e ci siamo imbattuti nelle opere di arte contemporanea
non porti una felpa pesante, anche a metà settembre muori di Arteparco, con le tre installazioni di Alessandro Pavone,
di freddo che nemmeno a Milano a gennaio. Marcantonio e Matteo Fato, pensate appositamente per dia-
Umberto Esposito/Wildlife Adventures, Simone Formisani/courtesy Salviamo l’Orso
Ci siamo arrampicati a 1.900 metri, abbiamo impa- logare con la natura e dare un nuovo significato creativo al
7 OT TOB RE 2020
rato a riconoscere le impronte a forma di cuore del cin- concetto di sostenibilità.
ghiale, abbiamo ascoltato da vicino i bramiti dei cervi in E abbiamo sentito una frase ricorrente, ogni volta che ci
amore e li abbiamo spiati da lontano, sul versante oppo- hanno raccontato di progetti speciali, investimenti, attenzio-
sto della montagna, godendoci lo spettacolo di un maschio ne da ogni parte del mondo al Parco, ed «è venuto, ha fatto
cornutissimo con il suo harem di sette femmine improvvisa- una passeggiata e si è innamorato», come nel caso di Paul
mente minacciato dall’arrivo di un altro pretendente: una Lister, filantropo britannico fondatore di The European
tensione sessuale e un pathos che nemmeno il Beautiful del- Nature Trust (TENT), un ente benefico nato per preser-
le prime puntate. vare in Europa gli habitat naturalistici a rischio, che ha
Abbiamo disceso la montagna con le torce, al buio, in una riconosciuto il valore di un territorio unico nel suo gene-
specie di The Blair Witch Project Abruzzo Edition mentre le re e ha iniziato a collaborare con le realtà locali (Salvia-
guardiaparco ci raccontavano candidamente che proprio lì mo l’Orso e Wildlife Adventures), per sensibilizzare gli
vivono venticinque delle trentacinque specie di pipistrello italiani e non solo, specialmente quelli convinti di visitare
che è possibile trovare in Italia (ho forse fatto una piega io? un parco di divertimenti, o peggio ancora uno zoo.
Assolutamente no). Abbiamo appreso che un albero morto Insomma, abbiamo fatto di tutto, e l’orso alla fine non lo
non è mai morto davvero, resta un anello fondamentale nel- abbiamo visto, ma va bene così, anzi, quasi lo preferisco. Mi
la catena dell’equilibrio, diventando un condominio per gli piace pensare che allora, in fondo, nessuno lo ha disturbato
insetti e un ristorante per gli uccelli, e che quindi va lascia- poi tanto.
to lì, va protetto e custodito con cura. Abbiamo camminato
nell’atmosfera fiabesca di un bosco di faggi vecchi seicento
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Vanity Drink&Food
SENTORI D’AUTUNNO
Dal nuovo vino bianco di successo al Prosecco formato mignon, dalla ricetta gustosa
al metodo per stappare: le PROPOSTE della nuova stagione
di ANNA MAZZOTTI
7 OT TOB RE 2020
di pasta sfoglia con basilico e pinoli, perfette con movimenti maldestri, rivestimento antiaderente
per un aperitivo con un Gin Fizz. tanta fatica e il rischio che fora i tappi con facilità.
Brindisi in carrozza
L’azienda ANERI, alle esigenze di Itinere,
produttrice di vini che società del Gruppo Elior
hanno conquistato che gestisce il servizio
le tavole più prestigiose sulle Frecce di Trenitalia,
del mondo, ha la grande perfetto da distribuire
capacità di vedere lontano al singolo passeggero
e saper superare ogni nelle carrozze di prima
ostacolo. Come creare classe o executive con la
un formato mignon minor «intermediazione»
del loro N.3 Giorgia possibile. Dopo le Frecce,
Valdobbiadene Prosecco per arrivare a bar,
Superiore Docg ristoranti e alberghi top
per andare incontro class il passo è stato breve.
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Mente e corpo naturalmente in equilibrio
fino a 3 volte
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Vanity Block Notes
RICETTE DI FELICITÀ
Dalla borsa che celebra la convivialità al libro che insegna ad amare il proprio
corpo, per arrivare agli Awards della moda: a vincere è il MADE IN ITALY
di FEDERICO ROCCA
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non solo italiano: Eataly Roma dal 19 ottobre a valorizzarsi al meglio, ma anche
al 19 novembre, Eataly Monaco di Baviera (ri)scoprire e finalmente amare
dal 21 novembre al 21 dicembre. La borsa, la nostra unicità». Perché la bellezza
nella sua box di cartone, costa € 50. L.F. non ha nulla a che fare con il peso
o la taglia ed è arrivato
il momento di ribellarsi a certi criteri
standardizzati imposti dalla moda
e dalla società. «Impareremo che
quando un pantalone o un abito
E il premio non ci dona, questo non è
diventa digitale un problema del nostro corpo:
Un’edizione speciale quella stiamo semplicemente forzando
dei CHI È CHI AWARDS, tenutasi la nostra forma in un contenitore
come da tradizione in apertura sbagliato». Ecco perché l’autrice,
della Settimana della Moda nelle pagine successive, svela tagli
di Milano. Speciale perché e dettagli, colori e tessuti per
i riconoscimenti, ideati da Cristiana apparire al meglio (Ed. Vallardi,
Schieppati (sotto) e conferiti 340 pagine, € 16,90). P.S.
ai protagonisti del mondo
della moda più impegnati
nella valorizzazione delle eccellenze
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Live su wired.it
9+10 ottobre
IBM Studios
Piazza Gae Aulenti
Milano #WNF20
A cura di
EMILIANO
AUDISIO
VEZZOLI SHOW
I ritratti iperbolici dell’artista FRANCESCO VEZZOLI,
pubblicati sul numero scorso di Vanity Fair,
sono stati messi in mostra a Palazzo Serbelloni in una serata
tutta dedicata alle donne italiane
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U
na galleria iperbolica di ritratti: Chiara Ferragni di- 24 settembre a Palazzo Serbelloni, nella sede di Sotheby’s
venta la Madonna di Giovanni Battista Salvi, Lucia- a Milano. A supportare il tutto, Moreno Zani, fondatore di
na Lamorgese è Giovanna d’Arco, Emma Bonino il Tendercapital, realtà indipendente nel settore dell’asset ma-
Mahatma Gandhi e Barbara d’Urso la contessa du Barry. nagement, e forte sostenitore di diverse forme d’arte, di ogni
Così le ha viste l’artista Francesco Vezzoli, che ha reso lo genere di talento.
scorso numero di Vanity Fair (il n. 39) un vero pezzo da col- È stato come vedere il giornale prendere vita, con gli
lezione, con artwork memorabili, poi messi in mostra giovedì ospiti dentro e fuori dalle pagine: Barbara d’Urso si è
Gabriele Basilico
1. L’artista Francesco Vezzoli (al centro), con tutta la direzione di Vanity Fair: Simone Marchetti, Malcom Pagani e Cristina
Lucchini. 2. L’allestimento della mostra, a Palazzo Serbelloni, nella sede di Sotheby’s a Milano. 3. Barbara d’Urso, la regina
del pomeriggio in Tv. 4. Roberta De Titta Graziano, la modella che ha posato per la copertina di questo numero speciale.
