Dopo Carlo Magno: il Trattato di Verdun (843) e il Regno dei Franchi Occidentali
Dopo la morte di Carlo Magno, nell'814, il titolo di Imperatore passa al figlio
Ludovico il Pio.
Ma alla sua morte, avvenuta nell'840, l titolo è preteso dai suoi 3 figli: Lotario,
Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico.
Ugo Capeto sarà quindi il capostipite della dinastia che da lui prenderà il nome: i
Capetingi, che governeranno il Regno di Francia fino al 1328, quando passò ai
Valois e poi ai Borbone, sempre però loro rami cadetti.
Luigi XIV avviò diverse campagne militari molto dispendiose, da prima contro il
Ducato di Borgogna, poi contro la Repubblica delle Sette Province Unite in cui la
Francia perse. Le perdite economiche e militari diedero inizio alla decadenza della
monarchia francese.
Durante la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, la Francia è l'emblema
della Belle Epoque, epoca di gigantesco sviluppo industriale e tecnologico situata
la battaglia franco-prussiana e la Prima Guerra Mondiale che in Francia si
presenterà sotto forma di personaggi come Louis Pasteur, Claude Monet, Edouard
Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, i fratelli Lumiere e Gustave Eiffel.
La Terza Repubblica francese uscirà vincente dalla prima guerra mondiale con la
Triplice intesa.
Nel 1940, durante la seconda guerra mondiale, la Terza Repubblica francese sarà
spezzata e in parte annessa al Terzo Reich venendo riunificata solo il 6 giugno del
1944 con il D-Day (Sbarco in Normandia).
Dopo la seconda guerra mondiale, la Francia, un po' come tutta l'Europa, è rimasta
distrutta dai bombardamenti e ritornerà a posto solo con Charles de Gaulle e la
Quarta Repubblica francese, succeduta dall'attuale Quinta Repubblica.
Nel 1871 si costituì la Comune di Parigi che portò alla nascita della Terza
Repubblica francese. Gli ultimi decenni dell'800 furono noti in Francia e fuori
come Belle Époque.
La Terza Repubblica
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Terza
Repubblica francese, Comune di Parigi (1871) e Belle Époque.
Terza Repubblica francese fu il nome assunto dallo Stato repubblicano nato in
Francia dopo la sconfitta di Sedan.
Questa forma di governo, che sostituì quella del Secondo Impero, durò quasi
settant'anni, fino all'invasione tedesca del paese del 1940.
Sul fronte occidentale, le prime improvvisate trincee dei primi mesi diventarono
ben presto sempre più complesse, diventando il principale sistema difensivo. Il
paesaggio era dominato dalla guerra di trincea. La guerra di movimento diventò
guerra di posizione. Si susseguivano attacchi e contrattacchi da ambo le parti.
Nessuna delle parti avanzava molto, ma entrambe pativano numerose perdite in vite
umane.
Quando la Russia abbandonò la guerra nel 1917, gli imperi centrali arrivarono a
controllare i Balcani e potevano riversare tutte le loro forze nel fronte
occidentale. Intanto stavano entrando in guerra gli Stati Uniti, a fianco degli
alleati dell'Intesa.
Nel marzo 1918 la Germania lanciò una vasta offensiva sul fronte occidentale. A
maggio i tedeschi raggiunsero ancora una volta la Marna, come nel settembre 1914.
Nella seconda battaglia della Marna, gli alleati furono in grado di difendere e
anche di contrattaccare. Questo successo alleato fu dovuto in parte all'esaurimento
dell'esercito tedesco, in parte all'aiuto fondamentale delle truppe statunitensi. I
tedeschi vennero respinti oltre i loro confini. Intanto cadevano anche l'Austria-
Ungheria e l'Impero ottomano. Ai primi di ottobre venne chiesto l'armistizio.
Nel Trattato di Versailles, dove vennero presi gli accordi, fu Georges Clemenceau a
negoziare per conto della Francia. Alla Germania venne attribuita la responsabilità
del conflitto e dovette pagare i danni di guerra.
Charles De Gaulle
L'invasione tedesca della Polonia, iniziata il 1º settembre 1939, causò la reazione
di Francia e Gran Bretagna, le quali dichiararono guerra alla Germania.
