1. Antonio Canova (1757 – 1822) è stato uno dei più importanti scultori italiani e
massimo esponente del Neoclassicismo
2. Il Neoclassicismo nasce come reazione al barocco e al rococò, a cui contrappone
lo stile, l’armonia delle figure e le tematiche tipiche dell’arte classica, in particolare
di quella greco-romana
3. Canova fece il suo apprendistato a Venezia, a circa 80 km dal suo paese natale,
Possagno. Il suo primo periodo artistico subì l’influenza dello scultore del 600
Bernini, indiscusso maestro del barocco. Successivamente studiò all’accademia di
Francia a Roma dove rimase affascinato dall’arte neoclassica, seguì corsi di nudo e
scelse di rimanere a Roma e di spostarsi solo per brevi rientri al suo paese natale.
4. Incarna i principi di Winckleman, non mostra un’evoluzione nelle sue opere, ma
un’attenzione costante per il nudo scaturita dalla sua necessità di avere la massima
confidenza con i soggetti ritratti.
5. Le opere di Canova si contraddistinguono per l’eleganza delle forme, per la
bellezza e la semplicità delle sue figure. L’artista veneto infatti abbandona i
drappeggi eccessivi e lo sfarzo delle opere barocche, spoglia la figura umana di tutti
gli orpelli per restituirla in tutta la sua purezza al fine di ricavarne la sua essenza nel
candore del marmo. Infatti per Canova il marmo è l’unico materiale ritenuto adatto
per la scultura, per rendere al meglio la morbidezza e la flessibilità della carne. Il
marmo in seguito veniva trattato con della cera ambrata o rosata per dare l’effetto
dell’incarnato.
OPERE:
TESEO SUL MINOTAURO ispirato alla mitologia greca
Rappresenta l’uccisione del Minotauro da parte di Teseo, in quest’opera, da una
parte abbiamo Teseo, vittorioso e che simbolicamente indica la ragione, mentre
dall’altra parte, sconfitto, troviamo invece il Minotauro, simbolo della ferocia e
dell’irrazionalità tipica delle bestie.
Sceglie il momento successivo all’azione. Ogni passione è spenta e la rabbia è
passata. Nella tranquillità della posizione di Teseo mostra la sua anima di nuovo in
sintonia con il corpo, non è più teso e contratto perché non più in preda alle passioni
(come abbiamo visto per il neoclassicismo non si rappresentano i momenti della
passione ma quelli precedenti o successivi).
AMORE E PSICHE
L’artista per realizzare l’opera si ispira alla favola contenuta all’interno del romanzo
di Apuleio ‘Le metamorfosi’. Una delle leggende d’amore più belle di sempre,
metafora dell’eterna lotta tra razionalità e istinto, tra cuore e cervello. Il momento
scelto dall’autore è quello in cui Psiche, di ritorno dall’ Ade, apre l’ampolla affidatale
da Proserpina che avrebbe dovuto consegnare a Venere; dalla boccetta fuoriuscì una
nuvola malefica del sonno profondo, che fece cadere Psiche in un sonno letale.
Amore, impietosito, corse a soccorrerla, riportandola nel mondo reale attraverso un
bacio. Il pittore è riuscito a scolpire nel marmo l’attimo esatto in cui i due
protagonisti si abbracciano prima di baciarsi, entrambi inebriati dal desiderio.
La composizione scultorea rappresenta quindi esattamente l’istante prima del bacio
e questo si inserisce perfettamente nella tradizione Neoclassica secondo la quale è
più importante il momento che precede l’azione, e non l’azione stessa. Amore e
Psiche è un gruppo scultoreo tridimensionale, osservabile da una qualsiasi
prospettiva. La prospettiva frontale consente di coglierne la struttura compositiva,
formata da due grandi archi che si intersecano (ali e gambe) e due cerchi intrecciati
(le braccia dei due giovani) indirizzando l’attenzione dell’osservatore verso le labbra
dei personaggi che stanno per baciarsi. Si percepisce la postura di un personaggio
rispetto all’altro, in un misurato rapporto di gesti e in un’attenzione maniacale per i
dettagli. Le due figure si intersecano con un abbraccio formando una ‘x’ morbida e
sinuosa che dà luogo ad un’opera che vibra nello spazio. Il marmo bianco con cui è
realizzata la scultura evidenzia il senso della carne, caratteristica fondamentale
presente nelle realizzazioni di Canova, insieme alla MONOCROMIA che sottolinea la
carica espressiva. Possiamo definire quest’opera come un capolavoro alla ricerca
dell’equilibrio, le due figure infatti sono poste diagonalmente e divergenti tra loro,
questa disposizione piramidale è bilanciata da una forma triangolare costituita dalle
ali aperte di Amore, mentre le braccia di Psiche incorniciano il punto focale,
aprendosi a cerchio intorno ai volti. Il fluire elegante delle forme sottolinea la
freschezza dei due amanti ed è proprio qui che viene rappresentata l’idea di Canova
del bello, sintesi del bello ideale.