Il cuore (dal latino cor, cordis) è un muscolo involontario, centro
motore dell’apparato cardiocircolatorio.
L’ictus (dal latino “colpo”) o ischemia celebrale si verifica quando
una scarsa circolazione del sangue al cervello provoca la morta delle cellule. Vi sono due tipi principali di ictus, quello ischemico (ischemia cerebrale), dovuto alla mancanza del flusso di sangue, e quello emorragico, causato da un sanguinamento o emorragia cerebrale, l'uno può anche seguire l'altro; entrambi portano come risultato una porzione del cervello incapace di funzionare correttamente.
L’infarto è la necrosi di un tessuto, cioè un grave deficit del flusso
sanguigno. La zona colpita da infarto diviene necrotica (è questa necrosi che scatena i sintomi acuti): se il malato sopravvive alla fase acuta dell'infarto, l'organismo riassorbe i tessuti morti senza rigenerare la parte persa (cosa impossibile senza afflusso di sangue), e l'organo interessato perde definitivamente una parte della sua funzionalità.
L'infarto miocardico dove l'organo interessato è il cuore e
l'infarto cerebrale (responsabile dell'80% dei casi di ictus) sono le più frequenti cause di morte nei paesi occidentali; questi due organi sono i più interessati poiché possiedono circolazioni terminali, e quindi in caso di ostruzione del proprio vaso afferente non posso sopperire la mancanza di sangue attraverso altri vasi anastomotici; altre tipologie di infarto sono invece relativamente rare, poiché molti distretti sono irrorati da più arterie, che permettono al vaso non interessato di supplire efficacemente al deficit nutritizio.