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http://englishclass.altervista.org/
-PASSATO SEMPLICE-
PAST SIMPLE
Quello che in inglese viene chiamato “past simple” (passato semplice), traduce –in
generale- in italiano il “passato prossimo”, il “passato remoto” e l’ “imperfetto”.
I went → sono andato, andai, andavo
(In realtà quando il verbo all’imperfetto italiano esprime una azione che era
abituale nel passato si è soliti tradurre in inglese con l’espressione “used to”.
Ero molto felice a quell’epoca → I used to be very happy at that time
“Used to” traduce l’espressione “essere soliti fare qualcosa”, utilizzata anche in
italiano, sebbene più raramente che in inglese.
Utilizzare il “past simple” per tradurre questo tipo di frase non è comunque un
errore. Esattamente come in italiano, dove le due forme convivono.
Ero (solita essere) molto felice a quell’epoca → I used to be very happy at that
time/I was very happy at that time
Questa forma non è utilizzata al presente, ma solo al passato.
“Essere solito fare qualcosa” nel presente viene generalmente tradotto con
l’avverbio “usually”:
I usually wake up at eight
Nei verbi regolari il “past simple” si forma aggiungendo la desinenza “ed” alla
forma base del verbo per tutte quante le persone. (Ovviamente i verbi terminanti
in “e” aggiungono solo la “d”). “Past simple” e “past participle” sono, nei verbi
regolari, identici.
Nei verbi irregolari il “past simple” e il “past participle” hanno forme proprie,
uguali per tutte le persone.
VARIAZIONI ORTOGRAFICHE:
1) I verbi regolari terminanti in “y” preceduta da vocale formano il past simple e il
past participle normalmente. Se la “y” è invece preceduta da consonante, essa si
trasforma in “i” davanti ad “ed”.
To play → played
To cry → cried
3) Nei verbi terminanti in “ic” viene aggiunta una “k” prima della desinenza “ed”.
FORMA INTERROGATIVA:
Abbiamo già detto, analizzando il presente semplice, che in italiano non esiste
una “forma interrogativa” delle frasi.
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Sarebbe a dire che in italiano una domanda richiede –rispetto ad una frase
affermativa- solo un differente tono della voce.
Nel linguaggio scritto, invece, è sufficiente aggiungere un punto interrogativo alla
fine della frase. Questo vale naturalmente anche al passato.
ESEMPIO:
Marco ha giocato a calcio.
Marco ha giocato a calcio?
Dopo l’aggiunta del “did”, il verbo della frase appare all’infinito senza il “to” e non
più al “past tense”, in quanto l’azione al passato è già espressa da “did”, che è il
“past tense” del verbo “to do”.
Questo vale sia per i verbi regolari che per i verbi irregolari.
ESEMPIO:
Did I speak?
Did You/we/they speak?
Did he/she/it is speak?
ESEMPIO:
Marco ha giocato a calcio. → Mark played football
Marco ha giocato a calcio? → Did Mark play football?
FORMA NEGATIVA:
Come detto anche per il presente, in italiano le frasi negative si formano –in tutti i
tempi e modi del verbo- aggiungendo un non prima del verbo.
ESEMPIO:
Marco ha giocato a calcio.
Marco non ha giocato a calcio.
ESEMPIO:
Marco ha giocato a calcio.
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Marco non ha giocato a calcio.
Marco non ha giocato a calcio?
Come nelle frasi interrogative, anche nelle negative dopo l’aggiunta del “did not”,
il verbo della frase appare all’infinito senza il “to” e non più al “past tense”, in
quanto l’azione al passato è già espressa da “did not”, che è il “past tense” del
verbo “to do + not”.
Questo vale sia per i verbi regolari che per i verbi irregolari.
ESEMPIO:
I did not speak → forma contratta: I didn’t speak
You/we/they did not speak → forma contratta: you/we/they didn’t speak
He/she/it did not speak → forma contratta: he/she/it didn’t speak
Fanno eccezione a questo i verbi ausiliari o servili, la cui forma negativa si ottiene
invece aggiungendo un “not” dopo il verbo anche al passato.
ESEMPIO:
Didn’t I/you/we/they speak?
Didn’t he/she/it speak?
UTILIZZAZIONE:
Il “past simple” è utilizzato per esprimere un’azione accaduta nel passato e
perfettamente conclusa. Questo sia che l’azione sia stata abituale o occasionale.
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