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SCHEDA DI LETTURA

NOME E COGNOME......Giuseppe Maffei.............. CLASSE: ........II B..........


DATA: ......11/01/2021................

TITOLO DEL LIBRO: Io, Robot. Titolo originale: I, Robot

AUTORE: Isaac Asimov

EDITORE: Mondadori

ANNO DI PRIMA EDIZIONE: Prima pubblicazione: 1950. Prima edizione Mondadori: 1973

CURATORE/TRADUTTORE: Laura Serra

GENERE: Antologia, fantascienza

CONTENUTI: 9 racconti con protagonisti robot, basati sulle tre Leggi della Robotica.

ARGOMENTI: La robotica, il rapporto dell’uomo con i robot, eventuali incoerenze ed errori scaturiti
dall’applicazione delle tre Leggi della Robotica.

TI È PIACIUTO IL LIBRO?

ESPRIMI IL TUO GIUDIZIO (I racconti ti hanno divertito, commosso, interessato? O al contrario ti sono
risultati noiosi, lenti, poco interessanti? L’intreccio dei diversi racconti è chiaro, scorrevole o di difficile
comprensione? Il linguaggio ti è sembrato facile? Difficile? Adatto al contenuto del testo? Quali personaggi ti sono
piaciuti di più? Con quale ti sei identificato? Quale o quali hanno suscitato in te antipatia? C’è una pagina o un
racconto che ricordi con maggiore piacere e che rileggeresti volentieri?):

Ho trovato molto interessante la lettura di questo libro. Lo stile usato dallo scrittore è semplice, chiaro e di
immediata comprensione da parte del lettore. Anche se c’è un’alternanza di termini tecnici (alcuni anche inventati
dall’autore come ad esempio “cervello positronico”, “robopsicologia”) e un lessico più lineare grazie soprattutto al
prevalente utilizzo di discorsi diretti, la lettura risulta scorrevole e piacevole. I vari racconti sono stilati in maniera
tale da rispettare un ordine cronologico che coincide con le varie evoluzioni dei robot (i robot dei primi racconti
sono meno “tecnologici” dei robot degli ultimi). Tuttavia, tra le varie storie ci sono dei vuoti temporali che non
fanno collimare del tutto le vicende narrate tra di loro, questo a mio parere è l’unico neo nella comprensione della
narrazione. Robbie (I cap.) ed Herbie (V cap.) sono i due protagonisti robot che hanno suscitato in me particolare
empatia per il loro modo di interagire mostrando quasi una componente umana... a volte i loro comportamenti
suscitano tenerezza, ilarità ed anche commozione. Robbie sopperisce alla mancanza degli umani in maniera tale
da essere preferito da Gloria, la sua proprietaria, più di chiunque altro umano e questo desta profonda perplessità
nei genitori che dovranno poi arrendersi all’evidenza che un robot non sa di essere tale e può essere dotato di
“sentimenti umani”. Il robot Herbie che possiede, a causa di un difetto di fabbricazione, la capacità di leggere
nella mente delle persone, applica alla lettera la Prima Legge della Robotica ma a causa del suo “dono” tiene in
considerazione il danno psicologico tanto quanto a quello fisico e per questo mente, ferendo l’orgoglio dei
ricercatori, tanto che la robopsicologa Susan Calvin lo appella come Bugiardo! Come se fosse una caratteristica
del suo essere. In conclusione, la tematica generale che emerge da questi due racconti è che i robot devono
facilitare la vita dell’uomo ma non possono e non devono sostituirsi a lui, in quanto l’uomo ha una propria identità
dotata di sentimenti a cui i robot non possono aspirare.
A CHI CONSIGLIERESTI LA LETTURA DEL LIBRO? PERCHÉ?

Per il linguaggio semplice e per le tematiche sicuramente molto coinvolgenti consiglio la lettura di questo libro
soprattutto ad un pubblico più giovane. Ma, anche ai veri appassionati del genere fantascientifico in quanto
questo libro è considerato una vera pietra miliare di questo genere.

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