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VANITY FAIR
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la stylist Sissy Vian. 17. Alcune modelle che
hanno posato per il servizio di moda dello
scorso numero. 18. La collezionista d’arte
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con
il figlio Emilio. 19. La conduttrice Cristina
Parodi. 20. Fedele Usai, ad di Condé Nast
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Italia. 21. L’imprenditore Carlo Capasa.
presentata con maniche vaporose e una scollatura simile Settanta, simbolo di importanti rivoluzioni culturali.
a quella della Jeanne Bécu, la contessa du Barry dipinta Così i cromalin (come si chiamano in gergo le prove di
da Élisabeth-Louise Vigée e ora riletta in chiave 2020. La stampa) sono diventati, con tutte le correzioni annesse, dei
fotografa Paola Mattioli è comparsa sorridente, dopo che veri pezzi d’arte, tanto che hanno attirato l’attenzione di Pa-
l’avevamo vista tutti in posa su quel numero speciale, dove trizia Sandretto Re Rebaudengo, che, grande collezionista,
aveva mostrato 16 pagine di suoi ritratti e autoritratti. An- non ha voluto perdersi la mostra. L’intenzione del progetto, al
che Roberta De Titta Graziano, la donna transgender della di là del valore estetico, era quella, come ha detto il direttore
copertina, si aggirava con le sue amiche modelle, testimone Simone Marchetti, di «fare un salto culturale: da una cultura
di una nuova e stupefacente femminilità conquistata. E, an- patriarcale e maschilista verso un mondo più libero e forse
cora, Cristina Parodi, che a lungo si è soffermata sulle pagi- più femminista. E qui è stata esposta una galleria di esempi di
ne-manifesto, reinterpretazioni di quei poster politici anni donne da imitare, interpreti dei migliori cambiamenti in atto».
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Vanity Social
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L’oroscopo
di ANTONIO CAPITANI 30 SETTEMBRE - 6 OTTOBRE
farvi rinascere, resettare, ripulire. A ta- anche senza la «s». Marte, vostro vigoro- cui fare uso continuo, in vista del «gros-
le proposito, lucidità e infaticabilità, an- so asso nella manica, vi dà la forza per so» che arriverà da fine anno. Marte vi
che nel lavoro, risulteranno i vostri assi tenere botta, ma Mercurio storto, vostro conferisce inoltre un vigore erculeo, ma
nella manica, la tendenza allo scoraggia- due di picche planetario, incarta le si- Venere paventa qualche aculeo. In amo-
mento e alla scleroidrofobia i vostri due napsi. Servono dunque sagacia e spirito re, soprattutto. Don’t be sfigoparanoic
di picche. Siete inoltre figomagnetici e strategico. E la sfangherete. L’amor è se non volete guadagnarvi due di pic-
avvolgete nelle vostre spire (pure suine) fiabesco, il sudombelico muy apprezzato. che sonori. La fornicazione, comunque,
più persone: approfitt, please. Per la tendenza a reiterare, soprattutto. vi confermerà che tutto va bene, tranqui.
se Mercurio vi rende a volte a little bit so, il lavoro si struttura su basi più solide care e non distribuire a chiunque l’invi-
tontolons, la fortuna vi protegge e vi evi- e promette allegrezze e successo anche a to a recarsi nel famoso e popoloso pae-
ta di ricevere due di picche imbarazzan- chi di voi lo cerca. Giungon cose turche se: sarebbe per voi un due di picche no-
ti. L’amor, intanto, vi candisce e piccion- sul piano suino, turchine su quello amo- iosino. Magie d’amor intanto v’avvolgo-
cinizza, il sudombelico è in festa. roso (quanti squarci d’azzurro!). no, ma la fornicazione is a little bit smunt.
nienza. What a solliev. Da sabato niente maestosi nei rapporti interpersonali. L’a- re, che qualche due di picche sembra pa-
sfigovittimismi, né scleri in amore: potre- more promette però di riempire le soli- ventarlo. Ma Marte vi conferisce un dot-
ste beccarvi due di picche storici. Però tudini. Ma la fornicazione è festosa co- torato in fornicazione che voi mettete in
siete bravi a fornicare. Tanto. me un’ode ai caduti di Macallè. Va così. pratica con invidiabile frequenza.
modo ottimale relazioni e social. Accet- dere. Tuttavia, perspicacia, zebedei d’ac- a ottenere udienze. E non è da esclude-
tate però l’idea di dovervi fare un cicinìn ciaio, argento vivo vi rendono l’anima re che i risultati si rivelino superiori alle
di glutei quadrati and don’t adag on the del vostro staff. E ciò rappresenta per voi vostre stesse aspettative. Forse qualche
allors: ciò vi varrebbe due di picche so- un asso nella manica da giocare ogni dì. due di picche potreste riceverlo in amo-
lenni. Confortante, intanto, diventa l’a- Ma non rivelate troppo: sarebbe il vostro re che, effettivamente, gratifica come una
mor. Prossima allo zero, invece, la voglia due di picche rovinoso. L’amore ritorna duodenite. Ma il suino inside you eserci-
di fornicar. Pioverà sicuramente. e gli ormoni sono in fiore. ta con brio e spirito giovanile.
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®
È più di un nastro.
È un simbolo che ci unisce.
La nostra comunità a livello globale supporta la ricerca,
l’istruzione e i servizi in ambito medico.
Buonanotte.
Parole per rimboccare le lenzuola
di LUCA DINI
7 OT TOB RE 2020
S
i chiamava Simone. Ma nei tre anni di scuola media, faceva, e all’uscita mi affrettavo verso casa per non as-
il periodo in cui l’ho conosciuto e frequentato, cre- sistere alla persecuzione in giardino. Ma ammetto che
do di averlo sentito più spesso chiamare con il suo non raccontai a nessuno delle lacrime che avevo visto. Né
«altro» nome. Simoneciccione, detto così, tutto attaccato. obiettai all’uso del soprannome. Né mai lo difesi. E sono
E siccome sembrava il classico ragazzino che oggi defi- passati tanti anni, ma il senso di colpa ancora brucia.
niremmo «solare», ed era il primo a riderne — a volte, a Allora era tutto diverso. Sua madre probabilmente si
chi gli chiedeva come si chiamava, rispondeva lui stesso era rassegnata a quello che le sembrava inevitabile. Nes-
«Simoneciccione» —, a nessuno veniva in mente che quel suno usava la parola bullismo, nessuno si sarebbe sognato
nomignolo fosse un’offesa, tanto meno un insulto. Anche di andare dal preside a protestare per un nomignolo che
VANITY FAIR
i professori ogni tanto lo usavano, e il risultato era l’ilarità agli stessi professori sembrava innocuo.
generale, compresa quella di Simone. Oggi il mio figlio grande ha l’età che avevo il giorno in
Almeno una volta a settimana, poi, succedeva quello cui vidi Simone piangere. Da quando è piccolo gli spiego
che all’epoca mi sembrava un rito normale, e che oggi ri- che le ferite dell’offesa sono nascoste dentro, che la ver-
conosco per ciò che era: un gioco crudele. I compagni più gogna è una brutta bestia, e che una risata può essere solo
monelli lo aspettavano all’uscita, gli strappavano lo zaino un tentativo disperato di autodifesa. Spero di averlo con-
con cui poi giocavano a pallone nel giardino, quando lui vinto. Come tutti, crescendo, si porterà dietro la ricchez-
riusciva a riprenderlo gli facevano lo sgambetto per farlo za di quello che sta imparando, ma anche il bagaglio dei
cadere, quindi lo inseguivano un po’ mentre lui andava a piccoli grandi errori che sta commettendo. Vorrei almeno
casa, cantilenando «Simoneciccione». Risate generali — risparmiargli il peso della crudeltà. luciana
di nuovo, compresa la sua — finché lo lasciavano final-
mente in pace. Alle sfilate ho visto in passerella Ashley Graham —
Ricordo che la cosa mi creava un po’ di disagio — era- modella che nell’orrido gergo contemporaneo chiamiamo
no più le volte in cui non mi univo alla risata, anche se «plus size» — e ho scritto un post su quello che è anche il
confesso che qualche volta l’ho fatto — ma neppure io tema di copertina di questo numero: l’accettazione di sé
avrei saputo spiegare perché. Fino a un giorno di prima- stessi, il rispetto degli altri.