Inizialmente gli alleati franco-britannici non lanciarono attacchi massicci e
stanziarono in difesa. La battaglia di Francia iniziò nel maggio 1940. Nel 1940,
inoltre, si tenne il celebre Appello del 18 giugno da parte del generale Charles de
Gaulle. La Wehrmacht riuscì a superare la linea Maginot, marciando attraverso la
foresta delle Ardenne. Una seconda armata tedesca venne inviata in Belgio e nei
Paesi Bassi. In sei settimane di selvaggi combattimenti, i francesi persero
novantamila uomini. I leader francesi si arresero alla Germania nazista il 24
giugno 1940, dopo che le forze britanniche ebbero lasciato il continente tramite il
porto di Dunkerque. La Germania nazista occupò tre quinti del territorio francese,
lasciandone il resto, collocato a sud-est, alla Francia di Vichy: Stato fantoccio
collaborazionista con la Germania, venne fondato il 10 luglio 1940 e alla sua guida
era Philippe Pétain, eroe della Prima guerra mondiale. Terminava così la Terza
repubblica.
Geografia fisica
Morfologia e idrografia
La Francia metropolitana possiede una grande varietà di paesaggi, che spaziano
dalle grandi pianure costiere del nord e dell'ovest, alle catene montuose che
caratterizzano il sud-est (Alpi) e il sud-ovest (Pirenei). Le Alpi francesi si
elevano fino a toccare il punto più elevato dell'Europa occidentale in comune con
l'Italia, il Monte Bianco, che culmina a 4810 m sul livello del mare. Ci sono anche
altre regioni montane di più antica formazione, come le montagne della Corsica, il
Massiccio Centrale, il Giura, i Vosgi, il Massiccio armoricano e le Ardenne che
sono una regione molto rocciosa e boscosa.
Clima
La Francia metropolitana ha quattro grandi zone climatiche:
Un clima oceanico ad ovest e nord-ovest: estati non troppo calde e inverni non
troppo freddi
Un clima semi-continentale nel nord-est: estati calde e inverni freddi
Un clima mediterraneo nel sud e sud-est: estati calde e inverni miti
Un clima alpino nelle Alpi, nei Pirenei, nel Massiccio Centrale, nel Giura e Vosgi:
estati miti e inverni freddi.
Fatta eccezione per il sud, che vede generalmente estati secche, la pioggia è
uniformemente distribuita durante tutto l'anno.
Un clima tropicale nella maggior parte delle regioni d'oltremare: alta temperatura
costante durante tutto l'anno con una stagione secca e una delle piogge
Un clima equatoriale in Guyana francese: alta temperatura costante tutto l'anno,
con precipitazioni
Un clima subpolare a Saint-Pierre e Miquelon e nella maggior parte delle isole del
sud: brevi estati miti e lunghi inverni molto freddi
Vigneti in Borgogna
Società
Evoluzione demografica
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia
della Francia.
La crescita della popolazione francese si presentava come una delle più forti
dell'Europa, combinando una tasso di natalità superiore alla media europea (830 900
nascite a fronte di 531 200 morti), e un saldo migratorio positivo (circa 100 000
individui l'anno): la popolazione francese era quindi cresciuta dello 0,61% su base
annua. Per quanto riguarda il tasso di fecondità, era pari a 2,14 bambini per donna
fertile, mentre il tasso medio in Europa era nello stesso periodo di 1,52 figli per
donna. La Francia si presenta come il paese più prolifico nel continente assieme
all'Irlanda.[25]
La piramide delle età all'inizio del XXI secolo presenta una struttura
caratterizzata da una quota di popolazione anziana in espansione, dovuto sia
all'aumento della speranza di vita, la Francia gode di una delle speranze di vita
più elevate del mondo[26], sia all'arrivo alla terza età della generazione del baby
boom.
