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Pemba, un sogno ad occhi aperti


L'isola poco conosciuta dell'oceano Indiano
Di Manuela Bottiglieri - 20 Febbraio 2019

Pemba, per tutti gli amanti viaggiatori, per quelli che non si lasciano convincere dalle solite mete turistiche
viste e straviste in migliaia di ricordi di viaggio di amici e parenti…

C’è una piccola, ma non troppo, isola nell’Oceano Indiano, a nord della più famosa Zanzibar, dove ancora si
può godere dell’Africa autentica. Un vero paradiso non ancora del tutto contaminato dal turismo di massa,
ideale per chi ricerca la natura vera ed anche un po’ dell’avventura. Mare caldo, spiagge dalla sabbia bianca
soffice come borotalco, un’isola verde e lussureggiante, dove lasciarsi contagiare dalla sua essenzialità.
Pole pole è la parola d’ordine locale, che in swahili vuol dire piano piano, con calma, un inno alla tranquillità
e a vivere un’avventura lontano dalla vita frenetica che caratterizza le nostre vite cittadine.

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FUORI DALLE ROTTE TURISTICHE


L’isola si chiama Pemba, i primi commercianti arabi che “scoprirono” quest’isola la chiamarono “
Huthera” cioè isola verde. Dista più o meno 50 chilometri dalla costa della Tanzania e fa parte delle “isole
delle spezie”. Qui vi è una delle maggiori produzioni di chiodi di garofano, oltre a foreste tropicali quasi
sconosciute, che conducono a spiagge bianchissime e selvagge. Inoltre il canale di Pemba, la parte fra
l’isola ed il continente, è l’area più pescosa di tutta l’Africa! L’isola è lunga circa 80km con numerose piccole
isole coralline poco lontane dalle sue coste, ideali per fare straordinarie escursioni e snorkeling.

La rigogliosissima foresta tropicale di Ngezi, è tutto ciò che resta della fitta foresta che un tempo ricopriva
totalmente l’isola di Pemba. La riserva naturale che si estende su 1440 ettari, fu dichiarata zona protetta
negli anni ’50 dopo che la maggior parte della vegetazione naturale dell’isola fu rimossa per lasciare spazio
alle piantagioni di chiodi di garofano. Un’incredibile giungla con liane e piante rampicanti, un fitto
sottobosco che occupa quasi la metà della riserva, offre rifugio ad una grande varietà di piante ed animali
rari e protetti.

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COME RAGGIUNGERE PEMBA


Gran parte dei turisti arriva a Pemba in aereo, ci sono voli di linea che partono da Milano e da Roma. Si
trovano anche voli giornalieri da diverse città zanzibarine, come Stone Town, con circa 30 min di volo. Dalla
cittadina di Dar Es Salaam si impiega 1h, mentre da Tanga circa 20 min. Le compagnie aeree sono Coastal
Aviation, Tropical Air e ZanAir. Per i biglietti, si possono acquistare direttamente all’aeroporto o in qualsiasi
agenzia di viaggio e su internet. I voli atterrano all’aeroporto di Karume, 6 km a Est della capitale
Chake. Si trovano numerosi taxi, le tariffe sono di $10-15 per andare a Chake Chake o $35-40 per Mkoani
o Wete, e anche $80 per andare in uno dei due alberghi di Ras Kigomasha nella parte Nord.

Arrivare con il traghetto è sicuramente più economico, ma spesso le crociere vengono cancellate, per
questo è bene controllate i giorni e gli orari di partenza con attenzione. Il porto per i traghetti si trova a
Mkoani, nella parte sud di Pemba, in cui arrivano di solito partendo da Stone Town. Si viaggia di notte ed il
costo è di $25. Ce n’è anche uno più veloce Sepideh, che parte da Dar Es Salaam e viaggia di giorno con
un costo di $40-50 e impiega 2h.

QUANDO PARTIRE !

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Pemba ha un clima tropicale, ideale tutto l’anno, ad esclusione di quel periodo che va da aprile a fine
giugno, per la stagione delle piogge. L’estate tanzaniana è il periodo migliore per visitare l’isola e
corrisponde al nostro inverno, da dicembre a marzo.

