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NEOCLASICISMO

Il 1700 fu uno dei secoli più complessi e vide modifiche a livello sociale, politico e
industriale. Con l’illuminismo, caratterizzato dal risveglio delle menti, dove tutto è
razionale, vi è un distacco completo con la chiesa e una riscoperta dell’uomo. L’arte
neoclassica divenne lo stile ufficiale dell’ impero di Napoleone incarnando i 3 ideali
fondamentali che portò la rivoluzione francese del 1789: uguaglianza, libertà,
fratellanza.
Il neoclassicismo in arte si sviluppa intorno al 1750 e si conclude nel 1815 con la fine
dell’impero Napoleonico. Ciò che contraddistingue lo stile artistico di quegli anni fu
l’adesione ai principi dell’arte classica ovvero l’armonia, l’equilibrio, la serenità e la
proporzione che erano presenti nell’arte degli antichi greci e degli antichi romani. Il
motivo principale di questo rinato interesse per il mondo antico furono le numerose
scoperte che segnarono il secolo come Ercolano (1719) e Pompei (1748) e numerosi
reperti archeologici che giunsero dalla Grecia, nella cui arte fu individuata la vera
fonte di grandezza classica.
Per identificare i principali caratteri del neoclassicismo possiamo dire che:
si ispirò ai valori etici della romanità, riscoprendo la figura dell’eroe.
Riflette la mentalità illuminista rifiutando invece gli eccessi dell’arte barocca.
E soprattutto nacque come desiderio di un’arte più semplice e pura ma comunque
grandiosa come quella dell’età classica.
Inoltre non fu solo un movimento artistico, ma anche teorico.
Il massimo teorico di questo movimento fu il tedesco Winckelman, che teorizzò il
ritorno al principio classico del bello ideale, raggiungibile prendendo gli elementi più
belli della natura e fondendoli insieme. Il presupposto da cui partiva era che l’unica
via per diventare grandi e inimitabili fosse perseguibile solo attraverso l’imitazione
degli antichi modelli greci e romani, sottolineando però la differenza tra la copia e
l’imitazione (copia è limitante perché consiste nella riproduzione uguale al modello
iniziale, imitazione importante per ispirarsi ad un modello). Nella sua opera STORIA
DELL’ARTE ANTICA per la prima volta la storia dell’arte veniva studiata sia dal punto
di vista cronologico sia dal punto di vista estetico. Infatti grazie alla riscoperta del
classico vennero create delle line guida: ideale etico ( ciò che si pensa-sceglie perché
giusto a seconda del codice etico e morale personale) ideale estetico (ciò che si
pensa-sceglie perché bello e attraente a seconda del gusto personale). Possiamo
dunque dire che questi due ideali sono i poli entro cui si muove il neoclassicismo.
Caratteristica fondamentale di un’opera neoclassica è che non dovrà mai mostrare
intense passioni o il verificarsi di un evento tragico mentre accade, l’artista dovrà
rappresentare l’attimo che precede o il momento che segue un’azione tragica,
quando il tumulto delle passioni non c’è ancora o si è attenuato (come vedremo con
canova, david goya…)
In questo periodo Roma ospitava molte accademie di tutta l’Europa ed era
ambizione di ogni artista poter studiare qui, in Francia, ad esempio, venivano
assegnate agli artisti più promettenti delle borse di studio chiamate ‘Prix de rome’
per consentire loro un periodo di soggiorno e di studio nella città eterna.
LA SCULTURA
Il materiale privilegiato per la scultura del periodo neoclassico è il marmo, a
differenza del Barocco in cui venivano preferiti il legno e i metalli. Gli scultori
neoclassici ricercano la perfezione nell’esecuzione. Nella scultura neoclassica si
avverte il legame diretto con l’idea di bellezza classica.
LA PITTURA
La pittura neoclassica si riaffidò agli strumenti del naturalismo rinascimentale: la
prospettiva, il chiaroscuro. I soggetti delle opere neoclassiche sono maggiormente di
carattere storico o mitologico, tratti dalla storia antica, grazie ai quali si potevano
riscoprire i valori etici e morali. L’artista neoclassico tende a rappresentare solo i
momenti pregnanti, cioè quelli culminanti e fondamentali in una vicenda, nei quali vi
è maggiore carica simbolica della storia.

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