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Venezia (4-3-1-2):
Romero; Ebuehi, Svoboda, Ceccaroni, Haps; Ampadu, Vacca (21’ st Crnigoj), Busio; Aramu (43’ st
Caldara); Henry (43’ st Heymans), Johnsen (5’ st Okereke). A disp.: Maenpaa, Forte, Kiyine,
Mazzocchi, Molinaro, Peretz, Sigurdsson, Tessmann.
All.: Zanetti
Fiorentina (4-3-3):
Terracciano; Odriozola (1’ st Benassi), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura (31’ st Maleh),
Amrabat (11’ st Torreira), Duncan (37’ st Pulgar); Callejon (12’ st Nico Gonzalez), Vlahovic, Sottil. A
disp.: Rosati, Martinez Quarta, Munteanu, Nastasic, Saponara, Terzic, Venuti.
All.: Italiano
Arbitro: Massimi
Marcatori: 36’ Aramu (V)
Ammoniti: Amrabat, Odriozola, Benassi (F), Henry, Ceccaroni, Ampadu (V)
Espulsi: Sottil (F)
a cura della redazione
www.Allenatore.net A lezione dai grandi allenatori
ANALISI TATTICA
Nell'incontro disputato al Penzo di Venezia, i padroni di casa si sono schierato con un
dinamico 4-3-1-2 che prende forme diverse (4-3-2-1, 3-4-3) durante la partita.
La Fiorentina di Italiano è disposta in campo con il consueto 4-3-3.
La rete che ha deciso ha inizio al 35'10” dopo un intercettamento palla dei padroni di casa
che hanno consolidato il possesso giocando all'indietro.
Con la sfera tra i piedi del difensore centrale di destra Svoboda, si nota come il Venezia sia
schierato con Busio, alto a impegnare Biraghi e Ebuhei aperto in fascia alle spalle di Sottil.
In mezzo al campo
agisce Vacca, con
Ampadu in
posizione di
interno a sinistra e
Johnsen che è
posizionato sulla
trequarti. Aramu e
Henry giocano da
attaccanti alle
spalle della
retroguardia
ospite che è alta
(fotogramma 1).
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A lezione dai grandi allenatori
Lo sviluppo dell'azione inizia con un doppio scambio palla tra Svoboda e Busio che è
fondamentale per varie ragioni. Intanto permette al Venezia di avere il tempo per “girare a
tre” dietro, con l'inserimento di Vacca in mezzo ai due centrali e l'accentramento di
Ampadu che da
interno di sinistra
viene a giocare in
mediana,
obbligando
Bonaventura a
stringere. Inoltre,
l'arretramento di
Busio e il fatto che
Ebuhei sia
avanzato
lateralmente
induce Biraghi a
ripiegare, con
Sottil che a quel
punto è fuori
tempo per
aggredire il
giovane
centrocampista
statunitense
(fotogrammi 2
e 3).
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A lezione dai grandi allenatori
Il passaggio su
Vacca induce la
Fiorentina a
riposizionarsi in
maniera
simmetrica, con
Bonaventura che
lentamente si
riporta a destra
anche perchè nel
frattempo il
Venezia “ruota”
pure a sinistra con
Haps, terzino, che
viene dentro e
Johnsen che si
apre in fascia
tenendo
impegnato il
laterale destra
viola, Odriozola.
Proprio il riposizionamento degli ospiti induce Vacca a tornare di nuovo a destra dove il
Venezia prova a sfruttare la superiorità numerica e posizionale: il quadrilatero Ebuhei –
Svoboda – Busio – Ampadu contro la catena a tre formata da Sottil – Biraghi e Duncan.
Vacca, una volta
controllato il
pallone gioca a
destra su Ebuhei
che si abbassa
lateralmente ed è
libero di ricevere
alle spalle di
Sottil, accentratosi
su Busio, e
lontano da
Biraghi, che fa
reparto
(fotogramma 7).
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A lezione dai grandi allenatori
Ebuhei preferisce
non forzare la
giocata e torna di
nuovo indietro su
Svoboda e si
muove verso
l'interno con Busio
che a sua volta
sterza e rientra in
posizione di
laterale, largo, a
destra
(fotogramma 9).
Il fotogramma 10 mostra invece l'imbucata di Svoboda per Ampadu, con Duncan che è
preso in mezzo tra Ebuhei e il centrocampista veneto.
L'immagine mostra chiaramente come il Venezia sia in superiorità numerica (e
posizionale)
rispetto agli
avversari e come la
manovra,
articolata e ben
congegnata, abbia
mandato in tilt il
pressing gigliato.
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A lezione dai grandi allenatori
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A lezione dai grandi allenatori
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A lezione dai grandi allenatori
CONCLUSIONI
SESSIONE DI ALLENAMENTO
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A lezione dai grandi allenatori
SESSIONE DI ALLENAMENTO
La sessione è composta da una prima fase di attivazione, che prevede esercizi su figure geometriche e sviluppi di gioco in
posizione reale.
Successivamente viene svolto un gioco di posizione e per finire una partita a tema.
I focus principale sono la capacità di palleggiare con il rombo di centrocampo per liberare una palla aperta e attaccare lo
spazio alle spalle della linea appena vi è la possibilità.
Descrizione
Creiamo due stazioni composte ciascuna da un rombo e una y. Come si nota dall'immagine in ogni figura geometrica lavorano
5 giocatori, per un totale di 10 a stazione.
I 10 giocatori vengono distribuiti nelle due figure. Nella y i blu effettuano una sequenza di questo tipo: A gioca per B, che
scarica nuovamente ad A, il quale passa a C. C gioca in scarico per B che va sotto a sostegno e indirizza per D. D effettua un
uno/due con C. D ricevuta la palla di ritorno nello spazio serve il giocatore posizionato alla stazione di partenza.
Nel rombo i giocatori rossi effettuano questa sequenza: A per B che scarica nuovamente per A, il quale serve C in verticale. C
scarica per B che si propone sotto. B chiude il dai e vai con C, il quale passa a D e si propone a sostegno. C ricevuta la palla
di scarico indirizza in verticale per il giocatore posizionato al cinesino di partenza, che effettua un dai e vai con il giocatore D.
La sequenza prevede quindi la realizzazione di uno /due sui vertici (A e C) mentre scarico e passaggio al terzo giocatore sui
cinesini B e D.
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ tempi di inserimento.
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A lezione dai grandi allenatori
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
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A lezione dai grandi allenatori
Nell'esempio in figura abbiamo sviluppato un'azione simile a quella proposta nell'articolo che ha portato al goal il Venezia. In
questo caso i giocatori del rombo ruotano e scambiano le posizioni costantemente. Interessante notare il movimento a venire
dentro al campo del
terzino sinistro coordinato
al movimento in ampiezza
della mezzala.
La mezzala opposta
invece si avvicina molto al
lato palla fungendo da
appoggio.
Inoltre il trequartista si
alza notevolmente sulla
linea degli attaccanti,
pronto anch'egli ad
attaccare gli spazi.
In questo secondo esempio dopo aver mosso palla sul rombo, la palla viene indirizzata fuori per il terzino (che rimane in
ampiezza), il quale gioca dentro per il play, che imbuca per la mezzala di parte posizionata “tra le linee”. In questo caso
l'attaccante lato palla si è
aperto mentre l'attaccante
più lontano attacca lo
spazio con un taglio e il
trequarti si inserisce
anch'egli con un fuori
linea.
Ovviamente questi sono
solamente due esempi dei
moltissimi sviluppi
perseguibili.
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A lezione dai grandi allenatori
Descrizione
In uno spazio come in figura svolgiamo un gioco di posizione 10 vs 9 con un jolly che gioca da vertice basso. Le due squadre
lavorano nei ruoli e la direzione di gioco offensiva è ovviamente la stessa per entrambe.
La squadra in possesso deve cercare di mantenere la palla per almeno 7 passaggi consecutivi per poi andare a sviluppare
azioni che favoriscano l'attacco della profondità da parte dei giocatori offensivi. Un difensore può seguire l'inserimento.
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
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A lezione dai grandi allenatori
Descrizione
In un campo delimitato come in figura si gioca una partita a tema per incentivare l'attacco dello spazio (quando si presenta
una palla favorevole nella metà campo avversaria). Il campo di gioco è volutamente suddiviso in due (linea tratteggiata gialla),
per “stimolare “sviluppi manovrati che portino a servire un giocatore nel settore di rifinitura, il quale possa a sua volta giocare
per gli attaccanti nello spazio. L'attaccante che riceve nello spazio deve segnare entro 3 secondi.
Se la squadra difendente recupera palla nella metà campo offensiva, può immediatamente servire un compagno nello spazio.
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
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