COSA VEDERE
Quando le acque dell’Oceano indiano si ritirano per il fenomeno della bassa marea, l’acqua assume un
colore verde smeraldo assolutamente meraviglioso, e già questo è uno spettacolo da non perdere. Ma a
Pemba c’è anche altro. La costa e l’entroterra di Pemba sono costellati di edifici antichi di diverse epoche e
siti archeologici spesso abbandonati o poco valorizzati ma dall’indiscusso fascino selvaggio.

Da visitare senza ombra di dubbio è la spiaggia di Vumawimbi, una delle spiagge più belle, lontana da
ogni deturpazione turistica. Per una totale immersione nella natura, la foresta di Ngezi fa al caso vostro.
Una riserva protetta che conta più di 1.400 ettari e la si trova nell’estremità nordoccidentale di Pemba. Qui
è possibile vedere allo stato libero la curiosa volpe volante di Pemba. Chi vuole visitare la foresta, farà bene
a munirsi di repellenti contro le zanzare! Per immergersi nella pacifica e semplice vita dell’isola, si può
visitare Chake Chake, il capoluogo di Pemba. In questa piccola cittadina si può passeggiare tra le viuzze
tortuose del centro, fino al piccolo mercato costituito da bancarelle di spezie, frutta e laboratori di
artigianato.

Mare ricco di coralli e tanti colorati pesciolini, sono sinonimo di snorkeling ovviamente, e Misali Island è una
zona molto famosa per le immersioni, assolutamente da farci un tuffo!

A Pemba è un po’ difficile cambiare denaro in moneta locale, è consigliabile perciò portare dollari in
banconote di piccolo taglio. Negli hotel però sono accettate le maggiori carte di credito. !

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STREGONI E DOTTORI D’ALTRI TEMPI


Pemba è famosissima in tutta l’Africa, anche perché nell’entroterra dell’isola si possono incontrare gli
stregoni waganga, che praticano la tradizionale medicina africana, oltre alla più esoterica magia nera.
“Waganga” in Kiswahili, “Whitch doctors” in inglese, è quindi il nome locale per definire il dottore che cura
i pazienti con la stregoneria. I motivi per i quali si va da un waganga possono essere diversi: amore, soldi,
lavoro, fertilità, malattie. Il costo è di circa 6000 scellini (60 euro), tuttavia in alcuni casi è necessario
“barattare” alcuni aspetti positivi della propria vita con altri, ad esempio si possono ottenere soldi in cambio
della salute di un familiare. Sembra incredibile, eppure i waganga sembrano essere ancora molto
consultati.

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LA SUITE SOTTOMARINA DEL MANTA RESORT


Oggi non è una novità, ma sicuramente un’esperienza indimenticabile, soggiornare su di una piccola isola
galleggiante privata, con camere da letto a quattro metri sotto la superficie del mare. Un luogo tranquillo
dove poter prendere il sole, fare un tuffo, o addormentarsi contando i pesci che nuotano curiosi intorno alle
finestre della stanza illuminate all’esterno. Questa suite da sogno è costituita da una struttura in legno,
dotata di una stanza sottomarina, un piano al livello del mare, ed una terrazza dove prendere il sole, o
guardare lo spettacolare cielo notturno trapuntato di stelle luminose, tipico dell’emisfero australe. Niente da
dire, una suite spettacolare, con prezzi che partono da 1.500 dollari a coppia al giorno (circa 1.115 euro),
certo non per tutti, ma sognare non costa nulla!

UNA SISTEMAZIONE MODESTA MA CONFORTEVOLE


Se cerchi un posto non esageratamente lussuoso, che ti faccia sentire in armonia con la natura su una
spiaggia unica e appartata, la scelta perfetta è Gecko Nature Lodge. Vista su di un magnifico mare, in
sottofondo il canto degli uccelli, tranquillità ma anche un pizzico d’avventura.

Un posto dove regna l’autenticità e il tipico stile della Tanzania, con letti in legno a baldacchino circondati
da zanzariere e semplicità. Altro piccolo resort, con poche stanze e a basso impatto ambientale, è il
Lodge. Ampi balconi, immerso nella natura e nel relax di quest’isola meravigliosa con accesso diretto alla
spiaggia. I bungalow sono costruiti con il legno di barche riciclate ed altri materiali naturali della zona.

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da safarinow.com

http://www.pembalodge.com/

Manuela Bottiglieri

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