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Professore Bruno Ruscello

Argomento Dati, misurazioni e variabili


Bruno Ruscello

Raccolta dei dati


• Tipologia: dati numerici ottenuti dalla misurazione o dal
conteggio degli elementi in studio

• Criteri e precauzioni per la completezza e l’accuratezza delle


informazioni raccolte:
• Quali e Quanti dati raccogliere?
• Rilevazione completa sull’intera «popolazione» (censimento,
etc.)
• Campione «rappresentativo» di tutta la popolazione

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Raccolta dei dati


Altri criteri

• Mettere a fuoco l’obiettivo ultimo


• Recuperare le informazioni
• Identificare con chiarezza i termini, i concetti e le definizioni
usate
• Decidere il formato dei dati

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Bruno Ruscello

Raccolta dei dati


Per la deduzione di una legge, lo statistico analizza un insieme di
dati che modifica in base ai risultati ottenuti.

Esempio: Stime statistiche sulla crescita della popolazione


Fase 1: Confronto tra il numero di nascite e di morti
Fase 2: solo il numero di nascite.
Si conta il numero di nascite annue su campioni di 1000 individui.
(Previsioni errate)
Fase 3: il periodo di fertilità delle donne.
Si conta il numero di nascite annue su campioni di 1000 donne
in età feconda.

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Raccolta dei dati


Conclusione

• Il confronto tra il numero di nascite e di decessi fornisce solo una


stima approssimata della crescita di un popolazione nel passato.

• Il numero di nascite di un campione di 1000 persone dà una stima


della crescita della popolazione nel periodo stesso.

• Il numero di nascite di un campione di 1000 donne in età feconda,


infine, permette la previsione di crescita della popolazione.

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Presentazione dei dati


• La presentazione conclude il processo di produzione
dell’informazione statistica

• I dati statistici raccolti devono essere sistemati in modo tale da


divenire un utile strumento per l’analisi e l’interpretazione

• Sono due le tipiche modalità di presentazione dei dati: le tabelle e


le rappresentazioni grafiche.

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Presentazione dei dati: le tabelle


• Schema per una presentazione sintetica dei dati
contenente i risultati di elaborazioni sui dati
raccolti (rapporti, differenze, valori medi, etc.)

• La tabella è il punto di partenza per la


rappresentazione, la lettura, l’interpretazione e
l’elaborazione successiva.

• Caratteristiche:
• Contiene dati statistici significativi e non
ambigui
• Trasmette informazioni in modo efficiente Fonte: dati ISTAT
• Contiene un buon numero di dati numerici.

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Presentazione dei dati: le tabelle


Gli elementi delle tabelle

Titolo Finestra di dialogo


Colonne e colonna
Note
madre
Fonte di
Testata provenienza dei
dati (opzionale)

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Presentazione dei dati: i grafici


• Un grafico è la visualizzazione della frequenza
con cui si presentano le modalità di un carattere
statistico

• Un grafico illustra in modo immediato i dati da


presentare.

• Caratteristiche:
• Fedele ai dati numerici
• Non ambiguo
• Accurato nella rappresentazione di
differenze e similarità
• Completo di titoli e indicazioni dell’oggetto Fonte: Ruscello B, G Briotti, N Tozzo, F Partipilo, M Taraborelli, A Zeppetella, J Padulo and S
D'Ottavio (2015). "Acute effects of two different initial heart rates on testing the Repeated
della rappresentazione Sprint Ability in young soccer players." J Sports Med Phys Fitness 55(10): 1082-1090.

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Bruno Ruscello

Presentazione dei dati: i grafici


• Si ricorre al grafico quando le informazioni statistiche sono
difficilmente rappresentabili con una tabella.

