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06/04/2020

La Matrice
Extracellulare e le
Giunzioni tra Cellule

Le cellule degli animali molto spesso sono circondate da una matrice


extracellulare.
Questa matrice è composta da proteine fibrose come il collagene (la
proteina più abbondante negli animali, che costituisce il 25% delle
proteine del corpo umano), da una matrice di glicoproteine
dette proteoglicani, fatte soprattutto di zuccheri.
Queste proteine,
insieme ad altre
sostanze specifiche
dei singoli tessuti
corporei, sono
secrete dalle cellule
che si trovano
dentro o vicino alla
matrice.

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Le funzioni della matrice extracellulare sono molteplici:


tiene unite le cellule di un tessuto;
contribuisce alle proprietà fisiche di tessuti come la cartilagine e
la pelle;
collabora al filtraggio di materiali che passano da un tessuto
all’altro;
serve a orientare i movimenti
delle cellule durante lo
sviluppo embrionale e la
rigenerazione dei tessuti
lesionati;
svolge un ruolo nell’invio dei
segnali chimici da una cellula
all’altra.

In alcuni tessuti del corpo umano, come quelli cerebrali, la matrice


extracellulare è molto scarsa; in altri invece, come le ossa e la
cartilagine, è molto abbondante.
Le cellule delle ossa, per esempio, sono immerse in una matrice fatta
soprattutto di collagene e di fosfato di calcio, che conferisce alle ossa
la loro rigidità.
Le cellule epiteliali, che
tappezzano le cavità del
corpo, una a contatto
dell’altra formano uno
strato sopra una lamina
basale, che è una forma di
matrice extracellulare.

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Nei tessuti animali, le cellule adiacenti sono tenute insieme da


giunzioni cellulari
In un organismo pluricellulare complesso, le cellule sono quasi
sempre raggruppate in blocchi specializzati per svolgere una stessa
funzione, denominati tessuti.
Il raggruppamento delle cellule in tessuti è reso possibile da due
processi, entrambi a carico della membrana plasmatica:
il riconoscimento cellulare, con cui una cellula si lega
esclusivamente a cellule di un determinato tipo;
l’adesione fra cellule, con la quale si rafforzano le connessioni
tra una cellula e l’altra.
Il riconoscimento cellulare e l’adesione fra cellule dipendono dalle
proteine della membrana plasmatica.
In particolare, le proteine responsabili del riconoscimento cellulare
permettono alle cellule di unirsi ad altre cellule dello stesso tipo.
Spesso entrambe le cellule forniscono materiali per la formazione di
ulteriori strutture della membrana che le tengono unite.

Queste speciali strutture, chiamate giunzioni cellulari, sono


particolarmente evidenti nelle immagini ottenute col microscopio
elettronico dei tessuti epiteliali che tappezzano le cavità interne
dell’organismo o ne rivestono la superficie esterna.
Si ritrovano tre tipologie fondamentali di giunzioni:
A. le giunzioni occludenti,
B. i desmosomi
C. le giunzioni serrate.

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Le giunzioni occludenti sono strutture specializzate nel “sigillare” i


tessuti, collegando cellule epiteliali adiacenti, tramite proteine
specifiche delle membrane plasmatiche che formano una serie di
giunti attorno alla cellula.
Queste giunzioni sono numerose nel tessuto che riveste la cavità
dell’intestino e svolgono due funzioni:
Impediscono alle sostanze di scorrere negli interstizi fra due cellule. In
questo modo ogni molecola assorbita dal canale intestinale deve
attraversare le cellule epiteliali.
In questo modo, i componenti della
membrana della regione apicale di
una cellula (che è quella rivolta
verso il canale intestinale) possono
mantenersi diversi da quelli della
regione basale o laterale (rivolte
verso la cavità corporea).

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I desmosomi tengono unite le cellule, connettendo due membrane


plasmatiche adiacenti, tenendole fermamente unite come fossero
punti di saldatura o bottoni automatici.
Sulla faccia interna della membrana plasmatica ciascun desmosoma
presenta una struttura densa, detta placca, alla quale sono attaccate
speciali molecole che, partendo dalla placca, attraversano la
membrana, lo spazio intercellulare e la membrana dell’altra cellula,
dove si legano alle proteine della sua placca.
La placca è connessa anche a fibre citoplasmatiche, composte
da cheratina.
Partendo da una placca citoplasmatica,
esse si spingono attraverso la cellula
per andare a congiungersi con un’altra
placca dalla parte opposta.
Ancorate in questo modo a entrambi i
lati di una cellula, queste fibre offrono
una grande stabilità meccanica ai
tessuti epiteliali della superficie
corporea.

Mentre le giunzioni occludenti e i desmosomi svolgono una funzione


meccanica, le giunzioni serrate facilitano la comunicazione fra cellule.
Ogni giunzione serrata è composta da speciali canali proteici,
chiamati connessoni, che attraversano le membrane plasmatiche di
due cellule adiacenti e lo spazio intercellulare frapposto.
Tramite queste giunzioni, ioni e micormolecole in soluzione possono
spostarsi da una cellula all’altra.

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