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01/04/2020

I Mitocondri

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Per sintetizzare i materiali necessari ad attività come la crescita, la


riproduzione e il movimento, tutte le cellule hanno bisogno di energia.
L’energia si converte da una forma all’altra a livello dei mitocondri
(presenti in tutte le cellule eucariote, animali e vegetali, ossidano il
glucosio per ottenere energia sotto forma di ATP) e nei cloroplasti
(presenti nelle cellule vegetali, sfruttano l’energia proveniente dal Sole
attraverso la fotosintesi).
Nelle cellule procariote, invece, le trasformazioni dell’energia sono
legate all’attività di enzimi addossati alla faccia interna della
membrana citoplasmatica o a sue estensioni che si spingono nel
citoplasma.

MITOCONDRI
Nelle cellule eucariote, la demolizione delle molecole di nutrienti inizia
nel citosol, poi i prodotti di queste reazioni entrano nei mitocondri
mitocondri, la
cui funzione primaria è la trasformazione dell’energia chimica
contenuta nei nutrienti in molecole che poi possono fornire energia
alle cellule per tutti i processi chimici.
Carboidrati Lipidi Proteine
Glicogenolisi Lipolisi Proteolisi

CITOSOL Monosaccaridi Acidi Grassi Amminoacidi


Glicolisi b-Ossidazione Deaminazione

Piruvato
Acetil CoA

Ossalacetato
Ciclo di
MITOCONDRI Krebs

Fosforilazione
ATP Ossidativa

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La produzione di energia avviene nei mitocondri attraverso la


respirazione cellulare, un processo biochimico che richiede il
consumo di ossigeno molecolare (O2) e comprende il ciclo di Krebs
e la fosforilazione ossidativa.
Tramite la respirazione cellulare le molecole organiche vengono
ossidate liberando energia che viene immagazzinata in una molecola
altamente energetica, l’adenosinatrifosfato (ATP).

La respirazione cellulare fornisce alle cellule l’energia indispensabile


per la loro sopravvivenza; essa avviene in tutte le cellule che vivono
in ambienti in cui sia presente ossigeno allo stato gassoso in tutte le
aerobie (eucarioti e procarioti), mentre nelle cellule anaerobie
(procarioti) l’energia viene fornita tramite la fermentazione

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Tipicamente i mitocondri hanno un diametro inferiore a 1,5 µm e


una lunghezza compresa fra 2 e 8 µm, all’incirca le dimensioni di
molti batteri.
Il numero di mitocondri per cellula varia dall’unico mitocondrio
gigante di alcuni protisti unicellulari a qualche centinaia di migliaia
nelle cellule uovo di grosse dimensioni.
In generale, le cellule che più hanno bisogno di energia chimica
tendono a contenere molti mitocondri per unità di volume, una
cellula del fegato ne contiene in media più di un migliaio.

I mitocondri presentano due membrane.


La membrana esterna è liscia, oppone
scarsa resistenza al passaggio delle
sostanze in ingresso e in uscita dal
mitocondrio e svolge una funzione
protettiva, simile strutturalmente alla
membrana plasmatica e degli altri
organuli.
Immediatamente sotto la membrana
esterna si trova una membrana interna,
strutturalmente peculiare, che si ripiega
più volte su sé stessa e quindi ha una
superficie molto maggiore della
membrana esterna.
I ripiegamenti tendono ad essere
piuttosto regolari, dando origine a
strutture a mensola denominate creste.

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Membrana esterna
La membrana interna esercita un permeabile a ioni e
piccole molecole
controllo molto maggiore di quella
esterna su ciò che entra ed esce dallo
Membrana
spazio da essa delimitata e ciò è interna
Impermeabile alla
fondamentale per la sintesi di ATP maggior parte
delle piccole
attraverso il processo della molecole e ioni
(H+)
fosforilazione ossidativa.
Inoltre, inseriti nella membrana
mitocondriale interna si sono molti Matrice
complessi proteici che partecipano alla
respirazione cellulare.

Lo spazio delimitato dalla membrana


interna prende il nome di matrice
mitocondriale.
Oltre a numerosi enzimi, la matrice
mitocondriale contiene DNA circolare,
simile ai plasmidi batterici e ribosomi
che vengono utilizzati per fabbricare
alcune delle proteine necessarie alla
respirazione cellulare.
Possono muoversi, riprodursi,
dividendosi per scissione binaria, e
fondersi tra loro. DNA
Creste

Matrice

Ribosomi

Membrana
interna
Membrana
esterna

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Si ritiene che i mitocondri, come i cloroplasti, derivino da un processo


di endosimbiosi tra un batterio aerobio ed uno anaerobio, avvenuto
circa 2 miliardi di anni fa, con la comparsa dell’ossigeno atmosferico.
La presenza di DNA, RNA e ribosomi simili a quelli batterici nei
mitocondri e nei cloroplasti, oltre che alla loro capacità di riprodursi per
scissione binaria, avvalora la teoria dell’endosimbiosi.

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