Nel 2010 l'Istituto nazionale di statistica e degli studi economici (INSEE) stima
che ci siano 6,7 milioni di immigrati (stranieri nati al di fuori del territorio),
che rappresentano l'11% della popolazione. Questo la pone al sesto posto nel mondo,
dopo gli Stati Uniti d'America (42,8 milioni), la Russia (12,3), l'Arabia Saudita
(7,3), il Canada (7,2), la Germania (7,1) precedendo il Regno Unito (6,5) e la
Spagna (6,4). I figli d'immigrati, discendenti diretti di uno o due immigrati,
rappresentano nel 2008 6,5 milioni di persone, cioè un altro 11 % della
popolazione. Tre milioni di loro avevano entrambi i genitori immigrati.[27] La
percentuale di stranieri in Francia è paragonabile ad altri paesi dell'Europa
occidentale, come Regno Unito (11,4%), Germania (8,7%), Spagna (12,2%), e inferiore
a Paesi Bassi (20,6%), e Svizzera (22,1%). Gli immigrati sono principalmente
originari dell'Unione europea (34%), del Maghreb (30%), dell'Asia (14%, di cui un
terzo della Turchia) e dell'Africa subsahariana (11%).[28]
L'immigrazione in Francia ha inizio nel XIX secolo (380 000 stranieri residenti nel
1851).[29] La maggior parte degli immigrati provengono dall'Europa (Belgio,
Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Armenia, ma anche Polonia, Romania e
dagli Stati nati dallo scioglimento dell'ex-Jugoslavia), dai paesi del Maghreb e
dell'Africa nera, sue ex colonie, della Cina (1 000 000 cinesi in Francia nel
2007[30]), della Turchia (500 000 nel 2007[31]) e dell'ex Indocina francese,
soprattutto del Vietnam (250 000 nel 2008[32]). Gli zingari che vivono in Francia
sono più di 500 000,[33] ma secondo il rapporto di Dominique Steinberger del 2000
in Francia vivrebbero almeno un milione di zingari[34] (moltissimi sono francesi da
varie generazioni). I rom di origini rumene e bulgare presenti in Francia sono
circa 15 000[35] (rom irregolari).
Secondo uno studio condotto nel 1999, quasi 14 milioni di persone avevano almeno un
genitore o un nonno nato all'estero (23% della popolazione francese).[36]
Secondo uno studio pubblicato dalla rivista La France africaine[37] (2000), il 13%
della popolazione francese era di origine nordafricana e africana (8/9 milioni di
persone; meno di 4 milioni nel 1975).
Religione
Le stime sul numero dei musulmani in Francia variano molto. Nel 2003, il Ministero
dell'interno francese ha stimato il numero totale di persone di origine musulmana
tra i 5 e i 6 milioni (8-10%).[47][48] In Francia ci sono 2 125 luoghi di culto
islamici (2008)[49] su un totale di oltre 9 000 luoghi di culto islamici in tutta
Europa.[50]
Secondo il World Jewish Congress, la comunità ebraica francese conta circa 600 000
fedeli ed è la più grande d'Europa.[51]
Lingue
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue della
Francia.
Grande Est
Alvernia-Rodano-Alpi
Borgogna-
Franca Contea
Centro-
Val della Loira
Île-de-France
Normandia
Bretagna
Paesi
della Loira
Nuova Aquitania
Occitania
Provenza-Alpi-
Costa Azzurra
Alta
Francia
Corsica
Infine, alcune importanti comuni (Parigi, Lione, Marsiglia) sono a loro volta
suddivisi in circoscrizioni di comuni per l'amministrazione locale con sindaci
locali i quali hanno a disposizione una certa autonomia finanziaria e
amministrativa all'interno dello stesso Consiglio comunale.
In seguito alle leggi Defferre del 1982-1983 e Jean-Pierre Raffarin del 2003-2004,
la Francia è uno Stato decentralizzato. La riforma costituzionale del febbraio 2003
ha affermato che l'organizzazione della Repubblica è decentralizzata. Il
decentramento, che è stato in prima accompagnato dalla devoluzione, sostiene ora
pienamente l'emergere di un vero potere locale il cui equilibrio è ancora
dibattuto.
Costituzione
La Costituzione francese vigente risale al 4 ottobre 1958.
Territori d'oltremare
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Impero
coloniale francese, Unione francese e Comunità francese.
Altri territori d'oltremare francese, poco o per nulla abitati, sono gestiti da un
amministratore nominato dallo Stato e costituiscono le Terre australi e antartiche
francesi (TAAF, Oceano Indiano meridionale); le isole Éparses (nell'Oceano Indiano,
sparse tra il Madagascar, Mayotte, e Mauritius) sono governate dall'amministrazione
della Riunione; infine Clipperton (nell'Oceano Pacifico orientale, al largo del
Messico) è amministrata dal governo Polinesia Francese. Queste terre non possiedono
un'amministrazione locale propria.
