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I VARI TIPI DI TERMOMETRI:

Termometro a mercurio
Il primo termometro, quello che presente in tutte le case fino al 2009, quando è
stato dichiarato illegale da una norma europea, è il termometro a mercurio. Si
trattava di un tubo di vetro all’interno del quale vi era del mercurio. La temperatura
corporea provocava una variazione di volume del mercurio che, attraverso una scala
graduata, indicava la temperatura.
Oggi questo tipo di termometro è fuori commercio perché ritenuto nocivo per la
salute, in quanto, quando si rompeva (e accadeva spesso) rilasciava palline di
mercurio, tossiche per l’uomo.

Termometro al Galistan
Il termometro al Galistan si basa su un principio molto simile a quello del
termometro a mercurio, solo che all’interno vi è contenuto un liquido costituito da
una lega di gallio, indio e stagno.
Funziona esattamente come il termometro tradizionale e ha l’unico svantaggio che
impiega circa 4-5 minuti per rilevare la temperatura. Se cade può rompersi, ma il
contenuto non è assolutamente tossico.

Termometro digitale
Il termometro digitale è attualmente quello più utilizzato, poiché è rapido (impiega
circa 1 minuto per misurare la temperatura) e di facile utilizzo. Funziona a batterie e
deve essere acceso prima dell’uso. Un segnale acustico avvisa della rilevazione della
temperatura, che può essere letta su un piccolo display. È un gadget
tecnologico utilissimo da portare con sé anche in viaggio.

Termometro a infrarossi
Il più recente tra i diversi tipi di termometri è quello a infrarossi (simile
al termometro laser), che si basa sulla rilevazione delle radiazioni emesse dal calore
del corpo. La temperatura viene misurata in pochi secondi posizionando lo
strumento a pochi cm dalla fronte o nella cavità auricolare.
Non invasivo, è molto utilizzato per rilevare la temperatura nei bambini ed è
utilissimo per i neonati. L’inconveniente del termometro a infrarossi è la poca
precisione, poiché la rilevazione della temperatura è influenzata dal calore della
stanza e da “ostacoli” come capelli o sudore.
Termometri hi-tech e a cristalli liquidi
Sono l’ultima generazione dei termometri, ancora poco utilizzati, servono quando
c’è bisogno di avere una misurazione costante della temperatura. I termometri hi-
tech sono collegati tramite app a uno smartphone o a sistemi bluetooth.
I termometri a cristalli liquidi sono formati da una striscia di plastica graduata che
viene posizionata sulla fronte e, dopo qualche minuto, rileva la temperatura.

Termometro a termocoppia
Usa un sensore costituito da due metalli saldati insieme che hanno la proprietà di
sviluppare ognuno un diverso valore di tensione in conseguenza di una variazione di
temperatura; la temperatura misurata è dunque proporzionale alla differenza di
potenziale presente tra i due metalli.

Termometro a resistenza
Misura la temperatura attraverso la resistenza di un elemento sensibile metallico,
sfruttando la dipendenza della resistività di un metallo dalla temperatura.

Termometro a termocoppia
Usa un sensore costituito da due metalli saldati insieme che hanno la proprietà di
sviluppare ognuno un diverso valore di tensione in conseguenza di una variazione di
temperatura; la temperatura misurata è dunque proporzionale alla differenza di
potenziale presente tra i due metalli.

Termometro a resistenza
Misura la temperatura attraverso la resistenza di un elemento sensibile metallico,
sfruttando la dipendenza della resistività di un metallo dalla temperatura.
I VARI TIPI DI BILANCE:

Bilancia classica:
La bilancia classica è costituita da una leva a bracci uguali (giogo) appoggiata nel suo
punto di mezzo (fulcro) sullo spigolo di un prisma triangolare d'acciaio o pietra dura
(coltello). Alle estremità di due bracci sono sospesi due piatti uguali; al giogo è
solidale un indice che può oscillare davanti ad una scala graduata. L'uso di questa
bilancia è molto facile: in un piatto si mette l'oggetto da pesare e nell'altro un
oggetto di cui si conosce il valore detto Peso. Quando i due piatti sono in equilibrio si
può leggere direttamente il peso sull'asta graduata oppure si calcola il valore dei
pesi utilizzati.

