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Dislipidemie
Chilomicroni e VLDL sono costituite prevalentemente da trigliceridi;
le LDL da colesterolo;
le HDL da proteine e colesterolo ‘buono’.
Le lipoproteine con maggior potere aterogeno sono dunque in ordine LDL (che, originatesi dalle IDL
possono venire captate dal fegato o possono veicolare colesterolo ai tessuti extraepatici), IDL, VLDL e
chilomicroni (che veicolano soprattutto trigliceridi al tessuto muscolare e adiposo);
Le HDL sono protettive, in quanto raccolgono il colesterolo da vari siti dell’organismo per riportarlo al
fegato o ai tessuti steroidogenici.
I valori di colesterolo LDL possono essere calcolati con la formula di Friedwald (a patto che i trigliceridi siano
< 400 mg/dl): LDL colesterolo = (colesterolo totale - HDL) - trigliceridi/5
IIa: presenza di elevati livelli di LDL (colesterolo molto aumentato, trigliceridi normali). (Comune)
IIb: presenza di aumentati livelli di LDL e VLDL (sia il colesterolo che i trigliceridi sono abbastanza
aumentati). (Comune)
III: presenza di aumentati livelli di beta‐VLDL (molto aumentati colesterolo e trigliceridi). (Rara).
IV: presenza di aumentati livelli di VLDL (colesterolo leggermente aumentato, trigliceridi molto aumentati).
(Comune).
Ipertrigliceridemia familiare.
Iperlipidemia combinata.
Terapia
È bene iniziare fin da subito con un approccio non farmacologico:
1. Educazione alimentare -‐> dieta normocalorica o ipocalorica a seconda che il paziente sia normopeso o
sovrappeso. I grassi devono rappresentare il 25‐30% delle calorie totali, ridotti a < 15% sono nelle
ipertrigliceridemie gravi. Il colesterolo deve rimanere a livelli < 200 mg/dl. Alcol permesso a soggetti magri
con ipocolesterolemia isolata. Aumentare ortaggi freschi e cereali.
2. Attività fisica (camminare 30 minuti a piedi tutti i giorni). Il tutto va fatto per 3‐6 mesi (e ciò si rivela utile
più che altro per le trigliceridemie).
Si valuta quindi se sono stati raggiunti determinati obiettivi, prefissati sulla base della categoria di rischio:
Non vi sono targets per l’HDL‐C ma sarebbe meglio mantenerlo > 1 mmol/l (40 mg/dl) negli uomini e > 1.2
mmol/l (48 mg/dl) nelle donne.
Non vi sono nemmeno targets per i trigliceridi (generalmente si imposta terapia medica se questi > 500
mg/dl) ma sarebbe meglio che rimangano < 1,7 mmol/l (150 mg/dl).