Città principali
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio:
Agglomerazioni francesi, Aree metropolitane francesi e Comuni della Francia per
popolazione.
Comuni rurali
La Francia è membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dal
1960 è riconosciuto come uno stato con armi nucleari. La Francia ha firmato e
ratificato il Trattato di bando complessivo dei test nucleari[56] e il Trattato di
non proliferazione nucleare. Nel 2011, le spese militari della Francia sono state
di 62,5 miliardi di dollari statunitensi, pari al 2,3%, del PIL rendendola la
quinta nazione per budget militare al mondo dopo gli Stati Uniti d'America, la
Cina, la Russia e il Regno Unito.[57]
La Francia possiede grandi industrie militari e una delle più grandi industrie
aerospaziali del mondo.[59] Le sue aziende hanno realizzato, tra le altre cose, il
Rafale, la portaerei Charles de Gaulle, il missile Exocet e il carro armato
Leclerc. Nonostante il ritiro dal progetto Eurofighter Typhoon, la Francia sta
attivamente investendo in iniziative militari comuni europee, come il Eurocopter
Tiger, la fregata classe FREMM, l'aeromobile a pilotaggio remoto Dassault nEUROn e
l'Airbus A400M. La Francia è anche un grande venditore di armi: la maggior parte
del suo arsenale è a disposizione per il mercato estero, con l'eccezione dei mezzi
a propulsione nucleare.[60]
La parata militare che si tiene a Parigi ogni 14 luglio, in occasione della Festa
nazionale francese, è la più antica e la più grande parata militare a svolgimento
regolare in Europa.[61]
Ricerca scientifica
La Francia ha due importanti istituti di ricerca con il Centro nazionale di ricerca
scientifica e Commissariato per l'energia atomica e le energie alternative. La
Francia ospita sul suo territorio importanti strumenti di ricerca internazionali,
come European synchrotron radiation facility o Institut Laue-Langevin e rimane un
membro chiave dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare.
Politica
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Politica
della Francia, Elenco di monarchi francesi, Presidenti della Repubblica francese e
Primi ministri della Francia.
L'ordinamento politico della quinta Repubblica prevede una Camera dei deputati
(Assemblée nationale) di 577 membri, eletti per 5 anni a suffragio universale
diretto, e un Senato (Sénat) composto di 331 senatori (che saranno 346 nel 2010 e
rinnovati da questa data per la metà ogni tre anni), eletti per 6 anni a suffragio
universale indiretto. Il potere legislativo del Senato è limitato; l'Assemblée
nationale ha l'ultima parola in caso di disaccordo tra le due camere.
Relazioni internazionali
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Relazioni
bilaterali tra Francia e India.
La Francia è un membro delle Nazioni Unite e siede come uno dei membri permanenti
del Consiglio di Sicurezza dell'ONU con diritto di veto. È anche membro
dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), del Segretariato della comunità
del Pacifico (SPC) e della Commissione dell'Oceano Indiano (COI). È un membro
associato della Associazione degli Stati caraibici (ACS) e membro di spicco della
Organizzazione internazionale della francofonia (OIF) che raggruppa cinquantuno
paesi francofoni in tutto il mondo. La Francia ospita la sede di importanti
organizzazioni internazionali quali OCSE, UNESCO, Interpol, Alliance Base e
l'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure.
Economia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Economia
della Francia.
Il suo peso economico è stato in grado di assicurare alla Francia un ruolo di primo
piano sulla scena internazionale. Il Paese ha beneficiato innegabilmente dalla sua
posizione geografica al centro d'Europa e lungo i principali flussi commerciali che
attraversano il continente, con importanti porti sul mar Mediterraneo, Canale della
Manica e oceano Atlantico.
Settore primario
La Francia è il primo produttore agricolo dell'Unione europea[62] con il 23% della
produzione agricola nel 1999, è seguita a debita distanza da Italia (15,4%) e
Germania (15,2%). Le colture principali sono i cereali (grano e mais), zucchero,
vino, prodotti lattiero-caseari, frutta, verdura, l'allevamento animale e la
produzione di carne.
La Francia è il secondo produttore mondiale di uva con 7 800 000 tonnellate secondo
la FAO; un vitigno presso Myans, nel Rodano-Alpi.
Nel 2000, secondo INSEE, il valore di ciascuna produzione agricola è stato il
seguente: