I Comuni nacquero quando, dopo il 1000, nelle campagne cominciarono a crearsi le
eccedenze, ossia una produzione agricola che non riuscì ad essere assorbita dal feudo e che doveva essere venduta altrove, come nelle fiere e nei mercati allestiti nei centri abbandonati o creati appositamente, che cominciano a popolarsi dando avvio ad una nuova realtà: quella comunale. I comuni contribuirono, quindi, alla nascita di una società più complessa. Si passò, cioè, da una società semplice, come quella feudale, in cui c'era bisogno di un’attività di difesa e di produzione di cibo, a una società in cui c'era bisogno di moltissime attività per far funzionare l'intera comunità. Dunque il comune medievale divenne una vera e propria forma di governo, un vero e proprio piccolo stato dove, però, ben presto la borghesia spadroneggiò e ci si rese conto che a condividere le ricchezze erano ben pochi. In origine, infatti, l’organizzazione del Comune era formata da un’Assemblea dei cittadini che presto fu sostituita da un Consiglio maggiore, formato dal “popolo minuto” (bottegai e artigiani) che si occupava solo dell’amministrazione corrente, e da un Consiglio minore, costituito dal “popolo grasso“, cioè più ricco (imprenditori, mercanti, professionisti), al quale spettavano le decisioni più importanti. Per evitare lo scontro tra interessi diversi, il governo comunale fu, in seguito, affidato a un podestà, un forestiero con una notevole preparazione politica, incaricato per un anno e che rivestiva una grande importanza. Infatti il podestà esercitava il potere esecutivo, di polizia e giudiziario, divenendo il più importante strumento di applicazione e controllo delle leggi. Diversa appare invece la struttura e l’organizzazione del comune odierno. Esso è un ente locale, dotato di autonomia amministrativa, che rappresenta la propria comunità, cioè l’insieme dei suoi cittadini, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Perché questo sia garantito è necessario la presenza di alcune figure e organi fondamentali come il sindaco, il consiglio comunale, il segretario generale e la giunta. I cittadini maggiorenni, cioè che hanno compiuto diciotto anni, eleggono il Sindaco e il Consiglio Comunale che governano la città. Il Consiglio Comunale resta in carica cinque anni, ma decade se per un qualsiasi motivo decade il Sindaco. La Giunta è composta dal Sindaco, che la presiede, e da almeno dodici Assessori che possono aumentare in base al numero dei cittadini, di cui uno ha l’incarico di Vicesindaco. Gli Assessori possono essere scelti tra i Consiglieri comunali, che in questo caso si devono dimettere dal Consiglio, oppure tra i cittadini. Restano in carica per tutta la durata del mandato del Sindaco, ma decadono se il Sindaco ritira la loro nomina. La Giunta collabora con il Sindaco nel governo del Comune. Ad ogni Assessore il Sindaco affida l’incarico di occuparsi di precisi settori. Per il suo funzionamento il Comune ha parecchi dipendenti e si rivolge anche a collaboratori, consulenti, fornitori. Il Direttore Generale coordina la struttura degli uffici e affida a ciascuno gli obiettivi da raggiungere. Gli uffici sono organizzati ognuno con un compito preciso e tutti con l’unico fine di garantire un servizio efficiente ed efficace alla cittadinanza, migliorando la vivibilità e la sostenibilità del comune stesso. Anche l'interessarsi all'istruzione è compito del Comune, il quale offrire tutti i servizi necessari per garantire il diritto allo studio a tutti i bambini e ragazzi che frequentano le scuole di quel comune, dall’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado. Dunque, rileggendo quanto scritto, sembra che le differenze tra le due realtà siano enormi, ma se ci soffermiamo a rifletter un po’ possiamo vedere che il comune di oggi è solo l’evoluzione del comune di ieri. C’è, infatti, un filo conduttore che lega il comune di ieri con quello di oggi, un filo che, partendo dal medioevo, procede attraverso nuove forme di organizzazione e adattamento alle realtà politiche e sociali che via via si sono sviluppate, arrivando così ai giorni nostri.