vera della terza, che mi è rimasto indelebilmente impres- Anche io, come Luciana, mi porto dietro il senso di colpa
LE T T ERE
so nella memoria. per non aver difeso amici che sembravano «sportivi»
Dovevo studiare con un’amica il pomeriggio, e siccome nell’accettazione delle offese, e che semplicemente, oggi
non erano a casa né i suoi genitori né i miei, avevamo lo capisco, cercavano di sopravvivere. Anche io, come lei,
deciso di prendere un po’ di focaccia e di pranzare nel spero di avere inculcato nei miei figli la consapevolezza
piccolo parco sotto casa sua, nel quartiere che era anche del fatto che ci si può «ridere su» ma avere un mostro
quello di Simone. E lo vedemmo, su una panchina, scosso che dilania dentro. E che anche chi assiste tacendo
dai singhiozzi, tra le braccia della madre. Io e lei non ci all’umiliazione dell’altro sentirà un giorno il peso della
dicemmo nulla, ma non ce n’era bisogno, entrambe ca- crudeltà.
pimmo subito il motivo per cui Simone piangeva quel
giorno, e chissà quante altre volte. Tutti i giorni, mi viene
da pensare oggi.
Foto Mattia Zoppellaro
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EFFETTO RIGENERANTE
GIÀ DOPO 7 GIORNI
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TONO - RUGHE - LUMINOSITÀ
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EQUIVALENTE A QUELLA USATA
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NELLE MESO-INIEZIONI
nuovo rinascimento
D I O R .C O M - 0 2 3 8 5 9 5 9 5 9
editor’s letter
elisabetta barracchia
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contents n. 040/the cover
Fabrizio Talia
Diplomatosi nel 2002 all‘Accademia di Alta Moda Koefia di
Roma, e nello stesso anno vincitore della seconda edizione del
FALL/WINTER 2020/21 008/OCTOBER 2020 € 3,50 concorso I.T.S. (International Talent Support), Fabrizio Talia ini-
zia la sua carriera in celebri maison di moda. Durante tutto il
suo percorso professionale non ha mai abbandonato la tecnica
del collage come mezzo di comunicazione per esplorare la sua
estetica, dove i frammenti di immagini diventano i protagonisti
di un racconto in divenire.
Jacky Blue
Conosciuta come Jacky Blue, l’artista inglese Jacky Marshall,
nuovo rinascimento con alle spalle un Master presso il Royal College of Art, è una
illustratrice e designer. Conosciuta nel mondo della moda per il
suo innovativo senso del colore e per la sua capacità di trasfor-
mare “semplici” disegni al tratto in figure sorprendenti, audaci
e femminili frutto della sua personale visione, oggi vive a New
York. Le sue opere spesso sono esposte alla Fashion Illustration
Gallery di Londra.
4
QUALITY IS OUR BUSINESS PLAN
Ci accontentiamo semplicemente del meglio
e creiamo i migliori prodotti editoriali.
Per questo abbiamo Vanity Fair, il settimanale leader
in Italia, Vogue, il mensile più autorevole.
Per questo siamo l’editore italiano più seguito sui social.
Per questo ogni mese raggiungiamo 16 milioni di donne.
Tradotto in una parola, Qualità. In due parole, Condé Nast.
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REGGIO CALABRIA C.SO GARIBALDI 545
TORINO C.SO TURATI, 82 riflessi.it
Noi siamo Made in Italia
responsabilità point of view/lo stato delle cose
Uno dei pilastri imprescindibili sui quali si basa tutto il settore della moda made in Italy.
Camera Nazionale della Moda è stata tra i primi enti a promuovere, nel 2012, il Decalogo sulla
responsabilità sociale e ambientale per supportare le imprese e indirizzarle verso una sempre
maggiore attenzione agli aspetti ambientali e sociali della filiera, mentre con il Codice Etico
sottolinea i principi di etica, trasparenza, correttezza e professionalità come linee guida di
comportamento alla base della sostenibilità nelle sue molteplici accezioni.
Responsibility is one of the fundamental elements upon which the Italian fashion industry is
based. Back in 2012, the Camera Nazionale della Moda was one of the first organizations to
promote a list of guidelines on social and environmental responsibility as a way of supporting
companies and putting an ever greater focus on the environmental and social aspects of the entire
supply chain. There is also a code of ethics focused on transparency, honesty and professionalism
as the basis of sustainability in all of its various forms.
F/W
by maristella campi
9
point of view/lo stato delle cose
connessione
Quella digitale, di sicuro. Una delle parole chiave del lockdown perché
ha fatto scoprire quanto è (stato) importante e non scontato rimanere
"in collegamento". I nuovi meccanismi di condivisione on line, frutto di
una trasformazione digitale obbligata e imposta dal nuovo tempo, hanno
favorito la diffusione di piattaforme di e-commerce e live communication,
ma anche vere e proprie community di sistema, network dove far
interagire tutti gli attori della filiera. Connessione è anche quella sociale
che "regola"comportamenti non solo digitali, ma "fisici" fra territorio e
comunità, fra produttori e buyer, fra creativi e artigiani, fra espositori e
visitatori, fra professionisti e istituzioni.
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calicantoluxurybags.it
point of view/lo stato delle cose
social
L'ultima ricerca "Altagamma
Social Luxury Index", presentata
da Altagamma e dalla digital
agency Accenture Interactive,
approfondisce le performance dei
brand Altagamma su più di 35
canali media digitali, analizzati per
categorie merceologiche nel corso
dell'anno 2019, con un'attenzione
particolare al comportamento
valore tenuto durante la pandemia.
Gli scambi sui temi sociali sono
Il "Made in Italy" è IL nostro
valore assoluto. Per approfondire generazione stati numerosi e inevitabili,
quindi si è sentita l'esigenza di
l'argomento, un libro illuminante:
La capacità di passare il testimone suggerite alcune linee guida per
"Rinascimento oggi. La rivoluzione
di generazione in generazione al la comunicazione digitale: agire
del marketing umanistico:
momento giusto rappresenta un prima di comunicare (con iniziative
creatività e idee per la Human
punto di forza che garantisce la di crowfunding, incontri virtuali,
Satisfaction", a cura di Marzio
salvaguardia di un patrimonio contenuti editoriali); veicolare
Bonferroni, Egea (2019). Studiosi e
creativo e produttivo costruito negli sempre messaggi positivi; mettere
professionisti raccontano l'eredità
anni. Se ne è parlato a settembre in primo piano le persone piuttosto
rinascimentale e la sua utilità
a Voice-Vicenzaoro International che gli scopi commerciali; mostrare
oggi per cercare di capire quali
Community Event nel talk “How empatia verso la community del
insegnamenti possiamo ricavarne e
we see the Future”. Che cosa può brand; personalizzare la propria
quali possono essere le prospettive
cambiare con l'ingresso della nuova comunicazione per mirarla al
per il futuro delle imprese e delle
generazione lo hanno spiegato i territorio.
professioni. Un libro pre-Covid per
giovani imprenditori mettendo
strategie post-Covid.
l'accento su contaminazioni del The latest 'Altagamma Social
mondo fashion, innovazione Luxury Index' research looks
'Made in Italy' as an absolute
digitale, introduzione di strumenti at the performance of high-end
value. Marzio Bonferroni goes
innovativi. brands on more than 35 digital
in-depth on this topic in his
media channels, analyzing them
latest book, with a title that
The ability to pass the torch from by product category throughout
translates to 'Today’s Renaissance.
one generation to the next is 2019, with an additional focus
The Revolution in Humanistic
something that helps safeguard on how they did during the
Marketing: Creativity and Ideas
the creative and manufacturing pandemic. Some of the suggestions
for Human Satisfaction.' In this
legacy a company has built up made when it comes to digital
tome, academics and professionals
over the years. This was a topic communications include: acting
talk about the legacy of the
of discussion at September’s before communicating (with
Renaissance and how it can be
Voice-Vicenzaoro International crowdfunding, virtual meetings
applied to today and future
Community Event during the and editorial content); sharing
prospects for businesses and
'How we see the Future' talk. messages that are always positive;
professionals. A pre-Covid book
Young business leaders discussed highlighting people instead of
with post-Covid strategies.
how things change with new commercial aims; showing empathy
generations and how they focus on to the brand’s community; and
integrating fashion trends, digital personalizing communications to
F/W
12
talento
Il "genio" italiano è riconosciuto in tutto il mondo. Così la ricerca di nuovi
talenti da valorizzare non si può fermare, per favorire una continuità e un
ricambio generazionali. Un investimento sul futuro è il progetto "Italian
Startup” che, durante l'ultima edizione di Mipel e in collaborazione con
Agenzia ICE, ha messo in evidenza una selezione di giovani designer
italiani distintisi per l’idea creativa delle loro proposte.
Italian ingenuity is recognized throughout the world, thus the search for
new talents must never stop, so that there is a sense of continuity and
generational interchange. 'Italian Startup' is an initiative that aims to
be an investment in the future; it took place during the latest edition of
Mipel in collaboration with ICE, focusing on a selection of young Italian
designers who stood out thanks to the creativity of their offerings.
rispetto
La Milano Fashion Week è stata
la prima settimana della moda a
ripartire in una quasi normalità,
con circa 180 tra sfilate ed eventi,
la maggior parte in presenza
nell'assoluto rispetto dei rigidi
protocolli di sicurezza. Rispetto
etico e sociale per le persone, per
le professioni, per il lavoro. Per i
valori di un'intera comunità.
14
COLLECTION
RAINBOW
%UDFFLDOHWHQQLVLQRURELDQFRNFRQSDYpGL]DULPXOWLFRORU
point of view/lo stato delle cose
tradizione
Una lunga storia alle spalle. Fatta
di creatività, artigianalità, capacità.
La racconta Alessandra Guerrini,
con Barbara Brondi e Marco Rainò,
nel libro "Dal Medioevo al Made
in Italy", Silvana Editoriale, 2016.
Una rassegna che dimostra come
il Made in Italy, quello di cui ci
vantiamo con orgoglio oggi, non
resilienza nasca dal nulla negli anni Settanta,
ma affondi le sue radici nella
È quella dimostrata dalle fiere cultura artistica dell’Italia.
dell'accessorio di settembre che, E questa è la sua forza.
facendo sistema, hanno saputo
trovare anche nell'attuale difficile
situazione la forza e la capacità di
History that goes way back, made
up of creativity, craftsmanship and globale
riorganizzare i tempi degli incontri capabilities. This is the theme of a La pandemia ha cambiato i confini
e gli spazi espositivi, arricchendo book by Alessandra Guerrini, along del mercato globale. In attesa
ogni manifestazione con eventi e with Barbara Brondi and Marco degli sviluppi post crisi, il concetto
inziative ad hoc, anche digitali. Una Rainò, with a title that translates stesso di "globale" va ridefinito. E
grande fiera "diffusa" in versione to 'From the Middle Ages to Made in Italia, dove i distretti produttivi
fisica, in totale sicurezza, per un in Italy.' This book points out how sono ben organizzati e molto
rilancio condiviso delle aziende e the Made in Italy that we are so dinamici, guardare vicino a casa
dei distretti. Sei le manifestazioni proud of today didn’t appear out of può essere una soluzione, anche
in programma negli stessi giorni nowhere in the 1970s. Its roots go se solo momentaneamente, il
sotto l'egida di Confindustria back to Italy’s artistic legacy, and globale diventa locale: una filiera
Moda: a Firenze DaTE; a this is what makes it so strong. corta assicura maggiore controllo,
Milano HOMI Fashion&Jewels possibilità di essere versatili,
Exhibition, Micam Milano, Mipel, capacità di individuare meglio i
TheOneMilano Special featured bisogni, velocità nel soddisfare gli
by Micam, A New Point Of View by ordini.
Lineapelle. #strongertogether
The pandemic has changed the
Resilience is the key word for the confines of the global market, but
trade exhibitions that have taken the concept of 'global' needs to be
place during this difficult time, redefined after the crisis. In Italy,
successfully reorganizing and even where the manufacturing districts
including digital components. are well-run and incredibly
A range of shows have taken dynamic, looking closer to home
place in the 'physical' world, in could be a solution, with local
perfectly safe conditions, as a taking over from global: a shorter
way to relaunch companies and supply chain ensures greater
manufacturing districts. These control, more versatility, the
exhibitions include DaTE in ability to identify the needs of
Florence; HOMI Fashion&Jewels the market, and speed in filling
in Milan, Micam Milan, Mipel, orders.
TheOneMilano Special featured by
Micam, and A New Point Of View
F/W
by Lineapelle. #strongertogether
16
point of view/lo stato delle cose
condivisione
Nascono vere e proprie community di sistema, network per far interagire
tutti gli attori della filiera. Come l’"ecosistema" fondato sui valori
del business #befashionandjewels, lanciato da Homi Fashion&Jewels
Exhibition con l’intento di coltivare le relazioni tra i partecipanti:
supporta i retailer, ma anche i buyer e i top visitors. Una scelta che
pone l’accento sulle relazioni, intrecciate in presenza fisica in fiera e da
approfondire successivamente in maniera virtuale nel corso dell'anno.
Condividere è (ri)dare fiducia ai propri interlocutori e (ri)mettersi in
gioco in ogni momento. Con coraggio.
18
wish list/mini, anzi micro
Giorgio Armani
Alexander McQueen
Prada
La DoubleJ
Moschino
F/W
Emily P. Wheeler
Gucci
JW Anderson
By FAR
Hermès
Nicholas Kirkwood
F/W
Il Velluto
Un tessuto classico
interpretato con allure
contemporanea. Così Maria
Grazia Chiuri “reinventa”
i must-have della Maison
Dall’alto a destra e in senso orario. Borse. Dior Book Tote. Lady Dior. Saddle. Sneaker slip-on. Entrambe Dior Solar. A/I 20-21. Tutto Dior. Photo ©Laura Marie Cieplik.
28
Shop.koe.it
multiple choice/le rivisitate
Collaboriamo?
Insolite forme di collaborazione, nate per lanciare limited Fashion brands are taking part in unusual collaborations
edition e capsule collection, rafforzano lo slancio a speri- to launch limited-edition and capsule collections as a way
mentare grazie alla ricerca estetica delle griffe della mo- of experimenting with new aesthetics and technological
da che incontra, in condivisione di intenti, l’innovazione innovation when it comes to sneakers. John Galliano and
tecnologica dei brand di sneakers. Mondi solo apparente- Maison Margiela worked to create a sort of ‘hybrid,’ mixing
mente lontani si scoprono vicini per raggiungere traguar- the Tabi, a cult shoe launched in 1988 by Martin Margiela,
di inaspettati. John Galliano per Maison Margiela crea with Reebok’s legendary InstaPump Fury, which revolution-
un “ibrido” mescolando la Tabi, cult lanciato nel 1988 da ized the youth and street aesthetic in the 1990s. Portuguese
Martin Margiela, con la leggendaria InstaPump Fury di fashion designer Felipe Oliveira Baptista at Kenzo got in-
Reebok, che ha rivoluzionato l’estetica giovanile degli an- to the old archives to take on the collaboration with Vans,
ni ’90. Felipe Oliveira Baptista di Kenzo attinge dagli ar- for a version of the Vans Sk8-Hi, which boast lively floral
chivi per misurarsi con le mitiche Vans Sk8-Hi, rallegrate prints. Pierpaolo Piccioli, Valentino’s creative director, re-
da stampe floreali. Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di worked the iconic Mexico 66™ SD sneaker from Onitsuka
Valentino, imprime il logo Valentino V sull’iconica Mexico Tiger, and the new shoe boasts the new Valentino V logo.
F/W
66™ SD di Onitsuka Tiger. Una sfida continua. M.C. The challenge continues.
30
#Obagdoc | obag.it
the new iconic bag
.made in Italy
Chiamala Con
passport/gucci
Il Suo Nome
Amata da Jacqueline
Kennedy Onassis negli anni
Sessanta, la mitica borsa
Jackie O ritorna. Con un
nickname, Jackie 1961
Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis, known as Jackie to almost everyone, truly represented the values of her time as
an iconic woman who made an impression wherever she went thanks to her charm, innate elegance and chic flair. There
was the time in the early 1960s when was seen nonchalantly carrying a particular Gucci bag, a soft triangular model, that
went on to become a collector’s item. Today, it is still known by her name: Jackie O. This legendary bag has truly stood the
test of time, and it is returning today better than ever as part of Gucci’s ‘Beloved line’. The new Jackie 1961 (a reference
to the year it was first introduced) is an interpretation of a vintage Jackie O model found in creative director Alessandro
Michele’s personal archive. It skillfully brings together the brand’s heritage with Michele’s contemporary vision.
F/W
Presentata alle sfilate donna e uomo AI 20-21, la nuova Jackie 1961 in tre misure (media, piccola, mini) è declinata in vari pellami e colori, oltre che in tessuto
GG Supreme con nastro Web. Courtesy of Gucci.
32
visit CARMENS.IT
Ore
passport/rolex
Moderne
Nella rinnovata collezione
Oyster Perpetual le ultime
referenze rincorrono
movimenti all’avanguardia
e design senza tempo
The Oyster has been breaking records from the beginning. Almost a century ago, it was the first water resistant wristwatch
in the world. Since then, watches in the Oyster Perpetual line have never stopped pushing the limits, standing out for its
chronometric precision, the water resistance of its case, and the self-winding movement of the Perpetual rotor. Though
it has evolved over the years, it has maintained its uniqueness. This is true as well for the new 2020 models. The Oyster
Perpetual Submariner and the Oyster Perpetual Submariner Date have a new design and slightly larger cases. The Oyster
Perpetual Datejust 31 comes in white Rolesor (a combination of Oystersteel and 18-carat white gold) with faces that come
in various colors and indicators or Roman numerals in 18-carat white gold. The Oyster Perpetual 36 features faces in lumi-
nous colors while the Oyster Perpetual 41 is making its debut. Finally, there’s the Oyster Perpetual Sky-Dweller, which is
paired with the innovative Oysterflex bracelet for the first time.
A sinistra. Oyster Perpetual Sky-Dweller calibro 9001 in oro giallo 18 ct. con innovativo bracciale Oysterflex in elastomero ad alte prestazioni
e quadrante nero con finitura soleil, lancette e indici in oro giallo 18 ct. A destra, dall’alto. Oyster Perpetual Datejust 31 in versione Rolesor
bianco con lunetta con 46 diamanti taglio brillante, quadrante aubergine con finitura soleil decorato con numero romano VI con diamanti
incastonati. Nuovo Oyster Perpetual 41 calibro 3230 (presentato quest’anno), con quadrante argentato con finitura soleil, lancette e indici
F/W
in oro giallo 18 ct. Oyster Perpetual Submariner calibro 3230 (presentato quest’anno), in acciaio Oystersteel con quadrante nero e lunetta
girevole con disco Cerachrom. Tutti della nuova collezione Oyster Perpetual di Rolex. Courtesy of Rolex.
34
multiple choice/gli spensierati
Leggerezza…
Il segreto è portarli con nonchalance senza toglierli mai, Wear them casually, never taking them off, like constant
come se fossero i testimoni dei ricordi di un’estate che non reminders of a neverending summer that you don’t want to
vuole finire. Sono i gioielli sottili sottili, bracciali e colla- forget. These ultra-thin bracelets and necklaces are seemingly
nine apparentemente poco vistosi, ma carichi di significa- subtle, but they are actually so full of meaning as updated,
to che rappresentano e interpretano la versione riveduta, reinterpreted versions of traditional talismans. These slender
corretta e aggiornata dei tradizionali talismani. Perché le gold chains feature a variety of jingling little charms, larger
loro catenelle d’oro hanno appesi tanti charms portafortu- sculptural pendants, tags that tell a story, or a new interpretation
na, sono impreziosite da un ciondolo scultoreo, mostrano of an ancient or primordial symbol. Each one goes beyond the
una tag “parlante” che racconta una storia, riprendono un jewelry piece, with meaning that can represent things like
simbolo atavico, ricordano un segno ancestrale. Per que- loyalty, friendship, love, health, well-being and, of course, good
sto bisogna indossarli tutti insieme, uno vicino all’altro: il luck. So wear them all together, one after the other so that
F/W
messaggio finale sarà ancora più chiaro! M.C. their true meaning is all the more evident!
36
Amore
a prima
vista
Dall’alto. Borse. Di cotone e seta con frange
con manici di resina. Di eco pelliccia.
Di velluto tramato con frange. Entrambe
con manici di bambù. Collezione AI 20-21.
LaMilanesa. Cinzia Macchi al lavoro nel suo
H[LSPLYSHIVYH[VYPV0SU\V]VÅHNZOPWZ[VYL
di Milano. Courtesy of LaMilanesa.
LaMilanesa
inaugura il nuovo
ǫCIUJKRUVQTG
di Milano. Un
RWPVQFƺKPEQPVTQ
EQPNGDQTUGFK
%KP\KC/CEEJK
In soli due anni LaMilanesa ha raggiunto il cuore di molte donne, come
testimoniano le numerose interazioni moltiplicatesi spontaneamente su
Instagram, dove la designer Cinzia Macchi risponde personalmente a
ogni domanda. E proprio per non interrompere, anzi, per rafforzare
questo filo diretto, LaMilanesa inaugura il suo primo flagship store a
Milano, in corso Garibaldi 34, a Brera, il quartiere degli artisti. Uno
spazio di design che rispecchia in pieno l’esuberanza creativa di Cinzia
Macchi e delle sue originali borse, che lei stessa progetta nel suo ate-
lier-laboratorio in un palazzo storico in uno dei quartieri pulsanti di
Milano, le 5 Vie. Partendo dall’idea di trasformare un “semplice” plaid
di lana in una borsa con l’interno di iuta e i manici di bambù o di resina,
è arrivata a realizzare una collezione versatile, dove la “materia prima”
sono i tradizionali centrini lavorati all’uncinetto, ma anche pizzi al tom-
bolo e filet, cotoni tramati e tessuti check o spigati, lane bouclé o co-
tone&seta, broccati e velluti “rubati” al mondo dell’arredamento, oltre
a materiali innovativi ed ecosostenibili, come il Guo Mau, derivato dal
riciclo di plastica e cartone, o come le fibre ottenute dai tappi di plastica
delle bottiglie. Un progetto coltivato con passione e amore dalla talen-
tuosa designer che ha messo in gioco tutta se stessa per seguire la sua
ADVERTORIAL SECTION
È Bella
L’artigianalità manifatturiera
italiana guidata dallo stile
di Paola Bonacina.
Che nelle collezioni mette
tutta la sua energia
Una vocazione scritta nel dna, quella di Paola Bonaci- Paola Bonacina’s longtime passion for bags is more like a mis-
na. La sua passione per le borse è diventata molto più sion to stay in touch with tradition. “From memories from my
che una professione, una “mission” per tenere viva la adolescence with my uncles, artisans who worked with leath-
connessione con le belle cose fatte a mano in Italia. er – something deeply rooted in our country,” she says. “All
«Questo è il legame con la tradizione che racconto tra- the way to my interests in music and art, which have always
mite il mio bagaglio personale in mille modi diversi influenced me, allowing me to develop my own sense of cre-
– spiega – Dai ricordi legati all’adolescenza con i miei ativity and come up with my own personal story to tell.” Her
zii artigiani pellettieri, con i quali ho condiviso l’attra- bags are truly imbued with a sense of ‘Italianness,’ which she
zione per quest’arte ben radicata nel nostro bel pae- describes as “characterized by craftsmanship guided by cre-
se, fino all’interesse per la musica e l’arte, un mix che ativity.” The colors are classic – ruby red, green, blue, black
mi ha influenzato da sempre, aiutandomi a formare la and neutral hues - along with geometric, squared lines that
mia storia da raccontare. In questo caso, attraverso le are still quite harmonious. The quality materials used are
mie creazioni, con le quali posso trasmettere amore made all the more precious thanks to finishings that could
ed emozioni, motore di ogni cosa». Ecco allora che le be defined as sartorial. All of this is what makes her bags
sue borse sono intrise di “italianità”, «quella caratte- stand out.
rizzata dall’artigianalità manifatturiera guidata dalla
creatività». Colori classici, come il rubino e il verde,
il blu e il nero, e tonalità naturali; linee geometriche,
squadrate, ma armoniose; materiali pregiati resi anco- In alto. Paola Bonacina, designer dell’omonima linea. Sopra. Borse limited
ra più preziosi da rifiniture che si possono definire sar-
F/W
38
Distributed and licensed by Nice Footwear Srl
www.nicefootwear.it
È Tempo
passport/patek philippe
Di Celebrare
Uno stile grafico per
l’ultimo Calatrava. Solo
1000 esemplari esclusivi
per sottolineare un nuovo
capitolo della Maison
C’è una piccola regola non scritta nella tradizione di Patek There is an unwritten rule at Patek Philippe – limit-
Philippe: trasformare le date legate agli avvenimenti della ed-edition commemorative pieces are launched to
sua storia in occasioni per presentare pezzi commemorati- mark special occasions in the company. This allows afi-
vi in serie limitata. Un’attenzione verso gli appassionati e i cionados and collectors to share in the important mile-
collezionisti che, così, possono “condividere” tutte le tappe stones for the brand. The latest milestone for the com-
più significative della Maison. L’ultima è il completamento pany is the completion of the new production facility
del nuovo edificio di produzione a Plan-les-Ouates, vicino a at Plan-les-Ouates, near Geneva, which has resulted in
Ginevra, al quale è legato il lancio di un Calatrava esclusivo. the launch of a special and exclusive Calatrava model.
Un omaggio simbolico, ma anche attuale per l’audacia del This is a symbolic homage with a piece that appeals to
design: cassa e lunetta bombata di acciaio lucido, materia- aficionados thanks to its modern style, with a round-
le utilizzato raramente e, per questo, molto ricercato dagli ed case and bezel in polished steel. The face has the
appassionati; quadrante con il centro lavorato con motivo ‘carbon’ motif and a high-tech spirit, making the most
“carbonio”, dallo spirito hi-tech e dagli originali giochi di of how the light plays off the watch. The leather strap
luce; cinturino di pelle, con impunture bianche e fibbia ad has white stitching, embossed for a ‘fabric’ effect, and
ardiglione, goffrato per creare un effetto “tessuto”. La scelta a prong buckle. The watch includes a 324 S C self-wind-
di inserire il calibro automatico 324 S C con finestrella della ing mechanical movement, date window at 3 o’clock,
data a ore 3 e la presenza di cifre arabe applicate inaugurano and Arabic numerals, for a new, modern and original
una nuova idea di geometria. M.C. geometric look.
F/W
Il nuovo Calatrava Ref. 6007A-001 con fondo cassa di cristallo di zaffiro con un elemento decalcato che riproduce il simbolo della croce di Calatrava
e la dicitura “New Manufacture 2019”, anno in cui sono state trasferite le prime unità all’interno del nuovo edificio. Courtesy of Patek Philippe.
40
Hyper
luxury Una linea preziosa di
borse e accessori creati
A precious line of
bags and accessories
created as if they were
small exclusive works
of art. Thanks to
Takahiro Ohno’s skill
and versatility
ADVERTORIAL SECTION
di pellami di lusso di tutto il mondo, fino A sinistra, dall’alto. Borse.
alla progettazione e allo studio del desi- In pelle “diamond”. In
coccodrillo. In pelle
gn, alla lavorazione, alla confezione, alla
“diamond”. Takahiro
vendita. Nella linea, unica nel suo gene- Ohno. Sotto. Pochette
re, le borse vengono valorizzate da un di coccodrillo e pitone.
taglio a “drappeggio” in modo che ogni In basso. La boutique
di Kyoto nella rinnovata
pelle possa presentarsi nel migliore dei “machiya”, casa/negozio
modi sotto ogni punto di vista. Inoltre, tradizionale costruita più
Takahiro Ohno è stato in grado di elabo- di 90 anni fa. Qui Takahiro
Ohno segue gli ordini dei
rare e sviluppare un modello di business
clienti di una lista di VIP
innovativo, ovvero l’e-commerce inte- da tutto il Giappone. I
grato con il punto vendita e gli acquisti tempi di attesa delle borse
sul canale shopping televisivo, dove Co- on demand, uniche ed
LZJS\ZP]LZVUVÄUVHZLP
cocelux Gold, molto apprezzato, ha fatto mesi perché viene accolto
registrare le migliori vendite. un solo cliente al giorno.
Nella pagina accanto.
Cococelux Gold, a luxury bag brand pre- Borsa di coccodrillo.
Una Fibbia
È molto di più quella creata
da Roger Vivier 55 anni
fa. Da punto di attrazione
visiva di una scarpa a
segno distintivo di uno stile
Dall’alto in senso orario. Uno schizzo della borsa Très Vivier. Inès de la Fressange con la borsa Très Vivier (©Benoît Peverelli).
Uno schizzo della Belle Vivier realizzato da Monsieur Roger Vivier (Aguttes Mills/Roger Vivier). Décolletée Très Vivier. Catherine Deneuve
S/S
con le Belle Vivier sul set di ‘Belle de Jour’ (1967 ©Rue des ArchivesBCA). Courtesy of Roger Vivier.
44
multiple choice/gli intramontabili
Bentornati!
Anima maschile, allure femminile. Ecco la formula unisex Masculine at heart but with a feminine allure. This is the
dei cari “vecchi” mocassini. Che per ringiovanire seguono unisex appeal of dear ‘old’ moccasins. They’ve been brought
le orme dello street style contemporaneo. La mascherina, up to date with more of a street-style feel. The vamp, which
tagliata a forma di labbra nel classico modello degli anni boasts a sort of lip shape on the classic 1930s model that lat-
Trenta, ribattezzato poi “college” dagli studenti universi- er went on to be popular with American college students, to-
tari americani, oggi diventa il punto di attrazione creativa, day is the center of attention with creative elements like lo-
vestendosi di fibbie logate, gingilli punk, stampe aerogra- go-emblazoned buckles, punk details, and airbrushed prints.
fate. Alle puriste piaceranno quelli di pelle nera, ma vale Purists may prefer the kind in brushed black leather, but it
la pena di andare alla scoperta dei must di stagione: ma- is worth it to seek out the season’s other must-haves: animal
culati o scozzesi, bicolori o pastello. Per ritrovarsi ai piedi print, plaid, two-tone or pastel. For feet with the agility of
l’esuberanza di Fred Astaire e l’eleganza di John F. Kenne- Fred Astaire and the elegance of John F. Kennedy. These two
F/W
dy. Due che, dei mocassini, non potevano fare a meno. M.C. men were never without their trusty moccasins.
46
Il Bisonte
celebra
50 anni
di storia
«Il nostro futuro
guarda alla
sostenibilità
ambientale,
sociale e
commerciale»
Luigi Ceccon
Ritratto di Luigi Ceccon, AD Il l’impiego di materiali biodegradabili e recuperando gli scarti di produzione».
Bisonte. Courtesy of Il Bisonte. ilbisonte.com
Il Futuro?
passport/o bag
In Una Borsa
Ovvero nella nuova O bag
Doc, nata per celebrare
i dieci anni di attività L’autunno e l’inveno di O bag par-
dell’azienda veneta guidata tono con un’accelerata verso ini-
da Michele Zanella ziative innovative, idee creative,
conferme rassicuranti. «Il prodotto
rimane sempre il focus del nostro
progetto e al centro di ogni azio-
ne – spiega Michele Zanella, fon-
datore e ad dell’azienda veneta
– Stiamo lanciando la nuova borsa
O bag Doc, un bauletto con il dna
del brand e una chiusura rigida cli-
ck clack che ricorda molto quella
della doctor bag. Ai nastri di par-
tenza ci sono anche la collezione
Soft, morbida e “gommosa”, e nel-
la seconda parte della stagione le
collaborazioni di co-branding con
Disney e Swarovski». Si può par-
lare di ripartenza sotto ogni punto
di vista, quindi. «Le incertezze del
mercato sono ancora molte, ma se
avremo continuità riusciremo a
esprimere il valore della qualità. Il
made in Italy rappresenta ancora
la forza del nostro paese all’estero.
Produrre in Italia oggi garantisce
un vantaggio sul time to market e
ci consente di implementare il no-
stro nuovo piano commerciale fat-
to di capsule collection continue e
veloci, riducendo così le scorte e
garantendo sempre “freschezza” al
progetto», conclude Michele Zanel-
la. M.C.
Fall and winter are to be all about innovation, creativity and solid new product lines. “The product is always the center of
everything we do,” says Michele Zanella, founder and CEO of this company based in Veneto. “We are launching the new O
bag Doc, a doctor’s style with a rigid click-clack clasp. There are also the Soft collection, rubber-like models and, later in
the season, co-branding projects with Disney and Swarovski.” So the company is getting back on to the market in all ways.
“There is still a lot of uncertainty on the market, but if we have continuity, we will be able to showcase the value of our
quality. ‘Made in Italy’ is still a big selling point for our country abroad. Manufacturing in Italy, today, is an advantage in
terms of time to market, and it has allowed us to launch our new commercial plans, which include ongoing capsule collec-
tions made quickly. This reduces waste and guarantees the product is always ‘fresh,’” concludes Michele Zanella.
F/W
La nuova O bag Doc in XL Extralight®, materiale plastico ultraleggero, con manici di ecopelle stampa saffiano, da personalizzare
con tracolla rimovibile e tasca interna. Collezione AI 20-21. A destra. Michele Zanella, fondatore e ad di O bag. Courtesy of O bag.
48
SHOP ONLINE
PRIMADONNACOLLECTION.com
Le Sneakers?
passport/stokton
The ‘global’ sneaker with a ‘local’ Italian twist. For Stokton, this means, “being a historic Italian company that has
been creating quality shoes since the 1970s,” says Fabio Sfienti, general manager and designer, who has headed up his
family’s company since 2010. “The collections are developed in Italy and are Italian in all their components, resulting
in fashion accessories created with certified materials by skilled workers, with a focus on social sustainability.” Sfienti
has a modern vision that has won over international markets. “Foreign buyers always appreciate Italian-made goods,
but this is a difficult moment,” he says. “’Made in Italy’ doesn’t just mean attaching a sole to an upper on Italian soil.
It is heart, research, refinement, quality… determination.” Thanks to the company’s technology and craftsmanship as
well as Sfienti’s creative management skills, the brand has an identity that has made it competitive among chic, sporty
models. Internationally as well.
Dall’alto. Sneakers. Di pelle laminata effetto pitone con inserti di camoscio. Di pelle con inserti glitter.
F/W
Di pelle con inserti di pony. Di velluto con inserti di camoscio. Di pelle effetto pitone con catena.
Collezione AI 20-21. Tutto Stokton. A destra. Fabio Sfienti, general manager e designer di Stokton. Courtesy of Stokton.
50
GIOIELLO COVID
www.barbaraabaterusso.com
Un Mondo Di Scarpe
passport/carmens + gianni chiarini
Tradizione e innovazione.
È questa la contemporaneità
di Carmens, che insegue
i cambiamenti con
versatilità e creatività
52
multiple choice/le inconfondibili
Con soletta atossica Con finitura posteriore Con passamaneria Con sulla punta
e suola in copertone di bici e soletta di velluto, in contrasto di colore il caratteristico ricamo
rigenerato. With non-toxic rivestimento di cotone realizzata a mano e suola di “Cimichic” e con un
insole, sole made from bianco. With back and insole gomma. With passementerie tacchettino. With the
reclaimed bicycle tires. in velvet, inside in white in contrasting colors, rubber ‘Cimichic’ embroidery on the
Allagiulia cotton. Papusse sole. ViBi Venezia toe and a little heel. Bifi Italia
Passione friulana
Rinnovare la tradizione, ridisegnando lo stile. Questo il Bringing tradition up to date, redesigning style. This is the
messaggio contemporaneo delle friulane (dette anche fur- contemporary message of ‘friulane’ (shoe slippers typical-
lane, veneziane o papusse), nate come pantofole “povere”, ly worn by gondoliers), which have ‘poor’ roots but are still
ma che non smettono di piacere perché riescono a essere popular because they have remained the same regardless
sempre uguali a se stesse, al disopra di ogni tendenza, ama- of the trends and people love them for being attractive and
te per quello che sono: belle e comode. Un tempo realizzate comfortable. Once upon a time, women in Friuli would make
in casa dalle donne del Friuli come babbucce per tutta la them at home as slippers for the whole family then they were
famiglia, poi indossate dai gondolieri veneziani per non ro- worn by Venetian gondoliers so as to not ruin the wood of the
vinare il legno delle barche, oggi costruite a mano da abili boats. Today, they are handmade by expert artisans (beware
artigiani (diffidare dalle imitazioni!) per vestire i passi di of imitations!) and worn by city dwellers as well. They are
chi vive anche in città. Con stile ed eleganza, grazie a vellu- stylish and elegant thanks to the precious velvet used, gros-
ti preziosi, rifiniture di gros-grain, suole, spesso in materiali grain detailing, and soles made from reclaimed materials,
F/W
54
#formetonde
#lettering
#lucidorate
58
F/W
Street style in New York
Alef Gianvito Rossi
Mati
Emily P. Wheeler
Tata Italia
60
F/W
Kurshuni
Primadonna Collection
Castañer D LY P
#cavallerizza
#classicirivisitati
#scozzese&co
62
F/W
Street style in London Street style in London Street style in New York. Photos Gorunway.com
Hermès
Calicanto
Salce 197
Shrimps
Christian Louboutin
Givenchy
Stetson
Céline
Dior
#impunturetattili
#nonsolorombi
#superfici3d
64
F/W
Street style in London
Tata Italia
Marco De Vincenzo
Orciani
Bally
Andrea Bussola
66
F/W
Street style in Milan
Amato Daniele Salvatore Ferragamo Roberto Coin
68
F/W
A.S.98
Ray-Ban
70
F/W
Street style in New York Street style in Paris Street style in Copenhagen. Photos Gorunway.com
Mario Valentino
Ed Parrish
Shrimps
Chanel
Kalda
Angela Caputi Giuggiù
MuteMuse
Morellato
Ellesse
#dettaglitecnici
#persuperattive
#toninaturali
72
F/W
Adidas Sport
Louis Vuitton
Patek Philippe
Silhouette
74
F/W
Street style in Paris
Marni Giannico
76
F/W
Street style in Copenhagen
Bally Eva Fehren
Brand Name.