Stadera:
La stadera è una bilancia a bracci disuguali, il più corto dei quali porta un piatto sul
quale viene posato l'oggetto da pesare; sull'altro braccio, notevolmente lungo è
incisa la graduazione in chilogrammi e sottomultipli, su cui scorre un peso, detto
romano. La posizione di equilibrio fa da indice per la lettura del peso del carico.

Dinamometro:
Nel dinamometro il piatto è collegato a una molla, che si comprime o si allunga fino
a compensare l'azione del peso posto su di esso; un indice, la cui posizione dipende
dall'allungamento a compressione della molla, fornisce il peso richiesto. E' una
bilancia facile da usare, solo che non si può confrontare direttamente il peso di due
oggetti.

Bascula:
La bascula è una bilancia a bracci disuguali provvista di un unico piano su cui si pone
il 
carico e il cui abbassamento viene trasmesso per mezzo di un sistema di leve a un
braccio 
analogo a quello della stadera su cui scorre un peso detto romano.

Bilancia automatica:
Le bilance automatiche sono sostanzialmente simili fra loro; hanno un solo piatto, su
cui va posto l'oggetto da pesare. Per rendere più spedite le misurazioni, le
oscillazioni dell'indice vengono smorzate con opportuni smorzatori generalmente ad
aria. Queste bilance sono spesso usate nei negozi e sono molte volte provviste di
due scale: la prima con una graduazione corrispondente a una sensibilità piuttosto
elevata, e l'altra piuttosto bassa.
Bilancia semiautomatica:
La bilancia semiautomatica è una combinazione tra la bilancia a contrappeso e la
bilancia a sospensione inferiore con l'aggiunta di dispositivi per una comoda lettura
diretta del peso. La massa Q imperniata eccentricamente in A e solidale con un
indice affacciato su una scala S, costituisce la bilancia a contrappeso ed è collegata
mediante un tirante (un nastro d'acciaio) al giogo della bilancia di Roberval
modificata.

Bilancia elettronica:
Le bilance elettroniche, spesso parte di un sistema computerizzato, sfruttano
fenomeni elettrici, e sono più veloci e più precise delle analoghe bilance
meccaniche. In alcune di esse il piatto è sostenuto da una colonna, all'interno della
quale si trova un sottile filo la cui resistenza elettrica varia in seguito a
comprensione; la variazione di resistenza che si manifesta quando il piatto viene
caricato, è utilizzato per determinare il peso dell'oggetto.

Bilancia idrostatica:
La bilancia idrostatica è anche detta bilancia di Archimede. Archimede (287-212
a.C.), infatti, smascherò l'inganno perpetrato da un artigiano il quale aveva
consegnato a Ierone, Tiranno di Siracusa, una corona in lega d'oro e d'argento
facendola passare come se fosse stata d'oro massiccio. Il metodo usato da
Archimede e i suoi presupposti teorici furono attentamente studiati da Galileo
(1564-1642) nella Bilancetta, un breve testo steso a Firenze nel 1586, e pubblicato
solo dopo la sua morte. Lo scienziato pisano propone uno strumento, la Bilancetta,
appunto, dotato di grande precisione, il cui funzionamento risiede nel concetto
archimedeo di peso specifico: i corpi pesati nell'acqua risultano meno gravi che in
aria in proporzione della relazione tra il loro peso specifico e quello dell'acqua. La
bilancia idrostatica permette dunque di determinare il peso specifico di un corpo
rispetto a quello in cui è immerso, o se il peso specifico è noto, di determinarne il
volume.

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