• Un buon grafico deve soddisfare requisiti simili a quelli di una


buona tabella:
• Contiene dati statistici significativi e non ambigui
• Trasmette informazioni in modo efficiente
• Contiene un numero elevato di dati numerici

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Strumenti di misurazione statistica


Media Aritmetica semplice
• Indice di posizione che restituisce l’ordine di grandezza del
fenomeno e nella maggior parte dei casi tende a cadere
centralmente all’interno dell’insieme ordinato dei dati.

• Siano x1, x2, …., xn i dati di una statistica. Prende il nome di


media semplice la media aritmetica:

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Strumenti di misurazione statistica


Media Aritmetica ponderata
• Quantità notevole di dati con una distribuzione di frequenze.

• A ogni valore di xi, si associa un peso fi in genere rappresentato


dalla frequenza o dall’importanza di quel valore nella
distribuzione. Prende il nome di media ponderata:

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Strumenti di misurazione statistica


Moda o norma

• La moda o norma di una distribuzione di frequenza è la modalità


di massima frequenza, ovvero è il valore che compare più
frequentemente e viene indicato con v0.

• La distribuzione si dice unimodale se ammette un solo valore


modale, bimodale se ne ammette due, trimodale se ne ha tre, etc.

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Strumenti di misurazione statistica


Mediana

• In una distribuzione di n valori xi ordinati in modo crescente o decrescente, la


mediana è il valore che si colloca a metà della sequenza: se n è dispari, essa è il
dato centrale di x; se n è pari, è la media dei due valori che separano gli n valori
in due parti uguali.

• La mediana bipartisce la distribuzione in due sotto-distribuzioni.

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Strumenti di misurazione statistica


Scarto o deviazione

Date n misure xi della stessa grandezza x, si definisce lo scarto o deviazione:

è la media di questi valori e fornisce la loro migliore stima.

Lo scarto permette di valutare l’incertezza associata a tale stima. Questa differenza ci


dà un’indicazione di quanto la i-esima misura differisca dalla media.

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Strumenti di misurazione statistica


Scarto quadratico medio o deviazione standard

Lo scarto quadratico medio o deviazione standard è un indice di dispersione che misura


la dispersione dei dati intorno al valore atteso.

Permette di valutare l’incertezza attraverso una media dei singoli scarti.

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Strumenti di misurazione statistica


Valori percentuali

La percentuale esprime il rapporto tra due quantità ed è il risultato di una proporzione


matematica:

Che stabilisce che a è il x% di b.


Si ricorre alle percentuali per:
• Misurare la proporzione di un sottoinsieme di un insieme
• Misurare la variazione di un dato nel tempo

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Tipi di variabili statistiche


L’analisi dei dati consiste nello studio delle variabili e delle loro relazioni e si suddivide
in:
• Analisi monovariata (una variabile alla volta).
• Analisi bivariata (due variabili alla volta).
• Analisi multivariata (più variabili contemporaneamente).

È quindi importante tenere presente i tipi di variabili e le loro caratteristiche logico-


matematiche perché queste definiscono le procedure da seguire nella fase di analisi dei
dati.

Esistono tre tipi di variabili: nominali, ordinali e cardinali.

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Tipi di variabili statistiche


Variabili nominali

• Si ha una variabile nominale quando la proprietà assume stati discreti non


ordinabili.

• Le relazioni che si possono stabilire tra le modalità di una variabile nominale sono
l’uguaglianza e la disuguaglianza

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Tipi di variabili statistiche


Variabili ordinali

• Si ha una variabile ordinale quando la proprietà assume stati discreti ordinabili.

• Oltre alle relazioni di uguaglianza e disuguaglianza, tra le modalità si può stabilire


una relazione d’ordine.

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Tipi di variabili statistiche


Variabili cardinali

• Si ha una variabile cardinale quando la proprietà assume valori numerici.

• Oltre alle relazioni di uguaglianza, disuguaglianza e d’ordine, con le modalità di


questa variabile si possono svolgere le quattro operazioni elementari.

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Tipi di variabili statistiche


sintesi

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