Da sinistra. Borse. Prada. Louis Vuitton. Fendi. Gucci. La Milanesa. Valextra + La DoubleJ. Fashion coordinator Rossana Mazza. 79
drawings @jackyblue_
Da coccolare
Chief Operating Officer & President, International Wolfgang Blau
Global Chief Revenue Officer & President, U.S. Revenue Pamela Drucker Mann
U.S. Artistic Director and Global Content Advisor Anna Wintour
Chief of Staff Samantha Morgan
Chief Data Officer Karthic Bala
Sono le borse create Chief Client Officer Jamie Jouning
da Francesca Neri. CONDÉ NAST ENTERTAINMENT
Belle da vedere, piacevoli President Oren Katzeff
Executive Vice President–Alternative Programming Joe LaBracio
da toccare. Aldilà delle mode, Executive Vice President–CNÉ Studios Al Edgington
aldilà delle stagioni Executive Vice President–General Manager of Operations Kathryn Friedrich
CHAIRMAN OF THE BOARD
Jonathan Newhouse
WORLDWIDE EDITIONS
France: AD, AD Collector, Glamour, GQ, Vanity Fair, Vogue, Vogue Collections,
Vogue Hommes
Germany: AD, Glamour, GQ, GQ Style, Vogue
India: AD, Condé Nast Traveller, GQ, Vogue
Italy: AD, Condé Nast Traveller, Experienceis, GQ, La Cucina Italiana, Vanity Fair,
Vogue, Wired, Frame Condé Nast Experience Store
Japan: GQ, Rumor Me, Vogue, Vogue Girl, Vogue Wedding, Wired
Mexico and Latin America: AD Mexico, Glamour Mexico, GQ Mexico and Latin
America, Vogue Mexico and Latin America
Spain: AD, Condé Nast College Spain, Condé Nast Traveler, Glamour, GQ,
Vanity Fair, Vogue, Vogue Niños, Vogue Novias
Taiwan: GQ, Interculture, Vogue
United Kingdom: London: HQ, Condé Nast College of Fashion and Design,
Vogue Business; Britain: Condé Nast Johansens, Condé Nast Traveller,
Glamour, GQ, GQ Style, House & Garden, LOVE, Tatler, The World of Interiors,
Vanity Fair, Vogue,Wired
United States: Allure, Architectural Digest, Ars Technica, basically,
Bon Appétit, Clever, Condé Nast Traveler, epicurious, Glamour, GQ, GQ Style,
healthy ish , HIVE, Pitchfork, Self, Teen Vogue, them., The New Yorker,
The Scene, Vanity Fair, Vogue, Wired
PUBLISHED UNDER JOINT VENTURE
Brazil: Casa Vogue, Glamour, GQ, Vogue
Russia: AD, Glamour, Glamour Style Book, GQ, GQ Style, Tatler, Vogue
PUBLISHED UNDER LICENSE OR COPYRIGHT COOPERATION
Australia: GQ, Vogue, Vogue Living
Francesca Neri, designer di Frenzlauer. Borsa. Collezione
Bulgaria: Glamour
AI 20-21. Frenzlauer. Courtesy of Frenzlauer. China: AD, Condé Nast Center of Fashion & Design, Condé Nast Traveler,
GQ, GQ Style, Vogue, Vogue Film, Vogue Me
Czech Republic and Slovakia: La Cucina Italiana, Vogue
Germany: GQ Bar Berlin
Greece: Vogue
Reinterpretare i canoni classici della bellezza, costruen- Hong Kong: Vogue
Hungary: Glamour
do per antitesi forme morbide su linee rigorose per Iceland: Glamour
borse «non legate alla stagionalità» per precisa scelta, Korea: Allure, GQ, Vogue
spiega Francesca Neri, toscana doc che, dopo la laurea Middle East: AD, Condé Nast Traveller, GQ, Vogue, Vogue Café Riyadh, Wired
Poland: Glamour, Vogue
in ingegneria gestionale, nel 2013 ha dato sfogo alla pro- Portugal: GQ, Vogue, Vogue Café Porto
pria creatività lanciando la linea Frenzlauer, all’inizio in Romania: Glamour
Russia: Tatler Club, Vogue Café Moscow
via sperimentale solo on line, dallo scorso anno anche Serbia: La Cucina Italiana
nelle migliori boutique di tutto il mondo. «Cerco di sin- South Africa: Glamour, Glamour Hair, GQ, GQ Style, House & Garden,
tetizzare le tendenze e di riportarle alla quotidianità. House & Garden Gourmet
Thailand: GQ, Vogue
L’importanza della scelta dei colori e dei materiali ren- The Netherlands: Glamour, Vogue, Vogue Living, Vogue Man, Vogue The Book
de le nostre collezioni fresche e versatili. La manifattura Turkey: GQ, La Cucina Italiana, Vogue
italiana, infine, ci garantisce il rispetto della tradizione Ukraine: Vogue, Vogue Café Kiev
e la certezza della qualità». Tutto questo si percepisce Condé Nast is a global media company producing premium content with
a footprint of more than 1 billion consumers in 31 markets.
nella declinazione della palette, con punte di tonalità condenast.com
che nascono da sapienti “miscugli”, e nella definizione
di volumi che portano con sé un messaggio cocooning. Direttore Responsabile: SIMONE MARCHETTI. Copyright ©
2020 per le Edizioni Condé Nast. Registrazione del Tribunale di Milano N. 319 del 12-5-2003.
La Edizioni Condé Nast S.p.a. è iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con
Reinterpreting the classic concept of beauty with soft il numero 6571. Tutti i diritti riservati. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/03
Art. 1, Cm. 1, DCB - MI. Distribuzione per l’Italia: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.a. via
shapes and geometric lines for bags not meant to be Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi), tel. 02.660301, fax 02.66030320. Distribuzione
seasonal. This is how Tuscany’s Francesca Neri explains Estero Sole Agent for Distribution Abroad A.I.E. - Agenzia Italiana di Esportazione SpA, Via
Manzoni 12, 20089 Rozzano (Milano), tel. 02 5753911. fax 02 57512606. www.aie-mag.
her creativity, having launched the Frenzlauer collec- com. Stampa: ELCOGRAF S.p.a. via Arnoldo Mondadori 15, Verona (VR) • Numeri arretrati
tion back in 2013. Initially, collections were only sold € 4,80. Inviare importo a IeO Informatica e Organizzazione Srl Ufficio Arretrati, a mezzo
c/c postale n. 56427453, tel. 039.5983886 - fax 039.9991551 - e-mail: arretraticondenast@
online and, since last year, they are also available in ieoinf.it. Per spedizioni all’estero maggiorare l’importo di € 2,50 per le spese postali.
the best boutiques around the world. “I try to take the
ACCERTAMENTI
latest trends and translate them into everyday life. The DIFFUSIONE STAMPA
CERTIFICATO N. 8553
importance of the choice of colors and materials make DEL 18-12-2018